3 slides Calabro - Università degli Studi di Messina

Il delitto d’onore in Italia:
tra storia e diritto
Vittoria Calabrò
Messina, 4 dicembre 2014
onore
La dignità in quanto oggetto di considerazione
sul piano morale e sociale e quindi riconducibile
o alla personalità dell’individuo o all’ambito
codificato di una comunità e dei relativi costumi
Devoto-Oli, 2009
Pietro Germi
Angela
(Stefania Sandrelli)
Rosalia
(Daniela Rocca)
Rosalia e Carmelo
art. 587. Omicidio e lesione
personale a causa d’onore Chiunque cagiona la morte del
coniuge, della figlia o della
sorella, nell’atto in cui ne scopre
la illegittima relazione carnale e
nello stato d’ira determinato
dall’offesa recata all’onor suo o
della famiglia, è punito con la
reclusione da tre a sette anni.
Alle stessa pena soggiace chi,
nelle dette circostanze, cagiona
la morte della persona, che sia
in illegittima relazione carnale
col coniuge, con la figlia o con la
sorella.
Alfredo Rocco
Art. 144 (Potestà maritale).
Il marito è il capo della famiglia;
la moglie segue la condizione
civile di lui, ne assume il cognome
ed è obbligata ad accompagnarlo
dovunque egli crede opportuno
fissare la propria dimora.
Art. 316 (Patria potestà).
Il figlio è soggetto alla potestà
dei
genitori
sino
all’età
maggiore. Questa potestà è
esercitata dal padre.
Annibale Mazzone
uccide la moglie
Carmela Cimarosa
Giuseppe Casalinuovo
Questo processo, come tutti i processi del
genere ... un processo di onore, di amore e
di morte … non è un processo fatto di
carta, ma di sentimento; non di testimoni,
ma di palpiti. Ogni pagina è un brandello di
cuore; ogni sillaba una goccia di pianto.
…
C’è da noi ... come un imperativo
categorico più forte di noi: “Se sei tradito
uccidi!”. Te lo gridano i tuoi avi da tutti i
millenni; te lo gridano i tuoi morti da tutte
le fosse; te lo grida la tua gente da tutte
le case prossime e lontane. - Uccidi, che
se no, sei disonorato due volte!
Noi non viviamo che di reputazione. Lavoriamo,
stentiamo, soffriamo, lottiamo a crearcela
giorno per giorno, un poco al giorno, questa
reputazione. Viviamo di essa. E’ il nostro
tormento e la nostra gioia. Ce ne facciamo
ghirlanda di spine e ghirlanda d’alloro. E in cima
alla nostra reputazione – reputazione di tutte le
reputazioni – sta l’onore della famiglia.
…
La mia tesi … è che l’onore è sentito, da noi
meridionali in genere e da noi calabresi in
ispecie, un po’ diversamente di come lo sentono
gli altri. Ed è per ciò che il disonore ci
sconvolge, ci devasta, ci annienta: ci rende folli
ed irresponsabili
Non vi chiediamo di assolvere per una
ragione d’onore o di assolvere perché
dovete credere al disonore.
Assolvete, noi vi diciamo, come
assolvereste dei pazzi! Il dolore
attinge sempre i più alti vertici. In
Leopardi, quelli dell’arte: in Amleto
quelli del delitto. Ma quando Amleto
ha ucciso, non si dirà che Amleto ha
ucciso. Si dirà che ad uccidere è
stata la follia d’Amleto.
art. 544. Causa speciale
di estinzione del reato … il matrimonio, che
l’autore
del
reato
contragga con la persona
offesa, estingue il reato,
anche riguardo a coloro
che sono concorsi nel
reato medesimo; e, se vi
è stata condanna, ne
cessano l’esecuzione e gli
effetti penali
“Considero quel gesto non un
atto di grande coraggio ma
una normale scelta dettata
dal cuore. Feci quello che mi
sentivo di fare, furono i
media, in seguito, a rendere
la vicenda un evento storico”.
Franca Viola
Ludovico Corrao
Filippo Melodia è riconosciuto colpevole, fra l’altro, di
violenza carnale, ratto a fine di matrimonio e
violazione di domicilio: viene condannato ad 11 anni di
carcere. Pene severe vengono inflitte anche ai suoi
complici.
http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=16287
8 marzo 2014.
Nel comunicato ufficiale della Presidenza della
Repubblica, che elenca le onorificenze consegnate, si
legge:
"Francesca Viola (detta Franca) - Grande Ufficiale Per il coraggioso gesto di rifiuto del 'matrimonio
riparatore' che ha segnato una tappa fondamentale
nella storia dell'emancipazione delle donne nel nostro
Paese".
Art. 144 (Potestà maritale).
Il marito è il capo della famiglia; la moglie segue la
condizione civile di lui, ne assume il cognome ed è
obbligata ad accompagnarlo dovunque egli crede
opportuno fissare la propria dimora.
Art. 144 (Indirizzo della vita familiare e
residenza della famiglia).
1. I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della
vita familiare e fissano la residenza della famiglia
secondo le esigenze di entrambi e quelle
preminenti
della
famiglia
stessa.
2. A ciascuno dei coniugi spetta il potere di
attuare l’indirizzo concordato.
Art. 316 (Patria potestà).
Il figlio è soggetto alla potestà dei
genitori sino all’età maggiore.
Questa potestà è esercitata dal
padre.
Art. 316 (Esercizio della potestà
dei genitori).
1. Il figlio è soggetto alla potestà
dei genitori sino all’età maggiore o
alla emancipazione.
Carla Ravaioli
Tullia Romagnoli Carettoni
Mariapia Garavaglia
Sandro Pertini
I governo Spadolini
28 giugno 1981- 7 agosto 1982
9 luglio 1978- 24 giugno 1985
sancisce la cancellazione degli artt.
544, 587 e 592 (che prevedeva
l’abbandono di neonato per causa di
onore) e la sostituzione del vecchio art.
578 (infanticidio per causa d’onore) con
il nuovo testo che introduce la
fattispecie dell’infanticidio in condizioni
di abbandono materiale e morale.