ANALISI CARATTERISTICHE MECCANICHE DI CARTE A BASSA GRAMMATURA PER LA PRODUZIONE DI CARTONE ONDULATO Elena Troia Master in “Produzione della carta/cartone e gestione del sistema produttivo” CELSIUS,Lucca SOMMARIO Il presente lavoro di tesi è basato su un’esperienza di stage effettuata presso la B.H.S. Corrugated (leader nel settore mondiale per la produzione di macchine per la fabbricazione di cartone ondulato) nell’Agosto 2007. Partendo da analisi sulle caratteristiche meccaniche di resistenza delle carte costituenti un foglio di cartone ondulato, è stato possibile valutare la effettiva possibilità di produrre cartone ondulato a partire da carte a bassa grammatura, anche denominate “leggere”. L’attenzione dei produttori di cartone ondulato si sta spostando sempre più verso l’uso di questo tipo di carte a causa del ridotto impatto economico e ambientale. I test effettuati sono riferiti a Norme tedesche (DIN), facilmente confrontabili con le corrispondenti italiane,europee e mondiali. Sono state effettuate prove di SCT (Short Span Compression Test ), sia in direzione macchina MD che in direzione trasversale CD, per una serie di carte fornite da un cliente dell’azienda (Roba Corrugated), CMT(Concora Medium Test), Scoppio, ECT(Edge Compression Test), FCT(Flat Crush Test) e Bending stiffness (rigidezza alla flessione, test ormai in disuso nella pratica). Si sono riscontrate molte difficoltà nel raggiungere buoni risultati (in termini di bassa varianza) con le grammature più basse (da 40 a 60 g/m2) perché i campioni mostravano valori di SCT, in entrambe le direzioni,molto variabili in base alla zona (interno o periferia della larghezza del rotolo) di prelievo dello stesso. I test per valutare la resistenza allo scoppio hanno mostrato delle difficoltà oggettive nei settaggi della prova richiesti dalla norma. Si è quindi riscontrata la necessità di istituire delle norme apposite per analizzare le caratteristiche meccaniche di questi tipi di carte. Dall’analisi dei campioni prelevati durante il ciclo di produzione della Roba si è ricavato un parametro di efficienza nell’uso delle macchine, che sono risultate operare quasi al massimo delle loro potenzialità. INTRODUZIONE La produzione di cartone ondulato ad uso imballaggio negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza e ha raggiunto fette di mercato sempre maggiori. Le ragioni di questo successo risiedono nella estrema versatilità di questo materiale e nella facilità di riciclaggio dello stesso, nonché nel suo essere ecologico se rapportato ad imballaggi in materiale plastico. Nell’ambito di questo fiorente settore si inserisce in maniera sempre più insistente l’uso di carte a bassa grammatura le quali grazie al basso impiego di materia prima e ai ridotti consumi energetici necessari alla produzione,si inseriscono perfettamente in un contesto di ottimizzazione dei costi aziendali e di riduzione dell’impatto ambientale [1,2] dei rifiuti derivanti da uso e produzione delle stesse. Basse grammature [3] significano più alte velocità di produzione, più basso grado di secco fuori alle presse e maggiori rischi di riumidificazione, più alti tassi di evaporazione e più bassi valori di pick-up di amido. La produzione [3] sarà sempre più comandata dalle performances delle carte (alto RCT-CD,ossia resistenza alla compressione verticale della scatola finale) e non tanto dalla grammatura e dall’indice di scoppio; sarà quindi possibile produrre più metri quadri di cartone a parità di contenuto in peso di fibra. Bisognerà però intervenire nella formazione delle carte attraverso la progettazione di sistemi di controllo in linea sempre più sofisticati. Scopo del seguente studio è stato soprattutto effettuare delle prove di resistenza su carte a bassa grammatura al fine di valutare le prestazioni del cartone ondulato prodotto con le stesse. NORME DI RIFERIMENTO Norme e misure Secondo la [3] "norma" è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie: • norma internazionale (ISO) • norma europea (EN) • norma nazionale (UNI) Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo. Caratteristiche delle norme tecniche sono la con sensualità,la democraticità, la trasparenza e la volontarietà. La più gran parte delle prove richiede l'impiego di strumenti di misura. Uno strumento di misura è un dispositivo che permette di ottenere il valore di una grandezza. Lo strumento fornisce la misura della grandezza; moltiplicando la misura, che è un numero, per l'unità di misura si ricava il valore della grandezza. In realtà la maggior parte degli strumenti usati per le prove su carta è costruita in modo che sullo strumento si legga direttamente il valore della grandezza. La misurazione è invece l'operazione mediante la quale si ottiene la misura di una grandezza. Nessun strumento di misura permette di ottenere il valore vero di una grandezza, perché ogni misura è affetta da un errore più o meno grande. Tuttavia, ai fini pratici, si considera come valore vero di una grandezza quello ottenibile con un procedimento di misurazione il più perfetto possibile. In realtà una misura può presentare diversi tipi di errori. Si distingue fra errore assoluto, che è la differenza algebrica fra il valore rilevato della grandezza ed il valore vero di essa, ed errore relativo, che è il rapporto fra l'errore assoluto ed il valore vero della grandezza, espresso generalmente in percentuale. Si distingue pure fra errore sistematico, provocato di volta in volta da una stessa causa e che pertanto ha valore e segno costanti, ed errore accidentale, provocato da cause occasionali e pertanto varia da una volta all'altra, presentandosi con diversa entità e segno. Norme per il cartone ondulato I metodi di test per il cartone ondulato e le sue materie prime sono sviluppate come norme tecniche provenienti dalla collaborazione tra produttori,centri di ricerca,organizzazioni di settore e i loro membri. Molti di questi metodi di prova diventano soggetto di standardizzazione da parte di enti nazionali e internazionali. La resistenza allo scoppio è stata una delle prime proprietà adottate per descrivere le proprietà del cartone ondulato. L’indice di scoppio quindi, insieme alla grammatura, è usato in primis per la classificazione del cartone ondulato in Europa e negli Stati Uniti. La lavorazione,il trasporto e lo stoccaggio del cartone ha reso necessario un ammodernamento delle caratteristiche del cartone da considerare maggiormente, quali l’ECT e BCT. L'esigenza di unificare i metodi di prova per la carta è stata sentita in primo luogo nei paesi di più antica tradizione industriale in campo cartario, quali gli Stati Uniti d'America e la Germania, che infatti già da molti anni possiedono raccolte di metodi di prova interessanti l'industria cartaria. Fra queste raccolte, di gran lunga la più nota, anche in Italia, è quella pubblicata a partire dal 1926 dall'associazione tecnica cartaria degli Stati Uniti, la TAPPI (Technical Association of the Pulp and Paper Industry), con il nome di TAPPI Standard Methods. In tabella 1 sono elencate le principali prove effettuate sul cartone ondulato e le norme a cui fanno riferimento suddivise per i principali enti normativi. Test BCT Burst pressare,carta Bursting strenght, cartone ondulato CCT ECT SCT FCT CMT Bending Stiffness, cartone ondulato Grammatura F.E.F.C.O. No.50 No.4 No.8 No.6 No.2 No.10 FCT TAPPI T804 T810 T824 T811 T823 T838 T826 T808 T809 T836 T820 T 410 ISO 2758 2759 3037 9895 3035 7263 2493 536 3035 Tab. 1 IL CARTONE ONDULATO Le materie prime cellulosiche impiegate per la produzione degli imballaggi di cartone ondulato possono suddividersi in due famiglie: carte da copertina e carte da onda. Le carte da copertina sono costituite da una vasta gamma di tipologie, che soddisfano molteplici applicazioni settoriali ed esigenze particolari dell’utilizzatore. Contraddistinti da sigle [5] ufficializzate dal regolamento emanato dal Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato (Gifco), i tipi di carta utilizzati per la copertina sono i seguenti: Testliner (T), Liner (L), Kraftliner (K). Quest’ultimo, prodotto principalmente con fibra vergine e con modeste quantità di macero di elevata qualità, è caratterizzato da ottima resistenza meccanica. L’energia impiegata, per ottenere paste utili alla fabbricazione di carte kraft, è di origine meccanica, chimica e termica. L’insieme di queste tre energie, danno origine alla produzione di paste al solfato o kraft. La denominazione “solfato”, deriva dal fatto che nel processo di recupero dei liscivi, viene introdotto del solfato di sodio per rigenerare soda e solfuro. Sono dette anche paste kraft per indicare la loro principale caratteristica di resistenza in quanto kraft significa forte, resistente. Liner e Testliner invece, essendo composti da fibra proveniente prevalentemente da recupero e riciclo di carta di discreta qualità, hanno caratteristiche meccaniche buone. Tutti e tre i tipi possono essere forniti in color avana o bianco (le sigle cambieranno di conseguenza). Le carte da onda sono costituite dalle seguenti tipologie di carta: Medium (M) composta da fibre di riciclo e/o paste meccaniche o semichimiche e Semichimica (S, SS), che a sua volta si distingue in “Scandinava” ed “Europea”. La prima, interamente di fibra vergine da conifere, si differenzia dalla seconda, che presenta al suo interno, oltre a fibra vergine non proveniente da conifere ma da altre essenze, anche una percentuale di macero. In merito ai tipi di carta ne mancano all’appello due: il Camoscio per la copertina e il Fluting per l’onda. Data la loro natura (entrambe sono composte da fibre riciclate con scarse caratteristiche meccaniche e minima resistenza all’umido), il loro utilizzo è sempre meno frequente, tanto che nell’ultimo regolamento approvato dall’assemblea Gifco non sono neppure menzionate al capitolo “Classifica delle carte”. Le carte possono essere di diverse grammature, in un intervallo compreso fra 80-440 g/m2. Scegliendo le carte di grammatura più alta e di qualità migliore si ottengono maggior resistenza all’impilamento e maggiore protezione agli urti durante la movimentazione. Il trend odierno [6] è però sempre più spinto verso carte a bassa grammatura ma di “performances” più elevate; quindi carte che grazie all’aiuto di agenti chimici riescano a raggiungere caratteristiche meccaniche al di sopra del loro range usuale. Le grammature leggere Dalle successive modificazioni della lista europea[5] dei tipi di carta per cartone ondulato si ricava la seguente classificazione per le carte cosiddette leggere: Nella categoria carte per copertina avana rientrano: • le carte per copertina avana con grammatura leggera sono principalmente a base di fibra riciclata, • la grammatura è inferiore ai 120 g/m2 • l’abbreviazione del nome è LWL(light Weight Liner) • Caratteristiche di riferimento: o Indice di scoppio > 2 kPam2/g o SCT-CD >1.25 KN/m Nelle carte da onda vengono incluse le carte che rispondono ai seguenti requisiti: • le carte per centro da ondulare con grammatura leggera sono principalmente a base di fibra riciclata, • • • la grammatura è inferiore o uguale ai 110 g/m2 l’abbreviazione del nome è LWM (Light Weight Medium) Caratteristiche di riferimento: CMT 30’ >95 N SCT-CD >1,10 KN/m TIPI DI CARTE ANALIZZATI produttore roba-palm roba-jass roba-palm roba-mondi roba-sca roba-mondi roba-mondi roba-palm roba-mondi roba-palm roba-jass roba-palm roba-palm roba-jass tipo testliner DF Wellenstoff(onda) testliner MF KLW DF HP(onda) MF Testliner DF Wellenstoff(onda) MF DF Wellenstoff(onda) Testliner MF testliner DF Wellenstoff(onda) roba roba-palm roba-jass roba-palm testliner MF 135 testliner DF 120 Wellenstoff(onda) 110 testliner MF 120 Tab.2 DF =copertina esterna MF =copertina interna PROVE DI RESISTENZA ESEGUITE Nel primo periodo sono state effettuate prove di resistenza meccanica su carte(sia liner che fluting) a bassa grammatura allo scopo di familiarizzare con i metodi di prova proposti dalle norme (tab.1). Le prime prove effettuate sono state prove di compressione SCT in entrambe le direzioni,di macchina (MD) e trasversale (CD) e CMT. Di seguito verrano elencati i tipi di carta analizzati: • Wellenstoff WS in grammature da: o 80 g/m2 dei produttori Jass, Varel 2 o 90 g/m dei produttori SCA e Palm 2 o 100 g/m dei produttori Jass e Palm • TLW testlinerwhite da: 2 o 80 g/m hermes 2 o 90 g/m hermes 2 produttore • Liner HW holzfiei da 80 g/m Fahrbrucke 2 • Pure liner da 90 g/m Billerud 2 • Flute Coralite LWM da 105 g/m produttore Smurfit Kappa • Flute Coramedium da: 2 o 112 g/m produttore Smurfit Kappa 2 o 120 g/m produttore Smurfit Kappa 2 • Testliner 3 Maaslite LWL da 120 g/m produttore Smurfit Kappa 2 • Kraftliner da 60 g/m produttore Billerud 2 • Fettresistent liner da 40 g/m produttore Fahrbrucke Il WS è carta da onda proveniente da carta riciclata. Il TLW è carta per copertina semichimica proveniente da carta riciclata . Il KLW è invece un tipo di carta proveniente da fibra vergine. Successivamente sono stati prelevati dei campioni di cartoni ondulati e le relative carte costituenti dal produttore Roba Corrugated al fine di confrontare l’ECT misurato nelle nostre prove con quello ricavato con la Eq.(2) .Le composizioni per ogni campione di cartone sono quelle indicate in tabella 2. cartone 1 1 1 2 2 2 3 3 3 4 4 4 5 5 5 6 6 6 Gram. g/m2 120 105 120 135 125 120 120 105 120 120 105 120 135 105 SCT Dal momento che c’è una forte connessione tra la resistenza alla compressione verticale di liner e fluting e le resistenze del cartone ondulato e della scatola in cartone ondulato(formule di Mc Kee [7]), la resistenza a compressione dei materiali costituenti è indubbiamente una delle loro proprietà fondamentali é importante tuttavia che i metodi usati per misurare questa proprietà misurino realmente cosa intendono misurare,e quindi la pura resistenza a compressione senza effetti secondari dovuti ad altre proprietà. L’SCT misura la resistenza alla compressione intrinseca. Questa prova, spesso chiamata STFI test dall'Istituto di Ricerca Svedese dei prodotti forestali (Swedish Forest Products Research Institute) ove è stata sviluppata, è nata per tentare di eliminare gli effetti dei bordi del campione, misurando la resistenza alla compressione su una superficie molto piccola di un campione sostenuto da una coppia di morsetti molto vicini fra loro. Nella misurazione della resistenza a compressione delle copertine e dei fluting con il metodo SCT (Short (Span) Compression Test),un campione di larghezza pari a 15 mm di carta è posto tra due morsetti a una distanza di fissaggio pari a 0.7 mm. Quando le morse si avvicinano,la distanza si riduce e la tensione (fig.1a) aumenta nella striscia di materiale. Fintanto che il provino (precedentemente ricavato da entrambe le direzioni di macchina e trasversale) è abbastanza piccola in confronto a al suo spessore,il rapporto di snellezza è basso e quindi si riesce ad evitare il fenomeno del buckling (fig.1b). Proseguendo nell’esperimento si assiste a rottura per compressione. Fig.1 a)Resistenza allo schiacciamento o compressione b)Buckling (Deformazione per inflessione) Esso è stato poi riferito all’ECT da formule di correlazione: ECTteorico= (SCT/CDliner1+e*SCT/CDflute+SCT/CDliner2) (1) ECTteorico= 0.71* (SCT/CDliner1+e*SCT/CDflute+ SCT/CDliner2) (2) (2) Formula Empa-Markstrom. Si intenda con “e” il coefficiente d’ondulazione Seth [8] usò l’SCT per valutare la resistenza alla compressione delle componenti del cartone e ne confrontò la somma con la resistenza alla compressione dei bordi del cartone ondulato (prodotto finito). Come Fellers (S.T.F.I.),egli concluse che lo Short Span Compression Test era superiore ai Crush Test convenzionali. ECT (Edge Compression Test) Una prova molto importante, addirittura essenziale quando per l'imballaggio finito è richiesta una certa resistenza alla compressione verticale, è l'ECT. Tale prova si effettua comprimendo il bordo di una striscia di cartone ondulato in senso perpendicolare all'andamento dell'onda e si esprime in kN/m di sforzo di compressione necessari a deformare il campione. Se il cartone è prodotto a regola d'arte il suo ECT dovrà, quanto meno, essere pari alla somma dei valori riscontrati sulle carte che lo compongono nella prova di RCT maggiorata, per la carta in ondulazione, del fattore di sviluppo “e” (Take Up Factor o Draw Factor) (nel nostro caso invece il confronto è stato fatto con l’SCT). Se ciò non si verifica la conclusione è una sola: il cartone ha dei difetti di lavorazione. Si tratterà probabilmente di cartone mal incollato, di onde inclinate o schiacciate o rotte. CMT(Concora Medium Test) E' un metodo analitico sviluppato dalla Container Corporation of America. Questo metodo permette di misurare la resistenza allo schiacciamento di una striscia campione di carta ondulata. La rigidità della struttura dell'onda è una caratteristica molto importante per la produzione del cartone ondulato. Le striscie di carta, tagliate nel senso di macchina del foglio con una taglierina a doppia lama, vengono ondulate con un'apposita macchina ondulatrice da laboratorio e tenute nella giusta posizione con l'ausilio di un nastro adesivo. La prova di schiacciamento è condotta in una pressa che cessa di pressare appena la carta cede rapidamente al carico e rimane indicato sul display il valore a cui ha ceduto. Il provino di carta ondulato viene fatto condizionare 30' (CMT 30) in sala al 50% di umidità relativa e 25° C prima di essere sottoposto al test. Si esprime il valore in kgP, anche se è più corretto usare il sistema SI dove è espresso in Newtons (N). Indice di scoppio La prova tende a stabilire la resistenza della carta alla rottura per pressione e si esprime in kg/cmq oppure con il sistema SI si esprime in kPa. Normalmente si indica l'indice di scoppio che rappresenta la resistenza allo scoppio riferita ad una grammatura di 100 g/mq ed è significativa per carte da utilizzare come copertine nel cartone ondulato. Questa prova consiste nel sottoporre un foglio di carta, trattenuto da un anello, ad una pressione crescente ottenuta gonfiando una membrana di gomma con olio in pressione. Quando il foglio si rompe la pressione rimane indicata sopra un manometro. L'apparecchio più conosciuto per questa prova è quello Mullen in cui la superficie libera della carta sottoposta al test è di 7,91 cmq. La resistenza allo scoppio del cartone si effettua con le stesse modalità impiegate per le carte. Il valore di scoppio del cartone dovrà risultare leggermente superiore alla somma dei valori riscontrati sulle carte per copertina che lo compongono; eventuali minusvalenze potrebbero anche denunciare la rottura o il danneggiamento delle copertine per eccessiva pressione nelle loro linee di contatto con le sommità delle onde. Resistenza alla flessione La rigidezza alla flessione è definite come la relazione tra il Momento flettente e la deflessione ottenuta entro il limite elastico. Se consideriamo un cartone ondulato sottoposto a puro momento flettente,se non ci sono quindi forze di taglio trasversali, esso sarà uniforme[9] lungo tutto il provino. La parte convessa è soggetta a tensione,la parte concava a compressione. La rigidezza flessionale del cartone è una delle caratteristiche più importanti per la qualità delle scatole. Essa è inclusa nella formula di Mc Kee [7] anche se nelle successive semplificazioni della stessa essa è trascurata al fine di ottenere i più alti BCT al minimo costo. La ragione è certamente legata al fatto che la rigidezza a flessione è quasi completamente collegata allo spessore del cartone e alla capacità del liner esterno e interno di resistere a forze di tensione e compressione e che quindi cambierebbe molto se lo spessore del cartone o le materie prime o la grammatura del liner esterno variano. La rigidezza alla flessione è importante anche per prevenire il buckling che è strettamente collegato alla capacità di una scatola di sopportare dei carichi esterni. Per misurare questa caratteristica meccanica è stato usato il cosiddetto “Metodo dei 4 Punti” che elimina quasi completamente l’intervento durante il test di forze di taglio. DIN 53121. FCT Il flat crush test è una misura della resistenza del cartone ondulato a una forza applicata perpendicolarmente alla superfice del cartone sotto specifiche condizioni. Un basso valore di FCT indica per esempio la presenza di onde collassate nel cartone dovute probabilmente a una tensione eccessiva applicata sulla carta da onda o problemi di parallelismo tra i rulli ondulatori o a vibrazioni nei cuscinetti portanti degli alberi dei rulli. La pressione dei rulli ondulatori influenza maggiormente il valore di FCT. Il metodo si applica esclusivamente ai cartoni ondulati ad una sola onda in quanto con cartoni a starti multipli si avrebbero deflessioni laterali. RISULTATI CONSEGUITI Sui campioni provenienti dal produttore Roba è stato possibile effettuare il confronto tra l’ECT teorico ricavato dalla Eq. (1) e l’ECT misurato nelle prove (tab.3). In fig. 2. si veda l’andamento dell’ECT index (rapporto percentuale tra l’ECT misurato e il teorico) rapportato al quoziente tra SCD MD e SCT CD . campione 1 2 3 4 5 6 ECT teorico (kN/m) 5.88 7.59 5.95 6.15 6.80 5.88 ECT misurato(kN/m) (onda b) 4.85 5.56 4.44 ECT misurato (kN/m) (onda c) 4.45 5.19 4.5 Tab.3 Sempre in fig.2 invece è possibile osservare l’andamento lineare del rapporto percentuale tra la pressione di scoppio (in Kpa) misurata (ISO 2759) e teorica (formula PTS [rif.web]: pressione di scoppio cartone ondulato equivalente alla sommatoria delle pressioni di scoppio delle carte copertina costituenti e l’onda moltiplicata per un coefficiente uguale a 0 per il profilo d’onda B e 0.1 per il C ). 5,00 4,00 3,00 120,00 2,00 100,00 1,00 80,00 % 0,00 60,00 30 50 70 90 110 130 150 40,00 Grammature g/m² 20,00 Fig.5a Andamento del rapporto di SCT MD e SCT CD per carte provenienti da riciclato 0,00 1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 5 2,40 proportion between SCT MD and SCT CD 4 Fig .2 Andamento dell’ECT index (lilla) e del rapporto di 3 indici di scoppio (blu) 2 In fig.3 sono rappresentati al variare della grammatura gli indici di scoppio per carte provenienti da carte riciclate (3a) e da fibra vergine (3b) calcolati secondo norma (ISO 2759) 1 0 5 30 50 70 90 110 130 150 Grammature g/m² 4 Fig. 5b Andamento del rapporto di SCT MD e SCT CD per carte 3 provenienti da fibra vergine 2 1 0 30 50 70 90 110 130 150 Si è potuto osservare che (fig. 4) l’andamento dell’indice di rigidezza alla flessione per i provini di cartone (calcolato come rapporto percentuale tra la rigidezza a flessione MD e CD); tale andamento dovrebbe essere lineare . 240 grammature [g/m²] Fig. 3a 220 8 200 [kPa*m²/g] % 7 6 180 160 5 140 4 120 1,40 3 30 50 70 90 110 130 1,60 Fig. 3b Il rapporto tra SCT in direzione macchina e in direzione trasversale è frequentemente usato nella pratica industriale per verificare l’esattezza delle prove in quanto dovrebbe rientrare in un range approssimato di 2 (vedi fig.4). La maggiore compattezza di risultati si è ottenuta per le carte provenienti da riciclato (fig 5a) 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 50 70 90 110 2,00 2,20 2,40 Fig.4 grammature [g/m²] 30 1,80 proportion SCT MD/SCT CD 150 130 150 Grammature g/m² Fig.4 Andamento del rapporto di SCT MD e SCT CD per tutte le carte analizzate CONCLUSIONI 2 I test sulle grammature più leggere (da 40 a 60 g/m ) sono risultati affetti da alta varianza dettata dal fatto che prelevando campioni dal bordo o dal centro della larghezza della bobina si è riscontrata una forte differenza di valori di SCT in entrambe le direzioni; tutto ciò dovuto probabilmente a una formazione del foglio non perfettamente omogenea. I test per ricavare l’indice di scoppio per queste grammature sono stati di difficile implementazione in quanto si sono resi necessari dei cambiamenti nelle impostazioni ordinarie della macchina di prova (il limite di forza per arrivare a rottura è stato incrementato di 4 kPa) al fine di ottenere dei risultati. 2 Infatti l’indice di scoppio del liner da 40 g/m è risultato essere elevatissimo (4,93 kPa*m² /g). Probabilmente questi tipi di carte hanno maggiore flessibilità. I valori di ECT calcolati con la Eq. (2) sono pressocchè simili ai valori ottenuti con le prove di ECT. Quindi il range di validità della formula può essere esteso anche a carte di questo peso. L’ECT index si è rivelato ad un valore intorno al 74% il che è un buon risultato se comparato all’esperienza della azienda (ciò è indice del fatto che il cliente sta usando gli ondulatori nel miglior modo possibile).Sembra che l’indice di ECT abbia un andamento parabolico con un massimo intorno al valore 2 del rapporto tra gli SCT nelle due direzioni (MD e CD). Al fine di ottenere maggiore robustezza dei risultati sarebbe sicuramente necessario incrementare il numero di prove effettuate e il numero di campioni. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1.On the implementation of directive 94/62/EC on packaging and packaging waste and its impact on the environment, as well as on the functioning of the internal market –Report from the commission to the council and the European parliament, Sec(2006)1579 2.European Parliament and Council Directive 94/62/EC of 20 December 1994 on packaging and packaging waste 3.Service papertechnology course-VALMET, James J. Wilkinson 4.Linerboard technology developments changing "round and brown" image-Pulp & Paper, Jun 1997 by Fleming, Steve 5.Lista Europea dei tipi di carta per cartone ondulato" European Containerboard Organization, Groupement Ondulè 6.Un costante punto di riferimento-Industria della carta, novembre 2007 7.McKee, C.; Gander, J.W. & R., W.J.:Compression strength formula for corrugated boxes, in: Paperboard Packaging, 55, 149-159 (1963) 8.Prove sul cartone ondulato. Stato dell’arte e proiezioni future.di Michael Moore – TMI – Testing Machines Inc.– Principal Scientist 9.Testing methods and instruments for corrugated BoardHaken Markstrom RIFERIMENTI WEB http://www.paperweb.mobi http://www.ptspaper.de/ http://www.uni.com ENTI DI RIFERIMENTO G.i.f.c.o. Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato T.A.P.P.I. (Technical Association of the Pulp and Paper Industry) S.T.F.I. (Swedish Forest Products Research Institute) Aticelca Associazione Tecnica Italiana per la Cellulosa e la Carta Assocarta
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