34 LASTAMPA REDAZIONE VIA XX SETTEMBRE 17 BIELLA 13900 TELEFONO 015 8352611 FAX 015 2522379 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/BIELLA PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. BIELLA, VIA COLOMBO 4 TELEFONO 015 2522926 - 015 8353508 FAX 015 2522940 Biella Polemica Societàpartecipate Operazionerisparmio Scontro sulla diga dopo il sì di Cossato Cordar Imm dovrà fondersi nuovamente con Cordar Servizi, mentre Città Studi non si tocca. Sono le indicazioni contenute nella relazione inviata da Palazzo Oropa alla Corte dei Conti, nell’ambito della razionalizzazione della spesa. Levata di scudi delle minoranze consiliari (rappresentate dal Pd e da Cossato Futura) sulla delibera di giunta che dà l’avallo al progetto di ampliamento della diga in Valsessera. Il progetto del nuovo invaso divide le amministrazioni. L’aula di Palazzo Oropa Servizio A PAGINA 42 Cossato approva l’invaso Continuano a fluire correnti da nord-ovest sulle regioni alpine, ma i venti andranno ad attenuarsi dalla zone di pianura; nel contempo l’aria tornerà più fredda dalle zone alpine, ma le temperature resteranno ancora miti nelle ore diurne. 10° 20° Oggi CAVICCHIOLI RILANCIA CON LA REGIONE: «LASCIATECI USARE GLI SPAZI» Ex ospedale, la battaglia del sindaco “Sì ai detenuti psichiatrici, ma anche al dormitorio e alle associazioni” STEFANO ZAVAGLI BIELLA I detenuti psichiatrici nell’ex padiglione «Cartotto», il dormitorio per senza tetto all’ex pronto soccorso. Il sindaco di Biella Marco Cavicchioli rilancia. Il primo cittadino aveva giudicato «un’opportunità» l’idea di ospitare in città i detenuti psichiatrici e ora gioca a carte scoperte: l’obiettivo è strappare all’Asl e alla Regione il comodato d’uso temporaneo di alcune aree dell’ospedale, su tutte l’ex pronto soccorso da adibire a dormitorio pubblico. In principio la Regione era sembrata riluttante a frazionare la struttura, ma in attesa dell’alienazione il primo cittadino torna alla carica: «Prima che si arrivi alla vendita che cosa facciamo? Ora credo ci sia spazio anche per qualcuna delle nostre SI AGGRAVA LA POSIZIONE DI MARIO SORRENTINO 7° 20° Nove mesi d’indagini, poi l’arresto e novembre la concessione dei domiciliari. Ora Mario Sorrentino, 54 anni, luogotenente dei carabinieri, figura tra le più conosciute dell’Arma biellese, accusato di molestie sessuali (in un caso anche ai danni di un minore) torna in carcere. Il militare avrebbe avuto dei contatti con persone esterne alla cerchia prevista dal regime di misura cautelare. Il fatto è stato segnalato alla procura che ha chiesto e ottenuto dal gip di prelevare il carabiniere e accompagnarlo in una cella della prigione di Verbania. Nulla di più trapela su ciò che abbia commesso Mario Sorrentino durante il periodo di arresti domiciliari: probabilmente qualcosa di Ancora una giornata di sole con addensamenti sulle zone alpine di confine, ma venti in generale attenuazione e temperature in calo. 5° 19° Venerdi’ Da poco a parzialmente nuvoloso per passaggi nuvolosi; addensamenti sulle zone alpine tra pomeriggio e sera. E PROVINCIA MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 Condizioni soleggiate con addensamenti sulle zone alpine di confine. Venti in generale attenuazione in pianura, ancora forti in montagna. Domani Servizio A PAGIAN 45 BIELLA Che tempo fa Situazione 12 Il carabiniere torna in carcere Il luogotenente Sorrentino particolarmente grave, considerato il pesante aggravarsi della sua condizione. Secondo la ricostruzione della Procura, La sfida Il sindaco Marco Cavicchioli vuole portare all’ex Degli Infermi anche il dormitorio pubblico idee. Questa città deve imparare a crescere, fare un passo verso un futuro sviluppo “sociale”». E le idee del sindaco portano non solo al dormitorio, ma anche a spazi da adibire alle associazioni, per iniziative teatrali o musicali. Il direttore generale dell’Asl Gianfranco Zulian non dice di no: «Considero interessante la proposta del sindaco di trasferire il dormitorio pubblico al- l’allora comandante della stazione di Mottalciata avrebbe toccato un ragazzo di 15 anni nelle parti intime fino a procurargli ematomi riscontrati anche dopo alcuni giorni. I fatti risalgono al giugno scorso. Secondo le poche indiscrezioni raccolte, pare che all’epoca Mario Sorrentino stesse indagando su un sospetto furto di cavalli e avrebbe avvicinato il ragazzo nelle vicinanze del guado del torrente Cervo. Poi l’avrebbe portato in caserma. Una volta tornato a casa, in evidente stato confusionale, il minorenne avrebbe raccontato tutto alla sua famiglia che risiede in un comune della zona. Del fatto s’è cominciato a parlare e la famiglia è andata dal sindaco di Mottalciata, Roberto Vanzi, che ha raccolto tutto in un esposto consegnato in procura. Poco tempo dopo un’ulteriore denuncia: Sorrentino, che era volontario della Croce Rossa, avrebbe approfittato dei turni di servizio per molestare due giovani volontari, in questo caso però maggiorenni. [D. P.] l’interno del vecchio presidio ospedaliero». E nel frattempo, dopo un incontro tenuto a Torino, Zulian vede ormai a un passo la nascita a Biella della «Rems» transitoria per i detenuti psichiatrici in arrivo dagli «Opg»: «Con la Regione si sono concluse le verifiche, nel corso delle quali è emersa la concreta possibilità di trovare una soluzione temporanea». Altri servizi A PAGINA43 FURTO DA PIVANO, DUE CONDANNE Dal Venezuela a Biella per il colpo in gioielleria Nel giugno del 2012 si erano finti clienti e avevano rubato sette rotoli di gioielli, valore circa 62 mila euro, dalla centralissima gioielleria Pivano. Ieri giudice Pietro Brovarone ha condannato a 2 anni e a 600 euro di multa Marina Luz Martinez, 55 anni, e Jennifer Steigger Parada Martinez, 29, entrambe venezuelane. Stessa nazionalità per Hugo Javier Marin Salgado,58 anni, già processato e condannato per lo stesso reato a Milano e per cui non si è potuto procedere ulteriormente. I tre farebbero parte di una banda internazionale che negli ultimi anni ha messo a segno importanti colpi in gioiellerie di tutta Europa, il più eclatante da Buccellati, a Milano. A Ricco bottino Da Pivano (nella foto) sparirono 62 mila euro in preziosi Biella furono rapidissimi a distrarre il titolare ed un commesso che si accorsero solo dopo della sparizione dei preziosi: i ladri vennero identificati grazie alle telecamere ed al riconoscimento della pupilla. [A. F:] 12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 Biella e provincia .43 . ILFUTURODELL’EXDEGLI INFERMI “Riprendiamoci il vecchio ospedale” Regione «contro» 1 In più di una occasione la giunta Chiamparino ha fatto capire che il nuovo ospedale deve essere ceduto in blocco e non frazionato in più progetti 1 Senza dimo- ra: l’idea è quella di affiancare alla «Rems», pure dei locali a favore di chi è meno fortunato, naturalmente in una zona separata del pronto soccorso 1 Nuove sedi anche alle associazioni e il Comune si farebbe da garante: «Il giorno in cui l’immobile sarà venduto gli spazi saranno lasciati liberi» Verso un cittadella del sociale. Cavicchioli: “L’apertura della Rems il cavallo di Troia” STEFANO ZAVAGLI BIELLA Il Pd «Discutiamone conicittadini» Creare in tempo zero una cittadella dedicata al sociale. Come l’antico Ulisse, il sidaco ha un piano e tenterà di attuarlo: «Faremo della Rems transitoria il nostro cavallo di Troia», va dicendo Marco Cavicchioli. Pensa al dormitorio, alle attività teatrali e persino ai Bersaglieri. Tutti a rianimare il quartiere sanitario che fu. L’amministrazione di Biella punta a entrare nel vecchio ospedale, ora che tutto sembra diventare un po’ meno off limits. Secondo Cavicchioli «l’opportunità Rems», con l’arrivo nell’ex Cartotti d’una dozzina di detenuti psichiatrici, infrangerà la posizione della Regione che non voleva frazionare la struttura. Come confermato di recente da piazza Castello con la bocciatura della soluzione Alberghiero, avanzata dalla Provincia. Pizzicato, sul tema, persino dalle telecamere Rai ora il sindaco ragiona per l’ex «Degli Infermi» al presente e nell’attesa dell’alienazione si pone un quesito: «Pensiamo al futuro, ma nel frattempo? Non si possono dare in comodato delle aree finalizzate ad attività socio-culturali? Penso che ora potranno essere ascoltate anche le nostre idee». prio restando al «Degli Infermi» aveva generato furenti polemiche, specialmente da parte della Lega Nord. Ma sul tema «profughi» Cavicchioli ha una visione diversa: «Non può gestirli tutti Biella, ogni comune di questo territorio dovrà fare la sua parte». Emergenza freddo Attività sociali Il sindaco nel frattempo incassa segnali d’apertura da Gianfranco Zulian, direttore generale dell’Asl che alla fine è la vera proprietaria dell’immobile. Ed è in attesa dell’asta pubblica che richiederà anni per la vendita e, chissà, quante volte rischierà di andare deserta come capitato ad Asti. L’amministrazione ha già una priorità su tutte: «Stiamo lavorando per trovare una soluzione alternativa al dormitorio, così non si può più proseguire. E dobbiamo lavorarci adesso, non possiamo arrivare al prossimo inverno impreparati». L’idea è quella di affiancare alla «Rems», pure dei locali a favore di chi è meno fortunato, naturalmente in una zona separata: «Sto pensando all’ex pronto soccorso - rivela il sindaco Cavicchioli -, ha già i servizi, non occorrono grossi interventi». Una soluzione che inevitabilmente crea un collegamento pure sul tema dell’emergenza profughi, che pro- I destino del «Degli Infermi» se nel presente pare destinato a raccogliere delle soluzioni tampone, sul futuro resta tutto da disegnare. Risultato d’una politica che negli anni ha faticato a programmare per trovare una soluzione immediata nel momento dell’entrata in funzione della nuova struttura sanitaria di Ponderano. Così pur di non far deteriorare l’immobile, dopo la Rems il Comune punta a ottenere degli spazi in comodato d’uso. Non è un segreto che durante l’inverno qualcuno si sia già infilato nei vecchi corridoi dell’ospedale in cerca di una brandina per trascorrere la notte in un luogo coperto. «Se riusciamo ad inserire anche delle iniziative legate alle associazioni - conclude il sindaco Cavicchioli -, il Comune naturalmente si farebbe da garante: nessuno ha intenzione di mettere le tende, il giorno in cui l’immobile sarà venduto gli spazi saranno lasciati liberi». 1 Il futuro del vec- Sale e corridoi abbandonati da 4 mesi Due immagini dell’ex Degli Infermi, svuotato alla fine di novembre per il trasloco nel nuovo ospedale: ora si riapre il dibattito sul suo futuro FOTO CORRADO MICHELETTI Il direttore Asl “Sfruttando gli spazi si evita il degrado” L’alienazione del «Degli Infermi» richiederà anni, cambieranno i vertici Asl, forse anche le esigenze del territorio. Entro fine mese, tuttavia, l’amministrazione dell’Azienda sanitaria completerà la perizia tecnica per definire l’attuale valore complessivo dell’ex ospedale. Ma non sarà una cifra da acquisto «chiavi in mano». Per questo motivo Gianfranco Zulian, direttore generale dell’Asl, si dice possibilista sulla riconversione temporanea di alcune aree: «Ritengo interessante la proposta del sindaco Cavicchioli di trasferire il dormitorio pubblico all’interno del vecchio presidio ospedaliero - spiega -: l’area destinata ai pazienti degli ex Opg e l’area adibita a dormitorio potrebbero utilizzare gli stessi impianti. Inoltre questa soluzione consentirebbe un parziale utilizzo dell’immobile evitando che si deteriori ulteriormente». L’altro giorno il direttore Zulian è stato in Regione proprio per Il direttore Asl Zulian parlare della possibilità di ospitare in città i detenuti psichiatrici: «Con la Regione si sono concluse le verifiche, nel corso delle quali è emersa la concreta possibilità di trovare una soluzione temporanea. Con l’aiuto della Regione si pensa di attivare l’area nel Padiglione Cartotti, dopo aver provveduto alla necessaria sistemazione degli impianti». chio ospedale? Per il circolo Pd di Biella, prima di pensare al riuso immediato di quell’area che comprende, oltre al monoblocco degli Anni 30, diversi edifici storici tra i quali una chiesa, occorre ragionare sullo sviluppo urbanistico di tutta la parte orientale della città dove campeggiano altri stabili abbandonati, come gli ex lanifici Rivetti. Così il circolo guidato dal segretario Enrico Zegna ha organizzato tre incontri per aprire un confronto. «Il ruolo della politica, e quindi dei partiti, è prima di tutto quello di offrire ai cittadini spazi di partecipazione e di confronto pubblico», dice Zegna. L’obiettivo è guardare al di là del presente per individuare le necessità del futuro. Per prima cosa si parte dalla storia: al primo incontro, l’8 aprile nel salone Arci provinciale (strada alla Fornace 8/ b, Biella, ore 21), si esaminerà l’evoluzione urbana di Biella con l’architetto Cesare Piva. Il 10 aprile (dalle 14 alle 16,30) sarà il giorno della visita del perimetro interno dell’ex ospedale, per vedere gli edifici e scoprire quali sono tutelati o vincolati. Il terzo incontro sarà il 17 aprile alle 21 a Città Studi per riprendere in mano le idee sulla riqualificazione emerse dal concorso indetto dal Comune nel 2013, che prevedevano usi residenziali, commerciali e culturali. [F. FOS.] 12 45 LA STAMPA MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 Ivrea e Canavese .49 . ANAVESE C Danni e disagi in Valsoana per il vento Il forte vento di ieri ha portato danni in valle Soana: provinciale bloccata in diversi punti per il crollo di alberi (foto). Il vento ha sradicato il tetto di alcune abitazioni a Valprato. I vigili del fuoco, gli Aib di Pont Canavese e squadre dell’Enel sono intervenute in diversi punti, anche per blackout elettrici. [A. PRE.] Per le vostre segnalazioni [email protected] Rischia la denuncia Scarmagno Il ragazzo, che ha 16 anni, rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio: l’autobus è rimasto fermo per oltre 50 minuti Rogo Olivetti, i sette imputati tutti rinviati a giudizio Accusati di incendio doloso in concorso, il processo dal 14 ottobre FOTO PREVIATI Cuorgnè il caso Insulti all’autista Gtt e parapiglia sul bus Minorenne nei guai GIAMPIERO MAGGIO S ono stati rinviati a giudizio i 7 imputati accusati di incendio colposo in concorso e considerati responsabili, a vario titolo, per il rogo che il 19 marzo di due anni fa distrusse parte del comprensorio industriale ex Olivetti, a Scarmagno. Così ha deciso, ieri, il gup del minuti Tribunale di Ivrea, Alessandro È il tempo Scialabba. Il processo prenderà stimato il via il 14 ottobre. Blocca le porte per aspettare gli amici poi si ribella al conducente 20 dall’innesco del rogo alla propagazione dell’incendio al capannone 500 dipendenti La forza lavoro delle quattro aziende coinvolte dal devastante incendio di due anni fa ALESSANDRO PREVIATI L’accusa e gli imputati Passa la linea del sostituto procuratore, Lorenzo Boscagli, che basa l’accusa su un principio cardine: a scatenare il rogo è stato l’uso del cannello con fiamma ossidrica da parte di due artigiani, incaricati di effettuare alcuni lavori di manutenzione al tetto del capannone C. Quel pomeriggio del 19 marzo in cima alla struttura, per ripristinare alcuni lucernari, c’erano Emanuele Giampaolo e Luca Blessent. Secondo le perizie la fiamma ossidrica ha fuso le vele antigrandine, poi collassate sul plexiglas esterno del lucernario e su quello sottostante. Il tutto sarebbe finito su materiale altamente infiammabile presente nel magazzino di CellTel. Oltre ai due operai è stato rinviato a giudizio anche Bruno Guglielmetti, titolare della Omg, ditta che aveva in subappalto per conto della Manutencop i lavori di manutenzione. Più complessa la posizione degli altri 4 imputati: Domenico Pellegrini, ex ad di CellTel è chiamato in causa perché l’azienda, come dico- REPORTERS Quattro aziende in ginocchio Sotto accusa i due operai che lavoravano sul tetto con la fiamma ossidrica, il titolare della Omg, e altri 4 imputati per l’assenza di un piano antincendio Il bullo insulta l’autista che anziché incassare, ferma il pullman e chiama i carabinieri, sotto lo sguardo soddisfatto degli altri passeggeri. E’ successo l’altro pomeriggio a Cuorgnè, sul bus Gtt della linea Pont Canavese-Rivarolo. Il sedicenne, adesso, è nei guai: rischia una denuncia alla procura dei minori di Torino. La corsa bloccata Lorenzo Boscagli Per il pm l’incendio è partito dalla fiamma ossidrica dei due operai Ivrea no le carte del pm, non aveva predisposto un piano per limitare i danni in caso di incendio, mentre Luca Barengo, Rosario D’Addio e Domenico Voiglio, responsabili, a vario titolo, di Manutencop sono finiti alla sbarra perché, nei fabbricati, non esisteva un piano anti incendio. Le difese Tutto sarebbe accaduto in un lasso di tempo stimato in 20 minuti. «Possibile tutto questo disastro in così poco tempo? E poi perché non è stato approfondito l’aspetto, emerso anche nella fase iniziale delle perizie, che il ro- go possa essere partito dall’interno?» chiedono Danilo Armanni e Giuliano Arimondo, difensori dei due artigiani (Arimondo è il legale anche di Guglielmetti). Ancora Armanni: «E’ stato dimostrato che all’interno c’erano, stipati, 102 mila telefonini con batteria al litio. Il fuoco potrebbe essere stato innescato da un cortocircuito». Del capannone C, dove lavoravano 500 persone e, oltre a CellTel altre 3 aziende, non si è salvato nulla. «Abbiamo chiesto integrazioni alle indagini, ma sarà difficile che accolgano le nostre richieste» dicono i difensori. La dinamica dell’accaduto è attualmente al vaglio dei carabinieri della compagnia d’Ivrea. Il giovane, intorno alle 15, alla prima fermata di Cuorgnè, sarebbe salito sul bus bloccando le porte, in attesa dell’arrivo di altri coetanei, tutti diretti alla stazione di Rivarolo per proseguire, in treno, il viaggio verso Torino. L’atteggiamento del sedicenne non è sfuggito all’autista: con la porta aperta, del resto, i sistemi di sicurezza non permettono al bus di rimettersi in marcia. Al doveroso richiamo del conducente, il giovane ha reagito in malo modo, apostrofandolo con epiteti tutt’altro che gentili. Poi, una volta giunti gli altri ragazzini, la sequenza di insulti è continuata, anche perché l’autista ha chiesto al giovane di mostragli il biglietto. Altri passeggeri, sorpresi dall’atteggiamento violento del sedicenne, hanno provato a intervenire: il ragazzo, però, ha perso la testa e ha cominciato a insultare anche loro. A quel punto, temendo che la situazione potesse degenerare, l’autista ha chiesto lumi alla centrale operativa della Gtt che ha autorizzato la chiamata al 112 e lo stop della corsa verso Rivarolo. Rischio denuncia Di fronte alle scuole medie di Cuorgnè, l’autista ha tirato il freno a mano e ha bloccato il bus, incassando un’altra sequela di insulti. Il sedicenne, evidentemente stizzito, ha persino chiamato il padre che si è prontamente recato sul posto. Per fortuna, un attimo prima, sono arrivati anche i carabinieri. Il giovane è stato identificato e invitato a scendere. Oltre a una segnalazione per minacce, rischia una denuncia alla procura dei minori per interruzione di pubblico servizio, dal momento che il bus è rimasto fermo per oltre 50 minuti a Cuorgnè. Un’attesa più che sufficiente a far perdere la coincidenza con il treno per Torino a tutti gli altri passeggeri. Cuorgnè Oncologia, la polemica Tombini vecchi e pericolosi si sposta su Facebook Dopo l’incidente, via ai controlli Il dibattito su Oncologia, reparto dell’ospedale di Ivrea che un comitato di cittadini vuole difendere dal rischio chiusura (sono state raccolte 6 mila firme), si sposta su Facebook. Cè chi attacca l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta: «Sulla sua pagina personale ha definito isterici alcuni cittadini canavesani che si oppongono alla chiusura». Alla mail dell’assessore sono arrivate, oltre alla richiesta di scuse, anche alcune domande per chiarire la situazione del reparto. Saitta ha risposto: «Nessun problema a porre le mie scuse, ma quella parola non era REPORTERS L’assessore Antonio Saitta indirizzata ai sottoscrittori della petizione ma a chi mi accusava di perseguire interessi occulti». Quanto al reparto, Saitta ribadisce: «Oncologia non chiude e i pazienti non dovranno essere trasferiti in altri ospedali». [G. MAG.] La mancata manutenzione dei tombini potrebbe essere la causa dell’anomalo incidente che si è verificato, lunedì sera, sull’ex statale 460, tra Pont Canavese e Cuorgnè. All’altezza della circonvallazione di Priacco, un automobilista di Milano al volante della propria Volkswagen Passat, si è fermato lungo la banchina della variante in direzione Ceresole. L’auto, improvvisamente, è sprofondata verso il basso: la ruota anteriore destra, infatti, ha sfondato una delle griglie realizzate a lato della strada per convogliare l’acqua pio- vana. Griglia che, secondo i primi accertamenti, non ha resistito al peso del veicolo. L’uomo è rimasto bloccato lungo la variante e ha chiamato il 112. Sul posto i carabinieri di Ronco Canavese per i rilievi del caso. L’auto, parzialmente danneggiata, è stata poi recuperata con un carro attrezzi. Purtroppo, tutte le griglie posizionate in quel tratto dell’ex statale 460, risulterebbero pericolanti, perché appoggiate su uno strato di asfalto ormai sgretolato. «Abbiamo ricevuto la segnalazione dell’incidente – dice il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto – per fortuna nessuno si è fatto male». La griglia ha ceduto La Passat dell’automobilista milanese rimasta incastrata nel tombino che si è aperto sotto la ruota La competenza della circonvallazione, al momento, è della città metropolitana. «Per questo motivo abbiamo contattato il vicesindaco Alberto Avetta – aggiunge Pezzetto – a breve partiranno i controlli su tutto il tratto di FOTO PREVIATI strada interessato». La fragilità delle griglie, più che per le auto di passaggio, è un vero e proprio pericolo per le motociclette. Per questo motivo il Comune ha subito sollecitato l’intervento dell’ente [A. PRE.] competente. 12 45 67 18 LA STAMPA MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 Metropoli .51 . ETROPOLI M Moncalieri, arrestato rapinatore Dopo aver fatto salire sulla sua auto una prostituta ha tentato di strangolarla finché lei non gli ha consegnato la borsetta. È avvenuto nella notte a Moncalieri, dove i carabinieri hanno arrestato un 27enne di Carmagnola. L’uomo è stato fermato sulla 393 per Villastellone. [G. LEG] Per le vostre segnalazioni [email protected] Fosca Gennari Vinovo 49 anni, ex manager di Alpitour e oggi insegnante all’università Bicocca di Milano, è l’unica candidata donna L’apertura di Mondo Juve slitta ancora di un anno Ma le banche hanno sbloccato il finanziamento di 47 milioni di euro MASSIMO MASSENZIO Venaria Il cartello all’ingresso del cantiere annuncia l’apertura nel 2015, ma per vedere in funzione l’attesissimo parco commerciale di Mondo Juve bisognerà aspettare più di un anno. Se lo slittamento della fine dei lavori del primo lotto era comunque nell’aria da tempo, la buona notizia arriva alle banche, con il finanziamento di 47,5 milioni di euro erogato da Bnl e Unicredit al Gruppo Gilardi. Era il tassello mancante per garantire il completamento dei lavori e soprattutto la rivoluzione dell’assetto viario tra Nichelino e Vinovo. Con l’arrivo di uno dei più grandi ipermercati del Piemonte in quella zona transiteranno infatti più di 8 mila veicoli al giorno e saranno necessari circa 18 milioni di euro per costruire nuove arterie di deflusso e potenziare via Debouchè e via Scarrone. Per la poltrona di sindaco dopo 37 anni torna in corsa anche una donna GIANNI GIACOMINO Darà lavoro a 1500 persone Cantieri fino al 2016 Il finanziamento di 47 milioni assicura che Mondo Juve si farà e dovrebbe dare un’accelerata ai lavori, con fine cantiere prevista entro l’estate del 2016. «L’operazione conclusa vuole essere un segnale di particolare attenzione verso il settore edilizio – spiegano Pietro Muscetta, Unicredit e Regina Corradini D’Arienzo, Bnl - Vogliamo essere vicini alle esigenze del territorio contribuendo allo sviluppo economico e sociale». Il progetto prevede un ipermercato Bennet, due gallerie commerciali, punti ristorazione, un distributore di carburanti. Ancora incerta invece una grande area giochi e divertimento 120 milioni di euro È l’ammontare complessivo degli investimenti per Mondo Juve Il progetto Il primo lotto comprende un ipermercato Bennet, due gallerie commerciali, edifici adibiti a ristorazione e un distributore di carburanti. L’investimento complessivo sarà di circa 120 milioni di euro e la ricaduta occupazionale prevista è di 1500 posti di lavoro. Pochi mesi dopo l’apertura dovrebbe partire anche il secondo lotto, un parco commerciale in- Moncalieri teramente sull’area di Vinovo. Sulla terza parte dell’intervento, invece, ci sono ancora molte incertezze. In particolare sulle possibilità di realizzazione di un’area giochi e divertimento, sempre a Vinovo, alla quale sono strettamente collegati altri investimenti sulla viabilità. La viabilità In base all’ultimo protocollo d’intesa la «complanare» Borgaretto-Debouchè è stata infatti rinviata al 2018, suscitando non poche perplessità da parte delle amministrazioni comunali. Se la nuova variante è comunque un’opera fondamenta- le anche nell’ottica della pedonalizzazione di Stupinigi, qualche dubbio in più rimane sull’effettiva realizzazione del sottopasso all’altezza del villaggio Dega. A Vinovo c’è comunque cauto ottimismo: «Il fatto che i lavori di viabilità possano finalmente partire ci tranquillizza – commenta il sindaco Gianfranco Guerrini – Ci auguriamo che tutte le opere previste possano essere realizzate». Sulla stessa linea anche il vice sindaco di Nichelino, Franco Fattori: «Speriamo che la copertura finanziaria possa garantire un rilancio dei lavori che, in questi mesi, sono stati un po’ rallentati». Collegno GIUSEPPE LEGATO PATRIZIO ROMANO Una paziente ha fatto denuncia calieri, convinti dal racconto della ex paziente hanno chiesto e ottenuto un decreto di perquisizione dal pm Lisa Bergamasco. Nello studiolo di Moncalieri hanno trovato fiale di anestetico e trapani da dentista. L’uomo è indagato per esercizio abusivo della professione. Sciopero bianco all’Asl To3. Ieri mattina alcune lavoratrici del settore delle pulizie dell’ospedale di Rivoli e degli uffici di Collegno hanno fatto sciopero bianco e assemblee. «Chiedono - dichiara Sabatino Basile della Fisascat Cisl -, di far rientrare come ore ordinarie quelle che oggi vengono date come straordinario per svolgere il servizio». Perché, sostiene, c’è stato un taglio del 25% delle ore, con una decurtazione in busta paga. Poi, nel pomeriggio, Cisl e Uil hanno incontrato l’assessore regionale Antonio Saitta. «Un dia- La corsa per diventare sindaco della Reale è entrata nel vivo. E stavolta, all’ombra della Reggia, si sfideranno ben sei candidati: tutti contro tutti. Tra vecchie alleanze, volti nuovi e ricerca di conferme. Riscende in campo anche l’ex sindaco Giuseppe Catania che sarà in lista con la candidata Fosca Gennari, 49 anni, ex manager di Alpitour e oggi insegnante all’università Bicocca, a Milano. La Gennari, unica donna in corsa dopo 37 anni, scelta da Catania 4 anni fa per guidare il settore Cultura, sarà supportata anche da altri due «vecchi» del gruppo: il vice sindaco Vincenzo Russo e l’assessore Alessandro Brescia. La donna avrà alle spalle due liste civiche, la storica «Uniti per Cambiare», e «Progetto Comune», sbocciato dai resti dell’Udc. «Per governare Venaria occorre una nuova mentalità, ma anche esperienza e competenza, la scelta di proporre una donna è coraggiosa» dice la Gennari. Intanto, ieri, il Pd ha presentato la sua squadra che, insieme a Moderati, Psi, Scelta Civica, Centro Democratico, Altra Sinistra per Venaria e Venaria Adesso Giovane, sostiene l’ex consigliere provinciale Salvino Ippolito. «Sono soddisfatto: abbiamo coinvolto persone giovani e valide, impegnate nel socia- le, ma pure grandi professionalità, anche se non iscritte al partito - ammette Elio Perotto, segretario cittadino del Pd - ma è questa la nuova filosofia da seguire». La settimana scorsa si era invece presentato all’elettorato Saverio Mercadante, imprenditore di 56 anni e responsabile in città per la Cna (Confederazione nazionale artigianato e piccola e media impresa). Sarà sostenuto dalle liste civiche «Cambiano Venaria Reale» e «Venaria Punto e a Capo», guidata dall’ex assessore Giuseppe Lumetta. Ci sono poi i 5Stelle con Roberto Falcone, 48 anni, quadro di una multinazionale americana dell’informatica. E poi due consiglieri uscenti di opposizione Pino Capogna e Luigi Tinozzi, per molto tempo compagni di partito in Forza Italia. Capogna, 41 anni, ora correrà invece per Fratelli d’Italia e Per Venaria Capogna sindaco. «Il mio obiettivo è far ripartire una città inchiodata da personalismi e steccati ideologici, ma senza false promesse» ammette Capogna. Tinozzi, commerciante di 57 anni, una lunga esperienza amministrativa alle spalle, è invece supportato da Lega Nord e Forza Italia. È invece decaduta la candidatura di Gian Carlo Perosino che, in un primo tempo poteva contare su Sel, Verdi e Rifondazione. Le prime due realtà politiche dovrebbe invece confluire con Mercadante. Settimo Era solo odontotecnico Tagli su orari pulizie ma faceva il dentista Sciopero all’Asl To3 E’ finito nei guai un odontotecnico di Moncalieri di 43 anni con studio in pieno centro cittadino. Secondo i carabinieri e la Procura avrebbe agito a tutti gli effetti da dentista pur non avendone titolo. Tutto è partito da una denuncia, presentata, venerdì scorso in caserma, da una donna residente in città che raccontava come l’odontotecnico l’avrebbe operata alla fine del 2006 costringendola a una serie di interventi correttivi negli anni successivi (spesa 4000 euro). I militari della stazione di Mon- FOTO C. SERGI Riapre con un dipinto il sottopasso di via Leini NADIA BERGAMINI FOTO ROMANO I dipendenti in sciopero logo franco - confida Basile Saitta ci ha garantito che seguirà la situazione. Abbiamo chiesto un tavolo di monitoraggio con i sindacati e la direzione aziendale, per capire dove intervenire, con le risorse attuali, per aggiungere ore». Un passo avanti. «Ma stiamo in allerta». Dopo sette mesi di chiusura e disagi per la circolazione, oggi viene completamente riaperto il sottopasso di via Leini. Totalmente ristrutturato e adattato alle esigenze dei disabili, con l’abbattimento delle barriere architettoniche, la parte pedonale e una corsia erano già utilizzabili da metà febbraio. Con i lavori di asfaltatura che comprendono anche la rotonda di via Schiapparelli e il completamento della segnaletica orizzontale, l’opera adesso può dirsi completata. Una piacevole FOTO BERGAMINI L’opera realizzata dai ragazzi sorpresa allieterà l’inaugurazione dell’opera: la «decorazione» del muro del passaggio pedonale, realizzato dagli alunni della scuola media Gramsci, che hanno realizzato un bellissimo skyline della città di Settimo dipinto con i colori della pace.
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