Scarica gli itinerari in formato pdf, 777 kb

E
Esanatoglia, città dello
sport all’aria aperta
Un crossodromo ed una piattaforma per
il volo a vela la dicono lunga sul tipo di visione
alternativa che si respira ad ogni livello ad
Esanatoglia, luogo propizio alle Muse. Hanno ispirato i ceramisti, guidato la mano di intagliatori come Lorenzo Taccaroni, mosso
menti e pennelli di pittori di fama internazionale affini per creatività innovativa.
Il sentiero 141, passando per il Monastero di Fonte
Bono, porta all’Eremo di San Cataldo. Fonte Bono lo ha
affrescato Diotallevi di Angeluccio simbolo della ricerca
espressiva e teorizzatore (nel Trecento!) di una nuova forma d’arte. Molte le tracce lasciate dal suo pennello tra cui la Divina Maria di
Fonte Bianca (edicola votiva oggi inglobata nella Chiesa del Cimitero) e
lo stendardo processionale con il Cristo raffigurato tra Santa Anatolia e
San Cataldo.
Seicento anni dopo il futurista Ivo Pannaggi, attraverso arredi e suppellettili di casa Zampini, ha applicato la teoria della quotidianità trasformata in
arte qui a Esanatoglia, dove persino i piatti hanno una storia. È quella
della ceramica di Santa Anatolia (antico nome della città) i cui capolavori
sono raccolti nel museo e riprodotti dagli artigiani locali.
G
Gagliole, città
della rocca
Vi state muovendo lungo la
Strada del Verdicchio, dove alla
qualità della tavola fanno riscontro, da sempre, la qualità della vita e
la vivacità culturale, difese in ogni
epoca con larghezza di mezzi.
Gagliole è una città letteralmente
immersa nell’architettura militare e
naturale dove anche un Santuario di confine come
Santa Maria delle Macchie mostra torri di vedetta. Servivano a difendere dalle scorrerie
carpentieri e pittori, allora
già di chiara fama, che
hanno dato vita ad un complesso tanto ricco spiritualmente ed artisticamente quanto
povero nel materiale costruttivo e
stilisticamente eclettico. Gli affreschi attribuiti ad un maestro come
Diotallevi di Angeluccio sono un
segno tangibile di come il complesso fosse importante
dal punto di vista del culto e della committenza.
Una visita è il pretesto anche per un’esperienza naturalistica indimenticabile. Il percorso che porta alla
Valle dell’Elce sfocia in una vera e propria architettura naturale sedimentata nei secoli. Il Centro di
Educazione Ambientale organizza visite guidate e momenti didattici con ricerca di fossili
originali in area simulata. Fossili come quelli che,
il Museo di Storia Naturale
espone con itinerario cronologico a partire dall’era Archeozoica.
città del Verdicchio
M Matelica,
La storia del Verdicchio, tra i più interessanti vini
bianchi al mondo, procede di pari passo con
quella di Matelica.
Nel Museo Archeologico, uno de i più completi ed interessanti delle Marche, tra i numerosi ed importanti reperti di epoca picena e romana, vinaccioli perfettamente conservati.
In Piazza Mattei se correte per 7 volte intorno alla fontana la Pro Loco, secondo
un’antica tradizione popolare, vi rilascerà la patente di “matto”.
Attraversando la Loggia dei Mercanti si
entra nel Quartiere Cuoio, un concentrato di
luoghi mistici come la casa natale della Beata Mattia
Nazarei o nati per far
sentire sapori e odori della terra come
l’Enoteca Comunale e il Centro di Analisi Sensoriale, all’avanguardia in Italia per testare la qualità dei prodotti alimentari. Luoghi deputati ai
tesori d’arte come il Museo Piersanti, dove si
conserva la Madonna con Bambino e Santa
Caterina di Diotallevi di Angeluccio. Importanti
incarichi permettono a Filippo Piersanti, “familiare e commensale” dei papi, di indulgere con
larghezza di modi e di mezzi alla sua passione per il collezionismo. Grazie a posizione e
frequentazioni raccoglie suppellettili, quadri,
arazzi, mobili ed
oggetti vari per la
realizzazione di un oratorio domestico
che sarà il nucleo del museo. Il sito viene
arricchito di reliquie importantissime tra
cui l’antichissima nicchia della Beata Vergine, il Volto Santo, il reliquiario della
Vergine, quello dei SS. Apostoli e quelli
della Passione.
S
San Severino Marche,
città dei paesaggi dell’arte
La città offre al visitatore uno straordinario
percorso attraverso il Gotico fiorito. Dalla vita di
Santa Caterina d’Alessandria, illustrata dal Maestro
di Esanatoglia nella Torre campanaria della Chiesa
di San Domenico, ai monocromi dei Fratelli Salimbeni
custoditi nella Chiesa di San Lorenzo in Doliolo e nella Pinacoteca civica. Quest’ultima accoglie il lascito della scuola pittorica dei
Salimbeni, che si riverbera nella luminosa poetica di Lorenzo d’Alessandro, nell’eleganza di Niccolò Alunno e di Bernardino di Mariotto in un
dialogo mirabile con i cromatismi di Vittore Crivelli e i paesaggi del Pinturicchio. All’ombra della Torre civica, il Duomo antico con il corpo del
Santo Patrono ed il Museo Archeologico che raccoglie testimonianze preistoriche, picene e romane. A valle l’incredibile scenografia ellittica di Piazza del Popolo su cui si affacciano i palazzi nobiliari ed il Palazzo comunale davanti al quale un busto di Bartolomeo Eustachio ricorda l’illustre
anatomista da cui prende il nome la tromba uditiva dell’orecchio medio.
La Torre dell’Orologio, il Teatro Feronia, la Galleria d’Arte Moderna, le
ville nobiliari ed il cimitero monumentale offrono invece un elegante itinerario neoclassico alla scoperta delle opere dell’architetto Ireneo Aleandri
e del pittore Filippo Bigioli. Le Grotte
di Sant’Eustachio in Domora
e le splendide faggete della
Riserva del Monte San
Vicino e Canfaito non deluderanno gli appassionati
naturalisti. Il territorio emoziona
il palato con i profumi
dell’olio e gli aromi del vino doc
I terreni di Sanseverino.
Chiesa del Cimitero
Aperta tutti i giorni
GAGLIOLE | Santuario di Santa Maria delle Macchie
Dal 26 luglio al 30 settembre lun/dom ore 10.00/13.00
Dall’ 1 ottobre al 30 novembre lun/dom ore 15.00/18.00
SAN SEVERINO MARCHE
Pinacoteca Tacchi Venturi
Dal 26 luglio al 30 settembre
mar/sab ore 9.00/13.00 - 15.00/19.00,
domenica e festivi 10.00/13.00 - 15.00/19.00
Dall’ 1 ottobre al 30 novembre mar/ven ore 9.00/13.00
sabato ore 9.00/13.00 - 15.00/18.00
domenica e festivi 10.00/13.00 - 15.00/18.00
Chiuso lunedì
Chiesa di San Domenico
Dal 26 luglio al 30 novembre
mar/dom ore 10.00/13.00 - 15.00/18.00
Chiuso lunedì
MATELICA | Museo Piersanti
Dal 26 luglio al 30 settembre mar/dom e festivi
ore 10.00/12.00 - 15.30/18.00
Dall’ 1 ottobre al 30 novembre sab/dom e festivi
ore 10.00-12.00 - 15.00/17.00
Chiuso lunedì
www.marcamontana.it
Più info per organizzare la tua visita inquadrando il QR Code a lato.
More info to plan your trip available framing the QR Code on the right.
empatia.com 071 7304046
Diotallevi di Angeluccio da Santa Natoglia (Esanatoglia) è uno
degli straordinari artisti del pennello che hanno fatto di
Marcamontana una teoria
ininterrotta di opere
d’arte. Un legame con
il territorio talmente profondo da oscurare quasi l’identità dell’artista che, per secoli,
è conosciuto come il Maestro
di Esanatoglia.
Per cogliere lo stile unico e moderno che lo caratterizza basta uno sguardo alla Divina Maria
di Fonte Bianca (Esanatoglia, Chiesa del Cimitero), celebre edicola votiva in cui ritrae la Madonna con Bambino in
trono, Angeli oranti e le Sante Vittoria ed Anatolia.
Brillante innovatore, Diotallevi di Angeluccio
prima ancora di trarre ispirazione da toscani e fabrianesi ha nel cuore i sentieri di
erba e di fede che si snodano lungo la Settempedana e per cui si diffonde la spiritualità francescana più autentica.
Qui il genius loci si manifesta ad ogni
stormire di foglia, nelle grotte rifugio di
eremiti, nelle architetture della natura come
in quelle dell’uomo, nell’incessante traffico di
pellegrini e di pastori i cui punti di riferimento
ESANATOGLIA
Pinacoteca Civica San Francesco
(sede distaccata della mostra)
Dal 26 luglio al 30 settembre lun/dom ore 10.00/13.00
Dall’ 1 ottobre al 30 novembre lun/dom ore 15.30/18.30
Chiuso lunedì
I luoghi di Diotallevi di Angeluccio
detto il Maestro di Esanatoglia
I luoghi di Diotallevi di Angeluccio
sono le piccole pievi e le edicole votive in cui
gli affreschi devono raccontare in modo
comprensibile ai semplici i misteri della
fede.
Quella che si ritrova sui volti, nelle architetture, nei particolari delle opere di
Diotallevi di Angeluccio è l’anima dei
luoghi in cui è vissuto nel Trecento raccontata da un pennello che esplode in tutta la sua pienezza che
si tratti di edicole votive, cappelle signorili, monasteri e chiese o
stendardi devozionali.
Un tour di una manciata di chilometri vi porterà ad immergervi in un racconto autentico come solo quello dei protagonisti
può esserlo. Tornerete a percorrere le strade che
lo hanno portato da Esanatoglia a Gagliole, dove affresca Santa Maria delle Macchie, santuario di confine che
è quasi un fortilizio. Vi sposterete a
San Severino dove la Torre Campanaria di San Domenico vi mostrerà
le sue Storie di Santa Caterina
mentre la Pinacoteca Tacchi
Venturi protegge il San
Francesco che riceve le stimmate. Sarà a Matelica, nel
Museo Piersanti che
guarderete negli occhi la
Madonna con Bambino e
Santa Caterina.
I luoghi di
Diotallevi Di Angeluccio
detto
il Maestro di
Esanatoglia
Dal 26 luglio al 30 novembre 2014