Exospedale,labattagliadelsindaco

34
LASTAMPA
REDAZIONE VIA XX SETTEMBRE 17
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Biella
Polemica
Societàpartecipate
Operazionerisparmio
Scontro sulla diga
dopo il sì di Cossato
Cordar Imm dovrà fondersi
nuovamente con Cordar Servizi, mentre Città Studi non si
tocca. Sono le indicazioni contenute nella relazione inviata
da Palazzo Oropa alla Corte dei
Conti, nell’ambito della razionalizzazione della spesa.
Levata di scudi delle minoranze consiliari (rappresentate
dal Pd e da Cossato Futura)
sulla delibera di giunta che dà
l’avallo al progetto di ampliamento della diga in Valsessera. Il progetto del nuovo invaso divide le amministrazioni.
L’aula di Palazzo Oropa
Servizio A PAGINA 42
Cossato approva l’invaso
Continuano a
fluire correnti
da nord-ovest
sulle regioni
alpine, ma i
venti andranno ad attenuarsi dalla
zone di pianura; nel contempo l’aria
tornerà più
fredda dalle
zone alpine,
ma le temperature resteranno ancora
miti nelle ore
diurne.
10° 20°
Oggi
CAVICCHIOLI RILANCIA CON LA REGIONE: «LASCIATECI USARE GLI SPAZI»
Ex ospedale, la battaglia del sindaco
“Sì ai detenuti psichiatrici, ma anche al dormitorio e alle associazioni”
STEFANO ZAVAGLI
BIELLA
I detenuti psichiatrici nell’ex
padiglione «Cartotto», il dormitorio per senza tetto all’ex
pronto soccorso. Il sindaco di
Biella Marco Cavicchioli rilancia. Il primo cittadino aveva giudicato «un’opportunità» l’idea di ospitare in città i
detenuti psichiatrici e ora
gioca a carte scoperte:
l’obiettivo è strappare all’Asl
e alla Regione il comodato
d’uso temporaneo di alcune
aree dell’ospedale, su tutte l’ex
pronto soccorso da adibire a
dormitorio pubblico. In principio la Regione era sembrata riluttante a frazionare la struttura, ma in attesa dell’alienazione il primo cittadino torna
alla carica: «Prima che si arrivi alla vendita che cosa facciamo? Ora credo ci sia spazio anche per qualcuna delle nostre
SI AGGRAVA LA POSIZIONE DI MARIO SORRENTINO
7° 20°
Nove mesi d’indagini, poi l’arresto e novembre la concessione dei domiciliari. Ora Mario Sorrentino, 54 anni, luogotenente dei carabinieri, figura
tra le più conosciute dell’Arma biellese, accusato di molestie sessuali (in un caso anche
ai danni di un minore) torna
in carcere. Il militare avrebbe
avuto dei contatti con persone esterne alla cerchia prevista dal regime di misura cautelare. Il fatto è stato segnalato alla procura che ha chiesto
e ottenuto dal gip di prelevare
il carabiniere e accompagnarlo in una cella della prigione di
Verbania. Nulla di più trapela
su ciò che abbia commesso
Mario Sorrentino durante il
periodo di arresti domiciliari:
probabilmente qualcosa di
Ancora una
giornata di sole
con addensamenti sulle zone alpine
di confine, ma
venti in generale
attenuazione e
temperature in
calo.
5° 19°
Venerdi’
Da poco a parzialmente nuvoloso
per passaggi
nuvolosi; addensamenti sulle zone
alpine tra pomeriggio e sera.
E PROVINCIA
MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015
Condizioni
soleggiate con
addensamenti
sulle zone alpine
di confine. Venti
in generale
attenuazione in
pianura, ancora
forti in montagna.
Domani
Servizio A PAGIAN 45
BIELLA
Che
tempo
fa
Situazione
12
Il carabiniere
torna in carcere
Il luogotenente Sorrentino
particolarmente grave, considerato il pesante aggravarsi
della sua condizione. Secondo
la ricostruzione della Procura,
La sfida
Il sindaco
Marco
Cavicchioli
vuole portare
all’ex Degli
Infermi anche
il dormitorio
pubblico
idee. Questa città deve imparare a crescere, fare un passo
verso un futuro sviluppo “sociale”». E le idee del sindaco
portano non solo al dormitorio, ma anche a spazi da adibire alle associazioni, per iniziative teatrali o musicali.
Il direttore generale dell’Asl
Gianfranco Zulian non dice di
no: «Considero interessante la
proposta del sindaco di trasferire il dormitorio pubblico al-
l’allora comandante della stazione di Mottalciata avrebbe
toccato un ragazzo di 15 anni
nelle parti intime fino a procurargli ematomi riscontrati anche dopo alcuni giorni.
I fatti risalgono al giugno
scorso. Secondo le poche indiscrezioni raccolte, pare che all’epoca Mario Sorrentino stesse indagando su un sospetto
furto di cavalli e avrebbe avvicinato il ragazzo nelle vicinanze del guado del torrente Cervo. Poi l’avrebbe portato in caserma. Una volta tornato a casa, in evidente stato confusionale, il minorenne avrebbe raccontato tutto alla sua famiglia
che risiede in un comune della
zona. Del fatto s’è cominciato a
parlare e la famiglia è andata
dal sindaco di Mottalciata, Roberto Vanzi, che ha raccolto
tutto in un esposto consegnato
in procura. Poco tempo dopo
un’ulteriore denuncia: Sorrentino, che era volontario della
Croce Rossa, avrebbe approfittato dei turni di servizio per
molestare due giovani volontari, in questo caso però maggiorenni.
[D. P.]
l’interno del vecchio presidio
ospedaliero». E nel frattempo,
dopo un incontro tenuto a Torino, Zulian vede ormai a un
passo la nascita a Biella della
«Rems» transitoria per i detenuti psichiatrici in arrivo dagli
«Opg»: «Con la Regione si sono concluse le verifiche, nel
corso delle quali è emersa la
concreta possibilità di trovare
una soluzione temporanea».
Altri servizi A PAGINA43
FURTO DA PIVANO, DUE CONDANNE
Dal Venezuela a Biella
per il colpo in gioielleria
Nel giugno del 2012 si erano
finti clienti e avevano rubato
sette rotoli di gioielli, valore
circa 62 mila euro, dalla centralissima gioielleria Pivano.
Ieri giudice Pietro Brovarone
ha condannato a 2 anni e a
600 euro di multa Marina Luz
Martinez, 55 anni, e Jennifer
Steigger Parada Martinez, 29,
entrambe venezuelane. Stessa nazionalità per Hugo Javier Marin Salgado,58 anni,
già processato e condannato
per lo stesso reato a Milano e
per cui non si è potuto procedere ulteriormente. I tre farebbero parte di una banda
internazionale che negli ultimi anni ha messo a segno importanti colpi in gioiellerie di
tutta Europa, il più eclatante
da Buccellati, a Milano. A
Ricco
bottino
Da Pivano
(nella foto)
sparirono 62
mila euro in
preziosi
Biella furono rapidissimi a distrarre il titolare ed un commesso che si accorsero solo dopo della sparizione dei preziosi:
i ladri vennero identificati grazie alle telecamere ed al riconoscimento della pupilla.
[A. F:]
12
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015
Biella e provincia .43
.
ILFUTURODELL’EXDEGLI INFERMI
“Riprendiamoci il vecchio ospedale”
Regione
«contro»
1 In più di
una occasione la
giunta Chiamparino ha fatto
capire che il
nuovo ospedale
deve essere
ceduto in blocco
e non frazionato
in più progetti
1 Senza dimo-
ra: l’idea è quella
di affiancare alla
«Rems», pure
dei locali a favore di chi è meno
fortunato, naturalmente in una
zona separata
del pronto soccorso
1 Nuove sedi
anche alle associazioni e il
Comune si farebbe da garante: «Il giorno in
cui l’immobile
sarà venduto gli
spazi saranno
lasciati liberi»
Verso un cittadella del sociale. Cavicchioli: “L’apertura della Rems il cavallo di Troia”
STEFANO ZAVAGLI
BIELLA
Il Pd
«Discutiamone
conicittadini»
Creare in tempo zero una cittadella dedicata al sociale. Come
l’antico Ulisse, il sidaco ha un
piano e tenterà di attuarlo: «Faremo della Rems transitoria il
nostro cavallo di Troia», va dicendo Marco Cavicchioli. Pensa al dormitorio, alle attività teatrali e persino ai Bersaglieri.
Tutti a rianimare il quartiere
sanitario che fu. L’amministrazione di Biella punta a entrare
nel vecchio ospedale, ora che
tutto sembra diventare un po’
meno off limits. Secondo Cavicchioli «l’opportunità Rems»,
con l’arrivo nell’ex Cartotti
d’una dozzina di detenuti psichiatrici, infrangerà la posizione della Regione che non voleva
frazionare la struttura. Come
confermato di recente da piazza Castello con la bocciatura
della soluzione Alberghiero,
avanzata dalla Provincia. Pizzicato, sul tema, persino dalle telecamere Rai ora il sindaco ragiona per l’ex «Degli Infermi» al
presente e nell’attesa dell’alienazione si pone un quesito:
«Pensiamo al futuro, ma nel
frattempo? Non si possono dare
in comodato delle aree finalizzate ad attività socio-culturali?
Penso che ora potranno essere
ascoltate anche le nostre idee».
prio restando al «Degli Infermi» aveva generato furenti polemiche, specialmente da parte
della Lega Nord. Ma sul tema
«profughi» Cavicchioli ha una
visione diversa: «Non può gestirli tutti Biella, ogni comune
di questo territorio dovrà fare
la sua parte».
Emergenza freddo
Attività sociali
Il sindaco nel frattempo incassa segnali d’apertura da Gianfranco Zulian, direttore generale dell’Asl che alla fine è la vera proprietaria dell’immobile.
Ed è in attesa dell’asta pubblica
che richiederà anni per la vendita e, chissà, quante volte rischierà di andare deserta come
capitato ad Asti. L’amministrazione ha già una priorità su tutte: «Stiamo lavorando per trovare una soluzione alternativa
al dormitorio, così non si può
più proseguire. E dobbiamo lavorarci adesso, non possiamo
arrivare al prossimo inverno
impreparati». L’idea è quella di
affiancare alla «Rems», pure
dei locali a favore di chi è meno
fortunato, naturalmente in una
zona separata: «Sto pensando
all’ex pronto soccorso - rivela il
sindaco Cavicchioli -, ha già i
servizi, non occorrono grossi
interventi». Una soluzione che
inevitabilmente crea un collegamento pure sul tema dell’emergenza profughi, che pro-
I destino del «Degli Infermi» se
nel presente pare destinato a
raccogliere delle soluzioni tampone, sul futuro resta tutto da
disegnare. Risultato d’una politica che negli anni ha faticato a
programmare per trovare una
soluzione immediata nel momento dell’entrata in funzione
della nuova struttura sanitaria
di Ponderano. Così pur di non
far deteriorare l’immobile, dopo la Rems il Comune punta a
ottenere degli spazi in comodato d’uso. Non è un segreto che
durante l’inverno qualcuno si
sia già infilato nei vecchi corridoi dell’ospedale in cerca di una
brandina per trascorrere la
notte in un luogo coperto. «Se
riusciamo ad inserire anche
delle iniziative legate alle associazioni - conclude il sindaco
Cavicchioli -, il Comune naturalmente si farebbe da garante:
nessuno ha intenzione di mettere le tende, il giorno in cui
l’immobile sarà venduto gli
spazi saranno lasciati liberi».
1 Il futuro del vec-
Sale e corridoi abbandonati da 4 mesi
Due immagini dell’ex Degli Infermi, svuotato alla
fine di novembre per il trasloco nel nuovo
ospedale: ora si riapre il dibattito sul suo futuro
FOTO CORRADO MICHELETTI
Il direttore Asl
“Sfruttando gli spazi
si evita il degrado”
L’alienazione del «Degli Infermi» richiederà anni, cambieranno i vertici Asl, forse anche
le esigenze del territorio. Entro fine mese, tuttavia, l’amministrazione dell’Azienda sanitaria completerà la perizia tecnica per definire l’attuale valore complessivo dell’ex ospedale. Ma non sarà una cifra da acquisto «chiavi in mano». Per
questo motivo Gianfranco Zulian, direttore generale dell’Asl, si dice possibilista sulla
riconversione temporanea di
alcune aree: «Ritengo interessante la proposta del sindaco
Cavicchioli di trasferire il dormitorio pubblico all’interno
del vecchio presidio ospedaliero - spiega -: l’area destinata ai
pazienti degli ex Opg e l’area
adibita a dormitorio potrebbero utilizzare gli stessi impianti.
Inoltre questa soluzione consentirebbe un parziale utilizzo
dell’immobile evitando che si
deteriori ulteriormente». L’altro giorno il direttore Zulian è
stato in Regione proprio per
Il direttore Asl Zulian
parlare della possibilità di
ospitare in città i detenuti psichiatrici: «Con la Regione si
sono concluse le verifiche, nel
corso delle quali è emersa la
concreta possibilità di trovare
una soluzione temporanea.
Con l’aiuto della Regione si
pensa di attivare l’area nel Padiglione Cartotti, dopo aver
provveduto alla necessaria sistemazione degli impianti».
chio ospedale? Per il
circolo Pd di Biella, prima di pensare al riuso
immediato di quell’area che comprende,
oltre al monoblocco
degli Anni 30, diversi
edifici storici tra i quali
una chiesa, occorre ragionare sullo sviluppo
urbanistico di tutta la
parte orientale della
città dove campeggiano altri stabili abbandonati, come gli ex lanifici Rivetti. Così il circolo guidato dal segretario Enrico Zegna ha
organizzato tre incontri per aprire un confronto. «Il ruolo della
politica, e quindi dei
partiti, è prima di tutto
quello di offrire ai cittadini spazi di partecipazione e di confronto
pubblico», dice Zegna.
L’obiettivo è guardare
al di là del presente per
individuare le necessità del futuro. Per prima cosa si parte dalla
storia: al primo incontro, l’8 aprile nel salone Arci provinciale
(strada alla Fornace 8/
b, Biella, ore 21), si esaminerà l’evoluzione
urbana di Biella con
l’architetto Cesare Piva. Il 10 aprile (dalle 14
alle 16,30) sarà il giorno della visita del perimetro interno dell’ex
ospedale, per vedere
gli edifici e scoprire
quali sono tutelati o
vincolati. Il terzo incontro sarà il 17 aprile
alle 21 a Città Studi per
riprendere in mano le
idee sulla riqualificazione emerse dal concorso indetto dal Comune nel 2013, che
prevedevano usi residenziali, commerciali e
culturali.
[F. FOS.]
12 45
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015
Ivrea e Canavese .49
.
ANAVESE
C
Danni e disagi in Valsoana per il vento
Il forte vento di ieri ha portato danni in valle Soana:
provinciale bloccata in diversi punti per il crollo di
alberi (foto). Il vento ha sradicato il tetto di alcune
abitazioni a Valprato. I vigili del fuoco, gli Aib di
Pont Canavese e squadre dell’Enel sono intervenute
in diversi punti, anche per blackout elettrici. [A. PRE.]
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Rischia la
denuncia
Scarmagno
Il ragazzo, che
ha 16 anni,
rischia una
denuncia per
interruzione
di pubblico
servizio:
l’autobus è
rimasto
fermo per
oltre 50
minuti
Rogo Olivetti, i sette imputati
tutti rinviati a giudizio
Accusati di incendio doloso in concorso, il processo dal 14 ottobre
FOTO PREVIATI
Cuorgnè
il caso
Insulti all’autista Gtt
e parapiglia sul bus
Minorenne nei guai
GIAMPIERO MAGGIO
S
ono stati rinviati a giudizio
i 7 imputati accusati di incendio colposo in concorso
e considerati responsabili, a vario titolo, per il rogo che il 19
marzo di due anni fa distrusse
parte del comprensorio industriale ex Olivetti, a Scarmagno.
Così ha deciso, ieri, il gup del
minuti Tribunale di Ivrea, Alessandro
È il tempo Scialabba. Il processo prenderà
stimato il via il 14 ottobre.
Blocca le porte per
aspettare gli amici
poi si ribella
al conducente
20
dall’innesco
del rogo alla
propagazione
dell’incendio
al capannone
500
dipendenti
La forza
lavoro delle
quattro
aziende
coinvolte dal
devastante
incendio di
due anni fa
ALESSANDRO PREVIATI
L’accusa e gli imputati
Passa la linea del sostituto procuratore, Lorenzo Boscagli, che
basa l’accusa su un principio
cardine: a scatenare il rogo è
stato l’uso del cannello con
fiamma ossidrica da parte di
due artigiani, incaricati di effettuare alcuni lavori di manutenzione al tetto del capannone C.
Quel pomeriggio del 19 marzo in
cima alla struttura, per ripristinare alcuni lucernari, c’erano
Emanuele Giampaolo e Luca
Blessent. Secondo le perizie la
fiamma ossidrica ha fuso le vele
antigrandine, poi collassate sul
plexiglas esterno del lucernario
e su quello sottostante. Il tutto
sarebbe finito su materiale altamente infiammabile presente
nel magazzino di CellTel. Oltre
ai due operai è stato rinviato a
giudizio anche Bruno Guglielmetti, titolare della Omg, ditta
che aveva in subappalto per
conto della Manutencop i lavori
di manutenzione. Più complessa la posizione degli altri 4 imputati: Domenico Pellegrini, ex
ad di CellTel è chiamato in causa perché l’azienda, come dico-
REPORTERS
Quattro aziende in ginocchio
Sotto accusa i due operai che lavoravano sul tetto con la fiamma ossidrica, il
titolare della Omg, e altri 4 imputati per l’assenza di un piano antincendio
Il bullo insulta l’autista che anziché incassare, ferma il pullman e chiama i carabinieri,
sotto lo sguardo soddisfatto
degli altri passeggeri. E’ successo l’altro pomeriggio a
Cuorgnè, sul bus Gtt della linea Pont Canavese-Rivarolo.
Il sedicenne, adesso, è nei
guai: rischia una denuncia alla
procura dei minori di Torino.
La corsa bloccata
Lorenzo
Boscagli
Per il pm
l’incendio è
partito dalla
fiamma
ossidrica dei
due operai
Ivrea
no le carte del pm, non aveva
predisposto un piano per limitare i danni in caso di incendio,
mentre Luca Barengo, Rosario
D’Addio e Domenico Voiglio, responsabili, a vario titolo, di Manutencop sono finiti alla sbarra
perché, nei fabbricati, non esisteva un piano anti incendio.
Le difese
Tutto sarebbe accaduto in un
lasso di tempo stimato in 20 minuti. «Possibile tutto questo disastro in così poco tempo? E poi
perché non è stato approfondito
l’aspetto, emerso anche nella fase iniziale delle perizie, che il ro-
go possa essere partito dall’interno?» chiedono Danilo Armanni e Giuliano Arimondo, difensori dei due artigiani (Arimondo è il legale anche di Guglielmetti). Ancora Armanni:
«E’ stato dimostrato che all’interno c’erano, stipati, 102 mila
telefonini con batteria al litio. Il
fuoco potrebbe essere stato innescato da un cortocircuito».
Del capannone C, dove lavoravano 500 persone e, oltre a CellTel altre 3 aziende, non si è salvato nulla. «Abbiamo chiesto integrazioni alle indagini, ma sarà
difficile che accolgano le nostre
richieste» dicono i difensori.
La dinamica dell’accaduto è
attualmente al vaglio dei carabinieri della compagnia
d’Ivrea. Il giovane, intorno
alle 15, alla prima fermata di
Cuorgnè, sarebbe salito sul
bus bloccando le porte, in attesa dell’arrivo di altri coetanei, tutti diretti alla stazione
di Rivarolo per proseguire, in
treno, il viaggio verso Torino.
L’atteggiamento del sedicenne non è sfuggito all’autista:
con la porta aperta, del resto,
i sistemi di sicurezza non
permettono al bus di rimettersi in marcia. Al doveroso
richiamo del conducente, il
giovane ha reagito in malo
modo, apostrofandolo con epiteti tutt’altro che gentili. Poi,
una volta giunti gli altri ragazzini, la sequenza di insulti è
continuata, anche perché l’autista ha chiesto al giovane di
mostragli il biglietto. Altri passeggeri, sorpresi dall’atteggiamento violento del sedicenne,
hanno provato a intervenire: il
ragazzo, però, ha perso la testa
e ha cominciato a insultare anche loro. A quel punto, temendo che la situazione potesse
degenerare, l’autista ha chiesto lumi alla centrale operativa della Gtt che ha autorizzato
la chiamata al 112 e lo stop della corsa verso Rivarolo.
Rischio denuncia
Di fronte alle scuole medie di
Cuorgnè, l’autista ha tirato il
freno a mano e ha bloccato il
bus, incassando un’altra sequela di insulti. Il sedicenne, evidentemente stizzito, ha persino chiamato il padre che si è
prontamente recato sul posto.
Per fortuna, un attimo prima,
sono arrivati anche i carabinieri. Il giovane è stato identificato e invitato a scendere. Oltre a
una segnalazione per minacce,
rischia una denuncia alla procura dei minori per interruzione di pubblico servizio, dal momento che il bus è rimasto fermo per oltre 50 minuti a Cuorgnè. Un’attesa più che sufficiente a far perdere la coincidenza con il treno per Torino a
tutti gli altri passeggeri.
Cuorgnè
Oncologia, la polemica Tombini vecchi e pericolosi
si sposta su Facebook Dopo l’incidente, via ai controlli
Il dibattito su Oncologia, reparto dell’ospedale di Ivrea
che un comitato di cittadini
vuole difendere dal rischio
chiusura (sono state raccolte
6 mila firme), si sposta su Facebook. Cè chi attacca l’assessore regionale alla Sanità,
Antonio Saitta: «Sulla sua
pagina personale ha definito
isterici alcuni cittadini canavesani che si oppongono alla
chiusura». Alla mail dell’assessore sono arrivate, oltre
alla richiesta di scuse, anche
alcune domande per chiarire
la situazione del reparto.
Saitta ha risposto: «Nessun
problema a porre le mie scuse, ma quella parola non era
REPORTERS
L’assessore Antonio Saitta
indirizzata ai sottoscrittori
della petizione ma a chi mi accusava di perseguire interessi
occulti». Quanto al reparto,
Saitta ribadisce: «Oncologia
non chiude e i pazienti non dovranno essere trasferiti in altri
ospedali».
[G. MAG.]
La mancata manutenzione
dei tombini potrebbe essere la causa dell’anomalo incidente che si è verificato,
lunedì sera, sull’ex statale
460, tra Pont Canavese e
Cuorgnè.
All’altezza della circonvallazione di Priacco, un automobilista di Milano al volante della propria Volkswagen
Passat, si è fermato lungo la
banchina della variante in direzione Ceresole. L’auto, improvvisamente, è sprofondata verso il basso: la ruota anteriore destra, infatti, ha
sfondato una delle griglie realizzate a lato della strada
per convogliare l’acqua pio-
vana. Griglia che, secondo i
primi accertamenti, non ha resistito al peso del veicolo. L’uomo è rimasto bloccato lungo la
variante e ha chiamato il 112.
Sul posto i carabinieri di Ronco Canavese per i rilievi del caso. L’auto, parzialmente danneggiata, è stata poi recuperata con un carro attrezzi.
Purtroppo, tutte le griglie
posizionate in quel tratto dell’ex statale 460, risulterebbero
pericolanti, perché appoggiate
su uno strato di asfalto ormai
sgretolato. «Abbiamo ricevuto
la segnalazione dell’incidente
– dice il sindaco di Cuorgnè,
Beppe Pezzetto – per fortuna
nessuno si è fatto male».
La griglia
ha ceduto
La Passat
dell’automobilista
milanese
rimasta
incastrata nel
tombino che
si è aperto
sotto la ruota
La competenza della circonvallazione, al momento, è
della città metropolitana.
«Per questo motivo abbiamo
contattato il vicesindaco Alberto Avetta – aggiunge Pezzetto – a breve partiranno i
controlli su tutto il tratto di
FOTO PREVIATI
strada interessato». La fragilità delle griglie, più che per
le auto di passaggio, è un vero e proprio pericolo per le
motociclette. Per questo motivo il Comune ha subito sollecitato l’intervento dell’ente
[A. PRE.]
competente.
12 45 67 18
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015
Metropoli .51
.
ETROPOLI
M
Moncalieri, arrestato rapinatore
Dopo aver fatto salire sulla sua auto una prostituta
ha tentato di strangolarla finché lei non gli ha
consegnato la borsetta. È avvenuto nella notte a
Moncalieri, dove i carabinieri hanno arrestato un
27enne di Carmagnola. L’uomo è stato fermato
sulla 393 per Villastellone.
[G. LEG]
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Fosca
Gennari
Vinovo
49 anni,
ex manager
di Alpitour
e oggi
insegnante
all’università
Bicocca di
Milano, è
l’unica
candidata
donna
L’apertura di Mondo Juve
slitta ancora di un anno
Ma le banche hanno sbloccato il finanziamento di 47 milioni di euro
MASSIMO MASSENZIO
Venaria
Il cartello all’ingresso del cantiere annuncia l’apertura nel
2015, ma per vedere in funzione l’attesissimo parco commerciale di Mondo Juve bisognerà aspettare più di un anno. Se lo slittamento della fine
dei lavori del primo lotto era
comunque nell’aria da tempo,
la buona notizia arriva alle
banche, con il finanziamento
di 47,5 milioni di euro erogato
da Bnl e Unicredit al Gruppo
Gilardi. Era il tassello mancante per garantire il completamento dei lavori e soprattutto la rivoluzione dell’assetto viario tra Nichelino e Vinovo. Con l’arrivo di uno dei più
grandi ipermercati del Piemonte in quella zona transiteranno infatti più di 8 mila veicoli al giorno e saranno necessari circa 18 milioni di euro
per costruire nuove arterie di
deflusso e potenziare via Debouchè e via Scarrone.
Per la poltrona di sindaco
dopo 37 anni torna
in corsa anche una donna
GIANNI GIACOMINO
Darà lavoro a 1500 persone
Cantieri fino al 2016
Il finanziamento di 47 milioni
assicura che Mondo Juve si
farà e dovrebbe dare un’accelerata ai lavori, con fine cantiere prevista entro l’estate
del 2016. «L’operazione conclusa vuole essere un segnale
di particolare attenzione verso il settore edilizio – spiegano
Pietro Muscetta, Unicredit e
Regina Corradini D’Arienzo,
Bnl - Vogliamo essere vicini
alle esigenze del territorio
contribuendo allo sviluppo
economico e sociale».
Il progetto prevede un ipermercato Bennet, due gallerie commerciali, punti ristorazione,
un distributore di carburanti. Ancora incerta invece una grande area giochi e divertimento
120
milioni di euro
È l’ammontare
complessivo degli
investimenti per
Mondo Juve
Il progetto
Il primo lotto comprende un
ipermercato Bennet, due gallerie commerciali, edifici adibiti a ristorazione e un distributore di carburanti. L’investimento complessivo sarà di
circa 120 milioni di euro e la
ricaduta occupazionale prevista è di 1500 posti di lavoro. Pochi mesi dopo l’apertura dovrebbe partire anche il secondo
lotto, un parco commerciale in-
Moncalieri
teramente sull’area di Vinovo.
Sulla terza parte dell’intervento, invece, ci sono ancora molte
incertezze. In particolare sulle
possibilità di realizzazione di
un’area giochi e divertimento,
sempre a Vinovo, alla quale sono strettamente collegati altri
investimenti sulla viabilità.
La viabilità
In base all’ultimo protocollo
d’intesa la «complanare» Borgaretto-Debouchè è stata infatti rinviata al 2018, suscitando
non poche perplessità da parte
delle amministrazioni comunali. Se la nuova variante è comunque un’opera fondamenta-
le anche nell’ottica della pedonalizzazione di Stupinigi, qualche dubbio in più rimane sull’effettiva realizzazione del sottopasso all’altezza del villaggio
Dega. A Vinovo c’è comunque
cauto ottimismo: «Il fatto che i
lavori di viabilità possano finalmente partire ci tranquillizza –
commenta il sindaco Gianfranco Guerrini – Ci auguriamo che
tutte le opere previste possano
essere realizzate». Sulla stessa
linea anche il vice sindaco di Nichelino, Franco Fattori: «Speriamo che la copertura finanziaria possa garantire un rilancio dei lavori che, in questi mesi, sono stati un po’ rallentati».
Collegno
GIUSEPPE LEGATO
PATRIZIO ROMANO
Una paziente ha fatto denuncia
calieri, convinti dal racconto
della ex paziente hanno chiesto
e ottenuto un decreto di perquisizione dal pm Lisa Bergamasco. Nello studiolo di Moncalieri hanno trovato fiale di anestetico e trapani da dentista. L’uomo è indagato per esercizio
abusivo della professione.
Sciopero bianco all’Asl To3.
Ieri mattina alcune lavoratrici
del settore delle pulizie dell’ospedale di Rivoli e degli uffici di Collegno hanno fatto
sciopero bianco e assemblee.
«Chiedono - dichiara Sabatino Basile della Fisascat Cisl -,
di far rientrare come ore ordinarie quelle che oggi vengono
date come straordinario per
svolgere il servizio». Perché,
sostiene, c’è stato un taglio del
25% delle ore, con una decurtazione in busta paga. Poi, nel
pomeriggio, Cisl e Uil hanno
incontrato l’assessore regionale Antonio Saitta. «Un dia-
La corsa per diventare sindaco
della Reale è entrata nel vivo. E
stavolta, all’ombra della Reggia, si sfideranno ben sei candidati: tutti contro tutti. Tra vecchie alleanze, volti nuovi e ricerca di conferme. Riscende in
campo anche l’ex sindaco Giuseppe Catania che sarà in lista
con la candidata Fosca Gennari, 49 anni, ex manager di Alpitour e oggi insegnante all’università Bicocca, a Milano. La
Gennari, unica donna in corsa
dopo 37 anni, scelta da Catania
4 anni fa per guidare il settore
Cultura, sarà supportata anche da altri due «vecchi» del
gruppo: il vice sindaco Vincenzo Russo e l’assessore Alessandro Brescia. La donna avrà alle
spalle due liste civiche, la storica «Uniti per Cambiare», e
«Progetto Comune», sbocciato
dai resti dell’Udc.
«Per governare Venaria occorre una nuova mentalità,
ma anche esperienza e competenza, la scelta di proporre
una donna è coraggiosa» dice
la Gennari.
Intanto, ieri, il Pd ha presentato la sua squadra che, insieme a Moderati, Psi, Scelta Civica, Centro Democratico, Altra
Sinistra per Venaria e Venaria
Adesso Giovane, sostiene l’ex
consigliere provinciale Salvino
Ippolito. «Sono soddisfatto: abbiamo coinvolto persone giovani e valide, impegnate nel socia-
le, ma pure grandi professionalità, anche se non iscritte al partito
- ammette Elio Perotto, segretario cittadino del Pd - ma è questa
la nuova filosofia da seguire».
La settimana scorsa si era invece presentato all’elettorato
Saverio Mercadante, imprenditore di 56 anni e responsabile in
città per la Cna (Confederazione nazionale artigianato e piccola e media impresa). Sarà sostenuto dalle liste civiche
«Cambiano Venaria Reale» e
«Venaria Punto e a Capo», guidata dall’ex assessore Giuseppe
Lumetta.
Ci sono poi i 5Stelle con Roberto Falcone, 48 anni, quadro
di una multinazionale americana dell’informatica. E poi due
consiglieri uscenti di opposizione Pino Capogna e Luigi Tinozzi, per molto tempo compagni
di partito in Forza Italia. Capogna, 41 anni, ora correrà invece
per Fratelli d’Italia e Per Venaria Capogna sindaco. «Il mio
obiettivo è far ripartire una città inchiodata da personalismi e
steccati ideologici, ma senza
false promesse» ammette Capogna. Tinozzi, commerciante
di 57 anni, una lunga esperienza
amministrativa alle spalle, è invece supportato da Lega Nord e
Forza Italia. È invece decaduta
la candidatura di Gian Carlo Perosino che, in un primo tempo
poteva contare su Sel, Verdi e
Rifondazione. Le prime due realtà politiche dovrebbe invece
confluire con Mercadante.
Settimo
Era solo odontotecnico Tagli su orari pulizie
ma faceva il dentista
Sciopero all’Asl To3
E’ finito nei guai un odontotecnico di Moncalieri di 43 anni con studio in pieno centro
cittadino.
Secondo i carabinieri e la
Procura avrebbe agito a tutti
gli effetti da dentista pur non
avendone titolo. Tutto è partito da una denuncia, presentata, venerdì scorso in caserma,
da una donna residente in città che raccontava come
l’odontotecnico l’avrebbe operata alla fine del 2006 costringendola a una serie di interventi correttivi negli anni successivi (spesa 4000 euro). I
militari della stazione di Mon-
FOTO C. SERGI
Riapre con un dipinto
il sottopasso di via Leini
NADIA BERGAMINI
FOTO ROMANO
I dipendenti in sciopero
logo franco - confida Basile Saitta ci ha garantito che seguirà la situazione. Abbiamo chiesto un tavolo di monitoraggio
con i sindacati e la direzione
aziendale, per capire dove intervenire, con le risorse attuali,
per aggiungere ore». Un passo
avanti. «Ma stiamo in allerta».
Dopo sette mesi di chiusura
e disagi per la circolazione,
oggi viene completamente
riaperto il sottopasso di via
Leini. Totalmente ristrutturato e adattato alle esigenze
dei disabili, con l’abbattimento delle barriere architettoniche, la parte pedonale
e una corsia erano già utilizzabili da metà febbraio.
Con i lavori di asfaltatura
che comprendono anche la
rotonda di via Schiapparelli e il completamento della
segnaletica orizzontale,
l’opera adesso può dirsi
completata. Una piacevole
FOTO BERGAMINI
L’opera realizzata dai ragazzi
sorpresa allieterà l’inaugurazione dell’opera: la «decorazione» del muro del passaggio pedonale, realizzato
dagli alunni della scuola media Gramsci, che hanno realizzato un bellissimo skyline
della città di Settimo dipinto
con i colori della pace.