Bandiera Nera a Schilpario per le motoslitte

L’ECO DI BERGAMO
Provincia 37
MERCOLEDÌ 30 LUGLIO 2014
Motoslitte a Schilpario
Legambiente non ci sta
e issa la bandiera nera
È una delle tre località lombarde bocciate
dalla Carovana delle Alpi 2014 degli ambientalisti
Il neo sindaco Agoni: affronteremo il problema
Valle di Scalve
ALICE BASSANESI
Dalle stelle alle stalle in Valle
di Scalve. Per lo meno secondo
quanto fa notare Legambiente
nell’ambito della «Carovana
delle Alpi 2014», la campagna
che controlla lo stato di salute
dell’arco alpino.
Dalle stelle alle stalle perché
se nel 2011 la Valle di Scalve si
era meritata una bandiera verde per le pratiche ecosostenibili promosse della Latteria montana sociale di Scalve, quest’anno la bandiera assegnata a uno
dei Comuni è quella di colore
nero, quella che si assegna invece ai «nemici» della montagna,
una delle tre lombarde dell’edizione 2014 della Carovana (le
altre sono state assegnate a un
progetto invasivo per la costruzione di un tunnel ai Piani di
Artavaggio nel Lecchese, e alle
segreterie dei partiti Pd e Svp
per lo smembramento del Parco dello Stelvio).
Il motivo? Il Comune di
Schilpario sarebbe colpevole,
secondo Legambiente per l’appunto, di non aver saputo attuare in maniera efficace una
regolamentazione all’utilizzo
delle motoslitte, andando contro qualsiasi regola del buonsenso capace di preservare il
turismo dolce e di qualità.
Stupito il primo cittadino di
Schilpario, Claudio Agoni.
«Molto sinceramente – dice il
sindaco eletto solo a maggio
«Serve un
regolamento per far
spazio anche
a chi va in moto»
All’indice anche un
tunnel nel Lecchese
e il Parco
dello Stelvio
scorso – quello delle motoslitte
è un tema che la nuova amministrazione non ha ancora affrontato. Questo perché riguarda il
turismo invernale mentre noi,
ora, ci siamo concentrati più su
aspetti e questioni che erano
urgenti e andavano risolte nel-
l’immediato futuro. Se non esiste ancora un regolamento in
tal senso, sicuramente verrà
fatto. La mia opinione personale però è che le motoslitte possono, e devono, convivere con
le persone che circolano sulla
neve a piedi o con gli sci. Tutto
questo ovviamente con il giusto
equilibrio».
A Schilpario, la zona maggiormente frequentata dalle
motoslitte è quella del passo dei
Campelli, che confina con la Val
Camonica, area altrettanto frequentata dagli appassionati di
scialpinismo. Una zona frequentata non solo da chi una
motoslitta la possiede, ma anche da turisti, che trovano nel
comune scalvino anche la possibilità noleggiare il mezzo, e di
partecipare a escursioni appositamente organizzate. E in realtà un documento che regolamenta il traffico delle motoslitte qui c’è già da qualche anno.
«La necessità di un regolamento – spiega Tiziana Bonaldi, che oggi siede tra i banchi
della minoranza, ma nella passata amministrazione ricopriva la carica di vicesindaco – era
nata dal confronto con gli asso-
Una manifestazione con le motoslitte sulle nevi di Schilpario
ciati del Moto Club Valle di
Scalve (che negli anni passati
ha anche organizzato delle gare
sulla neve, ndr): molti ragazzi,
oltre alla moto, avevano anche
la motoslitta, così si era pensato di occuparsi anche di quest’aspetto. Da una parte veniva
definito il tema “assicurazione”, con l’obbligo per le motoslitte che frequentavano la zona di avere un numero identificativo, dall’altro il tema “orari”.
Veniva stabilito, per esempio,
che fino alle 13 le motoslitte
non potessero circolare, questo
per tutelare tutti gli appassionati della montagna che, a piedi
o con gli sci, frequentano le
nostre zone anche in inverno». 1
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Expo e turismo
Ecco le risorse
ai bergamaschi
Cartelloni per facilitare il raggiungimento dei luoghi di Papa Giovanni
o di Crespi. Le audio guide nella basilica
Santa Maria di Lovere. Itinerari ciclistici
tra le valli. Ma anche zaini e passeggini
per una vacanza in famiglia.
Sono alcune delle «azioni» (i progetti, tra pubblico e privato, valgono in tutto 611 mila euro) con cui
la Bergamasca si mette all’opera
per migliorare la propria attrattività turistica in vista di Expo 2015.
L’occasione è arrivata con un bando finanziato da Regione (per due
terzi) e Camera di Commercio
(per un terzo): 300 mila euro, a
disposizione per sostenere le attività di «club di prodotto», ovvero
di operatori turistici che si mettessero insieme per puntare sui temi
di arte e cultura, natura e sport, o
turismo familiare. Per ottenere il
finanziamento, i capofila (enti
pubblici, associazioni o imprese)
dovevano mettere in pista aggregazioni con almeno cinque imprese turistiche. Insomma, il requisito fondamentale era far squadra.
E si può dire che ci si è riusciti:
tutte le realtà che hanno chiesto
un contributo (per coprire al massimo il 50% delle spese sostenute)
lo hanno ottenuto.
Sul lago, per «Arte e cultura»,
ha fatto da capofila il Comune di
Lovere, che con un investimento
da oltre 60 mila euro ne riceverà
la metà (il massimo per i capofila
era 30 mila euro, per gli «aggregati» 5.000). Li userà, tra l’altro, per
attivare una rete Wi-Fi gratuita
nelle due piazze centrali, per rifare
103 targhe, per garantire formazione linguistica per gli operatori
del settore. Ad aggregarsi, con altri
investimenti sulle proprie strutture (57 mila euro in totale) che
verranno a loro volta in parte sostenuti dal bando, sono sette imprese di Bossico, Castro, Costa
Volpino, Lovere e Ranzanico.
Ha puntato sul turismo familiare il «club» guidato da Cooraltur, il Consorzio orobico di albergatori e operatori turistici. Anche
qui 30 mila euro di contributo per
60 mila di investimenti, che serviranno a creare un pacchetto turistico dedicato alle famiglie con
bambini. Tra le idee, opuscoli e
itinerari per i più piccoli, skipass
a prezzi favorevoli e un’attenzione
alla promozione tramite Google.
Le aziende «aggregate» sono una
La classifica
In Lombardia
tre bocciature
e tre promossi
Oltre a quella assegnata a Schilpario, sono altre sette le bandiere nere
attribuite da Legambiente per i
danni causati alle Alpi da amministrazioni e società.Nel monitoraggio dello stato di salute dell’arco
alpino, conferite anche 10 bandiere
verdi. In cima alla lista dei «nemici
della montagna» c’è la Lombardia:
per «lo smembramento del Parco
dello Stelvio», per il caso scalvino
e per il «progetto invasivo» di un
tunnel ai Piani di Artavaggio, nel
Lecchese. Scelte di sviluppo locale
«quasi unicamente orientate alla
monocultura dello sci e impattanti
sull’ambiente montano’» riguardano anche Trentino e Valle d’Aosta,
che incassano una bandiera nera a
testa insieme a Piemonte, Veneto
e Friuli Venezia Giulia.
La Lombardia si riscatta conquistando tre bandiere verdi, seguita
da Piemonte e Friuli con due, e da
Trentino, Liguria e Valle d’Aosta con
una, assegnate per lo sviluppo di
progetti di tutela e salvaguardia
delle Alpi da parte di amministrazioni comunali, aziende agricole,
associazioni e comitati.
Interventi urgenti
Fondi dalla Regione
La Regione Lombardia finanzierà tre interventi urgenti nella
Bergamasca. A dare il via libero è
stato il decreto dirigenziale che approva il piano semestrale degli interventi urgenti di competenza di Palazzo Lombardia.
Anche fondi per attivare aree wi-fi free nel bando in vista dell’Expo
decina (ad Ardesio, Bergamo,
Castione, Clusone, Gaverina,
Valbondione), che spenderanno
per conto proprio altri 78 mila euro circa. Terzo gruppo è quello capitanato da Promoserio (ha ottenuto 30 mila euro su 62 mila), che
mette al centro natura e sport e si
impegna tra l’altro a integrare tra
loro gli itinerari ciclistici delle
ValliImagna,Brembana,Seriana e Scalve, uniformando la segnaletica e i servizi offerti. A unirsi
sono state ben 15 realtà turistiche
(alberghi, ristoranti, bar) delle diverse valli, per complessivi 152
mila euro, sparse in 14 comuni:
Almenno San Bartolomeo, Castione, Clusone, Costa Valle
Imagna, Fino del Monte, Fuipiano, Lovere, Mezzoldo, Mezzoldo, Ranica, Rota d’Imagna,
SanPellegrino,Sant’Omobono,
Selvino e Valsecca.
Non ultima Promoisola: il suo
progetto da 60 mila euro, nel segmento arte e cultura, serve a creare e promuovere cinque itinerari
a tema sul territorio e a organizzare dei «Wine tour» con bus, sommelier, visite guidate alle cantine.
Aggregate 8 aziende di Bergamo,
Bonate Sopra, Cavernago, Corna Imagna, Grassobbio, Medolago, Ornica, Presezzo, per complessivi 80 mila euro circa.
La collocazione delle realtà
partecipanti mostra come si sia
cercato di superare anche le tradizionali articolazioni per zone, per
far dialogare tutto il territorio. Ora
ci sarà tempo fino a dicembre per
realizzare i progetti. 1
Fausta Morandi
L’iter
I progetti definitivi sono stati
approvati in conferenza dei
servizi il mese scorso e l’avvio
dei lavori è previsto entro 90
giorni dal decreto, dunque entro il 22 ottobre.
Le procedure, inoltre, saranno gestite direttamente
dalla Sede territoriale di Bergamo. D’altronde i tre progetti
sono stati elaborati dalla Sede
territoriale regionale di Bergamo.
Il primo finanziamento riguarda Berbenno, dove per il consolidamento della frana in località Ponte Giurino, sulla
sponda destra del Torrente
Imagna, vengono previsti 300
mila euro.
La frana, avvenuta
all’inizio di febbraio,
Gli assessorati
aveva fatto cadere
650 mila Gli assessorati regiocirca 15 mila metri
coinvolti sono
euro per nali
cubi di terra sulla
quelli alla Sicurezza
provinciale 14 e coBerbenno, e protezione civile,
stretto all’evacuazioda Simona
Villa
d’Ogna guidato
ne di 14 persone.
Bordonali (Lega), e
Il secondo inter- e Schilpario all’Ambiente, enervento, invece, rigia e sviluppo sosteguarda Villa d’Ogna, dove ver- nibile, al cui capo c’è la bergaranno effettuate delle opere di masca Claudia Terzi (Lega).
regimazione idraulica in corri- Proprio quest’ultima ha sostespondenza della confluenza nuto che «ancora una volta la
del torrente Ogna. Valore del- Regione Lombardia ha dimol’operazione 150 mila euro.
strato tutta la sua operatività
Il terzo finanziamento, poi, e sensibilità verso la Bergamariguarda altre opere di regima- sca e per risolvere le priorità
zione idraulica del torrente Vo, dettate dal territorio». Si trata Schilpario, attraverso il con- ta, conclude Terzi, «di una sisolidamente delle difese esi- nergia tra istituzioni che sta
stenti. In questo caso, dalla dando ottimi e concreti risulRegione arriveranno 200 mila tati». 1
euro.
Fabio Florindi