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 “Fieri di essere cooperativa: da 130 l’economia sociale resta il nostro faro”
LATTERIA SOLIGO GUARDA AL FUTURO
APPROVANDO UN BILANCIO PIU’ CHE POSITIVO
Il 2013 si è chiuso con un fatturato da 65 milioni di euro (contro i 62 del 2012): traina l’export
(1,2 milioni di fatturato) ma l’azienda consolida le sue posizioni anche sul mercato
nazionale. Il prezzo del latte pagato ai conferitori nel 2013 è stato il più alto del decennio. Il
presidente Brugnera: “Più qualità per resistere alla concorrenza del dopo quote latte”.
Farra di Soligo‐ Un fatturato in crescita di 2,4 milioni di euro e un bilancio dove la nota distintiva restano i segni positivi: l’assemblea dei soci di Latteria Soligo, ha approvato un bilancio di esercizio che rappresenta una tappa storica per l’azienda che si conferma una delle realtà lattiero casearie più importanti e più solide del Nordest. “Nel 2013 appena concluso abbiamo celebrato l’anniversario del 130° anno di fondazione – ricorda il Presidente Lorenzo Brugnera – un’occasione che ha fatto emergere l’attualità del pensiero dell’economia sociale sulla quale si basa il nostro essere impresa. Nei prossimi cinque anni Latteria Soligo dovrà porsi come punto di riferimento agroalimentare in un’area vasta, che va dal Friuli fino a Verona. Per diventarlo dovrà far perno sui principi mutualistici che meglio sanno valorizzare i profitti e socializzare i processi”. E proprio al dialogo e alla crescita complessiva del territorio guarda il progetto del Parco Sociale Soligo, presentato all’ultima assemblea dei soci, che vede la giuda di Latteria Soligo e il coinvolgimento di amministrazioni comunali, Asl, Università e fondazioni. L’obiettivo è realizzare negli spazi dismessi dell’ex latteria a Farra, accanto alla lavorazione del latte, ambiti per la vendita, per la ristorazione, l’accoglienza turistica ma anche la formazione di addetti e laboratori per la ricerca e l’innovazione in ambito lattiero caseario. Senza dimenticare chi è in difficoltà, poiché vi troveranno spazio anche nuovi servizi sociali per l’inserimento di soggetti svantaggiati. Nonostante il calo dei consumi alimentari, da una parte, e la difficile situazione della zootecnia da latte con una significativa riduzione delle stalle in Veneto, Latteria di Soligo ha molti motivi per guardare al futuro con sguardo positivo. Da un lato il trend del fatturato in costante crescita: 65 milioni di euro nel 2013 contro i 62,6 del 2012, con una quota sempre più importante riferibile al fatturato estero (1,2 milioni). L’assemblea dei soci ha quindi approvato un utile netto di 13.430 euro contro i 10.189 del 2012. “Abbiamo raggiunto importanti risultati di mandato – commenta il presidente Lorenzo Brugnera – da un lato la conquista di nuovi mercati con la presenza estera, dall’altro il forte consolidamento nel Nord e Centro Italia”. Latteria Soligo resta sicuramente una realtà con solide radici in Veneto: il report sul mercato del latte nella regione dice che il Latte Fresco Soligo si conferma per il secondo anno il brand più amato dai veneti con il 15% delle quote di mercato. E in Veneto, Soligo raggiunge quasi il 92% del suo fatturato. Tuttavia l’obiettivo del Consiglio di Amministrazione è stato quello di aprirsi a nuove frontiere. Un obiettivo che è stato conquistato: oltre alla presenza estera, Soligo ha raggiunto nel 2013 quasi il 3% di fatturato nel Nordovest (+52%), e quasi il 2% al Centro (+152%). Un risultato ottenuto anche grazie ad importanti accordi con la GDO nazionale che rappresenta il canale di vendita per il 46% del fatturato (+2%), seguita dall’HORECA (19% del fatturato, +1,5%). Nel corso della recente assemblea il Presidente Brugnera non ha potuto però non soffermarsi sul momento strategico per il comparto lattiero caseario, in particolare per l’abolizione del regime delle Quote Latte nel 2015, una scadenza particolarmente temuta dai produttori. “E’ indubbio che la situazione generale della produzione del latte in Italia nel corso del 2013 sia stata caratterizzata dall’influenza dell’evoluzione del mercato europeo. Lo sviluppo dell’export europeo verso il resto del Mondo (Cina in primis) ha ridotto le disponibilità di latte per l’industria casearia italiana. Ne è conseguito l’aumento dei prezzi sulla piazza Ufficio stampa a cura di zeta Group s.r.l. te. 0422.303042 [email protected] nazionale. La prossima fine del mercato delle quote latte, quale strumento per la regolazione e il sostegno della produzione lattiera, determinerà un nuovo scenario dove sarà il mercato a regolare la produzione. Si sa per certo che le zootecnie da latte del Nord Europa sono già pronte per aumentare la produzione e soddisfare le richieste provenienti dai nuovi Paesi dall’altra parte del Mondo e inoltre si sta potenziando la capacità produttiva del latte in polvere per far fronte agli aumenti di produzione. Di fronte a questi scenari, il nostro latte, origine dei nostri grandi formaggi, dovrà sempre più assumere il connotato del prodotto d’eccellenza: dovrà essere un latte migliore degli altri, solo così si potrà sperare di dare dignità al nostro produttore con una adeguata remunerazione”. Anche per questo Latteria Soligo è la prima azienda del comparto ad aver ottenuto il Marchio QV – Qualità Verificata, per latte crudo e latte alimentare, una certificazione che accerta la qualità dell’intera filiera produttiva. Nel 2013 gli stabilimenti di Latteria Soligo hanno confezionato e trasformato in formaggi 716 mila ettolitri di latte prodotto in Veneto e Friuli Venezia Giulia (il 67,7% conferito dai soci). A dimostrazione dell’importante rapporto con la base sociale, rappresentata soprattutto dai propri allevatori, il prezzo medio per il latte conferito: nel 2013 ha raggiunto il picco massimo dell’ultimo decennio, con un prezzo medio di 0,473 euro al litro contro i 0,3946 euro al litro del 2004. Un dato che resta più alto del prezzo medio pagato in Lombardia (0,449 euro al litro nel 2013). Trasformare il latte in “prodotti perfetti” questa la mission di Latteria Soligo fin dal suo statuto fondante firmato 130 anni fa e proprio i prodotti perfetti, ovvero la gamma di formaggi freschi e stagionati, si conferma il traino nel fatturato aziendale sfondando per la prima volta in sei anni la soglia dei 30 milioni di euro. Merito della qualità non a caso proprio nel 2013, Latteria Soligo è stato il marchio più premiato a Caseus Veneti il concorso regionale dedicato ai formaggi. E il monito del presidente Brugnera rivolto ai produttori di latte è andato proprio in questa direzione: “La qualità del latte Soligo sarà il nostro valore aggiunto, per questo siamo impegnati con progetti di ricerca e processi di innovazione. Con l’abolizione del regime delle quote latte i mercati Nord Europei torneranno a produrre latte in quantità, noi potremo resistere solo opponendo la qualità del latte alla base di formaggi di alta qualità”.