E TU A CASA TUA LO FARESTI scheda piccioni

E TU A CASA TUA LO FARESTI ?
Campagna di comunicazione per il decoro della Città
I piccioni - scheda
I centri urbani offrono le condizioni ideali per il sostentamento e la riproduzione delle
popolazioni di colombi randagi e, per tale motivo, si vanno sempre più manifestando i
problemi legati al loro incontrollato sviluppo. Se è vero che i colombi rappresentano un
elemento che dona vivacità e colore alle città, non si può negare che la loro presenza nei centri
urbani generi molteplici problemi alla cittadinanza e costi non trascurabili per le
Amministrazioni Pubbliche.
Il problema più evidente è quello legato alla sporcizia che essi e in particolare le loro
deiezioni, arrecano a strade, piazze, edifici pubblici e privati, comportando oneri
crescenti non solo a carico dei servizi di Igiene Pubblica, ma anche degli stessi privati cittadini.
Accanto a questo aspetto vi sono i danni gravi e irreversibili dell’azione meccanica di
artigli e becco dei colombi e quella chimica delle loro deiezioni, che gravano sulle opere
del patrimonio artistico custodito nei centri storici delle nostre città.
Inoltre, il colombo rappresenta un potenziale rischio per la salute dell’uomo e di altri
animali, anche di valore zootecnico. Infatti indagini sanitarie hanno ripetutamente dimostrato
che il colombo di città è frequentemente portatore di patologie zoonotiche e non è raro il caso
di trasmissioni di infezioni dal colombo all’uomo. Questo aspetto assume un significato
particolarmente rilevante soprattutto alla luce della dimensione globale delle più recenti
emergenze sanitarie, rispetto alle quali il ruolo della prevenzione si propone come la via
principale per la tutela della salute pubblica.
Per quanto riguarda Rimini, di seguito il grafico con i dati degli ultimi censimenti eseguiti
con il metodo del foraggiamento, a partire al 2011, anno in cui avevamo interrotto
l’alimentazione con Nicarbazina e la popolazione era balzata a livelli altissimi, probabilmente
anche per l’effetto combinato di una migrazione dalla campagna verso la città segnalata anche
dal dott. Arrigoni della Provincia.
La superficie di riferimento per valutare la densità è stata calcolata in base alla distanza di m
540 dai punti di alimentazione più periferici. Il valore di 540 m viene utilizzato in presenza di
colombi alimentati, quali quelli cittadini, in quanto percorrono distanze più ridotte rispetto a
quelli non alimentati (in questo caso si dovrebbe considerare una distanza media dal punto di
osservazione di m 1400).
Di seguito la tabella con l’elenco dei punti di somministrazione utilizzati:
n.
comune
1
rimini
2
rimini
luogo
circonvallazione occidentale parcheggio fronte opposto via
tosi
ponte dei mille piazzola in cemento
TIPOLOGIA
manuale
manuale
3
rimini
via roma angolo gambalunga fronte sede universitaria
manuale
4
rimini
manuale
5
rimini
6
7
8
9
10
11
rimini
rimini
rimini
rimini
rimini
rimini
arco di augusto alto monte aree verdi
bastioni occidentali lato via valturio spiazzo vicino mura in
asfalto
retro piazza cavour giardini Verdi
piazza ferrari
piazza teatini
piazza tre martiri
parco cervi piazzola in cementeo
piazzale vannoni
manuale
manuale
manuale
manuale
manuale
manuale
manuale
L’altro allegato è una immagine che rappresenta il perimetro considerato come area occupata
dai colombi censiti nel centro storico. Con una superficie di circa 3,7 kmq abbiamo, per il 2014,
una densità pari a 1.590/3,7= 430 colombi per kmq.
Questo dato è ancora leggermente superiore al valore soglia che lo studio Nomisma cita come
valore, superato il quale si manifestano problemi di “stress ambientale” e si rendono pertanto
necessari interventi limitativi. Tale valore è infatti posto a 300-400 colombi per chilometro
quadrato.