TAPPI DI SUGHERO: IL GUSTO DI TAPPO Il difetto organolettico definito “gusto di tappo” è determinato dalla presenza di uno o più composti che generano nel vino, nel sughero e nei tappi di sughero odore di muffa, terra, cartone bagnato e fungo. Le fonti di contaminazione del vino possono essere svariate tra le quali il contatto con materiale inquinato durante la fase di preparazione/affinamento (es. coadiuvanti tecnologici) o dopo l’imbottigliamento (tappo). Il settore R&S di Enocentro ha messo a punto diversi protocolli analitici per soddisfare le più svariate necessità: 1. verifica della difettosità percentuale dei lotti di tappi (monopezzo o agglomerati) prima dell’imbottigliamento, 2. analisi dei coadiuvanti tecnologici che andranno a contatto con il vino (legno, bentonite, tannino, materiale filtrante, etc.), 3. indagine sul prodotto finito imbottigliato per poter stimare la percentuale di danno e acquisire dati analitici utilizzabili per controversie tra le parti. La determinazione del pool di molecole ascrivibili al “gusto di tappo” avviene mediante microestrazione in fase solida SPME e successiva quantificazione gascromatografica con spettrometria di massa a trappola ionica utilizzando un rilevatore ITMSn. Con questo metodo il Laboratorio Agroalimentare Enocentro® Vassanelli® riesce a determinare non solo il più famoso TCA ma anche tutti quegli odori/sapori sgradevoli legati al tappo: 2,4,6-Tricloroanisolo 2,4,6-Tribromoanisolo 2,3,4,6-Tetracloroanisolo Geosmina Guaiacolo 1-Octene-3-one 1-Octene-3-olo 2-Metilisoborneolo Fencone Fencolo 2-Isopropil-3-metossipirazina 2-Isobutil-3-metossipirazina Pentacloroanisolo
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