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Umberto Cecchi
Umberto Cecchi, giornalista, è stato per anni direttore del giornale La Nazione di Firenze,
all'interno del quale ha coperto i ruoli di capocronista, vicedirettore e inviato speciale in Italia e
all'estero. In particolare Asia, Africa e America latina.
Si è occupato a lungo della politica, dell'economia e della cultura cinese scrivendo anche una
ricerca sul sinologo Joseph Needham. In Cina, già dal 1970, è tornato più volte in quel paese, sia
come giornalista che come commissario d'indagine per la cooperazione, con il quale mantiene oggi
stretti contatti.
È stato vicedirettore del QN, Quotidiano Nazionale.
Direttore dell'emittente televisiva Canale 10 e di Odeon TV.
È stato direttore editoriale del Corriere Nuovo della Toscana e dell'Umbria.
Direttore editoriale della collana di libri di viaggio On the Road edita da Vallecchi.
Direttore editoriale delle collane di cultura delle edizioni La Loggia dei Lanzi.
Parlamentare nella XII legislatura, è stato presidente della Commissione per le politiche
comunitarie. Coordinatore delle commissioni per l'Europa.
Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera.
Vicepresidente della Commissione per la cooperazione.
Consigliere e capogruppo consiliare a Palazzo Vecchio.
Fra i suoi reportage: l'eccidio di piazza Tienanmen; il Libano, con Oriana Fallaci e la Cambogia di
Pol Pot; la prima guerra del Golfo; il terrorismo in Sudan e la guerra di liberazione per l'Eritrea; il
Sudafrica e le tentazioni fra bianchi e neri; il Sudan e i campi di addestramento per il terrorismo.
Fra le sue interviste sono da ricordare quelle a Borges e a Nelson Mandela, al generale Giap, il
vincitore di Diem Bien Phu, Julius Nyerere e Sam Nujoma, presidenti della Tanzania e Namibia. E
ancora Pinochet e Amin Dada, Siad Barre, Deng, Arafat e Kathami dell'Iran, Bush padre e lo Sceicco
del Kuwait.
Ha scritto una quindicina di libri, fra i quali: Ulster guerriglia di Dio, Premio alla cultura della
Presidenza del Consiglio; Quaderno americano; La luna di Harar, Mondadori; Sulla via dorata per
Samarcanda, Vallecchi, premio Firenze, Fiorino d'oro; Le ceneri del Baobab, Vallecchi, premio
Coluccio Salutati; Oltre l'Oriente, su Vietnam, Cambogia, Cina e Mongolia, premio europeo
Lorenzo il Magnifico; Oriana Fallaci - Cercami dov'è il dolore, Mauro Pagliai editore; Io che uccidevo
le bambole, Vallecchi Editore; Tibet, Idea Libri; Vietnam. Il risveglio del drago, edizioni Touring Club
Italiano; Sulla via della seta, edizione II Golfo dei poeti; Fegato, edizione Stampa Alternativa,
tradotto e pubblicato in Francia dall'editore Lattés, Parigi, con il titolo La mort cannibale;
L'Arlecchino del Re Sole, Edizioni del Palazzo, Premio alla cultura della presidenza del Consiglio;
Diana. In vita e in morte di una ribelle, Loggia De Lanzi; Puccini e le cattive ragazze, Zella editore.
Per il teatro ha scritto Quella specie di cancro, andato in scena al teatro Metastasio per l'apertura
della stagione del 1968, per la regia di Paolo Magelli; Le mani ai polsi; Prima lavora dopo ti mangio;
Cuba sin Coca Cola.
Instancabile viaggiatore, è stato uno dei pochi europei a soggiornare nelle isole Andaman negli anni
Ottanta e a traversare il deserto del Kalimantan per ritrovare 'Chien Fo Tung', le Grotte dei mille
Buddha, saccheggiate da archeologi europei e dai fondamentalisti musulmani.
Collabora con La Nuova Antologia, con Monsieur, Art'È, La Nazione, QN e con diversi quotidiani. Suoi
saggi sono usciti su numerose riviste italiane ed estere.
Ha collaborato per anni con la Rai in una serie di trasmissioni legate alla realtà italiana ed estera. Fra
queste Sulle strade del mondo, corrispondenze dalla Route 66 americana, alla transamericana da
Nome a Ushuaia; e ancora L'Italia vista dall'alto, in aereo, dalla Calabria al Piemonte.
Per l'emittente televisiva Canale 10, oltre alla direzione, ha tenuto per sei anni il Talk Show di politica
e costume Quarto Millennio, dove ha fatto dibattere ministri, docenti, politologi, gente di spettacolo
e ricercatori.
Appassionato di guida fuoristrada ha partecipato al Camel Trophy in Tanzania e Terra del Fuoco. Ha
traversato tutta l'Africa con l'edizione speciale, la più lunga, della Parigi-Dakar-Cape Town.
Due lauree H.C. in Scienze politiche e in Gestione aziendale. Numerose onorificenze italiane e
straniere.
È presidente del Teatro Metastasio Stabile della Toscana.
Così su due piedi non ricordo di aver fatto altro.