Seul capitale «advanced» Il futuro è già realtà

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n°14. 15 settembre 2014
Versoil5G
► Con la nuova
generazione di Lte
Advanced e mezzo
milione di chilometri
di fibra, la Corea
del Sud è il Paese più
connesso del mondo
Prossima sfida
servizi e contenuti
antoniodini
Alle volte per vedere cosa succede vicino a noi bisogna
andare lontano. Come in Corea
del Sud. Nel Paese più connesso al mondo, dove 50 milioni di
persone vivono già nel futuro che
da noi arriverà fra qualche anno.
“I servizi e le tecnologie che si
vedono oggi in Corea - spiega
al Corriere delle Comunicazioni
Brian Ha, manager di Qualcomm Korea - si vedranno in
Europa tra 2-3 anni. In alcuni casi anche di più”. Intere ere geologiche, se si conta che l’iPhone ha
sette anni e l’iPad quattro. Siamo
andati a vedere com’è fatto quel
futuro. La Corea che oggi batte
il record di velocità di telefonia
mobile con prodotti regolarmente in commercio, arrivando a 225
Megabit al secondo di download
e latenza sotto gli 8 millisecondi
grazie all’Lte Advanced Cat.6
(disponibile con tre operatori
mobili e utilizzabile su due terminali di produttori guardacaso
coreani: Samsung ed Lg), non è
nuova a questi exploit. Anzi, Seul
è abituata ai record mondiali: primi per Cdma 95A/B, Cdma x1,
Evdo rev0, Hsdpa, sino ad arrivare a Lte-A e a Lte Broadcast,
cioè eMbms, il nuovo sistema
per la trasmissione di streaming
video in qualità broadcast con
modalità innovative rispetto ai
goffi tentativi fatti con il Dvb-h.
Dal punto di vista della struttura delle reti, i coreani si stanno
concentrando per costruire anche
apparati di rete e soprattutto per
implementare soluzioni inedite:
la tecnologia di Qualcomm, di
Alcatel e di tutti gli altri grandi
produttori si sposa con le prime soluzioni costruite dalle telco locali in collaborazione con
Samsung e Lg, oltre agli immancabili produttori cinesi come
Huawei. “Il consumo di dati è
cresciuto enormemente e la concentrazione della popolazione altrettanto - spiegano i ricercatori
di Olleh KT, una delle tre telco
coreane -: occorrono paradigmi
diversi rispetto alle macrocelle
del passato, che coprono grandi
superfici ma sono lente e costose”. Nascono soluzioni innovative, vengono implementate reti
“leggere”, con torri e stazioni
radio economiche, aggiornabili
a velocità superiori con la carrier
aggregation (solo un mese per
aggiornare 62mila delle 83mila
torri radio di uno degli operatori), connesse alle centrali di calcolo via fibra ottica (più di mezzo milione di chilometri di fibra
che copre tutta la Corea del Sud),
Seul capitale «advanced»
Il futuro è già realtà
che sfruttano la virtualizzazione e
il cloud. Reti definite dai bisogni
del software: Software defined
network. “Solo un’infrastruttura
di questo tipo ci permette di sviluppare e far funzionare i servizi
che gli utenti chiedono”, spiega
Man Park di NW Technology.
La visione del futuro non è
tecnologica ma sui servizi: la
banda larghissima in mobilità abilita nuovi scenari, adesso
“Content is King”. Lg U+, il
braccio mobile di Lg, si definisce
“il primo player della convergenza”: “Facciamo un’infrastruttura
innovativa per far creare una piattaforma cloud basata sui protocolli internet e la velocità del migliore 4g. È la ‘U convergence’,
la convergenza ‘per te’”.
La scommessa della Corea è
sui servizi e i contenuti: assistenti
personali nel cloud che aiutano a
organizzare la vita degli abbonati, cloud storage e una strabordante offerta basata sul video:
dalle chat ad altissima definizione ai meccanismi di acquisto di
film e telefilm da condividere sul
televisore smart di casa. Gli operatori si presentano come content
provider, centri di pagamento,
negoziano contratti di licenza
con i titolari dei contenuti video
e multimediali, parlano con le tv
nazionali, acquistano pacchetti di eventi sportivi offrendo ad
esempio multicast negli stadi.
Voce ed sms sembrano relitti
del passato. “Uno dei risultati
tecnologici maggiori - spiega
Park - è legato alle performance
della Carrier aggregation, che dà
velocità altissime al sistema Lte.
Siamo riusciti a far funzionare la
tecnologia anche a 450 Km/h su
un “bullet train”, l’alta velocità
ferroviaria”.
Complice la barriera linguistica e culturale, la Corea persegue
una via parzialmente autarchica
alla tecnologia: servizi di mappe, social media e servizi di
eCommerce si sono sviluppati
localmente anziché cadere nel
pozzo dei soliti noti: Facebook,
Google e Amazon. Il risultato è
che la sinergia tra i produttori di
tecnologia, le telco e i fornitori
di servizi è molto forte e spinge
a trovare soluzioni in cui servizi
e tecnologie abilitanti crescono
di pari passo. Un mondo mobile
a prevalenza Android (ma fortemente localizzato da Samsung e
Lg) in cui iOS, Windows Mobile
e Blackberry hanno limitata cittadinanza. L’ultimo cambiamento
in corso è l’attenzione alle strategie di marketing globale: i terminali vengono ripensati per essere
più appetibili anche esteticamente oltre che caricati di funzionalità tecnologiche. Ma anche per gli
ingegneri di Seul rimane ancora
una sfida da vincere: la durata
della batteria che con l’aumentare dei servizi e della velocità è
diventata critica. “Ma ci stiamo
lavorando sopra, presto arriverà
una risposta”, conclude Park.
Nella notte elettrica di Seul c’è
da credergli.
Il mercato
Integrazione verticale al top
Centrali le strategie tra produttori di tecnologie e fornitori del servizio
La Corea è il paese più avanzato al
mondo dal punto di vista delle Tlc. Il tasso
di penetrazione dei telefoni cellulari intelligenti è al 109,7% con 55,1 milioni di
sottoscrittori. Le tre grandi telco senza fili,
SK Telecom, KT e l’ultima arrivata Lg U+,
si dividono il mercato. La parte maggiore
è per SK Telecom, con il 50% del mercato, seguita da KT con il 30% e da LG U+
con il 20%. Nel dettaglio, SK Telecom ha
24,7 milioni di utenti divisi tra Lte (53%),
Cdma (14%) e Wcdma (33%). KT invece ha 16,5 milioni di utenti con 53% Lte e
47% Wcdma. Infine Lg U+ ha 11 milioni
di utenti al 70% Lte e al 30 Cdma.
Quello coreano è un mercato in crescita vertiginosa, grazie alla rapidità con la
quale gli operatori recepiscono, testano e
mettono in produzione le tecnologie, dice
al Corriere delle Comunicazioni Brian
Ha, manager per lo sviluppo del business
di Qualcomm Korea. E poi l’integrazione
verticale tra produttori di tecnologie e fornitori del servizio ha un ruolo chiave nella
crescita, che in Corea del Sud è stata altissima già per il passaggio dal 2g al 3g,
I coreani hanno
un approccio
parzialmente autarchico
alle settore tecnologico
così come sta succedendo nella transizione
fra 3g e 4g-Lte. Ad esempio, spiega il manager, l’utilizzo del 3g nell’ultimo anno è
cresciuto di 90 volte, e la curva di utilizzo
del neonato Lte è invece ancora più ripida,
con una crescita di quasi 700 volte. Se la
banda larga senza fili ha una penetrazione
inimmaginabile nel Vecchio continente,
altrettanto forte è la presenza della banda
larga via terra (Ftth), con un tasso di penetrazione del 103,3%
Nel mercato che ha segnato praticamente tutti i record di prima adozione
della telefonia mobile moderna (primi per
Cdma, Evdo, Hsdpa, Lte-A e Lte-broadcast
“eMbms”), dominano quattro fornitori di
apparecchi telefonici cellulari: Samsung,
seguita a distanza da Lg e da Pantech, con