LEO - Card Puglia

La rete integrata dei servizi territoriali per la presa in carico dei pazienti fragili
"attualità e prospettive"
L’esperienza
della ASL BAT
a cura del dr. Aldo LEO
Direttore Distretto Sanitario
Trani-Bisceglie
I pazienti fragili possono essere definiti:
• soggetti di età avanzata o molto
avanzata,
• affetti da patologie multiple croniche e
invalidanti (in qualsiasi età adulta),
• con stato di salute instabile,
• frequentemente disabili,
• spesso complicati da problematiche di tipo
socio-economico.
Il paziente fragile
E’ quindi soprattutto un soggetto con
alto rischio di eventi avversi quali:
malattie acute
cadute, traumi, incidenti
guarigione lenta
effetti indesiderati da farmaci
dipendenza
ricovero acuto
ricovero in Istituto
morte
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
Rita Levi Montalcini
deceduta a 103 anni
Giorgio Napolitano
88 anni
Carlo Azeglio Ciampi
93 anni
Dario Fo
87 anni
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
“anziani-risorsa”
…sono una risorsa per la
famiglia, gli amici o l’intera
comunità…
ausiliari del traffico
nonni (baby sitter, ecc.)
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
Invecchiamento
normale
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
Invecchiamento
normale
“anziani a rischio di fragilità”
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
Invecchiamento
normale
Vecchi
fragili
10%
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
Invecchiamento
normale
“anziani fragili”
Vecchi
fragili
10%
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
Invecchiamento
normale
Fragilità
avanzata
Vecchi
fragili
10%
Popolazione > 65 anni
Invecchiamento
di successo
Invecchiamento
normale
“anziani disabili e non
autosufficienti”
Fragilità
avanzata
Vecchi
fragili
10%
Periodo
2012
Cittadini intervistati
2.351
Fasce d’età
> 65 aa
GESTIONE CONTINUATIVA
basata su una rete integrata
Territorio-Ospedale-Territorio
con programmi long-term care
ORGANIZZAZIONE
OSPEDALOCENTRICA
Assistenza
domiciliare
Ospedali
Specialisti sul
territorio
DH e
poliambulatori
Centri polifunzionali
MMG
OSPEDALE
Il ruolo del Distretto
Operazioni
FATTORI
PRODUTTIVI
INTERNI
ENTI LOCALI
Distretto
Aggiornamento
Supporto
Sanitario
Ottimizzazione
FATTORI PRODUTTIVI
ESTERNI
PAZIENTE
FRAGILE
360°
PAZIENTE
FRAGILE
SOCIALE
SANITA’
ASL
ENTI
LOCALI
NUOVO WELFARE
AUTOSUFFICIENTI
BISOGNI DEGLI
ANZIANI
AUTOSUFFICIENTI
NUOVO WELFARE
AUTOSUFFICIENTI
NON AUTOSUFFICIENTI
R.S.S.A.
ADI
…tutte le tipologie di servizi
socio-assistenziali e sociosanitari, dalle badanti alla
RSA, devono essere
investite dal processo
dell’invecchiamento…
R.S.A.
Case
di
Riposo
privato
volontariato
servizi domiciliari
centri diurni
cooperative
strutture residenziali
RSA
centro diurno
Hospice
domicilio
Casa di riposo
Dopo di Noi
Casa per la vita
RSSA
…ogni individuo è
responsabile
per il 70%
della qualità del
proprio
invecchiamento…
…adozione di corretti
stili di vita…
sedentarietà
alcool
obesità
fumo
droga
1
3
Popolazione = 392.446
Comuni = 10
4
2
5
Distretti = 5
1)
Margherita di Savoia
San Ferdinando
Trinitapoli
2)
Andria
3)
Canosa di Puglia
Minervino Murge
Spinazzola
Popolazione al 01.01.2013 (dati ISTAT)
4)
Barletta
5)
Trani
Bisceglie
Distretti = 5
1
3
1)
4
2
5
Margherita di Savoia
San Ferdinando
Trinitapoli
40.519
2)
Andria
100.432
3)
Canosa di Puglia
Minervino Murge
Spinazzola
46.151
4)
Barletta
94.681
5)
Trani
Bisceglie
Popolazione al 01.01.2013 (dati ISTAT)
110.663
Distretti = 5
1
3
1)
4
2
Popolazione al 01.01.2013 (dati ISTAT)
5
Popolazione
> 65 aa
Margherita di Savoia
40.519
San Ferdinando
Trinitapoli
18,7 %
2)
Andria
3)
Canosa di Puglia
Minervino Murge
Spinazzola
100.432
15,2 %
46.151
19,5 %
94.681
4)
Barletta
5)
Trani
110.663
Bisceglie
16,8 %
16,6 %
Comuni = 10
Distretti = 5
5
Ospedali = 7
1)
Andria
2)
Canosa di Puglia
3)
Barletta
4)
Trani
5)
Bisceglie
Comuni = 10
Distretti = 5
Ospedali = 5
Strutture e Servizi territoriali
> 200
Cure domiciliari
- ADI
Servizio erogato in proprio
Servizio esternalizzato
Servizio misto
FORMA DIRETTA
FORMA ESTERNALIZZATA
Personale conosciuto
professionalmente
Mancata gestione del personale
Personale stabile
Maggiore copertura assistenziale
nella giornata
Fidelizzazione col paziente
Costo inferiore del servizio
Obiettivo nazionale
4% (> 65aa)
DS 5
> 65 aa
2009
2013
284
495
1,5%
2,6%
Assistenza domiciliare
multiprofessionale sanitaria
ADIs
Assistenza domiciliare
integrata socio-sanitaria
ADI
Obiettivo nazionale
4% (> 65aa)
DS 5
> 65 aa
2009
2013
284
495
1,5%
2,6%
0,2%
0,6%
Valutazione
SANITARIA
P
U
A
ASSISTENZA
SANITARIA
MMG
Valutazione
SOCIALE
ASSISTENTE
SOCIALE
(U.V.M.)
CASE
MANAGER
Valutazione
COGNITIVA E
FUNZIONALE
ASSISTENZA
SOCIOASSISTENZIALE
Cure domiciliari
- ADI
- ADI specialistica
DISTRETTO
U.O.
RIANIMAZIONE
Assistenza Domiciliare
ad alta complessità
Martina
nata il 13.04.2011
alla nascita "distress respiratorio e ipertono"
- trasferita a "Casa Sollievo della Sofferenza" di San
Giovanni Rotondo
- trasferita (giugno 2011) in Neurologia
dell’Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" di Roma
- trasferita (luglio 2011) in Rianimazione
dell’Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" di Roma
- trasferita (ottobre 2011) in Unità Intensiva
dell’Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" di Roma
Martina
Iniziano i contatti ad aprile 2012
DIMISSIONE maggio 2012
Diagnosi: malattia metabolica, encefalopatia
epilettica precoce con grave cerebropatia e ritardo
psicomotorio, insufficienza respiratoria trattata
mediante tracheostomia e ventilazione meccanica
continua, nutrizione artificiale (enterale tramite PEG)
prognosi: pochi mesi
Martina
Piano Assistenziale Individualizzato
Martina
Piano Assistenziale Individualizzato
U.O. Rianimazione
 Assistenza infermieristica 2h/die
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Controllo ventilazione meccanica
Toilette della cannula tracheostomica
Toilette della PEG
Somministrazione terapia
Controllo alimentazione enterale
Controllo saturazione O2
 Visita medica specialistica 2 accessi/mese
a)
b)
c)
d)
Funzionalità respiratoria e cannula tracheostomica
Funzionalità cardiovascolare
Stato nutrizionale e PEG
Bilancio idroelettrolitico
Martina
Piano Assistenziale Individualizzato
Distretto Socio Sanitario




Assistenza domiciliare settimanale al PLS
Assistenza FKT 2 accessi/settimana
Ausili e presidi vari
Ventilatore, aspiratore e umidificatore con
materiale di consumo
 Prodotti per alimentazione enterale
 Controllo dietologico
 Assistenza infermieristica 2h/die
a) Supporto alla famiglia
Martina
Cure domiciliari
Strutture semiresidenziali
- Centro Diurno per disabili
DS 2 Andria
15 posti
DS 5 Trani
Bisceglie
10 posti
30 posti
Cure domiciliari
Strutture semiresidenziali
- Centro Diurno per disabili
- Centro Diurno Alzheimer
DS 2 Andria
20 posti
DS 5 Trani
Bisceglie
30 posti
30 posti
Cure domiciliari
Strutture semiresidenziali
Strutture residenziali
- RSSA geriatrica
DS 1 Trinitapoli
30 posti
DS 3 Minervino
14 posti
DS 5 Trani
Bisceglie
70 posti
50 posti
Cure domiciliari
Strutture semiresidenziali
Strutture residenziali
- RSSA geriatrica
- RSSA per disabili
DS 3 Canosa
20 posti
Cure domiciliari
Strutture semiresidenziali
Strutture residenziali
- RSSA geriatrica
- RSSA per disabili
- RSA geriatrica
DS 2 Andria
40+40 posti
DS 5 Bisceglie
20 posti
Cure domiciliari
Strutture semiresidenziali
Strutture residenziali
- RSSA geriatrica
- RSSA per disabili
- RSA geriatrica
- RSA Alzheimer
DS 2 Andria
20+20 posti
Cure domiciliari
Strutture semiresidenziali
Strutture residenziali
- RSSA geriatrica
- RSSA per disabili
- RSA geriatrica
- RSA Alzheimer
- Dopo di Noi
DS 4 Barletta
11 posti
Rete Oncologica
- ADO
Realizzata sin dal 2007
utilizzando inizialmente
i fondi regionali della
legge 662/96
Rete Oncologica
- ADO
- Hospice
Ente Ecclesiastico
"Don Uva"
DS 5 Bisceglie
20 posti
Rete Oncologica
- ADO
- Hospice
Strutture residenziali ex art. 26
- Centro Alzheimer
Bisceglie
60 posti
Ente Ecclesiastico
"Don Uva"
Rete Oncologica
- ADO
- Hospice
Strutture residenziali ex art. 26
- Centro Alzheimer
- Villa S. Giuseppe
Bisceglie
60 posti
Ente Ecclesiastico
"Don Uva"
IN
CONCLUSIONE
…partire dal DOMICILIO
come luogo per/della
salute e…
…dalla FAMIGLIA come
uno dei nodi della rete in
quanto riveste il ruolo
sia di espressione di
richiesta di assistenza
che di risorsa…
CRITICITA’
…la mancata omogeneità nella
costruzione della rete tra i vari
Distretti può determinare il
fenomeno dell’abbandono o
l’eccessivo spostamento dei
parenti da un comune all’altro
per l’assistenza…
CRITICITA’
…l’assenza di criteri
uniformi e oggettivi di
valutazione per assegnare in
UVM la risposta assistenziale
più appropriata al reale
bisogno del paziente, può
determinare il rincorrere dei
desiderata dei parenti…
CRITICITA’
…totale assenza di strutture per gli
STATI VEGETATIVI e di MINIMA
COSCIENZA, in fase di stabilità
clinica, i cui pazienti sono in uno
stato di gravissima disabilità a cui
non è possibile un rientro nel
proprio domicilio
GRAZIE