DIE PFARRKIRCHE ZUM HL. MARTIN LA PARROCCHIA DI SAN MARTINO GUFIDAUN - Das Dorf mit seinem kleinen Dorfmuseum das Grosses „in sich“ hat Öffnungszeiten Dorfmuseum: Von Ostern bis Allerheiligen Orari d’apertura del museo: da Pasqua a Ognisanti Mittwoch/mercoledì: 20.00 - 22.00 Uhr Donnerstag/giovedí: 17.00 - 19.00 Uhr Freitag/venerdì: 10.00 - 12.00 Uhr Nach Vereinbarung (ganzjährig)/su prenotazione (durante tutto l’anno) ANSITZ „HOHENHAUS“ RESIDENZA “HOHENHAUS” GUDON - Il Paese con un piccolo museo dai grandi contenuti DIE PFARRKIRCHE ZUM HL. MARTIN LA PARROCCHIA DI SAN MARTINO Eine Kirche in Gufidaun wird erstmals 1280 erwähnt. Ihre heutige Form erhielt die Kirche im 15. Jahrhundert, sie wurde 1455 von Fürstbischof Nikolaus Cusanus geweiht. Beachtenswert ist die Holzskulptur einer sitzenden Madonna um 1460 von Meister Leonhard Scherhauff von Brixen. La chiesa a Gudon è stata menzionata per la prima volta nel 1280. La chiesa acquisi la sua forma odierna nel secolo XV, fu consacrata nel 1455 dal vescovo principe Nikolaus Cusanus. Degno di nota anche la scultura in legno di una Madonna seduta del periodo intorno il 1460 di Mastro Leonhard Scherhauff di Bressanone. ANSITZ „HOHENHAUS“ RESIDENZA „HOHENHAUS“ Ein Schmuckstück, das Gufidauns Dorfbild prägt und unverkennbar macht, ist das „Hohe Haus“. Von 1618 bis 1828 war das „Hohe Haus“ Gerichtssitz im Eisacktal, bis Villnöß und Gröden. Heute beherbergt das Gebäude die Dauerausstellung „Schatzkasten Erde“ zur Archäologie in Gufidaun. Un gioiello che distingue il quadro del paese di Gudon: l’antica sede dei Signori di Gudon ha un nucleo medievale. Dal 1618 al 1828 la „Casa Alta“ (Hohenhaus) era proprietà dei Conti di Selva padroni della corte di giustizia a Gudon e sede del tribunale della Valle Isarco, fino a Funes e Gardena. Oggi l’edificio è una casa polivalente e ospita la mostra archeologica permanente „Tesori della Terra“ a Gudon. SCHLOSS SUMMERSBERG CASTEL SUMMERSBERG Summersberg wird erstmals um 1210 erwähnt. Der Runde Turm und das Palais wurden vom Gerichtsherrn Georg von Villanders nach 1329 errichtet und befinden sich noch großteils im mittelalterlichen Zustand. 1880 wurde die Burg vom Tiroler Sagenforscher Ignaz Vinzenz Zingerle erworben. Il forte fu menzionato per la prima volta nel 1210-1211. La torre rotonda e il palazzo furono costruiti dal padrone del tribunale Georg di Villandro dopo 1329 e sono in gran parte rimasti nel loro stato medievale. Nel 1880, il forte è stato acquistato dallo scenziato tirolese Ignaz Vinzenz Zingerle, esperto della ricerca di leggende e racconti intorno a Gudon. DIE KOBURG CASTEL KOBURG Ehemals im Besitz der Herren von Gufidaun, gab es die Koburg in Gufidaun bei Klausen bereits Mitte des 14. Jahrhunderts. 1571 war sie durch einen Brand zerstört worden und erhielt nach einer Wiederinstandsetzung ihre heutige Gestalt. Die Koburg wurde 1883 von Prof. Tobias von Wildauer erworben. Storicamente di proprietà dei Signori di Gudon, la „Koburg“ a Gudon presso Chiusa fu conosciuta già alla metà del secolo XIV. Nel 1571 fu distrutta da un incendio e acquisi la sua immagine odierna dopo lavori di restauro. Nel 1883 fu acquistata dal professor Tobias von Wildauer. Eintrittspreise/Tariffe d’ingresso: Erwachsene/adulti 4,00 € Jugendliche (12-18 Jahre)/giovani (12 a 18 anni) 2,00 € Senioren (ab 60 Jahre)/adulti (oltre i 60 anni) 3,00 € Gruppen (ab 8 Personen)/gruppi (da 8 persone) 2,50 € Nähere Auskünfte/Ulteriori informazioni: SCHLOSS SUMMERSBERG CASTEL SUMMERSBERG Schenk Otto Handy/Cell. 0039 348 7747339 E-Mail: [email protected] Internet: www.dorfmuseum-gufidaun.it 5 Promille Damit alte Kulturgüter und Bräuche nicht in Vergessenheit geraten, widmen Sie bitte die frei verfügbaren 5 Promille Ihrer Steuerklärung dem Dorfmuseum Gufidaun. Bitte setzen Sie in dem dafür vorgesehenen Feld Ihrer Steuererklärung oder des MOD. CUD Ihre Unterschrift sowie die Steuernummer des Dorfmuseum: 94023150215 5 per mille DIE KOBURG CASTEL KOBURG Per aiutarci a tenere in memoria e tramandare alle future generazioni la conoscenza dei vecchi beni culturali e delle usanze contadine vi invitiamo a destinare il 5 per mille della vostra dichiarazione dei redditi al Museo Gudon. Apponete nel riquadro corrispondente vostra firma, indicando il codice fiscale del Museo Gudon: 94023150215 Quelle: www.gufidaun.com GESCHICHTLICHES DAS DORFMUSEUM GUFIDAUN DIE ARCHÄOLOGISCHE SAMMLUNG Gufidaun wird erstmals namentlich in einer Urkunde aus dem Jahre 950 erwähnt. Vermutlich war die Gegend um Gufidaun aber bereits um 2000 v. Chr. besiedelt. Archäologische Funde am Dorfplatz und nahe Aichholz weisen auf rätische und römische Siedler hin. Um das 6. Jahrhundert n. Chr. setzte die Besiedelung durch die Bayern ein, die sich neben der romanischen Bevölkerung in Gufidaun niederließen. Ab 1220 ist Gufidaun Sitz eines Hochgerichts. Gerichte waren damals nicht nur für die Rechtsprechung zuständig, sondern dienten als Verwaltungseinheiten des Landes. Die Gerichte blieben oft jahrzehntelang im Besitz ein und derselben Adelsfamilie: in Gufidaun waren dies 150 Jahre lang die Grafen Thun und von 1619 bis 1828 die Grafen Wolkenstein-Trostburg. Das Dorfmuseum Gufidaun ist ein volkskundliches Museum, das es sich zum Ziel setzt, Objekte aus dem Alltagsleben des Dorfes vor dem Einzug des technischen Zeitalters zu sammeln, für die Nachwelt zu bewahren und der Öffentlichkeit zugänglich zu machen. Im Mittelpunkt stehen dabei volkstümliche Arbeits-und Wirtschaftsgeräte aus Landwirtschaft, Hauswirtschaft und Handwerk. Das Kellergeschoss gewährt den Besuchern Einblicke in die bäuerliche Vorratswirtschaft und den lokalen Weinbau. Im Erdgeschoss befinden sich eine Rußküche mit originalem gotischen Gewölbe, einem Schulraum mit Inventar des 20.Jahrhunderts und einem Mineralienraum. Die vollständig erhaltene Schusterwerkstatt im 0bergeschoss veranschaulicht die Komplexität dieses fast vergessenen Handwerks. Einen Höhepunkt im Museum bildet die Künstlerecke des Malers Josef Telfner (1874–1948) vom Aichholz-Hof in Gufidaun. Das „Zollerische Epitaph“ von 1761 runden die Sammlung ab. Viele alte bäuerliche Gegenstände, wie z.B. ein funktionstüchtiger „Maisriffl“ sind im Dachboden des Museums ausgestellt. Zahlreiche archäologische Funde belegen, dass Gufidaun und die umliegenden Gegenden bereits seit der Jungsteinzeit (5500 – 3500 v.Chr.) bis herauf in die römische Periode und somit lange vor der ersten urkundlichen Erwähnung besiedelt war. Archäologen haben in jahrelanger Arbeit Mauerreste freigelegt, Keramikgefäße, Feuersteingeräte und Schmuckstücke ans Tageslicht befördert. Einige dieser Fundstücke können mit Anmeldung auch in der Dauerausstellung „Schatzkasten Erde“ im Hohen Haus besichtigt werden. STORIA Il paesino di vacanza idilliaco di Gudon è stato menzionato per la prima volta in un documento che risale all’anno 950. I primi insediamenti a Gudon nella Valle Isarco però risalgono all’anno 2000 a.C. Archeologi dell’Alto Adige hanno scoperto dei reperti alla costruzione della Casa Josef Telfner, durante scavi sulla piazza del paese e vicino a Aichholz che indicano la presenza di coloni romani e retici. Intorno al secolo VI d. C. ebbe inizio il popolamento dai bavaresi che si stabilirono insieme alla popolazione romana a Gudon per acquistare masi e vigneti. Dal 1220 in poi qui sorgeva un’alta corte di giustizia, addetta non solo alla giurisdizione, ma anche all’amministrazione politica. Le corti spesso rimasero proprietà di un’unica famiglia nobile per molti decenni. A Gudon questo accadde così: per 150 anni i proprietari della corte erano i conti Thun, e dal 1619 al 1828 i conti di Selva-Castel Forte. Il MUSEO DI GUDON Lo scopo principale del museo è quello di raccogliere, conservare e rendere accessibile al pubblico il patrimonio culturale popolare, fornendo così un prezioso contributo alla comprensione della cultura locale e dando un’idea concreta della vita dei nostri avi. Oltre all’esposizione di numerosi attrezzi agricoli d’uso comune, il museo presenta anche uno spaccato di vita del passato. Il museo ospita una cucina rustica con volta in stile gotico, un’aula scolastica del XX secolo, una stanza dedicata ai minerali, il “Schusterraum”(la bottega del calzolaio) che, grazie all’esposizione di interessanti reperti, fa rivivere l’arte di antichi mestieri e molti oggetti contadini antichi come ad esempio un “Maisriffl” (uno sgrana pannocchie) funzionante. Un pezzo forte del museo è rappresentato dall’angolo artistico del pittore Josef Telfner (1874-1948) originario del maso Aichhholz di Gudon. Completa la collezione l’epitaffio “Zollerische” del 1761. LA COLLEZIONE ARCHEOLOGICA Numerosi reperti archeologici testimoniano che Gudon con le zone circostanti fu abitato fin dall’era neolitica (5500-3500 a.c.) ed oltre fino al periodo romano, ovverosia molto prima della loro prima menzione nella storia. Gli archeologici hanno messo alla luce resti di mura, vasi di ceramica, utensili di selce e gioielli. Alcuni di questi reperti possono essere ammirati (su prenotazione) nella mostra permanente “Scrigno dei Tesori di Terra”. EIN MEMORY-SPIEL GEGEN DAS VERGESSEN Viele Gegenstände, die noch vor 50 Jahren Teil des bäuerlichen Alltags waren, sind heute beinahe schon in Vergessenheit geraten. Um der Erinnerung an die noch gar nicht so weit zurückliegende Vergangenheit ein wenig auf die Sprünge zu helfen, hat das Dorfmuseum Gufidaun anlässlich seines 40-jährigen Jubiläums in Zusammenarbeit mit der Firma Ravensburger ein Museums-Memory konzipiert. (5 €) UN GIOCO “MEMORY” PER RICORDARE IL PASSATO Molti attrezzi che 50 anni fa fecero ancora parte della vita quotidiana del agricoltore, sono cadute in dimenticanza. Per ricordare il passato, poi neanche tanto lontano, il Museo Gudon, in occasione del suo 40° anniversario, ha ideato, in collaborazione con la ditta Ravensburger un gioco “memory”. (5 €)
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