Rete delle aziende che promuovono salute

Progetto WHP Lecco
“Rete delle aziende che promuovono
salute”
Relatore Dott. Franco Tortorella
S. Medicina Preventiva di Comunità
LECCO
Presentazioni 7 e 13 maggio 2014
Progetto WHP Lecco
“Rete delle aziende che promuovono
salute”
Relatore Dott. Franco Tortorella
S. Medicina Preventiva di Comunità
OGGIONO
Presentazione 08/05/2014
Progetto WHP Lecco
“Rete delle aziende che promuovono
salute”
Relatore Dott. Franco Tortorella
S. Medicina Preventiva di Comunità
VALMADRERA
Presentazione 09/05/2014
Perchè programmi di promozione
della salute nei luoghi di lavoro?
Gli ambienti di lavoro rappresentano contesti di grande interesse
per la promozione della salute, essendo dei microcosmi in cui le
persone passano la maggior parte del proprio tempo, spesso in
presenza di forti dinamiche relazionali. E’ noto che i comportamenti,
e perciò anche le abitudini dannose per la salute, risentono moltissimo di
determinanti e dinamiche di tipo relazionale. I luoghi di lavoro perciò
sono contesti favorevoli per la realizzazione di azioni tese alla
modifica di abitudini e comportamenti a rischio. I luoghi di lavoro
offrono la possibilità di incontrare la fascia di popolazione adulta,
difficilmente raggiungibile in altri contesti comunitari; producono effetti
positivi non solo a livello individuale o aziendale ma anche a
livello delle famiglie di appartenenza dei lavoratori esposti
e della collettività
“salute” in azienda
Come la SALUTE oggi, non significa più solo assenza di
malattia (OMS 1948), ma un atteggiamento attivo nei
confronti delle personali aspettative di vita e di benessere
("lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale che consente
alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale
nella società" - Comm.Salute Oss. EU 2009)…
…così la SALUTE IN AZIENDA non è solo assenza di infortuni
e malattie professionali, ma la capacità di datore e lavoratore di
concorrere al mantenimento delle migliori condizioni di
benessere, clima relazionale e ambientale coniugando
l’efficienza produttiva e la soddisfazione delle parti.
PROMUOVERE LA SALUTE SIGNIFICA VALORIZZARE IL PREZIOSO
CAPITALE UMANO PRESENTE NELLE AZIENDE
Aziende Provinciali Iscritte - fine 2013
Azienda Ospedaliera (Presidio di Lecco)
Dipendenti 1780
Amm.ne Provinciale di Lecco
Dipendenti 260
Azienda Sanitaria Locale (Sede Centrale - Lecco)
Dipendenti 147
Azienda Delna SpA di Brivio
Dipendenti 123
Aziende Provinciali Iscritte - marzo 2014
Azienda PRYM FASHION Italia SpA Lecco
Dipendenti 185
Azienda WAGNER ITEP SpA Valmadrera
Dipendenti 30
Azienda ITLA SRL Oggiono
Dipendenti 65
CGIL Lecco Camera del Lavoro «Pio Galli»
Dipendenti 63
Cosa si propone all’Azienda
La vostra Azienda ha aderito al modello WHP che prevede l’impegno
dei soggetti chiave,
DATORE di LAVORO, LAVORATORI, MEDICO COMPETENTE e SOCIETÀ
a cooperare per :
- il miglioramento dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro
- la promozione della partecipazione attiva dei lavoratori
- promozione di scelte sane
- il sostegno allo sviluppo personale
L’OBIETTIVO …
contribuire alle CORRETTE SCELTE DI SALUTE DEI PROPRI LAVORATORI
attraverso azioni di promozione rivolte a
6 PRINCIPALI AREE TEMATICHE
responsabili del “ben-essere” della popolazione.
Un piano triennale che prevede di scegliere 2 aree tematiche di salute
ogni anno ed attivare per ciascuna 3 buone pratiche.
LE 6 AREE TEMATICHE DI MIGLIORAMENTO
PROMOZIONE BENESSERE
PERSONALE E SOCIALE
ALCOL E
ALTRE
SOSTANZE
PROMOZIONE
DELL’ATTIVITÀ
FISICA
PROMOZIONE DI
UNA CORRETTA
ALIMENTAZIONE
CONTRASTO
AL FUMO
DI TABACCO
SICUREZZA STRADALE E
MOBILITÀ SOSTENIBILE
Dal 2014 è attiva la Rete Regionale
https://retewhplombardia.org/
CONOSCERE I RISCHI
PER LA NOSTRA SALUTE
L’ICEBERG DELLA SALUTE
FUMO
ALIMENTAZIONE
SCORRETTA
SEDENTARIETA’
ALCOL
ALTRE DIPENDENZE
DISAGIO SOCIALE
SOLITUDINE
DEPRESSIONE
DGN
PRECOCE
ALIMENTAZIONE
EQUILIBRATA
ATTIVITA’ FISICA
LIBERI DA FUMO
NO ALCOL
INTERESSI
AMICIZIA
VITA SOCIALE
Scelta attiva
di salute
CLASSIFICA DEI
FATTORI DI RISCHIO
I 10 maggiori
fattori di rischio
in termini di
perdita di anni
di vita in buona
salute (DALY)
nelle Nazioni ad
elevato reddito
WHO, Global Health Risks 2009
Nel 2010 in ITALIA:
11.175.000 DALY
DALY= Disability Adjusted Life Years
AVPP (Ω <75aa) + Disabilità Precoce
Global Burden of DiseaseStudy
Studio su 23153 soggetti
tedeschi tra 35 e 63 anni
seguiti per 8 anni
FATTORI PROTETTIVI:
1. Non aver mai fumato
2. BMI < 30 ( obesità)
3. 3.5 ore/sett di attività
fisica
0.51
4. Dieta sana
0.37
0.28
0.22
RIDUZIONE DEL
RISCHIO RELATIVO
• INFARTO
• CANCRO
• DIABETE
Ford et al., Healthy Living Is the Best Revenge – Arc Int Med 2009
• ICTUS
BASTA AVERE 1 SOLO FATTORE PROTETTIVO PER DIMEZZARE IL RISCHIO
Gli stili di vita in Italia
(dati ISTAT 2010- Indagine DOXA 2012- stime WHO 2009)
• FUMO
1 ITALIANO SU 5 FUMA
10.8-12 milioni di fumatori; età d’esordio più precoce(13.3% a <15 aa; 59.4% a
<17aa), donne in aumento.
70-80.000 morti/anno
• SCORRETTA ALIMENTAZIONE 2 SU 5 IN SOVRAPPESO
(dieta ipercalorica, eccesso di zuccheri, grassi animali, carenza frutta e verdura)
35% sovrappeso; >10% obesità.
80.000 morti/anno
• INATTIVITÀ FISICA
2 SU 5 SEDENTARI
22 milioni di sedentari(38%); 16,5 fanno attività
fisica; 19,2, sport anche saltuario.
30.000 morti/anno
• ALCOL
1 SU 2 BEVE ALCOL
crescente consumo di alcol dai 14 ai 17 anni
6250 morti/anno
BUONE NOTIZIE !!!!
L’ATTESA DI VITA MEDIA
attuale è:
CATTIVE NOTIZIE !!!
LA SPERANZA DI VITA
2010 IN BUONA SALUTE
Uomo: 79,4 anni
Donna: 84,5 anni
Uomo: 59,2 anni
Donna: 56,4 anni
CI ASPETTANO 20 ANNI DI MALATTIA
Alcuni fattori non dipendono da noi : età, sesso, ereditarietà,
molti altri sono legati ai nostri comportamenti: non quelli di
un singolo giorno, ma le consolidate ABITUDINI
ABBIAMO LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE
90% DELLA NOSTRA CATTIVA SALUTE…
È ATTRIBUIBILE A FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI
- ALIMENTAZIONE
- FUMO
- SEDENTARIETÀ
- ALCOL
che sono CORRELABILI poi a
- IPERTENSIONE
- GLICEMIA ELEVATA
- GRASSI NEL SANGUE
PROVOCANO
- SOVRAPPESO/OBESITÀ
86% MORTALITÀ
che causano
77% MALATTIE
 TUMORI
 MALATTIE CEREBRO-CARDIOVASCOLARI
 DIABETE
 PATOLOGIE RESPIRATORIE CRONICHE.
LE 6 AREE TEMATICHE DI MIGLIORAMENTO
PROMOZIONE BENESSERE
PERSONALE E SOCIALE
ALCOL E
ALTRE
SOSTANZE
PROMOZIONE
DELL’ATTIVITÀ
FISICA
PROMOZIONE DI
UNA CORRETTA
ALIMENTAZIONE
CONTRASTO
AL FUMO
DI TABACCO
SICUREZZA STRADALE E
MOBILITÀ SOSTENIBILE
AREA TEMATICA 1
PROMOZIONE DI UNA CORRETTA
ALIMENTAZIONE
I «magnifici 7» punti
dell’alimentazione corretta
1. 5 porzioni di
o
ogni giorno;
2. pasta e pane
e a ridotto contenuto
di
;
3. varietà nei secondi piatti tra
,
,
UOVA,
4. .
per condire
5. tenere sotto controllo il
non eccedendo
nella
,
6. moderando
,
7. …e facendo
ogni giorno
OCCORRE RICORDARLI QUANDO FACCIAMO LA SPESA
“Tutte le cose sono veleno e nulla è senza veleno.
Solo la dose decide o no che qualcosa sia velenosa.”
per
ridurre il
rischio
scegli
sempre la
VARIETÀ
Paracelso
Filosofo, chimico, medico, alchimista XVI sec
CONTROLLA IL PESO
EVITARE SBILANCI ENERGETICI:
energia fornita dagli alimenti
energia necessaria a ciascun individuo
LA DIETA MEDITERRANEA È OK
La varietà di frutta e verdura,
di cereali, di legumi, di pesce,
di olio di oliva risultano le
caratteristiche prevalenti di tale dieta.
SE NON FACCIO ATTIVITÀ FISICA
LE CALORIE DELLA DIETA MEDITERRANEA
SONO ECCEDENTI
IN PROVINCIA
DI LECCO
STIMATI 33.320
OBESI
UNITA AD UNA
REGOLARE ATTIVITÀ FISICA
OCCORRE FARE UN BILANCIO TRA
+ ENTRATE: GLI ALIMENTI
- USCITE: L’ENERGIA SPESA IN ATTIVITÀ
Come si misura l’obesità?
ANCHE LA CIRCONFERENZA
ADDOMINALE È IMPORTANTE
PER VALUTARE IL RISCHIO
CARDIOVASCOLARE E DIABETE
Indice di massa corporea e
aspettativa di vita
8
6
2
L’OBESITÀ IN BASE ALLA CLASSE FA PERDERE DA 2 FINO A 8 ANNI DI VITA
Cibi “infiammatori”
 Gli studi più recenti hanno messo in evidenza che l'azione del cibo sul rischio di
malattie cardiovascolari e cancro è molto estesa: il tipo di alimentazione influisce
infatti sullo stato di infiammazione cellulare e sull'equilibrio ormonale.
Anche le difese immunitarie si modificano.
ATTENZIONE agli alimenti ad ALTO INDICE GLICEMICO , a rapido assorbimento di
zuccheri nel sangue, stimolano eccessivi livelli di insulina ( INDICE INSULINICO e
CARICO GLICEMICO dell’alimento), altri ormoni, come l'ormone della crescita;
favoriscono la proliferazione delle cellule.
CREANO ALTO RISCHIO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI, DIABETE, TUMORI
 ANCHE COME TRATTIAMO GLI ALIMENTI HA IMPORTANZA
o COTTURE PROLUNGATE aumentano l’indice glicemico ( preferire la pasta
al dente, non stracuocere le verdure).
o CONTEMPORANEA PRESENZA DI VERDURE rallenta l’assorbimento degli zuccheri
o FRIGGERE aumenta l’indice glicemico dello stesso alimento.
o SPREMUTE e i FRULLATI trasformano un frutto ricco di fibra in acqua e fruttosio.
CERCARE SEMPRE L’INTEGRALE NELLA SCELTA DEGLI ALIMENTI
L’INDICE GLICEMICO ( IG) :
veloce
lenta
L'indice glicemico da una misura della velocità con cui aumenta
la GLICEMIA ( glucosio nel sangue) in seguito all'assunzione
di 50 g di un ALIMENTO sotto esame; va correlato all’INDICE
INSULINICO e al CARICO GLICEMICO, che tiene conto della quantità
di Carboidrati presenti nell’alimento.
ALIMENTO/ INDICE GLICEMICO(IG) <100
Arachidi
Fruttosio
Latte intero *
Fagiolo
25
32
40
43
Maccheroni formaggio
Patate al vapore *
92
92
92
93
Yogurt intero
Mela *
Spaghetti (al dente)
Riso bollito
Pizza formaggio
Gelato *
Hamburger
Biscotto pastafrolla
53
54
58
83
86
87
87
91
Gnocchi
Cornetti
Gatorade
Pane integrale
Biscotti frumento
Puré di patate
Carote*
Pane bianco
95
96
97
97
100
100
100
100
Pane di segale
Zucchero di canna
* Bassa concentrazione carboidrati > basso Carico Glicemico
ALIMENTO/ INDICE GLICEMICO(IG) >100
Pane bianco
Crackers
100
102
Patate al forno *
121
Patatine fritt. Croccanti 124
Melone *
103
Patate boll. Schiac* 104
Riso parboiled
Riso in bianco
Panino ripieno
Patate fritte
Wafers vaniglia
Galletta colazione
Focaccia
Cornflakes
Pane frumento deglut. 129
106
107
110
113
116
119
124
126
Glucosio
Maltodestrine
137
137
Caramelle glucosio
146
150
Maltosio ( birra)
MOLTO DIPENDE DAL CARICO GLICEMICO =
IG X quantità di CARBOIDRATI nell’ALIMENTO
Il cibo spazzatura
 TANTA ENERGIA,
 TANTI GRASSI,
 POCHI NUTRIENTI
- Alimenti dolci o salati
- Bibite gassate zuccherate
- Alimenti resi soffici e cremosi
È un cibo non fresco….CONSERVANTI
Ha colori non presenti in natura …. COLORANTI ARTIFICIALI
È costituito da carboidrati raffinati paste, cereali altamente trasformati, patatine e
bibite Farine 00, Zucchero bianco ….STRESS GLICEMICO
POVERO DI MICRONUTRIENTI ( vitamine, minerali, ferro, zinco…)
CIBI INDUSTRIALI RICCHI DI GRASSI SATURI, IDROGENATI E TRANS
ADDITIVI: conservanti ( Nitriti e Nitrati), antiossidanti, coloranti, addensanti,
edulcoranti ( ciclammati, aspartame, saccarina)
ABBONDARE IN PRODOTTI VEGETALI
frutta e verdura 5 porzioni al giorno
 FONTI DI VITAMINE e altre componenti dal POTERE ANTIOSSIDANTE
(vitamina C e la vitamina E, i folati, i carotenoidi, il selenio e lo zinco),
capaci di neutralizzare i RADICALI LIBERI dannosi
per l'organismo perché rendono instabile la cellula.
 FONTI DI FIBRA > velocità di transito intestinale
< presenza di cancerogeni, < glicemia <acd grassi
I PIATTI CHE ASSOCIANO CEREALI INTEGRALI E LEGUMI, tipici della cucina
tradizionale di molte popolazioni del mondo, permettono di sopperire anche al
fabbisogno calorico e proteico, limitando al massimo l'apporto di grassi presenti
nei cibi con le proteine animali.
SOIA , CAVOLO, LEGUMI, FRUTTI DI BOSCO, CEREALI
INTEGRALI contengono FITOESTROGENI (isoflavoni):
riducono il rischio di tumore al seno nella
donna e alla prostata nell'uomo.
VARIETÀ NELLE FONTI DI ProtEinE…i SECONDI PIATTI
LIMITARE IL CONSUMO DI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
soprattutto CARNI ROSSE e LAVORATE, LATTICINI ricchi in grassi
I NITRITI e i NITRATI utilizzati per la conservazione dei salumi, per esempio, facilitano la comparsa
del tumore dello stomaco ( nitrosamine), tanto che in Italia questa malattia è più diffusa nelle
regioni in cui il consumo di questi prodotti è maggiore.
COTTURA: carne cotta a diretto contatto con la fiamma, bruciata
( brace, spiedo, griglia) sviluppa sostanze cancerogene
( IPA e Amine ).
LEGUMI… forniscono PROTEINE e FIBRA
senza grassi associati
fagioli, lenticchie, ceci, fave, piselli, arachidi, soia…
Come fonte di calorie da grassi preferire di gran lunga
l’olio EXtraVErGinE Di oliVa a cruDo
rispetto ai grassi dei prodotti di origine animale ed
a quelli contenuti nella maggior parte dei prodotti
dolciari. Scegliere fonti di grassi POLINSATURI
OMEGA 3 quali il pesce fresco ( sardine, salmone, gamberi,
granchi) e OMEGA 6 (olio di oliva e di arachide, semi di lino,
rucola, cavolfiore, spinaci, noci, frutta secca).
ATTENTI AL SALE
RIDURRE L’APPORTO DI SALE (presente anche in conserve e salumi, R
IPERTENSIONE E Ca STOMACO) insaporendo il cibo con SPEZIE come il curry o lo
zenzero, che sembrano avere un effetto antinfiammatorio.
Anche i sapori della tradizione possono avere un ruolo protettivo grazie a sostanze
contenute in PIANTE AROMATIZZANTI, tipiche della cucina mediterranea, come
menta, timo, maggiorana, origano, basilico, rosmarino, prezzemolo, coriandolo,
finocchio, anice e cerfoglio, oltre che peperoncino e chiodi di garofano.
Hanno riconosciute proprietà anticancro anche L'AGLIO E CIPOLLA
…MA IO IL SALE NON LO USO…METTO IL DADO
PIRAMIDE
ALIMENTARE
ANCHE DURANTE IL
PASTO AL LAVORO
E’ AUSPICABILE
UNA
ALIMENTAZIONE
SALUTARE
RICCA IN ALIMENTI
VEGETALI E
POVERA DI GRASSI
E ZUCCHERI
LA SALUTE NEL CARRELLO
SEMPRE FRUTTA E
VERDURA,
AROMI,LEGUMI,
OLIO EXTRAVERGINE
DI OLIVA, PESCE,
FRUTTA SECCA
CEREALI INTEGRALI
VARIETÀ NEI
SECONDI,
NON ESAGERARE
NELLA QUANTITÀ
MENO SALE,
MENO CARNE,
MENO
INSACCATI,
LATTE E
DERIVATI
MENO BIBITE
ZUCCHERATE O
EDULCORATE,
MENO DOLCI,
MENO ALCOL
ATTIVITÀ FISICA
OGNI GIORNO
Esempi di azioni
• MENSA: Frutta e verdura presenti nel menù di tutti
i pasti serviti in Azienda ( CONVENZIONI)
• Offerta nella mensa aziendale di pane a ridotto contenuto di sale e pane
integrale
• AREA REFEZIONE con frutta e/o verdura fresca
di stagione disponibile + affissione cartelli
• Inserimento presso i DISTRIBUTORI AUTOMATICI
PER ALIMENTI di snack salutari
• Affissione nei locali mensa di cartelli su piramide alimentare, decalogo
INRAN, il regolo per il calcolo dell’ Indice di Massa Corporea (BMI);
• Incontro di formazione/sensibilizzazione
per dipendenti su corrette abitudini alimentari
• Adozione dei “Codici colore” nella mensa aziendale
• Messaggi promozionali sull’ alimentazione (es.
stampati su tovagliette mensa aziendale,allegati
alle buste paga, ecc)
AREA TEMATICA 2
CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO
Cosa c’è in una sigaretta:
un cocktail di oltre 4000 veleni
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
La NICOTINA: crea dipendenza
Il MONOSSIDO DI CARBONIO: ostacola
l'azione dei muscoli e del cervello
L'ARSENICO E I DERIVATI DEL CIANURO… dei
veri e propri veleni
L'ACETONE, proprio quello per togliere lo
smalto dalle unghie!
La FORMALDEIDE: un gas irritante impiegato
dalle industrie nella lavorazione delle stoffe,
carta, legno e coloranti
Il CATRAME: si deposita nei bronchi e nei
polmoni e può provocare il cancro
L'AMMONIACA: un gas tossico … dall'odore
caratteristico!
ADDITIVI CHIMICI come l'acido silicico,
carbonico, acetico, formico, benzoico; il
diossido di titanio; prodotti sbiancanti delle
ceneri; acceleratori di combustione, ecc.
Il POLONIO 210 e PIOMBO 210: sostanze
radioattive; fumare 20 sigarette al giorno
equivale, in un anno, a 25 radiografie al
torace .
TANTE ALTRE SOSTANZE irritanti, tossiche e
cancerogene
Tutto…in un alveolo
CATRAME
IL FUMATORE HA MENO OSSIGENO
NEL SANGUE
…MENO BENZINA PER MUSCOLI,
CERVELLO, CUORE.
Monossido
di Carbonio
EMOGLOBINA :
AFFINITÀ DI
LEGAME AL
CO 200 V > O2
SCAMBI RESPIRATORI
RISCHI IN ITALIA
80000
70000
Ogni anno in Italia muoiono:
60000
• per fumo circa 80.000 persone
50000
• per incidenti circa 5.000 persone
40000
30000
• per infortuni sul lavoro circa 1.000 persone
20000
10000
0
fumo
trasporto
lavoro
Una sigaretta fumata in auto aumenta
nell’abitacolo la concentrazione di PM10
da 16 a 149 µg/m³
(NB il persistere nell’atmosfera di valori
>50 µg/m³ impone il blocco del traffico).
In ambienti confinati dove si fuma, si
raggiungono i 900 µg/m³
www.demo.istat.it e www.iss.it
IL FUMO NON È UN VIZIO…È UNA DIPENDENZA
da una …sostanza stupefacente psicotropa
«ORMONE DELLA
FELICITÀ»
PIACERE,
SODDISFAZIONE
GRATIFICAZIONE
DOPA
MINA
NICOTINA
«LA DROGA
PERFETTA»
DA TOLLERANZA …
PIÙ DOSE PER STESSO EFFETTO
NOR
ADRENALI
NA
EUFORIZZANTE
ECCITAZIONE
ATTENZIONE
VIGILANZA
STIMOLO > AZIONE
> PERFORMANCE
CRISI D’ASTINENZA
ansia, depressione, insonnia,
nervosismo, < concentrazione
IN ITALIA
Indagine DOXA-ISS 2012
Fumo e aspettativa di vita
Studio di coorte di 35 mila medici seguiti per oltre 50 anni
Percentuale sopravvivenza
Medici nati
Non fumatori
Fumatori
Percentuale dei sopravvissuti che hanno smesso
di fumare tra i 45 ed i 54 anni
Età in anni
Smettere fa bene a tutte le età
Il miglior investimento:
smettere di fumare …
•
•
•
•
•
•
•
•
20 minuti la PRESSIONE ARTERIOSA torna ai livelli registrati prima di fumare
poche ore si abbattono i livelli di MONOSSIDO DI CARBONIO
pochi giorni l'olfatto e il gusto migliorano
2-3 mesi la funzione polmonare migliora fino al 30%
3 mesi la vitalità, il benessere psicologico e autocontrollo migliorano
1 anno il rischio di infarto miocardico e di morte coronarica si riduce < 50%
alcuni anni il rischio di tumore della vescica si riduce del 50%
5 ANNI IL RISCHIO DI TUMORI ALLA CAVITÀ ORALE E DELL'ESOFAGO SI
RIDUCE DEL 50%
• 5-15 anni il rischio di ICTUS diventa simile a quello dei non fumatori
• 10 ANNI IL RISCHIO DI TUMORE AL POLMONE SI RIDUCE DEL 50-70%
• 15 ANNI il rischio di INFARTO MIOCARDICO e di morte coronarica diventa
simile a quello dei non fumatori.
SI RISPARMIA SALUTE E DENARO ( 1 PACCHETTO X 365 GG) = 1460 EURO
Il fumo di sigaretta è causa di povertà nei paesi del terzo mondo. Sul Lavoro 40%
in più di costi sanitari, > assenteismo (+50%), +18gg/anno per cure sanitarie
Vantaggi di smettere…
Esecuzione regolare da
parte del medico
competente, durante le
visite nei confronti
del personale fumatore, di
interventi di counselling
sul fumo (minimal advice)
Campagna con
messaggi
promozionali
sul fumo di tabacco
e le opportunità di
cessazione
Incontro di
sensibilizzazione in
azienda
aperto a tutti i
dipendenti e con la
partecipazione
di almeno il 50 %
dei dipendenti
fumatori
AREA TEMATICA 3
PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ FISICA
Cosa si intende per attività fisica
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità,
per attività fisica si intende:
“qualunque sforzo esercitato dal sistema
muscolo-scheletrico che si traduce in un
consumo di energia superiore a quello in
condizioni di riposo”
ATTIVITA’ FISICA
% di persone con + di 3 anni che praticano o non praticano attività fisica
Praticano
qualche
Nazione/ Praticano
attività
Regione
sport
fisica
Italia
Lombardia
Non
praticano
né sport
né attività
Non
fisica indicato
32,9
38,6
28,2
31,3
19.2 milioni
16.5 milioni
Istat - Indagine multiscopo sulle famiglie – anno 2010
38,3
29,7
0,6
0,5
22 milioni
mortalità attribuibile
30.000 morti/anno
Rischi derivanti dalla sedentarietà
Mortalità attribuibile in Italia: 30.000 Ω/a
È una condizione predisponente, insieme ad una cattiva
alimentazione, per importanti patologie, quali:
- DIABETE di 2 tipo (27%)
- disturbi cardiocircolatori: INFARTO MIOCARDICO, ICTUS
- INSUFFICIENZA CARDIACA (30%)
- INSUFFICIENZA VENOSA
- SOVRAPPESO E OBESITÀ
- OSTEOPOROSI, ARTRITE
- IPERTENSIONE ARTERIOSA
- aumento dei livelli di COLESTEROLO e TRIGLICERIDI nel sangue
- TUMORI MAMMELLA e COLON (21-25%).
STIMATI 100.000 SEDENTARI
NELLA PROVINCIA DI LECCO
Evidenze dalla letteratura: 40.000 lavori scientifici
Efficacia dell’attività fisica moderata e regolare:
- abbassa la pressione arteriosa
- riduce i valori dei trigliceridi nel sangue
- aumenta il colesterolo protettivo HDL
- migliora la tolleranza al glucosio
- aumenta la risposta immunitaria
- stimola la produzione di endorfine
- contrasta l’obesità
Riduce il rischio di
DIABETE MELLITO, CANCRO ( COLON E MAMMELLA)
MALATTIE CARDIOVASCOLARI, IPERTENSIONE,
DEPRESSIONE, ALZHEIMER, OSTEOPOROSI, OBESITÀ
Esercizio fisico agisce come terapia e potenziamento
dell’efficacia dei trattamenti di cura cardiovascolari,
dismetabolici, e oncologici
Quale attività fisica?
ATTIVITA’ FISICA MODERATA, MA REGOLARE
deve essere compiuta regolarmente almeno 30 minuti tutti i giorni
con intensità intesa come un modesto incremento del respiro (senza
avere il “fiato corto”) che consente di parlare (o cantare) durante la
sua pratica
con uno sforzo che produca una modesta accelerazione del battito
cardiaco e una lieve sudorazione
con intensità crescente nel tempo
UNA GINNASTICA CARDIOVASCOLARE PER
MANTENERE L’EFFICIENZA DELLA POMPA CUORE
E L’ELASTICITÀ DELLE ARTERIE ( 2 POMPA…)
L’attività fisica,
una scelta quotidiana
L’attività fisica giornaliera dovrebbe essere
accettata come la pietra miliare di uno stile di
vita salutare. Un primo e ovvio approccio
dovrebbe essere l’uso delle scale invece che
dell’ascensore, lasciare l’auto ogni giorno più
lontana dal luogo di lavoro o della spesa,
camminare o andare in bicicletta per viaggi
brevi.
Le nostre strategie locali
per l’attività fisica
• BAMBINI: IL PIEDIBUS
3110 studenti delle scuole primarie
1250 accompagnatori di 145 linee
in 41 comuni.
( dal 2003)
• LAVORATORI: SCALE IN SALUTE
3 prompt diffusi in 187 sedi di strutture
pubbliche( Comuni, ospedali, scuole..)
• ADULTI ANZIANI: GRUPPI DI CAMMINO
2403 adulti condotti da 153 walking leader
58 gruppi attivi in 49 Comuni ( dal 2007)
OGNI GIORNO
ABBIAMO
OPPORTUNITA’
PER SCEGLIERE
L’ATTIVITA’ FISICA
Esempi di azioni
PROMOZIONE ALL’USO DELLA BICICLETTA
nei viaggi casa lavoro attraverso: creazione di un
parcheggio coperto per biciclette e altre iniziative
similari
Creazione di possibilità
di attività fisica
ALL’INTERNO
DELLA AZIENDA
(es. campo calcetto,
pallavolo,
percorso jogging,ecc)
Campagna con
MESSAGGI
PROMOZIONALI
su attività
fisica (es. stampati
su tovagliette mensa
aziendale,
allegati alle buste
paga,manifesti.ecc
INIZIATIVE SPORTIVE INTERNE (tornei, marce,
biciclettate, gruppi di cammino ecc.) almeno
1 evento/anno
CONVENZIONI
O INCENTIVI
PREMIALI che
riguardino
l’acquisto di
abbigliamento,
attrezzature
sportive,
abbonamenti
per palestre,
piscine, centri
sportivi, ecc
Adozione progetto
“SCALE PER LA
SALUTE” affissione
cartelli che incentivino
l’uso delle scale
AREA TEMATICA 4
SICUREZZA STRADALE E MOBILITÀ
SOSTENIBILE
Andamento incidenti dal 1934 al 2010
11.078
Picco morti
nel 1972
Picco feriti e
incidenti 2002
La riduzione delle vittime(< 48,5%) non è
proporzionale agli incidenti e feriti ( <29%)
Dal 1990 al 2012 sono deceduti 711
residenti della Provincia di Lecco
per incidenti stradali
Obiettivo OMS 2001- 2010 <50%
47% di riduzione della mortalità
2003-2007
28 morti/anno
( atteso 31,1)
INAIL: infortuni accertati 2012
con mezzo di trasporto
INFORTUNI 2012 :
496.079
A) IN OCCASIONE DI LAVORO
- con mezzo di trasporto
- senza mezzo
INFORTUNI MORTALI 2012 :
790
A) IN OCCASIONE DI LAVORO
22.792
406.168
B) IN ITINERE
- con mezzo di trasporto
208
- senza mezzo
381
B) IN ITINERE
- con mezzo di trasporto
50.683
- con mezzo di trasporto
- senza mezzo
16.436
- senza mezzo
15% CON MEZZO DI TRASPORTO
191
10
50% CON MEZZO DI TRASPORTO
Cosa si intende per costi sociali degli incidenti
stradali…circa 40 miliardi di euro/anno
• PERDITA DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA
perdita lavoratori, infortunio, inabilità
• COSTI UMANI
morte, danno morale, danno biologico
• COSTI SANITARI
cure, riabilitazione, cronicità
• DANNI MATERIALI E ALTRI
Danni a mezzi o cose,
assicurativi, amministrativi, giudiziari
( 34%)
(15%)
(3%)
(31%)
(17%)
SI STIMANO PER OGNI MORTO, CIRCA TRE GLI INVALIDI GRAVI
E 20 FERITI CHE NECESSITANO DI RICOVERO OSPEDALIERO
LA PRIMA SICUREZZA E’ LEGATA A
COMPORTAMENTI RESPONSABILI ALLA GUIDA.
LA MAGGIOR PARTE DEGLI INCIDENTI
STRADALI E’ RICONDUCIBILE A
SCONTRO FRONTALE E LATERALE 52,9%
( velocità, sorpasso, precedenza)
TAMPONAMENTO
18,2%
( distanza di sicurezza)
INVESTIMENTO PEDONE
9,1%
( distrazione, velocità, distanze)
USCITA DI STRADA
9,8%
( velocità, perdita di controllo)
URTO CON OSTACOLO ACCID.
8,3%
URTO VEICOLO FERMO/SOSTA
0,9%
( distrazione)
,
SPESSO TRA LORO CORRELATE:
1)
2)
3)
4)
5)
LA DISTRAZIONE ALLA
GUIDA
L’ECCESSO DI VELOCITA’
MANCATA PRECEDENZA
LA MANCANZA DI
DISTANZE DI SICUREZZA
L’ABUSO DI SOSTANZE
ALCOLICHE E DROGHE
il Codice …dalla strada
cattive abitudini consolidate
-
-
-
il "GIALLO LUNGO" che si passa comunque, “se no quello dietro mi viene
addosso” ( ma dietro non c'era nessuno).
la PRECEDENZA DATA ALL'ULTIMO MOMENTO ( tanto con l'ABS la macchina
si arresta subito) e mettendo già 2 ruote oltre la striscia ( “così vedo meglio
per immettermi rapidamente”).
quel SENSO VIETATO IN CENTRO che, “si sa, l'hanno messo per quei 4
residenti, ma tanto a quest'ora non passa nessuno e trovo prima il
parcheggio, invece di fare il giro…”
quelle ROTONDE FATTE A 90 /ORA perchè se no l'ESP ( il controllo di
stabilità) “cosa l'ho pagato a fare sulla macchina nuova?”
quei SORPASSI IN RIGA CONTINUA, perchè “c'è gente che dev'essere in
pensione, lo vedi che non c'hanno niente da fare e vanno piano sulle statali,
dovrebbero ritirargli la patente che questi sono i veri pericolosi!!”
“sono le 8 e devo portare i bambini a scuola, passare in tintoria e alle 8.30 ho
un appuntamento di lavoro...bambini, salite dietro che la mamma NON HA
TEMPO DI ALLACCIARVI AI SEGGIOLINI, forza che ho fretta...”
LA PRIMA SICUREZZA E’ LEGATA A COMPORTAMENTI
RESPONSABILI ALLA GUIDA. In questi anni si sono sviluppati:
…tutte le soluzioni tecnologiche utili a
PREVENIRE L’INCIDENTE ( ABS, TCS, ESP)
:
presidi atti a proteggere le persone in caso di incidente
per RIDURRE I DANNI DA INCIDENTE
( cinture, casco, airbag, seggiolini)
Esempi di azioni
Criteri scritti per
l’acquisto di nuovi veicoli
aziendali
che prevedano le
migliori dotazioni di
sicurezza
(es. airbag anche
laterali, ESP,ecc) e
alternanza
regolare su tutti i veicoli
di pneumatici invernali
ed estivi
Manutenzione
programmata per almeno il
50 %
dei veicoli aziendali a
cadenza più frequente
delle revisioni obbligatorie
in officine
interne/esterne autorizzate
Procedura documentata per la gestione e
l’utilizzo dei veicoli aziendali che preveda:
modalità organizzative per uso dei veicoli;
informazione per i conducenti , interventi
tecnologici
Convenzioni per
l’acquisto in tema di
sicurezza stradale
(es. caschi moto,
seggiolini per
bambini,ecc)
Organizzazione di un
servizio di trasporto
collettivo casa lavoro ,
convenzioni o incentivi
per l’uso di mezzi
pubblici
Corso di guida sicura
per autisti/autotrasportatori
Partecipazione alla realizzazione di interventi rivolti
al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture
stradali in prossimità del luogo di lavoro (es.
illuminazione,attraversamenti pedonali, rotatorie
,piste ciclabili,ecc)
AREA TEMATICA 5
ALCOL E ALTRE SOSTANZE
ALCOL E SOSTANZE
• L’alcol è parte integrante della nostra cultura
però….
• Il lavoro non è compatibile con l’utilizzo di alcol e droghe:
molte sono le credenze da sfatare ( da energia, da forza!)
• Con l’alcol aumentano i rischi di infortuni, già insiti nell'attività
lavorativa e di problemi per la salute e per le relazioni
professionali, famigliari e sociali.
Altri problemi correlati all’assunzione di alcol:
•Le assenze dal lavoro del lavoratore alcolista sono circa di 3-4
volte maggiori rispetto a quelle degli altri lavoratori;
•Le assenze per malattia del lavoratore alcolista sono 4 volte
maggiori rispetto a quelle degli altri lavoratori;
•Alcolismo è la causa del 40% dei cambi di lavoro (turnover).
Classifica delle 20 droghe più pericolose
( David Nutt, UK 2010)
Considera ogni tipo di danno: dalle
morti provocate al crimine indotto,
dai problemi familiari ai costi sanitari
ESISTE UN LIMITE DI ASSUNZIONE PROTETTIVO?
Unità alcolica
Non è possibile identificare
una quantità di consumo di
bevande alcoliche sicura per
la salute. Per l’OMS le
quantità a basso rischio per
una persona adulta, sana,
che non assume farmaci,
sono pari a:
3 unità/die per i maschi
2 unità/die per le femmine
* escluse particolari categorie
quali: i giovani al di sotto dei
18 anni, le donne in
gravidanza, anziani che
assumono farmaci, le persone
con problemi di dipendenza…
DOSI EQUIVALENTI
IL FEGATO DI UN ADULTO METABOLIZZA
MAX 6 GRAMMI ALCOL /ORA* ( ½ BICCHIERE)
IL RESTO PASSA NEL SANGUE CON DANNI
D’ORGANO FINO A COMA E MORTE
L’ALCOL è definito “LUBRIFICANTE SOCIALE”: da EUFORIA e DISINIBIZIONE
Danni alla salute dell’Alcol
Oltre ai noti danni al fegato, all’apparato digerente e
circolatorio, una recente analisi pubblicata sul British
Medical Journal, su 100.000 abitanti di otto paesi
europei, ha dimostrato che il 10% dei decessi per
cancro tra gli uomini e il 3% tra le donne si possono
attribuire all'abuso di alcol.
Il rischio del consumo di alcol varia da tumore a
tumore: è maggiore per le forme che interessano il cavo
orale, dalla gola all'esofago, stomaco, oltre ai tumori
del fegato e del colon-retto. Nelle donne, inoltre,
sembra sia responsabile del 5% dei casi di tumore al
seno.
NELLA PROVINCIA DI LECCO SI STIMANO
55.570 I CONSUMATORI DI ALCOL A RISCHIO
L’EBBREZZA ALCOLICA
INDUCE:
EFFETTI ALLA GUIDA
1) SOPRAVVALUTAZIONE
DELLE PROPRIE CAPACITÀ
+ VELOCITÀ
+ ACCETAZIONE DEI RISCHI
2) RIDUZIONE DELLE
CAPACITÀ PERCETTIVE:
CAMPO VISIVO E UDITO
RITARDO
NELL’INDIVIDUAZIONE
DEL PERICOLO
3) ALLUNGAMENTO DEI
TEMPI DI REAZIONE
(RIFLESSI)
ASSUME MAGGIORI RISCHI,
VEDE TARDI I PERICOLI,
HA PEGGIORI RIFLESSI
SI ALLUNGA IL TEMPO
NECESSARIO PER APPORTARE
CORREZIONI ATTE AD EVITARE
L’INCIDENTE
I DATI DELL’ALCOL IN ITALIA
LA POPOLAZIONE GENERALE
•
I LAVORATORI
• 4-20% di tutti gli infortuni sul lavoro risulta
BEVITORI > 33.000.000
•
BEVONO TROPPO > 7.000.000
•
BEVITORI PROBLEMATICI
> 4.000.000
alcol correlato (20.000 –100.000 ) …urto, caduta
(51%), incidenti stradali (11%)
•
ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER IL
LAVORO:
10-12% di tutti i lavoratori di età
> 16 anni
ha problemi legati all’abuso o alla dipendenza
da alcol
•
ALCOLDIPENDENTI
> 1.500.000
•
Numero di DECESSI ALCOL-CORRELATI
per anno 30 - 40.000
(Società Italiana
Alcologia)
(Rapporto Nazionale
Annuale 2012 INAIL)
OGNI ANNO 22 MILIARDI I COSTI SOCIALI E SANITARI, 120.000 RICOVERI
I DATI DELLE SOSTANZE IN ITALIA
LA POPOLAZIONE GENERALE
(15 – 64 anni)
•
•
•
Stima di assuntori di sostanze
stupefacenti (uso occasionale e con
dipendenza) per l’anno 2012:
2.327.335
Soggetti in carico ai Servizi per le
tossicodipendenze nel 2012: 164.101
– 24,4 % per eroina
– 14,8 % per cocaina
– 8,7 % per cannabinoidi
– 2,0 % altre sostanze
Numero di decessi per overdose nel
2012: 390 (243 maschi; 47 femmine)
(Dipartimento Politiche Antidroga)
ACCERTAMENTI SUI
LAVORATORI
•
Lavoratori esaminati nel 2012:
91.953
•
Soggetti trovati positivi alle
sostanze: 213 (0,23 %)
•
Fascia di età maggiormente
rappresentata dei soggetti trovati
positivi: < 35 anni
•
Sostanze stupefacenti maggiormente
presenti: Cannabinoidi e cocaina
(Dipartimento Politiche Antidroga)
L’offerta sul territorio
Area del trattamento
Area della prevenzione
• Servizi del Dipartimento • Corsi informativi “Alcol
Dipendenze (SERT –
e sicurezza alla guida”
Alcologia) Nuove
• Interventi nelle scuole
Dipendenze …Gioco Programma life skills
Internet
• Interventi di
• Serv. Multidisc.Integrati
sensibilizzazione
• Comunità terapeutiche
• Gruppi di Auto-Mutuo
Aiuto
Esempi di azioni
Regolamento aziendale su alcol,
diffuso e attuato prevede:
a) assenza vendita,
somministrazione, possibilità
di consumo
alcolici sul posto di lavoro e
nella mensa aziendale;
b) procedure per la gestione dei
casi di ubriachezza
franca o sospetta;
c) individuazione formale e
formazione figure preposte
alle procedure di cui al punto
precedente
Formazione su
alcol, rischi alcolcorrelati e
sostanze per i
lavoratori
Campagna
informativa interna
su alcol/sostanze
e/o incidenti
correlati
Couselling motivazionale, nei
confronti dei dipendenti,
da parte del Medico Competente su
alcol e sostanze
stupefacenti
AREA TEMATICA 6
PROMOZIONE BENESSERE
PERSONALE E SOCIALE
Esempi di azioni
Benefit aziendali (almeno 1)
kit nascita, voucher socio
assistenziali,
buoni sconto, buoni spesa,
aiuti per la cura dei familiari,
rimborsi per spese sanitarie private,
casse sanitarie integrative,
facilitazioni di accesso al credito,
integrazione indennità maternità
e congedo parentale, incentivazione
anche congedo paterno)
Attività di screening e
cura Favorire la partecipazione
Attività di supporto sociale,
sponsorizzazioni, donazioni
rivolta a realtà no-profit locale
Organizzazione del lavoro (almeno 1):
part time temporaneo reversibile,
flessibilità nell’orario, telelavoro
settimanale, banca delle ore,
ferie ad ore, permessi e congedi
parentali (oltre gli obblighi di legge)
socializzazione 1/anno con
partecipazione di almeno il 40%
del personale; giornate destinate
al volontariato e solidarietà sociale
Azioni di sostegno familiare
nei casi di dipendenza da
gioco d’azzardo
Sostegno allo studio
dei figli dei dipendenti
( contributo acquisto libri,
borse di studio, rimborso spese)
Raccolta dei suggerimenti dei dipendenti
o altre forme di partecipazione
con restituzione delle proposte emerse
in un evento aperto ai dipendenti annuale,
con adozione di almeno 1 suggerimento.
È ATTIVO A LECCO IL TAVOLO DELLA
CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO
• A partire dalla DGR 381/2010 i primi 6 territori sperimentali in Regione
Lombardia, tra cui LECCO, hanno avviato i lavori per l’istituzione del Tavolo
Territoriale della Conciliazione Famiglia – Lavoro e per la sottoscrizione dei
relativi Accordi territoriali di durata biennale.
• Gli enti promotori dell’ accordo iniziale erano n. 9:
ASL (ente capofila) – STER – Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci –
Camera di Commercio – Consigliera Provinciale di Parità –
Amministrazione Provinciale e i tre Ambiti Territoriali.
• Ad oggi sono 33 realtà del territorio a confronto ed il tavolo è in continua
evoluzione. tutte le associazioni datoriali, le tre sigle sindacali, aziende
private, realtà del profit e del no profit.
Progetti Conciliazione Famiglia Lavoro in
Provincia di Lecco: azioni previste
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
SERVIZI DI COPERTURA PONTI/PROLUNGAMENTO ORARI DEI SERVIZI
SERVIZI DI LAVANDERIA/STIRERIA PER DIPENDENTI
SPORTELLI ASSICURATIVI ITINERANTI PER DIPENDENTI
SPESA AL NIDO PER I GENITORI LAVORATORI
FORMAZIONE E SERVIZI DI BABY SITTING/ASSISTENZA A DOMICILIO DEI BAMBINI
AMMALATI
CONCESSIONE DI PART TIME REVERSIBILE
POSTAZIONI DI TELELAVORO
JOB SHARING
COMPRESSIONE ORARIO SETTIMANALE/FLESSIBILITÀ ORARIA
SERVIZI SALVATEMPO PER DIPENDENTI
SUPPORTO AL REINSERIMENTO LAVORATIVO DOPO CONGEDO PER MATERNITÀ O
ASSENZE PROLUNGATE
RIMBORSI PER SPESE DI CONCILIAZIONE
ASSISTENZA FAMILIARE A DOMICILIO PER ANZIANI O PERSONE NON AUTO
SUFFICIENTI
Perché cambiare stile di vita?
Non sempre scelte di salute significano
rinunce ai piaceri della vita.
• Cessare di fumare significa liberarsi da una dipendenza.
• Riequilibrare la dieta porta a riscoprire gustosi alimenti
“poveri” dei nostri genitori ( legumi, verdure, cereali
integrali, frutta fresca di stagione e frutta secca).
• Contenere l’eccesso di peso con una dieta regolare e
attività fisica quotidiana fa guadagnare anni in salute.
• Riprendere a passeggiare in compagnia fa riscoprire il
territorio e rinsalda amicizie.
• Un giro di alcolici al bar non è il solo modo di
socializzare.
ANCHE 1 SOLA SCELTA DI
SALUTE RIDUCE
GIÀ IL RISCHIO DEL 50%.
LA VOSTRA AZIENDA SI È ISCRITTA ALLA RETE WHP
• Adesione volontaria Iscrizione Rete on line
https://www.surveymonkey.com/s/iscrizione_reteWHP
ove si effettuano:
 autocertificazione dei prerequisiti;
 indicazione del referente/i di progetto
 caricamento dati di contesto aziendale ( lavorazione
principale, N. dipendenti per categoria, N. infortuni, N. giorni
di malattia) per confronti di esito progettuale.
• Ingresso nella Rete Regionale
condivisione di esperienze e materiali prodotti dalle
aziende
https://retewhplombardia.org/
• Percorso triennale di realizzazione di buone
pratiche efficaci
3 buone pratiche in 2 aree tematiche ogni anno
• Attività di promozione della salute rivolte ai
lavoratori per cambiare abitudini di vita
• Valutazione e misurazione dei risultati ottenuti
(questionario anonimo prima di iniziare le attività,
dopo un anno, dopo 3 anni)
CRONOPROGRAMMA
Iscrizione
entro 31 marzo 2014
Presentazione ai dipendenti entro un mese
1 Compilazione questionario dipendenti
entro un mese
Scelta 2 aree tematiche e pianificazione azioni
di miglioramento
entro un mese
Svolgimento attività
entro 30 novembre 2014
Rendicontazione
entro 05 Novembre 2014
QUESTIONARIO
SERVE PER FOTOGRAFARE LE CONOSCENZE E I
COMPORTAMENTI DI SALUTE DEI LAVORATORI A TEMPO 0
PRIMA DELL’AVVIO DEL PROGRAMMA WHP
https://www.surveymonkey.com/s/retewhp_questionario_dipendenti
Tempo necessario per la compilazione 5 minuti (peso, altezza e giro vita)
Almeno 70% dei dipendenti