6 la Settimana polesine In preparazione al campus estivo giovani Mcl Conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia Dal 3 al 10 agosto in località Chialamberto (To) si terrà l’annuale campo di formazione dei giovani del Movimento Cristiano Lavoratori. Sarà una esperienza di incontro per crescere nella fede illuminando con essa l’atività lavorativa e il fare famiglia. Ad accompagnarci nel campo, oltre che a don Lorenzo Realdon assistente ecclesiastico diocesano del movimento e Carlina Valle prsidente Provinciale del Mcl, ci sarà anche don Ermis Segatti docente nella facoltà teologica dell’Italia settentrionale che ci introdurrà il tema del campo che sará “ Giovani, lavoro e famiglia”. Lavoreremo in particolare sul magistero di papa Francesco in mateia di dottrina sociale della Chiesa, punto di riferimento fondamentale del Mcl. Infatti Papa Francesco non manca mai di suscitare clamore coi suoi gesti, coi suoi scritti e coi suoi interventi pubblici nel rappresentare la stagione che stiamo vivendo e nel richiamo che fa a noi cristiani di vivere con un atteggiamento di pazienza attiva, sopportando le tribolazioni ed essendo utili agli altri. La semplicità del suo linguaggio va sempre di pari passo con la forza delle sue parole. Noi del Movimento Crisiano Lavoratoi ne abbiamo avuto diretta testimonianza ascoltando dal vivo le sue riflessioni, durante l’Omelia nella Messa a Campobasso, in occasione della sua rapida ma intensa visita pastorale in Molise: una delle regioni italiane più colpite dalla crisi economica e dai suoi effetti nefasti. Il messaggio chiave che Papa Francesco ha voluto lanciare è che la crisi spinge in molti casi a ricercare soluzioni che, nel tentativo di porre rimedio ai problemi del lavoro e dell’economia, arrivano a mettere in discussione la famiglia e i suoi diritti. Queste sono per Papa Francesco soluzioni al ribasso che aggravano i problemi economici e sociali, invece di risolverli. Nel suo discorso all’Università del Molise, incontrando il mondo del lavoro e dell’industria, il Papa ha ribadito con forza che “si tratta di conciliare i tempi del lavoro con i tempi della famiglia”, visto che questo è un punto “critico” che “ci permette di discernere, di valutare la qualità umana del sistema economico in cui ci troviamo”. “La domenica libera dal lavoro, eccettuati i servizi necessari, sta ad affermare - per Papa Francesco – che la priorità non è all’economico, ma all’umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari, amicali, per i credenti alla relazione con Dio e con la comunità. Forse è giunto il momento di domandarsi se quella di lavorare la domenica è una vera libertà”. Lavoro e famiglia non dovrebbero essere messi in contrapposizione. La stessa maternità è a suo modo un lavoro e raffigura la dignità del lavoro: un travaglio che “è orientato alla vita, è pieno di speranza”. Per noi del Mcl, che sulla conciliazione del lavoro e della famiglia abbiamo impostato da sempre la nostra testimonianza evangelica organizzata, arrivando più di dieci anni fa ad organizzare una raccolta di firme per la campagna “La domenica è festa”, ascoltarlo è stato buona musica per le nostre orecchie. Solo un grande patto tra lavoro e famiglia, per Papa Francesco, può rappresentare l’unica via di uscita percorribile dalla crisi. Ma serve nel contempo che la famiglia si fondi su scelte definitive visto che i nostri tempi vedono anche la crisi del matrimonio per via di un’ormai radicata cultura del provvisorio. Poi un forte richiamo alla “dignità del lavoro”. “Non avere il lavoro non è solo non avere il necessario per vivere: no, noi possiamo mangiare tutti i giorni, andare alla Caritas o ad altre associazioni. Il problema è non portare il pane a casa, questo toglie la dignità”. “Il problema più grave non è la fame, è la dignità: dobbiamo difenderla e la dà il lavoro”. La disoccupazione è “una piaga che richiede ogni sforzo e tanto coraggio da parte di tutti” (…) quella del lavoro è una sfida che interpella in modo particolare la responsabilità delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e finanziario. Bisognerebbe “porre al centro” delle scelte la dignità umana e non semplici calcoli economici, aggiungiamo noi. Forte è stato il suo richiamo, nell’Omelia, a cercare rifugio nel Signore: “Egli ci libera da ambizioni e rivalità, che minano l’unità e la comunione. Ci libera dalla sfiducia, dalla tristezza, dalla paura, dal vuoto interiore, dall’isolamento, dai rimpianti, dalle lamentele” (…) Anche nelle nostre comunità infatti non mancano atteggiamenti negativi, che rendono le persone autoreferenziali, preoccupate più di difendersi che donarsi. Ma Cristo ci libera da questo grigiore esistenziale. Guidati da una pazienza attiva e guidati dalla speranza, nella luce di Cristo, ognuno di noi è chiamato all’impegno per il prossimo. Noi siamo convinti di ciò, e tu? Marco Boleo, mcl Ucid - Rovigo domenica 27 luglio 2014 Una serie di iniziative per adolescenti Sport e vita insieme L’animazione del Comune di Rovigo Giornata di nuoto ad Albarella con uscita in barca a vela la scorsa settimana e notte in tenda in questo week end sono stati i momenti forti del gruppo adolescenti dell’animazione estiva del Comune di Rovigo che giovedì per la gran serata di festa al palasport di via Bramante si riunirà agli altri 300 ragazzini dei tre plessi in cui si articola quest’anno l’attività estiva. Se la giornata nell’isola dell’Adriatico ha rappresentato il classico momento di relax, con Toni Pizzo far condurre a turno ai ragazzi il cabinato a vela di sei metri o le caravelle, la notte in tenda è stata vissuta sin da subito con un susseguirsi di iniziative che hanno accompagnato i ragazzi sino alla sveglia delle 5,30 di sabato. Su due tende, all’avanguardia per tecnologia e praticità, in uso e montate dall’Esercito Italiano nell’area esterna dell’istituto agrario Mu- nerati di Sant’Apollinare è stata vissuta la prima esperienza nottura. Tiro con l’arco, orientamento con le stelle, visita al gruppo astrofili e osservazioni dal telescopio hanno portato il gruppo fino all’una di notte. Poi per quanti non erano ancora stati presi dal sonno ci hanno pensato gli animatori guidato da Jerry Ercolini a condurli nella notte del mistero, fra ponti radio, foto alla luna ed ascolto dei rumori e voci della notte. Manuel Buson, Alberto Vallese, Ilenia Grigolato, Marta Donatoni, Anna Contiero e Annalisa Pilati hanno seguito gli adolescenti in ogni fase per la sicurezza loro, per molti era la prima volta in tensa, e dei genitori dei ragazzi. Pizza, biscotti, tè e caffè non sono mancati. “Ciò che è mancato è stato il sonno – ha detto qualcuno – ma ne è valsa la pena”. Visita alla Inoxtech Progettualità, lungimiranza e moralità nella gestione delle imprese La professionalità, la capacità di innovare mantenendo le radici del territorio e la capacità di affrontare e conquistare i mercati mondiali e diventarne leader di settore, nel rispetto e nella valorizzazione delle maestranze sono stati il focus della 160 iniziativa annuale dell’UCID di Rovigo, nella visita all’Azienda INOXTECH di Lendinara promossa grazie all’interessamento del Socio Dott. Franco Gallato. Presenti alla serata il Vice Sindaco di Lendinara Federico Amai e l’assessore alle attività produttive Sandra Ferrari e numerosi soci e simpatizzanti. Il Presidente Diego Chiarion ed il Segretario Ing. Marco Milani hanno introdotto la serata focalizzando la tematica sulle progettualità, lungimiranza e moralità che ci devono essere nella gestione delle imprese e nella valorizzazione delle maestranze al fine di renderLe partecipi nelle scelte aziendale secondo i dettami della Dottrina Sociale della Chiesa. L’Azienda INOXTECH specializzata nella produzione di tubi in acciaio inox di diverso spessore per impianti nel settore oil&gas è stata di recente acquisita del Gruppo Coreano Seah Steel Corporation e rappresenta il più grande investimento dalla seconda guerra mondiale di un gruppo Coreano in Italia. Il gruppo SEAH ha un volume di affari mondiale di 6 miliardi di euro e con l’acquisizione di Inoxtech punta ad ampliare il proprio business in tante parti del mondo. La Inoxtech rappresenta un modello di interazione tra l’economia dell’azienda e quella locale potendo creare valore aggiunto ad un preciso territorio. Diego Chiarion e Marco Milani hanno omaggiato l’amm. re delegato della Inoxtech l’Ing. Mattia Agnoletto ed un rappresentante della proprietà Coreana con un volume offerto dal Direttore di Confagricoltura Rovigo che tratta della figura di un grande polesano il Casalini.All’amministrazione comunale è stata omaggiata con un volume del fotografo Sproccati. E’ seguita la visita all’azienda dove l’Amm.re Delegato l’Ing. Agnoletto, insieme ai suoi collaboratori hanno illustrato l’attività dell’azienda che risulta essere leader mondiale nella produzione di tubi in acciaio inox di diverse dimensioni, attraverso la visione dei vari reparti di produzione, dalla lavorazione preliminare delle lamiere, alla piegatura e saldatura dei tubi. La capacità dell’azienda è di circa 30 mila tonnellate annue di acciaio. Importanza strategica è data dall’Azienda ai propri lavoratori, assunti mediante una selezione accurata ed approfondita non solo professionale, ma anche morale, che ha visto negli ultimi anni aumentare le assunzioni a tempo indeterminato ed a ridurre l’età media delle maestranze dimostrando come la lungimiranza di alcune scelte sia fondamentale per le prospettive di una azienda leader. La INOXTECH è certificata dalle principali compagnie petrolifere mondiali.
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