51 Notazione Aquitana (Y) 52 Notazione Beneventiana (Bv 33-Bv 34) 53 54 55 56 57 58 59 Notazione Francese (N) 60 61 Notazione Italiana (Ra) 62 63 Notazione Tedesca (Kl) 64 Notazione Montpellier (Mtp) Verso la fine del XIX secolo il manoscritto fu scoperto nelle biblioteca della facoltà di medicina di Montpellier. La caratteristica più evidente di questo codice è la doppia notazione riportata sopra il testo: una prima notazione è di ordine alfabetico, per la quale cioè a ciascuna lettera corrisponde una determinata nota; tale notazione è completata da un’ ulteriore scrittura neumatica in campo aperto di scuola francese. Le lettere appartengo al sistema a-p, che riunisce in una sola serie tutte le note delle due ottave diatoniche. Da notare inoltre la specifica indicazione di ottava, con la lettera “i” la quale, nel caso di bemolle, è scritta in forma inclinata. Le lettere possono essere accompagnate da segni complementari. Questa particolare grafia ricorda l’antica notazione greca contenuta nell’ epitaffio di sicilo. In questo esempio è possibile notare, sopra il testo, la melodia espressa in lettere con l’aggiunta di segni che vanno ad integrare, si presuppone ritmicamente, la melodia stessa come nel caso del manoscritto di Montpellier. 65 Neografia 66 67 68 Bibliografia AA.VV – Ricerca sul web Augustoni Luigi, Berchmans Goeschl Johannes – Introduzione all’interprestazione del canto gregoriano. Ed. Torre D’Orfeo, Roma 1998 Chiaramida Michele – Opus Alienum; funzioni e significati del canto gregoriano. Ed. Armelin Musica, Padova 2010 Rampi, Fulvio – Del canto gregoriano; dialoghi sul canto proprio della chiesa. Ed. Rugginenti Rampi Fulvio, Lattanzi Massimo – Manuale di canto gregoriano; Ed. E.I.M.A Milano 1991 69
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