Corso di Studio in Servizio sociale e Sociologia Laurea in Servizio Sociale L39 GUIDA AL TIROCINIO INTRODUZIONE Profilo professionale di riferimento L’assistente sociale è un professionista chiamato ad attivare, favorire, sostenere, percorsi di autonomia ed autodeterminazione attraverso la promozione e la gestione del complesso di risorse interne/esterne, formali/informali, personali/comunitarie, attraverso • studio e analisi dei bisogni, delle problematiche, delle risorse e delle potenzialità presenti nella comunità di riferimento • comprensione, interpretazione e la valutazione dei dati conoscitivi al fine di orientare la propria progettualità • promozione e gestione delle risorse istituzionali, attivazione e messa in rete delle risorse informali. L’agire dell’assistente sociale è orientato a creare opportunità più che predisporre soluzioni, finalizzato a partecipare non solo al superamento del disagio attuale, ma anche, e soprattutto, alla trasformazione della domanda interagendo con il costante divenire delle istanze sociali e comunitarie. Obiettivi formativi generali Il Piano degli Studi del Corso di Laurea prevede discipline teoriche, laboratori professionalizzanti e percorsi di tirocinio; è pensato per formare professionisti in grado di utilizzare conoscenze specifiche e saperi interdisciplinari, in una ottica progettuale, secondo la quale l’azione professionale, costantemente partecipata e condivisa tra i protagonisti, è costruita attraverso fasi sistematiche di analisi e di valutazione della situazione, dei problemi e delle risorse esistenti, orientata da obiettivi espliciti, concordati, misurabili; si svolge attraverso la relazione, strumento centrale della professione, relazione che si esprime tra soggetti diversi e con differenti finalità; riferita coerentemente al sistema di principi e valori e ai modelli operativi; avendo come fuoco dell’intervento la triplice dimensione: persona, ambiente, istituzione. La dimensione teorico/disciplinare e l’esperienza pratica, si integrano e permettono allo studente di sviluppare le competenze, sperimentare e sperimentarsi in situazione. E’ necessario sottolineare come il processo di apprendimento si compie con gradualità, a partire dalle conoscenze, le esperienze, le motivazioni e le aspettative dello studente, che affronta il percorso formativo con un bagaglio personale e al quale vanno offerte opportunità adeguate a sviluppare la consapevolezza di sé, dell’identità professionale e del ruolo che si appresta ad assumere. La partecipazione attiva dello studente nello svolgimento del tirocinio si declina attraverso fasi di: - osservazione - partecipazione - autonomia affinché lo studente possa - sperimentare gradualmente le responsabilità e mettersi in gioco con modalità “protette” - misurare il proprio modello professionale “in fieri” - confrontare i saperi che va acquisendo nella realtà con la quale interagisce 1. OBIETTIVI DEL TRIENNIO Nel I anno si può intendere l’attività formativa pratica, più propriamente, come fase di orientamento al tirocinio. Si svolge sia in aula, con la presentazione dell’organizzazione dei servizi sociosanitari, della normativa di settore, dei processi di programmazione sociale e sanitaria (analisi dei bisogni e delle risorse, progettazione macro e micro, ecc.) con esercitazioni, lavori di gruppo, verifiche e monitoraggio in itinere, ecc., sia nel territorio attraverso visite nei servizi, interviste a testimoni privilegiati ricerche di materiali, ecc. Nel primo anno di tirocinio è fondamentale per gli studenti assistenti sociali iniziare a confrontarsi, individualmente e in gruppo, con le realtà presenti nel territorio per acquisire una conoscenza che permetta loro di contestualizzare bisogni, risorse, problematiche e servizi. Le attuali politiche sociali infatti, in linea con una concezione di welfare community e welfare delle responsabilità, sono sempre più orientate verso processi di concertazione e coprogettazione che coinvolgono tutti gli attori sociali interessati (dal pubblico al privato, dal volontariato al no profit). In questa prospettiva un professionista assistente sociale deve saper investire sullo sviluppo delle risorse degli individui e delle comunità locali, coinvolgendo tutti gli attori significativi nell’elaborazione e nella verifica di progetti di ben-essere collettivo. Nel secondo e terzo anno, il progetto di tirocinio prevede un inserimento individuale nei servizi del sistema pubblico e del privato sociale convenzionati con l’Università, dove allo studente viene garantita la guida di un supervisore assistente sociale, (scelto secondo i criteri fissati nella convenzione con l’Ordine Professionale), con il quale concorderà un progetto di tirocinio, visionato e approvato dal docente secondo le linee guida stabilite dalla Commissione Tirocinio di questo corso di laurea; il lavoro del docente si esplica attraverso il monitoraggio individuale e di gruppo delle attività di tirocinio, richiede contatti con le sedi di tirocinio e verifiche con i supervisori, soprattutto nelle situazioni ove emergano problemi, rielaborazione in aula delle esperienze, discussione di “casi” emblematici, ecc.; al fine di garantire allo studente un’esperienza significativa e integrata (teoria / prassi, interdisciplinarietà) il docente deve svolgere un’azione efficace di orientamento, aiutando lo studente a “situarsi” nell’esperienza consapevole delle proprie aspettative e sostenendolo in un ruolo attivo. Ogni annualità prevede un docente di tirocinio: nel primo anno gli studenti faranno riferimento al docente che curerà gli incontri in aula e accompagnerà lo studente nella programmazione delle attività esterne nel secondo e terzo anno, i docenti di tirocinio sono, rispettivamente i docenti delle discipline “Metodi e tecniche del servizio sociale I” e “Metodi e tecniche del servizio sociale II” alla conclusione delle esperienze annuali lo studente sosterrà un esame finale con il proprio docente di riferimento 2. REGOLE GENERALI DEL TIROCINIO Il tirocinio deve essere svolto nell’arco di un periodo non inferiore ai 4 mesi1, con una frequenza settimanale non inferiore a due giornate per almeno 12 ore complessive. I tutors dell’università terranno contatti periodici con il supervisore e lo studente, in caso di difficoltà che dovessero insorgere nel corso dell’esperienza, sia il supervisore che lo studente sono comunque tenuti a segnalarla tempestivamente, per consentire al docente e ai tutors di intervenire e affrontare il problema In linea di massima si preferirà la continuità dell’esperienza nello stesso servizio per i tirocini di II e III, salvo casi eccezionali che potranno essere valutati in sede di esame finale e/o in sede di commissione tirocinio. Gli studenti lavoratori potranno accedere all’esperienza di tirocinio potendo contare sulla pluralità dei servizi con i quali l’Università è convenzionata2. Tuttavia si 1 Per i tirocini di recupero di 300 ore il periodo sarà di almeno 5 mesi fa presente che le esigenze formative richiedono la presenza e la partecipazione dello studente alle attività di servizio sociale professionale, che solitamente si svolgono in orario antimeridiano, con alcune presenze pomeridiane, e nei giorni feriali (orientativamente dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17.30). Allo scopo di offrire allo studente un’esperienza significativa nell’identificazione del ruolo professionale, inoltre, non è possibile svolgere il tirocinio nella stessa sede di lavoro, anche se si tratta di un’organizzazione che prevede la presenza del servizio sociale professionale. 3. RUOLI E ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER IL TIROCINIO Commissione tirocinio laurea triennale Funzioni: Monitoraggio complessivo delle attività del Servizio tirocinio; Esame di specifiche situazioni in cui si presentano criticità all’inserimento in tirocinio; Redazione e implementazione documentazione (opuscolo informativo, griglie per la documentazione); Programmazione seminari supervisori; Coordinamento degli insegnamenti professionali: Principi di fondamenti del Servizio Sociale, Organizzazione dei Servizi sociali, Metodi e tecniche di Servizio Sociale I e II, laboratorio di tirocinio professionale, Programmazione seminari di orientamento. Composizione e coordinamento Presidente del Corso di Studio o suo delegato Docenti delle materie professionali previste dal piano degli studi (Principi di fondamenti del Servizio Sociale, Organizzazione dei Servizi sociali, Metodi e tecniche di Servizio Sociale I e II) eventualmente integrati dai docenti dei laboratori professionalizzanti Tutors interni di tirocinio Servizio del tirocinio del Corso di Laurea in Servizio Sociale Segreteria didattica Accoglienza e orientamento degli studenti rispetto al piano degli studi; Informazioni agli studenti rispetto alle attività del Servizio Tirocinio; Apertura e tenuta dei fascicoli personali dei tirocinanti; Gestione del data base dei tirocinanti (nominativo, propedeuticità, struttura, supervisore, data di inizio tirocinio, 2 Gli inserimenti potranno avvenire esclusivamente presso le sedi convenzionate con l’università Gestione dell’elenco con recapito dei servizi sociali convenzionati con l’Università e recapiti dei supervisori Ufficio tirocinio Predisposizione e cura delle convenzioni (anche su segnalazione dei tutor); Predisposizione e ratifica dei progetti di tirocinio; Attivazione della copertura assicurativa per l’attività di tirocinio Tutors di tirocinio Accoglienza ed orientamento dello studente; Monitoraggio delle strutture convenzionate in relazione ai requisiti d’idoneità richiesti per il tirocinio laurea triennale in servizio sociale; Individuazione delle strutture ed abbinamento studente-supervisore in relazione alle caratteristiche dell’istituzione e delle attitudini ed esigenze dello studente; Partecipazione incontri periodici con i supervisori; Partecipazione alle riunioni della commissione tirocini; Partecipazione ad incontri di coordinamento dei tirocini Due assistenti sociali svolgono funzione di tutors e garantiscono colloqui individuali di orientamento agli studenti al fine di rilevare l’ambito operativo maggiormente rispondente alle caratteristiche del singolo, previo appuntamento richiesto dagli stessi inviando un’email agli indirizzi mail dei tutors. I tutors effettuano il monitoraggio dei percorsi di tirocinio anche attraverso la verifica della documentazione prodotta dagli studenti. Un’assistente sociale svolge funzione di coordinatore effettuando il monitoraggio delle convenzioni (promuove l’attivazione o il rinnovo) e verificando le disponibilità dei supervisori Docente di tirocinio Verifica gli obiettivi generali del progetto formativo Firma il progetto formativo per l’approvazione degli obiettivi e delle modalità di realizzazione Recepisce la documentazione del tirocinio Cura la valutazione finale (esame) Partecipa alle riunioni della commissione tirocinio Partecipa ad incontri di coordinamento dei tirocini Partecipa a seminari esterni Organizza i seminari rivolti ai supervisori 4. FASI DEL TIROCINIO Tirocinio I anno Con l’iscrizione al corso di laurea lo studente è tenuto a prendere contatto con la segreteria didattica che gli consegnerà la guida al tirocinio. Lo studente durante il primo anno di corso è tenuto a frequentare il laboratorio di tirocinio professionale. Per accedere al tirocinio di II anno lo studente dovrà sostenere gli esami propedeutici entro la sessione di settembre per iniziare il tirocinio II ad ottobre, o entro gennaio per iniziare il tirocinio II nel mese di marzo3: - Principi e fondamenti del servizio sociale - Laboratorio del tirocinio professionale Organizzazione del Laboratorio di tirocinio professionale Obiettivi formativi Il laboratorio si propone di illustrare agli studenti il significato del tirocinio quale insegnamento che integrandosi alle altre aree professionali, qualifica la formazione dell’assistente sociale. Tale insegnamento è propedeutico all’apprendimento sul “campo” realizzato attraverso il tirocinio esterno. Saranno fornite agli studenti informazioni relative all’organizzazione del servizio tirocini della Facoltà ed alle principali “regole” a cui i tirocinanti devono attenersi. Sarà inoltre approfondito il sistema integrato dei servizi socio-sanitari con particolare riferimento alla realtà laziale al fine di consentire agli studenti di individuare l’ambito professionale di interesse e di contestualizzare lo specifico servizio d’interesse rispetto alla rete di servizi. Il laboratorio è articolato in 18 ore di didattica frontale e circa 50 ore di tirocinio esterno corrispondenti a 3 CFU. Le lezioni frontali saranno realizzate dal mese di ottobre al mese di maggio. A conclusione delle lezioni sarà realizzato un seminario in collaborazione con il docente del corso di Metodi del servizio sociale I finalizzato a favorire le connessioni tra i due insegnamenti Tirocinio II anno Il tirocinio II consiste in un’esperienza che si svolge in un servizio del sistema pubblico o del privato sociale ove esiste un servizio sociale professionale, è guidato da un assistente sociale iscritto all’albo professionale con un’esperienza di lavoro di almeno 3 anni (salvo diverse disposizioni dell’Ordine Professionale), prevede 225 ore di attività, individuate secondo gli obiettivi stabiliti nel punto 3. 3 L’avvio del tirocinio II è comunque legato alla disponibilità dei servizi che accolgono i tirocinanti Fasi di avvio e di realizzazione • Accoglienza a cura della segreteria didattica e/o dell’ufficio tirocini. Forniscono agli studenti informazioni relative: agli aspetti amministrativi e procedurali (richiesta e compilazione della modulistica) nonché alle modalità di incontro con i tutor interni. L’abbinamento del tutor allo studente avviene in relazione al territorio dove lo stesso preferirebbe svolgere il tirocinio, secondo una suddivisione del territorio laziale. • Orientamento individuale a cura dei tutor. Gli studenti che devono avviare il tirocinio dovranno rivolgersi ai tutor concordando un colloquio conoscitivo che sarà preceduto dall’invio del CV e di indicazioni relative all’ambito ed al territorio dove preferirebbe effettuare il tirocinio. • Individuazione della sede di tirocinio. I tutor, in relazione alle caratteristiche dei singoli studenti, effettuano una prima definizione dell’ambito operativo dove effettuare l’inserimento. I tutor chiedono al coordinatore di verificare la fattibilità dell’inserimento attraverso la verifica dello stato della convenzione e della disponibilità dei supervisori presenti in sede4. • Procedure di Avvio. La segreteria didattica, i tutor o il coordinatore informano lo studente circa la disponibilità del supervisore di effettuare un colloquio conoscitivo. La segreteria didattica consegna allo studente il modulo contenente il progetto formativo e di orientamento che sarà siglato in triplice copia dall’azienda ospitante, dal supervisore e dal docente di metodi. Se il colloquio è positivo lo studente compila il progetto formativo In caso di esito negativo lo studente informa tempestivamente il tutor che riavvia la ricerca di una nuova sede Il progetto formativo concordato e firmato dal supervisore, dall’Ente e dallo studente viene sottoposto alla firma del docente di metodi nel giorno di ricevimento settimanale Il tirocinante consegna: una copia all’Ufficio tirocini che stipula l’assicurazione (durata 6 mesi prorogabile su formale richiesta) dopo tre giorni dalla consegna, una copia all’Ente ospitante ed una copia rimane allo stesso. Lo studente provvederà, inoltre, a consegnare (presso la segreteria didattica) una fotocopia del progetto formativo al tutor interno dell’università che curerà il monitoraggio dell’esperienza. Al momento della consegna al tutor, lo studente riceverà dalla segreteria didattica la documentazione da utilizzare durante il tirocinio: • Diario giornaliero 4 Eventuali proposte e indicazioni da parte dello studente di sedi di tirocinio di sua conoscenza, saranno esaminate dai tutors, sulla base delle esperienze pregresse, si sconsigliano iniziative personali, che creano problemi sia nel coordinamento delle attività dei tutors, sia nella relazione con le strutture, con conseguenti ritardi nell’avvio del tirocinio • Foglio firma • Piano di lavoro (da compilare a cura dello studente in accordo con il supervisore ed inviare per mail alla segreteria del servizio del tirocinio e al tutor del tirocinio entro un mese dall’inizio dello stesso) • Sintesi documentaria (idem entro due mesi ) • Schema per la relazione finale del tirocinante (da inviare almeno una settimana prima dell’esame al docente, alla segreteria didattica e al tutor) • Schema per la relazione di valutazione finale del supervisore L’esperienza si conclude con un esame sostenuto con il docente di Metodi e Tecniche del Servizio sociale I, al quale è invitato il supervisore (la cui presenza non è vincolante per lo svolgimento dell’esame ma è molto gradita). Il supervisore avrà cura di inviare al docente di metodi e per conoscenza al tutor la relazione conclusiva almeno una settimana prima dell’esame. Tirocinio III anno Si svolge secondo le modalità indicate per il Tirocinio II anno. Per accedere al tirocinio III lo studente dovrà aver sostenuto l’esame di tirocinio II, gli esami di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I e Politiche Sociali Monitoraggio Il monitoraggio dei singoli percorsi di tirocinio viene realizzato dai tutor e richiede la collaborazione dei tirocinanti, che sono tenuti ad inviare la documentazione nei tempi e secondo le modalità sopra descritte e dei supervisori che saranno contattati per confermare l’andamento del tirocinio. I tutor rappresentano un supporto per lo studente ed il supervisore ai fini della redazione della documentazione. Sono previsti incontri programmati per situazioni che richiedono un confronto individuale. Se i tutor rilevano problematiche circa l' andamento del percorso si confrontano prima con il supervisore e nel caso con il docente di metodi. I tutor forniscono aggiornamento periodico dell’attività di monitoraggio al coordinatore, alla segreteria didattica ed ai docenti di metodi. Servizi offerti ai supervisori Consulenza e sostegno da parte dei tutor, del coordinatore e dei docenti di metodi E’ consuetudine realizzare seminari formativi diretti ai supervisori su tematiche proposte dal Corso di Laurea e/o richieste dagli enti
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