venerdì 4 aprile 2014 INDICE RASSEGNA STAMPA venerdì 4 aprile 2014 Economia e imprese locali Nazione Lucca 04/04/2014 p. 13 Le Officine Celli si ampliano e assumono. Festa per i 40 anni della storica Fapim Massimo Stefanini 1 Nazione Lucca 04/04/2014 p. 15 PCMC. I macchinari saranno potenziati 2 Nazione Lucca 04/04/2014 p. 7 Impianti di cogenerazione, il Comitato torna alla carica e invita a chiedere i danni al Comune 3 Tirreno Lucca 04/04/2014 p. I «Nessun rilievo del Tar sulle autorizzazioni» 4 Nazione Lucca 04/04/2014 p. 15 Pescaglia, i dipendenti della Metaform: «Aspettiamo da giugno la cassa integrazione» 5 Nazione Lucca 04/04/2014 p. 18 Valori d'impresa in azione Storie di aziende anti-crisi 6 Tirreno Lucca 04/04/2014 p. VII Libro sulle imprese all'assindustriali 7 Lagazzettadilucca. It 03/04/2014 "Valori di impresa in azione": l'eccellenza di Sofidel nel libro di Vittorio Coda 8 Loschermo.It 03/04/2014 "Valori di impresa in azione": si presenta a Lucca il libro di Vittorio Coda 9 Luccaindiretta.It 03/04/2014 Valori di impresa in azione 10 Nazione Viareggio 04/04/2014 p. 2 Termomeccanica. «Debito residuo, l'ostacolo giuridico c'è Pago se mi date la quota degli impianti» 11 Tirreno Viareggio 04/04/2014 p. III Privatizzazione bloccata dal Triangolino 13 Nazione Viareggio 04/04/2014 p. 9 Perini la bufera dei numeri 14 Tirreno Viareggio 04/04/2014 p. III Perini, trattativa difficile. Fim: esuberi, numeri azzardati 15 Tirreno Viareggio 04/04/2014 p. XIII Seravezza. Lapideo, i sindaci da Rossi «Creeremo più lavoro» I Cinzia Carpita 16 Tirreno Viareggio 04/04/2014 p. XIII Piano regionale, non solo cave 17 Edilizia & Territorio Nazione Lucca 04/04/2014 p. 1-4 Tirreno Lucca 04/04/2014 p. 1-III S. Luca, salta l'inaugurazione Qn 04/04/2014 p. 19 Non ci sono soldi per i terremotati La Corte dei Conti blocca 5 milioni 24 Nazione Lucca 04/04/2014 p. 5 Terremoto, niente soldi. Arriva lo stop Scatta una mobilitazione dei sindaci 25 Tirreno Lucca 04/04/2014 p. X Terremoto, niente soldi Rossi porta tutti a Roma 26 Nazione Lucca 04/04/2014 p. 11 Scalo merci, ok al piano per riqualificare tutta l'area 27 Tirreno Lucca 04/04/2014 p. II Un parcheggio nell'ex scalo merci 28 Nazione Lucca 04/04/2014 p. 11 Tralicci, Consiglio straordinario 29 Tirreno Lucca 04/04/2014 p. I Elettrodotto, Tambellini chiede l'inchiesta pubblica 30 Tirreno Viareggio 04/04/2014 p. IX Elettrodotto, è corsa contro il tempo 32 Nazione Lucca 04/04/2014 p. 4 Piaggione. «Case allontanate di 17 chilometri» Tirreno Lucca 04/04/2014 p. VII Villa Basilica, la rocca torna all'antico splendore Nazione Lucca 04/04/2014 p. 15 Fornaci. Lavori di manutenzione Tirreno Lucca 04/04/2014 p. X Via ai lavori pubblici nel centro storico Nicola Bellanova 37 Tirreno Viareggio 03/04/2014 p. I Viareggio. Avamporto: fango e pericolo Ma la gara s'è persa nel nulla Donatella Francesconi 38 Tirreno Viareggio 04/04/2014 p. V Torre Matilde: servono 50mila euro per riaprirla Roy Lepore 40 Tirreno Viareggio 04/04/2014 p. III Torre del Lago. Approdo al lago 140mila euro di lavori da fare 41 Nazione.It 04/04/2014 p. 10 Camaiore. Ottocentomila euro per migliorare le strade nei paesi 42 Indice Rassegna Stampa Il Pasticcio Paolo Mandoli 18 Fabrizio Tonelli 21 33 Arianna Bottari 34 36 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA venerdì 4 aprile 2014 Tirreno Viareggio 04/04/2014 p. IX Il Comune rifà le strade: ecco 800mila euro Nazione Viareggio 04/04/2014 p. 10 «Meno posti letto e più 'prime case'» Indice Rassegna Stampa 43 Isabella Piaceri 44 Pagina II I L'AZIENDA MECCANICA D RUGHI OPERA CON LE CARTIERE. IN VISTA TANTE INIZIATIVE PER LA FABBRICA ALTOPASCESE Officine Cc ° si ampliano e assumono. Festa per i 40 anni della storica Fapim IN NETTA controtendenza rispetto alla congiuntura economica attuale. La storica azienda delle officine meccaniche Celli, che produce macchinari per cartiere, eseguirà un notevole ampliamento di superficie coperta per duemila metri quadrati aggiuntivi a Rughi, nel Comune di Porcari, con l'obiettivo di attivare nuove linee produttive in un'area sinora non utilizzata. Ciò avrà positive ripercussioni a livello occupazionale, con possibili nuove assunzioni. Gli atti in Municipio (nello specifico la concessione) è già ok e il cantiere aprirà entro poche settimane. La realizzazione dell'immobile costituirà ossigeno puro per le numerose ditte del luogo che vi lavoreranno, contribuendo a riavviare il motore di una vasta economia locale bloccata dalla crisi. Davvero una buona notizia, anche perché si tratta di un cospicuo investimento. La Celli spa, nata nel 1946 e trasferitasi da Pescia a Porcari, divenne ben presto il punto di riferimento per assistenza e ricambi delle macchine da cartiera: la decisione di occuparsi di quelle collocate all'avvio e al termine del ciclo produttivo e la diversificazione hanno rappresentato la svolta, con la formazione di un gruppo consolidato formato da più aziende e a dimensione internazionale. L'assessore al lavoro e vice sindaco Leonardo Fornaciari, commenta: «Per noi queste imprese rappresentano un patrimonio irrinunciabile, i tempi sono cambiati rispetto al boom dell'espansione industriale, ora la filosofia urbanistica è quella di mantenere queste realtà legate al territorio». La Fabbrica Accessori per Infissi Metallici (Fapim), con stabilimenti a Altopascio e Spianate, festeggia i 40 anni: venne fondata nel 1974 da Paolo Bellandi, Lido Bendinelli e Sergio Pacini, sviluppandosi in tutto il Mondo grazie alla costante innovazione tecnologica. In allestimento una mostra permanente. Previsti diversi eventi, sabato 5 al via con una estemporanea di pittura, si proseguirà con gare di pesca e molto altro, evento finale il 18 luglio. Massimo Stefanini Economia e imprese locali Pagina 1 BARRY WEHMILLER, ACCOR DO PER macch nar sar, i i LA BARRY Wehmiller, gruppo multinazionale di cui fa parte la PCMC Italia con sede a Diecimo, ha da poco siglato un accordo per un 'importante acquisizione che permetterà al gruppo di potenziare la piattaforma macchinari per la trasformazione della carta. La divisione Paper Systems della Ko_ erber AG verrà annessa alla Marquip United, azienda del gruppo Barry Wehmiller appunto dedicata alla tecnologia per le industrie della trasformazione di carta, carto- Economia e imprese locali CARTIE RA PCMC o potenziati ne e cartone ondulato . Grazie all'unione delle sinergie delle singole aziende e delle rispettive competenze- in tutto e per tutto complementari -, la BW amplierà la propria piattaforma dedicata alla trasformazione, produzione e confezionamento di carta e cartone, destinata in questo modo a divenire leader a livello mondiale nel settore. Si tratta di una importante strategica acquisizione, come sottolineano i portavoce della Barry Wehmiller, esattamente la numero 59 per il gruppo. Pagina 2 I mpianti di co ene ione, il Com itato torna alla carica e invi ta a chiedere i danni al Comune IL COMUNE dice sì agli impianti di cogenerazione, il Tar no. In mezzo un imprenditore che ha investito in questi anni per creare una centrale a biomasse nell'area della ex Cantoni a S.Marco. E in mezzo, anche, i cittadini residenti che dal primo giorno protestano sventolando pezze d'appoggio, oltre a lanciare segnalazioni per il cattivo odore. C'è un anello di congiunzione tra i due blocchi finora contrapposti: il comitato aria pulita infatti si «allea» con l'imprenditore fino a suggerirgli un'azione contro il Comune. «La sentenza del Tar giunge come un fulmine a ciel già buio e il comitato Aria pulita osserva che se dunque dopo l'Alerr, l'assessorato all'ambiente del Comune di Lucca, il responsabile civico regionale, il Gse, anche il Tar rigetta la richiesta di risarcimento per la mancata erogazione dell'incentivo Gse in quanto le centrali non presentavano e non presentano adeguata sezione di cogenerazione, è lapalissiano che le centrali non potevano essere autorizzate con procedura abilitativa semplificata, dunque l'iter svolto è da annullare». Di qui il consiglio: «Suggeriamo alla proprietà dei due impianti di iniziare a valutare un'azione in danno nei confronti dei tecnici incaricati dell'iter autoriz- zativo e degli uffici comunali competenti che hanno condotto senza alcun riguardo delle normative e con chiara incompetenza, l'iter autorizzativo». L.S. Economia e imprese locali Pagina 3 «Nessun ' 'evo del Tar sulle autorizzazionv> L'azienda delle biomasse contesta le accuse dei comitati e si dice pronta a difendersi in tribunale 1 LUCCA Sono in regola e l'iter è concluso per le autorizzazioni che consentono l'attività dell'impianto a biomasse a San Marco. Lo sostiene l'azienda Romea Import Export-La Dispensa Gourmet che attraverso l'ing. Giuseppe Fabbri afferma: «Il ricorso al Tar, come più volte spiegato, riguarda il riconoscimento economico di parte dell'energia prodotta nel 2012. Ciò a causa di una divergenza interpretativa sorta tra noi e il Gse riguardo alla applicabilità degli incentivi nel peri- odo intercorrente tra la messa in esercizio e quella a regime (in origine 180 giorni). Il nostro punto di vista è che la Tariffa sia legata al tipo di biomasse; il Gse li lega al completamento impiantistico dell'assetto cogenerativo, non essendo gli incentivi commisurati alla quanti Là di energia termica recuperata. «La questione ha esclusivamente un risvolto economico, legato ad un dato periodo di produzione. Nessun rilievo né nessuna contestazione sui titoli autorizzativi attuali per i quali si esprime lo stesso tribunale in modo chiaro, qualora vi fosse ancora la necessità di sottolinearlo: " Non vi è dubbio che la Romea ha legittimamente attivato e perfezionato la Pas, ricorrendone i presupposti di legge" e "non è neanche revocabile il dubbio, né in verità vengono mosse contestazioni al riguardo dallo stesso Gse, che la sua costruzione è stata assentita". In altre parole la procedura Pas è valida e nessuno si è mai opposto né nei termini di legge né, ci preme precisarlo, dopo. Tanto che se il Comune afferma di "dover ancora ricevere delle comunica- zioni" non è certo da noi: le due procedure PAS sono state chiuse e protocollate già nel gennaio 2013. Successivamente, a parte un paio di incontri informali - peraltro molto costruttivi - con Gesam, individuato come soggetto consulente dall'allora assessore Pellegrini, la questione della cogenerazi one non è stata più affrontata né formalmente né informalmente». L'azienda aggiunge che tutto è in regola anche per le altre pratiche autorizzative e che «le centrali sono regolarmente autorizzate e due anni di accuse e ostilità demagogica da parte dei comitati hanno fortemente danneggiato la normale operatività, gli investimenti, i lavoratori. Se questa campagna diffamatoria proseguirà saremo costretti a rivolgerci all'autorità giudiziaria». L'impianto a biomasse a san Marco Economia e imprese locali Pagina 4 Esc lia, i d ipenden ti della Metaform: ((Aspett ia mo da g iu gno la cassa inte grazione» PROTESTANO i dipendenti Metaform di Pescaglia, che denunciano la loro difficile situazione: «Siamo un gruppo di dipendenti della Metaform lucchese di Pescaglia (Monsagrati ) che da giugno, da quando è iniziata la ristrutturazione aziendale, attende l'erogazione della cassa integrazione. Abbiamo ricevuto solo un anticipo per sei mesi da parte della banca in convenzione con la Provincia, ma ora siamo con l'acqua alla gola. I tempi per far partire la Cigs si sono allungati in modo indecente per la superficialità con cui i vari soggetti e enti hanno affrontato i vari passaggi burocratici. Noi intendiamo protestare decisamente per questo modo di trattare questioni che hanno a che fare con i diritti delle persone. Si pensi che i documenti inviati con grande ritardo al Ministro e nonostante questo contenevano degli errori, per cui la prima approvazione delv28 febbraio è stata revocata facendo partire da capo la procedura. La seconda approvazione porta la data del 14 marzo ma la firma dell'atto di accettazione è stata fissata a distanza di tre settimane col rischio di attendere ancora due o tre mesi e restare all'asciutto. E tutto questo senza assunzione di responsabilità di uffici aziendali, sindacati. Sembra proprio che non tutti si rendano conto delle sofferenze del mondo del lavoro)). Economia e imprese locali Pagina 5 ` a! ri d'impresa in azione ti-crisi Stcríe i a ziende «VALORI di impresa in azione» è volume di Vittorio Coda, Mario Minoja, Antonio Tessitore e Marco Vitale, che sarà presentato oggi alle 17,30 a palazzo Bernardini, sede di Assindustria. 16 storie di aziende che hanno saputo tenere la rotta nonostante l'attuale crisi e verranno discussi i due casi di aziende di eccellenza : SofideL e Kayser Italia. Ospite il professor Coda, aprirà la presidente Galeotti, presenti le aziende e diversi docenti. Economia e imprese locali Pagina 6 LIBRO SULLE IMPRESE ALL'ASSINDUSTRIALI Oggi alle 17.30 nella sede dell'Assoindustria in piazza Bernardini verrà presentato il volume "Valori di impresa in azione". Vrranno discussi i due casi toscani di aziende di eccellenza presenti nel volume: Sofidel e Kayser Italia, nelle quali valori etici e imprenditoriali forti rappresentano un fattore determinante della capacità di rinnovare. Economia e imprese locali Pagina 7 "Valori di impresa in azione": l'eccellenza di Sofidel nel libro di Vittorio Coda giovedì , 3 aprile 2014,15:22 `Valori di impresa in azione " è il titolo del volume, a cura di Vittorio Coda , Mario Minoja, Antonio Tessitore e Marco Vitale, che verrà presentato domani alle ore 17,30 a Palazzo Bernardini , su iniziativa di Assindustria Lucca, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e Banca Aletti. Frutto di una ricerca, patrocinata dall'istituto per i Valori d ' impresa , il libro è costruito su 16 storie di impresa che hanno saputo tenere la rotta nonostante la discontinuità dovuta all'attuale crisi. Nella presentazione di domani verranno discussi i due casi toscani di aziende di eccellenza presenti nel volume Sofidel e Kayser Italia, nelle quali valori etici e imprenditoriali forti rappresentano un fattore determinante della capacità di rinnovare e mantenere competitiva l'azienda sul mercato. Dopo l'introduzione ai lavori da parte della presidente di Assindustria Lucca, Cristina Galeotti , all'incontro interverranno: il prof. Silvio Bianchi Martini , Ordinario presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pisa, che nel libro ha curato i casi Sofidel e Kayser Italia, il Dott. Luigi Lazzareschi, Amministratore delegato del Gruppo Sofidel ; e l'Ing. Valfredo Zolesi , fondatore e Presidente della Kayser Italia. Ospite d ' onore dell'incontro sarà il Professor Vittorio Coda , Emerito dell'Università Bocconi, dove ha ricoperto la cattedra di Strategia e politica aziendale, e attuale Presidente di Banca Aletti. Per informazioni e conferme di partecipazione: tel. 0583.4441 Economia e imprese locali Pagina 8 03-04-2014 / NOTIZIE FLASH / LA REDAZIONE LUCCA, 3 aprile -'Valori di impresa in azione" è il titolo dei volume, a cura di Vittorio Coda , Mario Minoja , Antonio Tessitore e Marco Vitale , che verrà presentato domani (4 aprile) alle 17,30 a Palazzo Bernardini, su iniziativa di Assindustria Lucca, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e Banca Aletti. Frutto di una ricerca, patrocinata dall'Istituto per i Valori d'impresa, il libro è costruito su 16 storie di impresa che hanno saputo tenere la rotta nonostante la discontinuità dovuta all'attuale crisi. Nella presentazione di domani verranno discussi i due casi toscani di aziende di eccellenza presenti nel volume: Sofidel e Kayser Italia, nelle quali valori etici e imprenditoriali forti rappresentano un fattore determinante della capacità di rinnovare e mantenere competitiva l'azienda sul mercato. Dopo l'introduzione ai lavori da parte della presidente di Assindustria Lucca, Cristina Galeotti , all'incontro interverranno: il Silvio Bianchi Martini , ordinario presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pisa, che nel libro ha curato i casi Sofidel e Kayser Italia; Luigi Lazzareschi, amministratore delegato del Gruppo Sofidel; e l'Ing. Valfredo Zolesi, fondatore e Presidente della Kayser Italia. Ospite d'onore dell'incontro sarà il Professor Vittorio Coda , Emerito dell'Università Bocconi, dove ha ricoperto la cattedra di Strategia e politica aziendale, e attuale presidente di Banca Aletti. Economia e imprese locali Pagina 9 Valori dí írnpresa ín azione à il titolo del volume, a cura di Vittorio Coda, Mario Minoja, Antonio Tessitore e Marco Vitale, che verrà presentato domani (4 aprile) alle 17,30 a Palazzo Bernardini, su iniziativa di Assindustria Lucca, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e Banca Aletti. Frutto di una ricerca, patrocinata dall'Istituto peri Valori d'impresa, il libro à costruito su 16 storie di impresa che hanno saputo tenere la rotta nonostante la discontinuità dovuta all'attuale crisi. Nella presentazione di domani verranno discussi i due casi toscani di aziende di eccellenza presenti nel volume: Sofidel e Kayser Italia, nelle quali valori etici e imprenditoriali forti rappresentano un fattore determinante della capacità di rinnovare e mantenere competitiva l'azienda sul mercato. Dopo l'introduzione ai lavori da parte della Presidente di Assindustria Lucca, Cristina Galeotti, all'incontro interverranno il professor Silvio Bianchi Martini, ordinario presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pisa, che nel libro ha curato i casi Sofidel e Kayser Italia; il Dott. Luigi Lazzareschi, amministratore delegato del Gruppo Sofidel; e l'ingegnere Valfredo Zolesi, fondatore e Presidente della Kayser Italia. Ospite d'onore dell'incontro sarà il Professor Vittorio Coda, emerito dell'Università Bocconi, dove ha ricoperto la cattedra di Strategia e politica aziendale, e attuale Presidente di Banca Aletti. Per informazioni e conferme di partecipazione: 0583.4441 Economia e imprese locali Pagina 10 ebito residuo, l'ostacolo giuridico c'è 'ago se mi date la quota degli impianti» . "' cc ic : Z IL PROBLEMA giuridico dei 5 milioni residui dell'operazione salva-Versilia è reale. Lo ammette il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto. Ma secondo lui è possibile trovare una soluzione tecnica, a costo di far trasferire una quota di proprietà degli impianti di Pioppogatto e Falascaia da Massarosa e Pietrasanta ai comuni di Viareggio, Camaiore, Seravezza e Forte. Risolvendo così l'ostacolo tecnico al legittimo riconoscimento del residuo del maxi debito con Termomeccanica. «LA RICETTA 'spalmadebito' funziona - scrive Del Dotto - e non nasce per volontà o merito di uno, ma con il contributo di tutti i sindaci. L'invito all'approfondimento lanciato ieri da `La Nazione' apre scenari in parte nuovi, rispet- to ai quali l'idea dello `spalmadebiti' regionale e locale potrebbe conservare una sua validità. Sui nostri tavoli ci sono solo questioni tecnico-giuridiche, e non questioni poli- tiche o di appartenenza: la solidarietà, la comunanza di scopi e di intenti politici fra i sindaci della Versilia sono intatti e intonsi, ivi compresa la volontà di non portare alcu- Economia e imprese locali eSZ Del Dotto per salvare no dei comuni al catafascio. Ma il ragionamento de `La Nazione' non fa una piega: la strada della parziale ma sostanziosa copertura regionale (Regione o Ato Costa che siano) è, per ora, una coperta corta e lascia fuori una parte di debito che auspichiamo presto rientri tutto sotto la coperta regionale. La parte residua però resterà in mano ai comuni e a Cav: 5 milioni o altro im- LA PAROLA AGLI AWOCATI «La questione concreta sollevata da ' L azione' ri g uarda solo i tecnici» porto ma, come la nostra avvocatura comunale sostiene da sempre, è comunque da approfondire quali voci di spesa vanno a formare quei 5 milioni. Di essi si dividono solo le `spese di comune utilità', citando lo Statuto di Cav, che vanno ripartite pro-quota. Sul resto, c'è peraltro il Tar Toscana (sentenza 1753 del 23 dicembre 2013) che ha dato autorevoli indicazioni e chiari criteri di riparto temporale delle responsabilità. Quindi noi politici lasciamo la- ` i sindac i vorare i tecnici e i giuristi che do- vranno trovare una soluzione, nel rispetto della legge e delle regole, che garantisca la correttezza dell'operato di tutti gli amministratori, e metta in campo le iniziative, le strategie e i poteri che tutelino l'interesse delle comunità. La soluzione finale potrebbe essere, ripartite le somme di comune utilità, pagare pro quota il resto del debito a fronte di una dichiarazione dei comuni di Pietrasanta e Massarosa che assegnino ai comuni di Viareg- gio, Camaiore, Seravezza e Forte, secondo le percentuali di partecipazione al Cav, la comproprietà degli impianti di Falascaia e Pioppogatto. Questo non è un interesse mio, se vogliono lo dicano loro. Ma essendo saltato il contratto Daviddi, la previsione per cui col pagamento della tariffa tutti i comuni avrebbero acquisito la proprietà degli impianti non si è avverata . A Vera Camaiore paga la tariffa per il servizio, non per l'impianto . Quindi l'as- segnazione della quota di proprietà va risolta, se si vuole che i nostri co- muni abbiano un titolo giuridico per giustificare il pagamento della quota del debito residuo non coperto dal piano spalmadebiti». b.n. Pagina 11 1nfn U ostacoli burocratici :.aM, le atativo di salvata gg io .d,&., Comune messo in atto d i.`a ssessore Lorenzo %ertoti (netta foto): se m otti consiglieri comunali sono pronti alle ;fissioni in blocco CAMAI ORE II sindaco Alessandro Del Dotto Le <„ iministrazioni socie ripartiscono pro quota s,I.o I.e spese di «comune ilai,iaa>. La cessazione del contratto Daviddi ha posto fi e al trasferimento della proprietà degli impianti in base alle tariffe pagate /' /.. % ':2. j",,D , ,/r;,í .,, u,i %' ' i 11d...,.;;,.; . . ._,., /L"2 „ ' 7 %' , l/,/ Z. , .,r %% J, /...1,,D n'._- U.... , ,,,, s ,.. , 2 1 , . . : , 3._ ï, ...« ., l- ., ,.IkW Economia e imprese locali a _ a ; 1..a :'J ,-'1 Pagina 12 Privatiz ione bloccata dal Triangolino Giannerini: nessuna gara fino a quando Regione e ministero dell'ambiente non sciolgono il nodo VIAREGGIO La gara per la vendita delle azioni della Viareggio porto, quella che secondi i revisori dei conti del Comune avrebbe dovuto essere stata già messa in cantiere, non si farà. Parola di Giovanni Giannerini, presidente della stessa Viareggio porto. Non si procederà con la gara che riparte dalla sentenza del Consiglio di Stato che nel 2009 annullò l'esito della privatizzazione: «L'indicazione della sentenza è che si riparta dalle stesse offerte - spiega Giannerini - per una nuova valutazione. Perché ciò sia possibile è necessario che vi sia la stessa compagine societaria nelle associazioni di impresa che parteciperanno. Si è detto disponibile solo il raggruppamento che fa capo a Teseco, mutato per due imprese». E la nuova gara? Quella che dovrebbe portare nelle casse comunali i lOmilioni da restituire a Ferragamo? «Se non si sblocca la questione del Triangolino spiega ancora Giannerini - anche con questa gara non si procede». Di cosa si tratta è storia annosa, come sempre accade a Viareggio: la tesi di Giannerini (ma anche del segretario dell'Autorità portuale, Fabrizio Morelli) è quella che i lavori al Triangolino (per la cui concessione, inutilizzata da sette anni, il Comune versa allo Stato 116.370 euro l'anno) siano bloc- catidallavalutazione di impatto ambientale del ministero per cui i lavori non possono iniziare fino a tracciato del terzo lotto dell'asse di penetrazione almeno definito . Giannerini sta lavorando da mesi per una soluzione, con tanto di confronto con lo stesso Morelli . «Il segretario dell'Autorità portuale - dichiara Giannerini - si esprime sulle soluzioni tecniche ...» che non lascerebbero grandi speranze: «Bisogna metterci dentro un po' di volontà politica», è ancora la voce di Giannerini. Secondo il quale sulla decisione che fa uscire dal tunnel « deve essere presa dal presidente dell'Authority». Ovvero, dal presidente della Regione, Enrico Rossi. (d.f) L'approdo della Viareggio porto alla Madonnina (foto d'archivio) Economia e imprese locali Pagina 13 I.` ;/ . 0/ 1 I I SINDACATI CONTRO IL PIA , .e , r"i roppo azzarda o «E t t % „ ,, ,/ '// Y ES E I CH E DI MEZZA L'OCCUPAZION E - ii/ %; ¡/ - ,,, 0 ,,, i ¡L d l m nare 50 d pendent u 106 . ✓////, i e i NON si placano, non possono placarsi, le polemiche e le riflessioni a margine delle dichiarazioni di Perini Navi . Nel piano di ristrutturazione aziendale il dato degli esuberi, cinquanta, è la cifra di un dramma reale. Tanto del comparto , che è stato la linfa della città, quanto dei suoi lavoratori, sempre meno e sempre più precari . «Una dato quantomeno azzardato - lo definisce però la Fim Cisl di Lucca, che ha aperto il tavolo sindacale per il riassetto dell'azienda - per una realtà che conta poco più che cento lavoratori»; centocinque per l'esattezza, compresi i 6 manager . «L'annuncio fatto dall'amministratore delegato - aggiungono i delegati sindacali - nel tentativo di traghettare "in porto" un'azienda leader nel mondo con questo costo "umano", comportante una riduzione del 50% del proprio organico, riteniamo non sia costruttivo. Soprattutto se gli investimenti coincidono con il "risparmio" derivante dal taglio degli esuberi». OGGI tutelare l 'occupazione e la dignità dei lavoratori è la priorità del sindacato, «così come nostro obiettivo è promuovere la valorizzazione delle competenze dei reparti che possono contribuire a portare l'azienda fuori dalla congiuntura negativa. È per questo - prosegue la Fim Cisl - che la gestione degli ammortizzatori sociali deve essere un'alternativa e un cuscinetto momentaneo rispetto ad un mercato che ha le potenzialità di risposta ma che per il momento si muove con cautela. Ed è in questa ottica che richiediamo all'azienda una diversa valutazione delle ri- i i . t í s » chieste avanzate». INVOCA l'intervento dell'amministrazione Gualtiero Lami, segretario del circolo Manfredini di Rifondazione Comunista: «Non comprendiamo l'assenza di prese di posizione della giunta - dice -, e ancor meno il ritornello autoassolutorio che descrive il Comune come impotente e non direttamente coinvolto nella definizione e nell'attuazione di percorsi e progetti di contrasto alla crisi e in favore del rilancio economico della città». Secondo Lami le istituzioni dovrebbero invece «porsi come come soggetto determinante e insostituibile di una diversa fase di impegni precisi. Dovrebbero rappresentare conclude - un vivace e propositivo elemento di discussione e fungere da raccordo tra le varie e diverse realtà, dovrebbero tracciare la strada che ci conduca all'uscita dalla crisi occupazione e produttiva sostenendo i lavoratori, i cittadini e la città operando al fianco dei sindacati e delle categorie economiche». n,i. L i,ur-, dti Economia e imprese locali Pagina 14 NAUTICA&CRISI VIAREGGIO Confronto non facile in casa Perini, tra azienda e sindacati. Nell'ordine del giorno approvato dall'assemblea dei lavoratori vengono date linee precise per il proseguimento del confronto. A cominciare dalla proposta di «prorogare per un anno il contratto di solidarietà avviato esattamente dodici mesi fa». Una richiesta motivata da dipendenti, delegati e sindacati con la considerazione che «con l'accordo raggiunto sulla mobilità volontaria si ritiene sia possibile ottenere una sostanziale riduzione del costo del lavoro». Un altolà arriva all'«intento di ricollocare i dipendenti Perini presso fornitori esterni». Una soluzione definita «non ricevibil e se non attraverso l'accettazione volontaria dei lavoratori in esubero e attraverso lo strumento del distacco per monitorare le fattibilità». All'azienda nautica i lavoratori chiedono inoltre «un piano di razionalizzazione delle spese generali più dettagliato e che indichi in misura precisa quanto e dove si interviene per raggiungere l'obbiettivo della riduzione dei costi». Ma anche di «specificare i risparmi conseguenti la rinegoziazione delle consulenze esterne (inteso anche pensionati)». Sulla vertenza in corso interviene anche la Fim-Cisl, con il segretario provinciale , Narcisa Pellegrini: «Il tavolo della discussione aperto dal management di Perini Navi sul riassetto del sito di Viareggio è veramente drastico. La Fim Cisl ritiene che il numero degli esuberi sia quan- totneno azzardato per una realtà che conta 105 lavoratori, compresi i 6 manager. L'annuncio fatto dall ' ad di Perini Navi spa, nel tentativo di traghettare "in porto " un'azienda leader nel mondo con questo costo "umano", comportante una riduzione del 50% dell'organico, riteniamo non sia costruttivo, soprattutto se gli investimenti coincidono con il " risparmio" derivante dagli esuberi. Tutelare l'occupazione è la nostra priorità, così come nostro obiettivo è la valorizzazione delle competenze dei reparti che possono contribuire a portare l'azienda fuori dalla congiuntura negativa. È in questa ottica che richiediamo all ' azienda una diversa valutazione delle richieste avanzate . Tutti guardiamo al futuro: spero solo che gli orizzonti non siano diversi». (d.f.) I cantieri Perini Navi (foto d'archivio) vi"~. "rfn Economia e imprese locali Pagina 15 Lapideo, i sindaci da Rossi «Creeremo più lavoro» Le rassicurazioni del presidente della Regione che sulla chiusura delle attività estrattive in area protetta non lascia dubbi: « una bufala» di Cinzia Carpita SERAVEZZA «Voglio equilibrio per tutelare i monti e creare più lavoro». Sono parole del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine della serie di incontri avviati con le amministrazioni comunali dell'area apuana fortemente interessate ai contenuti del piano paesaggistico regionale per quanto riguarda gli effetti che avrà sulle aziende del lapideo e in particolare sulle attività di estrazione del marino. Rossi getta acqua sul fuoco delle polemiche: «Io non sono per chiudere le cave, ma per trovare un punto di equilibrio avanzato tra natura, paesaggio, lavoro, per tutelare di più i monti e nel contempo per creare le condizioni per aumentare l'occupazione. Il tavolo è aperto con le istituzioni, e presenteremo un progetto di sviluppo per tutelare l'ambiente e avere più lavoro come risultato finale: se qualche errore abbiamo fatto all'inizio, lo correggeremo. Vogliamo una soluzione progressista e saggia». Rossi conferma l'impegno e che le riunioni su questo tema vanno avanti. Il mondo imprenditoriale, a proposito del Piano paesaggistico e di vincoli del Parco delle Apuane, ha chiesto di essere ascoltato. «Parleremo con tutti, - dichiara Rossi - intanto con le istituzioni che peraltro sono a con- Una cava di marmo sulle Apuane (foto d 'archivio) tatto con le imprese. Non ci sono scelte improvvisate. Il piano paesaggistico, è in discussione al tavolo con i sindaci, e a tale proposito riprendiamo la discussione de 12002: il piano allora prevedeva alcune chiusure di cave». Come dire che si riparte da alcuni parametri del passato. E rispetto agli allarmi che si sono alzati, sul fatto che il piano paesaggistico nuovo farebbe chiudere molte cave nel Parco, Rossi risponde secco: «È una bufala», anche se la levata di scudi di associazioni imprenditoriali e le prese di posizione di sindaci non sono nate dal nulla. Rossi precisa meglio il suo pensiero: «Bisogna fare una legge che punti a un equilibrio avanzato. Io mi sto impegnando per questo obiettivo, richiamando tutti al senso di responsabilità. Troppe cose non funzionano ora», ma non entra nel merito. Dunque, tutto rimandato alla prossima riunione cori i sindaci dei territori interessati dal Parco delleApuane. Tra questi, ovviamente, anche i sindaci della procvincia di Massa Carrara la cui posizione è sostanzialmente in linea con quelli della Versilia. «Quello ap- pena svoltosi - dice il sindaco di Carrara Angelo Zubbani - a Firenze, per ora è stato un incontro interlocutorio, con tante intenzioni. Un confronto sul settore lapideo e non solo. Abbiamo illustrato la situazione a Rossi; con il problema di come coniugare lavoro e ambiente in una condizione peraltro in cui è venuto meno l'organo interlocuotore del Distretto lapideo. Rossi vorrebbe ricreare un organismo di confronto. Il piano paesaggistico per ora è fermo. Ci rivedremo fra una decina di giorni per portare a Rossi delle proposte». lripidcu,191naa iJxRossí 1-1 1211-1, Economia e imprese locali :_ , Pagina 16 L'INCONTRO Piano regionale, non solo cave ! QUERCETA Parlare di Piano paesaggistico regionale, in questi giorni in Versilia, è sinonimo di cave. Ma la bozza del Piano approvata dalla giunta Rossi il 17 gennaio, che deve ancora passare al vaglio del consiglio della Toscana, incide su tutta la pianificazione territoriale dei comuni. Infatti, se è logico che sia uno strumento prevalente sugli altri, era meno scontato che scendesse molto nei dettagli della pianificazione. Questo quindi è ciò che è emerso nell'incontro di martedì, alla Sala Cope a Querceta, dove sono intervenuti tutti i 4 sindaci della Versilia storica. «Le ricadute per quanto riguarda alcune realtà economiche le conosciamo già», spiega Maurizio Verona, presidente dell'Unione dei Comuni che ha organizzato questa iniziativa, riferendosi alle cave. «Tuttavia il Piano paesaggistico regionale interviene in maniera pesante anche sulla pianificazione territoriale, quasi azzerando gli altri strumenti: Piano strutturale (comuni), Piano territoriale e Piano di indirizzo territoriale di competenza dellaProvincia». Ovvero va a normare sull'80% dei territori comunali, perché esclude le aree urbane. Ad esempio a Stazzema, si va oltre questa percentuale. Detto ciò l'analisi fatta dai tecnici intervenuti - Enrico Amante, presidente Inu, e Fabrizio Cinquini collaboratore Uncem Toscana, oltre a sindaci e altri liberi professionisti - è assai positiva, salvo alcuni interrogativi emersi. «L'Unione dei Comuni - prosegue Maurizio Verona - ha voluto promuovere un Economia e imprese locali Maurizio Verona incontro per spiegare la bozza del Piano paesaggistico regionale, perché è un documento molto complesso e richiede un approfondimento. E abbiamo voluto coinvolgere tutti coloro che sono interessati». Ad esempio c'era il consigliere regionale Marina Staccioli. «Ovviamente si tratta di 6 mila pagine quindi la spiegazione si è concentrata sulle linee principali del documento. Sotto il profilo di come è stato costruito l'impianto c'è stato un buon apprezzamento, anche sul quadro nozionistico del territorio e di come è articolato il documento. Adesso rimaniamo in attesa di capire quali saranno gli sviluppi». Dal momento in cui il Piano paesaggistico sarà adottato dal consiglio regionale, ci sarà una finestra di tempo in cui presentare le osservazioni e le salvaguardie. Ma prima dovrà essere discusso nel primo consiglio delle autonomie locali, e alla commissione, compreso il tema riguardante le cave. (t.b.g) Pagina 17 Il qovernatore r i l. 0:__ V ospedale , l~I-T-~i --. -- . annullato la cerímonia ii r,a c he I I g li amm ì n í s t ra t o ri lo c ali r i A pagina 4 e 5 / /aiiiiiiií ,, iiii /// II presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi Edilizia & Territorio Pagina 18 Pasticcio . C °. S s1 non vuole ®®C blocca l 'inaugurazione Tutto annullato. Il nuovo ospedale sarà attivato senza cerinionie ufficiali. Sorpresa e delusione fra gli addetti di PAOLO MANDOLI IL PRIMO annuncio, quasi incredibile, arriva alle ore 17. Una notizia veramente sorprendente. Il governatore regionale Enrico Rossi ha annullato l'inaugurazione dell'ospedale «San Luca», in programma per domani mattina. La sorpresa è stata evidente. Anche ai vertici dell'Azienda Usl che, pochi minuti prima, alle 16:42, avevano diffuso il comunicato relativo all'inaugurazione confermando la presenza del ministro dell'istruzione e del presidente della Regione. La decisione di Rossi è legata alle annunciate manifestazioni di protesta che avrebbero turbato la festa. Rossi ha promesso una visita quando il nuovo ospedale sarà in funzione, con i pazienti e i malati presi in carico e assistiti. Insomma non ci sarà più una cerimonia, nemmeno in futuro. «Con questa decisione - ha detto il governatore Rossi - voglio sciupare la festa ai nemici del progresso e della sanità pubblica, a tutti coloro che hanno dichiarato l'intenzione di strumentalizzare l'inaugurazione del nuovo ospedale organizzando un corteo, una gazzarra chiassosa convocata a Lucca per sabato mattina». operatori potranno, nelle nuove condizioni di lavoro, sperimentare e migliorare la loro professionalità. Dell'inaugurazione si può fare tranquillamente a meno». Il presidente ha quindi ringraziato il sindaco, il direttore generale della Azienda Usl, le autorità dello Stato e tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita dell'evento. «Questa decisione - ha concluso Rossi è la risposta migliore a chi non ha ancora capito che la sanità pubblica è un bene comune e che investire in essa per migliorarla è il primo dovere di un amministratore pubblico al servizio della comunità». LE PAROLE di Rossi hanno fermato il treno ormai in corsa dell'organizzazione della cerimonia che era ormai arrivata agli ultimi ritocchi. Alle 19:16 è arrivato anche il commento del sindaco Alessandro Tambellini : «Ringrazio tutte le persone dell'Azienda sanitaria, del Comune di Lucca e degli altri enti coinvolti, che hanno operato con grande impegno e senza sosta, soprattutto nelle ultime settimane, per l'inaugurazione dell'ospedale San Luca. L'apertura del nuovo presidio ospedaliero rappresenta un avvenimento epocale per la comunità. Dispiace che non ci siano le premesse per vivere questo evento in un clima sereno. Adesso pensiamo al trasferimento dal Campo di Marte: ciò che è importante è arrivare nei tempi prestabiliti all'apertura del San Luca, che rappresenta per Lucca un punto di forza della nuova sanità». NEL FRATTEMPO, alle 18:55, il sindaco di Capannori e presidente della Conferenza dei sindaci dell'Azienda Usl Giorgio Del Ghingaro ha detto: «Rispetto la decisione del presidente Rossi, ma non la condivido. Oltre ai comitati, all'inaugurazione ci sarebbero stati tanti cittadini e tante istituzioni che quell'ospedale hanno voluto e difeso considerandolo un'opportunità concreta per il territorio, oltre che un luogo di cura moderno e funzionale per la comunità». Infine il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, ha commentato: «Trovo non condivisibili le motivazioni della scelta. Il dissenso e la critica fanno parte del confronto democratico. Rientra nei compiti degli amministratori pubblici sia cercare di trovare soluzioni adeguate per i servizi essenziali, sia confrontarsi con chi, pensandola diversamente, manifesta in modo pacifico il proprio dissenso». «SE VOGLIONO manifestare lo facciano pure, assumendosi le loro responsabilità, ma non voglio essere io ad apparecchiargli la scena e neppure a lasciarsi usare per regalargli un po' di pubblicità. Lucca è una città ordinata e garbata - ha aggiunto Rossi - che non merita di essere disturbata. Gli operatori della nostra sanità, tutti di alta qualità e appassionati al loro lavoro, hanno diritto al rispetto e hanno bisogno di lavorare in serenità. Non mancheranno altre occasioni per incontrarli, per scambiare opinioni con loro, come già avvenuto in altre circostanze. Quello che conta è che Lucca e i cittadini della provincia avranno un ospedale nuovo, più accogliente, attrezzato con le tecnologie più avanzate e che gli Edilizia & Territorio Pagina 19 LO STOP Enrico Rossi ha annullato la cerimonia di inaugurazione dei «San Luca» zrv:ïliq , «SE VOGLIONO MANIFESTARE LO FACCIANO ASSU M ENDOSI LE RESPONSABILITA', MA NON VOGLIO APPARECCHIARGLI LA SCENA» BACCELLI E DEL GHINGARO CRITICANO LA SCELTA DI ROSSI. PER IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA VAACCETTATO ANCHE IL DISSENSO Edilizia & Territorio Pagina 20 S. Luca, salta l'inaugurazione Lucca: lo ha deciso Rossi a causa della protesta promossa dai comitati Salta l'inaugurazione del S. Luca prevista perle 1i di domani. Lo ha deciso il governatore Rossi in polemica con i comitati che avevano organizzato una manifestazione di protesta: «Sono contro il progresso». IN CRONACA 11 S. Luca rton S iuau n!ra Rossi accasa i comitati S.Iuavac,CWmm Edilizia & Territorio Pagina 21 S. Luca non s'inaugura Rossi accusa i comitati «Manifestino pure, ma io non apparecchio ai nemici dei progresso» d i Fabrizio Tonelli 1 LUCCA Il nastro tricolore resta nel cassetto. Insieme alle forbici. Niente parata, discorsi ufficiali e abiti blu; niente tappeti rossi, corsa ai pass, brindisi e pasticcini. L'inaugurazione dell'ospedale San Luca (prevista domani alle 11) non si fa. Lo decide il governatore Enrico Rossi, meno di due ore dopo che nelle redazioni è arrivato il comunicato dell'Asl 2 con il programma dettagliato della giornata. Colazione a traverso. Gli era andata a traverso la colazione al presidente della Regione. Non appena aveva letto sui quotidiani della protesta organizzata dai comitati in occasione dell'inaugurazione dell'ospedale a San Filippo. E subito aveva cominciato a pensare allo stop. Un giro di telefonate con il direttore generale dell'Asl e con altri rappresentanti istituzionali e quindi poco prima delle 18 la comunicazione ufficiale. Gazzarra chiassosa. «Non apparecchio la scena a chi è contro il progresso e la sanità pubblicascrive Rossi - a chi ha l'intendi zione strumentalizzare l'inaugurazione organizzando un corteo, una gazzarra chiassosa». Gazzarra chiassosa? «Presidente Rossi è sicuro di essere stato informato bene? - dice Giuseppe Di Vito, uno dei promotori del comitato Lucca Est -. Noi stiamo lavorando da due giorni, anche con la questura, per organizzare al meglio la nostra manifestazione. Non vogliamo creare problemi all'inaugurazione, ma non vogliamo neanche che ci venga impedito di dissentire». E la manifestazione si farà, comunque. Oggi alle 17 riunione per definirei dettagli. Edilizia & Territorio Dell'inaugurazione si può fare a meno. Rossi però la pensa diversamente e dice: «Visiterò l'ospedale quando sarà in funzione, con i malati presi in carico e assistiti. Se vogliono manifestare lo facciano pure, assumendosi le loro responsabilità, ma non voglio essere io ad apparecchiargli la scena e neppure a lasciarmi usare per regalargli un po' di pubblicità. Lucca è una città ordinata e garbata che non merita di essere disturbata. Gli operatori della nostra sanità, tutti di alta qualità e appassionati al loro lavoro, hanno diritto al rispetto e hanno bisogno di lavorare in serenità. Non mancheranno altre occasioni per incontrali, per scambiare opinioni con loro, come già avvenuto in altre circostanze. Quello che conta è che Lucca e i cittadini della provincia avranno un ospedale nuovo, più accogliente, attrezzato con le tecnologie più avanzate e che gli operatori potranno, nelle nuove condizioni di lavoro, sperimentare e migliorare la loro professionalità. Dell'inaugurazione si può fare tranquillamente a meno». Del Ghingaro non ci sta . Stavolta però non tutti sono convinti della bontà della decisione del governatore. Il presidente della conferenza dei sindaci dell'Asl 2, Giorgio Del Ghingaro, dice: «Rispetto la decisione del presidente Rossi, ma non la condivido. Oltre ai comitati, all'inaugurazione ci sarebbero stati tanti cittadini e tante istituzioni che quell'ospedale hanno voluto e difeso considerandolo un'opportunità concreta per il territorio, oltre che un luogo di cura moderno e funzionale perla comunità. Un momento nel quale celebrare l'opera pubblica più importante degli ultimi an- ni sarebbe stato significativo per tutti, soprattutto per coloro che ci hanno lavorato e per coloro che ci lavoreranno, ed anche per quelli come me, che dalla conferenza dei sindaci ne hanno sostenuto la realizzazione. Il presidente Rossi ha deciso così, la Regione ha messo i fondi necessari, quindi non rimane che prenderne atto e ringraziarlo per quanto fatto, con o senza inaugurazione. L'ospedale è finito e questo è quello che davvero conta». Mancano le premesse. Il sindaco Alessandro T'anibellini ricorda che «l'apertura del nuovo presidio ospedaliero rappresenta un avvenimento epocale per la comunità». E aggiunge: «Dispiace che non ci siano le premesse per vivere questo evento in un clima sereno. Adesso pensiamo al trasferimento dal Campo di Marte: ciò che è importante è arrivare nei tempi prestabiliti all'apertura del S. Luca, che rappresenta per Lucca un punto di forza della nuova sanità». Decisione inspiegabile. Per il presidente della Provincia Stefano Baccelli è inspiegabile la decisione di Rossi di annullare, ad appena quarantotto ore dall' evento, l'inaugurazione del nuovo presidio ospedaliero.«Questo dopo anni di impegno, lavoro, discussioni, opi- nioni divergenti, che hanno coinvolto tanti e diversi soggetti. Mi spiace per tutti coloro che, in particolare il personale dell'azienda sanitaria, hanno lavorato all'organizzazione dell'evento. Sarebbe stata comunque l'occasione per un punto sulla situazione di un servizio essenziale qual è quello sanitario. Trovo poi non condivisibili le motivazioni della scelta. Il dissenso e la critica fanno parte del confronto democratico. Rientra nei compiti degli amministratori pubblici sia cercare di trovare soluzioni adeguate per i servizi essenziali, sia confrontarsi con chi, pensandola diversamente, manifesta in modo pacifico il proprio dissenso». Pagina 22 IL SINDACO e A fi 11BELLINI Dispiace che non ci siano le premesse per vivere questo evento in un clima sereno. Ora pensiamo al trasferimento GIORGIO DEL GHINGARO Non condivido questa decisione, sarebbero intervenuti anche tanti cittadini e tante istituzioni che hannovoluto l'ospedale i gazebo installati al san Luca per l'inaugurazione : non serviranno più (Vip) Edilizia & Territorio Pagina 23 . ® I r r - % sono % 1 ' '91 , de Cont ï r -4 tr —d ï lres' e te della Toscana invíla llcc ° test la L SAC® FIVIZZA Csono ancora 280 persone evacuate , questo è un ss a di enticato. Paghi o iL fatto i non aver avuto morti sotto te acerie FIRENZE « CE S L dal governo per le famiglie della Garfa gnana e della Lunigiana danneg giate dal terremoto del giugno 2013. Stavolta non è colpa della politica, né dei parlamentari, né del prefetto Gabrielli, che ha fatto di tutto per liquidare le risorse stanziate. E' colpa di una burocra zia che fa più danni del patto di stabilità, che blocca la spesa, in sensibile ai drammi del Paese e alla sofferenza delle persone». Enrico Rossi indossa l'armatura del governatore furioso e muove guerra contro la Corte dei Conti. «Rea» di aver stoppato il finanzia mento statale di 5 milioni di euro «sostenendo scrive Rossi che la destinazione dei fondi non era sufficientemente chiara». Oltre a lanciare anatemi contro la burocrazia sorda, il presidente della Regione annuncia che organizzerà a sue spese «due pullman per portare a Roma i terremotati 0 r ? a protestare contro questa beffa». La legge di stabilità del2014 ave va stanziato, per i danni del sisma, 5 milioni di euro destinate alle urgenze. Una somma insuffi ciente a coprire i danni, stimati in 69 milioni di euro. Con 318 fami glie ancora evacuate a spese dello Stato e 234 prime case danneggia te dalle scosse. Numeri che si so no scontrati, però, sul formali smo dei giudici contabili, forse distratti dai danni non ingenti. «P T P è il rammarico del presidente Rossi affinché il Parlamento possa modificare quella normativa serviranno anco ra mesi e mesi. Una situazione non più giustificabile e non più tollerabile. Voglio finanziare la protesta, portando davanti al ministero delle Finanze persone in carne e ossa, con le foto delle loro /J/ -, otati e: n n -1 i f c n n la iiana case danneggiate. Così potranno essere motivati quegli scarsi, insufficienti e tardivi contributi». Oltre al sit-in, la Regione è pronta a mettere la parte mancante dei fondi per la ricostruzione. Il progetto prevede un intervento di 21 milioni di euro, 16 sul fondo per l'emergenza e 5, appunto, dalla legge di stabilità, di cui 9 destinati alla messa in sicurezza delle prime case danneggiate. «Era un impegno preso, deciso da Governo e Parlamento, quei soldi servono per consentire alle famiglie di tornare nelle loro case ristrutturate». ACCA TO alla protesta della Regione, arrivano le reazioni rabbiose dei sindaci dei Comuni danneggiati. Paolo Grassi, primo cittadino di Fivizzano, il Comune più colpito dal sisma del giugno 2013, è durissimo. «A Fivizzano ci sono ancora 280 persone fuori casa, solo in ottanta sono riuscite a tornare nelle loro abitazioni. Questa beffa è la prova che siamo un terremoto dimenticato, che non fa notizia. Paghiamo il fatto di non aver avuto morti sotto le macerie». P. PULLMAN «Finanza entnegati per otvazonnsufficienti nifestere o al nstero» Edilizia & Territorio Pagina 24 DECISIONE DELLA CORTE I CONTI FA D ISCUTERE o -9 Terremoto, ni ente soldi. Arriva lo stop Scatta una mobilitazione dei sindaci DOPO IL DANNO la beffa. I danni dei terremoti dello scorso anno in Lucchesia non saranno rimborsati. La legge di stabilità 2014 aveva previsto, per questo, un finanziamento di 5 milioni. Ad oggi non è arrivato neppure un euro ma il presidente il presidente della Regione, Enrico Rossi, è stato informato che la Corte dei Conti ha stoppaio il finanziamento, sostenendo che la destinazione dei fondi non era sufficientemente chiara. Tradotto non arriveranno soldi dal Governo nazionale per le famiglie, soprattutto della Garfagnana, che hanno subito danni dal terremoto, in particolare la scossa del 21 giugno 2013, la più forte registrata in Italia lo scorso anno. A diffondere la cattiva notizia è stato proprio il presidente della Regione, che ha annuncia anche che organizzerà a sue spese due pullman per portare a Roma i terremotati a protestare per questa beffa. ca di dubbi e di proteste. D'altra parte lo stesso presidente Rossi è stato molto chiaro: «Questa volta la colpa non è della politica, né dei parlamentari, né del prefetto Gabrielli che ha fatto di tutto per liquidare quelle risorse, ma di una burocrazia che, sostiene, fa più danni del patto di stabilità, che blocca la spesa, insensibile ai drammi del paese e alla sofferenza delle persone. Lo Stato ha stanziato !,,,a se quenza prosegue ,,. 4 G ;, i ;, .;;.., ; 's.;:; ; : :; .ïs3i ......' i,iÍ í3i:3r,9, f'ts3 p:3( 3.í ;` ics ë ,._ , £,2 s.;í;Vs3r,"Sí:3 s3 !'7'r ,, •. ..,•'!Ci 2..640 i. is3 r7'fr:.S%c2 .,,. ..... 5•2 4:ikitL [( í'... 013; :,•.e d, d),..s , :'s %:;'S_Sd:iés3 ./.t:3("("sèi. ('S Sfs•s,:'.("st !:•s íí2("fc fíi S %i; .!;'Lí•£í:' (3""L.F''e `. [i4_Í.'••/+.[ ; .i ANCORA OGGI ci sono 318 nuclei familiari evacuati a spese dello Stato, e 234 le prime case danneggiate fra Garfagnana e Lunigiana. La notizia, diffusa nella tarda mattinata di ieri, è arrivata come un fulmine in Lucchesia, accolta da una raffi- ,.i, .3,22 2 4'!.£í>. /;.'%t.¡3i:;t[;.ii(!Ï(S%:4 .. !..,,.-,,(`s,3s!.;. 2 0 f's::i.. ..<í ;, .ff"4 s3 l:("<3'!.i 3 ±:3(" c;S.í•í3 tí> ("s s:3•+l; ('s•s ('•s % i"(`S+.i" i 1r <i i i ï¿3i3 i<3 ¡%ëSS.Í•S ïd "t!%ï i f;:? c3(3í:.L3( <3 ;.,: r.r. ,>'...• 5 milioni. Ovviamente non sono sufficienti e la Regione farà la sua parte, mettendo anche se non le compete la parte mancante. Il progetto per la ricostruzione prevede un intervento di 21 milioni di euro di cui 16 sul fondo per l'emergenza e 5 dalla legge di stabilità 2014, di cui 9 destinati alla messa in sicurezza delle case danneggiate. Era un impegno preso, deciso da Governo e Parlamento, e servono per consentire alle famiglie di tornare nelle loro case ristrutturate». PROPRIO ROSSI non ha mancato di fare un confronto concreto: «Nella valutazione dei danni i costi stimati in Lunigiana e Garfagnana sono inferiori del 20-30 per cento rispetto a quelli dichiarati per il terremoto dell'Aquila del 2009». A sera è arrivata la dichiarazione dei parlamentari Pd Raffaella Mariani ed Andrea Marcucci: «Interverremo sul ministro dell'economia affinché siano urgentemente sbloccati i 5 milioni destinati dalla legge di stabilità alla Garfagnana e alla Lunigiana per i danni del terremoto del giugno 2013. Dopo l'erogazione dei fondi di emergenza servono le risorse economiche stabilite per interventi non più rinviabili». ISE GN I Una delle case di Minuccíano che hanno riportato lesioni dal terremoto Edilizia & Territorio Pagina 25 Terremoto, niente soldi Rossi porta tutti a Roma II governatore organizza due pullman per protestare davanti al ministero servono 21 milioni per i lavori, Marcucci e Mariani: «Interverremo sul ministro» ® CASTELNUOVO Neanche un soldo dal governo per le famiglie della Garfagnana e della Lunigiana danneggiate dal terremoto del giugno 2013. A diffondere la cattiva notizia è il presidente della Regione Enrico Rossi, che annuncia anche che organizzerà a sue spese due pullman per portare a Roma i terremotati a protestare per questa beffa. Ancora oggi sono 318 i nuclei familiari evacuati a spese dello Stato, e 234 le prime case danneggiate. La legge di stabilità 2014 aveva previsto, per questo, un finanziamento di 5 milioni. Non solo ad oggi non è arrivato neppure un euro ma il presidente è stato informato che la Corte dei Conti ha stoppata il finanziamento, sostenendo che la destinazione dei fondi non era sufficientemente chiara. Questa volta dunque, non manca di sottolineare il presidente, la colpa non è della politica, né dei parlamentari, né del prefetto Gabrielli che ha fatto di tutto per liquidare Edilizia & Territorio ;MM y M Gli sfollati la notte dei terremoto in Garfagnana quelle risorse, ma di una burocrazia che, sosti ene, fa più danni del patto di stabilità, che blocca la spesa, insensibile ai drammi del paese e alla sofferenza delle persone. Purtroppo affinché il Parlamento pos- sa modificare quella normativa serviranno ancora mesi, mesi e mesi di tempo. Una situazione non più giustificabile e non più tollerabile. Tanto che il presidente ha deciso di finanziare di tasca propria la protesta e ha invitato i sindaci e parlamentari delle due zone ad affiancarlo in questa iniziativa. L'obiettivo è quello di protestare davanti al ministero delle Finanze, portando a Roma le persone in carne ed ossa, con le foto delle loro case danneggiate, così si potranno vedere e conoscere direttamente i destinatari di questi scarsi, insufficienti e tardivi contributi. Lo Stato ha stanziato 5 milioni. Ovviamente non sono sufficienti e la Regione, promette il presidente, farà la sua parte, mettendo anche se non le compete la parte mancante. I parlamen tari del Pd Andrea Marcucci e Raggaella Mariani hanno affermat in serata: «Interverremo sul ministro dell' economia affinchè siano urgentemente sbloccati i 5 milioni destinati dalla legge di stabilità alla Garfagnana e alla Lunigiana per i danni del terremoto. Dopo l'erogazione dei fondi di emergenza servono le risorse stabilite per interventi non più rinviabili». Altro servizio a pagina 12 Pagina 26 FINANZIAMENTO DA 900M1 . . EURO. A GIUGNO TERMINAL BUS AL «C ARDUCCI» . . ocalo merci ok al piano per nquainicare tutta l area ¡y F ° a J ' NUOVI sviluppi per la realizzazione del terminal bus e di un parcheggio scambiatore nell'ex scalo merci. La giunta ha infatti approvato nei giorni scorsi una delibera con la quale di fatto revoca la precedente, la n. 249 del 2013, che approvava il progetto definitivo (stralcio di una progettazione complessiva) relativamente solo alla realizzazione della stazione per il Tpl, con importo complessivo di 600mila euro. Nella delibera l'amministrazione intende procedere allo studio complessivo della sistema- Edilizia & Territorio zione della zona ex scalo merci, al fine di localizzarci non solo il capolinea del trasporto pubblico locale urbano e suburbano, ma anche un parcheggio per i veicoli, adatto a soddisfare i bisogni della zona. A questo proposito la giunta ha inserito nella proposta del piano triennale delle opere pubbliche un finanziamento di 900mila euro finalizzato all'intero progetto. E proprio in merito alla sistemazione dell'area ex scalo merci la prossima settimana l'assessore Francesca Pierotti incontrerà a Fi- renze i responsabili di Ferservizi per verificare tutto il piano di recupero, nel quale sono inseriti sia il terminal che il parcheggio. Il terminal bus verrà spostato a giugno, in concomitanza con la chiusura delle scuole, al parcheggio Carducci. Questo consentirà di recuperare posti auto a ridosso del centro storico, in piazzale Boccherini, e contemporaneamente darà la possibilità di intervenire all'ex scalo merci con i lavori che impegneranno l'area almeno per tutto l'anno 2014. Pagina 27 OLTRE AL CAPOLINEA DEI BUS "W -T un parchieggio nell'ex scalo merci / LUCCA Sviluppi per la realizzazione del terminal bus e di un parcheggio scambiatore nell'ex scalo merci. La giunta ha approvato una delibera con la quale di fatto si revoca la precedente, che approvava il progetto definitivo (stralcio di una progettazione complessiva) relativamente solo alla realizzazione della stazione per il trasporto pubblico locale, con importo complessivo di 600mila euro. L'amministrazione intende "procedere allo studio complessivo della sistemazione della zona ex scalo merci, per localizzarci non solo il capolinea del trasporto pubblico locale urbano e suburbano, ma anche un parcheggio per i veicoli". La giunta ha inserito nella proposta del piano triennale delle ope- re pubbliche un finanziamento di 900mila euro finalizzato all'intero progetto. Sulla sistemazione dell'area ex scalo merci la prossima settimana l'assessore alla mobilità Francesca Pierotti incontrerà a Firenze i responsabili di Ferselvizi per verificare il piano di recupero, nel quale sono inseriti terminal e parcheggio. Frattanto il terminal bus verrà spostato a giugno, con la chiusura delle scuole, al parcheggio Carducci. Questo consentirà di recuperare posti auto a in piazzale Boccherini, e darà la possibilità di intervenire all'ex scalo merci con i lavori che dureranno per tutto il 2014. Lo scalo merci (Vip) Edilizia & Territorio Pagina 28 SISY e . L 'S SUED E'IN PROGRAMMA PER IL 10 e e n bigno A propo rlo ®i s aor 'r 1 e . , e ._ .. l pres idente dell 'ass ise Ga rzella TRALICCI Terna nell'Oltreserchio, se ne occuperà anche un Consiglio comunale straordinario destinato a svolgersi direttamente sul territorio interessato dal progetto. E' quanto è intenzionato a fare il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella che, dopo l'ennesima assemblea molto tesa, stavolta indetta dal Pd, è entrato nell'ordine di idee che va coinvolta la massima assemblea cittadina su di un tema che sta scatenando una vera e propria mobilitazione da parte dei residenti, totalmente contrari alle due nuove linee rispettivamente da 380 e 132 Kv che Terna vuole far passare dalle colline della zona. Lunedì 8 alla scuola «Custer De Nobili» a Santa Maria a Colle, si terrà un'assemblea pubblica con sindaco e rappresentanti di Terna, ma due giorni dopo, mercoledì 10, si dovrebbe tenere il Consiglio comunale straordinario, aperto alle voci dei cittadini in un locale, ancora da invi- duare della zona. «Mi pare opportuno un confronto con gli abitanti - spiega Garzella per quanto gli strumenti in mano all'aula consiliare siano sicu- me una serie di azioni legali. r IELLI N AI Comune ha taciuto una situazione che conosceva d amesi» ramente ridotti. Ciò non toglie che di fronte a una situazione che si preannuncia foriera di conseguenze, il Consiglio comunale e tutte le forze in esso presenti debbano fare in modo di sentirsi vicino alle necessità di una parte della popolazione lucchese». I residenti di quelle zona si sentono in qualche modo traditi, visto che non sapevano nulla del progetto sino a pochi giorni fa. Accanto ai residenti dell'Oltreserchio anche quelli di altri comuni limitrofi a Lucca, come Massarosa e Camaiore: le linee in programma finirebbero per passare anche da quelle parti. Allo studio la costituzione di un comitato, co- La raccolta firme già partita. Ancora da capire, infine, quale sarà il parere che il Comune intende esprimere entro il 19 aprile sul progetto di Terna, visto che la procedura di Valutazione di impatto ambientale è già partita il 20 marzo scorso. «E' grave che l'amministrazione comunale abbia tenuto all'oscuro il Consiglio sul nuovo percorso dell'elettrodotto - afferma il capogruppo comunale di Forza Italia Marco Martinelli - visto che Terna ha dichiarato sulla stampa locale che c'è stata la condivisione con i Comuni interessati attraverso almeno venti incontri negli ultimi sei mesi. Il fatto che si arrivi ad un Consiglio comunale, che mi auguro sia aperto al contributo dei comitati, delle associazioni e di tutti gli enti interessati, solo dopo che il caso è scoppiato sulla stampa certifica la mancanza di trasparenza dell'amministrazione Tambellini che ha taciuto fino ad oggi su una situazione che invece conosceva da mesi . E' necessario che le Istituzioni facciano sentire la loro vicinanza alla popolazione non solo a parole, ma con atti concreti». Fab. Vinc. E LETTRODOTTO li tracciato della discordia ha fatto infuriare numerosi residenti . Oraci sarà un consiglio straordinario Edilizia & Territorio Pagina 29 Elettrodotto, l'ambe chiede l'inchiesta pubblica Partitala lettera al ministero firmata dal sindaco: la procedura consente il confronto tra i dati del progetto Terna e le osservazioni dei cittadini È partita ieri la lettera, firmata dal sindaco Alessandro Tambellini, in cui il Comune chiede al ministero di attivare la procedura di inchiesta pubblica sul megaelettrodotto dell'Oltreserchio. Il sindaco mette in evidenza «l'elevato grado di interessamento del territorio sia per la realizzazione del nuovo tracciato dell'elettrodotto 380 e 132 Kw, che per la "nuova stazione elettrica", nonché la successiva dismissione delle infrastrutture non più necessarie». Per questo chiede all'autorità competente «di disporre lo svolgimento della procedura di "inchiesta pubblica e contradditorio"». Una procedura che può disporre l'esame dello studio di impatto ambientale, dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni del pubblico, anche in considerazione della particolare rilevanza degli effetti ambientali del progetto, senza che ciò comporti interruzioneo sospensioni dei termini dell'istruttoria. L'inchiesta che si svolge tramite audizioni aperte al pubblico, può prevedere consultazioni con gli autori di osservazioni, con il proponente e con gli estensori del progetto e dello studio di impatto ambientale e si conclude con una relazione sui lavori svolti ed un giudizio sui risultati emersi, da acquisire e valutare ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale. Intanto a Maggiano nel corso dell'assemblea a Maggiano sui lavori pubblici partecipati, l'assessore all'ambiente Francesca Pierotti è tornata a illustrare l'iter del riassetto dell'elettrodotto come proposto dalla società Tema al ministero per l'ambiente, che è titolato nel rilascio della valutazione di impatto ambientale. Pierotti ha ribadito che l'amministrazione comunale non ha dato alcun assenso, ma ha sottoscritto un verbale «del tavolo tecnico che è servito ad una prima individuazione delle fasce di fattibilità delle nuove linee, con la previsione della contemporanea demolizione di altri tratti esistenti e che insistono su zone densamente abitate. Lo stesso tavolo tecnico è inoltre servito a delineare una prima proposta di localizzazione della nuova stazione elettrica non definita nella sua specificità». Altra cosa è invece il progetto vero e proprio, per il quale il 20 marzo Terna ha chiesto l'attivazione della Via al ministero. Il Comune di Lucca, al pari di Provincia e Regione avrà tempo fino al 19 aprile per presentare le proprie osservazioni, che dovranno in particolare valutare l'impatto dell'opera dal punto di vista paesaggistico e idrogeologico. L'amministrazione comunale inoltre ha promosso una assemblea per martedì alla scuola Custer De Nobili a Santa Maria a Colle. Il consigliere comunale Marco Martinelli (Forza Italia) accusa però la giunta di aver tenuto all'oscuro il consiglio comunale e chiede un dibattito in tempo rapidi. Icttrnd,d,", i emludlinl chi. lc lind,ie,Li pubólìc .v Edilizia & Territorio Pagina 30 F'/rär-- %>? 4* MI 090 La simulazione del nuovo impianto Terna Edilizia & Territorio Pagina 31 Elettrodotto, ë corsa contro il tempo il 19 aprile scade il termine per produrre le osservazioni alla richiesta di Via presentata da Terna ! CAMAIORE Elettrodotto Terna, è partita la richiesta al ministero per attivare la procedura di inchiesta pubblica. A far partire l'iter è il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, ma la questione interessa (seppure in maniera minore) anche Massarosa e Camaiore, visto che il nuovo tracciato dell'elettrodotto attraversa anche una piccola parte del territorio di questi due Comuni. Si tratta di una procedura che può disporre l'esame dello studio di impatto ambientale, dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni del pubblico, anche in considerazione della particolare rilevan- za degli effetti ambientali del progetto, senza che ciò comporti interruzione o sospensioni dei termini dell'istruttoria. L'inchiesta che si svolge tramite audizioni aperte al pubblico, può prevedere consultazioni con gli autori di osservazioni, con il proponente e con gli estensori del progetto e dello studio di impatto ambientale e si conclude con una relazione sui lavori svolti ed un giudizio sui risultati emersi, da acquisire e valutare ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale. Intanto, mercoledì sera nel corso dell'assemblea pubblica organizzata a Maggiano sono emersi altri particolari sull'iter che il progetto seguirà. Si è ap- preso che il 20 marzo Terna Rete Italia ha chiesto l'attivazione della Valutazione di impatto ambientale (Via) al ministero. I Comuni toccati dal progetto hanno tempo fino al 19 aprile per presentare le proprie osservazioni, che dovranno in particolare valutare l'impatto dell' opera dal punto di vista paesaggistico e idrogeologico. «Il nostro ufficio Ambiente le ha già preparate - spiega il sindaco di Massarosa Franco Mungai Terna ci ha offerto a titolo compensativo del danno ambientale 175mila euro. Valuteremo pro e contro prima di decidere». In realtà, il nuovo tracciato non è così negativo per il territorio di Massarosa, dato che allontana l'attuale linea da 132 kw dalla zona di Compignano, dove si trovano sono alcune case. Anche il Comune di Camaiore (a cui Terna ha offerto a titolo risarcitorio 8lmila euro) non sembra essere troppo danneggiato dal nuovo percorso, visto che la nuova linea si allontana dal centro abitato di Fibbialla. «In ogni modo - spiega il sindaco Alessandro Del Dotto non abbiamo firmato niente e prima di farlo ascolteremo il parere dei cittadini». Il tempo però è tiranno: il 19 aprile scade il termine per presentare le osservazioni. Martedì, intanto, a Santa Maria a Colle nuovo incontro pubblico: stavolta con i tecnici di Terna. Un traliccio dell'elettricità Edilizia & Territorio Pagina 32 I wJ TRAFFICO, INSORGONO I RESIDENTI AL PIAGGIONE ® GLI ABITANTI del Piaggione sono sul piede di guerra. Da lunedì scorso chi deve tornare a casa proveniente da Lucca deve raggiunge Borgo a Mozzano poi tornare indietro fino al Piaggione. «Per raggiungere le nostre abitazioni - dice il presidente del comitato paesano, Giuseppe Aldi - siamo costretti a fare il giro da Borgo a Mozzano, percorrendo la Lodovica e tornando poi indietro sulla statale del Brennero per un totale di circa 17 chilometri in più, contro le poche centinaia di metri che separano il paese dall'interruzione per i lavori di illuminazione alla variante». : s, 7 í,. 17 dente del comitato - e nessuna soluzione idonea è stata adottata per ovviare a tale disagio. Oltretutto, ancora una volta, come sostiene da tempo il nostro Comitato paesano, si evidenzia la necessità di un ripristino della fermata del treno che eviterebbe il disagio in casi come questo e l'isolamento totale del paese come già accaduto in caso di calamità». Una 1 tfl» ±OIO 11td protesta dunque sia sui tempi dell'intervento, che potevano essere meglio organizzati, sia soprattutto sulla comunicazione. Al Piaggione non erano stati informati della chiusura con volantini o con manifestini al locale circolo. Così molti sono rimasti sorpresi della chiusura e della lunga deviazione che oggi è necessaria per raggiungere il paese. «NESSUN ORGANO competente ha avvertito preventivamente i paesani - aggiunge il presi- Edilizia & Territorio Pagina 33 N Villa Basilica, la rocca torna all'antico splendore 1 VILLA BASILICA Dopo sette secoli, la "Rocca" torna all'antico splendore. L'antica fortezza sarà inaugurata domenica, al termine di 5 anni di lavori che hanno portato al suo pieno recupero e che sono stati realizzati grazie al finanziamento ottenuto attraverso il Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale e a un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Sono state ricostruite le mura perimetrali e restaurata la torretta di avvistamento. La rocca risale XII-XIII secolo ed è stata costruita su una roccia che domina il paese e la valle. In vari documenti medievali si dice che poteva contenere una piccola guarnigione e che era dotata di un mulino, di una cisterna, di un frantoio e di un forno. Dopo alcuni scavi e i primi di lavori di recupero, a partire dl 2006 sono partiti gli interventi di restauro veri e propri, che sono costati circa 300 mila euro. Adiacente alla rocca vi è l'antica via Comunale che da Villa Basilica va sull'Altopiano delle Pizzorne; tale strada è attualmente oggetto di recupero, grazie al finanziamento ottenuto, dal comune sul Piano di Sviluppo Rurale della Provincia, per un importo complessivo di 140 mila euro. I lavori sono iniziati nel settembre scorso e il percorso è già utilizzabile. Per quanto riguarda le celebrazioni per l'inaugurazione della rocca, il programma prevede alle 10 il convegno "La rocca di Villa Basilica" (Sala Convegni del Comune), al quale parteciperanno il progettista del recupero, Nicola Gallo, il rappresentante della Soprintendenza Giulio Ciampoltrini, il presidente del Gal Garfagnana Luigi Favari, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Arturo Lattanzi e Antonio Romiti, dell'Istituto Storico Lucchese. inoltre possibile visitare una mostra di coltelli e spade gestita dall'Associazione Culturale "Valleriana". Alle 12, spettacolo di sbandieratori del Gruppo Balestrieri di Lucca, mentre alle 13 di terrà l'inaugurazione vera e propria, alla quale faranno seguito un banchetto gratuito a base di prodotti tipici, curato dalle associazioni del territorio, le esibizioni del Corpo Musicale "Don Francesco Martini", della Corale "La Rocca Carlo Franchi" e del coro "Santa Chiara" e uno spettacolo di falconieri. Arianna Bottari Nella Sala Convegni sarà La struttura così recuperata verrà utilizzata prevalentemente nel periodo estivo per serate ed eventi culturali, turistici e di intrattenimento. Edilizia & Territorio Pagina 34 La fortezza viene inaugurata domani al termine di lavori durati cinque anni Ospiterà appuntamenti culturali, turistici e di intrattenimento Edilizia & Territorio Pagina 35 IN PIAZZA DEL GALLETTO E VIA DEL GIARDINO vor La i • man AL VIA alcuni interventi di manutenzione a Barga. A darne notizia è il sindaco, Marco Bonini, che ha illustrato i lavori che interesseranno nel centro storico piazza del Galletto, poi via del Giardino e l'illuminazione in località Lato. «Siamo soddisfatti - ha detto il primo cittadino - perché rispondiamo alle richieste dei cittadini e miglioriamo alcuni aspetti di Barga che necessitavano di un puntuale intervento». 1 la- Edilizia & Territorio u , .. i G vori riguardano il problema dell'abbassamento del piano di piazza Galletto, che sta interessando anche il muro di recinzione di un'abitazione, la strada di via Lato con l'inserimento di alcuni punti luce che andranno a completare l'illuminazione pubblica esistente e via del Giardino, tra gli incroci di via Mordini e via Canipaia, col rifacimento della pavimentazione attuale. Interventi al via a breve: investiti 40mila euro. Pagina 36 Ma ® BARGA Partono i cantieri anche in centro storico. Dopo il rifacimento dei marciapiedi e l'arredo in un lungo tratto di via Repubblica a Fornaci, ora tocca ad alcuni importanti interventi di manutenzione a Barga. A darne notizia è il sindaco, Marco Bonini, che ha illustrato i lavori che interesseranno nel ® V ® pubbUc ì nel centro storico centro storico Piazza del Galletto, poi via del Giardino e anche l'illuminazione in località Lato. Si tratta di lavori messi in conto nel piano delle opere pubbliche, e che miglioreranno la sicurezza per residenti e non. «Siamo soddisfatti - ha detto il primo cittadino - perché in questo modo rispondiamo alle richieste dei nostri cittadini e miglioriamo alcuni aspetti di Barga che necessitavano di un puntuale intervento». Nel dettaglio, i lavori riguardano il problema dell'abbassamento del piano di piazza Galletto, che sta interessando anche il muro di recinzione di un'abitazione, la strada di via Lato con l'inserimento di alcuni punti luce che andranno a completare l'illuminazione pubblica esistente e via del Giardino, tra gli incroci di via Mordini e di via Canipaia, con il rifacimento della pavimentazione attuale che presenta alcuni problemi. Gli interventi partiranno a breve per un investimento di 40mila euro. Nei giorni scorsi, andando sul fondovalle, è stato compiuto il rifacimento totale dei marciapiedi a Fornaci nel tratto centrale di via Repubblica, uniformando il manto pedonale a quello dall'altra parte della strada principale del paese. Nicola Bel lanova Edilizia & Territorio Pagina 37 Av p orto: fgo e pericolo Ma la ira s'è persi nel na L,V II Comune da fine 2012 ha a disposizione 1, 3 milioni di fondi regionali Sull'appalto c' un provvedimento ell'Autorit di vigilanza sui contratti pubblici dl Donatella Francesconi 1 VIAREGGIO I pescatori se lo raccontano ad ogni ingresso/uscita: l'avamporto è pericoloso, con la sua melma nera, l'assenza di fondale in alcuni punti che vanno imparati a memoria per tutelare se stessi e le barche. «L' avamporto è soggetto al continuo insabbiamento dovuto alla corrente marina proveniente da sud. Pertanto i materiali da dragare consistono esclusivamente in sabbie apportate dalla stessa. Il volume del materiale da rimuovere è previsto in 10mila metri cubi, per una spesa complessiva di 1.300.000 euro». Era il settembre 2012, l'amministrazione del sindaco Luca Lunardini era stata sostituita dal commissario prefettizio Domenico Mannino che aveva messo le questioni portuali nella mani dell'ammiraglio in pensione Marco Brusco. Così annunciava una nota del Comune: «Il bando per l'assegnazione dei lavori, necessari per garantire la sicurezza della navigazione sarà pubblicato non appena la Regione accrediterà con proprio decreto l'importo assegnato. L'escavo dei materiali avverrà mediante gru su mezzo galleggiante. Il materiale scavato sarà depositato in area adiacente e stoccato in attesa di essere caricato e trasportato a discarica, in quanto non idoneo al ripascimento del litorale. L'inizio degli interventi è previsto nel mese di gennaio 2013 e i tempi per l'esecuzione degli stessi si prevedono in 90 giorni, esclusi i periodi di avverse condizioni meteo marine». Edilizia & Territorio Gennaio 2013 è trascorso da un anno e due mesi. E in avamporto non è intervenuto il Comune, ma non ha messo draga neppure l'Autorità portuale che poco dopo essersi insediata, quasi un anno fa, ha approvato un intervento analogo per 20mila metri cubi. Due interventi, entrambi finanziati, e nessuno dei due realizzato. La gara . Ma torniamo alla gara che il Comune ha realmente bandito il 18 dicembre 2012 (determina numero 1542) per un milione e 300mila euro di intervento e 10mila metri cubi di sabbia da togliere: 130 euro il costo al metro cubo perché così viene spiegato dal dirigente del Comune, Riccardo Raffaelli - il costo dello smaltimento in discarica per questo tipo di rifiuti incide moltissimo. L'affidamento. L'11 febbraio 2013, con determina numero 170, a firma di Riccardo Raffaelli i lavori sono aggiudicati all'associazione temporanea di imprese (Ati) tra le imprese "Menela. Coni Srl" e "Colussi Srl" entrambe di Chioggia. Per un totale di 918.010 euro. I118 aprile dello stesso anno, con determina numero 451, si affida il monitoraggio ambientale delle operazioni di dragaggio dell'avamporto ante, durante e post operam. L'importo ammonta a 36mila euro e viene scelto il Centro interuniversitario di biologia marina ed ecologia applicata "G.Bacci" di Livorno. Da qui in poi, dell'escavo in avamporto si perdono le tracce. L'Autorità di vigilanza . Mentre Viareggio ci dorme su, nell'ot- tobre 2013 arriva il parere numero 157 emesso dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi, forniture. Alla quale si era rivolto il raggruppamento temporaneo di imprese composto dal Consorzio stabile Aedars (capogruppo) e dalla Poseidon Service ed escluso dalla valutazione delle offerte. Il Consiglio dell'Autorità, invece, ha delibe- rato di ritenere «che il Comune di Viareggio abbia illegittimamente escluso dalla gara il Consorzio". Alle domande del "Tirreno" su cosa sia accaduto dall'affidamento temporaneo (oltre un anno fa) ad oggi, Riccardo Raffaelli spiega che alla verifica pre stipula del contratto «una delle due imprese che costituivano l'Ati non ha dimostrato di avere i requisiti». Dopo questo stop... il "diluvio". Nel senso che la seconda delle aziende che ha partecipato non è stata contattata, il Consorzio Aedars non è stato riammesso, l'avamporto è ancora lì con il suo fondale pericoloso. Sul quale si sono fatti rilievi e analisi, nel frattempo...Così usa a Viareggio quando si tratta di gare, è l'unica conclusione possibile. ;lvampaf¢ fango c prrimlo `.. 11o1osv.is2pcrs'vie1 nuflk Pagina 38 'ingresso nel porto trai due fanali (foto Paglianti) Edilizia & Territorio Pagina 39 Torre Maffide: servono 50mRa curo per naprirla La Torre Matilde VIAREGGIO La Torre Matilde, il monumento più vecchio in città, è chiuso da oltre un anno, ma rischia di rimarci ancora per molto, se non verranno trovati i soldi necessari per mettere a norma l'impianto elettrico che ha reso il monumento inagibile, con la conseguente chiusura. Abbiamo reso notala vicenda nei giorni scorsi, ma la situazione rischia di rimanere in stallo, visto che interpellata l'amministrazione comunale sulla vicenda, il dirigente, Pier Nello Martelli ha dichiarato: «ho solo avuto una comunicazione dall'ingegnere capo sull'inagibilità della Torre Matilde, - dice - a causa dell'impianto elettrico non a norma e che la somma necessaria per eseguire i lavori ammonta a circa 50mila euro». Una cifra «chiesta, come contributo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Ma non è stato concesso, quindi per ora non ci sono i fondi necessari sembrerebbe per poter realizzare i lavori». Traducendo in termini molto semplici significa che se non ci sarà un benefattore o se il Comune non troverà i soldi la Torre Matilde rimarrà chiusa e non si sa per quanto tempo ancora. Roy Lepore 1%>ra Pantetra deeradu' epiirci, ì,, cltt*chcii:'lnli g?, Edilizia & Territorio Pagina 40 Approdo lago 140mRa curo di lavori da fare 0 TORRE DEL LAGO Dieci inviti ad altrettante imprese chiamate dalla Viareggio porto a candidarsi a termine l'intervento sull'approdo turistico in riva al lago di Massaciuccoli . Sono appena stati inviati - spiega il presidente della società pubblica, Giovanni Giannerini - e c'è tempo dieci giorni per farsi avanti. L'importo dei lavori da realizzare è di 140mila giuro per terminare - continua Giannerini - «il capannone destinato a docce e spogliatoi , quello per il ricovero delle barche, ma anche il ristorante-bar». Un intervento , quello sull'approdo di acqua dolce, che Giannerini ha ereditato dalla precedente gestione della società, affidata alla presidenza di Alessandro Volpe. Una volta aperte le buste con le offerte, la scelta finale - continua Giannerini - «è nelle mani del direttore dei lavori e del responsabile unico del procedimento». Che sono rispettivamente Paolo Polvani e Pietro Romani (direttore della Viareggio porto). La società pubblica dovrà poi decidere in merito alla gestione del ristorante : «La mia idea è quello di affidare la gestione - conclude Giannerini -. Ma qui mi dovrò confrontare con la Fondazione Festival pucciniano , alla quale paghiamo l'affitto . Il cui direttore, Moretti, propenderebbe invece per una gestione interna assumendo personale a tempo determinato , come già accade per il bar del teatro. E una questione aperta, tutta da esaminare ...» . (df.) Edilizia & Territorio Pagina 41 Ottocentom í la per m igliorare strade ne i paesi SEMAFORO verde per la riqualificazione delle strade di Camaiore. Dal capoluogo alle frazioni, da Lido alle Seimiglia, l'amministrazione Del Dotto ha stanziato 800mila euro per nuove asfaltature e messa in sicurezza . E' in corso la stesura del bando di gara per l'affidamento dei lavori , i primi dei quali potranno iniziare prima dell'estate. Tra le vie interessate, per circa 93 mila euro di lavori, ci sono quella per Torcigliano, le zone di Pontemazzori (via San Lorenzo), Montebello (Rio Tesorata, con rinforzo interno alla sede stradale) e Vado (via del Campanile), mentre per quanto riguarda Capezzano Pianore saranno messi in atto interventi su via Acquarella, via Dietromonte e via Carraia (100 mila euro complessivi) per renderle più scorrevoli . A Lido, nei due lotti est e ovest, sono interessate piazza Centauro, via Rovereto, via Trieste, via del Trebbiano, via Italica dal cavalcavia al ponte dell'autostrada ; inoltre via dei Pini, via Leopardi, tratti di viale Colombo e viale Pistelli, piazza Ferrari, via Italica da viale Colombo a viale Pistelli, per un totale di circa S50mila euro . Settantacinquemila euro invece per lavori sulle strade delle Seimiglia, in particolare per il paese e i relativi snodi della via principale di Migliano, per l'allargamento di via Fibbialla verso Corolla e per via Primo Lucchesi. Edilizia & Territorio Pagina 42 H Comune rifà le strad . e: ecco curo ! CAMAIORE Semaforo verde da parte dell'amministrazione Del Dotto per la riqualificazione delle strade comunali di Camaiore. Dal capoluogo alle frazioni, da Lido alle Seimiglia, oltre 800 mila euro per nuove asfaltature e messa in sicurezza. Cinque i lotti in cui sono divisi gli interventi: già approvati i progetti esecutivi di tre di questi. Si tratta dei lavori previsti a Capezzano Pianore, dove saranno messi in atto interventi su via Acquarella, via Dietromonte e via Carraia (100 mila euro complessivi) per rendere più scorrevole e meno esposta a rischi la circolazione del traffico, in particolare quello pesante. A Lido di Camaiore, nei due lotti est e ovest, sono interessate piazza Centauro, via Rovereto, via Trieste, via del Trebbiano, via Italica dal cavalcavia al ponte dell'autostrada; inoltre via dei Pini, via Leopardi, tratti di viale Colombo e viale Pistelli, piazza Ferrari, via Italica da viale Colombo a viale Pistelh. Totale per quest'area, circa550mila euro. «Nei prossimi giorni - spiega l'assessore ai lavori pubblici Simone Leo - saranno approvati anche i progetti esecutivi per gli altri due lotti: Seimiglia e Camaiore. Gli uffici stanno lavorando alla predisposizione dei bandi: saranno cinque, uno per lotto. I lavori saranno nessi a gara tra aprile e maggio e l'aggiudicazione ci sarà a giugno. Ma il grosso degli interventi, perlomeno a Lido, verrà avviato dopo l'estate per non creare problemi al turi smo. Su Capezzano, invece, valuteremo se è il caso di iniziare subito». Edilizia & Territorio Pagina 43 G IUNTA COMUNALE STA STUDIANDO QUESTA SOLUZI ONE ; / , , P J// yH// - / , , Il . 4/ Alv - ,//r !/// ' ho 19 ;.. . r > / . // ///irr 71111.e possibili is issi i di alcuni hotel potrebbero rilanciare l'edilizia LA VARIANTE URBANISTICA vedrà o svincolo degli alberghi favorendo la prima casa. Molte le strutture ricettive che soprattutto a Lido di Camaiore sono ferme da anni a causa della crisi e dell'edilizia bloccata: ecco che il Comune cerca di dare un giro di vite per dare uno slancio di energia all'una e all'altra faccenda. E' pronta infatti la variante che l'amministrazione comunale intende approvare per mutare i parametri di trasformazione degli alberghi oramai inutilizzati a causa delle condizioni Edilizia & Territorio CONFRONTO Resta da capire se nei partiti di magg ioranza tutti saranno d'accordo e dei costi da affrontare. Il documento è stato per adesso discusso solo all'interno della maggioranza e verrà illustrato a breve dall'assessore Simone Leo. La norma che sotto la giunta Bertola aveva previsto lo svincolo degli alberghi con `superoneri' di urbanizzazione e a determinati parametri di ampiezza degli appartamenti che dovevano essere realizzati, 100 metri quadrati ad esempio, viene mutata nel verso di mantenere la destinazione alberghiera se possibile con gli adeguamenti possibili e tollerabili economicamente. Pensiamo ad esempio all'hotel Panoramic, che risolse il bilancio comunale con 4,5 milioni di oneri di urbanizzazione. Oggi in sostanza, se il proprietario di un piccolo hotel riuscirà ad adeguarsi e a mantenerne la funzione, bene: nel caso in cui invece non possa o la struttura sia impossibile da recuperare come albergo, si potrà trasformarla in appartamenti in linea peraltro con l'esigenza di prima casa dei cittadini. Il che significa che i parametri non verranno allargati, se mai ristretti. La manovra consente di conciliare le esigenze di intervenire sull'esistente e quindi di rimettere in moto oltre che immobili in disuso anche le imprese edili locali, di favorire comunque la funzione ricettiva Isabella Piaceri Pagina 44
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