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Confcommercio: rischio maggiori imposte per 72,7 miliardi nel 2015-2018 - Il Sole ... Pagina 1 di 1
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25 febbraio 2015
Confcommercio: rischio maggiori imposte per
72,7 miliardi nel 2015-2018
Una nuova stangata fiscale potrebbe abbattersi sugli italiani. Le clausole di salvaguardia e le altre
misure fiscali introdotte dalla legge di stabilità 2015 potrebbero portare a maggiori imposte cumulate
per oltre 72,8 miliardi tra il 2015 e il 2018. L'allarme arriva dall'ufficio studi di Confcommercio.
Rischio maggiori imposte per 72,7 miliardi
In particolare 728 milioni di euro l'anno tra il 2015 e il 2018 di maggiori imposte deriveranno
dall'estensione della reverse charge alla grande distribuzione per un totale di 2,9 miliardi di euro,
mentre oltre 69 miliardi deriverebbero dall'attivazione delle clausole di salvaguardia tra il 2016 e il
2018. Da split payment e incremento dell'accisa sui tabacchi ci saranno incrementi di gettito per lo
stato per 7,8 miliardi tra il 2015 e il 2018.
Tasse locali più che raddoppiate in 10 anni
Non solo. Dallo studio di Confcommercio emerge anche che le tasse locali sono più che raddoppiate in
10 anni passando dal 2,9% del Pil al 6,5%. In termini nominali il prelievo è passato dai 28,7 miliardi
del 1995 ai 104,7 miliardi del 2014. «Una crescita - ha spiegato il direttore dell'Ufficio studi della
confederazione Mariano Bella - dovuta al taglio dei trasferimenti e cui non ha corrisposto una analoga
riduzione dell pressione dal centro. Con la conseguenza di aumentare la pressione fiscale
complessiva».
Stangata su casa: tasse +115% tra 2011 e 2014
In particolare, le tasse sugli immobili sono più che raddoppiate negli ultimi tre anni. L’ufficio studi di
Confcommercio evidenzia che tra il 2011 e il 2014 gli italiani hanno pagato «31,88 miliardi di tasse
sugli immobili (+115,4%). La cifra si legge nel rapporto su finanza pubblica e tasse locali e non e'
destinata a scendere nel 2015.
Sangalli: ripresa nel 2015 con meno tasse e spesa
«Registriamo segnali di risveglio economico, che non autorizzano facili ottimismi, ma evidenziano
un'inversione di tendenza, che si può consolidare solo con il sostegno alla domanda interna, partendo
da una riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese in modo certo, sostenibile e
generalizzato». Così il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, commentando il rapporto su
finanza pubblica e tasse locali elaborato dall'ufficio studi dell'associazione.
25 febbraio 2015
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