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Mercati
Giovedì 12 Giugno 2014
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L’INVESTMENT COMPANY FA IL REVERSE TAKE OVER E COMPRA IMMOBILI PER 48 MLN DI EURO
Hi Real diventa siiq. E vuole l’Mta
Il cda ieri ha approvato il piano di crescita che prevede
tra l’altro l’ingresso dei nuovi soci Arix, Nogeme e Fn
Immobiliare. Pronta la domanda per cambiare listino
di Claudia Cervini
N
uovi piani di sviluppo
per la società di investimento immobiliare
Hi Real, che dopo aver
acquistato immobili per complessivi 48 milioni di euro e
aver assunto lo status di siiq (è
quotata all’Aim Italia) adesso si
prepara a passare dal listino dedicato alle pmi all’Mta (presto
presenterà domanda di ammissione). Secondo quanto risulta
a MF-Milano Finanza, il cda
della società riunitosi nel tardo
pomeriggio di ieri ha approvato
il progetto di conferimento di
quattro immobili a destinazione
industriale con sede in provincia di Mantova e di proprietà di
Arix Spa, due immobili di proprietà di Nogeme (società con
sede a Reggio Emilia attiva nel
settore della locazione immobiliare) sempre a uso industriale
e dotati di impianti fotovoltaici,
e un immobile in provincia di
Bologna di proprietà di F.N. immobiliare. A fronte dell’accordo
con Arix, Hi Real delibererà un top manager del gruppo Maire
aumento di capitale per 3,158 Tecnimont) ha approvato anche
milioni di euro mediante emis- un progetto di reverse take over,
sione di massime 22.720.000 che sbloccherà così il titolo Hi
azioni, senza indicazione del Real sospeso dal 2 maggio provalore nominale al prezzo di prio in seguito all’operazione
0,139 euro cadauna,
con esclusione del
diritto di opzione,
a favore di Arix. Le
azioni di nuova emissione che verranno
assegnate ad Arix saranno soggette a un
periodo di lock-up di
24 mesi a decorrere
dalla data di confeGiovanni
rimento. Operazione
Tricomi
simile per Nogeme:
a fronte del conferimento dell’immobile
Hi Real delibererà un aumento di reverse take over. Intanto,
di capitale da 2.158.000 euro, nell’ambito della ridefinizione
mentre l’aumento di capitale delle strategie di finanziamento
con emissione di 3.345.324 Hi Real emetterà entro il 30 luazioni a favore di F.N. immo- glio un prestito obbligazionario
biliare sarà di 465 mila euro. convertibile per un massimo di
Ma il piano di sviluppo della 35 milioni di euro nominali delsocietà non si esaurisce con la durata di 10 anni a un tasso di
queste operazioni. Il cda presie- interesse annuo pari al 4,25%.
duto da Giovanni Tricomi (ex (riproduzione riservata)
Bonomi sceglie gli advisor per il Club Med
di Stefania Peveraro
I
nvestindustrial ha nominato gli advisor che lo affiancheranno nella possibile opa sulle azioni Club Méditerranée
in tandem con Strategic Holdings, il
veicolo di investimento controllato
dalla BI-Invest della famiglia Bonomi. La notizia è stata anticipata ieri da
Les Echos. Il fondo di private equity,
Andrea
di cui Andrea Bonomi è principal part- Bonomi
ner, si è affidato a Kpmg e Mc Kinsey
sul fronte finanziario e del business, a
Cbre per la parte immobiliare, allo studio Cleary, Gottlieb Steen & Hamilton
sul fronte legale e a Willis per la due
diligence assicurativa. Sul fronte della comunicazione, infine,
Havas Media affiancherà l’italiana Ad Hoc, che già da tempo
segue Investindustrial. Intanto l’hdege fund Polygon è salito al
6,07% nel capitale del Club Med. (riproduzione riservata)
La milanese Imr salva un fornitore di VW
di Stefania Peveraro
a milanese Imr Automotive, leader nello stampaggio di comLmilioni
ponenti in plastica per l’industria dell’auto, ha rilevato per 2,5
da una procedura concorsuale la tedesca Fpk Lightweight
Technologies Deutschland, controllata della spagnola Mondragon.
Pur essendo una realtà relativamente piccola, con un fatturato di
22 milioni nel 2013, Fpk è un fornitore chiave per Volkswagen.
Imr ha rilevato anche 105 dei 130 dipendenti di Fpk, per la quale
prevede un fatturato 2014 di 25 milioni. Advisor finanziario per
Imr è stato K Finance, partner del network Clairfield International.
«Grazie ai ricavi di Fpk e a quelli di Sommer Industrielackierung,
altra azienda tedesca (veriniciatura per auto) rilevata a febbraio,,
il Imr arriverà a un fatturato di circa 200 milioni nel 2014», ha
detto a MF-Milano Finanza il cfo Matteo Galmarini. Il gruppo,
che fa capo alla famiglia Galmarini, offre servizi e prodotti alle
più prestigiose case automobilistiche del mondo, impiegando circa
1.500 dipendenti in tre stabilimenti in Nord Italia e uno in Spagna,
generando un fatturato di 138 milioni nel 2013 in Italia e 155
milioni a livello di gruppo. (riproduzione riservata)
Al Corriere è testa a testa Guerrera-Polito
di Andrea Montanari
entre l’azienda nega che ci siano novità all’orizzonte, sul
M
mercato tornano le voci di un avvicendamento alla direzione del Corriere della Sera. «L’uscita del direttore del Corriere
non è all’ordine del giorno», ha dichiarato ieri l’ad di Rcs Mediagroup Pietro Scott Jovane. Anche perché toccherebbe al cda
(a breve la convocazione di un board per valutare l’esito della
conversione delle azioni di risparmio in ordinarie) indicare il
nuovo direttore del quotidiano di via Solferino. E al momento
non ci sarebbero le condizioni, visto che i conti e soprattutto
i margini garantiti dal giornale diretto da Ferruccio de Bortoli
(da mesi in lite con Jovane) sono positivi e hanno un impatto
rilevante sui dati consolidati del gruppo editoriale, da anni in
perdita. Detto ciò, dopo settimane di silenzio è tornato alla ribalta il tema dell’avvicendamento di de Bortoli. Ieri a rilanciare
la possibilità è stata la rete. Il nome nuovo spuntato sul web è
quello di Francesco Guerrera, milanese trapiantato all’estero
(prima al Financial Times e ora al Wall Street Journal come responsabile della sezione Money&Investing). Guerrera è anche
collaboratore de La Stampa di Torino, il quotidiano di proprietà
della Fiat (primo azionista di Rcs con il 16,73%) e diretto da
Mario Calabresi, il giornalista che per lungo tempo è stato dato
in pole position per la guida del CorSera. Il nome della firma
del Wall Street Journal sembra aver fatto breccia sul mercato,
ma non tutti i soci di Rcs sarebbero d’accordo. Di sicuro si
tratterebbe di una scelta di rottura, lontana soprattutto dalla
politica italiana. L’alternativa a Guerrera, dopo che l’outsider
Carlo Verdelli sta perdendo posizioni nel totonomine, sarebbe
Antonio Polito, editorialista del CorSera e fresco di nomina
(su indicazione di de Bortoli) alla direzione del Corriere del
Mezzogiorno. (riproduzione riservata)
Accordo tra Class e Century Fortunet
per la piattaforma e-commerce CcigMall
Di seguito pubblichiamo il comunicato diffuso ieri da Class Editori, gruppo che controlla
anche questo giornale.
ggi (ieri per chi legge, ndr) a Pechino, in
O
occasione del Business Forum sino-italiano e alla presenza dei primi ministri Matteo
Renzi e Li Keqiang, sono stati firmati i dieci
più importanti contratti fra aziende italiane e
cinesi. Fra questi è stato firmato il contratto
tra Class Editori spa (rappresentata dal vicepresidente e amministratore delegato Paolo
Panerai) e il gruppo cinese Century Fortunet
Limited (nella persona della chairperson Madam Guo Hong, presidente anche del Century
International Group, attivo in telecomunicazioni, cablature, satelliti), che ha come oggetto una serie di attività che Class Editori
direttamente e attraverso sue controllate e
collegate condurrà in Italia per lo sviluppo
di CcigMall, la piattaforma di e-commerce
B2B fondata da Century Fortunet Limited
e costruita congiuntamente da alcune dei
maggiori gruppi e istituzioni straniere, tra
cui Bank of China, China Union Pay, China
Telecom e il China Council for the Promotion
of International Trade.
La piattaforma di e-commerce CcigMall,
che è in piena conformità con i principi della World Trade Organization (Wto) di non
discriminazione, di commercio equo e di trasparenza, prevede di favorire il commercio
elettronico tra i dettaglianti cinesi, che già
hanno aderito e che aderiranno alla piattaforma, permettendo loro l’accesso a oltre mille
tipologie di prodotti scelti tra otto Paesi europei e americani, tra cui l’Italia, primo Paese
estero scelto sia per il settore food sia per il
settore fashion, shoes & luxury goods and design. Per questi due settori Class Editori, attraverso collegate, svolgerà funzioni di main
agent, selezionando aziende e prodotti.
Attraverso un innovativo modello di busi-
ness-to-business basato su internet, sulle
più recenti tecnologie di marketing online
e su una filiera commerciale e logistica di
qualità che a regime punta a arrivare a 3 milioni di retailer, CcigMall Platform fornirà
a partire dal prossimo mese di ottobre un
servizio completo per i dettaglianti, che va
dall’ordinativo al pagamento online, dalla
logistica al credito finanziario e assicurativo, permettendo ai consumatori cinesi di
acquistare prodotti italiani affidabili e di alta
qualità a prezzi competitivi.
CcigMall ha in progetto il raggiungimento
di 150 miliardi di dollari di transazioni nel
corso dei prossimi cinque anni e prevede che
merci per oltre 45 miliardi di euro saranno
acquistate in Italia e in altri Paesi europei. Il
secondo step, nell’ambito del quale importante è il ruolo del gruppo China Telecom,
sarà quello di diventare anche piattaforma
B2C (business-to-comsumer).
Sulla base della grande richiesta di prodotti
italiani nel mercato cinese e in virtù delle
politiche del governo italiano a sostegno di
una maggiore presenza delle piccole e medie
imprese italiane sul mercato cinese, la piattaforma (alternativa ad Alibaba) consentirà
quanto migliaia di pmi desiderano da tempo,
cioè disporre della più capillare rete di distribuzione su tutto il territorio cinese senza dover fare investimenti fuori dalla loro
portata.
Class Editori, oltre che main agent per i due
settori principali del made in Italy, sarà direttamente agente esclusivo per l’Italia per
la vendita della pubblicità sulla piattaforma
Ccig Mall e per la produzione di contenuti
relativi ai prodotti che saranno veicolati attraverso la piattaforma e che offriranno ai
retailer cinesi tutte le informazioni necessarie per poter sviluppare i loro acquisti. Infine
Class Editori assumerà il ruolo di coordinatore degli agent degli altri settori.