c SEMINARIO Le regole a tutela del produttore e del consumatore per le produzioni di qualità a DOP ed IGP Sanzioni previste nel settore delle denominazioni d’origine Milano, 2 ottobre 2014 Fabio Fiorbianco e Roberto Nicolucci I.C.Q.R.F. – Amministrazione centrale - Roma 1 L’agroalimentare di qualità italiano VINI A DOP E IGP PRODUZIONI A DOP E IGP AGRICOLTURA BIOLOGICA 49.709 AZIENDE 523 264 1.167.000 ETTARI 2 Le indicazioni geografiche: i prodotti Dop e Igp L’Italia è il primo Paese europeo per numero di riconoscimenti conseguiti: • 264 prodotti • Dop (160), Igp (102) e Stg (2) I settori con il maggior numero di riconoscimenti • gli ortofrutticoli e cereali (102 prodotti), seguono i formaggi (47), gli oli extravergine di oliva (43) e le preparazioni di carni (37) Gli operatori certificati sono 84.148. Il 91,9% svolge esclusivamente attività di produzione, il 5,9% solo trasformazione e il restante 2,2% effettua entrambe le attività La base produttiva I produttori (79.187 unità) sono più numerosi nei settori dei formaggi (31.116), degli oli extravergine di oliva (20.278) e degli ortofrutticoli e cereali (16.621) I produttori coltivano una superficie di 151.684 ettari (in aumento) I produttori gestiscono 46.941 allevamenti, le cui produzioni zootecniche costituiscono altri 86 prodotti attivi I trasformatori (6.834 unità,) sono più consistenti nei settori degli oli extravergine (1.855), dei formaggi (1.663) e degli ortofrutticoli e cereali (1.092). I trasformatori gestiscono 9.995 impianti L’Unione Europea, con il Regolamento (Cee) n. 2081/92, poi sostituito dal Regolamento (Ce) n. 510/2006 ed oggi dal Regolamento (Ue) n. 1151/2012, ha regolamentato il settore dei prodotti agroalimentari di qualità, riservando le denominazioni d’origine e le indicazioni geografiche, registrate ai sensi delle disposizioni ivi contenute, alle produzioni controllate e certificate come rispondenti ai rispettivi Disciplinari di produzione Il Disciplinare di produzione è un documento che definisce in maniera particolareggiata qualità e caratteristiche del prodotto in stretta correlazione con la sua origine geografica 5 Il “Disciplinare" • È considerato una legge speciale che consentirà l’utilizzo della indicazione geografica. Tutti i parametri riportati dovranno essere misurati e controllati. Ogni parametro riportato dovrà essere rispettato nel prodotto finito, altrimenti non potrà essere certificato 6 Le strutture di controllo Ai sensi della normativa comunitaria e nazionale, tutti i prodotti agricoli ed alimentari registrati come Dop, Igp o Stg, devono essere sottoposti ad un regime di controlli ufficiali Controllo ufficiale: complesso delle attività tecniche di accertamento finalizzate a garantire la conformità dei prodotti ai requisiti del disciplinare di produzione Ai fini del buon funzionamento e della credibilità del sistema di controllo è necessario che gli organismi controllori forniscano le più ampie garanzie di sicurezza e di obiettività 7 Lo scopo del controllo della struttura di controllo Ai sensi dell’art. 37 del Regolamento (Ce) n. 1151/2012, lo scopo del controllo effettuato dalla struttura di controllo è quello di verificare la conformità del prodotto al Disciplinare di produzione prima della sua immissione sul mercato 8 Certificazione del prodotto e non conformità L’attività di valutazione della conformità del processo produttivo e del prodotto al Disciplinare di produzione (certificazione) è effettuata da Strutture di controllo pubbliche o private appositamente autorizzate. Tale attività è svolta utilizzando lo strumento del Piano dei controlli, debitamente approvato dal Ministero, con il quale la struttura di controllo, sulla scorta delle prescrizioni previste dal Disciplinare di produzione, definisce l’attività di verifica e controllo in modo dettagliato e specifico in ordine alla singola denominazione registrata per la quale è stata chiamata ad operare. Il piano stabilisce l’insieme delle procedure di controllo alle quali la filiera produttiva e il prodotto devono essere sottoposti affinché possano essere identificati come DOP/IGP 9 Approvazione dei piani di controllo Con il Decreto di autorizzazione o designazione della Struttura di controllo per singola IG viene contestualmente approvato il relativo piano dei controlli Invio alla/le regione/i competenti per espressione di proprio parere (entro 7 gg si forma il silenzio assenso) VERIFICA: 1) RISPONDENZA DEI CONTROLLI PREVISTI DALL’ODC ALLE CARATTERISTICHE PRODUTTIVE E DI PRODOTTO CONTENUTE NEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE 2) TARIFFARIO APPLICATO PER I CONTROLLI DECRETO DI AUTORIZZAZIONE TRIENNALE ALLA STRUTTURA DI CONTROLLO A SVOLGERE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CERTIFICAZIONE SULLA SPECIFICA PUBBLICAZIONE SUL SITO INTERNET DEL MIPAAF Tipologia di controlli VERIFICHE DOCUMENTALI VERIFICHE ISPETTIVE VERIFICHE ANALITICHE (OVE PREVISTE) Le inadempienze al piano di controllo Non Conformità - non conformità gravi: situazioni non conformità lievi: situazioni che possono riguardare il processo che possono riguardare il processo produttivo, il sistema di gestione o il produttivo, il sistema di gestione o il prodotto, che determinano la non prodotto, che non pregiudicano la non rispondenza del prodotto ai requisiti rispondenza del prodotto ai requisiti previsti dal Disciplinare di produzione e previsti dal piano dei controlli, ma dal piano dei controlli. Tale prodotto, possono nel tempo comprometterla. pertanto, non potrà fregiarsi del Tale prodotto, a seguito di azione riconoscimento della DOP/IGP e dovrà correttiva, può essere identificato come essere escluso; DOP/IGP. 11 La gestione delle non conformità Non conformità gravi La gestione delle non conformità gravi, comporta i rimedi interni atti a rimuoverne gli effetti o a prevenire nuovi fenomeni L’applicazione di sanzioni amministrative (pecuniarie e non).Tali sanzioni sono previste dall’articolo 3, comma 1 del D. Lgs. n. 297/04, con l’ulteriore sanzione della sospensione del diritto ad utilizzare la denominazione protetta fino alla rimozione della causa che ha dato origine alla sanzione. La non conformità è comunicata all’Icqrf competente Non conformità lievi La gestione delle non conformità lievi avviene di solito all’interno del sistema del certificazione e nell’ambito del rapporto tra singolo operatore e Struttura di controllo e si definisce mediante le azioni correttive previste dallo specifico piano dei controlli. I Consorzi di tutela Soggetti regolamentati solo con il Regolamento Ce n. 1151/2012 ed indirettamente disciplinati nella categoria dei “gruppi” Soggetti storicamente previsti ed operanti a livello nazionale, nel pieno rispetto dell’autonomia organizzativa che ogni Stato membro può darsi, pur nel campo delle produzioni regolamentate La presenza di tali organizzazioni nell’ordinamento italiano trova la sua giustificazione nel fatto che questi sono i soggetti riconosciuti quali titolari del diritto di proprietà intellettuale sui marchi DOP ed IGP e ad essi sono attribuite funzioni di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi relativi alle denominazioni 13 E’, in particolare, l’art. 14 della legge 21 dicembre 1999, n. 526, che ha previsto una disciplina specifica dei c.d. Consorzi di tutela delle produzioni a denominazione di origine e ad indicazione geografica protetta, specificando che tali Consorzi si costituiscono, appunto, con funzioni di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione in generale del consumatore, di cura degli interessi relativi alle denominazioni La norma stabilisce una scissione tra funzione di controllo e funzione di vigilanza (nel pieno rispetto di quanto previsto dai Regolamenti comunitari in materia), la prima delle quali è demandata ad un soggetto terzo, ovvero l’organismo di controllo (comunque sotto la vigilanza dell’autorità nazionale), mentre la seconda è demandata ai Consorzi di tutela ed all’ICQRF 14 I consorzi di tutela 117 i Consorzi di tutela delle denominazioni registrate autorizzati dal MIPAAF hanno competenze costituiscono di tutela, “Gruppi” ai sensi valorizzazione, dell’art. 3, punto 2, promozione e del Reg. (UE) n. informazione del 1151/2012, e consumatore e, più svolgono il ruolo in generale, la cura previsto dall’art. 45 degli interessi delle del medesimo rispettive regolamento denominazioni. collaborano con l’ICQRF nell’attività di monitoraggio dell’uso di nomi registrati per designare prodotti immessi in commercio, qualora dotati di agenti vigilatori riconosciuti dal MIPAAF. Le funzioni ministeriali in materia di protezione delle denominazioni di origine 16 Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca Ufficio PQA IV Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) • Autorità nazionale di coordinamento • Implementazione della normativa • Riconoscimento delle indicazioni Geografiche • Riconoscimento /Autorizzazione dei Consorzi di tutela • Autorizzazioni OdC/Designazione Autorità pubbliche • Vigilanza sugli OdC • Controlli Ufficiali • Sanzioni amministrative L’attività di controllo dell’ICQRF 18 Attività di controllo dell’Icqrf prodotti a indicazione geografica nel settore dei L’ICQRF è l’organo di controllo ufficiale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e opera in conformità del Reg. (CE) n. 882/04 nella prevenzione e repressione le frodi nel comparto agro-alimentare I controlli effettuati dal personale ispettivo riguardano gli aspetti merceologici e qualitativi dei prodotti e hanno lo scopo di tutelare il consumatore e salvaguardare la leale concorrenza tra gli operatori L’ICQRF, ai sensi dell’art. 31 del D.M. 14 ottobre 2013, è stato individuato quale Autorità competente allo svolgimento dei controlli ufficiali diretti a verificare l’adempimento degli obblighi giuridici connessi ai regimi di qualità DOP/IGP/STG di cui al Regolamento (UE) n. 1151/2012. 19 Il monitoraggio dell’uso dei nomi registrati I controlli ufficiali relativi al monitoraggio dell’uso di nomi registrati per designare prodotti immessi in commercio si svolgono lungo l’intera filiera produttiva e commerciale al fine di verificare i requisiti merceologici e qualitativi dei prodotti a denominazione registrata e ricercare eventuali abusi nell’uso delle denominazioni stesse I controlli sono effettuati anche nei confronti degli operatori non inseriti nel relativo sistema di controllo e su tutti i prodotti comparabili, non comparabili e trasformati. Vengono effettuati, inoltre, specifiche verifiche su internet al fine di evitare abusi delle denominazione nel commercio elettronico 20 Nel corso dell’attività ispettiva, in generale, sono verificati la conformità dei processi produttivi, la regolare tenuta della documentazione ufficiale, la correttezza, la conformità e la veridicità delle informazioni riportate nel sistema di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari I campioni prelevati vengono analizzati presso i laboratori ICQRF al fine di verificare la conformità dei prodotti ai requisiti del relativo disciplinare di produzione nonché alle disposizioni generali che disciplinato il singolo prodotto 21 Il sistema sanzionatorio a tutela delle indicazioni geografiche 22 L’ICQRF, tra i compiti istituzionali, annovera anche la competenza all’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie nelle materia agricola e agro-alimentare di competenza statale In particolare l’Amministrazione centrale è deputata all’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie in materia di prodotti a Dop e a Igp e di vini a denominazione registrata 23 Le disposizioni sanzionatorie Decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 297: Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (CEE) n. 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari Tali sanzioni sono irrogate per fattispecie illecite che trovano la loro fonte precettiva direttamente nella regolamentazione comunitaria 24 In particolare, il decreto legislativo n. 297/04 Il Decreto Legislativo 19 novembre 2004, n. 297, recante “Disposizioni sanzionatorie in applicazione del Regolamento (CEE) n. 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari”, ha introdotto uno specifico sistema di sanzioni per chi non rispetta le norme sui prodotti Dop e Igp Questo complesso dispositivo è finalizzato alla tutela di ogni singolo elemento del sistema, tra cui le produzioni, i produttori, gli Organismi di controllo, i Consorzi di tutela, e, conseguentemente, i consumatori 25 • sanzioni che puniscono l’impiego commerciale, diretto o indiretto, delle denominazioni protette per prodotti – anche trasformati – che non hanno diritto a fregiarsi della denominazione protetta • sanzioni che puniscono l’usurpazione, l’imitazione o l’evocazione di una denominazione protetta nella designazione e presentazione di un prodotto non tutelato; l’utilizzo di qualsiasi altra indicazioni falsa o ingannevole • sanzioni che puniscono i soggetti che violano le disposizioni dei piani di controllo delle denominazioni protette • sanzioni che puniscono i soggetti che non assolvono agli obblighi pecuniari nei confronti degli Organismi di controllo o dei Consorzi di tutela Organismi di controllo • per le inadempienze commesse nell’espletamento dei propri compiti Consorzi di tutela Altre organizzazioni private • per le inadempienze dagli stessi commesse nell’espletamento dei propri compiti • che esercitano abusivamente le funzioni Consorzi di tutela riconosciuti dal Ministero Articolo 515 c.p. Frode nell'esercizio del commercio Articolo 517 c.p. Articolo 517 quater c.p. Vendita di prodotti industriali con segni mendaci Contraffazione di indicazioni geografiche o di denominazioni di origine dei prodotti agroalimentar1 Articolo 517 bis: Circostanza aggravante: le pene stabilite dagli articoli 515, 517 e 517 quater sono aumentate se i fatti da essi previsti hanno ad oggetto alimenti o bevande la cui denominazione di origine o geografica o le cui specificità sono protette dalle norme vigenti. Il sistema nazionale di vigilanza 29 Attività di vigilanza sugli OdC La vigilanza ha come principale obiettivo la verifica del possesso e il mantenimento, da parte delle Strutture di controllo, dei requisiti organizzativi, gestionali e amministrativi per poter operare nell’ambito del controllo e della certificazione delle produzioni di qualità regolamentate La vigilanza prevede la ripartizione dell’attività di audit in diverse fasi operative: estrazione, presso la sede della struttura di controllo, dei fascicoli relativi agli operatori presso i quali verificare l’attività svolta dallo stesso OdC; verifica documentale e ispettiva presso un campione di operatori; verifica in affiancamento con il personale dell’OdC 30 Gli audit sono effettuati sia presso le sedi delle Strutture di controllo (centrali e/o regionali) che presso un campione di operatori assoggettati ai diversi sistemi di produzione regolamentata (review/witness audits), durante tutto l’arco dell’anno 31 BASE GIURIDICA SOGGETTI SEDE DI COORDINAMENTO • Articolo5 del Reg. CE 882/2004 • Articolo 117 della Costituzione • Articolo 53 legge 24 aprile 1998, n. 128 • STATO • REGIONI E PROVINCE AUTONOME • COMITATO NAZIONALE DI VIGILANZA • Decreto Ministeriale 16 febbraio 2012 Comitato nazionale di vigilanza Regioni e ICQRF Province Autonome Il coordinamento si realizza sulla base di accordi STATO /REGIONI l’ICQRF assicura comunque la funzione su tutto il territorio nazionale L’attività di vigilanza si focalizza sulla valutazione delle prestazioni operative dell’Organismo di controllo E’ svolta sulla base di una raccolta di disposizioni aventi funzione di indirizzo riguardanti modalità operative per la programmazione, l’esecuzione e il trattamento degli esiti dell’attività di vigilanza La vigilanza comprende un office audit dell’Organismo di controllo la verifica l’esame di un le verifiche eseguite dell’applicazione di campione di fascicoli presso la sede eventuali azioni aziendali, i review dell’operatore a correttive derivanti da audit e/o witness audit seguito di segnalazione precedenti verifiche svolti su un campione di non conformità ispettive sulla struttura rappresentativo di grave da parte degli di controllo e stato di operatori Organismi di controllo attuazione
© Copyright 2025 ExpyDoc