Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 1 di 35 CALCOLO DEL NUMERO DI NUMERI PRIMI π (x) APPLICANDO LA SERIE ARMONICA Ing. Pier Franz Roggero, Dott. Michele Nardelli, P.A. Francesco Di Noto Abstract: This paper describes the prime counting function that gives the number of primes less than or equal to x through a formula without using logarithms using instead the harmonic series. Also described is a method to calculate the sum of the prime numbers and the n-th prime number plus various observations. Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 2 di 35 Indice: 1. NUMERO DI PRIMI MINORI O UGUALE a x: (x) APPLICANDO LA SERIA ARMONICA ......................................................................................................................3 2. CALCOLO APPROSSIMATO DELL’x-ESIMO NUMERO PRIMO px APPLICANDO LE SERIE ARMONICHE DEI NUMERI NATURALI E QUELLA DEI NUMERI PRIMI................................................................................................................7 2.1 CALCOLO APPROSSIMATO DELL’x-ESIMO NUMERO PRIMO px APPLICANDO LA SERIA ARMONICA DEI NUMERI NATURALI...................... 10 3. APPROSSIMAZIONE PER LA SOMMA DEI NUMERI PRIMI .............................11 3.1 CALCOLO DI Sx e Sn ............................................................................................ 13 4. OSSERVAZIONI ........................................................................................................ 17 5. RIFERIMENTI ........................................................................................................... 35 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 3 di 35 1. NUMERO DI PRIMI MINORI O UGUALE a x: π(x) APPLICANDO LA SERIA ARMONICA Per ogni numero reale positivo x, si definisce la funzione: π(x) := numero di primi minori o uguali a x Il teorema dei numeri primi afferma che: π(x) ≈ x ln(x ) Consideriamo la serie armonica Hn definita come la sommatoria infinita delle frazioni unitarie o, equivalentemente, dei reciproci dei numeri naturali: ∞ Hn= ∑ n =1 1 1 1 1 1 1 =1+ + + + + +… n 2 3 4 5 6 La serie armonica diverge ma possiamo ricavare delle ottime approssimazioni della somma dei primi n termini. Si ha che: ∞ Hn= ∑ n =1 1 1 =ln(n)+γ+O n n dove γ è la costante di Eulero –Mascheroni che vale: Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 4 di 35 γ = 0,57721 56649 01532 86060 65120 90082 … Si ha ᴨπ(x) ≈ x H x − kx Il valore di kx dipende da x ed è sempre un valore frazionario quindi mai irrazionale o trascendente. Ad esempio per i primi 14 valori si ha: TAB. 1: x Hx kx Hx 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 3/2 11/6 25/12 137/60 49/20 363/140 761/280 7129/2520 7381/2520 83711/27720 86021/27720 1145993/360360 1171733/360360 -1/2 2/6 1/12 37/60 9/20 118/140 201/280 1459/2520 1081/2520 22727/27720 19493/27720 365213/360360 330893/360360 1,500000000 1,833333333 2,083333333 2,283333333 2,450000000 2,592857143 2,717857143 2,828968254 2,928968254 3,019877345 3,103210678 3,180133755 3,251562327 Il valore più basso in assoluto si ha per x=4 dove k4 = kx 0,500000000 0,333333333 0,083333333 0,616666667 0,450000000 0,842857143 0,717857143 0,578968254 0,428968254 0,819877345 0,703210678 1,013467088 0,918228993 1 = 0,083333333 12 I valori di kx dovrebbero essere compresi nel seguente intervallo: Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 5 di 35 1 = 0,083333333 ≤ kx ≤ 1,7 12 Se scegliamo kx = 8 = 1,6 abbiamo una formula approssimata per calcolare il 5 numero di numeri primi sotto una certa soglia x che va bene per x →∞ Il valore 8 =1,6 è un valore dove la quantità da sottrare ad Hx è un limite oscillante, 5 ovvero il valore da sottrare ad Hx oscilla tra dei valori superiori o inferiori a 1,6 e di conseguenza il numero di primi sotto una certa soglia ᴨ(x) dà come risultato dei valori sotto o sopra i valori veri di ᴨ(x). In questa formula non si utilizzano più i logaritmi e il calcolo è molto più preciso e più facile. ᴨπ(x) ≈ x 8 Hx − 5 per x →∞ Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 6 di 35 Ecco alcuni valori calcolati con questo nuovo metodo: TAB 2: x π(x) Hx π(x) calcolato 10 100 1000 10000 100000 1000000 10000000 100000000 1E+09 1E+10 1E+11 1E+12 1E+13 1E+14 1E+15 1E+16 1E+17 1E+18 1E+19 1E+20 1E+21 1E+22 1E+23 1E+24 1E+25 4 25 168 1,229 9,592 78,498 664,579 5,761,455 50,847,534 455,052,511 4,118,054,813 37,607,912,018 346,065,536,839 3,204,941,750,802 29,844,570,422,669 279,238,341,033,925 2,623,557,157,654,233 24,739,954,287,740,860 234,057,667,276,344,607 2,220,819,602,560,918,840 21,127,269,486,018,731,928 201,467,286,689,315,906,290 1,925,320,391,606,803,968,923 18,435,599,767,349,200,867,866 176,846,309,399,143,769,411,680 2,928968258 5,187377518 7,485470861 9,787606036 12,09014613 14,39272672 16,69531137 18,99789641 21,3004815 23,60306659 25,90565169 28,20823678 30,51082187 32,81340697 35,11599206 37,41857715 39,72116225 42,02374734 44,32633243 46,62891752 48,93150262 51,23408771 53,5366728 55,8392579 58,14184299 7,52 27,88 169,91 1221,36 9532,76 78169,42 662457,35 5747821,32 50760180,65 454482103,98 4114269441,70 37582347460,19 345891239053,79 3203751519541,31 29836503070398,70 279184735845935,18 2623214878502294,35 24737934155116852,16 234047703869348937,70 2220795113619688897,19 21127577715596302359,69 201474439470462063218,20 1925421760941143692208,17 18436830419835076688982,50 176860170648639834865064,41 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 7 di 35 2. CALCOLO APPROSSIMATO DELL’x-ESIMO NUMERO PRIMO px APPLICANDO LE SERIE ARMONICHE DEI NUMERI NATURALI E QUELLA DEI NUMERI PRIMI Consideriamo la serie armonica dei numeri primi Pn definita come la sommatoria infinita delle frazioni unitarie o, equivalentemente, dei reciproci dei numeri primi ∞ Pn = ∑ n =1 1 1 1 1 1 1 = + + + + +… pn 2 3 5 7 11 La serie armonica dei numeri primi diverge ma anche in questo caso possiamo ricavare un’ottima approssimazioni della somma dei reciproci dei numeri primi inferiori ad una certa soglia x. Si ha che: x Px= ∑ pprime 1 =ln ln(x)+M+o(1) p Sommiamo la serie armonica e quella armonica dei numeri primi Hx+2Px, otteniamo 1 x*(Hx+Px) = x*{ln(x)+γ+O +lnln(x)+M+o(1)}= x 1 x*{ ln(x)+ lnln(x)+0,8387128777+O +o(1)} x dove M è la costante di Meissel-Mertens : M = 0,2614972128… γ +M=0,8387128777… Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 8 di 35 Siccome: px =x*{ln(x)+ lnln(x)-1+o( allora si ha: x*(Hx+Px) = px+1,8*x px ≈ x*{Hx+Px -1,8} 1 )} (ln x ) 2 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 9 di 35 Ad esempio si ha: x=2*1017 px = 8.512.677.386.048.191.063 Hx= 40,41430943 Px= 3,946295695 px ≈ 2*1017 *(40,41430943+3,946295695-1,8)=2*1017 8.512.121.025.000.000.000 Le prime 4 cifre sono uguali e si ha un errore dello 0,0065% *(42,560605125) = Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 10 di 35 2.1 CALCOLO APPROSSIMATO DELL’x-ESIMO NUMERO PRIMO px APPLICANDO LA SERIA ARMONICA DEI NUMERI NATURALI Un’altra approssimazione molto valida un po’ meno precisa ma più facile dove non si calcola Px ma solo Hx è la seguente: px ≈ x*{Hx+2,2} px ≈ 2*1017 *(40,41430943+2,2) = 8.522.861.886.000.000.000 Il valore è superiore a quello vero e le prime 2 cifre sono uguali. L’errore è pari allo 0,1196%. Questo metodo di calcolo è quindi meno preciso del precedente. Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 11 di 35 3. APPROSSIMAZIONE PER LA SOMMA DEI NUMERI PRIMI La somma dei numeri primi da 2 fino ad x si può calcolare col trucchetto di Gauss Ad esempio per calcolare la somma dei primi 9 numeri primi: 2+3+5+7+11+13+17+19+23 + 23+19+17+13+11+7+5+3+2 = 25+22+22+20+22+20+22+22+25= 2*(25+22+22+20)+22 Possiamo considerare che approssimativamente si abbia: 22*9/2=99 mentre il valore esatto è 100. La formula approssimata è la seguente: x ∑ Sx ≈ pprime 1 x2 ≡ p 2[ln( x ) − 0,5] Si ha anche che il valore è più piccolo rispetto al valore vero di Sx per x→∞ x ∑ pprime 1 x2 > per n→∞ p 2[ln( x ) − 0,5] Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 12 di 35 La formula che invece da l’n-esima somma di n numeri primi è invece data da: n Sn ≈ ∑ k =1 1 n 2 [ln(n ) + 1] = pk 2 Si ha anche che il valore è più grande rispetto al valore vero di Sn per n→∞ n ∑ k =1 1 n 2 [ln(n ) + 1] < per n→∞ pk 2 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 13 di 35 3.1 CALCOLO DI Sx e Sn Proviamo a calcolare S(x=100) e S(n=25) rispetto ai valori veri segnati subito di seguito alle formule approssimate: x S100= ∑ pprime S25= 1 1002 ≡ = 1217,97…. S100=1060 p 2[ln(100) − 0,5] 252 [ln(25) + 1] = 1318,39…. S25=1060 2 Entrambi i valori sono superiori ai valori veri. Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 14 di 35 Proviamo a calcolare S(x=1000) e S(n=168) x S100= ∑ pprime 1 1000 2 ≡ = 78030,44…. S1000=76127 p 2[ln(1000) − 0,5] 168 2 [ln(168) + 1] S168= = 86421,37…. S168=76127 2 Entrambi i valori sono ancora superiori ai valori veri. Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 15 di 35 Proviamo a calcolare S(x=1.000.000) e S(n=78.498) x S1000000= ∑ pprime 1 1000000 2 ≡ = 37.550.193.649,98…. S1000000=37.550.402.023 p 2[ln(1000000) − 0,5] 78498 2 [ln(78498) + 1] S78498= = 37.806.029.737,73…. S78498=37.550.402.023 2 Solo il secondo valore è superiore al valore vero, mentre il primo è per difetto come dimostrano le formule per n→∞ Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 16 di 35 Proviamo a calcolare S(x= 1.299.709) e S(n= 100.000) x S1299709= ∑ pprime 1 1299709 2 ≡ = 62.206.765.026,94…. S1299709=62.260.698.721 p 2[ln(1299709) − 0,5] 100000 2 [ln(100000) + 1] S100000= = 62.564.627.324,85…. S100000= 62.260.698.721 2 Anche in questo caso il secondo valore è superiore al valore vero, mentre il primo è per difetto come dimostrano le formule per n→∞ Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 17 di 35 4. OSSERVAZIONI In passato si sono fatte stime approssimative di π (N) e dell’n°- numero primo con n° ≈ n*ln) tramite i logaritmi, naturali ln (n)o meglio ancora integrali Li(n), vedi il TNP e sue conseguenze. La nostra proposta è invece una originale novità, in quanto si basa sulla serie armonica, che permette di ottenere risultati altrettanto buoni, come vedremo nelle successive tabelle, con una sorta di correzione che diminuisce le differenze tra valore stimato e valore reale di π(N)con N = potenze di 10. Ricordiamo che il calcolo preciso si ottiene con la funzione zeta, la funzione scalino J(x) ecc. come da Tabella riepilogativa a pag. 359 del libro di J. Derbyshire “L’ossessione dei numeri primi”(Bollati – Boringhieri. Rif. 2) che riportiamo nelle note finali, insieme ad altre poche pagine interessanti riguardanti l’argomento “conteggio dei numeri primi” , e cioè π(N). Tutti gli altri calcoli sono solo scorciatoie più o meno valide per ottenere valori approssimativi di π(N) Il nostro calcolo è soltanto una di queste scorciatoie, nuova ma efficace, poiché ci permette risultati simili a quelli ottenuti con il logaritmo integrale Li(N), risparmiandoci i complicati calcoli sui quali si basa la Tabella riepilogativa sopra accennata. Qui di seguito facciamo un tentativo, peraltro Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 18 di 35 riuscito, di miglioramento del precedente calcolo con la serie armonica, introducendo il concetto e il calcolo di un “correttore medio” che avvicina le precedenti stime di π(N) = π(10^n) a valori non molto distanti da quelli ottenuti tramite il logaritmo integrale Li(N), come vedremo riportando qualche tabella presa dal Web ( Keith Devlin, “La distribuzione dei numeri primi, Rif. 3. Tentativo con c = rapporto successivo π(N) reale e π(N)’ stimato, come numero correttore tale che π(N)’ *c ≈ π(N) reale con maggiore precisione TABELLA 1 N = 10^n 10 100 1000 10000 100000 1000000 10000000 100000000 Totale c π(N) reale b 4 π(N)’ stimato c 7.52 c = rapporto crescente b/c 0,53 25 168 1,229 9,592 78,498 664,579 5,761,455 27,88 169,91 1221,36 9532,76 78169,42 662457,35 5747821,32 0,8967 0,9887 1,0062 1,0556 1,0042 1,0032 1,0023 6, 9559 c come correttore medio per tutti i valori di c: c medio = osservazioni C cresce fino a 1,0062,poi decresce e tende a 1 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 19 di 35 0,8967 + 0,9887 +1,0062 + 1,0556 + 1,0042 + 1,0032 + 1,0023)/7 = 6,9559/7= 0,9937 minore di 1, quindi poco utile per la correzione, essendo il valore reale sempre maggiore di quello calcolato a partire da 1229; quindi prendiamo solo la media dei valori di c maggiori di 1 per calcolare c medio: c medio = 1,0062 + 1,0556 + 1,0042 + 1,0032 + 1,0023)/5 = 1,004292 Ora, moltiplicando i valori calcolati con le serie armoniche per questo valore medio, avremmo una nuova tabella con stime migliori di π(N)’ stimato, quindi con differenze minori con π(N) reale. Cominciamo quindi da 1229, con c medio maggiore di 1 TABELLA 2 π(N)’ stimato c medio con la serie armonica a b Prodotto π(N) reale a*b = π(N)”” Differenza intera d–c nuova stima c d differenza precedente d-a 1221,36 1,229 1,004292 1226,60 3 = 1229 -1226 8= 1229 - 1221 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 20 di 35 9,592 1,004292 9573,67 19 60 9532,76 1,004292 78504,92 -6 78,498 329 78169,42 1,004292 665300,61 -721 664,579 2122 662457,35 1,004292 5772490,96 -11035 5,761,455 13634 5747821,32 Come possiamo vedere, le nuove differenze, d – c, sono minori della vecchie differenze d – a, e quindi questa correzione con c medio è molto utile e interessante a partire da 78169,42 (colonna a) , le nuove differenze sono negative ma più piccole come valore assoluto, mentre le vecchie rimangono positive. Dal link : Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 21 di 35 www.matmedia.it/biblioteca/.../la-distribuzione-dei-numeri-primi.html “Distribuzione dei numeri primi” riprendiamo la tabella con le stime di π(N) = π(10^n) in base a Li(N) TABELLA 3 n p(n) 1000 10000 100000 1000000 10000000 100000000 168 1229 9592 78498 664579 5761455 Li(n) 172 1231 9588 78534 665138 5769341 145 1086 8686 72382 620420 5428681 178 1246 9630 78628 664918 5762209 Ora confrontiamo la nostra stima corretta con c medio e la stima con Li(n) rispetto ai valori reali TABELLA 4 Valori reali di π(N) = π(10^n) a Stima con c medio Li(n) Differenze intere b c b–a c-b c-a Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 22 di 35 178 168 1226,60 -3 1246 1229 c – a = 10 20 17 9573,67 -19 9630 9592 57 38 78504,92 78498 6 78628 124 130 665300,61 721 -382 664579 664918 339 5772490,96 11035 5761455 5762209 -10281 754 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 23 di 35 Come possiamo osservare, le differenze c – b (confronto tra Li(N), c – a)) e le nostre stime con c corretto) sono paragonabili tra loro, almeno fino a 10^7, e quindi le nostre stime sono abbastanza attendibili. Possiamo provvisoriamente concludere che le nostre stime basate sulla serie armonica, sia pure corrette con c medio, sono molto simili tra loro. Insomma, forse, Hn batte Li(n), o poco ci manca. Qui di seguito la pag. 359 con la tabella al calcolo preciso di π (1 000 000) =78498 seguita da altre pagine dello stesso libro di Derbyshire, anch’esse riguardanti il calcolo di π(N) Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 24 di 35 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 25 di 35 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 26 di 35 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 27 di 35 NOTA 1 Sull’accenno al conteggio dei numeri primi, a B. Riemann e alle possibili conseguenze dell’ipotesi di Riemann. Nella 4° di copertina del libro di John Derbishire, leggiamo che: “ Nell’agosto 1859 Bernhard Riemann, matematico giovane e ancora poco noto, presentò all’accademia di Berlino un articolo intitolato Sul numero dei Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 28 di 35 primi minori di una certa grandezza . In quella circostanza discusse pr la prima volta l’ipotesi che prende il suo nome è passata alla storia come uno di più famosi problemi irrisolti della matematica. Dimostrare questa ipotesi permetterebbe di trovare una formula per generare l’elenco dei numeri primi, cosa che avrebbe conseguenze fondamentali non solo per la scienza matematica, ma anche per la fisica quantistica e per la sicurezza informatica...” Nostro commento Siamo d’accordo per le conseguenze in matematica e fisica quantistica, ma non per la sicurezza informatica. Abbiamo già elenchi lunghissimi di numeri primi, che però non aiutano affatto eventuali violazioni della crittografia RSA basata sui numeri primi e numeri RSA come prodotti di due numeri primi lunghi qualche centinaio di cifre. Occorrerebbero elenchi di coppie di numeri primi, come per esempio le coppie di numeri primi gemelli, le coppie di Goldbach o dei numeri di Sophie - Germain, ecc. con rispettivi rapporti r = q/p di circa 1, variabile tra 1 e 2,25, e di circa 2. Escludiamo i prodotti tra di due numeri gemelli, facilmente fattorizzabili con l’algoritmo di Fermat a ritroso, e i prodotti di due Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 29 di 35 numeri di Sophie - Germain, poiché ad un rapporto r di circa 2 corrisponde una percentuale di p rispetto ad n = √N pari a circa il 70% di n, e quindi anch’esso facilmente fattorizzabili. Prendiamo invece le coppie di Goldbach per un intero pari N come somma N = p + q , disposte in due colonne, la prima con valori crescenti di p da 3 fino ad N/2 e la seconda con valori decrescenti da N fino a N/2 Se a destra di tali coppie scriviamo i prodotti N’ = p*q, notiamo che i prodotti crescono ( mentre la somma ovviamente rimane costante, N, per tutte le coppie. I prodotti invece crescono fino al quadrato della semisomma s, e cioè fino ad s^2. I rapporti q/s invece diminuiscono fino ad 1 (p = n = q, con q/n = n/n = 1). Ma dal 66,6% di n tali rapporti variano da 2,25 a 1 (o pochissimo in più per le coppie di gemelli, per es. 103/101 = 1,019...), e quindi possono riguardare i numeri RSA N’, prodotti di tali coppie di Goldbach. Questo significa che p è superiore al 67% di n ed è quindi inutile cercarlo prima. Il tempo di fattorizzazione di qualsiasi numero RSA quindi si riduce ad un terzo di quello previsto: per esempio, se si prevedono 1000 anni per fattorizzare un certo numero RSA, applicando questo ostro teorema, ne basterebbero “soltanto” 1000/3 = 333, 33.... Non è molto, ma nemmeno Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 30 di 35 poco. Inoltre esistono già metodi di fattorizzazione basati sulla possibile verità della RH, ma non in grado di violare la crittografia RSA. Quindi la RH e il suo possibile elenco di singoli numeri primi sono pericolosi per la crittografia RSA, come molti credono. Il pericolo caso mai potrebbe venire da teoremi riguardanti coppie di numeri primi, come quelle sopra accennate, i cui prodotti N’=p*q come numeri RSA potrebbero benissimo essere evitati dalle Società crittografiche (cosa che consigliamo nei nostri lavori) per non facilitare la loro fattorizzazione, cosa ovviamente pericolosa per la sicurezza informatica. I prodotti delle coppie di Goldbach possono solo ridurre di 2/3 i tempi di calcolo. Piccolo esempio pratico per N = 60: TABELLA 5 p q N=p+q (congettura Goldbach) N’ = p*q di r = q/p percentuale di rispetto ad n = 1/√r 7 53 60 371 p Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 31 di 35 7,57 0,36 =36% 13 47 60 611 3,61 0,52 =52% 17 43 60 731 2,52 0,62 = 62% 19 41 60 779 2,15 ...68% 23 37 60 851 1,60 ... 79% 29 31 60 899 Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 32 di 35 1,068.... ... 96% 29 e 31 gemelli Ultima coppia di Goldbach per molti N multipli di 12, per es. 60 = 5*12 30 30 60 900 1 Come vediamo, il rapporto r =q/p inferiore a 2,25 è 2,15, da qui comincia la “zona rossa” o “zona RSA” che comprende N’ = p*q e p compreso tra il 67% di n = s^2 , in questo caso 30 = √900, con N’ come possibili numeri RSA, in questo caso 779, 851, 899 e possibili p 19, 23 e 29 ; p minimo 19, circa il 68% della radice quadrata di 779 (infatti √779= 27,91 e 27,91*0,68 = 18,97 ≈ 19 ) e circa il 19/0,3 = 63,33% di 30 = semisomma. E così via. Se si costruissero tabelle simili con numeri primi p e q di circa 300 cifre, come nei numeri RSA di tipo RSA – 2048 (che dal 2014 sostituiranno per prudenza tutti quelli più piccoli usati finora), occorrerebbero Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 33 di 35 miliardi e miliardi di righe, ma la zona rossa sarebbe sempre compresa tra il 66,666 ≈ 67% di s = semisomma (p + q)/2 con N = p + q per la congettura di Goldbach. Di chiaro, comunque, sulla relazione tra elenchi di coppie di numeri primi e fattorizzazione, c’è ancora solo questo, che non è molto; mentre l’ipotesi di Riemann , con il suo supposto elenco infinito di numeri primi singoli, non sembra entrarci affatto con una possibile violazione della crittografia RSA, pur essendo importante per altri rami della matematica o della fisica quantistica. Questo per dire che, per quanto riguarda una fattorizzazione più veloce e in grado di preoccupare la crittografia RSA, con l’ipotesi di Riemann non si è ancora cavato un ragno dal buco, mentre con la ex –congettura di Goldbach, unita al nostro Teorema fondamentale della fattorizzazione veloce (Rif. 4), abbiamo eliminato i due terzi dei tempi di calcolo per la fattorizzazione classica (detta a forza bruta) dei numeri RSA, eliminando i primi sue terzi dei numeri primi fino ad n = √N’. Se poi utilizziamo l’algoritmo di Fermat a ritroso (N’ + d^2 = s^2, da cui poi p = s – d e q = s + d , il risparmi di tempo potrebbe ancora ridursi Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 34 di 35 ulteriormente. Ma l’ipotesi di Riemann è invece utilissima ne nella funzione conteggio dei numeri primi fino ad N, e cioè π(N) = π(10^n), oggetto di questo lavoro basato però sulla la serie armonica Hn , con risultati vicinissimi, come abbiamo visto, a quelli ottenuti con Li(N). Versione 1.0 04/09/2014 Pagina 35 di 35 5. RIFERIMENTI 1)Wikipedia 2) “J. Derbyshire, “L’ossessione dei numeri primi” , Bollati Boringhieri 3) Articolo di Keith Devlin, La distribuzione dei numeri primi, sul sito di Polymath Link www.matmedia.it/biblioteca/.../la-distribuzione-dei-numeri-primi.html 4) Teorema fondamentale della fattorizzazione veloce (TFF), sul nostro sito http://nardelli.xoom.it/virgiliowizard/
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