CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Perugia G. Bellucci Giovedì 27 Novembre 2014 Eremo di San Cataldo Anello da Esanatoglia Accompagnatori: G. Aloisi & M. Ragni & V. Ricci Bisogna dire che Esanatoglia è una cittadina proprio fuori mano, le strade di grande comunicazione passano altrove e questo piccolo comune del Maceratese, appena al di là dell’Appennino umbro-marchigiano ai limiti della pianura matelicese, ignorato da frettolose guide turistiche, ha potuto conservare pressoché intatte le caratteristiche medievali nelle sue strutture murali e architettoniche. E’ insomma una armoniosa cittadina tutta da scoprire. Ma altrettanto bello e interessante è il territorio montuoso alle sue spalle. Infatti si trova allo sbocco della verde solitaria e strettissima valle di San Pietro, lunga circa 7 km, tutta chiusa da boscosi pendii e da qualche parete rocciosa, e percorsa dalle limpide ruscellanti acque del fiume Esino che qui nasce da sparse sorgenti. A ovest di Esanatoglia (e direi sopra di essa) incombono le dirupate pareti del Monte Corsegno, da uno sperone del quale (320 m più in alto) l’eremo di San Cataldo domina i tetti delle case e la vallata. (M. R.) L’ESCURSIONE. Lasciata l’auto fuori delle mura di Esanatoglia (m 438) e messe ai piedi delle buone pedule, si può entrare in paese dalla porta di S. Andrea, risalire la via principale e riempire la borraccia alle belle ed austere fonti di S. Martino del XII sec. Conviene poi piegare per vicoli a destra, uscendo verso monte, dove inizia una mulattiera che sale all’ex Monastero di Fonte Bono. Forse nessuno qui ricerca più di notte il tesoro che in pagliuzze d’oro sgorgava da una sorgente e che con il sorgere del sole si scioglieva in acqua. Tanto vale continuare a salire e, per la cosiddetta “corta” , tagliare qualche tornante e a quota 655 lasciare la strada bianca che sale a San Cataldo per imboccare la carrareccia che in direzione nord-ovest porta a Cropula, bel punto panoramico (m 740). Quindi ci si addentra in una valle a lato di un profondo fosso fino a Casa Fonte La Valle, con i ruderi di un’antica chiesa. Si sale quindi su un bel crinale (m 859) con bella vista sui Monti Puro, Gioco del Pallone ed altri già toccati in altre escursioni. Si continua a salire in direzione sud fino ad incontrare un piccolo rifugio, buon punto di sosta. Ora in direzione nord-est ci si dirige al Monte Corsegno aggirandolo a sinistra per toccare un altro punto panoramico sulla pianura di Matelica e sul gruppo del San Vicino, prima di puntare alla vetta (m 999). Da qui si scende quindi all’eremo di San Cataldo (m 763) per un bel sentiero ricavato sulla ripida parete del Corsegno che precipita verso la Valle di San Pietro. Quindi si scende nuovamente ad Esanatoglia per sentieri e stradoncini, in parte percorsi all’andata. Difficoltà E Durata: 4/5 ore Lunghezza: 10/11 km Dislivello complessivo: 580 m Quote tra i 438 ed i 999 metri Il percorso, come sempre, richiede attenzione e presa certa degli scarponi. Partenza con mezzi propri alle ore 7,30 da Pian di Massiano (dietro al minimetrò) o a Pianello (distributore) alle ore 7,50. Rientro nel pomeriggio. Percorrenza auto: Perugia, Pianello, Fabriano, Cerreto d’Esi, Collamato, Esanatoglia (km 90). Rif.: Gian Gaetano Aloisi 320 0306197 – Marcello Ragni 335 6794803 – Vincenzo Ricci 333 6372943
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