Lunatica. Storia di una mente bipolare

Analisi e contabilità dei costi
Il franchising
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Il franchising
• Concessione di un “privilegio” (franchigia)
• Il privilegio viene accordato da un franchisor a dei
franchesee
• Le due figure rappresentano:
A) un affiliante (o concedente), produttore o
intermediario all’ingrosso di beni, o ideatore e proponente
di servizi;
B) degli affiliati (o concessionari), rivenditori al dettaglio
o distributori di zona, di prodotti o apprestatori di servizi,
per il consumo finale.
• I due soggetti sono partners for profit
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Attività del franchisee
Hanno il diritto (o privilegio) di vendere i prodotti del
franchisor.
Ricevono dal franchisor un package di servizi:
lo sfruttamento (in esclusiva territoriale, per area, zona,
quartiere) di immagine e segni distintivi (marchio e insegna);
la promozione generale di tali segni distintivi;
l’assistenza tecnica, contabile e manageriale, nonché knowhow di vario genere (es. display, ovvero l’insieme delle
tecniche espositive);
la formazione del personale
l’ausilio nel reperimento delle fonti di finanziamento
Di fatto il franchising ha ad oggetto un bene immateriale
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Flussi economico-finanziari nel franchising
A carico del franchisee, sostenimento di costi e correlati
pagamenti monetari:
per il diritto fisso di entrata (detto front money o initial fee), una
tantum all’inizio della contrattazione;
per il canone percentuale sul giro d’affari (royalty), versato
periodicamente (mensilmente, trimestralmente, etc.)
I suddetti costi esprimono il valore monetario di flussi
reali in ingresso, per l’esclusiva territoriale di: marchio,
insegna, immagine, indagini di mercato, promozione,
assistenza tecnica, know-how, selezione degli acquisti.
A carico del franchisor, costi connessi all’apprestamento
dei servizi necessari all’impianto dell’attività
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Un esempio sintetico…
Attività
Core business
Investimento iniziale (compreso
diritto di entrata)
Diritto di entrata
Fatturato medio annuo
Canone mensile (%)
Richiesta esperienza
Bacino di utenza minimo
Totale punti franchising
Abbigliamento
Moda Uomo
€ 300.000
€ 40.000
€ 1.200.000
4%
No
30.000-50.000 abitanti
Oltre 30
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Convenienza del franchising?
Confronto tra costo iniziale di azienda in franchsing e
azienda autonoma
Es. spese promozionali per 40 aziende affiliate
Totale costo
sostenuto
direttamente
Somma ribaltata
(ripartita) a valle
Onere imputato
pro-capite
Franchisor
1.000.000
1.000.000
0
Franchisee
-
-
25.000
Impresa
autonoma
50.000
-
-
Ogni quota risultante dalla ripartizione diviene componente
dell’initial fee
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Royalties:
Commisurate direttamente al giro di affari realizzato dalla
concessionaria-franchisee (calcolate come % del fatturato);
Costituite da una maggiorazione (in %) dei prezzi di
trasferimento tra affiliante e affiliato, ovvero gravante sul valore
degli acquisti di merci.
In entrambi i casi si ha un aumento dei CV
Ma si ha anche una diminuzione di costi, prevalentemente
CF, per minori o nulli oneri di controllo amministrativo,
di selezione dei fornitori, di gestione, di analisi del
mercato, di marketing.
In pratica, si trasformano dei Costi Fissi in Costi
Variabili
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Avremo quindi che l’azienda in franchising rispetto a
quella autonoma avrà minori costi fissi e maggiori costi
variabili
Concentriamoci sulla natura di tali costi
Azienda A autonoma
Azienda F in franchising
Fatturato = € 100.000 per entrambe
CF = costo fisso di competenza
CT = costo totale di competenza
CV/V = n = rapporto, costante, fra costo variabile di
competenza e valore delle vendite di periodo
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Supponendo
CFA = € 50.000
CVA/VA = nA = 20%
CFF = € 42.000
CVF/VF = nF = 20% + 10% (causa royalties) = 30%
Andiamo a calcolare le cifre di affari critiche (breakeven point in termini di fatturato)
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Analisi comparata azienda
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Impresa A
VA* = CTA
VA* = CFA + CVA
VA* (1 – nA) = CFA
VA* = CFA/(1-nA) = 50.000/1-0,2 = € 62.500
Impresa F
VF* = CTF
VF* = CFF + CVF
VF* (1 – nF) = CFF
VF* = CFF/(1-nF) = 42.000/1-0,3 = € 60.000
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Analisi comparata azienda
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V
V
CF
CT
CT(F)
CT(A)
CF(A)
50.000
42.000
CF(F)
V*(F) V*(A)
V*(X)
V
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Esiste un livello di fatturato Vx al quale è indifferente
operare in franchising o come azienda autonoma
Per ricavi compresi fra l’origine degli assi e Vx è più
conveniente operare come franchisee
Per valori superiori a Vx (ovvero ove assumono maggior
peso i costi variabili) conviene operare come azienda
autonoma, poiché il peso delle eventuali royalties da
versare sarebbe superiore al risparmio di partenza
conseguibile (a livello di costi fissi)
Quale è il valore di Vx?
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Calcoliamo la differenza tra i costi fissi delle due imprese
CFA – CFF = 50.000 – 42.000 = € 8.000
Determiniamo il valore delle vendite Vx in relazione al
quale il costo variabile sostenuto dall’impresa F supera
quello sostenuto dall’impresa A di € 8.000
CFF – CVA = CFA – CVF
nFVX – nAVX = CFA – CFF
0,3 VX – 0,2 VX = 8.000
0,1 VX = 8.000
VX = 80.000
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Verifica: per un valore delle vendite pari a € 80.000, il
costo totale delle due imprese si uguaglia, essendo pari a
€ 66.000 come dimostrato di seguito:
CTF = CFF + CVF = 42.000 + (0,3 x 80.000) = 42.000 +
24.000 = € 66.000
CTA = CFA + CVA = 50.000 + (0,2 x 80.000) = 50.000 +
16.000 = € 66.000
Al livello di V = € 80.000 è quindi indifferente operare
come azienda autonoma od in franchising.
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Ulteriore domanda: se volessimo uscire dal franchising
ma ciò implicasse di vendere meno, quando sarebbe
conveniente diventare autonomi?
Verifica di quanto dovremmo ricavare affinché convenga
uscire dal franchising
Vincolo: l’utile (UA) dell’impresa non aderente ad un
sistema di franchising deve essere non inferiore al reddito
(UF) conseguibile persistendo nell’adesione
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
UA ≥ UF
VA – CTA ≥ VF – CTF
VA – CVA – CFA ≥ VF – CVF – CFF
VA – nAVA – CFA ≥ VF – nFVF – CFF
VA (1 – nA) – CFA ≥ VF (1 – nF) – CFF
VA (1 – nA) ≥ VF (1 – nF) + CFA – CFF
VA (1 – nA) ≥ VF (1 – nF) + (CFA – CFF)
VA (1 – nA) ≥ VF (1 – nF) + ∆ CF A-F
VA ≥ VF (1-nF)/(1-nA) + ∆ CF A-F/(1 – nA)
In cui ∆ CFA-F è il maggior costo fisso da sostenersi
operando al di fuori di un sistema di franchising
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Se notiamo che (1 - n) è uguale al margine di contribuzione
conseguibile su ogni Euro di fatturato (m€), possiamo
schematizzare quanto sopra come:
VA ≥ VF (m€F/ m€A) + ∆ CFA-F / m€A
In termini matematici
Y ≥ ax + b
Dove
x (variabile indipendente) = VF
y (variabile dipendente, incognita) = VA
b (termine noto) = ∆ CFA-F / m€A
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Analisi comparata azienda
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Coefficiente angolare: il peso delle royalties rende inferiore a 1
il rapporto tra i due margini di contribuzione, ovvero
a (coefficiente angolare) = m€F/ m€A < 1
Nell’esempio proposto in precedenza
a = 0,7/0,8 = 7/8 = 0,875
b = 8.000/0,8 = 10.000
Verifichiamo quale cifra di affari conseguita autonomamente
(VA) consente di raggiungere lo stesso reddito (UA = UF)
realizzato operando come franchisee (VF)
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Proponiamo un esempio nel caso in cui VF = € 100.000
VA = VF (m€F/ m€A) + ∆ CFA-F / m€A =
VA = 100.000 (0,7/0,8) + (8.000/0,8) =
= 87.500 + 10.000 = € 97.500
Se al conseguimento di una cifra di affari (VF) pari a € 100.000
operando in franchising corrisponde un utile (UF) uguale a:
= VF – CTF = = VF – CVF – CFF =
= VF – nFVF – CFF = [VF (1 – nF)] – CFF = [VF (m€F)] – CFF =
(100.000 x 0,7) – 42.000 = € 28.000
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Il medesimo utile (€ 28.000) può conseguirsi in maniera
“autonoma” con un fatturato (VA) – inferiore rispetto a VF –
pari a € 97.500:
UA = VA – CTA = = VA – CVA – CFA =
= VA – nAVA – CFA = [VA (1 – nA)] – CFA =
= [VA (m€A)] – CFA = (97.500 x 0,8) – 50.000 =
= € 28.000
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
VF
UF = UA
VA
80.000
14.000
80.000
100.000
28.000
97.500
120.000
42.000
115.000
140.000
56.000
132.500
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in franchising e azienda autonoma
V
V(F)
V(A)
62.500
60.000
0
U(F) = U(A)
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
Si noti, infine, che a partire dalla cifra di affari che rende
indifferenti le due situazioni (€ 80.000), gli incrementi (∆V) di
fatturato VA e VF che consentono di continuare a verificare un
medesimo livello reddituale nelle due ipotesi, si mantengono fra
loro in una relazione percentuale costante curva di isoreddito
VF
∆ VF
UF = UA
VA
∆ VA
80.000
-
14.000
80.000
-
100.000
+ 20.000
28.000
97.500
+ 17.500
120.000
+ 40.000
42.000
115.000
+ 35.000
140.000
+ 60.000
56.000
132.500
+ 52.500
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Analisi comparata azienda
in franchising e azienda autonoma
In definitiva:
Il franchising è un’ottima soluzione per “lanciare” una
attività
Una volta che l’azienda gode di un forte e consolidato
sviluppo essa dovrebbe diventare autonoma
“Pro” del continuare ad operare in franchising
Il minor rischio complessivo dell’attività
La minore concorrenza da affrontare
“Contro” del continuare ad operare in franchising
La minore autonomia gestionale
La rigidità del legame instaurato in caso di crisi
commerciale del franchisor
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