____________________________________________________________________________________ Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO DOCUMENTO DI DIRETTIVE ANNO 2014 (art. 14 legge regionale 14 settembre 1994, n. 55) Allegato alla deliberazione n. 71 del 23 gennaio 2014 ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ PARTE GENERALE ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Premessa L’anno 2013 si è concluso con l’approvazione da parte della Regione di alcuni importanti documenti di programmazione socio-sanitaria in attuazione del piano socio-sanitario regionale 2012-2016 approvato con la legge regionale n. 23 del 29 giugno 2012: - la deliberazione n. 2122 del 19 novembre 2013 che ha approvato le schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate e ha definito le schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie; - la deliberazione n. 2271 del 10 dicembre 2013 che ha approvato le linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale. A seguito di tali provvedimenti la nostra azienda ha recentemente inviato in Regione il nuovo atto aziendale la cui attuazione vedrà coinvolte,in misura più o meno significativa, tutte le strutture aziendali nel corso di quest’anno. La metodica di budget Allo scopo di pervenire, su arco annuale e con sistematico riferimento alle scelte della programmazione, alla formulazione di articolate e puntuali previsioni relativamente ai risultati da conseguire, alle attività da realizzare, ai fattori operativi da utilizzare, alle risorse finanziarie da acquisire e da impiegare ed agli investimenti da compiere, è obbligatoria l’adozione della metodica di budget, la quale si sviluppa secondo una struttura che comprende: - il documento di direttive; il budget generale; i budget delle strutture; i budget di centro di responsabilità. Il documento di direttive è formulato dal direttore generale allo scopo di realizzare il raccordo sistematico tra gli strumenti della programmazione e del budget, in aderenza ai contenuti ed alle scelte di pianificazione adottate dall'azienda e al nuovo piano socio sanitario regionale 2012-2016 adottato con Legge Regionale n. 23 del 29 giugno 2012 e successivamente modificato con Legge Regionale n. 46 del 3 dicembre 2012. Il budget generale riguarda l'intera attività dell'unità locale socio-sanitaria e si articola nelle seguenti parti: budget economico, budget finanziario e budget patrimoniale; esso costituisce allegato necessario del bilancio economico preventivo. I budget delle strutture, formulati con riguardo all'ospedale, ai distretti socio-sanitari, al dipartimento di prevenzione ed ai servizi generali, ed i budget di centro di responsabilità, strutturati con riguardo alle unità organizzative inserite nel piano dei centri di responsabilità, sono articolati in modo da consentire la rappresentazione degli aspetti economici, rendendo possibile l'attribuzione della responsabilità di gestione e di risultato, mediante l'individuazione dei risultati da conseguire, delle attività da svolgere e delle risorse assegnate. La procedura di programmazione - budgeting La direzione dell’ospedale, di ciascuno dei due distretti socio-sanitari, del dipartimento di prevenzione e, per i servizi generali, la direzione amministrativa e sanitaria, debbono provvedere alla elaborazione, per la successiva adozione da parte della direzione generale dell’azienda, della proposta di programma - budget annuale della propria struttura, negoziando ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ preliminarmente con ogni centro di responsabilità in essa rientrante il relativo programma e budget. A tale scopo, verrà predisposto un calendario di incontri negoziali tra le direzioni delle strutture stesse ed i responsabili dei centri di responsabilità. Tale incontro deve intendersi, per quanto di competenza, quale momento ultimo e conclusivo della procedura annuale di programmazione - budgeting e deve essere preceduto da una adeguata attività istruttoria che coinvolga tutti gli attori interessati. La negoziazione relativa ai centri di responsabilità rientranti in un dipartimento strutturale avviene alla presenza del direttore del dipartimento stesso e del coordinatore infermieristico. La proposta del programma - budget annuale dei singoli centri di responsabilità deve essere elaborata non prevedendo il ricorso a risorse aggiuntive rispetto all’anno precedente. Ciascun responsabile, nella formulazione della proposta di programma - budget, deve prioritariamente: - - prevedere la realizzazione delle direttive individuate dalla direzione generale dell’azienda con il presente documento; in particolare è obbligatorio inserire nella scheda di budget gli obiettivi strategici assegnati alle aziende ULSS del Veneto dalla Regione con la DGRV n. 2533 del 20 dicembre 2013; indicare con quali modalità intende assicurare il complessivo raggiungimento degli obiettivi aziendali inseriti nel presente documento; attenersi alle linee guida, criteri, vincoli e parametri, indicati dalla direzione generale dell'azienda e riportati successivamente. linee guida - - - - - - - orientamento ai risultati: l’eccellenza di una azienda è condizionata dalla capacità di conciliare e soddisfare i bisogni dei diversi portatori di interessi che fanno capo all’organizzazione; attenzione rivolta all’utente: la centralità della persona, quale portatrice di bisogni sociosanitari, richiede una chiara messa a fuoco degli stessirispetto alle azioni tecniche ed organizzative dei servizi. Si richiama l’importanza di una costante attenzione alle risultanze dell'indagine epidemiologica, per assicurare la rispondenza delle prestazioni socio-sanitarie alle esigenze dell'utenza; leadership e coerenza negli obiettivi: il comportamento dei leader dell’azienda deve creare chiarezza ed unità di intenti e dare vita ad un ambiente in cui l’organizzazione ed i suoi componenti possano eccellere; gestione in termini di processi e fatti: l’organizzazione opera più efficacemente quando tutte le attività interrelate sono chiaramente comprese e gestite sistematicamente e tanto le decisioni relative alle attività correnti quanto la pianificazione dei miglioramenti avvengono sulla base di informazioni che tengano conto anche delle percezioni dei diversi portatori di interessi; coinvolgimento e sviluppo delle persone: la piena espressione delle potenzialità delle persone si ottiene attraverso la condivisione di valori comuni e la promozione di una cultura della fiducia e della delega in grado di incoraggiare il coinvolgimento di ogni singolo individuo; apprendimento, innovazione e miglioramento continui: la performance dell’organizzazione viene massimizzata se la si fonda sulla gestione e sulla condivisione della conoscenza nell’ambito di una cultura dell’apprendimento, dell’innovazione e del miglioramento continui; sviluppo della partnership: l’azienda opera con maggiore efficacia se instaura con i suoi partner rapporti di mutuo vantaggio, fondati sulla fiducia, sulla condivisione delle conoscenze e sulla reciproca integrazione; ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ - responsabilità pubblica: gli interessi di lungo termine dell’unità locale socio-sanitaria e del suo personale sono meglio garantiti se si adotta un approccio etico e ci si sforza di conformarsi alle attese e ai requisiti normativi della comunità in cui si opera. criteri Generalmente, i problemi presenti in un contesto sono molti e le possibilità di risposta limitate. E’ necessario perciò stabilire priorità tra i problemi al fine di scegliere quello o quelli da cui partire. Per scegliere bisogna avere dei criteri, intesi come norme, regole per giudicare secondo un principio coerente. Conseguentemente, ai fini della individuazione dei progetti da proporre per la parte a) della scheda di programma – budget, si riportano di seguito i seguenti criteri: - coerenza/compatibilità con gli indirizzi e le prescrizioni programmazione; quantità di popolazione interessata; conseguenze della mancata soluzione del problema; fattibilità tecnologica; rapporto costo/efficacia; quantità di risorse implicate nella soluzione; disponibilità di risorse; legami con altri problemi; rilevanza per le generazioni future; conformità ai valori prevalenti nella cultura locale; coinvolgimento della comunità; accettazione da parte della comunità delle soluzioni possibili. dei livelli superiori di vincoli I vincoli di seguito riportati rappresentano i necessari punti di riferimento nella formulazione della proposta di programma – budget da parte di ogni responsabile di centro di responsabilità: - necessità di assicurare per il 2014 i livelli assistenziali raggiunti nel corso del 2013; necessità di assicurare l'equilibrio di bilancio, mantenendo inalterati i livelli di assistenza; necessità di assicurare le prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza; riduzione della penalizzazione, in termini di risorse, generata dalla mobilità sanitaria passiva, attraverso l'individuazione delle cause della stessa e la loro eliminazione, nei limiti in cui ciò non contrasti con il rispetto dovuto alla scelta fatta dall'utente di un determinato professionista operante presso altra azienda, per quanto attiene le prestazioni comunque ottenibili presso le strutture dell'unità locale socio-sanitaria n. 8. parametri I parametri sono le variabili operative, ossia gli indicatori da assumere per misurare i fenomeni oggetto dei programmi e relativi budget. Ciascun responsabile deve proporre degli indicatori in grado di assicurare informazioni selezionate allo scopo di misurare i cambiamenti nei fenomeni riguardanti gli obiettivi e le attività. Tali indicatori devono presentare essenzialmente due requisiti: - pertinenza ed affidabilità rispetto ai fenomeni da misurare; fattibilità rispetto ai dati necessari per il calcolo. ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ La scheda di programma - budget Al fine di rendere i processi di programmazione e budgeting paralleli e fortemente correlati e di valorizzare l'impegno complessivo del personale, rivolto sia al mantenimento che al miglioramento continuo dei livelli di efficienza ed efficacia in essere, l’azienda applica una apposita scheda, articolata in tre parti - a) budget delle risorse, b) sistemi di controllo, c) progetti per conseguire gli obiettivi – attraverso la cui compilazione progressiva sono possibili le seguenti operazioni: - prevedere le risorse umane e materiali assegnate (scheda R.1: risorse umane; scheda R.2: risorse materiali); - individuare gli obiettivi e le principali azioni che concorrono al loro raggiungimento (scheda C: controllo); nella stessa scheda vengono individuati degli indicatori oggettivi relativi alle attività più significative e direttamente controllabili dai responsabili che andranno monitorati periodicamente attraverso proiezioni e analisi degli scostamenti. - formulare per ciascun obiettivo un progetto che descriva le azioni che vengono poste in essere per la sua realizzazione (scheda progetto); L’importanza assunta dalla procedura di programmazione - budgeting comporta la necessità che ogni centro di responsabilità ponga in essere iniziative per la condivisione con tutto il personale degli obblighi derivanti allo stesso dalla procedura in questione. Ai fini dell’applicazione degli istituti incentivanti previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro del personale dipendente, si rimanda a quanto stabilito dalla DGR 2205 del 6 novembre 2012 e, in particolare, aldocumento sul sistema di misurazione e valutazione della performance disponibile nel sito internet dell’azienda al seguente indirizzo: https://www.ulssasolo.ven.it/Legal/Amministrazione-trasparente/Performance/Sistemi-dimisurazione-e-valutazione-della-performance. Si fa presente fin d’ora che interverranno nel processo di misurazione e valutazione dei risultati il direttore generale dell’Azienda, l’Organismo Indipendente di Valutazione e i dirigenti apicali/responsabili. ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ DIRETTIVE PER IL 2014 ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ PRINCIPALI ATTI REGIONALI DI PROGRAMMAZIONE CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI OBIETTIVI REGIONALI 2014 DGR 2533/2013 La deliberazione assegna alle Aziende ULSS del Veneto, all’Azienda Ospedaliera di Padova, all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona e all’IRCCS “Istituto Oncologico Veneto” gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per l’anno 2014. NORME IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE SOCIO SANITARIA DGR 2122/2013 e DGR 2271/2013 La deliberazione n. 2122 del 19 novembre 2013 approva le schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate e definisce le schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie. Per dare attuazione agli indirizzi previsti dal provvedimento i direttori generali sono incaricati di formulare un proprio piano aziendale, indicando per ciascuno degli anni del biennio di riferimento (2014-2015) gli obiettivi e le azioni da porre in essere per l’adeguamento della dotazione assistenziale, nel rispetto del principio dell’equilibrio di bilancio. La deliberazione n. 2271 del 10 dicembre 2013 approva le linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale. La proposta di atto aziendale formulata dall’ULSS viene inviata in Regione per verificarne la conformità ai principi ed ai contenuti delle linee guida regionali e successivamente approvata con decreto del Direttore Generale della Sanità e del Sociale entro 60 giorni dall’invio. LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI DGR 2205/2012 La deliberazione approva le linee generali di indirizzo riguardanti la misurazione e la valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale e la trasparenza dell’attività amministrativa, volte a favorire un’applicazione omogenea da parte delle aziende ed enti dello stesso SSR delle disposizioni in materia contenute nel D.Lgs. 150/2009. “AMMINISTRAZIONE APERTA” Decreto Legislativo n. 33 del 14.3.2013 Il Decreto Legislativo n. 33/2013 ha introdotto una nuova nozione di trasparenza intesa come “accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, […] allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità”. In adempimento a tale decreto l’ULSS ha approvato, con deliberazione n. 1032 del 17 ottobre 2013, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2013-2015, consultabile nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale dell’ULSS, nella sotto sezione “Disposizioni generali – Programma per la trasparenza e l’integrità”. ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ISTITUZIONE DELLA RETE ONCOLOGICA VENETA DGR 2067/2013 (ex 112/CR del 12.8.2013) Al fine di dare attuazione al Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 la deliberazione istituisce la Rete Oncologica Veneta (ROV),secondo il modello delle reti Hub&Spoke, riconoscendo all’Istituto Oncologico Veneto il ruolo di centro Hub per il coordinamento, in stretta sintonia con le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona, delle attività di alta specializzazione ed eccellenza e per altre attività condotte per conto delle Aziende ULSS del territorio. L’obiettivo principale di tale modello è quello di garantire la tempestività nella presa in carico dei pazienti, adeguati livelli di cura e di continuità dell’assistenza, equità nelle condizioni di accesso e di fruizione. La Rete Oncologica Veneta si articola in una serie di Poli Oncologici di riferimento provinciale, che hanno il compito di indirizzare e coordinare le attività svolte dalle strutture sanitarie insistenti nell’ambito del proprio territorio di riferimento. La nostra ULSS è stata inserita nel Polo Oncologico dell’Ospedale di Treviso con le Aziende ULSS 1, 2, 7 e 9. ISTITUZIONE DELL’IMPEGNATIVA DI CURA DOMICILIARE DGR 1338/2013 La deliberazione riprogramma le prestazioni in materia di domiciliarità con l’istituzione dell’Impegnativa di Cura Domiciliare (ICD) in luogo dell’assegno di cura per le persone non autosufficienti e degli interventi per l’aiuto personale e la vita indipendente per le persone con disabilità. Le impegnative sono strutturate in cinque categorie sulla base del livello di bisogno dell’assistito. Sulla base delle risorse messe a riparto è definito il numero di impegnative per azienda ULSS in funzione dell’indice di fabbisogno o della popolazione residente. IL SISTEMA A.C.G. PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL CASE-MIX TERRITORIALE DGR 439/2012 e DGR 498/2013 La Regione Veneto sta sperimentando dal 2012 un progetto, denominato “ACG” (Adjusted Clinical Groups), che si propone di censire la distribuzione delle patologie nel territorio regionale, con l’obiettivo primario di migliorare la salute dei pazienti. Il sistema ACG, utilizzando dati provenienti dai flussi informativi aziendali (esenzioni, spesa farmaceutica, ecc.), misura lo stato di salute della popolazione raggruppando le diagnosi di malattia e l’uso di farmaci in gruppi clinicamente coerenti, assegnando ciascun individuo ad una singola categoria o gruppo ACG, che rappresenta una misura relativa del consumo atteso di risorse sanitarie. Il progetto per ora è stato sperimentato in 6 aziende pilota della Regione (2, 4, 6, 9, 16 e 20). ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ OBIETTIVI REGIONALI Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione dell’organizzazione degli uffici A1 adeguamento della organizzazione distrettuale agli indirizzi previsti dalla L.R. n. 23/2012 PSSR 2012-2016; A2 sviluppo delle cure primarie attraverso l’implementazione diffusa del modello di medicina di gruppo integrata; A3 adeguamento della organizzazione ospedaliera agli indirizzi previsti dalla L.R. n. 23/2012 PSSR 2012-2016; A4 valutazione e monitoraggio dell’attuazione del Piano di Zona; A5 dare uniformità, a livello provinciale, ai Dipartimenti di prevenzione aziendali. Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate B1 riduzione prezzi di acquisto all’interno delle soglie di prezzo unitario di riferimento Regionale, come indicato dai documenti dell’Osservatorio Prezzi (OPRVE); B2 sviluppo del Sistema di Controllo Interno Revisione di Bilancio; B3 applicare le nuove politiche di assicurazione; B4 raccogliere dati analitici di consumo delle risorse nelle Aziende. Obiettivi di Salute e funzionamento dei servizi C1 copertura vaccinazioni già obbligatorie e screening oncologici; C2 ottimizzazione della rete oncologica; C3 mantenimento o riduzione del tasso di ospedalizzazione; C4 riorganizzazione dell’attività chirurgica; C5 ottimizzazione dell’utilizzo dei posti letto; C6 adesione al percorso di monitoraggio degli indicatori di qualità dell’assistenza sanitaria da inserire nel network di Regioni coordinato dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore S. Anna di Pisa; C7 sperimentazione clinica ed aumento delle segnalazioni ADR per farmaci e vaccini; C8 prevenire nuovi casi di West Nile; C9 aumento dell’efficienza nell’impiego delle sale operatorie; ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Equilibrio Economico D1 rispetto della programmazione regionale sui costi; D2 equilibrio economico-finanziario; Liste d’attesa E1 piena implementazione delle modalità organizzative ed erogative per il contenimento dei tempi d’attesa secondo le disposizioni della DGR 320/2013; E2 ottimizzazione del numero di prestazioni per abitante; E3 inserimento dei privati convenzionati programmazione aziendale. nel CUP aziendale secondo la Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario F1 adempimenti questionario LEA; F2 implementazione del fascicolo sanitario elettronico (DGR 1671/2012); F3 dematerializzazione della ricetta cartacea (decreto MEF del 2 novembre 2011); F4 qualità dei flussi informativi relativi ai beni sanitari; F5 adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera (anziani e disabili) come da DGR regionali; F6 implementazione tempestiva del flusso informativo delle cure domiciliari secondo il tracciato della DGR 2372; ALTRI OBIETTIVI DI INTERESSE COMUNE ALLE STRUTTURE OPERATIVE COM1 adeguamento dell’organizzazione aziendale al nuovo atto aziendale; COM2 miglioramento della qualità della vita del paziente affetto da malattia inguaribile ed in stadio terminale; COM3 potenziamento dell'integrazione tra ospedale e territorio per favorire la continuità assistenziale del paziente; COM4 riduzione del rischio cardiovascolare attraverso l’applicazione del piano aziendale per la prevenzione come da indicazioni regionali; COM5 miglioramento della sicurezza del paziente: analisi e valutazione dei rischi strutturali (ambientali e organizzativi) e della prevenzione degli errori in medicina; ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ COM6 attuazione e valutazione dei percorsi clinico-assistenziali predisposti negli anni precedenti; COM7 attuazione del progetto regionale “Guadagnare salute – rendere facili le scelte di vita salutari”; COM8 ricondurre, secondo criteri di appropriatezza clinica, economicità ed efficienza nell’utilizzo delle risorse, le prestazioni sanitarie ad un regime di erogazione più appropriato, nel rispetto della sicurezza dei pazienti e degli operatori; COM9 mantenimento dei tempi di attesa per gli esami di secondo livello dei programmi di screening oncologico secondo gli standard obbligatori per l’accreditamento; COM10 riduzione del residuo ferie del personale dipendente; COM11 mantenimento entro i limiti di norma dei tempi medi di attesa per la visita di accertamento dello stato di invalidità civile, minorazioni sensoriali, handicap, disabilità; COM12 applicazione della DGR 2205/2012 in merito alla valutazione del personale con compilazione delle schede di valutazione individuale dei dipendenti; COM13 revisione ed integrazione dei progetti di educazione alla salute. OBIETTIVI SPECIFICI PER L’OSPEDALE OSP1 rispetto dei tempi previsti dalla DGRV 863/2011 per i ricoveri ospedalieri (interventi di protesi d’anca e cataratta; coronarografie, interventi chirurgici per neoplasie della mammella, prostata, colon retto, utero); OSP2 miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia nell’utilizzo delle risorse riorganizzando l’assistenza ospedaliera; OSP3 attività di vigilanza e controllo, per gli aspetti sanitari, nella gestione dei servizi in concessione; OSP4 miglioramento della percentuale di pazienti residenti nell’ULSS assistiti presso strutture dell’azienda per le sole specialità presenti (saldo mobilità con particolare attenzione alla mobilità passiva); OSP5 implementazione del progetto cartella clinica informatizzata; OSP6 contenere l’utilizzo dell’istituto del lavoro straordinario riorganizzazione delle unità operative e dei dipartimenti. attraverso la ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ OBIETTIVI SPECIFICI PER IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO DSS1 attuazione del piano di zona 2011-2015 dei servizi alla persona sulla base delle linee guida regionali, in particolaresviluppo di nuove forme di assistenza diurna e residenziale per l’autismo minorile ed adulto, anche in area vasta; DSS2 predisposizione di percorsi di consulenza a giovani condivisi tra i vari servizi nell’area degli adolescenti; DSS3 riorganizzazione del servizio neuropsichiatria l’età evolutiva; DSS4 mantenimento dell’attività di assistenza per le persone dipendenti dal gioco d’azzardo e delle attività di contrasto al tabagismo in integrazione tra servizi; DSS5 revisione di un percorso aziendale in applicazione delle linee guida del ministero della salute sulla gestione della gravidanza fisiologica e sua applicazione; DSS6 aggiornamento del sistema informativo dell’assistenza domiciliare in relazione anche al debito informativo nei confronti della Regione; DSS7 razionalizzazione del sistema di rilevazione, verifica e controllo dell’attività dei servizi territoriali implementando il nuovo sistema informativo territoriale; DSS8 revisione dei criteri di priorità e delle procedure per l’inserimento in strutture residenziali per disabili e psichiatrici; DSS9 attivazione di un laboratorio regionale per le reti di solidarietà familiare e implementazione di gruppi di auto-mutuo aiuto per le famiglie affidatarie. OBIETTIVI SPECIFICI PER IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DIP1 riduzione dei rischi legati all’uso improprio dei prodotti fitosanitari in agricoltura attraverso la promozione e la sensibilizzazione di agricoltori, tecnici e venditori (direttiva 2009/128 CE e D.Lgs. n. 150/2012); DIP2 attuazione dei progetti previsti dal piano biennale sanità animale e sicurezza alimentare e dal piano triennale regionale per la prevenzione; DIP3 organizzazione di un sistema di attività permanente di controllo sulle attività produttive a rischio in collaborazione con altri enti di vigilanza; DIP4 implementazione di nuove diagnostiche e specialistiche in medicina del lavoro; DIP5 implementazione dell’organizzazione dei controlli di rischio chimico in relazione al sistema regionale REACH (dgr 2010/2013). OBIETTIVI SPECIFICI PER I SERVIZI GENERALI GEN1 rispetto delle procedure e dei tempi per l’acquisizione di beni e servizi. ____________________________________________________________________________________
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