Il Progetto Mattone Internazionale ed il ruolo della Regione LAZIO Workshop “Salute e Invecchiamento attivo nel Lazio "Politiche e interventi in Europa, e ruolo della sorveglianza di popolazione per la governance del sistema” Roma , 6 febbraio 2014 Dr.ssa Amalia Vitagliano Referente Regione Lazio del Progetto Mattone Internazionale Mission • PORTARE LA SANITÀ DELLE REGIONI IN EUROPA E NEL MONDO, L’EUROPA E IL MONDO NEI SISTEMI SANITARI DELLE REGIONI ITALIANE, NEL QUADRO DI UNA COLLABORAZIONE SINERGICA CON IL SISTEMA PAESE Regione VENETO Regione TOSCANA Regione capofila - Assegnataria del progetto e del finanziamento Co-coordinatore A. ULSS. 10 – Veneto Orientale A.O.U. MEYERRegione Toscana Gestione amministrativo contabile delle risorse finanziarie Coordinamento Politico Coordinamento Generale Gruppo Tecnico Pilastro 1 Pilastro 2 Pilastro 3 Pilastro 4 Pilastro 5 La gestione Coordinamento Politico • ha il compito di definire le linee guida generali e strategiche del progetto Coordinamento Generale: • ha il compito di tradurre operativamente le strategie e le linee guida dettate dal CP nonché di mantenere lo scambio informativo con la Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni Gruppo Tecnico • sotto la direzione della CG, promuove la realizzazione delle attività previste nel Progetto, nonché dei prodotti ad esse collegate. (Staff di esperti nominati da Regioni e Ministero) Pilastro 2 Pilastro 1 Database PFN Comunicazione e informazione Pilastro 3 Pilastro 4 Pilastro 5 Avviso 1 Avviso 2 . Infoday/WS copertura delle spese di progettazione Piani di Formazione Nazionali Piani di Formazione Nazionali La Regione Lazio ha partecipato ai PFN con 12 dipendenti per ogni corso Database aggiornabile Comunicazione e Informazione:sito Comunicazione e Informazione:sito PUNTI DI FORZA •aver proposto ai governi regionali processi di internazionalizzazione in sanità finalizzati a promuovere l’immagine dei SSR in Europa e nel mondo •supportarne l’incremento di competitività e attrattività, SSR intesi non solo come sistemi di erogazione di prestazioni sanitarie, ma anche come sistemi capaci di introdurre innovazione e contribuire alla crescita del sistema paese nel suo complesso. • rete interregionale di “addetti ai lavori” tesa a facilitare l’attività di supporto e il collegamento interistituzionale, capace di assicurare una partecipazione italiana costante e pro-attiva presso le Commissioni e Gruppi di lavoro Europei ed internazionali su tematiche sanitarie di rilievo (Active Ageing, Direttiva 2011-24-EU, ecc.), con il contributo attivo di esperti regionali Area del network Strumenti Area dell’informazione e della formazione • creazione di reali occasioni per la massima utilizzazione delle opportunità offerte dall’attuale Agenda Europea e dalla futura in tema di Programmi e Risorse Comunitarie. • promozione dello sviluppo delle risorse umane impiegate nelle strutture dei Servizi Sanitari Regionali, poiché la capacità di agire in Europa e a livello internazionale è determinata e definita dalla capacità di garantire una presenza continuativa, strutturata, ma soprattutto competente, ai tavoli operativi e decisionali Area del capitale umano Scenari futuri Rafforzare l’empowerment del gruppo di esperti delle Regioni e delle ASL coinvolti in questi anni di attività. Consolidare il coordinamento attivato tra le Regioni italiane. Supportare la partecipazione delle Regioni alle iniziative della Commissione Europea Scenari futuri Accompagnare la Presidenza italiana in Unione Europea (nell’ambito della salute), prevista per il II semestre 2014 Rafforzare le Regioni sull’accesso ai fondi comunitari, compresi i fondi strutturali e il loro utilizzo (attualmente sottovalutato) in sanità Grazie per l’attenzione Cos’è PASSI d’Argento? • La sorveglianza PASSI d’Argento fornisce informazioni su: problemi di salute, i loro determinanti (anche sociali) la percezione dei cittadini, la diffusione delle misure di prevenzione e di promozione della salute condizioni di invecchiamento attivo Informazioni su tutta la popolazione con 65 anni e più che vive sul territorio non solo dati dei sistemi informativi che forniscono informazioni solo sulle persone che accedono ai servizi socio-sanitari e socio-assistenziali Possibilità di confronti nel tempo, tra territori all’interno della Regione e con altre Regioni Nuova visione di Invecchiamento attivo intersettorialità, centralità della promozione della salute e della integrazione degli interventi, coinvolgimento della società civile e del terzo settore Perché ci serve la sorveglianza (PDA)? PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014 - 2018 • Per definire le priorità e razionalizzare le risorse disponibili, contrastando l'ampliarsi delle disuguaglianze all’interno della popolazione con 65 anni e più • Per pianificare azioni efficaci e strategie d’intervento in risposta all’invecchiamento di popolazione • Per monitorare nel tempo gli interventi messi in atto Perché ci serve la sorveglianza (PDA)? • Per la «governance» del sistema ovvero per rinforzare legami e interazioni della Regione con le aziende sanitarie e i servizi sociali I dati per leggere i problemi, definire le priorità e valutare gli interventi Perché ci serve la sorveglianza (PDA)? • Per la «governance» del sistema ovvero per rinforzare legami e interazioni con le aziende sanitarie e i servizi sociali, ma anche con altri attori del Terzo settore, del mondo produttivo e della conoscenza e della società civile Settore della conoscenza Comuni Mondo produttivo Volontariato Privato sociale Cittadini di tutte le età Regione Stato centrale ASL approccio intersettoriale necessario per fronteggiare il fenomeno dell’invecchiamento di popolazione Buona giornata! 22
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