Il grande atlante degli animali del mondo. Libro sonoro

10 > MONCALIERI
Cronache
21 gennaio 2015
Settimana drammatica: sfrattata famiglia con 4 figli. Altre chiedono aiuto
Annuncio dell’assessore Parigi
Comune a caccia di alloggi vuoti Castello riapre
Ora si punta ad aprire l’housing sociale di via Saluzzo in primavera
MONCALIERI - E’ stata
un’altra settimana drammatica sul fronte dell’emergenza abitativa, con momenti di
tensione, spintoni e lacrime.
Ma anche azioni di forza da
parte degli uffici che in queste ultime settimane sono riusciti a recuperare alcuni appartamenti da persone che
non avevano più titolo. Tira
e molla, “ma alla fine siamo
riusciti almeno ad azzerare i
casi sociali”, dice con soddi-
sfazione l’assessore Enrica
Colombo. “Non è stato sempre facile, e di questo voglio
condividere la soddisfazione
ringraziando gli uffici e la
polizia municipale, che insieme ai cittadini rappresentano
le nostre antenne per tenere
sotto osservazione ciò che
accade nelle case popolari”.
In questi ultimi mesi sono
stati infatti recuperati quattro
alloggi. “Tre di questi erano
stati abbandonati da famiglie
che sono tornate al loro paese, mentre per il quarto ha
concluso il suo iter la procedura per sfratto per morosità.
Sistemazione che riusciamo
a riassegnare nel giro di un
mese”.
Momenti di tensione quelli
che trascorsi giovedì in mattinata, quando si è presentata
una famiglia sfrattata: madre,
padre e quattro figli minori,
provenienti dalla Nigeria ma
da una quindicina d’anni d
Spettacolo teatrale e viaggio a Mauthausen
Il «giorno della memoria»
ricorda i 70 anni di Auschwitz
MONCALIERI - E’ sul pregiudizio alla base del regime
concentrazionario e sui 70
anni dalla fine della seconda
guerra mondiale e dalla liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau che si
concentra quest’anno l’appuntamento con il giorno
della memoria. In programma incontri, musiche e riflessioni per ragionare sulla
Shoah, a cui si affianca come ormai tradizione il viaggio verso i lager degli studenti delle scuole di Moncalieri. Due gruppi, il primo
partirà lunedì 26 alla volta
di Mauthausen per far ritorno il 30 gennaio, in tutto
quaranta ragazzi dei due
istituti cittadini che hanno
partecipato a «Promemoria
Mauthausen», un progetto di
educazione alla cittadinanza
promosso dall’associazione
Deinà; un secondo gruppo
si recherà invece ad Auschwitz con l’associazione
Terra del Fuoco, con il treno
della memoria dal 28 febbraio al 7 marzo.
Molto ricco il programma
messo in piedi dall’amministrazione per “mantenere
vivo il ricordo del più tragico evento che ha sconvolto
il secolo trascorso - sottolineano il sindaco Roberta
meo e gli assessori all’istruzione e alla cultura Paolo
Montagna e Francesco Maltese - un male assoluto che
ha attraversato l’Europa
distruggendo ogni barriera
di civile convivenza, con il
dovere di ricordare, di mantenere viva la memoria per
quanto sia dolorosa e atroce”. Ebbene, “grazie al contributo di qualificate realtà
associative, al prezioso partenariato della Comunità
Ebraica di Torino e alla dinamica collaborazione con
le scuole del territorio, attraverso i percorsi educativi
e formativi, i viaggi della
memoria e gli appuntamenti pubblici che il progetto
propone intendiamo riaffermare la necessità di ragio-
Alla Casa del Quartiere di corso Trieste
Rom, ebrei ed Agedo:
parlano i perseguitati
MONCALIERI - In occasione
della Giornata della memoria, la Casa del Quartiere di
Moncalieri dedicherà una
settimana intera, da giovedì 22 a mercoledì 28 gennaio, alla commemorazione della Shoah.
Nel corso della settimana
della memoria, la Casa del
Quartiere ospiterà una mostra fotografica dal titolo
«Uno, nessuno, centomila.
Perchè non dimenticare»,
che documenta l’ultimo
viaggio di una collaboratrice della cooperativa, Alice
Godone, ai campi di concentramento e sterminio di
Auschwitz e Birkenau.
Nell’ambito di tale iniziativa, è stato inoltre organizzato per giovedì 22 alle ore
17 un momento di confronto sul tema «Perché non
dimenticare» con la partecipazione del preside della
scuola ebraica di Torino Sonia Brunetti e di una rappresentanza di quelle realtà che in quel periodo sono
state perseguitate dai nazisti. In quest’ottica saranno
presenti Angela Mazzoccoli e Lino Manfredi dell’associazione Agedo di Torino
(Associazione Genitori di
Omosessuali) e Vojislav
Stojanovic, mediatore europeo Romet 2 Romact ed
in passato consulente
sull’emergenza nomadi per
il comune di Moncalieri. La
testimonianza degli studenti sarà invece portata
da Edoardo Pesce.
nare e interrogarsi su quanto è avvenuto”.
Proprio martedì 27 febbraio,
il giorno della liberazione di
Auschwitz, alle ore 9,30 e
alle 11,30 sarà inoltre presentato al teatro Matteotti
«L’istruttoria di Peter
Weiss», riduzione drammaturgica messa in scena e interpretata da Marco Alotto a
cura dell’Associazione Terra del Fuoco. La storia del
campo di Auschwitz, dalla
sua apertura, nel giugno del
’40, all’evacuazione per
l’avvicinarsi delle truppe
russe nel gennaio del ’45,
rievocata, a un quarto di secolo di distanza, da chi vi
aveva partecipato come vittima, aguzzino o complice:
Peter Weiss assistette a molte sedute del processo di
Francoforte e dalla note prese durante le sedute ricavò
materiali per Die Ermittlung, L’Istruttoria.
Domenica 1 febbraio sempre al teatro Matteotti alle
ore 18 concerto per celebra-
re il 70esimo anniversario
della liberazione del campo
di Auschwitz-Birkenau, con
la partecipazione del sindaco Roberta Meo e di Emanuel Segre Amar , vice presidente della Comunità
Ebraica di Torino. La Filarmonica di Moncalieri diretta dal maestro Mauro Lanfranco e con Elisa Golisano
violino solista proporrà
«Musica perseguitata», con
la presentazione di Simonetta Heger.
A chiudere gli appuntamenti con questa ricorrenza il
seminario sui meccanismi
del pregiudizio di mercoledì
25 febbraio alla biblioteca
civica dal titolo «Il sonno
della ragione genera mostri»
con la partecipazione di Alberto Somekh, rabbino della
Comunità ebraica di Torino
e la festa della liberazione
del 25 aprile, in cui interverranno anche i partecipanti ai
viaggi della memoria per
restituire alla città la loro
esperienza.
Moncalieri. Una famiglia che
sino a poco tempo fa era sconosciuta ai servizi, finita nel
gorgo della crisi dopo che il
capo famiglia è finito in cassa integrazione, e così i soldi
sono finiti, non sono più stati sufficienti per sfamare i
quattro bambini, uno di nove,
poi sette ed infine una coppia
di gemellini di soli tre anni.
Giovedì c’è stato un po’ di
trambusto davanti allo sportello sociale, con momenti di
tensione, poi tutto è stato portato alla tranquillità. La famiglie ha passato il calvario
della Cea, la commissione
emergenza abitativa, ma per
ora sono stati sistemati in albergo, dove rimarranno per
una settimana, in attesa che
si liberi un posto. Per una soluzione difficile che su cui è
stata posta una toppa in attesa di trovare una soluzione,
ce ne sono altre drammatiche
che non trovano risposta.
Grida tutta la sua rabbia Pellegrino Cece, residente nella
palazzina a fianco di quella
sventrata dall’esplosione in
strada Preserasca, che aveva
visto la morte di un uomo.
Una casa venduta all’asta, e
lui si trova ora in mezzo ad
una strada. “Fino a marzo
possono restare qui, ma dopo
non so dove andare insieme
a mia moglie ed alla bambina. In questi mesi ha pulito
tutto, visto che nessuno si era
fatto vivo, ed ho sempre pagato l’affitto”. Anche lui ha
presentato richiesta per avere
una casa popolare, ma la sua
domanda è stata respinta.
“Avevo i due anni di residenza, ma il mio contratto di locazione non era registrato. E
così in comune fanno finta di
niente, cose se fossi un fantasma”.
L’assessore ne è consapevole
che la strada da fare è ancora
lunga e irta di ostacoli, ma si
augura nel giro dio pochi mesi di chiudere un’altra operazione su cui Moncalieri è
impegnata da anni. “Stiamo
aspettando l’accatastamento
dell’immobile di via Saluzzo,
in cui sono stati creati sette
alloggi di housing sociale. Si
tratta di un ulteriore tassello
che ci consentirà anche di
intervenire sugli alloggi a
rotazione, al momento strapieni, e nel contempo dare
una respiro anche ad altre
famiglie, essendo senza sosta
la fila di persone in cerca di
aiuto che si crea davanti ai
nostri uffici”.
MONCALIERI - Il Castello
di Moncalieri riaprirà le sue
porte ai visitatori, almeno
parzialmente, in occasione
dell’Expo e degli altri eventi che caratterizzeranno il
2015 piemontese. Lo ha annunciato l’assessore regionale al cultura e turismo Antonella Parigi, che ieri, martedì, ha risposto ad una question time presentata dalla
consigliera del Pd Valentina
Caputo, la quale chiedeva
lumi sul completamento dei
restauri in corso nella residenza sabauda cittadina,
profondamente danneggiata
dal rogo del 5 aprile 2008
che devastò il torrione sudest
intaccando gli appartamenti
reali di Vittorio Emanuele II.
Il cantiere, da sei milioni di
euro, vede ancora i restauratori impegnati nelle sale auliche degli appartamenti di
Vittorio Emanuele II, e “sarà verosimilmente terminato
entro la fine di questa primavera”, ha assicurato l’assessore. Da qui l’annuncio della prossima riapertura. “Durante i tre eventi dell’Expo,
dell’ostensione della Sindone e del duecentesimo anniversario di Don Bosco sarà
possibile visitare le sale non
bruciate completamente restaurate, mentre per le restanti sarà possibile valutare la possibilità di permettere occasionali visite nei
week end a cantiere chiuso
e lavori fermi”. In queste
circostanze sarà inoltre visi-
tabile anche l’appartamento
al piano terra di Maria Letizia, anche se non sarà ancora in funzione l’ascensore
storico.
Un cantiere che donerà anche alcune novità ai visitatori. Nelle sale devastate dal
fuoco sarà infatti installato
un apparecchio che “tramite
un sistema di rivestimento,
sufficientemente trasparente
da lasciar intravedere l’effettiva condizione delle murature sottostanti, possa evocare ambienti praticamente
persi consentendo nel contempo di percepire ciò che è
ancora è stato possibile salvaguardare”.
Sono invece conclusi da alcuni mesi con un investimento di 475mila euro i lavori di consolidamento del
torrione sud est, devastato
dall’incendio, così come è
stato ultimato il sistema antincendio con una spesa di
400mila euro e l’impianto
elettrico degli appartamenti
reali per un importo di
366mila euro. Terminata anche la pulizia e il restauro
della cappella regia ed il restauro degli apparati decorativi dell’appartamento della
Principessa Maria Clotilde,
entrambi finalizzati al loro
inserimento nel percorso di
visita, nonché i lavori di
completamento della Cavallerizza e il recupero dello
scalone d’onore che porta al
piano superiore ed al salone
della Regina.