Il filo verde – Editoriale Seguire le idee della base Care cacciatrici e cari cacciatori Nel corso dell’assemblea dei presidenti del 5 marzo 2016 sono stati presentati ai presidenti ed agli incaricati i risultati della presa di posizione sulla revisione della legge sulla caccia. La presa di posizione della nostra associazione è stata inoltrata in base ai risultati che ci sono pervenuti. Oltre a noi, nella presa di posizione si sono espressi pure partiti, comuni, uffici vari, organizzazioni ambientaliste e perciò occorre aspettare le loro decisioni o proposte e quale saranno le modifiche che il Governo rilascerà nel proprio messaggio. Pausa di riflessione per la caccia ad ottobre? Nell’ottobre 2016 il Gran Consiglio deciderà poi in che modo continuare. I membri del nostro sodalizio si chiederanno cosa succede con la riapertura ad ottobre, che è chiaramente stata respinta dai cacciatori. La frazione dei cacciatori in seno al Gran Consiglio può fungere, in questo senso, da «ago della bilancia». Io sono oltremodo soddisfatto che il nostro vicepresidente (nonché presidente della frazione dei cacciatori in Gran Consiglio) sia contrario ad una riapertura della caccia nel mese di ottobre. Il nostro mandato è chiaro e dobbiamo opporci all’introduzione di una caccia ad ottobre. Sarebbe però fuorviante non proporre una revisione di legge: i cacciatori si sono pure espressi in modo inequivocabile su altre tematiche che sono previste nella revisione. In una democrazia, per essere corretti, queste opinioni vanno ascoltate. Momentaneamente, dunque, la variante migliore sarebbe quella di prendersi una pausa di riflessione e spostare la revisione parziale della legge sulla caccia. Aspettiamo dunque il risultato in merito alle due iniziative e prendiamoci il tempo necessario per affrontare la revisione di legge. In questo modo saremo pure sicuri di non prendere decisioni oltremodo affrettate. 4 Bündner Jäger 4/2016 Grüner Draht – Editorial Den vorgegebenen Weg der Jägerbasis beschreiten Novità dal Comitato centrale (ms) Nel corso della seduta del 9 marzo, il Comitato centrale ha discusso la tematica dei foraggiamenti privati alla selvaggina e di possibili contromisure. Tali foraggiamenti non sono sostenibili né dal punto di vista forestale, né da quello della biologia della selvaggina, ma rappresentano un grave problema per la propagazione della tubercolosi (in particolar modo in Prettigovia) proveniente dal Vorarlberg. Il posto vacante di viceredattore per il Cacciatore Grigione è stato occupato da un membro del Comitato centrale. La persona incaricata verrà resa nota il mese prossimo. Altri punti di discussione sono stati l’Assemblea dei delegati e lo stand dell’ACGL alla Higa. La caccia grigione e la selvaggina devono uscirne vincenti Inoltre, nell’assemblea dei presidenti sono state presentate delle valutazioni interessanti da parte dell’UCP, ma pure alcune proposte del Comitato centrale da inoltrare all’Assemblea dei delegati di Müstair. Come l’anno scorso, anche quest’anno non ci sono pervenute proposte dalle sezioni. Presumibilmente ciò che sta succedendo attorno alla caccia è fonte di preoccupazioni, di modo che quello che avviene a livello di prescrizioni passa in secondo piano. Ciò lo vedo dunque positivamente, in quanto fino all’AD 2017 verranno prese decisioni molto importanti per il futuro della nostra caccia. Restiamo dunque uniti nelle decisioni, perché non può essere che la caccia grigione e la selvaggina ne escano sconfitti. Con i saluti di un cacciatore il vostro Presidente centrale Robert Brunold Liebe Jägerinnen und Jäger An der Präsidentenversammlung vom 5. März 2016 wurden den Präsidenten und den Chargenträgern die Resultate der Vernehmlassung der Revision des Jagdgesetzes vorgestellt. Die Vernehmlassung unseres Verbandes wurde den Resultaten entsprechend eingereicht. Da ausser uns auch die politischen Parteien, Gemeinden, Ämter, Naturschutzorganisationen usw. die Möglichkeit hatten, an der Vernehmlassung teilzunehmen, gilt es abzuwarten, was diejenigen Teilnehmer eingereicht haben und was die Regierung für eine überarbeitete Botschaft präsentiert. «Boxenstopp» zur Oktoberjagd wäre die beste Variante für alle Im Oktober 2016 wird dann der Grosse Rat entscheiden, wie es weitergeht. Die Mitglieder unseres Verbandes werden sich vor allem fragen, was nun mit der Oktoberjagd geschieht, welche eindeutig durch die Jägerschaft abgelehnt wird. Die Grossratsjägerfraktion kann da das unterstützend wichtige «Zünglein an der Waage» sein. Deshalb bin auch ich glücklich darüber, dass unser Vizepräsident und Präsident der Grossratsjägerfraktion sich gegen eine Einführung der Oktoberjagd einsetzt. Unser Auftrag ist klar, wir müssen uns gegen die Oktoberjagd engagieren. Es wäre aber nicht zielführend, wenn deshalb die Revision des Jagdgesetzes einfach so fallen gelassen würde. Die Jägerbasis hat sich nämlich auch zu anderen Themen klar geäussert, die in der Revision des Jagdgesetzes vorgesehen sind. Demokratisch korrekt ist deshalb auch dies ernst zu nehmen. So, wie die Dinge momentan stehen, wäre es darum die beste Möglichkeit, einen «Boxenstopp» einzulegen und die Teilrevision zu verschieben. Warten wir doch den Entscheid der beiden Initiativen ab und nehmen dann die Teilrevision in aller Ruhe vor. Dann sind wir auch sicher, dass es keine überhasteten Beschlüsse geben wird. Neuigkeiten aus dem Zentralvorstand (ms) In seiner Sitzung vom 9. März hat der Zentralvorstand das Thema «Private Wildfütterungen» und mögliche Gegenmassnahmen besprochen. Solche Fütterungen stellen nicht nur aus forstlicher und wildbiologischer Sicht, sondern insbesondere im Prättigau auch aufgrund der in Vorarlberg vorrückenden Tuberkulose ein grosses Problem dar. Die pendente Funktion eines Vizeredaktors für den «Bündner Jäger/Bündner Fischer» konnte vom ZV besetzt werden. Die betreffende Person wird in der nächsten Ausgabe vorgestellt. Weitere Themen waren die Delegiertenversammlung und der BKPJV-Stand an der Higa. Nicht die Bündner Jagd und das Wild als Verlierer dastehen lassen Im Weiteren wurden an der Präsidentenversammlung nebst den interessanten Auswertungen des AJF die Anträge des erweiterten Zentralvorstandes an die Delegiertenversammlung in Müstair vorgestellt. Anträge aus den Sektionen sind wie bereits im letzten Jahr keine eingegangen. Vermutlich machen sich die Sektionen und die Jägerinnen und Jäger grössere Sorgen um die Jagd im Ganzen als um die Jagdbetriebsvorschriften. Ich sehe dies deshalb als positives Zeichen, denn bis zur DV 2017 werden einige sehr wichtige Entscheide für die Jagd fallen. Setzen wir uns darum zusammen für die richtigen Beschlüsse ein, denn schlussendlich soll nicht die Bündner Patentjagd und schon gar nicht das Wild als Verlierer dastehen. Mit Weidmannsgrüssen euer Zentralpräsident Robert Brunold 4/2016 Bündner Jäger 5
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