Sistemi dinamici a tempo discreto (approccio in variabili di stato) Prof. Silvia Strada 1 Introduzione u(k) (ingresso) Sistema dinamico y(k) (uscita) tempo k • Sistemi a tempo discreto k∈ 2 Introduzione 3 Introduzione 4 Introduzione 5 Introduzione 6 Segnali canonici 7 Rappresentazione di stato (caso SISO invariante) x(k + 1) = f ( x(k ), u (k )) y (k ) = g ( x(k ), u (k )) x(k0 ) = x0 ad esempio equazione di stato (equazione alle differenze del I° ordine) trasformazione di uscita stato iniziale n, numero di variabili di stato è ancora l’ordine del sistema. Le variabili di stato sono ancora tutte quelle grandezze associate al passato del sistema 8 Classificazione statici / dinamici • statici legame istantaneo ingresso/uscita • dinamici equazione alle differenze monovariabili / multivariabili (SISO e MIMO) • un ingresso/un'uscita più ingressi/più uscite lineari/non lineari • le equazioni sono tutte lineari nelle variabili o no invarianti(o stazionari)/varianti • invarianti le equazioni non dipendono dal tempo nei sistemi invarianti non ha importanza l'istante d'inizio dell'osservazione che viene quindi di solito posto uguale a zero to=0 strettamente propri/propri • strettamente propri l'uscita non dipende direttamente dall'ingresso 9 Movimento dello stato e dell’uscita 10 Un particolare movimento: l’equilibrio x(k + 1) = f (x(k ), u (k )) y (k ) = g (x(k ), u (k )) x(k0 ) = x u (k ) = u k ≥ k0 ingresso costante Stato di equilibrio Movimento dello stato x(k ) = x costante nel tempo in corrispondenza di u (k ) = u Uscita di equilibrio Movimento dell’uscita y (k ) = y costante nel tempo in corrispondenza di u (k ) = u 11 Un particolare movimento: l’equilibrio stato di equilibrio uscita di equilibrio 12 Anche direttamente dall’equazione alle differenze, imponendo: u (k ) = u (k − 1) = ... = u y (k ) = y (k − 1) = ... = y Esempio 13 Esempio Gestione delle scorte di un magazzino produzione nel mese k scorte all'inizio del mese k vendite nel mese k p(k) s(k) v(k) tasso mensile di deperimento della merce α Le scorte all’inizio del mese k+1 sono date dall’equazione alle differenze: s(k + 1 ) = s(k)−αs(k) + p(k) − v(k ) Nel modello, si fa l’ipotesi che la produzione nel mese k dipenda dalle vendite nel mese precedente: p(k) =βv(k − 1) 14 Esempio Si ottiene: s(k + 1 ) = s(k)−αs(k) + βv(k − 1) − v(k ) equazione alle differenze Si scelgano le seguenti variabili di stato: x1(k) =s(k) x2 (k) =v(k − 1 ) Si scelgano come ingresso e uscita rispettivamente: u(k) =v(k) y(k) =s(k) Si ottiene il sistema dinamico: x1(k + 1 ) = (1−α ) x1(k) + βx2 (k) − u (k ) x (k + 1 ) =u (k ) 2 rappresentazione di stato y (k ) = x1(k) Lineare, Invariante, strettamente proprio, SISO, n=2 15 Esempio Si consideri il problema di trovare, se esiste, il valore di equilibrio delle scorte, in corrispondenza di vendite costanti: u (k ) = u ingresso (vendite) costante All’equilibrio si ha: x1 = (1 − α ) x1 + βx2 − u x =u 2 y = x1 β −1 x1 = α u x =u 2 β −1 y = x = u 1 α Condizione di equilibrio per le scorte di magazzino 16 Esempio Si fissi: ed inoltre: α = 0.1, β = 2 u (k ) = u = 4 Considerando il valore di partenza 5 x(0) = 0 si ha che stato ed uscita tendono ai rispettivi valori di equilibrio: Equilibrio β −1 x1 = α u = 40 x =u = 4 2 β −1 y x u = 40 = = 1 α 17 Sistemi dinamici Lineari tempo-Invarianti discreti (LTI) (caso SISO) 18 Equilibrio di sistemi LTI – (caso SISO) 19 Movimento di sistemi LTI – (caso SISO) Formula di Lagrange per il movimento dello stato di sistemi discreti 20 Formula di Lagrange per il movimento dell’uscita di sistemi discreti 21 Esempio Riprendendo il modello delle scorte con α = 0.1, β = 2 x1(k + 1 ) = 0.9 x1(k) + 2 x2 (k) − u (k ) x (k + 1 ) =u (k ) 2 y (k ) = x1(k) Calcolare analiticamente il movimento dello stato e dell’uscita a partire da condizioni iniziali assegnate, noto l’andamento dell’ingresso (vendite): 5 x ( 0) = , 0 u (k ) = 4sca(k − 2) − 3sca(k − 7) u(k) 4 1 k=2 k=7 22 Esempio Il calcolo del movimento si può fare in due modi: 1) per iterazioni successive delle equazioni di stato/uscita del sistema: x1( 1 ) = 0.9 x1( 0 ) + 2 x2 ( 0 ) − u (0) = 0.9 ⋅ 5 + 2 ⋅ 0 − 0 = 4.5 x ( 1 ) =u (0) = 0 2 y (0) = x1( 0 ) = 5 x1( 2 ) = 0.9 x1( 1 ) + 2 x2 ( 1 ) − u (1) = 4.05 x ( 2 ) =u (1) = 0 2 y (1) = x1( 1 ) = 4.5 x1( 3 ) = 0.9 x1( 2 ) + 2 x2 ( 2 ) − u (2) = −1.35 x ( 3 ) =u (2) = 4 2 y (2) = x1( 2 ) = 4.05 {........ 2) utilizzando esplicitamente le Formula di Lagrange 23 Esempio Esempio 24 Principio di sovrapposizione degli effetti e rappresentazioni equivalenti Valgono, identiche, le considerazioni viste per i sistemi LTI continui 25 Linearizzazione vicino all’equilibrio Sistema discreto non lineare invariante: x(k + 1) = f ( x(k ), u (k )) y (k ) = g ( x(k ), u (k )) soggetto all’ingresso costante u (k ) = u i corrispondenti stato/uscita di equilibrio siano x y ottenuti da x = f (x, u ) y = g( x,u ) E‘ possibile definire il sistema lineare che approssima il comportamento del sistema non lineare vicino all‘equilibrio allo stesso modo che per i sistemi continui: Definendo le ‘‘piccole variazioni‘‘: δx(k ) = x(k ) − x δu (k ) = u (k ) − u δy (k ) = y (k ) − y δx0 = x0 − x 26 Linearizzazione di sistemi non lineari discreti . δx(k + 1) = Aδx(k ) + Bδu (k ) δy (k ) = Cδx(k ) + Dδu (k ) A = ∂f ∂x x = x (nxn) u =u sistema linearizzato ∂f1 ∂u1 ∂f1 ∂um ∂f1 ∂x1 ∂f1 ∂xn = B = ∂f ∂u x = x = u =u ∂f n ∂x1 ∂f n ∂xn x = x (nx1) ∂f n ∂u1 ∂f n ∂um x = x u =u C = ∂g ∂x x = x u =u (1xn) si ricava in modo identico al caso continuo! u =u ∂g1 ∂u1 ∂g1 ∂um ∂g1 ∂x1 ∂g1 ∂xn = ∂ ∂ = D g u = = x x = u u ∂g ∂x ∂g ∂x x = x (1x1) ∂g ∂u ∂g ∂u x = x p n p m p 1 p 1 u =u u =u 27 Stabilità dell’equilibrio di sistemi LTI Consideriamo un sistema LTI SISO x(k +1) = Ax(k ) + Bu (k ) Grazie alla linearità e all‘invarianza nel tempo, si ha anche nel caso discreto che Ak δx(k ) = Ak δx0 perturbazione del movimento perturbazione della condizione iniziale 28 Stabilità di sistemi LTI discreti Quindi si può intuitivamente dire che: stabilità (semplice) instabilità Ak limitata per ogni k • movimento δx(k) limitato • movimento libero limitato Ak diverge per k ∞ • movimento δx(k) divergente • movimento libero divergente asintotica stabilità lim Ak = 0 k →∞ • movimento δx(k) convergente • movimento libero convergente a zero 29 Teoremi sulla stabilità di sistemi LTI discreti Siano si gli autovalori della matrice A: Teorema 1. Un sistema discreto LTI è asintoticamente stabile se e solo se tutti gli autovalori della matrice A hanno modulo strettamente minore di 1. si < 1, ∀i Asintotica stabilità Teorema 2. Un sistema discreto LTI è instabile se almeno un autovalore di A ha modulo maggiore di 1. ∃i : si > 1 Instabilità Teorema 3. Un sistema discreto LTI è stabile se la matrice A ha tutti autovalori con modulo minore di 1 ed uno solo con modulo 1 (o una sola coppia c.c. con modulo 1) si < 1, ∀i ∃i : si = 1 Stabilità 30 • Osservazione 1 (sul Teorema 3) Una coppia di autovalori complessi coniugati conta come un autovalore solo. Quindi, un sistema con una sola coppia di autovalori c.c. con modulo uguale a 1 (e tutti gli altri con modulo inferiore a 1) è stabile (semplicemente) • Osservazione 2 (sui Teoremi 2&3) Ci possono essere sistemi con più di un autovalore con modulo 1 (e tutti gli altri modulo minore di 1) che sono stabili (semplicemente) ed altri sistemi con più di un autovalore con modulo 1 (e tutti gli altri con modulo minore di 1) che sono instabili infatti i Teoremi 2&3 sono delle condizioni solo sufficienti! 31 Schema riassuntivo per autovalori con modulo 1 si si si si 32 Regione di asintotica stabilità per sistemi discreti si < 1 Esempio Riprendendo il modello delle scorte con α = 0.1, β = 2 x1(k + 1 ) = 0.9 x1(k) + 2 x2 (k) − u (k ) x (k + 1 ) =u (k ) 2 y (k ) = x1(k) 0.9 2 − 1 A= B= 0 0 1 C = [1 0] D=0 s1 = 0.9 s2 = 0 si < 1 i = 1,2 sistema asintoticamente stabile 34 Per sistemi dinamici discreti non vedremo criteri di stabilità basati sull’analisi diretta della matrice A oppure del suo polinomio caratteristico sono complicati!! 35 • Stabilità dell’equilibrio di sistemi discreti non lineari L’analisi del sistema linearizzato permette, in molti casi, di determinare le proprietà di stabilità dello stato di equilibrio del sistema non lineare originario. Teorema 1. Se il sistema linearizzato ha tutti autovalori a modulo < 1 allora lo stato di equilibrio ( x, u ) è asintoticamente stabile. Teorema 2. Se il sistema linearizzato ha almeno un autovalore a modulo > 1allora lo stato di equilibrio ( x, u ) è instabile. Se il sistema linearizzato attorno ad un certo equilibrio ha alcuni autovalori a modulo unitario ed altri modulo <1, nulla si può dire circa la stabilità dell’equilibrio esaminando solo il sistema linearizzato! S. Strada – Fondamenti di Automatica – Lez.5 36
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