Giornalino N 31 Febbraio 2014.PUB

IL CORRIERE DELLA SCIENZA...
I.I.S.S. BOSELLI N°31 Febbraio 2014
In questo numero :
L a co m b u st io n e
C o m e sp eg ne r e la
f ia m m a d i u na c a nd e l a s e n za o s s ig en o .
O s s e r va z io n e d e i
granuli d’amido
n e l la c e ll u la d e l la
patata
Come estrarre il DNA dalla
frutta
Pagina 5
Pagina 7
Pagina 8
Pagina 3
ivdu
Saggio alla fiamma
MATERIALI:
Un filo di nichel cromo (Ni-Cr) lungo circa 10-15 cm, una
provetta, acido cloridrico (HCl), un bunsen, un portaprovette,
un contagocce, una tavolozza di ceramica per le sostanze,
un vetro al cobalto, sodio (Na+), potassio (K+), litio (Li+),
calcio (Ca++), stronzio (Sr++), bario (Ba++), rame (Cu++).
Sommario
METODO:
S ag g i o a l l a fi a m m a
1
E s t r az i o n e d el D NA d ei v eg et a l i e
Os s er vaz i o n e d e l l a m em b r a n a e
n u cl e o d el l a c i p o l l a
2
L a co m b u s t i o n e
3
Os m os i e r i ce r c a d e g l i a m i d i n el l e
cel l u l e d i p a t a t a
4
C o m e s p eg n er e l a fi a m m a d i u n a
ca n d el a s en z a os s i g en o
5
CONCLUSIONE:
C el l u l e n ei ca t a fi l l i n el l a ci p o l l a
r os s a
6
Na+ GIALLO SCURO K+ VIOLA Li+ ROSSO CARDINALE Ca++ ROSSO MATTONE Sr++ ROSSO INTENSO
Ba++ VERDE PALLIDO Cu++ VERDE
Os s er vaz i o n e d e i g r a n u l i d ’a m i d o
n el l a c el l u l a d el l a p a t a t a
7
Stavros Niki e Bjordj Asllanaj
C o m e es t r a r r e i l D NA d a l l a f r u t ta
8-9
C a r a t t er i s t i ch e d eg l i es s er i vi v en t i
10
Os s er vaz i o n i a l m i cr os c op i o d i
cel l u l e b a t t er i ch e
11
O s s e r v a z i o ni a l mi c ro s c o pi c o d i ce l l u l e p r o ti s ti n el l ’a c qu a s t a g n a n te
12
PAGINA 1
Prendere un filo di Ni-Cr lungo circa 10-15 cm. Mettere il
filo in una provetta con HCl e passarlo sulla fiamma. Ripetere quest'operazione fino a quando il filo non la colora
più (è pulito). Bagnare il filo con HCl e far aderire sulla
punta qualche cristallo di sostanza. Passare il filo sulla
fiamma e osservare il colore, sia normalmente, sia con
un vetro al cobalto (per vedere il K). Prima di analizzare
un'altra sostanza pulire bene il filo con passaggi successivi acido-fiamma.
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ESTRAZIONE DEL DNA DAI VEGETALI
Scopo esperienza:
Inoltre si aggiunge un cucEstrarre il DNA da un pomodoro e osservarlo al chiaio di sale;
microscopio.
Si aggiunge al composto del
detersivo per piatti;
Materiale:
Abbiamo prelevato 3ml dalla
provetta e gli abbiamo aggiunto 6ml di acido citrico;
Si prelevano altri 3ml dalla
provetta e 6 ml di acido citrico;
Abbiamo aggiunto dell’alcool
facendolo scivolare molto lentamente lungo una parete
Conclusioni:
Un pomodoro, acqua, sale, detersivo per piatti,
acido citrico, provette, alcool.
Procedimento:
Abbiamo preso un pezzo di pomodoro e
l’abbiamo sminuzzato;
Abbiamo verificato la procedura per estrarre il
DNA di un pomodoro. In futuro potremmo osservarlo al microscopio e confrontarlo con quello di altri alimenti.
Camboni Denise e Cambone Nicolò
Osservazione della membrana e nucleo della cipolla
Scopo esperienza: osservare le cellule della
cipolla
Materiali : foglia di catafillo,vetrino porta oggetti,vetrino copri oggetti,microscopio,blu di
metilene,acqua distillata, pinzetta,pompetta
di plastica.
giunto una goccia di colorante: il blu di Metilene. Questo ha la caratteristica di mettere in evidenza le membrane e i nuclei delle cellule.
Abbiamo coperto il tutto con un vetrino copri
oggetti. Guardando con il microscopio abbiamo
potuto vedere le cellule con al loro interno il
nucleo di cromatina evidenziato.
Osservazioni e conclusioni: abbiamo notato
che mettendo l’epidermide della cipolla al microscopio non siamo riusciti a vedere i nuclei,ma mettendo una goccia di Metilene blu,si
sono messi in evidenza le bembrane e i nuclei
delle cellule.
Procedimento: abbiamo prelevato una parte
dell’epidermide compresa tra le brattee di una
cipolla, utilizzando la pinzetta. Abbiamo utilizzato questa parte della cipolla perché è particolarmente sottile, e quindi le luce del micro- Loredana Kurti e Vittoria Casalinuovo
scopio filtra meglio. Poi l’abbiamo posto sul vetrino portaoggetti e con la pompetta di plastica
abbiamo versato una goccia d’acqua. Guardando però al microscopio non abbiamo ottenuto grandi risultati, nel senso che non siamo
riusciti a vedere i nuclei. Quindi abbiamo agPAGINA 2
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La combustione
Scopo esperienza: dimostrare che durante la
combustione l’ossigeno viene trasformato in
H2O e CO2 creando con una depressione e
riassorbimento di H2O nel becker di vetro
Osservazioni:
Osserveremo inizialmente che la candela
rimane accesa e in contemporanea si note-
Materiali:
1)Un piatto
2)Una candela
3)Un accendino
4) un becker
Procedimento:
dopo essersi procurati l’occorrente, prende-
re il piatto e versare dell’acqua fino a raggiungere la metà, dopodiché mettere e fissare la candela al centro
Una volta accesa la candela prendere il becker e porlo a testa in giù fino a
“intrappolare” la candela ancora accesa
all’interno di esso, facendo attenzione che i
bordi del becker siano per tutta la circonferenza immersi nell’acqua.
ranno delle bolle d’aria fuoriuscire dai bordi
del barattolo, questo a causa della dilatazione termica che determina la fiamma accesa.
Dopo poche decine di secondi la candela si
spegnerà poiché la sua combustione ha
consumato tutte le particelle d’ossigeno presenti all’interno del becker. Dopodiché l’aria
presente nel becker si raffredderà riducendone il suo volume e grazie a questo comportamento si vedrà entrare dell’acqua dentro il becker superando di molto livello
dell’acqua del piatto.
Federica Calcagno
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Osmosi e ricerca degli amidi nelle cellule di patata
Scopo esperienza:
Osservare il fenomeno della plasmo lisi nelle cellule della patata e la presenza di amidi.
Osservazioni:
Materiali:
1)Sale da cucina,
2)Una patata ,
3)Un becher ,
4)Un cucchiaino,
5)Due piattini fondi di plastica,
6)Un coltello,
7)Un tagliere,
8)Acqua.
9) lugol
Procedimento:
Versare 250 ml di
acqua nel becher
aggiungere 3 cucchiaini di sale,
Versare in un
piattino l’acqua
salata e nell’altro
acqua di rubinet-
Le fette di patata immerse per un certo tempo in acqua salata sono più molli , quelle
immerse in acqua del rubinetto diventeranno rigide.
Conclusioni:
L’acqua entra ed
esce dalle cellule
spostandosi verso
il lato delle membrana cellulare in
cui è presente la
maggior quantità di
sostanze disciolte.
Nel corso delle fette immerse nell’acqua salata ; l’acqua si sposta dalle fette alla soluzione nel piatto perché qui il sale e più concentrato all’internodelle cellule.
Questa disidratazione rende cellule più fresche.
to,
Nell’altro piatto saranno turgide
Tagliare la patata a fette dello stesso spessore,
Mettere due fette di patata nel piatto con
l’acqua del rubinetto,
Loiz Avduly
Dopo circa un quarto d’ora togliere le fette
dai entrambi i piatti e cerca di piegarle , per
confrontarle la flessibilità e consistenza, aggiungere inoltre qualche goccia di lugol che
evidenzia la presenza di amidi.
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Come spegnere la fiamma di una candela senza ossigeno.
Esperimento: Spegnere una candela con la Osservazioni: La fiamma della candela doreazione di aceto e bicarbonato
po qualche secondo comincia ad oscillare e
Obbiettivi: dimostrare come la Co2 esauri- infine si spegnerà.
sce l’ossigeno presente nel becker
Pintacuda Gabriele e Alessio Ravera
Materiali: Aceto, bicarbonato, candela, becker (grosso), accendino
Svolgimento: Abbiamo preso il becker e
infilato la candela dentro; poi aggiunto bicarbonato e messo intorno alla candela; aggiungere l’aceto. Infine con la reazione che
produrrà CO2; l’ossigeno finirà si spegnerà.
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Plasmolisi nelle cellule dei catafilli di cipolla rossa
Obbiettivi: Osservazione della parete cellulare della cipolla di Tropea
Materiali:Acqua distillata,cipolla rossa di
Tropea,pipetta,vetrino,copri vetrino,microscopio ottico.
Procedimento:
• Estrazione di uno strato interno di cipolla
• Disposizione dello strato su un vetrino,
con
conseguente aggiunta di una goccia
d’acqua e del
copri - vetrino.
• Osservazione del campione attraverso le
varie lenti
dello strato della cipolla. Trattandosi di un
microscopio ottico ci è impossibile vedere
le strutture citoplasmatiche,molto più chiare
sono invece le pareti cellulari.
Conclusioni:
Al momento della divisione, tra le membrane delle due nuove cellule si forma un sottile strato di materiale colloso,la lamella mediana,formato da pectina (La pectina è un
eteropolisaccaride, composto dall'unione di
più monosaccaridi differenti)e da altri carboidrati.
Su ogni lato della lamella mediana, ciascuna cellula vegetale costruisce la propria
parete primaria contenente microfibrille di
cellulosa e polimeri viscosi (Un polimero è
una macromolecola, ovvero una molecola
dall'elevato peso molecolare).
Le pareti controllano sia la velocità sia la
direzione di crescita: infatti le cellule non si
espandono in tutte le direzioni, ma si allungano in un’unica direzione.
La forma finale di una cellula vegetale,è
perciò,determinata dalla struttura della sua
parete cellulare.
Alla maturazione la cellula formerà una parete secondaria,che ha una capacità di espansione minore rispetto a quella primaria
a causa di alcune molecole che essa contiene.
Jacopo Lupo e Arianna Astegiano
Osservazioni:
Si possono osservare numerose cellule
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Osservazione dei granuli d’amido
nella cellula della patata
Scopo esperienza: osservare e analizzare Osservazioni e conclusioni:
i granuli d’ amido nella cellula della patata
la patata è un tubero ricco d’amido,le sue
cellule sono a forma esagonale o pentagonale.
Osservando dal primo ingrandimento i granuli d’amido non si trovano ordinatamente
all’interno delle cellule ma sono anche sparsi un po fuori dalle cellule per via del taglio
eseguito e dalla pressione dell acqua e dal
vetrino copri oggetti.
Nel secondo ingrandimento si puo osservare meglio la fisionomia dei granuli d’ amido
di forma rotondeggiante e con striature piu
scure. Infine con l’ultimo ingrandimento dopo aver aggiunto il reattivo di Lugol si eviMateriali: microscopio, una patata, conta- denziano bene i granuli che fanno contrasto
con le cellule perche sono colorati di viola
gocce, becker tarato,vetrino copri oggetti,
vetrino portaoggetti , tintura d’ iodo (reattivo blu o nero la differente colorazione dipende
dalla penetrazione non omogenea del colodi Lugol)
rante
Patrone Alberto e Daniele Pastorino
Procedimento:
pulire bene i vetrini,prelevare con il contagocce l’ acqua dal becker e depositare 2-3
gocce d’acqua sul vetrino porta oggetti.
Tagliare un frammento di patata e posizionarla sul vetrino portaoggetti.
Con delicatezza appoggiare il vetrino copri
oggetti facendo attenzione a non formare
bolle d’ aria che ostruirebbero la visione del
vetrino.
Mettere il vetrino sul piano del microscopio
e regolare la messa a fuoco.
Osservare il vetrino a 100 ingrandimenti e
poi a 400.
Aggiungere il reattivo di Lugol e riosservare
il vetrino a 100 ingrandimenti
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Come estrarre il DNA dalla frutta
i
vdu
Materiali e strumenti per la preparazione
Con questo esperimento vogliamo ricono- della soluzione:
scere il DNA che viene contenuto nella frut- - 100 cc di acqua distillata (in alternativa:
ta.
acqua di rubinetto);
Questo esperimento è suddiviso in sette fa- - una bilancia per pesare pochi grammi (se
si,le quali ognuna ha i propri strumenti e il possibile);
- 3 g di sale da cucina (1 cucchiaino da the
proprio procedimento.
raso);
Materiali e strumenti per la prima fase:
- una siringa da 10 cc (senza l'ago);
- 10 cc di detersivo liquido per piatti;
- pentola;
- un becker da 100 cc;
- termometro;
- una bacchetta di vetro.
- insalatiera;
Scopo esperienza:
- cubetti di ghiaccio;
Procedimento:
- 50 cc di alcool al 95 % in contenitore chiu- - Versate 3 g di sale e 80 cc di acqua distilso con tappo;
lata in un becker da 100 cc;
- stracci e fazzoletti di carta.
- mescolate fino alla completa dissoluzione
del sale;
- con la siringa, prelevate 10 cc di detersivo
liquido e aggiungetelo alla soluzione;
- con acqua distillata, portate la soluzione a
100 cc;
- mescolate per
omogeneizzare
la soluzione,
evitando di produrre bolle;
- la soluzione di
estrazione è
Procedimento:
pronta.
•
Il giorno prima dell'esperimento, preparate dei cubetti di ghiaccio;
- almeno 2 ore prima di iniziare, ponete Materiali per la preparazione della poltinel freezer una bottiglia di plastica o un glia
vasetto; contenente 50 cc di alcool denaturato al 95%. Il contenitore deve es- - 100 g di banana (oppure: mela, pera, casere chiuso anche per evitare il perico- co, kiwi, piselli, cipolla, etc.);
lo che i vapori di alcool possano pren- - bilancia;
dere fuoco a causa di possibili scintille - coltello;
- tagliere e forchetta;
elettrostatiche o di altro tipo;
- becker da 250 cc;
- 15 minuti prima di iniziare, scaldate
- un cucchiaino.
una pentola d'acqua di rubinetto portandola a 60
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Come estrarre il DNA dalla frutta
Procedimento
vdu
i
Materiali per la filtrazione:
- Mettete 100 g di polpa di banana (senza la •
colino del diametro di circa 12 cm;
buccia) su di un tagliere e schiacciatela con
- carta da filtro per caffè (la carta da
una forchetta fino a trasformarla in una poltifiltri per laboratorio è troppo fitta). Va
glia. Se si tratta di una cipolla, con un coltelbene anche carta in rotolo per lavori di
lo fatene dei cubetti di circa 5 mm di lato o
cucina, purchè osservandola per trapiù piccoli. Potete usare anche un mortaio
sparenza non vediate fori visibili;
oppure un frullatore. In questi casi, non smi- tazza.
nuzzate troppo a lungo il materiale;
Procedimento:
- versate la poltiglia in un becker da 250 cc.
- Mettete il colino sopra una tazza;
- prendete un foglio di carta da filtri, bagnatelo e sistematelo nel colino;
Materiali per l’estrazione del DNA:
- versate un po' di poltiglia sul filtro, facendo
- termometro;
attenzione ad evitare che esca dal filtro;
- pentola con acqua a 60°C;
- insalatiera con acqua e cubetti di ghiaccio. - mescolate con cura per favorire la filtrazione;
- otterrete un liquido ricco di DNA.
Materiali per evidenziare il DNA:
- Alcune provette per l'eventuale ripetizione
dell'operazione;
- 1 porta provette;
- alcool freddo (tenuto nel congelatore).
Procedimento:
- Versate lentamente nella provetta della
Procedimento(4):
fase precedente dell'alcool freddo, evitando
che si mescoli con il filtrato;
- Versate la soluzione di estrazione nella
- il volume dell'alcool deve essere circa pari
poltiglia;
- ponete il becker a bagnomaria nella pento- a quello della soluzione;
- lasciate riposare la provetta per 5 minuti
la con acqua a 60°C;
- mescolate la poltiglia in modo da distribui- per consentire al DNA di precipitare e di
re la soluzione di estrazione e da uniforma- raccogliersi;
re la temperatura;
Conclusione:
- dopo 15 minuti, ponete il becker a bagno- Grazie a questo esperimento siamo riusciti
maria nell'acqua con cubetti di ghiaccio;
a estrarre il DNA dalla frutta e abbiamo no- mescolate la poltiglia per uniformare la
tato come da piccole cellule si possano trotemperatura;
vare molte particelle di DNA.
- dopo 5 minuti, togliete il becker dall'acqua
fredda e preparatevi per la filtrazione.
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Caratteristiche degli esseri viventi
Obiettivo: saper riconoscere gli esseri viventi dagli esseri non viventi
Osservazioni: dopo qualche minuto che agitavamo la beuta, abbiamo osservato: nella
Materiali: due beute, dell'acqua calda, due beuta con il lievito, il palloncino si è gonfiapalloncini di medie dimensioni, poca quanti- to, mentre nella beuta con il dado da brodo,
tà di lievito, poca quantità di dado da brodo, il palloncino non si è gonfiato.
due bustine di zucchero.
Abbiamo inoltre osservato le cellule del lievito al microscopio.
Procedimento:
Abbiamo riempito una beuta con dell'acqua
calda e con una piccola quantità di lievito e
l’abbiamo agitata per qualche minuto Abbiamo coperto l'estremità con un palloncino. E
abbiamo ripetuto l’operazione versando però un dado da brodo.
Conclusioni: abbiamo quindi concluso che
il lievito è un essere vivente perché respira,
proprio perché il palloncino si è gonfiato. Invece abbiamo capito che il dado da brodo
non è un essere vivente perché oltre a non
respirare, non ha fatto gonfiare il palloncino.
Guastavino Susanna
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Osservazioni al microscopio di cellule batteriche
Obiettivo: osservare e comprendere se lo rotonda) e gli ammassi scuri (ossia le soyogurt campione contiene fermenti e se si stanze dello yogurt). Nel secondo caso
visualizzarne la quantità.
(yogurt qualità coop) si vede la stessa idenMateriali: 2 yogurt campione (un activia e tica cosa solo che ci sono molti più ammasuno marca coop), un microscopio, un vetri- si delle sostanze e molti più batteri, uniti fra
no porta oggetti, un vetrino copri oggetti, loro.
dell'acqua tiepida, un contagocce e uno
stecchino da denti
Conclusioni: lo yogurt di qualità coop è sicuramente migliore rispetto allo yogurt activia, sia in base al prezzo sia in base ai suoi
fermenti vivi, nonostante si a meno pubblicizzato.
Procedimento:
Abbiamo prelevato una piccola quantità di
yogurt. L’abbiamo inserita tra un vetrino porta oggetti amalgamandola con qualche goccia di acqua.
Abbiamo osservato batteri e ammassi delle
sostanze dello yogurt.
Abbiamo ripetuto l’operazione prelevando
una piccola quantità di yogurt Coop
Guastavino Susanna
Osservazioni: innanzitutto il composto deve essere poco concentrato. Nel primo caso
(yogurt activia) si vedono i batteri (di forma
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Osservazioni al microscopico di cellule protisti
nell'acqua stagnante
Obiettivo: osservare e comprendere se ammassi della sostanza sono molto grandi
nell'acqua stagnante sono contenuti batteri e molto scure.
e ammassi delle sue sostanze.
Materiali: acqua stagnante, un microscopio,
un vetrino porta oggetti, un vetrino copri oggetti, un contagocce e uno stuzzicadenti.
Procedimento: Abbiamo prelevato con il
contagocce un po di acqua stagnante.
Conclusioni: l'acqua stagnante fa molto
male al nostro organismo.
Guastavino Susanna
L'abbiamo inserita tra un vetrino porta oggetti e un vetrino copri oggetti e l'abbiamo
posizionata sul microscopio.
Abbiamo osservato il tutto sul microscopio.
Osservazioni: abbiamo notato che ci sono
dei batteri molto lunghi che si muovono e gli
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