MAGIE A BORDO di un tappeto volante

MAGIE A BORDO
di un tappeto volante
Quarant'anni dopo, la Psych Out ristampa per la prima volta in vinile i primi due dischi dei leggendari AKTUALA, un'occasione per raccontare la loro storia.
di gino dal soler
IL 1973 FU un annus mirabilis per certa musica italiana.
Mentre in terra d'Albione i ogni folk-acìdi in rechnicolor
sembravano ormai svaporati e i campi del rock progressive
avevano già dato i loro frutti migliori, e persino dalle assolate distese californiane non pro"militantismo" (sovente ribattezzato dai freak
venivano che flebili e pallidi echi della fu
"milirontisrno") assai più politico, rivendicagloriosa summer of love, nel bel paese, dove, si
rivo e (va da sé) un po' meno non-violento dei
a, le co e arrivano sempre dopo, al contrario,
gruppi della sinistra extraparlarnentare.
on
si stavano muovendo realtà assai interessanti.
c'era cosa migliore, per radunare turri, che batQui la co idderta controculrura sembrò spotezzare il Re Nudo Pop Festiva! (a Ballabio,
sar i - per qualche anno almeno e più o meno
dalle parti di Lecco, nel settembre del 1971),
felicemente - con la militanza politica, e alcune
primo di una lunga serie che si protrarrà per
riviste underground, Re udo in primis, i
quasi tutti i '70 to cando il picco e la sua netrovarono da subito sul campo di barraglia. Il
mesi con il famigeraro Parco Lambro del '76.
direttore Andrea Valcarenghi - uno dei primi
Tornando all'anno mirabile di cui diceobiettori di coscienza italiani a finire, per quevamo, certi inrendirori notarono che qualche
ro, in galera - era sinceramente mosso dall'insussulto stava scuotendo anche il panorama
temo (faticosissimo) di unire, o almeno di
nell'Italierta del bel canto e della melodia. Fu
provarci, le due anime del movimento di all'anno in cui le Orme dettero alle stampe la
lora: da un lato il misticisrno visionario + anarloro opera progressive per eccellenza, il conchi mo + ribellismo non-violenro, dall'altro il
cept "Felona e orona", e fu l'anno dell'esordio
dei bravissimi Sainr Jusr di Jenny Serrenti - sorella
di Alan -, la cui voce oltre le stelle ci aveva arnrnaliaro pochi mesi prima nell'immaginifico "Aria" facendo gridare al miracolo anche i critici più
diffidenti. Per noi però il '73 fu sopratturro l'anno
della "svolta" di Franco Bartiaro con "Sulle Corde
di Arie ", sequenza mozzafiato di musiche e canzoni (?) di stordente bellezza, così intrise di profumi mediterranei che ti pareva davvero di respirare
l'odore della ua terra, la icilia, così vicina all'Africa e al Medio Oriente, trasfigurata nei mille
rivoli di Da Oriente ad Occidente, "un viaggio terapeutico di pulizia", lo definì Bartiaro stesso, nonché
un omaggio non tanto e non solo al proprio segno
zodiacale, quanro a quelle corde che portava in
dote: chitarre, mando la e kalìmba, mai così fluidamente ovrapposte ai suoni più sperimentali di un
VCS3 o di un piano prepararo. Qualche anno
dopo il "compagno" Pino Masi tornò su quelle visioni in veste di ballata, con ''Alla Ricerca della
Madre Mediterranea", un disco Crarnps tanto intenso e sentito quanto ignorare e imperdonabilmente mai ristampato in Italia. Tra i diversi
collaboratori di Bartiaro in "Sulle Corde di
Aries" figurava il nome di Daniele Cavallanti
al sax oprano e al clarino, che insieme a Walter Maioli, proprio in quei giorni, aveva costimiro il primo nucleo degli Akruala,
Fu così che in un imprecisato giorno del
1973 m'imbattei in una copertina dai colori
gargianti, un caleidoscopio luminoso il cui
garefold assai appariscente sembrava mutare la
luna in sole nelle gradazioni di un seducente
arcobaleno di suoni e colori. Lo acquistai al
volo senza sapere troppo del suo contenuto,
accadeva alla Standa di Feltre - avete lerro bene
-, che tra tante cianfrusaglie aveva anche un
nutrito box di materiale rock progressivo.
Tanto per farvi un altro esempio, subito dopo
lì comprai e regalai - ahimé - il disco degli
L'Uovo di Colombo, con cui oggi potrei fare
una mezza fortuna su ebay ... "Aktuala" uscì
per la Bla Bla, etichetta diventata poi di culto,
la stessa di "Sulle Corde di Aries" e dei primi
dischi di Bartiaro, stessa anche la produzione
affidata alle sapienti mani di Pino Massara.
Linrerno della copertina era invece in bianconero con i ritratti chiaroscurali dei musicisti in
azione. La primissima formazione era compoSta da Walter Maioli che suonava arabic oboe,
flauto di bamboo, flauto basso e piccolo,
flauto di metallo in do, armonica a bocca,
fiati, fìschìertì e percussioni. Cavallanti era al
sax soprano e tenore oltre che al clarinetto,
Antonio Cerantola suonava chitarra acustica e
balalaika, Laura Maioli tambura indiana e piccole percussioni, infine Lino "Capra" Vaccina
si cimentava con una rniriade di ulteriori percussioni: bonghi marocchini, koborò, rabla,
gong, xilofono, cembali, percussioni africane e
quant'altro. Tra gli ospiri figuravano Nello
Granato al clarinetto basso più recorder e
Maurizio Dones alla viola.
61 up
leggenda della controcultura come Raffaele Favero - con testiL'elenco della srrurnenrazione era necessario permonianze ahirné non regi trare, almeno ufficialmenre - al Folk
ché gli Akruala si manifestarono fin da subito come
rudio di Roma e al Teatro Uomo di Milano, poco prima che
gruppo aperto a quella parolina che allora si ussurrava timidamente: contaminazione. Di stili e
adottasse il nome islamico di Ruffiullah Khan e
del paese non concessero il permes o di occupare
fini e la propria vita rocambolesca combattendo
persone, ma soprartutro di esperienze di vita.
il suolo pubblico facendolo passare per uno dei
a fianco dei mujaheddin durante la guerra in AfPerché la loro toria, farra di appena tre dischi,
primi fesrival pop illegali della nostra storia ... Per
ghanìstan e venisse ivi seppelliro con tutti gli
fu soprartutto dal vivo che derre il meglio di
chi lo visse fu un momento davvero magico nonsé. "Un'ora di musica vibrante, carica di emotionori del martire ...
ché una testimonianza dei tempi, come ben dimoCon il secondo album, "La Terra", già
uità che colpisce soprattutto perché mostra come,
sua anche un recente video amaroriale usciro per i pronro a fine '73 ma uscito nel '74, gli Akruala
passando attraverso il recupero di temi tipicamente folèlorici, si possa giungere a forme espres- tipi di Volo Libero insieme al bellibretro "Re
raggiunsero una notorietà impensabile per un
Nudo e Altri Festival". Gli Aktuala divennero di
sive che ricordano da vicino il jazz progressivo,
gruppo di quel genere; molro prima che il tercolpo amatissimi dal popolo underground in virtù
ma anche spaziare nei meandri ancora tutti da
mine diventasse di uso comune si parlò di musidelle loro scelte oltre che della loro particolare
che del mondo, diciamo world music anre
scoprire, almeno per noi occidentali, della mumusica. Se è vero che con il senno di poi non fusica orientale" ... Coslli raccontava il comIitteram. La formazione però non era più la
rono moltissimi ad accorgersi di loro (basti guarstessa del primo disco; se n'era andato Lino
pianro Marco Fumagalli sulle pagine del
dare le quotazioni raggiunre dai dischi originali
"Capra" Vaccina e al nucleo originario di Maìoli,
quotidiano Il Giorno nel gennaio 1973, un
sul mercaro dell'usato), quei pochi seppero amarli
anno e mezzo prima di approdare a quelle ben
Ceramola e Cavallanti si erano uniti da un po'
fino alla fine, percorrendo strade e sentieri alla ripiù gloriose di Gong. Perché era proprio così,
di tempo il flautisra e sassofonisra Otto Corcerca
di un loro concerto nei luoghi meno depuuna musica per noi allora straniante, che era
rado, il bravo chitarrista country rock Arrilio
tati che si potessero immaginare, dalle scuole
Zanchi, un violoncellista virruo o e sopraffino
capace di fondere nelle due facciate di un
occupate agli ospedali psichiatrici e perfino ai ridisco il Mediterraneo e L'Indìa, la Turchia e il
come il fiorentino Marino Vismara, già con i
to ran ti. Nei circuiti off o per le strade di mezza
Marocco per non dire l'Africa; capace di metNadma (ascoltate prego quali prodezze riesce a
Italia, ti capitava senz'altro di beccarli, prima o
e trarre da un pezzo come Sar.), poi l'olandese
tere insieme 10M Coltrane con la Third Ear
poi; a qualcuno, come al sottoscritto, anche con
volante Marjon Klok (davvero eccelsa con
Band e l'Organic Music Sociery di Don
un'esperienza
sfortunata. Un messaggero del pasCherry. Cos' era del resro Mammotb R. C. se
l'arpa), Maurizio Dones alla viola e opratturto
saparola mi aveva avvisaro un cerro giorno gli Aknon puri simo free jazz e cos'erano SaraTrilok Gurru, lo straordinario tabli ta indiano,
tuala avrebbero suonaro nella cuola occupata di
b'Ngioeha e Alefs Dance se non danze spiritate
ancora semisconosciuro all'epoca, che Maioli
Brescia dove all'epoca studiavo. Per loro cappai
e tribali al mal d'Africa, coniugate nei tempi
riu cl a trattenere in Italia per quasi due anni
dal collegio ri chiando gro o, vi to che ero ancora
dispari di certe arie balcaniche? E co 'era Altaprima che i oliri problemi di permesso di sogminorenne, ma quella sera l'attesa i fece assai
mira, dedicata alle famose grorre, se non un
giorno lo costringessero a lasciare l'Italia: fu prolunga, fino al disappunto finale quando uno degli
prio "La Terra" a battezzare su disco un
primo omaggio all'idea di 'paesaggio sonoro'?
organizzatori ci annunciò che gli Akruala avevano
Mentre le meditazioni di Dejanira e del lungo
musici ta divenuto negli anni celebre e ricercaro
avuto un problema imprevisro (pare con il loro
respiro di When Tbe Light Began, che sfociava
tanro nel jazz quanro nell'ernica e nell'avanr
furgone) e non sarebbero potuti venire. Vi lascio
rock. Era un album esemplare per l'equilibrio e
in una danza liberaroria tra bordoni di tarnimmaginare la fru trazione ...
bura indiana, arpeggi di lontane armonie e
d'ineffabile bellezza per le armonie create dalCon loro poteva accadere anche quesro, e del
percussioni, facevano proprie le visioni di un
l'impasto degli strurnentisti.
el fronte di coperresro
si trattava di pura autogestione, nessun imOriente non ancora "sporcato" dal progresso.
tina un'antica mappa terrestre del 1300 e nel
presario, bastava una telefonata a Walter Maioli
Insomma, una vera rivelazione.
retro sette musicisti disposti come altrettanti
per trovarsi davanti a una mezza dozzina (più o
Nel giugno dello stesso anno gli Aktuala
raggi di una ruota a formare un cerchio. Il LP si
meno) di musicisti seduti in cerchio su un tappero
parteciparono al terzo pop festival di Re Nudo
apriva con la trascinante cavalcata arabeggianre
colmo di esotici strumenti, per far vibrare l'aria
ad Alpe Del Vicerè, sortotirolaro "Un praro,
Mina - che all'epoca impazzò persino nei jukecon suoni assolutamente unici per quegli anni.
un bosco e tanta musica per 50.000". Vi adebox" - a cui seguiva Mud, magnifico delirio di
Accadde anche per quesro che per un breve perirono, tra gli altri, Acqua Fragile, Alberto Cacorde e flauti in collisione tra Mediterraneo e
riodo in quei cerchi magici suonasse anche una
merini, Donatella Bardi, Claudio Rocchi,
Persia. La già citata Sar era pura meraviglia, con
Come Le Foglie, Mario Barbaja, Massimo
Villa, Simon Luca e Franco Bartiaro, che porrò il suo
generarore di corrente per un fesrìval altrimenti da
svolgere al lume di candela, in una calda atmosfera
che nei tempi futuri sarebbe stata definita unplugged.
Scelta non proprio voluta, se è vero che le autorità
~62
gli arabeschi dell'arpa, gli intrecci di viola e cello
e le percussioni a far da contrappunro al volteggiare dei flauti. E
poi gli oltre dieci minuti della rirlerrack, una danza estatica in
rapido, vertiginoso e irresistibile crescendo, proprio come Eartb,
il famoso pezzo della Third Ear Band a cui giustamente il
gruppo venne accostato per la medesima sensibilità emomagica
e psichedelica. "La Terra" fu oprarrurro il
frutto di un'esperienza di vita in comune, nel
senso letterale di una comune, quella storica di
Via Ripamonti a Milano, voluta da Maioli e
aperta a musicisti e non come luogo d'incontro
e sperimenrazìone.
Di Il a poco le cose sarebbero cambiate ancora una volta. Agli inizi del '75 Walter Maioli
dichiarò, sulle pagine di Panorama, che "non si
può fare musica naturale se non si vive una vita
naturale; in campagna abbiamo imparato a raccogliere le olive oltre che i suoni". La campagna
era quella di Pisroia, dove in un vecchio mulino del '600 la comune Akruala si era ritirata a
vivere. "Vogliamo ritornare all'origine della musica, quando gli uomini si sentivano nella natura,
ne ascoltavano le voci e le riproducevano come potevano", chiosò l'appena venticinquenne Maioli. Poco dopo, sempre nei primi mesi del '75,
Daniele Cavallanri e Walter Maioli, dopo due
anni d'impegno assiduo ed esclusivo, si pre ero
una pau a dal gruppo - che con la diparrita di
Trilok Gurru aveva già mostrato qualche segno
di cedimento - trascorrendo due mesi in Marocco. on solranro una vacanza, ma la nea Milano a casa di Claudio Rocchi, che mise a
cessità di approfondire una cultura, quella
disposizione il uo Revox e le sue tastiere oltre
berbera sopranutro, che tanta influenza
a dare una mano per il mixaggio finale. Al di
aveva avuto nella loro musica. Al rirorno
là della sua framrnenrarietà, "Tappeto VoCavallanti rilasciò questa dichiarazione a
lante" rimane un bell'album, pregno di tutti
Gong: "Per un mese abbiamo girato per il
gli umori - se vogliamo ancor più ricchi e spepaese (lì la natura è stupenda), l'altro mese
ziati - che avevano caratterizzaro il suono Akl'abbiamo passato in una località del sud,
tuala. Olue ai consueti e già conosciuti
quasi al confine col Sahara. Qui è dove abstrumenti, si potevano ascoltare il cburinga,
biamo appreso di più, perché siamo entrati,
strumento a rotazione usaro dagli aborigeni
in un modo o nell'altro, nella vita della gente
australiani e il rritone marino a cospirare con
del posto. Abbiamo suonato con musicisti lola zampogna indiana nel quasi commovente
cali, abbiamo visto come sifabbricano e si
commiato di Nettuno dio del mare. E poi c'era
usano gli strumenti tradizionali. lo fino a
il sitar suonato dall'amico Fabrizio Cassano a
quel momento avevo suonato soltanto sax teintrecciarsi con'il dolak di Cavallami nel delinore/soprano e clarinetto, ora mi ritrovo a
zioso e brevissimo flash raga Hare. E sopratsaper usare strumenti ben diversi come flauti,
tutto Waruna, il brano più lungo e più bello,
violini, percussioni. Walter, che per anni
aveva studiato il flauto ney trouandolo sempre con i ricami d'arpa e tambura di Marjon Klok
e con il resto della tribù a dispensar magie da
troppo difficile, in poche settimane ha fatto
un cesto pieno di piccoli trumenti etnici di
progressi sbalorditivi e ora lo usa con assiduità
ogni sorta. Lalbum passò ingiustamente inose scioltezza. In Marocco abbiamo constatato
che il jolklore esiste veramente, la musica è un servato: sarà tempo di riscoprirlo almeno
oggi, insieme agli altri due, tutti da poco rifatto sociale e viene usata come ingrediente
stampati in elegante vinile colorato e spessa
indispensabile per riti, cerimonie, spettacoli
copertina cartonata dalla P ych Out.
di piazza. Siamo andati laggiù aperti, dispoE dopo? Di Lino "Capra" Vaccina, il
sti ad apprendere e a capire, e abbiamo riaprimo fuoriusciro di cui non sappiamo più
vuto moltissimo. "
nulla da diversi anni, ci restano le sue fertili
In quel viaggio Maioli aveva regisrrato
esperienze col Telaio Magnetico a fianco di
parecchi nastri, anche se con mezzi più o
Franco Battiate, Juri Camisasca, Mino De
meno di fortuna. Alcuni spezzoni finirono
Martino, Terra Di Benedetto e Roberto
sull'ultimo capirolo della singolare sroria
Mazza; e soprarrutto ci resta quel capolavoro
degli Akruala, "Tappeto Volante", che uscì
chiamato "Antico Adagio", il suo personale
nel 1976 a chiudere e sigillare un periodo
canto delle sfere con la voce ultra terrena di
certo non lunghissimo ma fecondo come
Camisasca, l'oboe innamoraro della Third Ear
pochi. i trattava più che altro di un colBand di Roberto Mazza e marimbe e vibralage di pezzi brevi, gran parte dei quali refoni a perdersi nei cieli dell'infinito. Daniele
gistrati al "mulino" di Pisroia, mentre altri
Cavallami, dopo aver fondato i gruppi Muzic
come il bellissimo Echo Raga furono incisi
Circo e exus, suonò e continua a suonare nel mondo
del jazz con tantissima gente, davvero troppi per elencarli tutti, basti ricordare Giancarlo Schiaffini, il
gruppo di Tiziana Ghiglioni, Barre Phillips, Cecil Taylor, William Parker, Giorgio Gaslini, Tiziano Tononi,
Lltalian Instabile Orchestra ecc ecc ...
Non è difficile immaginare che Walter Maioli è
colui che più ha continuato a lavorare e suonare con lo
spirito dell'archeologo e del ricercatore appassionaro.
Dopo aver viaggiato in lungo e in largo tra Marocco,
India, Afghanistan, Persia e Anatolia, Walter ha soggiornato per lungo tempo in Himalaya e Kashmir, dedicandosi allo studio della musica Sufì, mentre in
epal si è occupato di sciamanesimo e nel 1980 ha
fondato, insieme a Gabin Dabiré e Riccardo Sinigaglia,
i Futuro Anticodi "Dai Primitivi all'Elettronica", bella
testimonianza curata da Giorgio Salomon di Bassano
Del Grappa. Come da titolo, si trattava di un bell'incesto tra i uoni elettronici creati da Riccardo Sinigaglia,
gli strumenti etnici di Maioli e le percussioni africane
di Gabin Dabiré. La Hic unt Leones agli inizi dei '90
stampò il CD "Art OfPrimitive
ound", tutta farina
del nutrito parafernalia emomagico di Maioli. Il resto
è la storia di tutti questi anni, dalle sperimentazioni sul
carnpionamento al computer di suoni naturali altamente psicoattivi di TARAXACUM (con Nirodh Fortini) ai suoni per il planetario civico di Milano insieme
all'astrofìsica Fiorella Terenzi, dai radioprogrammi
sugli strumenti prei torici per la VPRO olandese alla
riscoperta dei poteri psicoacustìci dei suoni archetipi,
dai concerti nelle grotte liguri per stalattiti e stalagmiti
al gruppo Synaulia, che rievoca musica, danza e teatro
dell'antica Roma, fino alle colonne sonore per film importanti come "Il Gladiarore" e "Agorà". E un sito, "Il
Centro Del Suono" dove trovare di tutto e di più. Ma
tutte queste sono già altre storie ...•
63~