diagnostica integrata per immagini in radiologia

~ SOC I AZ I O
C TA LIANA DI RADIOLOGIA MEDICA
SEZIONE DI RAOI'OLOGIA SCHELETRICA
LA TECNICA ED IL METODO: DIAGNOSTICA INTEGRATA PER IMMAGINI ­
IN RADIOLOGIA MUSCOLO-SCHELETRICA 2. SEMINARIO TEORICO PRATICO DI DIAGNOSTICA RADIOLOGICA OSTEO-ARTICOLARE ESTRATTO ATTI ISOLA DI ALBARELLA (ROVIGO)
3 - 8 SETTEMBRE 1990
97
LA LOMBALGIA: ASPETTI ANATOMO-CLINICI
AUUSA
l
2
3
L.
l,
V ALASSINA
A.
l,
LEONE A .
2,
FOCACCI
C.
3
Istituto di Clinica Ortopedica V.C.S.c.
Istituto di Radiologia V.C.S.c.
Istituto di Medicina Nucleare V.C.S.c. - Roma
La lombalgia è una maJ.attia mcolto nota che
ricorre con straordinaria
costanza nella storia
dell ' umanità. Le ragioni anatomiche di questa
patologia sono state riferite alle cause piò
disoarate che nel
corso dei secol i
s"ano au­
mentate. senza che nessuna di esse sia mai stata
rioudiat.a
per
riconosciuta
infondatezza.
In
realtà ~ fattori oatogenetici di auesta sindrome
sono
innumere v oli
e
non
sempre
è
Doss~bile
identificare
una
responsabilità
certa
in
un
particolare disordine ana~om~co e funzionale.
Aspetti
anatomici
e
fLlnzionali
del
rachide
lombare
L ' insorgenza
del
dolore
lombare
è
in
relazione
all'irritazione
sia delle
strutture
nervose oroerie dell'unità funzionale spinale.
sia di Duelle contenute alI' interno del canale
v ertebrale.
Innervazione locale
L ' innervazione propria del rachide è a carico
del nervo senovertebr-ale di Lushka o menìngeo
ricorrente, ramo primario anter-iore del t:--on "c o
spinale.
che è
costituito da fibre sensiti v e
provenienti
dalla
dura
madre.
dal
legamento
longitudinale posteriore e dall ' annulus fibrosus
discale,
nonchè
dal
ramo
pr~mario
posterio:--e
costituito da fibre proven~en t l dalle capsule
~rticolari. dalle apofisi spinose e dal l e
lamine.
dai
muscoli,
dè;llie
fasce
e
dalla
cute.
Nel
comolesso le articolari poster~or~ sono inner v a~e
dalle
branche
mediali
del
ramo
prima~io
posteriore con numerose anastomosi con i livellii
superiori e inferiori.
I
orocessi
spinosi
e
parte delle lamine sono innervati da rami del
ner v o postet-iore.
Il
legamento
giallo
non
98
Dr-esenta ter-minaz ion i ner-vose ne l SLIO contesto:
sono
state
e v idenziate
ter-minazioni
nervose
liber-e
solo
sulla
sua
super-fice.
La
fascia
lombosacr-ale è inner-vata allo stesso modo, ma dai
r-ispettivi
livelli
super-iori.
I
legamenti
inter-spinosi e sovr-aspinosi sono inner-vati da
r-ami derivanti da quelli dei muscoli ci~c6stanti.
Questo sistema
complesso è
car-atterizzato da
numer-ose anastomosi
tra i
due versanti delle
ver-tebre e tl~.a i diversi liveLli. Tutte pueete
fibre dopo esser-e oenetr-ate nel tr-onco del ~er v o
spinale
lo
abbandonano
perimmetter-si
nglla
r-ad i ce
Doster ior-e
e
ragg iLlngere
i l
gang l io
spinale. I pr-olungamenti centr-ali delle cellule a
T giungono nella sostanza grigia del midollo e,
attraverso i neur-oni internunciali. si pongono in
r-elazione
con
i
motoneuroni
delle
cor-na
anterior-i.
La
stimolazione
di
queste
fibr-e
compor-ta l ' attivazione di un ar-co r-iflesso con
conseguente insor-genza della contr-attur-a dolor-osa
di
uno
o
più
muscoli.
E'
facilmente
compr-ensi bi l e.
dLlnqLle.
come
Questo
ti po
di
innervazione molto fitta in alcuni settori, come
nella
r-egione
poster-ior-e dell ' annulus.
e
pi~
diradata in altr-i. come nella r-egione anter-ior-e
del disco. possa spiegar-e. almeno in par-te. la
cor-r-e l azione
tra
lesioni
anatomo-pato log i che.
Quadri radiologici e sintomatologia clinica.
Pertanto Llna modesta discopatia, pro v ocando una
stimolazione
meccanica
del
legamento
longitudinale posteriore e dell'annulus fibrosus
contiguo. sarà in grado,
per l ' ir-r-itazione di
queste
str-utture
riccamente
innervate
di
determinar-e una lombalgia acuta. Una pr-otrusione
del
disco
d~
analoga
entità.
ma
anteriore.
decorrer-à. invece, del tutto inosser \,1ata, fatta
sal"v' a la possibilità di osser v arne occasional­
mente
l ' e v oluzione
tardi v a
sotto
forma
di
ossificazioni " marginali del disco o sindesmofiti
anteriori
in
corrispondenza
del
legamento
longitudinale anteriore atteggiato in protrusione
a similitudine di quello poster-iore.
Re6ta
co­
munque da segnalare la difficoltà ad interpretare
uni v ocamente molti quadri radiologici dove.
a
fronte
di
imponenti
alterazioni
di
tipo
artrosico. corrispondono quad~i clinici di scarsa
o nu Il a importan za. L ' interpretaz ione di Questi
99
LI accessibile
aspetti non è agevole, ma, forse
oualora
si
considerino
fenomeni
come
espressione di Llna faticosa riconauista di un
equilibrio stabile.
rti anatomici del disco con le strutture
nervose contigue
01 tre
ai
rapporti
con
i l
nervo
senovertebrale del L. i l disco contrae rapporti
con le strutture nervpse contenute nel canale: le
radici nervose e il sacco durale che la contiene.
Il sacco durale, rappresentato dalla dura madre.
costituisce un astuccio che avvolge tutte la
radici e termina a cuI di sacco posteriormente
alla
seconda
vertebra
sac:r-ale.
La
sua
continuazione è
raooresentata dal
filum
ter­
minale, vestigia delle meningi.
costituito da
tessuto connettivo
to, che giunge fino al
coccige.
Il
sacco
durale
è
reslstente
e
ines
sibile ed è fissato tramite sottill tralci
flbrosi
al
versante
10re del
legamento
longitudinale
posteriore.
Tale
fissità
è
importante per comprendere il sopravvenire della
sofferenza
radicolare
nell'ambito
delle
ani da ernia discale.
Le radici della
cauda equina scendono nel
sacco durale e
lo
abbandonano
a
e
ad
ogni
livello~
per
giungere nello soazio eoidurale, raggiungere 1
forami di con
azione ed I..rscire inf ine dalla
colonna.
Per passare dallo spazio sub aracnoideo
a auello epidurale le radici devono oassare at­
traverso
ccoli
fori
nella
dura
denominati
colletto radicolare. A ouesto livello la radice è
fissata al sacco dLlrale con del piccoli tralci
fibrosi: in auesta sede non possiede.
alcuna
lità risoetto al sacco dl..lrale che, a
sua volta, è fissato alle vertebre. Il colletto
radicolare rappresenta quindi per la radice un
Qunto fisso
che le
isce di sfuggire ad
eventuali comoressioni. Un' altra sede ln cui la
radice
è
particolarmente
'ILI!
ile
è
rappresentato dal SLio decorso laterale dove si
trova in con tigui tà con i l di
ln avanti ~ e
con
il
massiccio articolare
riormente e
lateralmente:
~r
tet~ura
anatomica è
ti
ca del nachide lombare. La radice, bloccata
posteriormente dal massiccio articolare non
sfuggire ad
un ernia
posteriore e
laterale,
100
soprattutto
il
massiccio
articolare
è
se
ingrandito
per
una
malformazione
o
per
una
osteofitosi artrosica che riducano ulteriormente
lo spazio disponibile
La radice L5 è la piL.1
esposta in questa regione in quanto il massiccio
articolare inferiore di L4 e puello superiore di
L5 si incontrano esattamente all'
altezza del
disco. Pertanto è in due sedi del suo decorso che
la radice può essere piLt facilmente vulnerabile
nei confronti del
diSCO,
ma è
sOpr3ttutto 3
livello del colletto che è p10 esoosta.
ASPETTI CLINICI
La lombalaia è
una patologia estremamente
diffusa. la cui ricorrenza durante la vita di un
individuo
e possibile anche se con diversa
incidenza e molteplici aspetti oatogenetici nelle
varie fasce di età.
Lombalgie dell ' infanzia
La
lombalgia
nell ' età
pediatrica
non
è
frequente, interessando solo il Z: di tutta la
popolazione infantile che ha richiesto una visita
ortopedica.
Tra
le
cause
più
frequenti
di
lombalgia ricordi~mo i processi infettivi. i pro­
lassi
discali,
la
prespondilolisi.
la
spondilolisi.
la
spondilolistesi.
la
m.
di
Scheuermann e i tumori.
Spondiliti e spondl10disciti
In questa età le infezioni si localizzano pib
facilmente alle ~randi artlcolazioni degli arti.
Solo occasionalmente la colonna vertebrale viene
interessata da processi infettivi caratterizzati
da osteomiel i ti acute o cron iche. In genere si
ritiene
che queste
infezioni
Slano sostenute
prevalentemente
dallo
stafilococco
Aureo.
Nell' adul to questo batterio è presente in circa
il 70% dei pazienti. Nei bambini, invece, è molto
più
difficile
dimostrarne
la
presenza
nelle
co l ture esegui te su prel iev i con ago o a cie l'o
aperto.
Raramente
il
processo
infiammatorio
coinvolge primitivamente lo spazio discale e in
questi
casi
in
genere
presenta
un
decorso
favorevole
con
risoluzione
spontanea.
La
patogenesi del l 'infezione
discale nei giovani
non è chiara e probabilmente può essere ricercata
in
fattori
anatomici
(la
particolare
vascolarizzazione del disco in età infantile).
Nel bambino la discitepre~enta eserdio acuto con
101
febbre~ brivido e violenta rachialgia.
Il ba~bino
rifiuta la deambulazione e si sposta rigidamente
a
carponi.
Presenta
accentuata
irritabilità.
riduzione dell'appetito e calo ponderale. In par­
ticolare quando è coinvolto il tratto lombare. il
paziente
presenta
la
positività
del
test
dell'ileopsoas~
segno
differenziale
verso
possibili
patologie
dell'anca.
Gli
esami
di
laboratorio presentano incremento dela VES e dei
bi",.nchi. I 'Segni r'O\diolooici ~onr:l assenti Tlelle
prime tre o quattro settimane
Occasionalmente è
possibile
iTltravedere
un
ombra
paravertebrale
nella
sede
della
lesione
e~
a
volte.
UTla
osteolisi marginale dei coroi vertebrali.
Una
iniziale
riduzione
dello
spazio
può
esset-e
.:.pprezzata
dopo
circa
tre
mesi.
Negli
anni
successivi
la
ridu2i~ne
dello
soazio
può
conservarsi tale mentr-e a volte si conclLlde con
la fusione soontanea dei corpi vertebrali. La
diaonosi differenziale deve essere Dosta v erso
altri oroce'ssi infettivi come la tubercolosi~ la
brucellosi,
la salmonellosi e
i
tumori della
notocorda.
F'rolassi discali
La migrazione del nucleo polposo e la rottura
dell'
annulus
fibrosus
è
una
evenienza
estremamente
rara
in
età
pediatrica.
La
fisiopatologia e l'anatomia patologica 1n questa
fascia di età sono sovrapponibili a quelli delle
età sucessive~ fatta salva l'osservazione che, in
genere~ in questa età? l'eYent~ale migrazione del
nucleo
avviene nel
contesto di
Lln
tessuto
discale a~cora integro e, perciò, di consistenza
e morfologia invariata. La slntomatologia e il
quadro
clinico
si
differenziano
da
quello
dell · adulto solo per l'esordio più subdolo: r,a
comunque in comune con i quadri clinici delle età
successive il vi\/o dolore lombare. soontaneo e
alla palpazione nella sede dell ' ernia. il ~eono
di Lasegue e
la
limitaz10ne funzionale.
Come
negli adulti l livelli L4-L:! e L:.-Sl sonc. i pHI
coloiti. La riduzione dello spazio discale è rara
e la diagnosi clinica Dub essere confermata solo
con la Tt;C.
F'resDondilolisi
Evenienza non
frequente,
ma
meno rCi1ra dì
quanto
apoare
in
perchè
spesso
letteratLlra ~
102
misconosciuta. Sl osserva in prevalenza nell'età
adolescenziale.
Si
manifesta
con
un
dolore
progressivamente ingravescente che si accentua in
occasione di sforzi o gesti sportivi. Morfologi­
camente l'istmo si Dresenta di diametro minore e
di forma allungata con margini occasionalmente
irregolari ~ mentre la strLlttura appare interes­
sata da Llna sclerosi a volte compatta, a volte
interrotta da piccole aree di osteolisi. Queste
al terazioni si mani festano più freqLlentemente a
carico di
L5 nel contesto di una 50vvertita
geometr1a delle faccette articolari sacrali. che
si presen tano i pertrof i che e di aspetto a Il un­
gato.
tanto da
contrarre rapporti di stretta
contiguità con l~ istmo. Allo stesso modo. ma non
con
la
stessa
frequenza.
si
presentano
iDertrofiche le articolari inferiori di L4~ che.
Dra l ungandosi
in
basso!,
chiLtdono
Il
a
tenag l ia
li
l ' istmo della ouinta vertebra
lombare.
Questa
condizione di contatto. se mantenutd nel. tem!:.o.
oltre alle descritte alterazioni strutturali e
morfologiche
dellistmo.
provoca
l ' irritaz1one
del periostio. nonchè delle articolari contigue
conducendo ad una lombalgia.
Spondilolisi e spondilolistesi
Nella spondilolisi l'interruzione dell
istmo
può avvenire SL\ base
disDlasica
o secondaria.
Si osserva solo dooo che il bambino ha acquisito
la deambulazione: rara prima dei 5 anni. diventa
più frequente dopo i 7-8 anni.
Da diversi autori
viene suggerita che questa lesione sia dovuta ad
LI n a fra t tu r a da s t r e s s d e l l a p"" r s i n t e r a r t i c u ­
laris.
postulanoo
che
l' accentU2z1one
della
lordo:,i J ombare 5ia detet-minata da una contrat-­
tura dei muscoli flessori dell'anca. Anamnestica­
mente ricorrono con fl'-eouenza piccòli traumi in
concomitanza con l" esor-dio della 5intomatologia.
ma a volte gli incidenti riferiti sono di note­
vole importanza. Inoltre bisogna considerare che,
:.pesso. i sintomi coincidono con l'epoca dello
sviluppo puberale.
La
soondilollstesi.
caratterizzata
dallo
scivolamento anteriore di una vertebra rispetto a
ouella sottostante, puo
essere associata o meno
a spondilolisi. Nella prima evenienza la liste=:·i
è determinata da Il a d.i \/ isone
de Il a vertebra in
due segmenti: i oeduncoli. le articolari superio­
ri e le apofisi trasverse. unitamente al soma.
scivolano anteriormemnte. mentre le lamine.
i
orocessi
articolarl
inferiori
e
le
aoofisi
nose restano ancorati alle faccette suoeriori
della vertebra inferiore.
Ne deriva la defor­
mazione del canale soinale "a baionetta"
e dei
forami
dl
coniugazione
per
l'incremento
del
diametro
antero-posteriore~
che
sarà
pro­
oorzionale
all'entità dello scivolamento. La
conseguente degenerazione del disco condurrà alla
restrizlone dello soazio dlscale e del forami. Le
alterazioni della
cauda e delle radici
saranno
11
diretto
risultato dl oueste modificazl0ni
riche dello scheletro. In Questo contesto
anatomico
le alterazioni delle strutture nervose
saranno minime grazie alla
conservazione dei
raooorti dell'arco posteriore con la vertebra
sottostante. Qualora invece la soondl1olistesi
avvenga senza interrUZlone del l arco ooster-ior-e
(
oondilolistesi). a causa della per-dlta di
conor-uenza
elle
articolar-l.
la
migrazione
anteriore coinvolge tutta la vertebra.
n ouesto
caso il danno della cauda ouò essere Cl~
severo
oer
il
restr-ingimento
dei
foraml
e
cer
la
deformazione
dell'asse
saglttale
del
canale
spinale. Secondo la classificazione di Wiltse 51
distin9ono
ClnqUe
ti
dl
soondilolistesl:
displasica,
istmica.
deoenerativa
(detta
pseuoosoondilolistesl di Jun9.hann l, trèwmat::..ca e
patolc.gica. A qt.lesto proposito ci limiteremo a
r-icordar-e che
che
l'eziooatooenesl ai
queste
for-me è incer-ta. mentre è ;:"TIOlamente dlmostrata
l'intera~ione esistente tra comDonenti bl010aicne
e
fattori
mecc="nici
nel
deter-mlnare
auestl
guaor-i. La sDondilc:llisi. intatti. è r-ara prima
dei 5 anni, freauente tra i 7 e i 10 anni. mbltD
r-ara
dODO
i
20 ann1.
Non
tut l
1
caSI
dl
spondiloli i
evolvono
in
sDondilolistesi.
L'evoluzione è graduale e. in genere. aVVIene tr-a
i
10 e 1 15 anni. durante lo scurt puberale. La
sln"tomatologia clinica è estr-emamente varIa
spesso. sorpr-endente. l'101ti casi sono completa­
mente
asintomatl.Cl
e
in
moltl
pazientl.
la
dIagnosi è occasianale. Nei pazientI sintamatlci
la discrepanza
tra asoetti
clinici e
quelli
radiolo9.ici è notevole:
pazlenti con notevo e
11stesi 'oossono avere scar-sl. o assentl sintomi
t
104
dolorosi, mentre altri, con minime dislocazioni.
p05.sono sofft-ire di lombalgie o lombosciatalgie
mol to fastidiose. A voI te può essere associata
una contrattura dei muscoli
ischiocrurali.
In
ortostatism6 freauentemente è possibile osservare
lln
atteggiamento
in
flessione
delle
ancrle,
retroversione
della
pelvi
e
incremento
della
lordosi
lombare.
che
sì
mantiene
ancrle
in
posi z ione
sllpina:
l'estensione
passiva
de 11 e
ancrle prc,voca do 1. ore. La diaçnosi cl ini ca
e'
possibile solo
nelle spondilolistesi di qllarto
grado grazie all'esasperazione di qllesti segni,
associati alla presenza di un tronco breve con
plica c.utar,eè:< trasvers:a ombelicale e alla promi­
nenza accentuata del sacro. N~lla maggioranza dei
casi.
invece,
in
assenza
di. queste
stigmate
caratteristiche,
la
diagnosi
può
essere
solo
sospettata Qllalora si apprezzi una scalino alla
palpazione degli apici della apofisi spinose di
due vertebre contigue.
M. di Scheuermann
Tra le ipercifosi stn.ltturate auelle dovute
all'osteocondrite di Scheuermann raporesentano le
def ormi tà di magg ior r i l evan 2a. F' iLI f reqllen te­
mente interessano il tratto dorsale. raramente il
tratto
dorsolombare
ed
eccezionalmente
quello
lombare. Si manifestano con la lesione dei nuclei
di accrescimento secondari del soma.
A questo
proposito è
bene ricordare che l ' ossificazione
·v'ertebt-ale avviene attraverso un nucleo orinci­
pale centrale e due accessori: anter10re-superi­
ore e anteriore-inferiore. Questi ultimi, svilup­
pandosi a guisa di .doopio anello agli estremi
della vertebra, prendono il nome di "rin9 apohi­
sis". La
lesione si manifesta sotto forma di ·
irregolarità dei margini, che. a. seconda della
sede.
condizionerà
diverse
evoluzioni
morfo­
logiche della vertebra. Se anteriore, si veri­
ficherà una cuneiz2azione del soma:
se retro­
marginale
anteriore,
si
potrà
osservare
un
impronta retromarginale: se centrale. si eviden­
zierd un avallamento della limitante somatica.
accompagnata~
a
volte,
dall ' interruzione della
cort.icale. Il profilo antropometrico è caratter­
izzato da lina età staturale magg .iore di ouella
ossea, soprattutto nei maschi. Queste ipercifosi
si presentano con c\..lrve a breve raggio. a dif­
105
ferenza dalle ioercifosi id100atiche
caratteriz­
zate da curve amoie e dall'assenza di dolore:
inoltre sono
rloide in coche vertebre ed evalu­
ti\/e. F'rima dellO anni le ioercifosi osteocon
dritlche sono rare.
Qualora si manifestino a
oLlesta età il sintomo tipico è il dolore~ loca-'
l izzato C',d una o due vertebre. anche in assenza
di seoni radiologici. 0000 i 10 anni si oossono
manifestare con deformità oiù o meno riducibill.
associa.te. talvolta. a rachialoia. Occorre sot­
tolineare che
le
localizzazioni dorsa!i
sono
molto meno in·v'alidant..i di Duelle dorsolomtlari e
lombari. In auesta ultima sede lnfatti un
defor­
~i a
in cifosi. essendo esoressione di w~a lnve r ­
ione
della fisiolooica ioroosi. determlnera ùn
notevole sovvertimento delle linee d1 carico. Ne
conseguirà
una
concentrazione
delle
tensioni
nel
ambito delle unità funzionali del rachide
lombare. L'insorgenza della lombalgla~ ln ouestl
casi.
è
pertanto condizionato da un
Tattore
biologico (l' osteocondrite \/ertebraleJ e da LinO
meccanico (il
perduto assetto fisiolooico del
rachide lombare).
Tumori
La localizzazione dei tumori pri,nitivl nel
rachide è rara in età pedlatrica.. Al cune forme
benl0ne
come
l osteoma
osteoide
e
nonchè altre forme
pseudotu~
l osteoblastoma.
morali.
quali
la
C1stl
aneurlsmatlca
e
l'istiocitoSl X cresentano. lnvece. una freouenza
più accentuata nel rachlde infantlle.
Osteoma osteoide
L. osteoma
osteoide
è
un
tLlmore
benigna
dell'asso costituita. in pre\/alenza. d,;.. tessuto
os teoide. La l oca l i z:.: az ione ne l rachide non è
comune e 1 a SLla osservazione prima del 15 anni è
rara. Le sede piLi freaLientemente colDlta è la
lamlna. mentre l'apofisi traversa e 11 soma sono
piu raramente cOlnvolti.
Il quadro cllnico è
caratteri:,:zato dal dolore che si presenta tipica­
mente
nottLirno
e
sensibile
all'asoirina.
Il
rachide è rigioo per la contrattura muscolare.
sempre presente. Nel tratto lombare il rachide
manifesta
una
scoliosi
antalgica~
nella
CUl
concavità si colloca. qua~i sempre.
l'osteoma
osteoide. Non si osserva rot~zione delle vertebre
della curva~
he solo eccezionalmente tende a
106
strutturarsi. In alcun~ rari cas~ s~ può osser ­
v are uno screzio cruralgico o sciatalgico per il
contatto ccm le radici. Per le SLle dimensioni e
la sede
l'
indi v iduazione mediante gli esami
radiologici con v enzionali è molto difficile. So l o
nei casi in cui si trovi in corrispondenza di una
apofisi
tras v ersa
è
possibile
indi v iduarlp
tramite
un
esame
Rx
standard.
correttamente
eseguito in proiezione anteroposteriore.
Nelle
altre e v entualità. per poterne dimostrare la pre­
senza.
è
indispensabile
ricorrere
alla
angioscintigrafia dinam~ca con Tc-99. grazie alla
ouale è
facilmente
indviduabile per
l ' intensa
captazione del
radionucl ide da D2.rte dell' ossc'
circDstante il
nidus.
in
preda ad un
~ntensD
rimaneggi,:.mento.
Un...
v olta
localizzato
sara
agevole,
tram~te
esami
rad~010gic1
mirat~.
puntualiz~arne
esattamente
la
collocazione
nel l ambito
della
verte b ra.
consentendo
al
chlrurgo
di
orogra mmare
correttamente
l'inter v ento di asportazione.
Osteoblastoma
L ' osteoblastoma è un tumore beniono. cost~tu­
ito
da
osteoide
e
osso,
caratter~stico
dell ' inf3nz~a
e dell'adolescenza. che si mani­
festa con pre v alenza tra i 12 e i 1::, anni. Piò
freouente nei mascr.i,
predilige il sacro e le
apofisi v ertebrali ·. Il sintomo più importante e
il dol e re. ad insoraenza graduale e di moderata
intensità,
scarsamente
sensibile
a~
FANS.
Eccezionalmente
sono
presenti
disturb~
neuro­
logici. Nel tratto dors o lombare e lombare s~ oUò
osservare una scoliosi antalçjiccl con caratter1­
stiche simili a ouella provocata dall ' ostepma
osteoide. Morfoloaicamente si oresenta con forma
grossolanamente o v alare e di dimenSloni v ariabili
da
pochi
millimetri
ad
alcunl
centime t r~
di
diametro. I marqinl. sono ~r r- egolar~ e CI tratti
sfumati. a seconda che a b braccino territor ~ PlÒ o
meno dotatl di osso mat u r o .
Pertanto. oer il suo
asoetto
v arlabile e Der la 60sslbilit~ di ind~­
viduare solo occasionalm-ente un sottile orletto
sclerotico.
la conferma radiologica
con esami
standard
dipenderà
esclusi \'/ amente
dalle
sue
dimensioni. La diagnosi. in oresenza di un esame
radiologico
apoarentemente
n~gatlvo"
anche
in
Questo caso potrà' essere faci 1 i tata da un esame
107
anqioscintiqrafico, sicuramente oositivo
Der il
vivace
ricambio
metabolico
che
caratterizza
ouesto tumore.
Cisti aneurismatica e istiocitosi X
Sor v oliamo
sulla
descrizione
di
queste
Datolooie
similtumorali
in
ouanto
facilmente
evidenziabili all ' esame radiografico standard.
Lombalgie in età adulta
In età sLlccessive la lombalgia si oro:?senta.
invece.
con
estrema
freouenza.
Studi
recenti
eseguiti su DODolazioni di Paesi industrializzati
stimano che dal 60 al 90% degli adulti può andare
incontr-o
a
auesto
Droblema
nel
corso
dell'
eS .l sten z:.. D ~ q'_;es t ì i l 25~~ puO esserne a f fet to
per un periodo di temDO significativo e dall ' l al
2% puÒ esser v i co~n v olto. ogni anno. per malattie
Drofessional i.
I l mbdernc. aooroccio diaono ·5 ­
tico sLlgger~sce che l ' 80ì: di tutte le sindrome
lombalgiche è da r~-rer~re al disco vertebrale.
Questa ipotesi è evidentemente favorita dai nuovi
studi antomici
e
discografici.
ma ouest~ non
raprresentano un mezzo d~ prova definit~ v a.
A
ouesto
oroDosito
nuo v e
class~ficazioni
dei
sintomi lombaloici sono stati utilizza.ti nella
v alutazione dell ' efficacia della diaonosi e del
trattamento.
ma
non
hanno
chiarito
l'iter
fisioDatolooico delle callse. SLd Diano clin~co
continLI<:,no ad accumul".rsi utili informaz~oni a
orapo5ito di sindromi cliniche e delle relative
diaonosi e
trattamenti.
1~r9amente
a~utati
da
nuove tecniche di imm.:;.gini, ma la orecisa diag­
nosi anatomita resta una barriera per la d~agnosi
e il trattamento definiti v i.
La
causa
più
comunemente
riconosciuta
è
dunoue
una
Datolooia
discale.
alla
ouale
si
aggiungono come altre pasibili cause la oatoloqia
dell ' istmo e
quella
delle articolari.
Altre
cause
di
lombaloia
di
origine
rachidea
non
reumatologiche sono le malattie infetti v e lombari
imo
di F'c:ltt.. spondiJ.odisciti da ger-mi comuni ) .
malattie
infiammatorie
(oelvisoondiliti)
e
~
tumori
primitivi
(angiomi)
e
secondari
(metastasil.
La diaonosi differenziale, rispetto
.;:, c2Iuse di lombc:.lgia che risiedono nel rachide,
de v e essere posta v erso le lombalgie di orioine
urologica.
ginecologica
e
dioesti v a.
A oarte
citiamo bre v emente
la stenosi
lombare.
Questa
108
condizione è sostenuta da una diminuzione del
ca l i br o de l
c a n a l e ve r t e b r a l e . 5·o p r a t t LI t t o s Ltl
piano laterale. e dei forami di coniugazione. Si
manifesta
in
età
adulta.
ouando
fenomeni
deqenerativi oLlali la discopatia e l · ipertrofia
artrosi ca
delle
faccette
articolari
riducono
ulteriormente
gli
spazi
del
canale~
già
congenitamente ristretti. Si manifesta con ouadri
di
lombalgia,
spesso
associati
a
sciatalgie
ricorrenti
bilaterali
o
alternanti.
raramente
caratterizzate da deficit sensiti v o-motori. Sono
freqLlenti le manifestazioni di cl.audicatio radi­
colare e sindromi crampiformi degli arti inferi­
' or- i .
Lombalgie in età senile
Ricorrono con una certa frequenza anche se
spesso nel contesto di Lma
sindrome
poliartral­
gica. In età a \/arlzata il disco ha ragoiunto in
molti casi uni:< condizione di disidratazione e
Duindi di degenerazione che lo rende riol.do e
soesso coin v olto in processi artrosici caratter­
izzati da osteofitosi dei maroini delle ll.mitanti
somatiche dei corpi v ertebrali. In oGesti casi le
cause pre v alenti dl. dolore lombare sono da ricer­
care nella sino v ite dell.e articolari Dosteriorl..
a loro volta artrosl.che. nonchè nell ' irritazione
del nervo seno v ertebrale che v iene stirato e com­
presso dalle produzioni osteofitosiche contigue.
In auesta fascia d ' età è possibile inoltre
osservare.
non
freauentemente,
lombalçll.e
da
osteooor05·i. In Questi casi. infattl.. i l oUi:<dro
clinico è
oue110 di una rachialaia diffusa.
prevalente
nel
segmento
dorsale.
sede
di
deformazioni
in
cifosi
Der
crolli
vertebra Il.
multipl.i.
rispetto al
rachide lombare dove si
rar ,~rmen ·te
osservano
import.3ntl
derOrmi'lZl.onl.
geomet.r i che de l SOiné~ • Duesti Colsi sonD dunaue.
perdite,,- patoloCJica della
caratterizzati d é'\ Llna
Dssea
m.ineralizza·LOi.
.in
auanto
l'ostoDorosi, in et.:~ senile.
è
fl.siolool.cc"­ e
r··appre=e"ta,
di
per ·s é.
il
naturale medo di
invecchiare dell ' osso.
Diventa malattia ouando
per molteolici moti v i. il delicato turnover osseo
viene sbilancL.;o.to SL.l1 \/ ersante cé',tabolico. Non
aoprofond i remo u l ter i armente ouesti asoet ti. de l
resto
oogetto
di
una
ricca
letteratura.
Ci
limiteremo a segnedare crle. sul piano clinico.
109
raramente
la
osteooorosi
è
"sistemi ca":
è
frequente. infatti. osservClre la predile:::iclne di
un settore dello scheletro r1spetto ad un altro.
Numerosi
studi
dimostrano~infatti.
su
ampie
casistiche. che pazienti con una frattura del
collo del
femore
raramente sono oortatori di
sintomi
o
seani
radioloqici
sianificativi
di
osteoporosi
del
rachide.
e~
al
contrario.
pazienti con storie di p~nose dorsolombalqie con
crolli vertebrali multipli~ non sono fac11mentE'
sOClqetti
a
fratture
del
collo
del
femore.
Pertanto~
anche se auesta condizione di osteope­
nia è oropria di tL\tto lo scheletro. l ' osteot",le
Dorosi. in Quanto malattia, e
sol:tmente i.;
uno o oochi dei suoi seqmenti