Allegato alla delibera - documento di direttive 2014

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Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO
DOCUMENTO DI DIRETTIVE
ANNO 2014
(art. 14 legge regionale 14 settembre 1994, n. 55)
Allegato alla deliberazione n. 71 del 23 gennaio 2014
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PARTE GENERALE
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Premessa
L’anno 2013 si è concluso con l’approvazione da parte della Regione di alcuni
importanti documenti di programmazione socio-sanitaria in attuazione del piano socio-sanitario
regionale 2012-2016 approvato con la legge regionale n. 23 del 29 giugno 2012:
-
la deliberazione n. 2122 del 19 novembre 2013 che ha approvato le schede di
dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate e ha definito le
schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di
ricovero intermedie;
-
la deliberazione n. 2271 del 10 dicembre 2013 che ha approvato le linee guida per la
predisposizione del nuovo atto aziendale.
A seguito di tali provvedimenti la nostra azienda ha recentemente inviato in Regione il
nuovo atto aziendale la cui attuazione vedrà coinvolte,in misura più o meno significativa, tutte le
strutture aziendali nel corso di quest’anno.
La metodica di budget
Allo scopo di pervenire, su arco annuale e con sistematico riferimento alle scelte della
programmazione, alla formulazione di articolate e puntuali previsioni relativamente ai risultati da
conseguire, alle attività da realizzare, ai fattori operativi da utilizzare, alle risorse finanziarie da
acquisire e da impiegare ed agli investimenti da compiere, è obbligatoria l’adozione della
metodica di budget, la quale si sviluppa secondo una struttura che comprende:
-
il documento di direttive;
il budget generale;
i budget delle strutture;
i budget di centro di responsabilità.
Il documento di direttive è formulato dal direttore generale allo scopo di realizzare il
raccordo sistematico tra gli strumenti della programmazione e del budget, in aderenza ai
contenuti ed alle scelte di pianificazione adottate dall'azienda e al nuovo piano socio sanitario
regionale 2012-2016 adottato con Legge Regionale n. 23 del 29 giugno 2012 e
successivamente modificato con Legge Regionale n. 46 del 3 dicembre 2012.
Il budget generale riguarda l'intera attività dell'unità locale socio-sanitaria e si articola
nelle seguenti parti: budget economico, budget finanziario e budget patrimoniale; esso
costituisce allegato necessario del bilancio economico preventivo.
I budget delle strutture, formulati con riguardo all'ospedale, ai distretti socio-sanitari, al
dipartimento di prevenzione ed ai servizi generali, ed i budget di centro di responsabilità,
strutturati con riguardo alle unità organizzative inserite nel piano dei centri di responsabilità,
sono articolati in modo da consentire la rappresentazione degli aspetti economici, rendendo
possibile l'attribuzione della responsabilità di gestione e di risultato, mediante l'individuazione
dei risultati da conseguire, delle attività da svolgere e delle risorse assegnate.
La procedura di programmazione - budgeting
La direzione dell’ospedale, di ciascuno dei due distretti socio-sanitari, del dipartimento
di prevenzione e, per i servizi generali, la direzione amministrativa e sanitaria, debbono
provvedere alla elaborazione, per la successiva adozione da parte della direzione generale
dell’azienda, della proposta di programma - budget annuale della propria struttura, negoziando
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preliminarmente con ogni centro di responsabilità in essa rientrante il relativo programma e
budget.
A tale scopo, verrà predisposto un calendario di incontri negoziali tra le direzioni delle
strutture stesse ed i responsabili dei centri di responsabilità. Tale incontro deve intendersi, per
quanto di competenza, quale momento ultimo e conclusivo della procedura annuale di
programmazione - budgeting e deve essere preceduto da una adeguata attività istruttoria che
coinvolga tutti gli attori interessati.
La negoziazione relativa ai centri di responsabilità rientranti in un dipartimento
strutturale avviene alla presenza del direttore del dipartimento stesso e del coordinatore
infermieristico.
La proposta del programma - budget annuale dei singoli centri di responsabilità deve
essere elaborata non prevedendo il ricorso a risorse aggiuntive rispetto all’anno precedente.
Ciascun responsabile, nella formulazione della proposta di programma - budget, deve
prioritariamente:
-
-
prevedere la realizzazione delle direttive individuate dalla direzione generale dell’azienda
con il presente documento; in particolare è obbligatorio inserire nella scheda di budget gli
obiettivi strategici assegnati alle aziende ULSS del Veneto dalla Regione con la DGRV n.
2533 del 20 dicembre 2013;
indicare con quali modalità intende assicurare il complessivo raggiungimento degli obiettivi
aziendali inseriti nel presente documento;
attenersi alle linee guida, criteri, vincoli e parametri, indicati dalla direzione generale
dell'azienda e riportati successivamente.
linee guida
-
-
-
-
-
-
-
orientamento ai risultati: l’eccellenza di una azienda è condizionata dalla capacità di
conciliare e soddisfare i bisogni dei diversi portatori di interessi che fanno capo
all’organizzazione;
attenzione rivolta all’utente: la centralità della persona, quale portatrice di bisogni sociosanitari, richiede una chiara messa a fuoco degli stessirispetto alle azioni tecniche ed
organizzative dei servizi. Si richiama l’importanza di una costante attenzione alle risultanze
dell'indagine epidemiologica, per assicurare la rispondenza delle prestazioni socio-sanitarie
alle esigenze dell'utenza;
leadership e coerenza negli obiettivi: il comportamento dei leader dell’azienda deve creare
chiarezza ed unità di intenti e dare vita ad un ambiente in cui l’organizzazione ed i suoi
componenti possano eccellere;
gestione in termini di processi e fatti: l’organizzazione opera più efficacemente quando tutte
le attività interrelate sono chiaramente comprese e gestite sistematicamente e tanto le
decisioni relative alle attività correnti quanto la pianificazione dei miglioramenti avvengono
sulla base di informazioni che tengano conto anche delle percezioni dei diversi portatori di
interessi;
coinvolgimento e sviluppo delle persone: la piena espressione delle potenzialità delle
persone si ottiene attraverso la condivisione di valori comuni e la promozione di una cultura
della fiducia e della delega in grado di incoraggiare il coinvolgimento di ogni singolo
individuo;
apprendimento, innovazione e miglioramento continui: la performance dell’organizzazione
viene massimizzata se la si fonda sulla gestione e sulla condivisione della conoscenza
nell’ambito di una cultura dell’apprendimento, dell’innovazione e del miglioramento continui;
sviluppo della partnership: l’azienda opera con maggiore efficacia se instaura con i suoi
partner rapporti di mutuo vantaggio, fondati sulla fiducia, sulla condivisione delle
conoscenze e sulla reciproca integrazione;
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-
responsabilità pubblica: gli interessi di lungo termine dell’unità locale socio-sanitaria e del
suo personale sono meglio garantiti se si adotta un approccio etico e ci si sforza di
conformarsi alle attese e ai requisiti normativi della comunità in cui si opera.
criteri
Generalmente, i problemi presenti in un contesto sono molti e le possibilità di risposta
limitate. E’ necessario perciò stabilire priorità tra i problemi al fine di scegliere quello o quelli da
cui partire. Per scegliere bisogna avere dei criteri, intesi come norme, regole per giudicare
secondo un principio coerente. Conseguentemente, ai fini della individuazione dei progetti da
proporre per la parte a) della scheda di programma – budget, si riportano di seguito i seguenti
criteri:
-
coerenza/compatibilità con gli indirizzi e le prescrizioni
programmazione;
quantità di popolazione interessata;
conseguenze della mancata soluzione del problema;
fattibilità tecnologica;
rapporto costo/efficacia;
quantità di risorse implicate nella soluzione;
disponibilità di risorse;
legami con altri problemi;
rilevanza per le generazioni future;
conformità ai valori prevalenti nella cultura locale;
coinvolgimento della comunità;
accettazione da parte della comunità delle soluzioni possibili.
dei
livelli
superiori
di
vincoli
I vincoli di seguito riportati rappresentano i necessari punti di riferimento nella
formulazione della proposta di programma – budget da parte di ogni responsabile di centro di
responsabilità:
-
necessità di assicurare per il 2014 i livelli assistenziali raggiunti nel corso del 2013;
necessità di assicurare l'equilibrio di bilancio, mantenendo inalterati i livelli di assistenza;
necessità di assicurare le prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza;
riduzione della penalizzazione, in termini di risorse, generata dalla mobilità sanitaria passiva,
attraverso l'individuazione delle cause della stessa e la loro eliminazione, nei limiti in cui ciò
non contrasti con il rispetto dovuto alla scelta fatta dall'utente di un determinato
professionista operante presso altra azienda, per quanto attiene le prestazioni comunque
ottenibili presso le strutture dell'unità locale socio-sanitaria n. 8.
parametri
I parametri sono le variabili operative, ossia gli indicatori da assumere per misurare i
fenomeni oggetto dei programmi e relativi budget. Ciascun responsabile deve proporre degli
indicatori in grado di assicurare informazioni selezionate allo scopo di misurare i cambiamenti
nei fenomeni riguardanti gli obiettivi e le attività.
Tali indicatori devono presentare essenzialmente due requisiti:
-
pertinenza ed affidabilità rispetto ai fenomeni da misurare;
fattibilità rispetto ai dati necessari per il calcolo.
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La scheda di programma - budget
Al fine di rendere i processi di programmazione e budgeting paralleli e fortemente
correlati e di valorizzare l'impegno complessivo del personale, rivolto sia al mantenimento che
al miglioramento continuo dei livelli di efficienza ed efficacia in essere, l’azienda applica una
apposita scheda, articolata in tre parti - a) budget delle risorse, b) sistemi di controllo, c)
progetti per conseguire gli obiettivi – attraverso la cui compilazione progressiva sono possibili
le seguenti operazioni:
-
prevedere le risorse umane e materiali assegnate (scheda R.1: risorse umane; scheda R.2:
risorse materiali);
-
individuare gli obiettivi e le principali azioni che concorrono al loro raggiungimento (scheda
C: controllo); nella stessa scheda vengono individuati degli indicatori oggettivi relativi alle
attività più significative e direttamente controllabili dai responsabili che andranno monitorati
periodicamente attraverso proiezioni e analisi degli scostamenti.
-
formulare per ciascun obiettivo un progetto che descriva le azioni che vengono poste in
essere per la sua realizzazione (scheda progetto);
L’importanza assunta dalla procedura di programmazione - budgeting comporta la
necessità che ogni centro di responsabilità ponga in essere iniziative per la condivisione con
tutto il personale degli obblighi derivanti allo stesso dalla procedura in questione.
Ai fini dell’applicazione degli istituti incentivanti previsti dai contratti collettivi nazionali di
lavoro del personale dipendente, si rimanda a quanto stabilito dalla DGR 2205 del 6 novembre
2012 e, in particolare, aldocumento sul sistema di misurazione e valutazione della performance
disponibile
nel
sito
internet
dell’azienda
al
seguente
indirizzo:
https://www.ulssasolo.ven.it/Legal/Amministrazione-trasparente/Performance/Sistemi-dimisurazione-e-valutazione-della-performance.
Si fa presente fin d’ora che interverranno nel processo di misurazione e valutazione dei
risultati il direttore generale dell’Azienda, l’Organismo Indipendente di Valutazione e i dirigenti
apicali/responsabili.
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DIRETTIVE PER IL 2014
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PRINCIPALI ATTI REGIONALI DI PROGRAMMAZIONE CHE HANNO CONTRIBUITO
ALLA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI
OBIETTIVI REGIONALI 2014
DGR 2533/2013
La deliberazione assegna alle Aziende ULSS del Veneto, all’Azienda Ospedaliera di Padova,
all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona e all’IRCCS “Istituto Oncologico Veneto” gli
obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per l’anno 2014.
NORME IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE SOCIO SANITARIA
DGR 2122/2013 e DGR 2271/2013
La deliberazione n. 2122 del 19 novembre 2013 approva le schede di dotazione ospedaliera
delle strutture pubbliche e private accreditate e definisce le schede di dotazione territoriale delle
unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie. Per dare attuazione agli
indirizzi previsti dal provvedimento i direttori generali sono incaricati di formulare un proprio
piano aziendale, indicando per ciascuno degli anni del biennio di riferimento (2014-2015) gli
obiettivi e le azioni da porre in essere per l’adeguamento della dotazione assistenziale, nel
rispetto del principio dell’equilibrio di bilancio.
La deliberazione n. 2271 del 10 dicembre 2013 approva le linee guida per la predisposizione
del nuovo atto aziendale. La proposta di atto aziendale formulata dall’ULSS viene inviata in
Regione per verificarne la conformità ai principi ed ai contenuti delle linee guida regionali e
successivamente approvata con decreto del Direttore Generale della Sanità e del Sociale entro
60 giorni dall’invio.
LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI
DIPENDENTI
DGR 2205/2012
La deliberazione approva le linee generali di indirizzo riguardanti la misurazione e la
valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale e la trasparenza dell’attività
amministrativa, volte a favorire un’applicazione omogenea da parte delle aziende ed enti dello
stesso SSR delle disposizioni in materia contenute nel D.Lgs. 150/2009.
“AMMINISTRAZIONE APERTA”
Decreto Legislativo n. 33 del 14.3.2013
Il Decreto Legislativo n. 33/2013 ha introdotto una nuova nozione di trasparenza intesa come
“accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle
amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, […]
allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e
imparzialità”.
In adempimento a tale decreto l’ULSS ha approvato, con deliberazione n. 1032 del 17 ottobre
2013, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2013-2015, consultabile nella
sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale dell’ULSS, nella sotto sezione
“Disposizioni generali – Programma per la trasparenza e l’integrità”.
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ISTITUZIONE DELLA RETE ONCOLOGICA VENETA
DGR 2067/2013 (ex 112/CR del 12.8.2013)
Al fine di dare attuazione al Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 la deliberazione
istituisce la Rete Oncologica Veneta (ROV),secondo il modello delle reti Hub&Spoke,
riconoscendo all’Istituto Oncologico Veneto il ruolo di centro Hub per il coordinamento, in stretta
sintonia con le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona, delle attività di alta specializzazione
ed eccellenza e per altre attività condotte per conto delle Aziende ULSS del territorio.
L’obiettivo principale di tale modello è quello di garantire la tempestività nella presa in carico dei
pazienti, adeguati livelli di cura e di continuità dell’assistenza, equità nelle condizioni di accesso
e di fruizione.
La Rete Oncologica Veneta si articola in una serie di Poli Oncologici di riferimento provinciale,
che hanno il compito di indirizzare e coordinare le attività svolte dalle strutture sanitarie
insistenti nell’ambito del proprio territorio di riferimento. La nostra ULSS è stata inserita nel Polo
Oncologico dell’Ospedale di Treviso con le Aziende ULSS 1, 2, 7 e 9.
ISTITUZIONE DELL’IMPEGNATIVA DI CURA DOMICILIARE
DGR 1338/2013
La deliberazione riprogramma le prestazioni in materia di domiciliarità con l’istituzione
dell’Impegnativa di Cura Domiciliare (ICD) in luogo dell’assegno di cura per le persone non
autosufficienti e degli interventi per l’aiuto personale e la vita indipendente per le persone con
disabilità. Le impegnative sono strutturate in cinque categorie sulla base del livello di bisogno
dell’assistito. Sulla base delle risorse messe a riparto è definito il numero di impegnative per
azienda ULSS in funzione dell’indice di fabbisogno o della popolazione residente.
IL SISTEMA A.C.G. PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE
DEL CASE-MIX TERRITORIALE
DGR 439/2012 e DGR 498/2013
La Regione Veneto sta sperimentando dal 2012 un progetto, denominato “ACG” (Adjusted
Clinical Groups), che si propone di censire la distribuzione delle patologie nel territorio
regionale, con l’obiettivo primario di migliorare la salute dei pazienti. Il sistema ACG, utilizzando
dati provenienti dai flussi informativi aziendali (esenzioni, spesa farmaceutica, ecc.), misura lo
stato di salute della popolazione raggruppando le diagnosi di malattia e l’uso di farmaci in
gruppi clinicamente coerenti, assegnando ciascun individuo ad una singola categoria o gruppo
ACG, che rappresenta una misura relativa del consumo atteso di risorse sanitarie.
Il progetto per ora è stato sperimentato in 6 aziende pilota della Regione (2, 4, 6, 9, 16 e 20).
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OBIETTIVI REGIONALI
Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione
dell’organizzazione degli uffici
A1
adeguamento della organizzazione distrettuale agli indirizzi previsti dalla L.R. n.
23/2012 PSSR 2012-2016;
A2
sviluppo delle cure primarie attraverso l’implementazione diffusa del modello di
medicina di gruppo integrata;
A3
adeguamento della organizzazione ospedaliera agli indirizzi previsti dalla L.R. n.
23/2012 PSSR 2012-2016;
A4
valutazione e monitoraggio dell’attuazione del Piano di Zona;
A5
dare uniformità, a livello provinciale, ai Dipartimenti di prevenzione aziendali.
Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate
B1
riduzione prezzi di acquisto all’interno delle soglie di prezzo unitario di riferimento
Regionale, come indicato dai documenti dell’Osservatorio Prezzi (OPRVE);
B2
sviluppo del Sistema di Controllo Interno Revisione di Bilancio;
B3
applicare le nuove politiche di assicurazione;
B4
raccogliere dati analitici di consumo delle risorse nelle Aziende.
Obiettivi di Salute e funzionamento dei servizi
C1
copertura vaccinazioni già obbligatorie e screening oncologici;
C2
ottimizzazione della rete oncologica;
C3
mantenimento o riduzione del tasso di ospedalizzazione;
C4
riorganizzazione dell’attività chirurgica;
C5
ottimizzazione dell’utilizzo dei posti letto;
C6
adesione al percorso di monitoraggio degli indicatori di qualità dell’assistenza
sanitaria da inserire nel network di Regioni coordinato dal Laboratorio Management
e Sanità della Scuola Superiore S. Anna di Pisa;
C7
sperimentazione clinica ed aumento delle segnalazioni ADR per farmaci e vaccini;
C8
prevenire nuovi casi di West Nile;
C9
aumento dell’efficienza nell’impiego delle sale operatorie;
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Equilibrio Economico
D1
rispetto della programmazione regionale sui costi;
D2
equilibrio economico-finanziario;
Liste d’attesa
E1
piena implementazione delle modalità organizzative ed erogative per il contenimento
dei tempi d’attesa secondo le disposizioni della DGR 320/2013;
E2
ottimizzazione del numero di prestazioni per abitante;
E3
inserimento dei privati convenzionati
programmazione aziendale.
nel
CUP
aziendale
secondo
la
Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo Sanitario
F1
adempimenti questionario LEA;
F2
implementazione del fascicolo sanitario elettronico (DGR 1671/2012);
F3
dematerializzazione della ricetta cartacea (decreto MEF del 2 novembre 2011);
F4
qualità dei flussi informativi relativi ai beni sanitari;
F5
adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera
(anziani e disabili) come da DGR regionali;
F6
implementazione tempestiva del flusso informativo delle cure domiciliari secondo il
tracciato della DGR 2372;
ALTRI OBIETTIVI DI INTERESSE COMUNE ALLE STRUTTURE OPERATIVE
COM1 adeguamento dell’organizzazione aziendale al nuovo atto aziendale;
COM2 miglioramento della qualità della vita del paziente affetto da malattia inguaribile ed
in stadio terminale;
COM3 potenziamento dell'integrazione tra ospedale e territorio per favorire la continuità
assistenziale del paziente;
COM4 riduzione del rischio cardiovascolare attraverso l’applicazione del piano aziendale
per la prevenzione come da indicazioni regionali;
COM5 miglioramento della sicurezza del paziente: analisi e valutazione dei rischi
strutturali (ambientali e organizzativi) e della prevenzione degli errori in medicina;
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COM6 attuazione e valutazione dei percorsi clinico-assistenziali predisposti negli anni
precedenti;
COM7 attuazione del progetto regionale “Guadagnare salute – rendere facili le scelte di
vita salutari”;
COM8 ricondurre, secondo criteri di appropriatezza clinica, economicità ed efficienza
nell’utilizzo delle risorse, le prestazioni sanitarie ad un regime di erogazione più
appropriato, nel rispetto della sicurezza dei pazienti e degli operatori;
COM9 mantenimento dei tempi di attesa per gli esami di secondo livello dei programmi di
screening oncologico secondo gli standard obbligatori per l’accreditamento;
COM10 riduzione del residuo ferie del personale dipendente;
COM11 mantenimento entro i limiti di norma dei tempi medi di attesa per la visita di
accertamento dello stato di invalidità civile, minorazioni sensoriali, handicap,
disabilità;
COM12 applicazione della DGR 2205/2012 in merito alla valutazione del personale con
compilazione delle schede di valutazione individuale dei dipendenti;
COM13 revisione ed integrazione dei progetti di educazione alla salute.
OBIETTIVI SPECIFICI PER L’OSPEDALE
OSP1
rispetto dei tempi previsti dalla DGRV 863/2011 per i ricoveri ospedalieri (interventi
di protesi d’anca e cataratta; coronarografie, interventi chirurgici per neoplasie
della mammella, prostata, colon retto, utero);
OSP2
miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia nell’utilizzo delle risorse riorganizzando
l’assistenza ospedaliera;
OSP3
attività di vigilanza e controllo, per gli aspetti sanitari, nella gestione dei servizi in
concessione;
OSP4
miglioramento della percentuale di pazienti residenti nell’ULSS assistiti presso
strutture dell’azienda per le sole specialità presenti (saldo mobilità con particolare
attenzione alla mobilità passiva);
OSP5
implementazione del progetto cartella clinica informatizzata;
OSP6
contenere l’utilizzo dell’istituto del lavoro straordinario
riorganizzazione delle unità operative e dei dipartimenti.
attraverso
la
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OBIETTIVI SPECIFICI PER IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO
DSS1 attuazione del piano di zona 2011-2015 dei servizi alla persona sulla base delle
linee guida regionali, in particolaresviluppo di nuove forme di assistenza diurna e
residenziale per l’autismo minorile ed adulto, anche in area vasta;
DSS2 predisposizione di percorsi di consulenza a giovani condivisi tra i vari servizi
nell’area degli adolescenti;
DSS3 riorganizzazione del servizio neuropsichiatria l’età evolutiva;
DSS4 mantenimento dell’attività di assistenza per le persone dipendenti dal gioco
d’azzardo e delle attività di contrasto al tabagismo in integrazione tra servizi;
DSS5 revisione di un percorso aziendale in applicazione delle linee guida del ministero
della salute sulla gestione della gravidanza fisiologica e sua applicazione;
DSS6 aggiornamento del sistema informativo dell’assistenza domiciliare in relazione
anche al debito informativo nei confronti della Regione;
DSS7 razionalizzazione del sistema di rilevazione, verifica e controllo dell’attività dei
servizi territoriali implementando il nuovo sistema informativo territoriale;
DSS8 revisione dei criteri di priorità e delle procedure per l’inserimento in strutture
residenziali per disabili e psichiatrici;
DSS9 attivazione di un laboratorio regionale per le reti di solidarietà familiare e
implementazione di gruppi di auto-mutuo aiuto per le famiglie affidatarie.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
DIP1
riduzione dei rischi legati all’uso improprio dei prodotti fitosanitari in agricoltura
attraverso la promozione e la sensibilizzazione di agricoltori, tecnici e venditori
(direttiva 2009/128 CE e D.Lgs. n. 150/2012);
DIP2
attuazione dei progetti previsti dal piano biennale sanità animale e sicurezza
alimentare e dal piano triennale regionale per la prevenzione;
DIP3
organizzazione di un sistema di attività permanente di controllo sulle attività
produttive a rischio in collaborazione con altri enti di vigilanza;
DIP4
implementazione di nuove diagnostiche e specialistiche in medicina del lavoro;
DIP5
implementazione dell’organizzazione dei controlli di rischio chimico in relazione al
sistema regionale REACH (dgr 2010/2013).
OBIETTIVI SPECIFICI PER I SERVIZI GENERALI
GEN1 rispetto delle procedure e dei tempi per l’acquisizione di beni e servizi.
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