02 Ottobre 2014 Osservatorio sulla congiuntura Scenario macro, tassi e aggiornamento Bce Area Research & IR Indice Summary pag. 3 La riunione della Bce, tassi di riferimento e tassi di mercato pag. 4 Cosa scontano i mercati sulle prossime mosse di Fed e Bce pag. 5 Congiuntura USA e Area Euro pag. 6 Congiuntura Italia pag. 7 Key indicators a confronto pag. 8 MONTHLY OTTOBRE 2014 pag. 2 Summary In una riunione della BCE da cui non emergono novità di politica monetaria (il costo del denaro resta al minimo storico dello 0,05%), con il Board pronto, all’unanimità, ad utilizzare misure non convenzionali per stimolare una crescita debole e sottoposta a rischi al ribasso, garantendo l’obiettivo di medio periodo sulla stabilità dei prezzi, vengono diffuse le modalità con cui verranno condotti i prossimi acquisti di ABS e Covered bond. Il piano di acquisti avrà durata almeno di due anni, con le asset backed securities che inizieranno ad essere acquistate nel corso del IV trimestre e le prime obbligazioni garantite già a metà ottobre. L’Eurotower comprerà anche titoli con rating inferiore a BBB- (Grecia e Cipro), sia pure a certe condizioni, progettando di espandere il proprio attivo di bilancio sui massimi storici già toccati all’inizio del 2012 (€3 Trilioni). Delusi quanti attendevano aperture ad un sovereign QE che sembra, così, allontanarsi nell’immediato. Si rafforza la ripresa statunitense (rivisto in rialzo al 4,6% t/t annualizzato il Pil nel II trimestre) sostenuta da consumi ed investimenti in crescita, ma l’espansione viene giudicata ancora moderata e l’andamento dei leading indicators manifatturieri (in calo a settembre) induce alla cautela. La Fed rimane pertanto accomodante, non indicando strette monetarie prima della metà del 2015, pur confermando la fine del QE a fine ottobre e l’esistenza di un piano di normalizzazione della politica monetaria, di cui rimane da definire il timing esatto. Una “significativa sottoutilizzazione delle risorse” sul mercato del lavoro, ed un’inflazione al di sotto dei target stabiliti segnalano, infatti, criticità nella crescita e inducono la Fed a rinviare per il momento l’avvio dell’exit strategy sui tassi. La ripresa in Area Euro si conferma debole e condizionata da un peggioramento generalizzato del clima di fiducia, una disoccupazione ancora troppo elevata (all’11,5% ad agosto) e prezzi in continuo raffreddamento. Ad inficiare la ripresa permangono le tensioni geopolitiche ed inoltre si acuiscono le tensioni politiche in seno all’Unione: scongiurato il rischio di secessione della Scozia, la Francia ha annunciato, infatti, lo sforamento dei target comunitari di bilancio in pieno contrasto con la politica di austerity della Germania. In un tale contesto la BCE richiama i paesi alla necessità di implementare riforme strutturali, ma incassa l’esito poco soddisfacente della prima asta TLTRO che raccoglie adesioni modeste da parte degli istituti (i quali attendono per fine mese le risultanze di Stress Test ed AQR); le attese di nuovi possibili interventi di stimolo dal parte dell’Eurotower, contribuisce a deprezzare la valuta unica che è scesa sui livelli minimi da due anni contro il dollaro. Il Tesoro, nella Nota di Aggiornamento al DEF, certifica la severa recessione italiana prevedendo un calo del Pil dello 0,3% nel 2014 e debole ripresa nel 2015 (+0,6%); con la revisione al ribasso della crescita, inoltre, il rapporto deficit/Pil toccherà la soglia del 3% nel 2014 mentre il pareggio di bilancio slitterà al 2017. Il Governo deve confrontarsi con un contesto di persistente fragilità della domanda interna inficiata da una modesta evoluzione della spesa per investimenti e da consumi privati penalizzati dalle tensioni sul mercato del lavoro (la disoccupazione giovanile tocca ad agosto il record del 44,2%); anche il commercio estero perde slancio mentre l’inflazione è attesa permanere su livelli prossimi allo zero nei prossimi mesi. La Legge di Stabilità non prevederà manovre correttive ma dovrà necessariamente contenere le coperture finanziarie delle misure necessarie al rilancio della crescita (tra cui riduzione del cuneo fiscale, conferma dei bonus in busta paga, riforma del mercato del lavoro). MONTHLY OTTOBRE 2014 pag. 3 La riunione della Bce, tassi di riferimento e tassi di mercato La Bce conferma il costo del denaro al minimo storico dello 0,05% ed il tasso sui depositi presso l’Eurotower al -0,20% con il Board pronto, all’unanimità, ad utilizzare misure non convenzionali per stimolare una crescita debole e sottoposta a rischi al ribasso, garantendo l’obiettivo di medio periodo sulla stabilità dei prezzi. Pertanto la Bce continuerà a monitorare con attenzione i rischi sulle prospettive dell’andamento dei prezzi, con l’inflazione che dovrebbe rimanere su livelli modesti nei prossimi mesi. Draghi richiama poi sulle necessità di implementare riforme strutturali da parte dei paesi aderenti e sottolinea come l’Autorità, in un contesto di debole espansione dei prestiti, si appresti a concludere la valutazione approfondita dei bilanci bancari; il Chairman ribadisce inoltre come la BC non persegua alcun obiettivo sul tasso di cambio. Ma il focus della riunione si concentra sull’enunciazione delle modalità operative con cui verrà condotto il programma di acquisto di ABS e Covered bond: il piano di acquisti avrà durata almeno di due anni; le prime asset backed securities saranno acquistate nel corso del IV trimestre dell’anno, mentre le prime obbligazioni garantite già da metà ottobre. L’Eurotower comprerà anche titoli con rating inferiore a BBB- (Grecia e Cipro), sia pure a certe condizioni; con queste misure la Bce intende espandere il proprio attivo di bilancio ai massimi storici di €3 Trilioni già toccati all’inizio del 2012 (l’attuale attivo si attesta a circa 2 Trilioni). MONTHLY OTTOBRE 2014 pag. 4 Cosa scontano i mercati sulle prossime mosse di Fed e Bce Usa: Libor 3M future Area Euro: Euribor 3M future Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati Bloomberg In Area Euro, nell’ultimo mese, la curva dei tassi impliciti sull’Euribor 3M si è leggermente abbassata nel lungo periodo, con i mercati che scontano tassi invariati sui minimi almeno fino alla prima metà del 2016. Dopo le parole di Draghi la curva è lievemente rialzata soprattutto sul lungo periodo, con i mercati che reputano meno imminente un eventuale sovereign QE da parte della Bce. Rispetto ad un mese fa, la curva dei tassi Libor Usa si mantiene sostanzialmente invariata, con il piano di acquisto di asset che andrà in scadenza a fine mese come da programma. La Fed conferma che non vi saranno interventi sul costo del denaro prima della seconda parte del 2015. MONTHLY OTTOBRE 2014 pag. 5 USA e Area Euro I contributi alla crescita statunitense Il lento sentiero della ripresa +1,2% a/a +0,1% a/a +0,7% a/a -0,2% a/a La revisione al rialzo della crescita USA nel II trim. (+4,6% t/t In Area Euro prosegue la fase di debolezza: la stagnazione del II il dato finale annualizzato, incremento massimo registrato dalla fine trimestre ha riflesso la caduta degli investimenti e il contenimento del 2011) viene alimentata da consumi ed investimenti, con le della spesa pubblica. Nel III trim., secondo le previsioni dell’Eurozone famiglie che tornano ad acquistare beni durevoli. Il miglioramento Economic Outlook, l’economia registrerebbe un moderato recupero dovuto della fiducia dei consumatori (rilevata dall’Univ. del Michigan) assieme principalmente alle componenti interne di domanda. A frenare la ripresa al dato positivo sul numero di occupati registrati dall’ADP a settembre, contribuiscono le tensioni geopolitiche e un peggioramento del clima giustificano ottimismo sulla tenuta della ripresa. Ma i leading indicators di fiducia (a settembre lo ZEW europeo e l’Ifo tedesco hanno continuato a in calo a settembre (Pmi Chicago, ISM manifattura e PMI peggiorare), mentre Draghi sottolinea come il rischio maggiore per la manifatturiero) ed i dati contrastanti giunti dall’immobiliare ad agosto ripresa resti una disoccupazione elevata (all’11,5% ad agosto). Se la vittoria degli unionisti scozzesi al referendum, allontana i timori di inducono alla cautela. La Fed rimane prudente nel ritiro degli stimoli, non indicando un’ondata secessionista all’interno dell’UE, tuttavia le frizioni trai vari strette monetarie prima della metà del 2015 e confermando la fine Paesi restano elevate in materia di politica fiscale: la Francia, infatti, del QE per ottobre. Per l’Autorità permane una “significativa approvata la Finanziaria 2015 e richiamando “circostanze eccezionali”, sottoutilizzazione delle risorse” sul mercato del lavoro, mentre il rinvia al 2017 il raggiungimento del target sul rapporto deficit/Pil CPI ad agosto arretra per la prima volta dal 2013 in termini al 3%, in contrasto con la politica di rigore auspicata dalla Germania. congiunturali (-0,2%) allontanandosi dal target ottimale fissato Il continuo raffreddamento del CPI (allo 0,3% il dato stimato a dalla Fed (al 2% a/a). Quando verrà avviata, l’exit strategy prevederà settembre) assieme ad attese di nuove misure della BCE (l’adesione alla dapprima interventi sugli interessi per le riserve in eccesso depositate prima TLTRO da parte degli istituti è risultata deludente - domandati soli presso l’Autorità, poi altri strumenti; da ultimo la FED terminerà il €82,6Mld - ed i risultati dello Stress Test ed AQR verranno diffusi a fine reinvestimento di titoli in scadenza accumulati in bilancio in anni di QE. ottobre) spingono il cross €/$ ai minimi da due anni. MONTHLY OTTOBRE 2014 Fonte: Datastream, Bloomberg pag. 6 Italia Le attese sulla produzione Nota di Aggiornamento al DEF – Settembre 2014 La Nota di Aggiornamento al DEF delinea il forte deterioramento per l’economia italiana, che chiuderà il 2014 in contrazione (-0,3%), mentre l’Istat prevede un calo del Pil anche nel III trim. A luglio, la produzione arretra dell’1% m/m, anche se l’inaspettato rialzo del PMI manifatturiero di settembre (tornato sopra i 50 p.) potrebbe segnale un superamento delle difficoltà estive. Permane la fragilità della domanda interna, per la perdita di slancio della spesa per investimenti e l’evoluzione modesta dei consumi privati, questi ultimi penalizzati dalle tensioni sul mercato del lavoro (la disoccupazione giovanile tocca ad agosto il record del 44,2%); viene meno il sostegno Il mercato del lavoro delle esportazioni (-1,6% m/m in valore a luglio), in particolare per la flessione nei mercati dell’Ue. L’inflazione armonizzata resta negativa (-0,2% a/a) e l’Istat prevede un CPI su livelli vicini allo 0 nei prossimi mesi. Con la revisione al ribasso della dinamica del Pil, nel piano di Governo, il deficit tocca la soglia del 3% del Pil nel 2014 mentre il pareggio di bilancio slitta al 2017, dal 2016 previsto ad aprile. Il Tesoro non studia manovre correttive e assicura che nel DL. Stabilità ci sarà una riduzione del cuneo fiscale per le imprese, la conferma del bonus degli 80 euro e misure per gli ammortizzatori sociali. Dai ricavi della spending review, da efficientamenti sul lato delle entrate e dall’utilizzo dei margini di bilancio verranno reperite risorse per completare la riforma del mercato del lavoro (Jobs Act) ed eventuali interventi aggiuntivi (si discute l’anticipazione di una parte del TFR in busta paga). MONTHLY OTTOBRE 2014 Fonte: Datastream, Bloomberg, Ministero dell’Economia e delle Finanze Pag. 7 Key indicators a confronto * * * Fonte: Datastream, Bloomberg MONTHLY OTTOBRE 2014 pag. 8 Contatti Area Research & Investor Relations Autori Pubblicazione Lucia Lorenzoni Nicola Zambli Email: [email protected] Tel:+39 0577-293753 [email protected] +39 0577-298593 Si ringrazia Francesco Iacono per la preziosa collaborazione alla stesura del report Disclaimer This analysis has been prepared solely for information purposes. 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