La Notazione Neumatica (parte 2)

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Notazione Aquitana (Y)
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Notazione Beneventiana (Bv 33-Bv 34)
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Notazione Francese (N)
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Notazione Italiana (Ra)
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Notazione Tedesca (Kl)
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Notazione Montpellier (Mtp)
Verso la fine del XIX secolo il manoscritto fu scoperto nelle biblioteca della facoltà di medicina di
Montpellier. La caratteristica più evidente di questo codice è la doppia notazione riportata sopra il
testo: una prima notazione è di ordine alfabetico, per la quale cioè a ciascuna lettera corrisponde una
determinata nota; tale notazione è completata da un’ ulteriore scrittura neumatica in campo aperto di
scuola francese. Le lettere appartengo al sistema a-p, che riunisce in una sola serie tutte le note delle
due ottave diatoniche. Da notare inoltre la specifica indicazione di ottava, con la lettera “i” la quale,
nel caso di bemolle, è scritta in forma inclinata. Le lettere possono essere accompagnate da segni
complementari.
Questa particolare grafia ricorda l’antica notazione greca contenuta nell’ epitaffio di sicilo. In
questo esempio è possibile notare, sopra il testo, la melodia espressa in lettere con l’aggiunta di
segni che vanno ad integrare, si presuppone ritmicamente, la melodia stessa come nel caso del
manoscritto di Montpellier.
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Neografia
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Bibliografia
AA.VV – Ricerca sul web
Augustoni Luigi, Berchmans Goeschl Johannes – Introduzione all’interprestazione del canto
gregoriano. Ed. Torre D’Orfeo, Roma 1998
Chiaramida Michele – Opus Alienum; funzioni e significati del canto gregoriano. Ed. Armelin
Musica, Padova 2010
Rampi, Fulvio – Del canto gregoriano; dialoghi sul canto proprio della chiesa. Ed. Rugginenti
Rampi Fulvio, Lattanzi Massimo – Manuale di canto gregoriano; Ed. E.I.M.A Milano 1991
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