44 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014 ARTI VENATORIE & SOCIETÀ Val Brembana, cacciatori ripuliscono l’ex caserma A Clusone si prepara la Fiera degli uccelli I Volontari antincendio boschivo, e cacciatori Fidc e Cpa hanno dedicato una giornata per la pulizia dell’ex caserma dei Carabinieri di San Giovanni Bianco, ora di proprietà del Comune. L’immobile è in vendita e necessita di di un restyling e di Le sezioni Anuu dei Comprensori Alpini Valle Seriana e Valle Borlezza organizzano nella giornata di domenica 27 luglio, nella Pineta di Clusone, presso la struttura dell’ex casa dell’Orfano, la seconda Fiera degli Uccelli dell’Altopiano. La fiera aprirà alle 5,30 con le pulizia. L’intervento avvenuto con il patrocinio del Comprensorio alpino di caccia della Valle Brembana si inserisce in un iter di interventi sul territorio di San Giovanni Bianco volti al miglioramento ambientale e alla manutenzione delle proprietà e Foto di gruppo per i cacciatori delle strutture dell’amministrazione comunale. E da poco è stata tinteggiata parte della scuola media e già da due anni viene pulito l’alveo del fiume da rifiuti e dai rovi. In questo modo il gruppo dei cacciatori continua la sua opera di utilità sociale per il territorio. 1 iscrizioni della gara canora, per proseguire con il controllo della giuria fino alle 9,30. La consegna dei numerosi premi avverrà alle ore 10,30. Le specie in gara sono: Merlo, Tordo bottaccio, Tordo sassello, Allodola, Fringuello, Prispolone e Cardellino. È prevista un’esposizione di cani da caccia. 1 Stop al metallo Ora dateci gli anellini di teflon Dopo il provvedimento regionale che ha fermato la distribuzione dei marcatori per i richiami vivi i cacciatori reclamano a gran voce nuove soluzioni zioni venatorie bergamasche, Alla fine i cacciatori ce non aveva mai digerito il fatto di l’hanno fatta. Gli anellini da ap- quanto sembrava essere una imporre ai tarsi dei richiami vivi, posizione non motivata, quanscelti dalla Regione Lombardia, do, al contrario, aveva suggerito non vanno bene e sono stati che la scelta dei nuovi anelli bloccati. avrebbe dovuto essere studiata La notizia è di qualche giorno nel minimo dettaglio e validata fa, diramata dal dirigente pro- da approfondito collaudo in movinciale del settore Caccia e Pe- do da avere altissima certezza di sca, Alberto Cigliano. non compromettere i tarsi dei Dopo un lungo ed estenuante richiami vivi. Un’esperienza già periodo, durato mesi, si sono vissuta anni orsono nel Veneto. intrecciati incontri con la pre- E proprio al Veneto si guarda, posta commissione regionale e suggerendo l’utilizzo di fascette una circostanziata raccolta di in plastica con l’incisione laser documenti a comprocon 5-6 cifre alfanuvare che questi anellimeriche, che sono ni di metallo, tutto faÈ stato sufficienti per una cocevano, meno che il per milioni di accertato difica bene degli animali. combinazioni. Ora, però, i caccia- che il metallo La scelta regionale tori non desistono e fu fatta senza aver procura intendono accertarsi consultato né esperti danni ai in allevamento e sendi poter utilizzare fascette di teflon/plaaver coinvolto le richiami za stica che da una parte associazioni venatorispondano alle esirie, riscontrado una genze istituzionali carenza di progettuaper il controllo della lità. detenzione degli ani- «Guardiamo Alle prime apposimali da far confluire zioni degli anellini aral Veneto rivarono immediatain una banca dati, ma dall’altra che non che ha già mente le prime seprovochino danni ai di problevissuto gnalazioni richiami vivi. mi ai tarsi degli uccelquesta li. Venne raccolta, con Il Cupav di Bergamo in materia ha le dovizia di particolari esperienza» idee chiare e ha affiuna circostanziata dato il compito di studocumentazione con diare a fondo l’argomento a uno tanto di relazioni veterinarie. dei massimi esperti di richiami A fine dicembre, alcune assovivi: Alessandro Balestra, presi- ciazioni venatorie di Bergamo dente provinciale CPA, che ha hanno fornito cinque soggetti avviato una sperimentazione deceduti (già analizzati dall’Asl per documentare che la via da di Bergamo) e uno vivo all’Iszler seguire è altra rispetto a quella di Brescia. La perizia che ne è degli anellini di metallo scelti derivata ha confermato che «il dalla Regione Lombardia. Per decesso è avvenuto per cause due ragioni: una di tipo econo- non naturali dei soggetti derimico, essendo queste fascette vante e connesso alle lesioni al meno costose, e l’altra di tipo tarso su cui era posizionato sanitario, per il rispetto del be- l’anello metallico». nessere degli uccelli. Era già successo a Padova nel Il Cupav Bergamo che, ricor- 1993, quando per pochi anni si diamo, è formata dalle associa- erano utilizzati anellini simili a EZIO PELLEGRINI quelli adottati dalla Regione Lombardia. Poi a fronte di innumerevoli casi di lesioni, anomalie e danni mortali ai richiami sono stati dismessi e sostituiti con fascette in plastica. Insomma è stato accertato che l’insieme dell’anello, così come è stato congegnato e costruito, procura agli uccelli disagio e stress, oltre che gravi lesioni. Non sono cioè idonei al benessere animale. Ora con forza i cacciatori chiedono che questi anelli, la cui distribuzione è stata sospesa, vengano sostituiti con fascette in plastica/teflon o altro materiale più idoneo con numero seriale inciso con laser marking a cinque cifre alfanumeriche. Nella sua comunicazione, il dirigente Cigliano ricorda che in base alla normativa vigente i richiami vivi possono essere detenuti solo se identificati con anello inamovibile e che la legge regionale europea dispone che i richiami vivi possono essere utilizzati solo se identificati con anello metallico inamovibile. La questione degli anellini nasce per approntare la banca dati dei richiami vivi, che serve esclusivamente per poter aprire gli impianti di catture in Lombardia senza incorrere nelle procedure di infrazione comunitarie. Gli anellini di plastica, collaudati ormai da una ventina d’anni, hanno il difetto di non essere, per la maggior parte dei casi, illeggibili. Nel frattempo la Giunta regionale ha dato il via libera all’apertura dei roccoli per la stagione 2014-2015. L’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha espresso parere favorevole alla richiesta di Regione Lombardia di adottare alcuni provvedimenti in deroga, tra cui quello relativo alla cattura di uccelli selvatici per la cessione ai fini di richiamo. 1 Le ferite lasciate dagli anellini di metallo sui tarsi dei richiami vivi Fascette in teflon/plastica Anellino in metallo tanto criticato e ora sospeso Il governo Renzi modifica la 157 e l’Ucl non ci sta: «Reagiremo» Il governo Renzi, nei giorni scorsi, ha approvato un decreto-legge che modifica la legge 157/92 in modo restrittivo per quanto riguarda la caccia alla migratoria, la cattura e l’uso dei richiami vivi. L’Unione cacciatori lombardi, in seguito a questo provvedimento, ha diramato un comunicato nel quale sottolinea che sono in corso «manovre per limitare la caccia da appostamento». «Dubitiamo - si legge nel comunicato - che sia in atto un progetto articolato per porre fine alla caccia da appostamento. Quello che dovrebbe preoccupare i cacciatori italiani e ancor più i presidenti nazionali aderenti alla F.A.C.E , è la morsa che gradualmente si stringe sempre più I cacciatori sono sempre sul piede della protesta sulla caccia al fine di far desistere chi la pratica». Questo atteggiamento è ritenuto da Ucl un campanello di allarme su quello che sta accadendo. «Tempo 2-3 anni e se non reagiremo, ci conteremo, vedremo quanti saremo rimasti e quali forme di caccia saranno riuscite a sopravvivere. Non vogliamo assistere passivamente all’agonia delle cacce tradizionali, che sono forme di caccia plurisecolari e non le vittime designate da chi vorrebbe ridurci a una piccola riserva. Dobbiamo impedire la fine dell’arte venatoria nel nostro Paese». 1
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