COMUNITÀ PARROCCHIALI S. Croce Corso Vittorio Emanuele II, 166 Canonica 049 880 1438 [email protected] www.santacrocepd.it S. Alberto Magno Via Marconi 13/A Canonica 049 880 8410 [email protected] 15 febbraio 2015 Dal messaggio di Papa Francesco per la Quaresima Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia”. Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato: “Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo”. Lui non è indifferente a noi. Ognuno di noi gli sta a cuore, ci conosce per nome, ci cura e ci cerca quando lo lasciamo. Ciascuno di noi gli interessa; il suo amore gli impedisce di essere indifferente a quello che ci accade. Però succede che quando noi stiamo bene e ci sentiamo comodi, certamente ci dimentichiamo degli altri (cosa che Dio Padre non fa mai), non ci interessano i loro problemi, le loro sofferenze e le ingiustizie che subiscono… allora il nostro cuore cade nell’indifferenza: mentre io sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli che non stanno bene. Questa attitudine egoistica, di indifferenza, ha preso oggi una dimensione mondiale, a tal punto che possiamo parlare di una globalizzazione dell’indifferenza. Si tratta di un disagio che, come cristiani, dobbiamo affrontare. Quando il popolo di Dio si converte al suo amore, trova le risposte a quelle domande che continuamente la storia gli pone. Una delle sfide più urgenti sulla quale voglio soffermarmi in questo Messaggio è quella della globalizzazione dell’indifferenza. L’indifferenza verso il prossimo e verso Dio è una reale tentazione anche per noi cristiani. Abbiamo perciò bisogno di sentire in ogni Quaresima il grido dei profeti che alzano la voce e ci svegliano. Dio non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo. Nell’incarnazione, nella vita terrena, nella morte e risurrezione del Figlio di Dio, si apre definitivamente la porta tra Dio e uomo, tra cielo e terra. E la Chiesa è come la mano che tiene aperta questa porta mediante la proclamazione della Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la testimonianza della fede che si rende efficace nella carità). Tuttavia, il mondo tende a chiudersi in se stesso e a chiudere quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui. Così la mano, che è la Chiesa, non deve mai sorprendersi se viene respinta, schiacciata e ferita. Il popolo di Dio ha perciò bisogno di rinnovamento, per non diventare indifferente e per non chiudersi in se stesso. Papa Francesco Con il mercoledì delle ceneri, 18 febbraio, comincia il tempo di Quaresima. E’ il tempo per eccellenza della conversione, come dice il Papa “per non diventare indifferenti e chiuderci in noi stessi”. Forse non riusciamo a cambiare il mondo, ma possiamo cominciare cambiando noi stessi, e vigilando per non cadere in quella indifferenza e chiusura che abbruttiscono il mondo. QUARESIMA 2015 Mercoledì delle ceneri 7.45 S. Messa con le ceneri a S. Alberto 16,00 S. Messa delle ceneri a S. Alberto (con invito particolare ai bambini) 19.00 Celebrazione delle ceneri a S. Croce 21.00 Celebrazione delle ceneri a S. Croce Via Crucis in parrocchia ogni venerdì di Quaresima 15.00 a S. Alberto 16.30 a S. Croce Via Crucis cittadina: Mercoledì 11 marzo, ore 18,30, partendo dalla Cattedrale, con conclusione al Santo Lectio Divina Alle 16.30, in Cappella a S. Croce. Tutti i martedì di Quaresima Lectio Divina con P. Enzo Bianchi Martedì 24 marzo, ore 21.00 in Cattedrale Vangelo a casa tua Per genitori e ragazzi, dalla 5 elementare alla 2 media, nella settimana 23-27 marzo (sarà sospeso il catechismo di queste classi, per dare priorità all’ascolto del vangelo) Incontri al Santo Segnalo anche un ciclo di incontri al Santo al martedì sera (chiostro della magnolia) riportato in una locandina, scaricabile dal sito della parrocchia di S. Croce all’indirizzo www.santacrocepd.it Un attimo di pace: una riflessione quotidiana su mail, o web o telefono nel tempo di Quaresima: Ci si può iscrivere attraverso il sito www.unattimodipace.it Offerte, spese Nelle recenti edizioni del foglietto, mi sono sempre dimenticato di segnalare che le signore del gruppo missionario hanno consegnato ancora a novembre una offerta alla parrocchia di S. Croce di 1.500 euro, quale rimborso spese per l’utilizzo degli ambienti parrocchiali, oltre alla offerta di 2.500 euro consegnata per il missionario in Ecuador don Giampaolo Assiso. L’1 febbraio, giornata per la vita, sono stati raccolti 212 Euro a S. Alberto e 793,90 a S. Croce a favore del Centro Aiuto alla vita di Padova. Quanto alle buste di Natale, sono stati raccolti 3.100 euro a S. Croce e 2.380 Euro a S. Alberto. La cena sociale del patronato del 7 febbraio ha avuto un utile di 414,50 Euro. In occasione del pranzo degli anziani dell’11 febbraio, sono rimasti al netto delle spese 890 euro per il patronato. Grazie a tutti i volontari e ai partecipanti. Nei prossimi giorni verrà completata la nuova bussola d’ingresso presso la Madonna della Salute (per buona parte offerta da alcuni parrocchiani). Stiamo sostituendo anche i serramenti in due appartamentini di proprietà della Parrocchia S. Croce (c’erano i balconi che perdevano pezzi), che costeranno circa 14.000 euro. C’è bisogno di… L’armadio solidale sta continuando la sua attività. Quasi ogni giorno qualcuno suona alla porta per portare coperte e indumenti in buono stato e pronti per essere consegnati a tanti poveri. Le scarpe sono sempre merce preziosa. La parrocchia ha acquistato guanti e biancheria intima di vario genere. Un grazie a chi ci aiuta. Promemoria su digiuno e astinenza… Nel 1994 i Vescovi italiani hanno diffuso una nota intitolata "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" che dà delle linee chiare per vivere il digiuno e l'astinenza. Tale documento è facilmente reperibile in internet, è semplice e concreto. «Tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità… 1) La legge del digiuno «obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera. 2) La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi. 3) Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo; sono consigliati il Sabato Santo sino alla Veglia pasquale. 4) L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima. In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, si deve osservare l’astinenza nel senso detto oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità. 5) Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato; alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto il 14° anno di età. 6) Dall’osservanza dell’obbligo della legge del digiuno e dell’astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio la salute. Dal messaggio del nostro Vescovo Antonio per la Quaresima Il mercoledì delle Ceneri entriamo nel tempo della Quaresima, quaranta giorni in cui siamo sollecitati a rinnovarci per celebrare con cuore nuovo la Pasqua di risurrezione. Cristo ci viene incontro in modo particolare durante questo tempo per offrirci la sua misericordia e la grazia di migliorarci. Apriamogli con fiducia il nostro cuore per accoglierlo. 1. Riscoprire la nostra identità e ciò di cui abbiamo più bisogno Il rito dell’imposizione delle ceneri, con cui inizia la Quaresima, ci ricorda che siamo creature, che non ci siamo dati la vita da noi stessi, che non esistiamo per caso ma perché siamo stati pensati e amati da Dio… Desidero incoraggiare tutti, le comunità cristiane, le aggregazioni laicali, i Consigli di comunione a proporsi e proporre la “lectio divina” della Parola di Dio nel tempo di Quaresima. Incoraggio ugualmente i “Centri di ascolto” del Vangelo che, nel percorso dell’Iniziazione cristiana, si riuniscono nelle famiglie unendo insieme genitori e figli. Con la sua Parola e i dieci comandamenti Dio illumina la nostra coscienza e ci indica la retta via da seguire. Lo fa come un Padre che ci ama e vuole il bene dei suoi figli e, quindi, in una relazione di amore e di fiducia. Noi, purtroppo, dobbiamo riconoscere con sincera umiltà, che spesso non ascoltiamo Dio Padre e siamo peccatori. Dio ce lo fa capire con il lamento rivolto al suo popolo: «Ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l'acqua» (Ger 2,13). L’uso della droga, il seguire le passioni disordinate, il piegarsi agli idoli che sono falsi assoluti terreni e ingannevoli sostituti di Dio, ci tolgono la libertà interiore e non appagano il cuore. Teniamo presente, inoltre, che il peccato è castigo a se stesso: «La tua stessa malvagità ti castiga» (Ger 2,19; cfr. Rm 1,24). Non è Dio che ci castiga, siamo noi a farci del male… Vorrei pure incoraggiare la pratica della Via Crucis, che per le parrocchie, le aggregazioni laicali e i movimenti ecclesiali della città di Padova rappresenta un momento molto significativo. A livello di Chiesa universale viene proposta una giornata penitenziale il 13-14 marzo: “24 ore per il Signore”. Invito le parrocchie ad accoglierla. 2. Impegnati a edificare la civiltà dell’amore Il Papa Francesco nel Messaggio per questa Quaresima ha proposto una riflessione sull’indifferenza. Vi invito a leggerlo e a farne applicazione. Un atteggiamento da coltivare è quello di intessere delle buone relazioni con i vicini, facendo noi il primo passo. Viviamo a volte una situazione strana e paradossale: da un lato scegliamo l’individualismo e vogliamo la nostra privacy, dall’altro soffriamo la solitudine o coltiviamo solo relazioni “virtuali”. Vorrei invitare le parrocchie a promuovere le buone relazioni, a non lasciare sole le persone bisognose, specialmente anziane, a educare al senso della comunità e del bene comune, condividendo il bene che c’è tra noi e incrementandolo (cfr. Condividere il Bene che c’è tra noi. Progetti 2015 a cura dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Missione). Facciamo nostra una bella preghiera liturgica: «Rendici aperti e disponibili verso i fratelli che incontriamo nel nostro cammino, perché possiamo condividerne i dolori e le angosce, le gioie e le speranze, e progredire insieme sulla via della salvezza» (Prece eucaristica V B). In una società che, a causa della globalizzazione, è diventata pluralistica sotto l’aspetto etnico e religioso, siamo chiamati al rispetto della dignità di ogni persona e a un’accoglienza generosa e saggia. Anche in questo caso, è di fondamentale importanza e convenienza superare il muro dell’indifferenza e della chiusura e intessere una buona comunicazione per edificare una convivenza solidale e pacifica. Lo metteva in luce già sant’Agostino nel quinto secolo osservando: «Quando infatti (gli uomini) non possono comunicare tra loro ciò che pensano, anche solo per la diversità della lingua, la grande somiglianza di natura non giova a nulla per far stare insieme gli uomini, tanto che un uomo sta più volentieri con il proprio cane che con una persona estranea» (S. Agostino, La città di Dio, XIX, 7). Ma sarebbe proprio questa una bella società? … Usciamo dal nostro torpore, liberiamoci dai molti timori e dal nostro scetticismo e osiamo una Quaresima nuova. + Antonio, vescovo
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