Una Pasqua del tutto primaverile

PER LA PUBBLICITÀ
SU QUESTO GIORNALE:
IL GIORNALE DI BOVOLONE
Anno 04 - Numero 04
Aprile 2014
Una Pasqua del tutto primaverile
Q
uesto numero del nostro giornale è leggermente in
anticipo rispetto alla consueta
uscita di fine mese, per riuscire ad arrivare nelle vostre case
prima di Pasqua.
I numeri che escono durante le
festività sono sempre ricchi di
notizie e pagine extra, grazie
alla generosità e alla preziosa
collaborazione dei nostri inserzionisti, che ci aiutano concretamente alla realizzazione del
nostro giornale. Senza di loro
non ci saremmo, vogliamo ricordarlo, perché spesso lo si
da per scontato. Anche il nostro nuovo sito internet www.
larananews.it ha riscosso un
buon successo in questi primi
due mesi di attività, con più di
2.000 visite e quasi 5.000 pagine lette, numeri ragguardevoli
per la nostra piccola realtà.
Questo mese di aprile ci proietta verso gli appuntamenti
della primavera-estate 2014:
il nuovo assessore alle attività
economiche Costantino Turrini, insieme alla Pro Loco e ai
Commercianti, stanno lavorando alacremente per cercare di
creare un palinsesto di eventi che sia in grado di attirare
molta partecipazione a Bovolone, così da rianimare l’economia del paese (vedi articolo
all’interno).
Oltre alle manifestazioni, che
sono comunque sempre importanti, registriamo però
molte lamentele da parte di
cittadini, per le condizioni in
cui si trovano alcuni punti del
paese. Molte critiche arrivano
per la situazione delle strade
costellate di buche, che mettono in pericolo l’incolumità dei
viaggiatori. Altre perplessità
giungono sulla pulizia del paese, talvolta alcune zone vengono tralasciate rispetto ad altre,
come se ci fossero zone di serie
A e di serie B. Siamo fiduciosi
che con l’arrivo della primavera e dell’estate, il periodo delle
asfaltature arriverà, così come
anticipato da alcuni amministratori, e che Bovolone Attiva
si impegnerà ancor maggiormente per ascoltare le esigenze dei cittadini. Bisogna però
essere consapevoli che l’educa-
+39 333.4450204
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Prossima uscita
28 maggio
ed in edicola
al “PASSATEMPO” a Bovolone,
“LA BOTTEGA” a Villafontana,
"CARTOLERIA EDICOLA
OPPEANESE" a Oppeano
e "ANGOLO DI PAOLA"
a Ca’ degli Oppi.
...passaparola!
siamo presenti
anche su
zione civica parte da ognuno
di noi, e che se si vuole vivere
in un “bel” paese tutti possiamo dare il nostro contributo.
Con questo auspicio cogliamo
l’occasione per farvi i migliori
auguri di una Felice Pasqua da
parte di tutta la redazione!
Costantino Meo
Direttore Responsabile
INFANZIA
“No, dal dottore non ci vado!”
Pag.6
CADUTI
L’elenco inedito dei caduti
Bovolonesi Pag12
STORIA
I tedeschi a villa Gagliardi nel
1944: ricordi di un bambino
pag.16
MEDICINA
L’utilizzo dell’ipnosi in psicoterapia Pag.18
ECONOMIA
Carte di credito o di debito?
Pag.26
CULTURA
p.2
Cosa fare per favorire la prosperità dell’Italia?
Bisogna far figli. Vi pare una risposta ironica? Lo è solo a prima vista
L
a Francia l’ha capito da
tempo e con un tasso di natalità di 13 nuovi nati per ogni
1000 abitanti è da una decina d’anni al primo posto nella classifica dei paesi europei.
L’Italia, ovviamente, è agli ultimi posti con solo 9 neonati.
I cugini francesi hanno iniziato ad aumentare il loro indice
di fecondità da quando il governo stanzia annualmente il
3% del PIL in aiuti alle famiglie. Così le mamme lavoratrici non vedono rallentare la
carriera per i figli, godono di
tutta una serie di riduzioni e
vantaggi per gli asili nido, le
scuole dell’infanzia (pubbliche o private) sono completamente gratuite; inoltre, per
le famiglie con figli minori, il
sistema fiscale viene considerevolmente calmierato.
Avere quasi un milione di
bambini in più all’anno significa, a lungo termine, maggiore occupazione, maggior
consumo, maggiore contribuzione. Senza contare il riscontro immediato di una
maggiore richiesta nel settore
dei servizi dedicati alla cura e
all’educazione dei bambini.
Lo spunto per l’analisi che ho
sopra esposto me l’ha fornita la fotografia che vedete
riprodotta in questa pagina.
Siamo sul retro delle Scuole
Femminili in epoca fascista, si
sta celebrando la “Giornata
della madre e del fanciullo”.
In presenza del podestà, cav.
Guido Righetti, e del segretario politico del Fascio, il veterinario Vincenzo Bontempini,
le mamme con i propri pargoli ricevono in premio una
sporta con indumenti per il
neonato. In mezzo alle due
autorità del partito si trova
suor Giunia delle Sorelle della Misericordia. Spulciando i
registri scolastici di Bovolone
ho trovato che erano le classi femminili a preparare gli
indumenti del corredino. Le
bambine lavoravano per mesi
all’uncinetto e ad ago. Per
farsi un’idea, la sola classe IV
femminile dell’a.s. 1936/37 ha
confezionato 75 indumenti
per neonati (camicine, cor-
pettini, cuffiette, bavaglini,
magliette, giubbetti, calzine).
A quei tempi le condizioni economiche della maggior parte
delle famiglie non erano per
niente floride, eppure c’era
una naturale predisposizione
alla maternità. La presenza
dei figli era indispensabile per
le famiglie patriarcali: aiutavano nel lavoro dei campi, si affidava loro l’allevamento degli
animali da cortile, si prendevano cura dei fratelli più piccoli e degli anziani. Insomma
i figli erano considerati una
ricchezza maggiore rispetto al
possesso dei beni.
E oggi, è ancora così? E se ancor
oggi la vera ricchezza fossero i
figli? Ebbene, allora si dovrebbero orientare le scelte del welfare a concreto sostegno della
famiglia e della crescita dei figli.
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EVENTI
p.4
30 aprile e 1° maggio all’insegna dei giovani
Ritorna la 3ª edizione dell’Hip Hop con “Urban Shot” preceduta il mercoledì dal “Fight Club”
Q
uest’anno saranno due
le serate dedicate ai giovani
nel contesto dell’”Urban Shot”
al Palazzetto “Le Muse” di Bovolone. Si inizierà mercoledì 30
aprile con “Fight Club” un “contest” conosciuto ed apprezzato in tutto il nord-est. Questo
spettacolo/gara, organizzato da
Hip Hop Disaster, The Blocks e
The Cube, vede l’esibizione di 3
gruppi di Verona e Legnago: i
P.D.R. Click, Hard KnockTroopes
e V.C. Superstar, gruppo storico
di Verona conosciuto in tutta Italia. Un ospite importante a sorpresa animerà la serata. Inoltre
saranno presenti i due vincitori
dell’MTV SPIT TOUR che si esibiranno in un mini live. Un’attenta
giuria, composta da tre impor-
tanti personalità dell’Hip Hop,
valuteranno i pretendenti al titolo, dove verrà consegnato al
vincitore un importante premio
in denaro.
Giovedì 1° maggio, dalle ore 12,
ritorna invece per il terzo anno
consecutivo, “Urban Shot” la manifestazione che ha visto riempire
anche l’anno scorso il Palazzetto
“Le Muse” dove si sono potuti
ammirare oltre 500 ragazzi esibirsi in esilaranti performance di
Hip Hop. Questo grande raduno
di giovani, provenienti da tutte
le parti del Nord Italia, verrà riproposto anche per questa terza edizione nel Palazzetto “Le
Muse” a Bovolone. Un evento
molto atteso, soprattutto dai
giovani, veri protagonisti di questo genere unico. L’Hip Hop ha
origini lontane, infatti è nato nel
“Bronx”, un quartiere di New
York, circa una quarantina di
anni fa, ma sta prendendo sempre più piede anche in Italia.
Molti saranno i gruppi di ballo
che si sfideranno divisi per categorie d’età: lil shot (fino ad 11
anni), teen shot (dai 12 ai 14),
upper shot (dai 15 ai 18) e big
shot (dai 19 anni in su).
Il direttore artistico Nando De
Bortoli prevede che i gruppi che
si sfideranno saranno circa 50,
con la presenza di più di 5/600
ragazzi. Al termine delle sfide,
che proseguiranno per tutta la
giornata dalle 12 alle 17, verranno premiati i primi tre gruppi
per ogni categoria, più il miglior
ballerino e la miglior ballerina.
La giuria sarà composta da personaggi provenienti dalla trasmissione televisiva X-Factor: Raimondo Mommo Sacchetta, Gianluca
Frezzato e Marco Davenia. “Mi
auguro che anche quest’anno”,
sottolinea Manuel Berardo, uno
degli organizzatori, “ci sia una
presenza massiccia di partecipanti e che tutto proceda bene per
un sano e divertente spettacolo
come lo è stato l’anno scorso”,
conclude Berardo.
Gli organizzatori vogliono ringraziare gli sponsor e il Comune che
patrocinerà l’evento. Vi sarà anche
un servizio ristorazione gestito dal
gruppo contradale di San Pierino
che oltre a cucinare il classico menù
italiano, preparerà anche un menù
americano (hot-dog, hamburger,
patatine), così da rimanere in tema
con la manifestazione.
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LA RUBRICA DI MARY
“No, dal dottore non ci vado!”
Q
uesta frase è un classico in bocca a tantissimi bambini. Che si tratti di una visita
dal pediatra, di un controllo
dal dentista o di una vaccinazione il risultato non cambia, i bambini sono spesso
intimoriti anche solo all’idea
di trovarsi faccia a faccia con
un medico. Per molti, soprattutto quelli che hanno vissuto esperienze di ospedalizzazione, la visita dal pediatra è
un momento di forte disagio
emotivo che viene manifestato con pianto, ansia, rifiuto di farsi visitare. Il fattore
principale del disagio provato
dal bambino è sicuramente
dovuto all’associazione camice bianco e invasività. Come
comportarsi? Prima di tutto
è dare il buon esempio. Spesso siamo noi per primi che
abbiamo timore del camice
bianco e per questo rischiamo
di influenzare il bambino. Importante è non minimizzare
il suo disagio perché si rischia
solo di farlo sentire inadeguato. Bisognerebbe invece dare
il giusto peso alla sua richie-
dottore ti fa la puntura). Una
buona idea potrebbe essere
quella di regalare al bambino
“la valigetta del dottore” con
tutto l’occorrente medico e
giocare al dottore simulando
la visita proprio prima di andare dal pediatra. A volte può
essere utile creare un rituale
affettivo, come una sosta al
parco oppure parlare al pediatra del timore che il bambino riserva nei suoi confronti
e richiedergli la disponibilità
nel mettere a proprio agio il
piccolo paziente. Si può quindi chiedere al medico di togliersi il camice prima della
visita, di visitare il bambino,
per quanto possibile, in braccio a voi, riscaldare lo stetoscopio, lasciare che siate voi
ad appoggiarlo sulla bilancia
o magari alla fine della visita
di fargli un regalino (ad es.
una caramella, un disegno o
il diploma di “vero campione
di coraggio”…). Queste semplici indicazioni potrebbero
rendere la visita di controllo
dal pediatra un momento sereno per bambini e genitori e
facilitare il lavoro del medico.
sta di rassicurazione. Altra regola, non mentire mai e non
dire che la vaccinazione non
farà male ma dire ad esempio
“Sentirai solo un piccolo pizzicotto, vedrai che passerà
presto”. Evitate di metterlo
di fronte al fatto compiuto
tenendo nascosta la visita, o
addirittura mentendogli dicendo di andare in un posto
che a lui piace, e svelando che
si è dal dottore solo prima
di varcare la soglia. In questo modo lui non si fiderà di
noi e faremo fatica a tenerlo
tranquillo. Risulta allora im- portante preparare il bambino alla visita e attuare degli
accorgimenti che possano attenuare le ansie e le paure dei
piccoli. Per preparare il bambino alla visita è opportuno
parlargliene in modo positivo
e descrivere il medico come
una persona buona che non
gli farà del male, come una
persona che lavora per farlo
stare bene e per permettergli di correre e giocare come
piace a lui. è assolutamente
sbagliato, invece, utilizzare
il medico come spauracchio
(es.: fai il bravo altrimenti il
Mary Merenda
Insegnante di
scuola dell’infanzia
p.6
LO SAPEVATE CHE...
Disney Junior, canale dedicato ai bambini dai 3
ai 7 anni, ha presentato
qualche giorno fa a Milano le tante novità del suo
palinsesto e, ispirandosi
proprio a una delle serie
tv più amate dai piccoli,
“La Dottoressa Peluche”dove la protagonista Dottie, premurosa bimba di
6 anni, parla con i giocattoli e animali di stoffa
prendendosi cura di loro
medicandoli laddove necessario - ha presentato i
risultati di un sondaggio
“Dottoressa Peluche: chi
ha paura del dottore?”
realizzato in partnership
con il network di Fattore Famiglia. L’indagine,
condotta su un campione
di 150 genitori con bimbi
0-6 anni, ha evidenziato
tra le paure più diffuse la
puntura che spaventa ben
il 38,69% dei bimbi che
per evitarla sono disposti
a dormire tutta la notte a
scuola, come commenta
una mamma tra gli aneddoti. Sempre più in crescita
sia tra grandi che piccoli la
fiducia in pediatri e dottori sempre più empatici e
ben il 21% dei bambini sogna di poter fare il medico
mentre il 43% sarebbe felice di ricevere il primo kit
di soccorso con camice.
MANIFESTAZIONI
p.7
Primavera-estate 2014: il programma delle manifestazioni
è
ritornata dopo una
quindicina d’anni “Bovolone In Fiore”, molti bovolonesi
ricorderanno quando questa manifestazione si svolgeva sul piazzale Aldo Moro
alla fine degli anni novanta.
Da quest’anno La Pro Loco,
l’Amministrazione Comunale
e la Confesercenti assieme ai
commercianti hanno deciso di
ripristinare questa festa portandola nelle vie del centro,
perché fosse più vicina alla
gente e nello stesso tempo
animare il cuore della cittadina. Visto il risultato positivo
ampiamente ottenuto l’idea
di portare una manifestazione in centro è stata vincente. Moltissime persone hanno
potuto comprare e visitare gli
oltre 70 banchi, dei quali più
di una ventina erano dedicate a piante, fiori, attrezzatura
per il giardinaggio, dislocati nelle varie vie del centro.
Molto apprezzate sono state
anche le attrazioni che giravano intorno a questa nuova
iniziativa come i giri in carrozza, il raduno delle macchine
d’epoca e, su questo non si
aveva nessun dubbio, la classica risottata.
In concomitanza con “Bovolone In Fiore” si è svolta
anche “Benvenuta Primavera”, organizzata da Bovolone Attiva, giornata dedicata
all’ecologia dove gli Scout,
e le 5 contrade si sono adoperate per dare una ripulita
alla Valle del Menago e ad
alcune strade limitrofe comunali dove troppo spesso
, “grazie” a persone incivili,
definendole così è dire poco,
abbandonano
immondizie
lungo fossati e carreggiate
stradali. “Bovolone In Fiore”
sicuramente, dal successo che
ha avuto, verrà calendarizzata anche per l’anno prossimo
e abbinarla con la giornata
ecologica non è una cosa sbagliata.
Finita questa manifestazione
in programma per i prossimi
mesi ce ne sono delle altre
che, anche se alcune sono in
fase embrionale, ve le anticipiamo sul nostro giornale.
Nella riunione del 25 marzo
a Palazzo Corte Salvi si è tenuto l’incontro programmato
per tutti gli ultimi martedì di
ogni mese, presenti Vladimiro Taietta Vice Presidente
Pro Loco, Remo Rizzoto Presidente della Confcommercio
Bovolone e il nuovo Assessore
alle Attività Economiche Costantino Turrini, che prendendo la parola ha voluto sottolineare come è nell’intenzione
di questa Amministrazione,
con la collaborazione di Pro
Loco, Confcommercio e negozi, promuovere manifestazioni, possibilmente mensili, che
vadano a “dare visibilità al
nostro paese anche esternamente”, per fare tutto questo
c’è il bisogno della collaborazione di tutti e non sarebbe una cosa sbagliata creare
un gruppo di lavoro allargato che si prestasse anche per
dare una mano nell’organizzare e per proporre iniziative.
Dal 19 giugno inizierà “Estate insieme”, i giovedì sera che
sempre di più stanno ottenendo il favore di un sempre
più numeroso pubblico. La
manifestazione durerà fino
alla metà di agosto. Le novità
di quest’anno saranno: l’allargamento dell’area chiusa
al traffico, il ritorno del palco
in centro, un punto spettacolo su Piazzale Scipioni e uno
a Corte Salvi. Si sta pensando
anche di allestire un’area dedicata interamente ai bambini. Di cornice, dislocati nelle
vie centrali, troveranno posto i banchi con varie merceologie. Un cenno sulla Notte
Bianca è stata avanzata dal
nuovo assessore Turrini, ma
di questa se ne parlerà più
avanti anche se a detta di
Taietta vice presidente della
Pro Loco la suddetta associazione è più orientata ad
incentivare gli sforzi economici ,e non solo, sui giovedì
sera. Prima di questa maratona estiva dei giovedì sera,
ci sarà spazio per una sfilata
di moda il 31 maggio denominata “Bovolone sotto le
stelle” all’interno del parco
comunale e una giornata dedicata alle associazioni sportive il 1° giugno con chiusura del centro per dare spazio
a performance sportive fatte
direttamente in piazza come:
basket, pallavolo, ciclismo ecc.
Queste ultime iniziative sono
ancora in fase di definizione,
ma gli organizzatori sono convinti che anche queste andranno a buon fine. La prossima
riunione è indetta per martedì
29 aprile alle ore 21, sempre a
Corte Salvi, l’ordine del giorno
lo trovate nel rettangolo pubblicato qui sotto. Naturalmente tutti sono invitati.
RIMEDI NATURALI
p.9
Gambe stanche e pesanti? Cattiva circolazione?
Inserzione commerciale
stare troppo in piedi, temperature elevate, uso frequente
di scarpe con tacchi alti, il camminare poco, l’essere sovrappeso. Queste condizioni fanno
si che le vene ed i muscoli delle gambe siano meno reattivi
e rendano più difficile la risalita del sangue. Una diretta
conseguenza della cattiva circolazione del sangue negli arti
inferiori è la formazione della
cellulite, un inestetismo conosciuto da tante donne.
ARTOVEN fluido e ARTOVEN
opercoli rappresentano un
valido aiuto nei casi in cui si
richieda una benefica azione
naturale a favore del benessere delle gambe. Gli ingredienti garantiscono un apporto di
principi attivi atti a favorire la
fisiologica funzionalità del microcircolo e dare sollievo agli
arti inferiori appesantiti a fine
a circolazione sangui- giornata.
gna è determinata dal cuore
che pompa il sangue nelle ar- Proprietà dei principali comterie. Le arterie trasportano il ponenti:
sangue ossigenato dal cuore RUSCO Questa pianta viene
alla periferia. I capillari garan- utilizzata nella terapia dell’intiscono gli scambi fra il sangue sufficienza venosa, in particoed i tessuti. Consentono, ad lare di quella a carico degli arti
esempio, il rilascio dell’ossige- inferiori, grazie soprattutto ai
no ai muscoli. I capillari sono saponosidi, di cui il rusco è rici vasi più piccoli presenti nel co, che favoriscono i fenomeni
nostro organismo, si trovano di vasocostrizione migliorantra la parte finale di un’ar- do il tono venoso.
teria e quella iniziale di una IPPOCASTANO La sua aziovena. La fitta rete di capillari ne sui vasi venosi è dovuta
presente nel corpo forma il all’aumento della resistenza
e dell’elasticità dei capillari
micro-circolo.
Una cattiva circolazione indica con diminuzione della loro
una serie di fastidi che pos- permeabilità. Miglioramenti
sono colpire le gambe. Tra le significativi nel calo del dolosensazioni più comuni vi sono: re, dei formicolii alle gambe
pesantezza,
affaticamento, e nella circonferenza delle cagonfiore, senso di tensione, viglie. L’effetto dell’estratto
secco titolato di ippocastano è
formicolii e prurito.
Le cause della cattiva circola- stato paragonato a quello delzione sono la stanchezza, lo le calze contenitive riscontran-
L
do un effetto simile a quello
di queste ultime nell’arco di
sei mesi.
Questa pianta viene consigliata come protettivo dei vasi
venosi in tutti i casi di insufficienza venosa e parzialmente linfatica e nel trattamento
delle crisi emorroidarie.
CENTELLA È particolarmente
indicata per la cura dell’insufficienza venosa cronica e delle
complicanze delle varici quali
varicoflebiti, ulcere varicose e
alterazioni della cute. La centella stimola la produzione di
collageno e ciò migliora e irrobustisce la parete dei vasi venosi. È quindi molto utile nel
trattamento dell’insufficienza
venosa con senso di peso agli
arti inferiori, gonfiore alle caviglie, dolori alle vene, crampi
notturni, prurito agli arti inferiori. Inoltre questa pianta
accelera la cicatrizzazione delle piaghe cutanee di qualsiasi
origine e delle ustioni, ed è indicata per il trattamento della
cellulite sia per via topica sia
per via generale. L’utilità della
centella nel trattamento della
cellulite è dovuta al fatto che
l’estratto di questa pianta migliora la circolazione venosa
capillare a livello cutaneo, la
cui insufficienza è una delle
cause principali dell’insorgenza della cellulite stessa.
VITE ROSSA In fitoterapia sono
soprattutto le foglie ad essere usate, in particolare quelle
rosse autunnali (ecco perché si
parla di vite rossa) che contengono una grande quantità di
antocianosidi. Hanno proprietà vasoprotettrici rafforzando
il microcircolo, soprattutto il
retinico. Utilissima dunque
in tutte le patologie ove sia
necessario un miglioramento
del circolo artovenoso: malat-
tie cardiache, arteriosclerosi,
emorragie retiniche, malattia
emorroidaria, alterazione del
circolo degli arti inferiori (flebiti e ulcere).
MIRTILLO bacche indicato soprattutto nella fragilità capillare (ma non solo), migliora la
visione notturna facilitando
la rigenerazione del pigmento retinico essenziale per la
visione in condizioni di scarsa
luminosità. Gli antocianosidi
del mirtillo riducono i danni
ai capillari della retina anche
in pazienti che soffrono di retinopatia ipertensiva e/o diabetica favorendo l’elasticità
della parete dei vasi.
È da sottolineare che il rallentamento della circolazione e
la ritenzione dei liquidi sono
fortemente correlati l’uno
all’altro (vedi cellulite) ed è
pertanto consigliabile associare al prodotto Artoven altri
fitoterapici che favoriscano la
diuresi eliminando le tossine e
favorendo la fisiologica attività di drenaggio: betulla, pilosella, mais, ciliegio, meliloto,
ecc. I risultati saranno molto
più efficaci e visibili.
REGENESIS
Centro medico regenesis
dalla tradizione all’innovazione
dalla passione della famiglia
Masini per la Medicina Naturale, si distingue dai tradizionali centri fisioterapici per
l’innovativo sistema adottato
che supera la logica della pura
e semplice terapia fisica mediata da macchinari ed attrezzature varie, per privilegiare
piuttosto il rapporto diretto
tra paziente ed operatore professionale.
Fondato e condotto dalla famiglia del dottor Antonio Masini, che da qualche decennio
si occupa di ricerca e sviluppo
di prodotti e metodiche fitoterapiche avanzate, riunisce
qualificati specialisti del settore Fisiatrico ed Ortopedico in
modo da creare una potente
sinergia tra Medicina Complementare (fitoterapia di nuova generazione) e Medicina
Ufficiale, così da poter offrire
all’utente finale un ventaglio
più ampio di possibilità e soluzioni terapeutiche mirate.
All’interno
della
struttura operano la dottoressa
Emy Brunello, Fisiatra e
Direttrice Sanitaria del
Centro, il dottor Nicola
Godi, Chirurgo Ortopedico dell’Ospedale Sacro
Cuore di Negrar, il dottor
Carlo Segattini, Medico
Sportivo, che tra l’altro segue la Squadra Olimpica
di Biathlon (medaglia di
bronzo alle Olimpiadi di SOCHI), la Fisioterapista Mar-
tina Garzon, l’Osteopata
Mirco Martini ed il Masso-fisioterapista Michele
De Biasi.
Ai pazienti, di qualsiasi fascia
d’età, bisognosi di trattamen-
me dolorosa a carico della muscolatura che oltre all’intenso
dolore causa una forte rigidità
muscolare con evidente limitazione dei movimenti e conseguente stanchezza cronica.
Con la metodica proposta si
sono ottenuti, sin dalle prime applicazioni, significativi
miglioramenti che gradatamente hanno portato ad un
radicale cambiamento della
qualità della vita delle persone trattate.
ti riabilitativi post-chirurgici e
post-traumatici, o affetti da
qualsiasi altro disturbo osteomuscolare, sono offerte terapie manuali, ultrasuoni, tecar,
bemer, idroterapia e terapie
osteopatiche.
È inoltre in fase di attivazione
anche un programma di riabilitazione posturale di gruppo All’interno del centro è pos(massimo 6 persone), curato di- sibile usufruire anche di una
rettamente dalla Fisioterapista. Sauna Bioattiva, Bagno
Turco Detossinante e di un
Le terapie proposte si applica- Idromassaggio all’Ozono,
no a tutte le forme dolorose e parte integrante di programdi limitazione funzionale del- mi di riabilitazione osteo-mula muscolatura e delle artico- scolare, di rilassamento e di
lazioni, sia acute che croniche, riequilibrio psico-fisico.
nonché in tutti i casi di recupero funzionale post-traumatico Regenesis vi aspetta in via
e post-chirurgico.
del Tulipano, 4 a Bovolone,
In questi ultimi, l’azione di ri- traversa di via Madonna al n°
abilitazione è notevolmente 290, dietro ex villa Borghesani.
facilitata dall’effetto sinergico della Sonoforesi Fito- È aperto dal Lunedì al Veterapica, con riduzione im- nerdì, dalle ore 9 alle ore 20,
mediata della sintomatologia con orario continuato.
dolorosa ed evidente accorciamento dei tempi di recupero. Per informazioni o prenotazioni è possibile contattare
Particolare risalto va dato a i seguenti recapiti: tel. 045questo nuovo sistema fitote- 6902182, mail: segreteria@cenrapico praticato nel Centro tromedicoregenesis.it, oppure
Regenesis per la cura della consultare il sito internet www.
Fibromialgia, grave sindro- centromedicoregenesis.it.
Inserzione commerciale
I
l Centro Medico Regenesis di Bovolone, nato
Nasce così un sistema chiamato Fitoterapia Transdermica
Olistica (THOP - Transdermal
Holistic Phytotherapy) che integra l’azione di apparecchiature come Tecar ed Ultrasuoni
con prodotti ausiliari conduttivi, contenenti esclusivamente principi attivi funzionali di
derivazione naturale di ultima
generazione.
p.10
I NOSTRI CADUTI
p.12
L’elenco inedito dei 215 caduti di
Bovolone nella Prima Guerra Mondiale
residente a Villafontana. Soldato del 209° fanteria, muore in
combattimento sul monte Cimone il 2 luglio 1916. Aveva 30
anni ed era sposato con Martini
Giuseppina; lasciava orfani i figli
(Gemma nata nel 1908) e Aurelio (nato nel 1912). La situazione
economica della famiglia è dichiarata dal Comune “povera”.
Proseguiamo anche in questo numero a pubblicare la lista inedita
di tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale nati o residenti nel
Comune di Bovolone. La ricerca è
stata fatta in maniera accurata da
Piergiorgio De Guidi, per informazioni o rettifiche sui nostri soldati
morti in guerra: tel. 045.7101448,
mail: [email protected] o [email protected].
ELENCO CADUTI
Ia GUERRA MONDIALE
Bertolini Giovanni di Giacinto e di Soave Angela, nato a
Bovolone il 20 settembre1898,
soldato del 2° reggimento genio, 205ª compagnia, morto in
combattimento in seguito a ferite da granata il 17 novembre
1917 all’ospedale da campo n.
224. Aveva 19 anni.
Bertolotto Luigi di Ignazio e
di Chiericato Laura, nato a Ronco All’Adige il 30 agosto 1885 e
Bertozzo Giovanni nato a
Bovolone il 9 giugno 1883, è
chiamato al fronte quando era
già orfano di ambedue genitori, del padre Martino e della madre L. Carolina. Soldato
del V reggimento bersaglieri,
muore in combattimento a 32
anni, l’8 giugno 1916, il giorno prima del suo compleanno,
sull’altopiano di Asiago nei
pressi di Bosco Maltor.
Besco Gilio di Vincenzo e di
Ronconi Rosa, nato a Bovolone
il 31 agosto 1881. Soldato del
56° reggimento fanteria è fatto
prigioniero il 26 ottobre 1917
durante l’offensiva austriaca che
avrebbe portato alla disfatta di
Caporetto. È internato prima in
Austria a Sigmundsherberg e poi
in Ungheria. La data della morte è il 24 novembre 1918 ed è
testimoniata da Fiorio Gaetano
di Bussolengo, divenuto intimo
amico di Gilio durante il periodo della prigionia, il quale scrive una dichiarazione al sindaco
di Bovolone spiegando come si
svolsero i fatti: finita la guerra, dopo essere stati lasciati
liberi, i due soldati tentano di
tornare a casa. Dopo dodici
giorni di cammino, arrivano
nei dintorni di Budapest. A
causa della neve e del freddo
intenso, che aveva anticipato
l’inverno, Besco è colpito da
una polmonite fulminante.
Nessuno lo poteva curare e
muore sul treno che lo stava
riportando a casa. Aveva 37
anni. Lasciava la moglie Sturari Giuseppina e i figli minori Oreste, Maria e Arturo. La
situazione economica della
famiglia è dichiarata dal Comune “miserabile”.
Bimbato Ettore Caporale classe 1898.
Bighellini Angelo di Pietro e
di Capetti Maria, nato a Bovolone il 12 giugno 1897. Soldato del
239° reggimento fanteria muore in combattimento a 21 anni il
21 ottobre 1918 sul monte Coston di Arsiero. Il suo nome non
è scritto sul monumento.
Bissoli Luigi di Angelo e di
Carazzolo Maria, nato a Bovolone il 4 agosto 1889. Soldato
del 72° fanteria, è disperso in
combattimento il 21 novembre
1915 sul medio Isonzo quando
aveva 26 anni. Il nostro soldato
muore nella quarta battaglia
dell’Isonzo. Il 21 novembre gli
austriaci intraprendono una
ostinata controffensiva diretta
a riprendere le posizioni perdute nelle basse colline di Peuma che si affacciano a Gorizia
tra il monte Podgora e il Sabotino. I contrattacchi, preceduti
ed accompagnati da raffiche
intense di numerose artiglierie,
raggiungono maggiore violenza sulle alture a nord-ovest di
Oslavia. Più volte le forze armate imperiali irrompono nelle linee da noi conquistate in
mischie convulse e sanguinosissime. Le nostre truppe, e specialmente quelle della 4a divisione, non cedono un palmo,
anzi, volte si gettano in assalti
alla baionetta sugli avversari
infliggendo loro gravi perdite.
Bighellini Pietro di Vittorio e
di Gobbi Santa, nato a Bovolone il giorno 1° aprile 1893. Soldato del 113° fanteria, 6^ compagnia, muore in prigionia nel
campo Kenyermizo a Esztergom
in Ungheria il 16 marzo 1918,
come risulta da un documento
inviato al sindaco di Bovolone
dal colonnello A. Tarducci. Aveva 24 anni.
Bimbato Alfonso di Ettore
e di Bersani Elvira, nato ad Isola della Scala il 29 novembre
1893 e residente a Bovolone in
via Montagne. Caporale del 63°
fanteria, muore in combattimento il 9 giugno 1916 sul monte Calliano, in Trentino, quando
gli austriaci attaccano la mole
rocciosa fortificata dagli italiani
con postazioni di artiglieria e rifugi in caverne. Aveva 22 anni.
Binato Giuseppe di Gaetano
e di Tambalo Luigia, nato a San
Pietro di Morubio il giorno 1°
agosto 1891 muore a 25 anni
all’ospedale di Bovolone dove
risiedeva e dove era stato ricoverato in seguito a gravi ferite
subite in combattimento il 24
gennaio 1917. Il suo nome non
è scritto sul monumento.
Segue nei prossimi numeri.
ATTIVITà
p.13
Gelateria Caffetteria Ketty: il gelato più buono che ci sia!
Inserzione commerciale
Dal 1986 “rinfresca” i bovolonesi con i suoi prodotti
O
rmai sono quasi 30
anni, dal lontano 1986, quando la signora Fernanda frequentò un corso di gelateria,
che la portò poi ad aprire insieme al marito Giancarlo ed
ai suoi figli Massimiliano e
Ketty la Gelateria Caffetteria
Ketty. Si tratta della prima gelateria aperta a Bovolone. Il
figlio Massimiliano appassionato di gelato comincia a fare
varie esperienze nel settore
e corsi di approfondimento sul gelato che lo portano,
nel 1992, ad aprire a Verona
una gelateria, di cui è titolare fino al 2002, anno in cui è
costretto a cederla per motivi
famigliari. Il grande successo riscosso nella gelateria di
Verona lo fa così tornare a
Bovolone 12 anni fa e con la
moglie Michela rileva la gelateria di mamma Fernanda
e papa Giancarlo rinnovando
tutto il locale.
I prodotti della Gelateria Caffetteria Ketty sono rigorosamente prodotti artigianali, oltre al classico gelato, si
possono trovare: semifreddi,
torte gelato, pasticcini allo
yogurt, granite, frappè e ricoperti in stecco. La torta allo
yogurt alla nutella, la mattonella al gelato, la torta kinder e lo zuccotto sono invece
i prodotti originali marcati
“Ketty” e sono anche i più
apprezzati dai clienti.
Inoltre i gusti dei gelati sono
originalissimi, quelli che vanno più a ruba, sono: pino
pinguino, cheese cake, kinder, puffo e violetta. I titolari sottolineano come tutti
i gelati vengano fatti con
prodotti freschi e frutta fresca rigorosamente di stagione. È possibile prenotare torte su ordinazione per
battesimi, comunioni, cresime e compleanni, con foto
personalizzabili.
Oltre alla gelateria, c’è anche
un servizio caffetteria, con
brioche calde sfornate ogni
mattina per le colazioni e
variegate tipologie di caffè.
D’inverno invece è possibile
assaporare anche crepes dolci
e salate.
La Gelateria Caffetteria Ketty partecipa attivamente anche alle iniziative organizzate del Comune, alla “Notte
Bianca” e al programma
“Estate insieme”, con ampio
plateatico e posti a sedere
aggiuntivi, il tutto allietato
con complessi che suonano
musica dal vivo.
Massimiliano, Michela, Fernanda e Ketty vi aspettano
in via Cavour, 13, a Bovolone, dal martedì alla domenica, dalle 8 alle 12.30
e dalle 15 alle 24. Sono
aperti anche durante le festività. Per informazioni e
contatti: tel. 045-7103643,
mail: gelateriaketty@alice.
it e facebook “Gelateria
Caffetteria Ketty”.
LIBRI
p.15
“Il Tour dei tremila”, il racconto tratto dal libro “Volava alto il Barone Rosso”
Pubblichiamo qui di seguito
un brano tratto dal libro “Volava alto il Barone Rosso” di
Terenzio Mirandola e Sergio
Zanoccoli, i quali ringraziamo per la disponibilità che
ci danno di divulgare alcuni
racconti tratti dal loro libro
e che narrano momenti tristi
e allegri di un tempo passato
ma ancora ben vivo nei loro
ricordi.
I
n quel periodo cominciarono, con il “Mene” e il
“Fino”, le scorribande sul
lago, meta: Garda, discoteca
“Le Palme”; lo chiamavamo il
tour dei tremila. Ci volevano
mille lire di benzina a testa,
sempre in 500 naturalmente,
o al massimo in 128, mille lire
per la pizza con bibita, e mille
lire per l’ingresso in discoteca.
Una sera che aspettavamo di
andare in discoteca il “Fino”
se ne uscì con una trovata
delle sue. Gli dispiaceva di
non essersi messo “le braghe bianche” al posto dei
jeans, perché con quei pantaloni avrebbe fatto effetto
sulle “straniere”, così disse:
“Vado a casa a prenderle”. Il “Mene” gli replicò se
era matto, da li ad un’ora
la discoteca apriva. Ecco
allora la scommessa del
“Fino”: “Scometemo che in
un ora mi vao a Boolon e
vegno de olta?”. Scommessa fatta mille lire in palio.
Aspettammo il fatidico passare del tempo ed, un minuto prima dello scadere
dell’ora, ecco che arrivò il
“Fino” a bordo della sua Fiat
128, indossando le sue “braghe bianche”, a reclamare la
vincita. “Fermo, fermo! Perlustrazione dell’auto”, nella ruota di scorta, dei jeans
nascosti; era stata tutta una
messa in scena. Quante risate
ragazzi! Conoscevamo molte
ragazze straniere e quando
ci chiedevano il nome a tutte
rispondevamo “Fernando”.
In quell’anno la canzone degli Abba era ai vertici delle
classifiche e chissà quanti sospiri, tornando nel loro paese, pensando a tutti quei
“Fernando”.
Insegnavamo
loro le parole in italiano, così
indicando gli occhi, dicevamo
loro che si chiamavano ginocchia, le orecchie: piedi e così
via. Un sabato con Andrea,
Pierino e Ciano “infermier”
attrezzammo la mia 500 con
un portapacchi, la caricammo di tenda e bagagli e via
alla volta di un campeggio
a Garda. Con l’acceleratore
a tappeto la velocità massima che raggiungeva, dato
il carico, era di 60 km orari.
Nel campeggio, ci mettemmo
mezza giornata, per piantare
la tenda, tra risate e scherzi,
movimentammo tutto il camping. La baldoria durò per un
bel po’, anche la sera, nella tenda, con sottofondo di
“Rimmel” di De Gregori, finché in piena notte, la cerniera
della tenda si apri ed apparve
un signore, penso tedesco,
“incavolatissimo” che sbraitava delle parole che nessuno
capiva, ma il messaggio era
ad ogni modo chiaro: voleva che la smettessimo di
fare “casino”. Pierino, tra
le parole che il signore disse, capì chissà come, “Bissoli” e gli rispose: “Sì, sì
Bissoli l’è al seggio… el fa
el scrutator”, eravamo nel
periodo elettorale, e quello
credendo di aver avuto rassicurazioni, ci salutò, chiuse
la cerniera e se ne andò.
STORIA
p.16
I tedeschi a villa Gagliardi nel 1944: ricordi di un bambino
(Seconda parte)
N
el frattempo i tedeschi avevano completato
il trasferimento della loro
squadriglia 1/NSG9 nel campo
d’aviazione appena riadattato. Essa era formata in prevalenza da aerei JU 87D-3. Essendo velivoli datati e lenti, essi
compivano le loro azioni solo
di notte; se avessero volato di
giorno, infatti, sarebbero stati
facilmente abbattuti. Il Beale,
nel suo volume, la definisce
«La guerra al chiaro di luna
della NSG9».
Il sottotenente Willy Ferling,
uno degli ufficiali risiedenti in
villa Gagliardi, compì una serie
di voli d’addestramento per il
blind-flying (volo cieco o strumentale) ai suoi compagni, impiegando il suo Junger W 34.2
La presenza dei militari tedeschi nella nostra casa rimaneva
motivo di costante preoccupazione, sia per il comportamento che avrebbero potuto tenere nei nostri confronti, sia per
gli eventuali danni che avrebbero potuto compiere al contenuto dei vani da loro occupati.
Essi si erano accorti, tra l’altro,
che mio nonno Remo ascoltava
clandestinamente Radio Londra, trasmessa dal giornalista
Calosso. Ricordo che un maresciallo, con l’abitudine di rientrare talora ubriaco, minacciò
con la pistola la nostra settantenne cameriera Leonilde, rea
di addormentarsi al racconto
delle sue storielle invece che
sorridere. In realtà possiamo
considerarci fortunati perché il
comandante del gruppo, maggiore Rupert Frost, si dimostrò
persona colta e rispettosa, capace di controllare i suoi subalterni con una severa disciplina.
Amante della musica, chiese il
permesso di eseguire al pianoforte, ogni mattina dalle 10.30
alle 11.30, pezzi di Chopin e
Mozart.
Oltre che per la presenza dei
tedeschi, provavamo una costante tensione causata dalle
incursioni notturne di un aereo, denominato “Pippo”, che
sganciava bombe incendiarie
sulle abitazioni con coprifuoco “imperfetto”. Una di queste colpì la casa di Pietro Olfi
in via Umberto I, poco distante dalla nostra.
In una notte di ottobre del
1944, una divisione di carro
armati Tanks proveniente da
Salizzole si dispose lungo via
Vescovado e via Umberto I. Il
suo comandante aveva deciso
di nasconderla sotto gli alberi
del nostro giardino, non prima di aver abbattuto il muro
di recinzione della villa. Mio
nonno era disperato. A quel
punto si rivelò provvidenziale l’intervento del maggiore
Frost, che dopo un’animata
discussione riuscì a far cambiare idea al suo interlocutore. I
carri furono così portati nella
vicina valle del Menago.
Sorprendente fu inoltre il comportamento tenuto da uno dei
“nemici” tedeschi presenti in
villa durante il bombardamento-mitragliamento avvenuto
il 25 ottobre 1944, che aveva
come obiettivo principale il
campo d’aviazione, ma che interessò anche l’abitato. Io mi
trovavo in contrada Pozza a
ripetizione dalla maestra Palmira Bissoli. Così mia madre,
incurante del pericolo, uscì
dal cancello e si mise a correre sotto il mitragliamento per
venire a cercarmi. Il militare
tedesco, di nome Adami, decise però di rincorrerla e costringerla a rientrare per ripararsi
nel rifugio approntato in giardino, dove già si trovavano gli
altri miei famigliari ed alcuni
abitanti del vicinato.
Un ricordo di Giorgio Adami,
fornito da Willy Ferling, è riportato nel volume di Beale:
«Di media altezza con capelli ricci e neri, venuto dal sud
Tirolo, parlava fluentemente
italiano. Era innamorato della bella figlia [del sindaco] del
segretario comunale di Bovolone (uomo buono e colto). Si
chiamava [Lisa o Luisa] Lina.
Nel mese di ottobre del 1944,
quando le basi dell’equipaggio dei velivoli erano nella
villa del Cavaliere Remo Gagliardi, i due spesso parlavano
insieme e così via in una picco-
I MIGLIORI COMPUTERS
R I C O N D I Z I O N AT I
A M E TÀ P R E Z Z O
la casa estiva in un angolo del
parco».3
L’idillio s’interruppe bruscamente qualche tempo dopo,
quando l’artigliere Adami perì
con l’esplosione del suo aereo
durante un’azione di volo. Aveva appena compiuto 23 anni.
Dopo la seconda incursione
aerea, io e mia madre lasciammo Bovolone e sfollammo nella casa colonica della nostra
cameriera Cesira Rebonato a
Isola Rizza in contrada Ormeolo, dove nacque mio fratello
Tomaso. I miei nonni, invece,
non vollero abbandonare la
casa per poterla custodire. Dovettero così sopportare le altre
20 incursioni aeree che si susseguirono fino al 27 febbraio
1945. In questo periodo il paese rimase quasi deserto.
L’occupazione tedesca di villa
Gagliardi terminò il 26 gennaio 1945.
Remo Scola Gagliardi
1. NICK BEALE, Ghost Bombers: the
moonlight war of NSG9 Luftwaffe
night attack operations from Anzio to
the Alps, Crowborough 2001, p. 85.
2. IVI, p. 98.
3. IVI, p. 109.
RISPARMIO
Per comprare un
non occorre rimanere in
SEMPLICITA’
Lavorare e divertirsi con
è semplice come
bere una tazza di
VELOCITA’
Non crederete ai vostri
Niente più inutili perdite di
con
F R E E P C h a l o s c o p o d i f avo r i re
l’utilizzo di computers fine
serie o ricondizionati delle
m a rc h e
più
p re s t i g i o s e .
Questo
ci
permette
di
o f f r i re i m i g l i o r i c o m p u t e r s
a
p re z z o
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con
g a r a n z i a e a s s i s t e n z a i n l o c o.
AMBIENTE
Nessuno di noi ha la
ma acquistare un computer
riciclato permette di
ridurre i rifiuti tossici.
Inoltre sapevate che
consuma la metà di
un PC attuale?
d a s e t t e m b re a V I L L A F O N TA N A
MEDICINA
p.18
L’utilizzo dell’ipnosi in psicoterapia
A
l di là di quello che sono
le credenze comuni e quello che il
cinema, la tv e la storia hanno finito con il creare sull’ipnosi, nell’ipnosi non c’è niente di magico, soprannaturale o miracoloso.
In realtà, si tratta di un fenomeno
frequente di cui ognuno di noi fa
esperienza, spesso senza averne
consapevolezza, nel suo vivere quotidiano e, in particolare,
nelle relazioni con gli altri o nei
momenti in cui il nostro vivere
frenetico rallenta permettendoci
di stare soli con i nostri pensieri
ed emozioni. Proviamo a definire
meglio cos’è l’ipnosi e quali sono
le sue principali caratteristiche:
• può presentarsi spontaneamente, se siamo, ad esempio,
impegnati in attività monotone
e ripetitive (come ad esempio la
famosa ipnosi dell’automobilista
in autostrada), oppure assorbiti
nel ricordare, immaginare o creare qualcosa.
• può essere provocata da altri in
noi, normalmente attraverso stimoli visivi, uditivi o tattili.
• oppure possiamo produrla da
soli in noi stessi se ci siamo allenati a questo.
Ma che cos’è allora l’ipnosi? L’ipnosi è uno stato di coscienza particolare durante il quale è possibile apprendere inconsciamente
nuovi modelli mentali, affettivi
ed emotivi che portano alla modificazione dei comportamenti
inadeguati e alla cura dei disturbi psicosomatici.
Durante l’ipnosi si rimane sempre coscienti solo che si percepisce con un diverso stato di conoscenza, viene cioè accentuata
l’attenzione e la percezione per
quanto concerne i fenomeni
emotivi, affettivi e psicosomatici. La persona è tutta concentrata dentro se stessa, tutto ciò
che è esterno e che circonda la
persona in stato d’ipnosi non la
interessa. Una cosa importante
da ricordare però è che durante
l’ipnosi non si dorme. Altra cosa
che va sottolineata è come la
persona possa entrare in ipnosi
solamente se lo vuole altrimenti
non succede nulla, così come va
precisato che durante la trance
ipnotica non si può chiedere alla
persona di fare cose che vanno
contro la sua volontà, che siano lesive della su dignità (come
spogliarsi, imitare animali ecc.) o
che la possano mettere in pericolo o farle del male.
Per capire se una persona è davvero o no in ipnosi va osservata
mentre è seduta sulla poltrona
in quanto si manifestano dei segni fisici tipici:
- la testa in genere è piegata da
un lato;
- la persona inizia a deglutire;
- anche se le palpebre sono chiuse si vedono gli occhi che si muovono come quando si fanno i
sogni;
- la persona è rilassata e le braccia possono essere penzoloni.
Tendenzialmente tutte le persone sono ipnotizzabili con l’eccezione delle persone con grosse
difficoltà di instaurare una rela-
zione (persone con gravi disturbi
dell’attenzione o di tipo psichiatrico, e chi ha un basso quoziente
di intelligenza o ha subito traumi
cerebrali che ne abbiano compromesso le funzioni psichiche).
Il fatto stesso di entrare in ipnosi risulta essere benefico sia per
l’organismo, sia sul piano emotivo. Indagini condotte dopo una
seduta ipnotica hanno dimostrato che, anche se non viene data
nessuna suggestione specifica,
l’individuo prova uno stato di rilassatezza, buonumore, entusiasmo, lucidità mentale e in generale una condizione di benessere.
L’ipnosi può sostituire o quantomeno accelerare o potenziare qualsiasi tipo di “guarigione” psicologica.
Con l’ipnosi si trattano con ottimi
risultati soprattutto: attacchi di
panico, ansia, stati malinconici o
depressivi (si lenisce la sofferenza psichica e si migliora l’umore
dell’individuo), disturbi psicosomatici come mal di testa, gastrite,
contratture muscolari, eczemi e altri problemi della pelle. Con questo
strumento inoltre si possono rendere più rapide e mirate tecniche
come la risoluzione di traumi emotivi (anche rimossi, cioè di cui l’individuo ha perso consapevolezza), il
trattamento di fobie, ecc.
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CONOSCERSI PER AMARSI
p.22
Maggio: il mese delle rose e il mese Mariano del Santo Rosario
è
divenuta una consuetudine recitare il santo
rosario nel mese di maggio,
una consuetudine che vede
gruppi di persone, famiglie,
adulti e giovani che nel mese
di maggio si radunano o presso capitelli, o presso chiesette oppure nelle famiglie per
la recita del Santo Rosario. Il
gruppo più o meno numeroso
raccoglie persone dei dintorni
ed uno di loro recita la parte
del lettore ed il gruppo devotamente risponde. Una devozione sentita e desiderata alla
quale mai si vuole mancare.
Poco più di una mezz’oretta
tra le cinquine delle dieci Ave
Marie e le litanie. Il Rosario è
composto da venti “misteri”
(eventi, momenti significativi)
della vita di Gesù e di Maria,
divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae,
in quattro Corone. La prima
Corona comprende i misteri
gaudiosi (lunedì e sabato), la
seconda i luminosi (giovedì),
la terza i dolorosi (martedì e
venerdì) e la quarta i gloriosi
(mercoledì e domenica). Per
aiutare l’itinerario meditativocontemplativo del Rosario, ad
ogni “mistero” sono riportati due testi di riferimento: il
primo della Sacra Scrittura, il
secondo del Catechismo della
Chiesa Cattolica.
Sono parecchi i gruppi contradali o di rione che tutte le
sere di maggio recitano il Santo Rosario, è una straordinaria
tradizione che tra il momento
devozionale e la partecipazione vi è questo contatto con i
vicini, abituati ormai a restare
più facilmente racchiusi nella
propria casa ignorandosi vicendevolmente. L’occasione
della preghiera , invece, invita
a socializzare.
Ma da dove viene tutta questa
devozione verso la Madonna?
È una devozione che fa parte
della natura della persona,
una devozione popolare che
si trasmette tra di noi. Molte
cose parlano della Madonna,
ad essa rivolgiamo le nostre
preghiere di intercessione con
Dio per i nostri bisogni, le necessità della vita. Vi sono numerosi capitelli nelle contrade
e strade del paese. Il paesaggio rurale in genere ed in particolare quello bovolonese offre testimonianze di tradizioni
di fede popolare e di architettura rustica, che non solo
sono state proprie di epoche
passate ma che ancor oggi si
perpetuano sia per la nascita
di nuovi manufatti e sia per la
continua cura e devozione che
la gente ha per questi luoghi
sacri. È un “itinerario di fede”,
un affascinante itinerario devozionale che vede la gente
girare lo sguardo al capitello
e recitare una preghiera verso la Madonna Immacolata,
la Beata Vergine, la Madonna
di Lourdes, la Madonna che
schiaccia il serpente, la Madonna delle lacrime ecc.
E poi ricordiamoci del parroco
Mons. Bartolomeo Pezzo che
nel 1944, il 14 maggio, mentre
la guerra ed i bombardamenti
imperversavano, mise sotto la
protezione della Madonna di
Fatima il paese, i bambini, le
famiglie e tutti quelli che non
erano ancora tornati alle loro
case. La devozione fu tanta
e si trasmise nelle famiglie e
nelle case che a tutt’oggi ne
sentiamo il calore quando il 13
maggio si rinnova la promessa
fatta ed il ringraziamento ai
quali la popolazione partecipa
numerosa.
Ma maggio è anche il mese
delle rose. Sono copiose e numerose le qualità, la bellezza
ed il profumo che si espandono nei giardini e terrazzi abbellendo le località. È il secondo momento dello sbocciare
della primavera. La piante, i
prati, gli alberi si sono rivestiti di verde sin da marzo ed ora
i colori vivaci e variegati delle
rose fanno parlare i giardini e
la loro antica simbologia. Infatti storicamente il mese ricorda
proprio lo sbocciare delle rose.
La natura si mostra ai nostri
sensi in tutto il suo completo
splendore fatto di sensazioni,
suoni, colori e profumi. Osservando i petali si comprende come mai sia stato dato il
simbolo della purezza e della
bellezza. Esse sono le regine
incontrastate della natura.
Luigino Massagrandi
FESTIVITà
p.23
11 maggio 2014: la Festa della Mamma compie 100 anni!
C
ome ogni anno, la seconda domenica di maggio
si festeggerà la Festa della
Mamma. Un pensiero da parte nostra è doveroso averlo,
per tutto quello che hanno
fatto e che stanno facendo
per molti di noi. La mia purtroppo da qualche anno ha
raggiunto mio padre e spero
tanto che ora “vivano” felici
insieme come lo sono stati in
questo mondo. La Festa della Mamma quest’anno compie 100 anni infatti fu istituita dal Presidente Wilson nel
1914 che proclamò la seconda
domenica di maggio festa di
tutte le madri del Paese.
È una festa, fortunatamente,
ancora molto sentita da tantissimi di noi, speriamo che
questa ricorrenza non venga
“snaturata” con idiozie (lasciatemelo dire) del tipo che
il nome padre e madre deve
essere sostituito con “genitore 1” e “genitore 2” che qualche bontempone si è inventato per una non so quale tipo
di discriminazione. Cose da
pazzi! La Mamma è la Mamma e noi vogliamo chiamarla
con il suo nome. È da millenni che viene chiamata così, e
noi (almeno io) continueremo
a chiamarla così. Più volte mi
sono chiesto perché è stato
scelto il mese di maggio per
festeggiare questa festa e la
prima risposta che mi è venuta in mente è perché maggio è il mese della Madonna,
la Mamma per eccellenza di
tutti noi (come viene definita dalla chiesa) anch’Essa
Mamma, che ancora adesso
è esempio di come una Mamma sa dare tutta se stessa per
il proprio figlio.
Una seconda risposta (anche
se con una sfumatura un po’
romantica) perché è il mese
delle rose, e le rose come si
sa sono sinonimo d’amore, e
chi meglio di una Mamma sa
dare questo “tipo di bene” se
non Lei? Siamo grati alle nostre Mamme per i sacrifici, per
l’educazione e gli insegnamenti ricevuti e dobbiamo
amarle, come loro ci hanno
amato fin dal primo giorno di
concepimento.
Vorrei dedicare a tutte le
Mamme un racconto che ho
trovato su internet, che fa
capire l’importanza e l’amore che ogni Mamma ha per il
proprio figlio. “Un bimbo che
stava per nascere si rivolse al
Signore: «Mi dicono che domani mi farai scendere sulla
terra. Come potrò vivere così
piccolo e indifeso?». «Fra tanti angeli ne ho scelto uno per
te. Lui ti proteggerà. - rispose
Dio. E continuò: Il tuo angelo
canterà per te parole dolci e
tenere, con infinita pazienza
e tenerezza ti insegnerà a parlare». … Ma il bambino chiese con apprensione: «Come
…potrò parlare ancora con
te?». «Il tuo angelo unirà le
tue manine e ti insegnerà a
pregare». Rispose Dio con
dolcezza infinita. «Ho sentito
dire che la terra è abitata da
uomini cattivi… Chi mi difenderà?». Chiese il bimbo preoccupato. Dio, guardandolo
con tenerezza gli rispose: «Il
tuo angelo ti difenderà a costo della propria vita». «Ma il
mio cuore sarà sempre triste,
Signore, perché non ti vedrò
più!». Disse il bimbo con molta tristezza… «Il tuo angelo
ti parlerà di me e ti indicherà
il cammino per ritornare alla
mia presenza; sappi, però, che
io sarò ogni istante accanto a
te!». In quel momento si diffusero delle voci e dei rumori ed il bambino angosciato
gridò a gran voce: «Signore,
sto scendendo verso la terra!
Dimmi ancora una cosa: qual
è il nome del mio angelo?!?».
E Dio sorridendo rispose: «Il
nome non importa, tu lo chiamerai…MAMMA.». Auguri a
tutte le Mamme!
Claudio Bertolini
CONCORSI
p.24
“Miss Mamma Italiana” arriva a Bovolone
Domenica 27 aprile, nella palestra “Gym Tonic”, le selezioni della 21ª edizione
roseguono con successo in tutta Italia, le selezioni del Concorso nazionale
di bellezza-simpatia “Miss
Mamma Italiana”, evento
riservato a tutte le mamme
aventi un’età tra i 25 ed i 45
anni, con fascia “Gold” per
le mamme dai 46 ai 55 anni,
giunto quest’anno alla sua
21ª edizione, curato dalla
“Te.Ma Spettacoli” di Paolo
Teti, ideatore del Concorso.
Domenica 27 aprile, nella sala
spettacoli della palestra “Gym
Tonic” di Bovolone, con inizio
alle ore 17, si svolgerà una selezione valida per l’anno 2014
del Concorso nazionale di bellezza-simpatia dedicato alle
mamme italiane. “Miss Mamma Italiana”, sostiene l’Associazione Onlus “Arianne” per
la lotta all’Endometriosi, una
malattia che colpisce 3 milioni
di donne italiane.
(46-55 anni) di domenica 27
luglio a San Mauro Mare-Riviera Romagnola.
Per informazioni ed iscrizioni
contattare i seguenti recapiti:
tel. 0541-344300, mail: info@
missmammaitaliana.it e www.
missmammaitaliana.it.
Inserzione commerciale
P
L’evento è realizzato in collaborazione con: il settimanale
Confidenze, Scala Progetto
per il Pulito, Elly calze e collant, Furò beachwear, Amerika Star, Lucaffè, AR NaturalBio
e Centrale del latte di Brescia.
Alla selezione, parteciperanno concorrenti provenienti da
tutto il Veneto, per partecipare non sono richiesti requisiti
particolari se non quello di
essere mamma. Le protagoniste dell’appuntamento, oltre
a sfilare in passerella, dovranno sostenere alcune prove di
abilità, nelle quali potranno
coinvolgere il marito e/o i figli,
come ballare, cantare, illustrare una ricetta gastronomica,
recitare una poesia o una filastrocca, raccontare una favola
ed altro ancora. Le iscrizioni al
Concorso, sono gratuite, l’unico requisito per partecipare è
quello di essere mamma.
Madrina dell’evento sarà la
bovolonese Daniela Bresciani, vincitrice della selezione
“Sponsor Top” dello scorso
mese di settembre ad Abano
Terme (PD) e finalista nazionale per la categoria “Miss
Mamma Italiana GOLD”
Daniela Bresciani e Paolo Teti
CUCINA
p.25
Le ricette dello “chef” Giorgio Maragnoli
Antipasto
Involtini di bresaola al formaggio
philadelphia e rucola
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
8 fettine di bresaola
2 formaggini di philadelphia
1 mazzetto di rucola
8 bruschette
1 vasetto di crema di tartufo
PROCEDIMENTO
Prendete i formaggini e metteteli in una ciotola. Lavate
e tritate finemente la rucola e mettetela nella ciotola
dei formaggini e mescolate
bene. Quando l’impasto è
pronto adagiatelo sulle fettine di bresaola rotolatelo e
fermatelo con uno stuzzicadenti, quindi abbrustolite le
bruschette, spalmatele di crema di tartufo, adagiate sopra
l’involtino di bresaola e fissatelo con gli stuzzicadenti alla
bruschetta.
con il mini pimer fino ad ottenere una crema. A questo
punto prendete una pentola,
mettete dentro il riso, il latte
e la crema. Mettete sul fuoco
e aggiungendo poco a poco il
brodo cuocete, a cottura ultimata date una bella spolverata di formaggio grattugiato e
servite.
Primo
Secondo
Risotto con zucca e passata di pomodoro
Palline di tastasal al sugo
di pomodoro con pancetta
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Mezza zucca
400 gr passata di pomodoro
Mezzo bicchiere di latte
350 gr di riso carnaroli
250 gr di formaggio
grattugiato
1 porro
Una noce di burro
Olio extravergine d’oliva
Brodo vegetale
Sale e pepe
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
500 gr di tastasal
400 gr passata di pomodoro
2 scalogni
Mezzo bicchiere di vino bianco
8 fettine di polenta
2 rami di sedano
1 carota e 1 rametto
di rosmarino
Olio extravergine d’oliva
Sale e pepe
PROCEDIMENTO
Pulite la zucca tagliatela a
dadini e mettetela dentro ad
una pentola. Unite la passata
ed il porro tritato finemente, un filo d’olio, la noce di
burro, sale e pepe. Quando
il composto è cotto passatelo
PROCEDIMENTO
Prendete
una
casseruola
mettete dentro la passata
aggiungete gli scalogni, la
carota, il sedano e il rosmarino tritati finemente, il vino,
un filo d’olio, un pizzico di
sale e pepe e fate cuocere a
fuoco lento fino a quando
non si vede appassire il tutto.
Prendete il tastasal e fate 16
palline (delle dimensioni di
un’oliva ascolana) mettetele
quindi nel sugo e quindi finite la cottura per 15 minuti circa. Nel frattempo abbrustolite la polenta. Quando tutto è
pronto servite nel piatto con
2 fettine di polenta e quattro
palline aggiungendoci sopra
il sugo. Il piatto si accompagna bene con un contorno di
radicchio rosso di Verona…
Auguro a tutti...
una buona
Pasqua!
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ECONOMIA
p.26
Carte di credito o di debito?
G
li strumenti di pagamento elettronico si diffondono sempre più: elemento
comune a tutte le carte di pagamento è la loro funzione di
base, ovvero mettere a disposizione una riserva di denaro
per fare acquisti o prelevare
denaro contante.
La carta di debito, denominata generalmente Bancomat,
consiste in una tessera emessa dalla Banca presso cui si
ha un conto corrente attivo;
consente di prelevare contanti presso gli sportelli automatici abilitati, talvolta pagando
una commissione per i prelievi
effettuati su sportelli di altri
Istituti. Può anche essere abilitata per effettuare prelievi
all’estero. La carta di debito
permette poi di fare acquisti
presso gli esercizi dotati di un
apparecchio POS.
La carta di credito è invece
associata ad una linea di credito, messa a disposizione del
cliente dell’istituto bancario/
finanziario che la emette.
Essa è generalmente associata
ad un circuito internazionale;
la sicurezza è garantita grazie
alla tecnologia del microchip
di cui le carte sono dotate.
Tutte le spese effettuate nel
mese vengono addebitate
in unica soluzione nel mese
successivo ed il rimborso può
essere effettuato a saldo o a
rate.
La carta di credito revolving
prevede esclusivamente il
rimborso rateale delle spese effettuate mensilmente,
quindi si origina un vero e
proprio finanziamento. Attenzione però: tutte le carte
di credito con rimborso rateale prevedono il pagamento di
interessi che vengono espressi
dal TAEG.
L’utilizzo di Internet ha reso
sempre più frequente la pratica del commercio elettronico;
questo ha permesso la diffusione di metodi pagamento,
come le carte di credito ricaricabili, che ci hanno aiutato
a ridurre il rischio dell’utilizzo
della carta sul web, dove sono
sempre in agguato frodi telematiche. Infatti la carta ricaricabile è una tessera che il titolare può utilizzare solo entro
la somma che vi ha caricato,
quindi è sufficiente accreditare la somma strettamente
necessaria ad effettuare l’acquisto per non correre rischi!
Infine una particolare tipologia di carta prepagata è la
tessera con IBAN: è di fatto
un conto corrente tascabile a
costi ridottissimi e senza imposta di bollo, che consente
di ricevere e disporre bonifici, effettuare ricariche telefoniche e addebitare utenze.
Vista la limitazione sempre
più stringente all’uso del contante, è bene imparare a familiarizzare con questi pratici
strumenti.
Daniela Bresciani
Una Festa della Donna
all’insegna della beneficenza
O
rganizzata
dalla
Commissione Pari Opportu-
nità, in collaborazione con
l’Amministrazione Comunale, la Festa della Donna ha
fatto il pienone; erano un
centinaio infatti le ospiti che
il 7 marzo scorso hanno potuto degustare le specialità
preparate dagli alunni della
Scuola di ristorazione “Don
Calabria” di Bovolone.
Gli introiti della serata, 1.300
euro, sono stati versati da
Cristina De Bianchi presidente della Commissione Pari
Opportunità nelle casse del
Comune e verranno utilizzati
per l’acquisto di Voucher lavoro. «Si è voluto declinare la
Festa della Donna nel segno
dell’attenzione al sociale,
della partecipazione, della
solidarietà con tante famiglie
che si trovano in difficoltà»,
ha dichiarato l’assessore Nadia Cortiana, «la generosità
di quanti hanno partecipato
potrà dare una boccata d’ossigeno a persone che stanno
attraversando un momento
di forte disagio», ha concluso
l’assessore. Grande soddisfazione è stata espressa da De
Bianchi e dalle organizzatrici
per l’ottima prestazione degli allievi cuochi che si sono
misurati con un ricco menù a
base di tipicità locali.
ANNUNCI ECONOMICI
p.27
Diplomata con pluriennale esperienza d’ufficio, spedizioni, ufficio
commerciale estero, reception/
centralino, conoscenza lingue tedesco e francese buoni, spagnolo
e inglese discreti residente a Bovolone, in mobilità (223/91), cerca
impiego. Patrizia 3491700503
LA RANA
Mensile di attualità, cultura ed
informazione
STAMPATO IN 6.000 COPIE
Disponibile anche la versione
on-line: www.larananews.it
Direttore Responsabile:
Costantino Meo
Registrato presso il Tribunale
di Verona n. 1887 R.S. del 22/10/2010
Editore:
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Redazione:
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Tel e fax 045 6901985
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Collaboratori:
Mary Merenda
Dott. ssa Susie Baldi
Luigino Massagrandi
Il giornale è stato chiuso
il 28 marzo 2014.
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