Rassegna Stampa 4 aprile 2014 - Associazione degli Industriali

venerdì 4 aprile 2014
INDICE RASSEGNA STAMPA
venerdì 4 aprile 2014
Economia e imprese locali
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 13
Le Officine Celli si ampliano e assumono. Festa per i 40 anni
della storica Fapim
Massimo
Stefanini
1
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 15
PCMC. I macchinari saranno potenziati
2
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 7
Impianti di cogenerazione, il Comitato torna alla carica e
invita a chiedere i danni al Comune
3
Tirreno Lucca
04/04/2014
p. I
«Nessun rilievo del Tar sulle autorizzazioni»
4
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 15
Pescaglia, i dipendenti della Metaform: «Aspettiamo da
giugno la cassa integrazione»
5
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 18
Valori d'impresa in azione Storie di aziende anti-crisi
6
Tirreno Lucca
04/04/2014
p. VII
Libro sulle imprese all'assindustriali
7
Lagazzettadilucca.
It
03/04/2014
"Valori di impresa in azione": l'eccellenza di Sofidel nel libro
di Vittorio Coda
8
Loschermo.It
03/04/2014
"Valori di impresa in azione": si presenta a Lucca il libro di
Vittorio Coda
9
Luccaindiretta.It
03/04/2014
Valori di impresa in azione
10
Nazione Viareggio
04/04/2014
p. 2
Termomeccanica. «Debito residuo, l'ostacolo giuridico c'è
Pago se mi date la quota degli impianti»
11
Tirreno Viareggio
04/04/2014
p. III
Privatizzazione bloccata dal Triangolino
13
Nazione Viareggio
04/04/2014
p. 9
Perini la bufera dei numeri
14
Tirreno Viareggio
04/04/2014
p. III
Perini, trattativa difficile. Fim: esuberi, numeri azzardati
15
Tirreno Viareggio
04/04/2014
p. XIII
Seravezza. Lapideo, i sindaci da Rossi «Creeremo più lavoro» I Cinzia Carpita
16
Tirreno Viareggio
04/04/2014
p. XIII
Piano regionale, non solo cave
17
Edilizia & Territorio
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 1-4
Tirreno Lucca
04/04/2014
p. 1-III S. Luca, salta l'inaugurazione
Qn
04/04/2014
p. 19
Non ci sono soldi per i terremotati La Corte dei Conti blocca 5
milioni
24
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 5
Terremoto, niente soldi. Arriva lo stop Scatta una
mobilitazione dei sindaci
25
Tirreno Lucca
04/04/2014
p. X
Terremoto, niente soldi Rossi porta tutti a Roma
26
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 11
Scalo merci, ok al piano per riqualificare tutta l'area
27
Tirreno Lucca
04/04/2014
p. II
Un parcheggio nell'ex scalo merci
28
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 11
Tralicci, Consiglio straordinario
29
Tirreno Lucca
04/04/2014
p. I
Elettrodotto, Tambellini chiede l'inchiesta pubblica
30
Tirreno Viareggio
04/04/2014
p. IX
Elettrodotto, è corsa contro il tempo
32
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 4
Piaggione. «Case allontanate di 17 chilometri»
Tirreno Lucca
04/04/2014
p. VII
Villa Basilica, la rocca torna all'antico splendore
Nazione Lucca
04/04/2014
p. 15
Fornaci. Lavori di manutenzione
Tirreno Lucca
04/04/2014
p. X
Via ai lavori pubblici nel centro storico
Nicola Bellanova
37
Tirreno Viareggio
03/04/2014
p. I
Viareggio. Avamporto: fango e pericolo Ma la gara s'è persa
nel nulla
Donatella
Francesconi
38
Tirreno Viareggio
04/04/2014
p. V
Torre Matilde: servono 50mila euro per riaprirla
Roy Lepore
40
Tirreno Viareggio
04/04/2014
p. III
Torre del Lago. Approdo al lago 140mila euro di lavori da fare
41
Nazione.It
04/04/2014
p. 10
Camaiore. Ottocentomila euro per migliorare le strade nei
paesi
42
Indice Rassegna Stampa
Il Pasticcio
Paolo Mandoli
18
Fabrizio Tonelli
21
33
Arianna Bottari
34
36
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
venerdì 4 aprile 2014
Tirreno Viareggio
04/04/2014
p. IX
Il Comune rifà le strade: ecco 800mila euro
Nazione Viareggio
04/04/2014
p. 10
«Meno posti letto e più 'prime case'»
Indice Rassegna Stampa
43
Isabella Piaceri
44
Pagina II
I
L'AZIENDA MECCANICA D RUGHI OPERA CON LE CARTIERE. IN VISTA TANTE INIZIATIVE PER LA FABBRICA ALTOPASCESE
Officine Cc ° si ampliano e assumono. Festa per i 40 anni della storica Fapim
IN NETTA controtendenza rispetto alla congiuntura economica attuale. La storica azienda delle officine meccaniche Celli, che produce macchinari per cartiere, eseguirà un
notevole ampliamento di superficie coperta per duemila
metri quadrati aggiuntivi a Rughi, nel Comune di Porcari,
con l'obiettivo di attivare nuove linee produttive in
un'area sinora non utilizzata. Ciò avrà positive ripercussioni a livello occupazionale, con possibili nuove assunzioni.
Gli atti in Municipio (nello specifico la concessione) è già
ok e il cantiere aprirà entro poche settimane. La realizzazione dell'immobile costituirà ossigeno puro per le numerose ditte del luogo che vi lavoreranno, contribuendo a
riavviare il motore di una vasta economia locale bloccata
dalla crisi. Davvero una buona notizia, anche perché si tratta di un cospicuo investimento. La Celli spa, nata nel 1946
e trasferitasi da Pescia a Porcari, divenne ben presto il punto di riferimento per assistenza e ricambi delle macchine
da cartiera: la decisione di occuparsi di quelle collocate
all'avvio e al termine del ciclo produttivo e la diversificazione hanno rappresentato la svolta, con la formazione di un
gruppo consolidato formato da più aziende e a dimensione
internazionale. L'assessore al lavoro e vice sindaco Leonardo Fornaciari, commenta: «Per noi queste imprese rappresentano un patrimonio irrinunciabile, i tempi sono cambiati rispetto al boom dell'espansione industriale, ora la filosofia urbanistica è quella di mantenere queste realtà legate al territorio». La Fabbrica Accessori per Infissi Metallici (Fapim), con stabilimenti a Altopascio e Spianate, festeggia i 40 anni: venne fondata nel 1974 da Paolo Bellandi,
Lido Bendinelli e Sergio Pacini, sviluppandosi in tutto il
Mondo grazie alla costante innovazione tecnologica. In allestimento una mostra permanente. Previsti diversi eventi, sabato 5 al via con una estemporanea di pittura, si proseguirà con gare di pesca e molto altro, evento finale il 18
luglio.
Massimo Stefanini
Economia e imprese locali
Pagina 1
BARRY WEHMILLER, ACCOR DO PER
macch nar sar,
i
i
LA BARRY Wehmiller, gruppo multinazionale di cui fa parte la PCMC Italia con
sede a Diecimo, ha da poco siglato un accordo per un 'importante acquisizione che permetterà al gruppo di potenziare la piattaforma macchinari per la trasformazione della
carta. La divisione Paper Systems della Ko_
erber AG verrà annessa alla Marquip United, azienda del gruppo Barry Wehmiller
appunto dedicata alla tecnologia per le industrie della trasformazione di carta, carto-
Economia e imprese locali
CARTIE RA PCMC
o potenziati
ne e cartone ondulato . Grazie all'unione
delle sinergie delle singole aziende e delle
rispettive competenze- in tutto e per tutto
complementari -, la BW amplierà la propria piattaforma dedicata alla trasformazione, produzione e confezionamento di carta
e cartone, destinata in questo modo a divenire leader a livello mondiale nel settore. Si
tratta di una importante strategica acquisizione, come sottolineano i portavoce della
Barry Wehmiller, esattamente la numero
59 per il gruppo.
Pagina 2
I mpianti di co ene ione, il Com itato torna alla carica e invi ta a chiedere i danni al Comune
IL COMUNE dice sì agli impianti di cogenerazione, il Tar no. In mezzo un imprenditore che ha investito in questi anni per creare una centrale a biomasse nell'area della ex
Cantoni a S.Marco. E in mezzo, anche, i cittadini residenti che dal primo giorno protestano sventolando pezze d'appoggio, oltre a
lanciare segnalazioni per il cattivo odore.
C'è un anello di congiunzione tra i due blocchi finora contrapposti: il comitato aria pulita infatti si «allea» con l'imprenditore fino
a suggerirgli un'azione contro il Comune.
«La sentenza del Tar giunge come un fulmine a ciel già buio e il comitato Aria pulita
osserva che se dunque dopo l'Alerr, l'assessorato all'ambiente del Comune di Lucca,
il responsabile civico regionale, il Gse, anche il Tar rigetta la richiesta di risarcimento per la mancata erogazione dell'incentivo
Gse in quanto le centrali non presentavano
e non presentano adeguata sezione di cogenerazione, è lapalissiano che le centrali non
potevano essere autorizzate con procedura
abilitativa semplificata, dunque l'iter svolto
è da annullare». Di qui il consiglio: «Suggeriamo alla proprietà dei due impianti di iniziare a valutare un'azione in danno nei confronti dei tecnici incaricati dell'iter autoriz-
zativo e degli uffici comunali competenti
che hanno condotto senza alcun riguardo
delle normative e con chiara incompetenza,
l'iter autorizzativo».
L.S.
Economia e imprese locali
Pagina 3
«Nessun ' 'evo del Tar sulle autorizzazionv>
L'azienda delle biomasse contesta le accuse dei comitati e si dice pronta a difendersi in tribunale
1 LUCCA
Sono in regola e l'iter è concluso per le autorizzazioni che
consentono l'attività dell'impianto a biomasse a San Marco. Lo sostiene l'azienda Romea Import Export-La Dispensa Gourmet che attraverso
l'ing. Giuseppe Fabbri afferma: «Il ricorso al Tar, come più
volte spiegato, riguarda il riconoscimento economico di parte dell'energia prodotta nel
2012. Ciò a causa di una divergenza interpretativa sorta tra
noi e il Gse riguardo alla applicabilità degli incentivi nel peri-
odo intercorrente tra la messa
in esercizio e quella a regime
(in origine 180 giorni). Il nostro
punto di vista è che la Tariffa
sia legata al tipo di biomasse; il
Gse li lega al completamento
impiantistico dell'assetto cogenerativo, non essendo gli incentivi commisurati alla quanti Là di energia termica recuperata.
«La questione ha esclusivamente un risvolto economico,
legato ad un dato periodo di
produzione. Nessun rilievo né
nessuna contestazione sui titoli autorizzativi attuali per i quali si esprime lo stesso tribunale
in modo chiaro, qualora vi fosse ancora la necessità di sottolinearlo: " Non vi è dubbio che la
Romea ha legittimamente attivato e perfezionato la Pas, ricorrendone i presupposti di
legge" e "non è neanche revocabile il dubbio, né in verità
vengono mosse contestazioni
al riguardo dallo stesso Gse,
che la sua costruzione è stata
assentita". In altre parole la
procedura Pas è valida e nessuno si è mai opposto né nei termini di legge né, ci preme precisarlo, dopo. Tanto che se il
Comune afferma di "dover ancora ricevere delle comunica-
zioni" non è certo da noi: le
due procedure PAS sono state
chiuse e protocollate già nel
gennaio 2013. Successivamente, a parte un paio di incontri
informali - peraltro molto costruttivi - con Gesam, individuato come soggetto consulente dall'allora assessore Pellegrini, la questione della cogenerazi one non è stata più affrontata
né formalmente né informalmente». L'azienda aggiunge
che tutto è in regola anche per
le altre pratiche autorizzative e
che «le centrali sono regolarmente autorizzate e due anni
di accuse e ostilità demagogica
da parte dei comitati hanno
fortemente danneggiato la normale operatività, gli investimenti, i lavoratori. Se questa
campagna diffamatoria proseguirà saremo costretti a rivolgerci all'autorità giudiziaria».
L'impianto a biomasse a san Marco
Economia e imprese locali
Pagina 4
Esc lia, i d ipenden ti della Metaform: ((Aspett ia mo da g iu gno la cassa inte grazione»
PROTESTANO i dipendenti Metaform
di Pescaglia, che denunciano la loro difficile situazione: «Siamo un gruppo di dipendenti della Metaform lucchese di Pescaglia (Monsagrati ) che da giugno, da
quando è iniziata la ristrutturazione aziendale, attende l'erogazione della cassa integrazione. Abbiamo ricevuto solo un anticipo per sei mesi da parte della banca in
convenzione con la Provincia, ma ora siamo con l'acqua alla gola. I tempi per far
partire la Cigs si sono allungati in modo
indecente per la superficialità con cui i vari soggetti e enti hanno affrontato i vari
passaggi burocratici. Noi intendiamo protestare decisamente per questo modo di
trattare questioni che hanno a che fare
con i diritti delle persone. Si pensi che i
documenti inviati con grande ritardo al
Ministro e nonostante questo contenevano degli errori, per cui la prima approvazione delv28 febbraio è stata revocata facendo partire da capo la procedura. La seconda approvazione porta la data del 14
marzo ma la firma dell'atto di accettazione è stata fissata a distanza di tre settimane col rischio di attendere ancora due o
tre mesi e restare all'asciutto. E tutto questo senza assunzione di responsabilità di
uffici aziendali, sindacati. Sembra proprio che non tutti si rendano conto delle
sofferenze del mondo del lavoro)).
Economia e imprese locali
Pagina 5
` a! ri d'impresa in azione
ti-crisi
Stcríe i a ziende
«VALORI di impresa in azione» è
volume di Vittorio Coda, Mario Minoja, Antonio Tessitore e Marco Vitale, che sarà presentato oggi alle
17,30 a palazzo Bernardini, sede
di Assindustria. 16 storie di aziende che hanno saputo tenere la rotta nonostante l'attuale crisi e verranno discussi i due casi di aziende di eccellenza : SofideL e Kayser
Italia. Ospite il professor Coda,
aprirà la presidente Galeotti, presenti le aziende e diversi docenti.
Economia e imprese locali
Pagina 6
LIBRO SULLE IMPRESE
ALL'ASSINDUSTRIALI
Oggi alle 17.30 nella sede
dell'Assoindustria in piazza
Bernardini verrà presentato il
volume "Valori di impresa in
azione". Vrranno discussi i due
casi toscani di aziende di
eccellenza presenti nel volume:
Sofidel e Kayser Italia, nelle quali
valori etici e imprenditoriali forti
rappresentano un fattore
determinante della capacità di
rinnovare.
Economia e imprese locali
Pagina 7
"Valori di impresa in azione": l'eccellenza di
Sofidel nel libro di Vittorio Coda
giovedì , 3 aprile 2014,15:22
`Valori di impresa in azione " è il titolo del
volume, a cura di Vittorio Coda , Mario Minoja,
Antonio Tessitore e Marco Vitale, che verrà
presentato domani alle ore 17,30 a Palazzo
Bernardini , su iniziativa di Assindustria
Lucca, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa
Livorno e Banca Aletti.
Frutto di una ricerca, patrocinata dall'istituto
per i Valori d ' impresa , il libro è costruito su 16
storie di impresa che hanno saputo tenere la
rotta nonostante la discontinuità dovuta
all'attuale crisi. Nella presentazione di domani
verranno discussi i due casi toscani di aziende
di eccellenza presenti nel volume Sofidel e
Kayser Italia, nelle quali valori etici e
imprenditoriali forti rappresentano un fattore determinante della capacità di rinnovare e
mantenere competitiva l'azienda sul mercato.
Dopo l'introduzione ai lavori da parte della presidente di Assindustria Lucca, Cristina
Galeotti , all'incontro interverranno:
il prof. Silvio Bianchi Martini , Ordinario presso la Facoltà di Economia dell'Università di
Pisa, che nel libro ha curato i casi Sofidel e Kayser Italia, il Dott. Luigi Lazzareschi,
Amministratore delegato del Gruppo Sofidel ; e l'Ing. Valfredo Zolesi , fondatore e
Presidente della Kayser Italia.
Ospite d ' onore dell'incontro sarà il Professor Vittorio Coda , Emerito dell'Università
Bocconi, dove ha ricoperto la cattedra di Strategia e politica aziendale, e attuale
Presidente di Banca Aletti.
Per informazioni e conferme di partecipazione: tel. 0583.4441
Economia e imprese locali
Pagina 8
03-04-2014 / NOTIZIE FLASH / LA REDAZIONE
LUCCA, 3 aprile -'Valori di impresa in azione" è il titolo dei volume, a cura di Vittorio
Coda , Mario Minoja , Antonio Tessitore e Marco Vitale , che verrà presentato
domani (4 aprile) alle 17,30 a Palazzo Bernardini, su iniziativa di Assindustria Lucca,
Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e Banca Aletti. Frutto di una ricerca,
patrocinata dall'Istituto per i Valori d'impresa, il libro è costruito su 16 storie di impresa
che hanno saputo tenere la rotta nonostante la discontinuità dovuta all'attuale crisi.
Nella presentazione di domani verranno discussi i due casi toscani di aziende di
eccellenza presenti nel volume: Sofidel e Kayser Italia, nelle quali valori etici e
imprenditoriali forti rappresentano un fattore determinante della capacità di rinnovare e
mantenere competitiva l'azienda sul mercato. Dopo l'introduzione ai lavori da parte
della presidente di Assindustria Lucca, Cristina Galeotti , all'incontro interverranno:
il Silvio Bianchi Martini , ordinario presso la Facoltà di Economia dell'Università di
Pisa, che nel libro ha curato i casi Sofidel e Kayser Italia; Luigi Lazzareschi,
amministratore delegato del Gruppo Sofidel; e l'Ing. Valfredo Zolesi, fondatore e
Presidente della Kayser Italia. Ospite d'onore dell'incontro sarà il Professor Vittorio
Coda , Emerito dell'Università Bocconi, dove ha ricoperto la cattedra di Strategia e
politica aziendale, e attuale presidente di Banca Aletti.
Economia e imprese locali
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Valori dí írnpresa ín azione à il titolo del volume, a cura di Vittorio Coda, Mario Minoja, Antonio Tessitore e Marco
Vitale, che verrà presentato domani (4 aprile) alle 17,30 a Palazzo Bernardini, su iniziativa di Assindustria Lucca,
Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e Banca Aletti. Frutto di una ricerca, patrocinata dall'Istituto peri Valori
d'impresa, il libro à costruito su 16 storie di impresa che hanno saputo tenere la rotta nonostante la discontinuità
dovuta all'attuale crisi. Nella presentazione di domani verranno discussi i due casi toscani di aziende di
eccellenza presenti nel volume: Sofidel e Kayser Italia, nelle quali valori etici e imprenditoriali forti rappresentano
un fattore determinante della capacità di rinnovare e mantenere competitiva l'azienda sul mercato. Dopo
l'introduzione ai lavori da parte della Presidente di Assindustria Lucca, Cristina Galeotti, all'incontro
interverranno il professor Silvio Bianchi Martini, ordinario presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pisa,
che nel libro ha curato i casi Sofidel e Kayser Italia; il Dott. Luigi Lazzareschi, amministratore delegato del
Gruppo Sofidel; e l'ingegnere Valfredo Zolesi, fondatore e Presidente della Kayser Italia. Ospite d'onore
dell'incontro sarà il Professor Vittorio Coda, emerito dell'Università Bocconi, dove ha ricoperto la cattedra di
Strategia e politica aziendale, e attuale Presidente di Banca Aletti. Per informazioni e conferme di
partecipazione: 0583.4441
Economia e imprese locali
Pagina 10
ebito residuo, l'ostacolo giuridico c'è
'ago se mi date la quota degli impianti»
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IL PROBLEMA giuridico dei 5
milioni residui dell'operazione salva-Versilia è reale. Lo ammette il
sindaco di Camaiore Alessandro
Del Dotto. Ma secondo lui è possibile trovare una soluzione tecnica,
a costo di far trasferire una quota di
proprietà degli impianti di Pioppogatto e Falascaia da Massarosa e
Pietrasanta ai comuni di Viareggio, Camaiore, Seravezza e Forte.
Risolvendo così l'ostacolo tecnico
al legittimo riconoscimento del residuo del maxi debito con Termomeccanica.
«LA RICETTA 'spalmadebito'
funziona - scrive Del Dotto - e
non nasce per volontà o merito di
uno, ma con il contributo di tutti i
sindaci. L'invito all'approfondimento lanciato ieri da `La Nazione'
apre scenari in parte nuovi, rispet-
to ai quali l'idea dello `spalmadebiti' regionale e locale potrebbe conservare una sua validità. Sui nostri
tavoli ci sono solo questioni tecnico-giuridiche, e non questioni poli-
tiche o di appartenenza: la solidarietà, la comunanza di scopi e di intenti politici fra i sindaci della Versilia sono intatti e intonsi, ivi compresa la volontà di non portare alcu-
Economia e imprese locali
eSZ Del Dotto per salvare
no dei comuni al catafascio. Ma il
ragionamento de `La Nazione' non
fa una piega: la strada della parziale ma sostanziosa copertura regionale (Regione o Ato Costa che siano) è, per ora, una coperta corta e
lascia fuori una parte di debito che
auspichiamo presto rientri tutto
sotto la coperta regionale. La parte
residua però resterà in mano ai comuni e a Cav: 5 milioni o altro im-
LA PAROLA AGLI AWOCATI
«La questione concreta
sollevata da ' L
azione'
ri g uarda solo i tecnici»
porto ma, come la nostra avvocatura comunale sostiene da sempre, è
comunque da approfondire quali
voci di spesa vanno a formare quei
5 milioni. Di essi si dividono solo
le `spese di comune utilità', citando
lo Statuto di Cav, che vanno ripartite pro-quota. Sul resto, c'è peraltro
il Tar Toscana (sentenza 1753 del
23 dicembre 2013) che ha dato autorevoli indicazioni e chiari criteri di
riparto temporale delle responsabilità. Quindi noi politici lasciamo la-
` i sindac i
vorare i tecnici e i giuristi che do-
vranno trovare una soluzione, nel
rispetto della legge e delle regole,
che garantisca la correttezza
dell'operato di tutti gli amministratori, e metta in campo le iniziative,
le strategie e i poteri che tutelino
l'interesse delle comunità. La soluzione finale potrebbe essere, ripartite le somme di comune utilità, pagare pro quota il resto del debito a
fronte di una dichiarazione dei comuni di Pietrasanta e Massarosa
che assegnino ai comuni di Viareg-
gio, Camaiore, Seravezza e Forte,
secondo le percentuali di partecipazione al Cav, la comproprietà degli
impianti di Falascaia e Pioppogatto. Questo non è un interesse mio,
se vogliono lo dicano loro. Ma essendo saltato il contratto Daviddi,
la previsione per cui col pagamento della tariffa tutti i comuni avrebbero acquisito la proprietà degli impianti non si è avverata . A Vera Camaiore paga la tariffa per il servizio, non per l'impianto . Quindi l'as-
segnazione della quota di proprietà
va risolta, se si vuole che i nostri co-
muni abbiano un titolo giuridico
per giustificare il pagamento della
quota del debito residuo non coperto dal piano spalmadebiti».
b.n.
Pagina 11
1nfn U ostacoli burocratici
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d i.`a ssessore Lorenzo
%ertoti (netta foto): se
m otti consiglieri
comunali sono pronti alle
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CAMAI ORE II sindaco
Alessandro Del Dotto
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ripartiscono pro quota
s,I.o I.e spese di «comune
ilai,iaa>. La cessazione del
contratto Daviddi ha posto
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base alle tariffe pagate
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Economia e imprese locali
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Pagina 12
Privatiz
ione bloccata dal Triangolino
Giannerini: nessuna gara fino a quando Regione e ministero dell'ambiente non sciolgono il nodo
VIAREGGIO
La gara per la vendita delle azioni della Viareggio porto, quella
che secondi i revisori dei conti
del Comune avrebbe dovuto essere stata già messa in cantiere,
non si farà. Parola di Giovanni
Giannerini, presidente della
stessa Viareggio porto. Non si
procederà con la gara che riparte dalla sentenza del Consiglio
di Stato che nel 2009 annullò
l'esito della privatizzazione:
«L'indicazione della sentenza è
che si riparta dalle stesse offerte
- spiega Giannerini - per una
nuova valutazione. Perché ciò
sia possibile è necessario che vi
sia la stessa compagine societaria nelle associazioni di impresa
che parteciperanno. Si è detto
disponibile solo il raggruppamento che fa capo a Teseco,
mutato per due imprese».
E la nuova gara? Quella che
dovrebbe portare nelle casse comunali i lOmilioni da restituire
a Ferragamo? «Se non si sblocca
la questione del Triangolino spiega ancora Giannerini - anche con questa gara non si procede». Di cosa si tratta è storia
annosa, come sempre accade a
Viareggio: la tesi di Giannerini
(ma anche del segretario
dell'Autorità portuale, Fabrizio
Morelli) è quella che i lavori al
Triangolino (per la cui concessione, inutilizzata da sette anni,
il Comune versa allo Stato
116.370 euro l'anno) siano bloc-
catidallavalutazione di impatto
ambientale del ministero per
cui i lavori non possono iniziare
fino a tracciato del terzo lotto
dell'asse di penetrazione almeno definito . Giannerini sta lavorando da mesi per una soluzione, con tanto di confronto con
lo stesso Morelli . «Il segretario
dell'Autorità portuale - dichiara
Giannerini - si esprime sulle soluzioni tecniche ...» che non lascerebbero grandi speranze:
«Bisogna metterci dentro un po'
di volontà politica», è ancora la
voce di Giannerini. Secondo il
quale sulla decisione che fa uscire dal tunnel « deve essere presa
dal presidente dell'Authority».
Ovvero, dal presidente della Regione, Enrico Rossi.
(d.f)
L'approdo della Viareggio porto alla Madonnina (foto d'archivio)
Economia e imprese locali
Pagina 13
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NON si placano, non possono
placarsi, le polemiche e le riflessioni a margine delle dichiarazioni di Perini Navi . Nel piano
di ristrutturazione aziendale il
dato degli esuberi, cinquanta, è
la cifra di un dramma reale.
Tanto del comparto , che è stato
la linfa della città, quanto dei
suoi lavoratori, sempre meno e
sempre più precari . «Una dato
quantomeno azzardato - lo definisce però la Fim Cisl di Lucca, che ha aperto il tavolo sindacale per il riassetto dell'azienda
- per una realtà che conta poco più che cento lavoratori»;
centocinque per l'esattezza,
compresi i 6 manager . «L'annuncio fatto dall'amministratore delegato - aggiungono i delegati sindacali - nel tentativo
di traghettare "in porto"
un'azienda leader nel mondo
con questo costo "umano",
comportante una riduzione del
50% del proprio organico, riteniamo non sia costruttivo. Soprattutto se gli investimenti
coincidono con il "risparmio"
derivante dal taglio degli esuberi».
OGGI tutelare l 'occupazione e
la dignità dei lavoratori è la
priorità del sindacato, «così come nostro obiettivo è promuovere la valorizzazione delle
competenze dei reparti che possono contribuire a portare
l'azienda fuori dalla congiuntura negativa. È per questo - prosegue la Fim Cisl - che la gestione degli ammortizzatori sociali deve essere un'alternativa
e un cuscinetto momentaneo rispetto ad un mercato che ha le
potenzialità di risposta ma che
per il momento si muove con
cautela. Ed è in questa ottica
che richiediamo all'azienda
una diversa valutazione delle ri-
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chieste avanzate».
INVOCA l'intervento dell'amministrazione Gualtiero Lami,
segretario del circolo Manfredini di Rifondazione Comunista:
«Non comprendiamo l'assenza
di prese di posizione della giunta - dice -, e ancor meno il
ritornello autoassolutorio che
descrive il Comune come impotente e non direttamente coinvolto nella definizione e nell'attuazione di percorsi e progetti
di contrasto alla crisi e in favore del rilancio economico della
città». Secondo Lami le istituzioni dovrebbero invece «porsi
come come soggetto determinante e insostituibile di una diversa fase di impegni precisi.
Dovrebbero rappresentare conclude - un vivace e propositivo elemento di discussione
e fungere da raccordo tra le varie e diverse realtà, dovrebbero
tracciare la strada che ci conduca all'uscita dalla crisi occupazione e produttiva sostenendo i
lavoratori, i cittadini e la città
operando al fianco dei sindacati e delle categorie economiche».
n,i. L i,ur-, dti
Economia e imprese locali
Pagina 14
NAUTICA&CRISI
VIAREGGIO
Confronto non facile in casa Perini, tra azienda e sindacati.
Nell'ordine del giorno approvato dall'assemblea dei lavoratori
vengono date linee precise per il
proseguimento del confronto. A
cominciare dalla proposta di
«prorogare per un anno il contratto di solidarietà avviato esattamente dodici mesi fa». Una richiesta motivata da dipendenti,
delegati e sindacati con la considerazione che «con l'accordo
raggiunto sulla mobilità volontaria si ritiene sia possibile ottenere una sostanziale riduzione
del costo del lavoro». Un altolà
arriva all'«intento di ricollocare
i dipendenti Perini presso fornitori esterni». Una soluzione definita «non ricevibil e se non attraverso l'accettazione volontaria
dei lavoratori in esubero e attraverso lo strumento del distacco
per monitorare le fattibilità».
All'azienda nautica i lavoratori
chiedono inoltre «un piano di
razionalizzazione delle spese generali più dettagliato e che indichi in misura precisa quanto e
dove si interviene per raggiungere l'obbiettivo della riduzione
dei costi». Ma anche di «specificare i risparmi conseguenti la rinegoziazione delle consulenze
esterne (inteso anche pensionati)».
Sulla vertenza in corso interviene anche la Fim-Cisl, con il
segretario provinciale , Narcisa
Pellegrini: «Il tavolo della discussione aperto dal management
di Perini Navi sul riassetto del sito di Viareggio è veramente drastico. La Fim Cisl ritiene che il
numero degli esuberi sia quan-
totneno azzardato per una realtà che conta 105 lavoratori, compresi i 6 manager. L'annuncio
fatto dall ' ad di Perini Navi spa,
nel tentativo di traghettare "in
porto " un'azienda leader nel
mondo con questo costo "umano", comportante una riduzione del 50% dell'organico, riteniamo non sia costruttivo, soprattutto se gli investimenti
coincidono con il " risparmio"
derivante dagli esuberi. Tutelare l'occupazione è la nostra priorità, così come nostro obiettivo
è la valorizzazione delle competenze dei reparti che possono
contribuire a portare l'azienda
fuori dalla congiuntura negativa. È in questa ottica che richiediamo all ' azienda una diversa
valutazione delle richieste avanzate . Tutti guardiamo al futuro:
spero solo che gli orizzonti non
siano diversi».
(d.f.)
I cantieri Perini Navi (foto d'archivio)
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Economia e imprese locali
Pagina 15
Lapideo, i sindaci da Rossi
«Creeremo più lavoro»
Le rassicurazioni del presidente della Regione che sulla chiusura
delle attività estrattive in area protetta non lascia dubbi: « una bufala»
di Cinzia Carpita
SERAVEZZA
«Voglio equilibrio per tutelare i
monti e creare più lavoro». Sono parole del presidente della
Regione Toscana, Enrico Rossi,
a margine della serie di incontri
avviati con le amministrazioni
comunali dell'area apuana fortemente interessate ai contenuti del piano paesaggistico regionale per quanto riguarda gli effetti che avrà sulle aziende del
lapideo e in particolare sulle attività di estrazione del marino.
Rossi getta acqua sul fuoco
delle polemiche: «Io non sono
per chiudere le cave, ma per trovare un punto di equilibrio
avanzato tra natura, paesaggio,
lavoro, per tutelare di più i monti e nel contempo per creare le
condizioni per aumentare l'occupazione. Il tavolo è aperto
con le istituzioni, e presenteremo un progetto di sviluppo per
tutelare l'ambiente e avere più
lavoro come risultato finale: se
qualche errore abbiamo fatto
all'inizio, lo correggeremo. Vogliamo una soluzione progressista e saggia».
Rossi conferma l'impegno e
che le riunioni su questo tema
vanno avanti.
Il mondo imprenditoriale, a
proposito del Piano paesaggistico e di vincoli del Parco delle
Apuane, ha chiesto di essere
ascoltato.
«Parleremo con tutti, - dichiara Rossi - intanto con le istituzioni che peraltro sono a con-
Una cava di marmo sulle Apuane (foto d 'archivio)
tatto con le imprese. Non ci sono scelte improvvisate. Il piano
paesaggistico, è in discussione
al tavolo con i sindaci, e a tale
proposito riprendiamo la discussione de 12002: il piano allora prevedeva alcune chiusure
di cave». Come dire che si riparte da alcuni parametri del passato.
E rispetto agli allarmi che si
sono alzati, sul fatto che il piano
paesaggistico nuovo farebbe
chiudere molte cave nel Parco,
Rossi risponde secco: «È una
bufala», anche se la levata di
scudi di associazioni imprenditoriali e le prese di posizione di
sindaci non sono nate dal nulla.
Rossi precisa meglio il suo pensiero: «Bisogna fare una legge
che punti a un equilibrio avanzato. Io mi sto impegnando per
questo obiettivo, richiamando
tutti al senso di responsabilità.
Troppe cose non funzionano
ora», ma non entra nel merito.
Dunque, tutto rimandato alla
prossima riunione cori i sindaci
dei territori interessati dal Parco delleApuane.
Tra questi, ovviamente, anche i sindaci della procvincia di
Massa Carrara la cui posizione
è sostanzialmente in linea con
quelli della Versilia. «Quello ap-
pena svoltosi - dice il sindaco di
Carrara Angelo Zubbani - a Firenze, per ora è stato un incontro interlocutorio, con tante intenzioni. Un confronto sul settore lapideo e non solo. Abbiamo illustrato la situazione a
Rossi; con il problema di come
coniugare lavoro e ambiente in
una condizione peraltro in cui è
venuto meno l'organo interlocuotore del Distretto lapideo.
Rossi vorrebbe ricreare un organismo di confronto. Il piano paesaggistico per ora è fermo. Ci
rivedremo fra una decina di
giorni per portare a Rossi delle
proposte».
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Economia e imprese locali
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Pagina 16
L'INCONTRO
Piano regionale,
non solo cave
! QUERCETA
Parlare di Piano paesaggistico
regionale, in questi giorni in Versilia, è sinonimo di cave. Ma la
bozza del Piano approvata dalla
giunta Rossi il 17 gennaio, che
deve ancora passare al vaglio del
consiglio della Toscana, incide
su tutta la pianificazione territoriale dei comuni. Infatti, se è logico che sia uno strumento prevalente sugli altri, era meno
scontato che scendesse molto
nei dettagli della pianificazione.
Questo quindi è ciò che è emerso nell'incontro di martedì, alla
Sala Cope a Querceta, dove sono
intervenuti tutti i 4 sindaci della
Versilia storica. «Le ricadute per
quanto riguarda alcune realtà
economiche le conosciamo
già», spiega Maurizio Verona,
presidente dell'Unione dei Comuni che ha organizzato questa
iniziativa, riferendosi alle cave.
«Tuttavia il Piano paesaggistico
regionale interviene in maniera
pesante anche sulla pianificazione territoriale, quasi azzerando
gli altri strumenti: Piano strutturale (comuni), Piano territoriale
e Piano di indirizzo territoriale
di competenza dellaProvincia».
Ovvero va a normare sull'80%
dei territori comunali, perché
esclude le aree urbane. Ad esempio a Stazzema, si va oltre questa
percentuale. Detto ciò l'analisi
fatta dai tecnici intervenuti - Enrico Amante, presidente Inu, e
Fabrizio Cinquini collaboratore
Uncem Toscana, oltre a sindaci
e altri liberi professionisti - è assai positiva, salvo alcuni interrogativi emersi. «L'Unione dei Comuni - prosegue Maurizio Verona - ha voluto promuovere un
Economia e imprese locali
Maurizio Verona
incontro per spiegare la bozza
del Piano paesaggistico regionale, perché è un documento molto complesso e richiede un approfondimento. E abbiamo voluto coinvolgere tutti coloro che
sono interessati».
Ad esempio c'era il consigliere regionale Marina Staccioli.
«Ovviamente si tratta di 6 mila
pagine quindi la spiegazione si è
concentrata sulle linee principali del documento. Sotto il profilo
di come è stato costruito l'impianto c'è stato un buon apprezzamento, anche sul quadro nozionistico del territorio e di come è articolato il documento.
Adesso rimaniamo in attesa di
capire quali saranno gli sviluppi». Dal momento in cui il Piano
paesaggistico sarà adottato dal
consiglio regionale, ci sarà una
finestra di tempo in cui presentare le osservazioni e le salvaguardie. Ma prima dovrà essere
discusso nel primo consiglio delle autonomie locali, e alla commissione, compreso il tema riguardante le cave. (t.b.g)
Pagina 17
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II presidente
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Enrico Rossi
Edilizia & Territorio
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blocca l 'inaugurazione
Tutto annullato. Il nuovo ospedale sarà attivato senza cerinionie ufficiali. Sorpresa e delusione fra gli addetti
di PAOLO MANDOLI
IL PRIMO annuncio, quasi incredibile, arriva alle ore 17.
Una notizia veramente sorprendente. Il governatore regionale Enrico Rossi ha annullato l'inaugurazione
dell'ospedale «San Luca»,
in programma per domani
mattina. La sorpresa è stata
evidente. Anche ai vertici
dell'Azienda Usl che, pochi minuti prima, alle 16:42, avevano diffuso il comunicato relativo
all'inaugurazione confermando la
presenza del ministro dell'istruzione e del presidente della Regione. La decisione di Rossi è legata
alle annunciate manifestazioni di
protesta che avrebbero turbato la
festa. Rossi ha promesso una visita quando il nuovo ospedale sarà
in funzione, con i pazienti e i malati presi in carico e assistiti. Insomma non ci sarà più una cerimonia, nemmeno in futuro. «Con
questa decisione - ha detto il governatore Rossi - voglio sciupare la festa ai nemici del progresso
e della sanità pubblica, a tutti coloro che hanno dichiarato l'intenzione di strumentalizzare l'inaugurazione del nuovo ospedale organizzando un corteo, una gazzarra
chiassosa convocata a Lucca per sabato mattina».
operatori potranno, nelle nuove
condizioni di lavoro, sperimentare
e migliorare la loro professionalità.
Dell'inaugurazione si può fare tranquillamente a meno». Il presidente
ha quindi ringraziato il sindaco, il
direttore generale della Azienda
Usl, le autorità dello Stato e tutti coloro che si sono prodigati per la
buona riuscita dell'evento. «Questa
decisione - ha concluso Rossi è la risposta migliore a chi non ha
ancora capito che la sanità pubblica è un bene comune e che investire in essa per migliorarla è il primo
dovere di un amministratore pubblico al servizio della comunità».
LE PAROLE di Rossi hanno fermato il treno ormai in corsa dell'organizzazione della cerimonia che
era ormai arrivata agli ultimi ritocchi. Alle 19:16 è arrivato anche il
commento del sindaco Alessandro Tambellini : «Ringrazio tutte
le persone dell'Azienda sanitaria,
del Comune di Lucca e degli altri
enti coinvolti, che hanno operato
con grande impegno e senza sosta,
soprattutto nelle ultime settimane,
per l'inaugurazione dell'ospedale
San Luca. L'apertura del nuovo
presidio ospedaliero rappresenta
un avvenimento epocale per la comunità. Dispiace che non ci siano
le premesse per vivere questo evento in un clima sereno. Adesso pensiamo al trasferimento dal Campo
di Marte: ciò che è importante è arrivare nei tempi prestabiliti all'apertura del San Luca, che rappresenta
per Lucca un punto di forza della
nuova sanità».
NEL FRATTEMPO, alle 18:55, il
sindaco di Capannori e presidente
della Conferenza dei
sindaci
dell'Azienda Usl Giorgio Del
Ghingaro ha detto: «Rispetto la decisione del presidente Rossi, ma
non la condivido. Oltre ai comitati,
all'inaugurazione ci sarebbero stati
tanti cittadini e tante istituzioni
che quell'ospedale hanno voluto e
difeso considerandolo un'opportunità concreta per il territorio, oltre
che un luogo di cura moderno e funzionale per la comunità». Infine il
presidente della Provincia, Stefano
Baccelli, ha commentato: «Trovo
non condivisibili le motivazioni
della scelta. Il dissenso e la critica
fanno parte del confronto democratico. Rientra nei compiti degli amministratori pubblici sia cercare di
trovare soluzioni adeguate per i servizi essenziali, sia confrontarsi con
chi, pensandola diversamente, manifesta in modo pacifico il proprio
dissenso».
«SE VOGLIONO manifestare lo
facciano pure, assumendosi le loro
responsabilità, ma non voglio essere io ad apparecchiargli la scena e
neppure a lasciarsi usare per regalargli un po' di pubblicità. Lucca è
una città ordinata e garbata - ha
aggiunto Rossi - che non merita
di essere disturbata. Gli operatori
della nostra sanità, tutti di alta qualità e appassionati al loro lavoro,
hanno diritto al rispetto e hanno bisogno di lavorare in serenità. Non
mancheranno altre occasioni per
incontrarli, per scambiare opinioni con loro, come già avvenuto in
altre circostanze. Quello che conta
è che Lucca e i cittadini della provincia avranno un ospedale nuovo,
più accogliente, attrezzato con le
tecnologie più avanzate e che gli
Edilizia & Territorio
Pagina 19
LO STOP
Enrico Rossi ha
annullato la cerimonia
di inaugurazione dei
«San Luca»
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«SE VOGLIONO MANIFESTARE LO FACCIANO
ASSU M ENDOSI LE RESPONSABILITA', MA NON
VOGLIO APPARECCHIARGLI LA SCENA»
BACCELLI E DEL GHINGARO CRITICANO LA SCELTA
DI ROSSI. PER IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
VAACCETTATO ANCHE IL DISSENSO
Edilizia & Territorio
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S. Luca, salta l'inaugurazione
Lucca: lo ha deciso Rossi a causa della protesta promossa dai comitati
Salta l'inaugurazione del S. Luca prevista perle 1i di domani.
Lo ha deciso il governatore
Rossi in polemica con i comitati che avevano organizzato una
manifestazione di protesta:
«Sono contro il progresso».
IN CRONACA
11 S. Luca rton S iuau n!ra
Rossi accasa i comitati
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Edilizia & Territorio
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S. Luca non s'inaugura
Rossi accusa i comitati
«Manifestino pure, ma io non apparecchio ai nemici dei progresso»
d i Fabrizio Tonelli
1 LUCCA
Il nastro tricolore resta nel cassetto. Insieme alle forbici. Niente parata, discorsi ufficiali e abiti blu; niente tappeti rossi, corsa ai pass, brindisi e pasticcini.
L'inaugurazione dell'ospedale
San Luca (prevista domani alle
11) non si fa. Lo decide il governatore Enrico Rossi, meno di
due ore dopo che nelle redazioni è arrivato il comunicato
dell'Asl 2 con il programma dettagliato della giornata.
Colazione a traverso. Gli era andata a traverso la colazione al
presidente della Regione. Non
appena aveva letto sui quotidiani della protesta organizzata
dai comitati in occasione
dell'inaugurazione dell'ospedale a San Filippo. E subito aveva
cominciato a pensare allo stop.
Un giro di telefonate con il direttore generale dell'Asl e con
altri rappresentanti istituzionali e quindi poco prima delle 18
la comunicazione ufficiale.
Gazzarra chiassosa. «Non apparecchio la scena a chi è contro il
progresso e la sanità pubblicascrive Rossi - a chi ha l'intendi
zione
strumentalizzare
l'inaugurazione organizzando
un corteo, una gazzarra chiassosa».
Gazzarra chiassosa? «Presidente Rossi è sicuro di essere
stato informato bene? - dice
Giuseppe Di Vito, uno dei promotori del comitato Lucca Est
-. Noi stiamo lavorando da due
giorni, anche con la questura,
per organizzare al meglio la nostra manifestazione. Non vogliamo
creare
problemi
all'inaugurazione, ma non vogliamo neanche che ci venga
impedito di dissentire».
E la manifestazione si farà,
comunque. Oggi alle 17 riunione per definirei dettagli.
Edilizia & Territorio
Dell'inaugurazione si può fare a
meno. Rossi però la pensa diversamente e dice: «Visiterò l'ospedale quando sarà in funzione,
con i malati presi in carico e assistiti. Se vogliono manifestare
lo facciano pure, assumendosi
le loro responsabilità, ma non
voglio essere io ad apparecchiargli la scena e neppure a lasciarmi usare per regalargli un
po' di pubblicità. Lucca è una
città ordinata e garbata che
non merita di essere disturbata. Gli operatori della nostra sanità, tutti di alta qualità e appassionati al loro lavoro, hanno diritto al rispetto e hanno bisogno di lavorare in serenità.
Non mancheranno altre occasioni per incontrali, per scambiare opinioni con loro, come
già avvenuto in altre circostanze. Quello che conta è che Lucca e i cittadini della provincia
avranno un ospedale nuovo,
più accogliente, attrezzato con
le tecnologie più avanzate e
che gli operatori potranno, nelle nuove condizioni di lavoro,
sperimentare e migliorare la loro professionalità. Dell'inaugurazione si può fare tranquillamente a meno».
Del Ghingaro non ci sta . Stavolta
però non tutti sono convinti
della bontà della decisione del
governatore. Il presidente della
conferenza dei sindaci dell'Asl
2, Giorgio Del Ghingaro, dice:
«Rispetto la decisione del presidente Rossi, ma non la condivido. Oltre ai comitati, all'inaugurazione ci sarebbero stati tanti
cittadini e tante istituzioni che
quell'ospedale hanno voluto e
difeso considerandolo un'opportunità concreta per il territorio, oltre che un luogo di cura
moderno e funzionale perla comunità. Un momento nel quale celebrare l'opera pubblica
più importante degli ultimi an-
ni sarebbe stato significativo
per tutti, soprattutto per coloro
che ci hanno lavorato e per coloro che ci lavoreranno, ed anche per quelli come me, che
dalla conferenza dei sindaci ne
hanno sostenuto la realizzazione. Il presidente Rossi ha deciso così, la Regione ha messo i
fondi necessari, quindi non rimane che prenderne atto e ringraziarlo per quanto fatto, con
o senza inaugurazione. L'ospedale è finito e questo è quello
che davvero conta».
Mancano le premesse. Il sindaco
Alessandro T'anibellini ricorda
che «l'apertura del nuovo presidio ospedaliero rappresenta
un avvenimento epocale per la
comunità». E aggiunge: «Dispiace che non ci siano le premesse per vivere questo evento
in un clima sereno. Adesso pensiamo al trasferimento dal
Campo di Marte: ciò che è importante è arrivare nei tempi
prestabiliti all'apertura del S.
Luca, che rappresenta per Lucca un punto di forza della nuova sanità».
Decisione inspiegabile. Per il presidente della Provincia Stefano
Baccelli è inspiegabile la decisione di Rossi di annullare, ad
appena quarantotto ore dall'
evento, l'inaugurazione del
nuovo presidio ospedaliero.«Questo dopo anni di impegno, lavoro, discussioni, opi-
nioni divergenti, che hanno
coinvolto tanti e diversi soggetti. Mi spiace per tutti coloro
che, in particolare il personale
dell'azienda sanitaria, hanno
lavorato
all'organizzazione
dell'evento. Sarebbe stata comunque l'occasione per un
punto sulla situazione di un
servizio essenziale qual è quello sanitario. Trovo poi non condivisibili le motivazioni della
scelta. Il dissenso e la critica
fanno parte del confronto democratico. Rientra nei compiti
degli amministratori pubblici
sia cercare di trovare soluzioni
adeguate per i servizi essenziali, sia confrontarsi con chi, pensandola diversamente, manifesta in modo pacifico il proprio
dissenso».
Pagina 22
IL SINDACO
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Dispiace
che non ci siano
le premesse per vivere
questo evento in un clima
sereno. Ora pensiamo
al trasferimento
GIORGIO
DEL GHINGARO
Non condivido
questa decisione,
sarebbero intervenuti
anche tanti cittadini
e tante istituzioni che
hannovoluto l'ospedale
i gazebo installati al san Luca per l'inaugurazione : non serviranno più (Vip)
Edilizia & Territorio
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giate dal terremoto del giugno
2013. Stavolta non è colpa della
politica, né dei parlamentari, né
del prefetto Gabrielli, che ha fatto
di tutto per liquidare le risorse
stanziate. E' colpa di una burocra
zia che fa più danni del patto di
stabilità, che blocca la spesa, in
sensibile ai drammi del Paese e alla sofferenza delle persone». Enrico Rossi indossa l'armatura del
governatore furioso e muove guerra contro la Corte dei Conti.
«Rea» di aver stoppato il finanzia
mento statale di 5 milioni di euro
«sostenendo scrive Rossi che la
destinazione dei fondi non era
sufficientemente chiara».
Oltre a lanciare anatemi contro la
burocrazia sorda, il presidente
della Regione annuncia che organizzerà a sue spese «due pullman
per portare a Roma i terremotati
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a protestare contro questa beffa».
La legge di stabilità del2014 ave
va stanziato, per i danni del sisma, 5 milioni di euro destinate
alle urgenze. Una somma insuffi
ciente a coprire i danni, stimati in
69 milioni di euro. Con 318 fami
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Stato e 234 prime case danneggia
te dalle scosse. Numeri che si so
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smo dei giudici contabili, forse distratti dai danni non ingenti.
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è il rammarico
del presidente Rossi affinché il
Parlamento possa modificare
quella normativa serviranno anco
ra mesi e mesi. Una situazione
non più giustificabile e non più
tollerabile. Voglio finanziare la
protesta, portando davanti al ministero delle Finanze persone in
carne e ossa, con le foto delle loro
/J/ -,
otati
e:
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c n n la iiana
case danneggiate. Così potranno
essere motivati quegli scarsi, insufficienti e tardivi contributi».
Oltre al sit-in, la Regione è pronta a mettere la parte mancante dei
fondi per la ricostruzione. Il progetto prevede un intervento di 21
milioni di euro, 16 sul fondo per
l'emergenza e 5, appunto, dalla
legge di stabilità, di cui 9 destinati alla messa in sicurezza delle prime case danneggiate. «Era un impegno preso, deciso da Governo e
Parlamento, quei soldi servono
per consentire alle famiglie di tornare nelle loro case ristrutturate».
ACCA TO alla protesta della Regione, arrivano le reazioni rabbiose dei sindaci dei Comuni danneggiati. Paolo Grassi, primo cittadino di Fivizzano, il Comune più
colpito dal sisma del giugno
2013, è durissimo. «A Fivizzano
ci sono ancora 280 persone fuori
casa, solo in ottanta sono riuscite
a tornare nelle loro abitazioni.
Questa beffa è la prova che siamo
un terremoto dimenticato, che
non fa notizia. Paghiamo il fatto
di non aver avuto morti sotto le
macerie».
P.
PULLMAN
«Finanza entnegati
per otvazonnsufficienti
nifestere o al nstero»
Edilizia & Territorio
Pagina 24
DECISIONE DELLA CORTE I CONTI FA D ISCUTERE
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Terremoto, ni ente soldi. Arriva lo stop
Scatta una mobilitazione dei sindaci
DOPO IL DANNO la beffa. I
danni dei terremoti dello scorso anno in Lucchesia non saranno rimborsati. La legge di stabilità 2014 aveva previsto, per
questo, un finanziamento di 5
milioni. Ad oggi non è arrivato
neppure un euro ma il presidente il presidente della Regione,
Enrico Rossi, è stato informato
che la Corte dei Conti ha stoppaio il finanziamento, sostenendo che la destinazione dei fondi
non era sufficientemente chiara. Tradotto non arriveranno
soldi dal Governo nazionale
per le famiglie, soprattutto della Garfagnana, che hanno subito danni dal terremoto, in particolare la scossa del 21 giugno
2013, la più forte registrata in
Italia lo scorso anno. A diffondere la cattiva notizia è stato
proprio il presidente della Regione, che ha annuncia anche
che organizzerà a sue spese due
pullman per portare a Roma i
terremotati a protestare per questa beffa.
ca di dubbi e di proteste. D'altra parte lo stesso presidente
Rossi è stato molto chiaro:
«Questa volta la colpa non è della politica, né dei parlamentari,
né del prefetto Gabrielli che ha
fatto di tutto per liquidare quelle risorse, ma di una burocrazia
che, sostiene, fa più danni del
patto di stabilità, che blocca la
spesa, insensibile ai drammi
del paese e alla sofferenza delle
persone. Lo Stato ha stanziato
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prosegue
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ANCORA OGGI ci sono 318
nuclei familiari evacuati a spese dello Stato, e 234 le prime case danneggiate fra Garfagnana
e Lunigiana. La notizia, diffusa
nella tarda mattinata di ieri, è
arrivata come un fulmine in
Lucchesia, accolta da una raffi-
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5 milioni. Ovviamente non sono sufficienti e la Regione farà
la sua parte, mettendo anche se
non le compete la parte mancante. Il progetto per la ricostruzione prevede un intervento di
21 milioni di euro di cui 16 sul
fondo per l'emergenza e 5 dalla
legge di stabilità 2014, di cui 9
destinati alla messa in sicurezza delle case danneggiate. Era
un impegno preso, deciso da
Governo e Parlamento, e servono per consentire alle famiglie
di tornare nelle loro case ristrutturate».
PROPRIO ROSSI non ha
mancato di fare un confronto
concreto: «Nella valutazione
dei danni i costi stimati in Lunigiana e Garfagnana sono inferiori del 20-30 per cento rispetto a quelli dichiarati per il terremoto dell'Aquila del 2009». A
sera è arrivata la dichiarazione
dei parlamentari Pd Raffaella
Mariani ed Andrea Marcucci:
«Interverremo sul ministro
dell'economia affinché siano urgentemente sbloccati i 5 milioni destinati dalla legge di stabilità alla Garfagnana e alla Lunigiana per i danni del terremoto
del giugno 2013. Dopo l'erogazione dei fondi di emergenza
servono le risorse economiche
stabilite per interventi non più
rinviabili».
ISE GN I
Una delle
case di
Minuccíano
che hanno
riportato
lesioni dal
terremoto
Edilizia & Territorio
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Terremoto, niente soldi
Rossi porta tutti a Roma
II governatore organizza due pullman per protestare davanti al ministero
servono 21 milioni per i lavori, Marcucci e Mariani: «Interverremo sul ministro»
® CASTELNUOVO
Neanche un soldo dal governo
per le famiglie della Garfagnana e della Lunigiana danneggiate dal terremoto del giugno
2013. A diffondere la cattiva
notizia è il presidente della Regione Enrico Rossi, che annuncia anche che organizzerà a
sue spese due pullman per
portare a Roma i terremotati a
protestare per questa beffa.
Ancora oggi sono 318 i nuclei
familiari evacuati a spese dello
Stato, e 234 le prime case danneggiate.
La legge di stabilità 2014 aveva previsto, per questo, un finanziamento di 5 milioni. Non
solo ad oggi non è arrivato
neppure un euro ma il presidente è stato informato che la
Corte dei Conti ha stoppata il
finanziamento,
sostenendo
che la destinazione dei fondi
non era sufficientemente chiara. Questa volta dunque, non
manca di sottolineare il presidente, la colpa non è della politica, né dei parlamentari, né
del prefetto Gabrielli che ha
fatto di tutto per liquidare
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Gli sfollati la notte dei terremoto in Garfagnana
quelle risorse, ma di una burocrazia che, sosti ene, fa più danni del patto di stabilità, che
blocca la spesa, insensibile ai
drammi del paese e alla sofferenza delle persone. Purtroppo affinché il Parlamento pos-
sa modificare quella normativa serviranno ancora mesi,
mesi e mesi di tempo.
Una situazione non più giustificabile e non più tollerabile. Tanto che il presidente ha
deciso di finanziare di tasca
propria la protesta e ha invitato i sindaci e parlamentari delle due zone ad affiancarlo in
questa iniziativa.
L'obiettivo è quello di protestare davanti al ministero delle
Finanze, portando a Roma le
persone in carne ed ossa, con
le foto delle loro case danneggiate, così si potranno vedere e
conoscere direttamente i destinatari di questi scarsi, insufficienti e tardivi contributi. Lo
Stato ha stanziato 5 milioni.
Ovviamente non sono sufficienti e la Regione, promette il
presidente, farà la sua parte,
mettendo anche se non le
compete la parte mancante. I
parlamen tari del Pd Andrea
Marcucci e Raggaella Mariani
hanno affermat in serata: «Interverremo sul ministro dell'
economia affinchè siano urgentemente sbloccati i 5 milioni destinati dalla legge di stabilità alla Garfagnana e alla Lunigiana per i danni del terremoto. Dopo l'erogazione dei fondi di emergenza servono le risorse stabilite per interventi
non più rinviabili».
Altro servizio a pagina 12
Pagina 26
FINANZIAMENTO DA 900M1
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EURO. A GIUGNO TERMINAL BUS AL «C ARDUCCI»
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ocalo merci ok al piano per nquainicare tutta l area
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NUOVI sviluppi per la realizzazione del
terminal bus e di un parcheggio scambiatore nell'ex scalo merci. La giunta ha infatti
approvato nei giorni scorsi una delibera
con la quale di fatto revoca la precedente,
la n. 249 del 2013, che approvava il progetto definitivo (stralcio di una progettazione
complessiva) relativamente solo alla realizzazione della stazione per il Tpl, con importo complessivo di 600mila euro. Nella
delibera l'amministrazione intende procedere allo studio complessivo della sistema-
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zione della zona ex scalo merci, al fine di
localizzarci non solo il capolinea del trasporto pubblico locale urbano e suburbano, ma anche un parcheggio per i veicoli,
adatto a soddisfare i bisogni della zona. A
questo proposito la giunta ha inserito nella
proposta del piano triennale delle opere
pubbliche un finanziamento di 900mila
euro finalizzato all'intero progetto. E proprio in merito alla sistemazione dell'area
ex scalo merci la prossima settimana l'assessore Francesca Pierotti incontrerà a Fi-
renze i responsabili di Ferservizi per verificare tutto il piano di recupero, nel quale sono inseriti sia il terminal che il parcheggio. Il terminal bus verrà spostato a giugno, in concomitanza con la chiusura delle
scuole, al parcheggio Carducci. Questo
consentirà di recuperare posti auto a ridosso del centro storico, in piazzale Boccherini, e contemporaneamente darà la possibilità di intervenire all'ex scalo merci con i
lavori che impegneranno l'area almeno
per tutto l'anno 2014.
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OLTRE AL CAPOLINEA DEI BUS
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un parchieggio nell'ex scalo merci
/ LUCCA
Sviluppi per la realizzazione del
terminal bus e di un parcheggio
scambiatore nell'ex scalo merci.
La giunta ha approvato una delibera con la quale di fatto si revoca la precedente, che approvava
il progetto definitivo (stralcio di
una progettazione complessiva) relativamente solo alla realizzazione della stazione per il
trasporto pubblico locale, con
importo complessivo di 600mila euro. L'amministrazione intende "procedere allo studio
complessivo della sistemazione
della zona ex scalo merci, per localizzarci non solo il capolinea
del trasporto pubblico locale urbano e suburbano, ma anche
un parcheggio per i veicoli". La
giunta ha inserito nella proposta del piano triennale delle ope-
re pubbliche un finanziamento
di 900mila euro finalizzato
all'intero progetto. Sulla sistemazione dell'area ex scalo merci la prossima settimana l'assessore alla mobilità Francesca Pierotti incontrerà a Firenze i responsabili di Ferselvizi per verificare il piano di recupero, nel
quale sono inseriti terminal e
parcheggio. Frattanto il terminal bus verrà spostato a giugno,
con la chiusura delle scuole, al
parcheggio Carducci. Questo
consentirà di recuperare posti
auto a in piazzale Boccherini, e
darà la possibilità di intervenire
all'ex scalo merci con i lavori
che dureranno per tutto il 2014.
Lo scalo merci (Vip)
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TRALICCI Terna nell'Oltreserchio, se ne occuperà anche
un Consiglio comunale straordinario destinato a svolgersi direttamente sul territorio interessato dal progetto. E' quanto
è intenzionato a fare il presidente del Consiglio comunale
Matteo Garzella che, dopo l'ennesima assemblea molto tesa,
stavolta indetta dal Pd, è entrato nell'ordine di idee che va
coinvolta la massima assemblea cittadina su di un tema
che sta scatenando una vera e
propria mobilitazione da parte
dei residenti, totalmente contrari alle due nuove linee rispettivamente da 380 e 132 Kv che
Terna vuole far passare dalle
colline della zona. Lunedì 8 alla scuola «Custer De Nobili» a
Santa Maria a Colle, si terrà
un'assemblea pubblica con sindaco e rappresentanti di Terna, ma due giorni dopo, mercoledì 10, si dovrebbe tenere il
Consiglio comunale straordinario, aperto alle voci dei cittadini in un locale, ancora da invi-
duare della zona. «Mi pare opportuno un confronto con gli
abitanti - spiega Garzella per quanto gli strumenti in mano all'aula consiliare siano sicu-
me una serie di azioni legali.
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AI Comune ha taciuto
una situazione che
conosceva d amesi»
ramente ridotti. Ciò non toglie
che di fronte a una situazione
che si preannuncia foriera di
conseguenze, il Consiglio comunale e tutte le forze in esso
presenti debbano fare in modo
di sentirsi vicino alle necessità
di una parte della popolazione
lucchese». I residenti di quelle
zona si sentono in qualche modo traditi, visto che non sapevano nulla del progetto sino a pochi giorni fa. Accanto ai residenti dell'Oltreserchio anche
quelli di altri comuni limitrofi
a Lucca, come Massarosa e Camaiore: le linee in programma
finirebbero per passare anche
da quelle parti. Allo studio la
costituzione di un comitato, co-
La raccolta firme già partita.
Ancora da capire, infine, quale
sarà il parere che il Comune intende esprimere entro il 19
aprile sul progetto di Terna, visto che la procedura di Valutazione di impatto ambientale è
già partita il 20 marzo scorso.
«E' grave che l'amministrazione comunale abbia tenuto
all'oscuro il Consiglio sul nuovo percorso dell'elettrodotto
- afferma il capogruppo comunale di Forza Italia Marco Martinelli - visto che Terna ha dichiarato sulla stampa locale
che c'è stata la condivisione
con i Comuni interessati attraverso almeno venti incontri negli ultimi sei mesi. Il fatto che
si arrivi ad un Consiglio comunale, che mi auguro sia aperto
al contributo dei comitati, delle associazioni e di tutti gli enti
interessati, solo dopo che il caso è scoppiato sulla stampa certifica la mancanza di trasparenza dell'amministrazione Tambellini che ha taciuto fino ad
oggi su una situazione che invece conosceva da mesi . E' necessario che le Istituzioni facciano
sentire la loro vicinanza alla popolazione non solo a parole,
ma con atti concreti».
Fab. Vinc.
E LETTRODOTTO li tracciato della discordia ha fatto infuriare
numerosi residenti . Oraci sarà un consiglio straordinario
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Elettrodotto, l'ambe
chiede l'inchiesta pubblica
Partitala lettera al ministero firmata dal sindaco: la procedura consente
il confronto tra i dati del progetto Terna e le osservazioni dei cittadini
È partita ieri la lettera, firmata
dal sindaco Alessandro Tambellini, in cui il Comune chiede al
ministero di attivare la procedura di inchiesta pubblica sul megaelettrodotto
dell'Oltreserchio. Il sindaco mette in evidenza «l'elevato grado di interessamento del territorio sia per la realizzazione del nuovo tracciato
dell'elettrodotto 380 e 132 Kw,
che per la "nuova stazione elettrica", nonché la successiva dismissione delle infrastrutture
non più necessarie». Per questo
chiede all'autorità competente
«di disporre lo svolgimento della procedura di "inchiesta pubblica e contradditorio"». Una
procedura che può disporre
l'esame dello studio di impatto
ambientale, dei pareri forniti
dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni del pubblico, anche in considerazione
della particolare rilevanza degli
effetti ambientali del progetto,
senza che ciò comporti interruzioneo sospensioni dei termini
dell'istruttoria. L'inchiesta che
si svolge tramite audizioni aperte al pubblico, può prevedere
consultazioni con gli autori di
osservazioni, con il proponente
e con gli estensori del progetto e
dello studio di impatto ambientale e si conclude con una relazione sui lavori svolti ed un giudizio sui risultati emersi, da acquisire e valutare ai fini della
pronuncia di compatibilità ambientale.
Intanto a Maggiano nel corso
dell'assemblea a Maggiano sui
lavori pubblici partecipati, l'assessore all'ambiente Francesca
Pierotti è tornata a illustrare
l'iter del riassetto dell'elettrodotto come proposto dalla società Tema al ministero per
l'ambiente, che è titolato nel rilascio della valutazione di impatto ambientale.
Pierotti ha ribadito che l'amministrazione comunale non
ha dato alcun assenso, ma ha
sottoscritto un verbale «del tavolo tecnico che è servito ad una
prima individuazione delle fasce di fattibilità delle nuove linee, con la previsione della contemporanea demolizione di altri tratti esistenti e che insistono
su zone densamente abitate. Lo
stesso tavolo tecnico è inoltre
servito a delineare una prima
proposta di localizzazione della
nuova stazione elettrica non definita nella sua specificità».
Altra cosa è invece il progetto
vero e proprio, per il quale il 20
marzo Terna ha chiesto l'attivazione della Via al ministero. Il
Comune di Lucca, al pari di Provincia e Regione avrà tempo fino al 19 aprile per presentare le
proprie osservazioni, che dovranno in particolare valutare
l'impatto dell'opera dal punto
di vista paesaggistico e idrogeologico. L'amministrazione comunale inoltre ha promosso
una assemblea per martedì alla
scuola Custer De Nobili a Santa
Maria a Colle. Il consigliere comunale Marco Martinelli (Forza Italia) accusa però la giunta
di aver tenuto all'oscuro il consiglio comunale e chiede un dibattito in tempo rapidi.
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La simulazione del nuovo impianto Terna
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Elettrodotto, ë corsa contro il tempo
il 19 aprile scade il termine per produrre le osservazioni alla richiesta di Via presentata da Terna
! CAMAIORE
Elettrodotto Terna, è partita la
richiesta al ministero per attivare la procedura di inchiesta pubblica. A far partire l'iter è il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, ma la questione interessa (seppure in maniera minore)
anche Massarosa e Camaiore,
visto che il nuovo tracciato
dell'elettrodotto attraversa anche una piccola parte del territorio di questi due Comuni. Si tratta di una procedura che può disporre l'esame dello studio di
impatto ambientale, dei pareri
forniti dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni
del pubblico, anche in considerazione della particolare rilevan-
za degli effetti ambientali del
progetto, senza che ciò comporti interruzione o sospensioni
dei termini dell'istruttoria. L'inchiesta che si svolge tramite audizioni aperte al pubblico, può
prevedere consultazioni con gli
autori di osservazioni, con il
proponente e con gli estensori
del progetto e dello studio di impatto ambientale e si conclude
con una relazione sui lavori svolti ed un giudizio sui risultati
emersi, da acquisire e valutare
ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale.
Intanto, mercoledì sera nel
corso dell'assemblea pubblica
organizzata a Maggiano sono
emersi altri particolari sull'iter
che il progetto seguirà. Si è ap-
preso che il 20 marzo Terna Rete Italia ha chiesto l'attivazione
della Valutazione di impatto
ambientale (Via) al ministero. I
Comuni toccati dal progetto
hanno tempo fino al 19 aprile
per presentare le proprie osservazioni, che dovranno in particolare valutare l'impatto dell'
opera dal punto di vista paesaggistico e idrogeologico. «Il nostro ufficio Ambiente le ha già
preparate - spiega il sindaco di
Massarosa Franco Mungai Terna ci ha offerto a titolo compensativo del danno ambientale 175mila euro. Valuteremo
pro e contro prima di decidere».
In realtà, il nuovo tracciato non
è così negativo per il territorio di
Massarosa, dato che allontana
l'attuale linea da 132 kw dalla
zona di Compignano, dove si
trovano sono alcune case. Anche il Comune di Camaiore (a
cui Terna ha offerto a titolo risarcitorio 8lmila euro) non
sembra essere troppo danneggiato dal nuovo percorso, visto
che la nuova linea si allontana
dal centro abitato di Fibbialla.
«In ogni modo - spiega il sindaco Alessandro Del Dotto non abbiamo firmato niente e prima di
farlo ascolteremo il parere dei
cittadini». Il tempo però è tiranno: il 19 aprile scade il termine
per presentare le osservazioni.
Martedì, intanto, a Santa Maria
a Colle nuovo incontro pubblico: stavolta con i tecnici di Terna.
Un traliccio dell'elettricità
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wJ TRAFFICO, INSORGONO I RESIDENTI AL PIAGGIONE
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GLI ABITANTI del Piaggione
sono sul piede di guerra. Da lunedì scorso chi deve tornare a casa
proveniente da Lucca deve raggiunge Borgo a Mozzano poi tornare indietro fino al Piaggione.
«Per raggiungere le nostre abitazioni - dice il presidente del comitato paesano, Giuseppe Aldi
- siamo costretti a fare il giro da
Borgo a Mozzano, percorrendo la
Lodovica e tornando poi indietro
sulla statale del Brennero per un
totale di circa 17 chilometri in
più, contro le poche centinaia di
metri che separano il paese
dall'interruzione per i lavori di illuminazione alla variante».
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dente del comitato - e nessuna
soluzione idonea è stata adottata
per ovviare a tale disagio. Oltretutto, ancora una volta, come sostiene da tempo il nostro Comitato paesano, si evidenzia la necessità di un ripristino della fermata
del treno che eviterebbe il disagio
in casi come questo e l'isolamento totale del paese come già accaduto in caso di calamità». Una
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protesta dunque sia sui tempi
dell'intervento, che potevano essere meglio organizzati, sia soprattutto sulla comunicazione. Al
Piaggione non erano stati informati della chiusura con volantini
o con manifestini al locale circolo. Così molti sono rimasti sorpresi della chiusura e della lunga deviazione che oggi è necessaria per
raggiungere il paese.
«NESSUN ORGANO competente ha avvertito preventivamente i paesani - aggiunge il presi-
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Villa Basilica,
la rocca torna
all'antico splendore
1 VILLA BASILICA
Dopo sette secoli, la "Rocca"
torna all'antico splendore.
L'antica fortezza sarà inaugurata domenica, al termine di 5
anni di lavori che hanno portato al suo pieno recupero e che
sono stati realizzati grazie al finanziamento ottenuto attraverso il Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale e a un
contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio di Lucca.
Sono state ricostruite le mura
perimetrali e restaurata la torretta di avvistamento.
La rocca risale XII-XIII secolo ed è stata costruita su una
roccia che domina il paese e la
valle. In vari documenti medievali si dice che poteva contenere una piccola guarnigione e
che era dotata di un mulino, di
una cisterna, di un frantoio e
di un forno.
Dopo alcuni scavi e i primi
di lavori di recupero, a partire
dl 2006 sono partiti gli interventi di restauro veri e propri,
che sono costati circa 300 mila
euro.
Adiacente alla rocca vi è l'antica via Comunale che da Villa
Basilica va sull'Altopiano delle
Pizzorne; tale strada è attualmente oggetto di recupero,
grazie al finanziamento ottenuto, dal comune sul Piano di
Sviluppo Rurale della Provincia, per un importo complessivo di 140 mila euro.
I lavori sono iniziati nel settembre scorso e il percorso è
già utilizzabile.
Per quanto riguarda le celebrazioni per l'inaugurazione
della rocca, il programma prevede alle 10 il convegno "La
rocca di Villa Basilica" (Sala
Convegni del Comune), al quale parteciperanno il progettista del recupero, Nicola Gallo,
il rappresentante della Soprintendenza Giulio Ciampoltrini,
il presidente del Gal Garfagnana Luigi Favari, il presidente
della Fondazione Cassa di Risparmio Arturo Lattanzi e Antonio Romiti, dell'Istituto Storico Lucchese.
inoltre possibile visitare una
mostra di coltelli e spade gestita dall'Associazione Culturale
"Valleriana".
Alle 12, spettacolo di sbandieratori del Gruppo Balestrieri di Lucca, mentre alle 13 di
terrà l'inaugurazione vera e
propria, alla quale faranno seguito un banchetto gratuito a
base di prodotti tipici, curato
dalle associazioni del territorio, le esibizioni del Corpo Musicale "Don Francesco Martini", della Corale "La Rocca Carlo Franchi" e del coro "Santa Chiara" e uno spettacolo di
falconieri.
Arianna Bottari
Nella Sala Convegni sarà
La struttura così recuperata
verrà utilizzata prevalentemente nel periodo estivo per
serate ed eventi culturali, turistici e di intrattenimento.
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La fortezza
viene inaugurata
domani al termine
di lavori durati
cinque anni
Ospiterà appuntamenti
culturali, turistici
e di intrattenimento
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IN PIAZZA DEL GALLETTO E VIA DEL GIARDINO
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AL VIA alcuni interventi di manutenzione a Barga. A darne notizia è il sindaco, Marco Bonini, che ha illustrato i
lavori che interesseranno nel centro
storico piazza del Galletto, poi via del
Giardino e l'illuminazione in località
Lato. «Siamo soddisfatti - ha detto il
primo cittadino - perché rispondiamo
alle richieste dei cittadini e miglioriamo alcuni aspetti di Barga che necessitavano di un puntuale intervento». 1 la-
Edilizia & Territorio
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vori riguardano il problema dell'abbassamento del piano di piazza Galletto,
che sta interessando anche il muro di
recinzione di un'abitazione, la strada
di via Lato con l'inserimento di alcuni
punti luce che andranno a completare
l'illuminazione pubblica esistente e via
del Giardino, tra gli incroci di via Mordini e via Canipaia, col rifacimento della pavimentazione attuale. Interventi
al via a breve: investiti 40mila euro.
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Ma
® BARGA
Partono i cantieri anche in
centro storico. Dopo il rifacimento dei marciapiedi e l'arredo in un lungo tratto di via Repubblica a Fornaci, ora tocca
ad alcuni importanti interventi di manutenzione a Barga. A
darne notizia è il sindaco, Marco Bonini, che ha illustrato i lavori che interesseranno nel
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V ®
pubbUc ì nel centro storico
centro storico Piazza del Galletto, poi via del Giardino e anche l'illuminazione in località
Lato.
Si tratta di lavori messi in
conto nel piano delle opere
pubbliche, e che miglioreranno la sicurezza per residenti e
non.
«Siamo soddisfatti - ha detto il primo cittadino - perché
in questo modo rispondiamo
alle richieste dei nostri cittadini e miglioriamo alcuni aspetti
di Barga che necessitavano di
un puntuale intervento».
Nel dettaglio, i lavori riguardano il problema dell'abbassamento del piano di piazza Galletto, che sta interessando anche il muro di recinzione di
un'abitazione, la strada di via
Lato con l'inserimento di alcuni punti luce che andranno a
completare
l'illuminazione
pubblica esistente e via del
Giardino, tra gli incroci di via
Mordini e di via Canipaia, con
il rifacimento della pavimentazione attuale che presenta alcuni problemi.
Gli interventi partiranno a
breve per un investimento di
40mila euro. Nei giorni scorsi,
andando sul fondovalle, è stato compiuto il rifacimento totale dei marciapiedi a Fornaci
nel tratto centrale di via Repubblica, uniformando il manto pedonale a quello dall'altra
parte della strada principale
del paese.
Nicola Bel lanova
Edilizia & Territorio
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Av p orto: fgo e pericolo
Ma la ira s'è persi nel na
L,V
II Comune da fine 2012 ha a disposizione 1, 3 milioni di fondi regionali
Sull'appalto c' un provvedimento ell'Autorit di vigilanza sui contratti pubblici
dl Donatella Francesconi
1 VIAREGGIO
I pescatori se lo raccontano ad
ogni ingresso/uscita: l'avamporto è pericoloso, con la sua
melma nera, l'assenza di fondale in alcuni punti che vanno
imparati a memoria per tutelare se stessi e le barche. «L'
avamporto è soggetto al continuo insabbiamento dovuto alla corrente marina proveniente da sud. Pertanto i materiali
da dragare consistono esclusivamente in sabbie apportate
dalla stessa. Il volume del materiale da rimuovere è previsto
in 10mila metri cubi, per una
spesa complessiva di 1.300.000
euro». Era il settembre 2012,
l'amministrazione del sindaco
Luca Lunardini era stata sostituita dal commissario prefettizio Domenico Mannino che
aveva messo le questioni portuali nella mani dell'ammiraglio in pensione Marco Brusco.
Così annunciava una nota del
Comune: «Il bando per l'assegnazione dei lavori, necessari
per garantire la sicurezza della
navigazione sarà pubblicato
non appena la Regione accrediterà con proprio decreto l'importo assegnato. L'escavo dei
materiali avverrà mediante gru
su mezzo galleggiante. Il materiale scavato sarà depositato in
area adiacente e stoccato in attesa di essere caricato e trasportato a discarica, in quanto
non idoneo al ripascimento
del litorale. L'inizio degli interventi è previsto nel mese di
gennaio 2013 e i tempi per
l'esecuzione degli stessi si prevedono in 90 giorni, esclusi i
periodi di avverse condizioni
meteo marine».
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Gennaio 2013 è trascorso da
un anno e due mesi. E in avamporto non è intervenuto il Comune, ma non ha messo draga
neppure l'Autorità portuale
che poco dopo essersi insediata, quasi un anno fa, ha approvato un intervento analogo per
20mila metri cubi. Due interventi, entrambi finanziati, e
nessuno dei due realizzato.
La gara . Ma torniamo alla gara
che il Comune ha realmente
bandito il 18 dicembre 2012
(determina numero 1542) per
un milione e 300mila euro di
intervento e 10mila metri cubi
di sabbia da togliere: 130 euro
il costo al metro cubo perché così viene spiegato dal dirigente del Comune, Riccardo Raffaelli - il costo dello smaltimento
in discarica per questo tipo di
rifiuti incide moltissimo. L'affidamento. L'11 febbraio 2013,
con determina numero 170, a
firma di Riccardo Raffaelli i lavori sono aggiudicati all'associazione temporanea di imprese (Ati) tra le imprese "Menela.
Coni Srl" e "Colussi Srl" entrambe di Chioggia. Per un totale di 918.010 euro.
I118 aprile dello stesso anno,
con determina numero 451, si
affida il monitoraggio ambientale delle operazioni di dragaggio dell'avamporto ante, durante e post operam. L'importo ammonta a 36mila euro e
viene scelto il Centro interuniversitario di biologia marina
ed ecologia applicata "G.Bacci" di Livorno.
Da qui in poi, dell'escavo in
avamporto si perdono le tracce.
L'Autorità di vigilanza . Mentre
Viareggio ci dorme su, nell'ot-
tobre 2013 arriva il parere numero 157 emesso dall'Autorità
per la vigilanza sui contratti
pubblici di lavori, servizi, forniture. Alla quale si era rivolto il
raggruppamento temporaneo
di imprese composto dal Consorzio stabile Aedars (capogruppo) e dalla Poseidon Service ed escluso dalla valutazione
delle offerte. Il Consiglio
dell'Autorità, invece, ha delibe-
rato di ritenere «che il Comune
di Viareggio abbia illegittimamente escluso dalla gara il
Consorzio".
Alle domande del "Tirreno"
su cosa sia accaduto dall'affidamento temporaneo (oltre un
anno fa) ad oggi, Riccardo Raffaelli spiega che alla verifica
pre stipula del contratto «una
delle due imprese che costituivano l'Ati non ha dimostrato di
avere i requisiti». Dopo questo
stop... il "diluvio". Nel senso
che la seconda delle aziende
che ha partecipato non è stata
contattata, il Consorzio Aedars
non è stato riammesso, l'avamporto è ancora lì con il suo fondale pericoloso. Sul quale si sono fatti rilievi e analisi, nel frattempo...Così usa a Viareggio
quando si tratta di gare, è l'unica conclusione possibile.
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'ingresso nel porto trai due fanali (foto Paglianti)
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Torre Maffide:
servono
50mRa curo
per naprirla
La Torre Matilde
VIAREGGIO
La Torre Matilde, il monumento più vecchio in città, è chiuso
da oltre un anno, ma rischia di
rimarci ancora per molto, se
non verranno trovati i soldi necessari per mettere a norma
l'impianto elettrico che ha reso
il monumento inagibile, con la
conseguente chiusura. Abbiamo reso notala vicenda nei giorni scorsi, ma la situazione rischia di rimanere in stallo, visto
che interpellata l'amministrazione comunale sulla vicenda, il
dirigente, Pier Nello Martelli ha
dichiarato: «ho solo avuto una
comunicazione dall'ingegnere
capo sull'inagibilità della Torre
Matilde, - dice - a causa dell'impianto elettrico non a norma e
che la somma necessaria per
eseguire i lavori ammonta a circa 50mila euro». Una cifra «chiesta, come contributo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Ma non è stato concesso,
quindi per ora non ci sono i fondi necessari sembrerebbe per
poter realizzare i lavori». Traducendo in termini molto semplici significa che se non ci sarà un
benefattore o se il Comune non
troverà i soldi la Torre Matilde
rimarrà chiusa e non si sa per
quanto tempo ancora.
Roy Lepore
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Approdo lago
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di lavori da fare
0 TORRE DEL LAGO
Dieci inviti ad altrettante imprese chiamate dalla Viareggio porto a candidarsi a termine l'intervento sull'approdo
turistico in riva al lago di Massaciuccoli . Sono appena stati
inviati - spiega il presidente
della società pubblica, Giovanni Giannerini - e c'è tempo
dieci giorni per farsi avanti.
L'importo dei lavori da realizzare è di 140mila giuro per
terminare - continua Giannerini - «il capannone destinato
a docce e spogliatoi , quello
per il ricovero delle barche,
ma anche il ristorante-bar».
Un intervento , quello sull'approdo di acqua dolce, che
Giannerini ha ereditato dalla
precedente gestione della società, affidata alla presidenza
di Alessandro Volpe. Una volta aperte le buste con le offerte, la scelta finale - continua
Giannerini - «è nelle mani del
direttore dei lavori e del responsabile unico del procedimento». Che sono rispettivamente Paolo Polvani e Pietro
Romani (direttore della Viareggio porto).
La società pubblica dovrà
poi decidere in merito alla gestione del ristorante : «La mia
idea è quello di affidare la gestione - conclude Giannerini
-. Ma qui mi dovrò confrontare con la Fondazione Festival
pucciniano , alla quale paghiamo l'affitto . Il cui direttore,
Moretti, propenderebbe invece per una gestione interna assumendo personale a tempo
determinato , come già accade
per il bar del teatro. E una questione aperta, tutta da esaminare ...» .
(df.)
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Ottocentom í la
per m igliorare
strade ne i paesi
SEMAFORO verde per la riqualificazione delle strade di Camaiore. Dal capoluogo alle frazioni, da
Lido alle Seimiglia, l'amministrazione Del Dotto ha stanziato
800mila euro per nuove asfaltature e messa in sicurezza . E' in corso la stesura del bando di gara per
l'affidamento dei lavori , i primi
dei quali potranno iniziare prima
dell'estate. Tra le vie interessate,
per circa 93 mila euro di lavori, ci
sono quella per Torcigliano, le zone di Pontemazzori (via San Lorenzo), Montebello (Rio Tesorata, con rinforzo interno alla sede
stradale) e Vado (via del Campanile), mentre per quanto riguarda
Capezzano Pianore saranno messi in atto interventi su via Acquarella, via Dietromonte e via Carraia (100 mila euro complessivi) per
renderle più scorrevoli . A Lido,
nei due lotti est e ovest, sono interessate piazza Centauro, via Rovereto, via Trieste, via del Trebbiano, via Italica dal cavalcavia al
ponte dell'autostrada ; inoltre via
dei Pini, via Leopardi, tratti di
viale Colombo e viale Pistelli,
piazza Ferrari, via Italica da viale
Colombo a viale Pistelli, per un totale di circa S50mila euro . Settantacinquemila euro invece per lavori sulle strade delle Seimiglia, in
particolare per il paese e i relativi
snodi della via principale di Migliano, per l'allargamento di via
Fibbialla verso Corolla e per via
Primo Lucchesi.
Edilizia & Territorio
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Comune rifà
le strad
. e: ecco
curo
! CAMAIORE
Semaforo verde da parte
dell'amministrazione Del Dotto per la riqualificazione delle
strade comunali di Camaiore.
Dal capoluogo alle frazioni, da
Lido alle Seimiglia, oltre 800 mila euro per nuove asfaltature e
messa in sicurezza. Cinque i lotti in cui sono divisi gli interventi: già approvati i progetti esecutivi di tre di questi. Si tratta dei
lavori previsti a Capezzano Pianore, dove saranno messi in atto interventi su via Acquarella,
via Dietromonte e via Carraia
(100 mila euro complessivi) per
rendere più scorrevole e meno
esposta a rischi la circolazione
del traffico, in particolare quello pesante. A Lido di Camaiore,
nei due lotti est e ovest, sono interessate piazza Centauro, via
Rovereto, via Trieste, via del
Trebbiano, via Italica dal cavalcavia al ponte dell'autostrada;
inoltre via dei Pini, via Leopardi, tratti di viale Colombo e viale Pistelli, piazza Ferrari, via Italica da viale Colombo a viale Pistelh. Totale per quest'area, circa550mila euro.
«Nei prossimi giorni - spiega
l'assessore ai lavori pubblici Simone Leo - saranno approvati
anche i progetti esecutivi per gli
altri due lotti: Seimiglia e Camaiore. Gli uffici stanno lavorando
alla predisposizione dei bandi:
saranno cinque, uno per lotto. I
lavori saranno nessi a gara tra
aprile e maggio e l'aggiudicazione ci sarà a giugno. Ma il grosso
degli interventi, perlomeno a Lido, verrà avviato dopo l'estate
per non creare problemi al turi smo. Su Capezzano, invece, valuteremo se è il caso di iniziare
subito».
Edilizia & Territorio
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G IUNTA COMUNALE STA STUDIANDO QUESTA SOLUZI ONE
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possibili is issi i di alcuni hotel potrebbero rilanciare l'edilizia
LA VARIANTE URBANISTICA vedrà o svincolo degli alberghi favorendo la prima casa.
Molte le strutture ricettive che
soprattutto a Lido di Camaiore
sono ferme da anni a causa della
crisi e dell'edilizia bloccata: ecco che il Comune cerca di dare
un giro di vite per dare uno slancio di energia all'una e all'altra
faccenda. E' pronta infatti la variante che l'amministrazione comunale intende approvare per
mutare i parametri di trasformazione degli alberghi oramai inutilizzati a causa delle condizioni
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CONFRONTO
Resta da capire se nei
partiti di magg ioranza tutti
saranno d'accordo
e dei costi da affrontare. Il documento è stato per adesso discusso solo all'interno della maggioranza e verrà illustrato a breve
dall'assessore Simone Leo. La
norma che sotto la giunta Bertola aveva previsto lo svincolo degli alberghi con `superoneri' di
urbanizzazione e a determinati
parametri di ampiezza degli appartamenti che dovevano essere
realizzati, 100 metri quadrati ad
esempio, viene mutata nel verso
di mantenere la destinazione alberghiera se possibile con gli
adeguamenti possibili e tollerabili economicamente. Pensiamo
ad esempio all'hotel Panoramic,
che risolse il bilancio comunale
con 4,5 milioni di oneri di urbanizzazione. Oggi in sostanza, se
il proprietario di un piccolo hotel riuscirà ad adeguarsi e a mantenerne la funzione, bene: nel caso in cui invece non possa o la
struttura sia impossibile da recuperare come albergo, si potrà trasformarla in appartamenti in linea peraltro con l'esigenza di
prima casa dei cittadini. Il che significa che i parametri non verranno allargati, se mai ristretti.
La manovra consente di conciliare le esigenze di intervenire
sull'esistente e quindi di rimettere in moto oltre che immobili in
disuso anche le imprese edili locali, di favorire comunque la
funzione ricettiva
Isabella Piaceri
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