CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 12 marzo 2014 (18.03) (Or. en) 7655/14 SOC 194 NOTA del: alle: Oggetto: Segretariato generale del Consiglio Delegazioni La situazione sociale nell'UE - Conclusioni del Consiglio Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio in oggetto, adottate dal Consiglio EPSCO nella sessione del 10 marzo 2014. _____________________ 7655/14 DG B 4A don/ao/S 1 IT La situazione sociale nell'UE Conclusioni del Consiglio 1. Il Consiglio sottolinea che, per realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, è determinante attivarsi per assicurare la coerenza, al livello delle politiche, tra gli obiettivi economici e sociali dell'Unione. A motivo del loro impatto sul reddito e sulle condizioni di vita, i crescenti squilibri economici e sociali indeboliscono la forza economica dell'Unione e mettono alla prova i suoi valori fondamentali. A. La situazione sociale nell'Unione 2. La crisi lascia in retaggio una crescita fragile, scarsità di posti di lavoro, spesso di bassa qualità, e un maggior numero di persone esposte al rischio di povertà e di esclusione sociale. La relazione sulla situazione sociale nell'Unione europea 1 e il quadro di valutazione degli indicatori occupazionali e sociali 2 mostrano che la situazione sociale nell'Unione europea non sta migliorando ed anzi in alcuni paesi va addirittura aggravandosi: • i dati dell'analisi relativa al 2012 indicano il raggiungimento del livello massimo della povertà degli ultimi 6 anni: quasi il 25% della popolazione europea a rischio di povertà o di esclusione sociale; • dall'adozione nel 2010 della strategia Europa 2020, 6,6 milioni di persone in più vivono in condizioni di povertà o di esclusione sociale (un aumento registrato in oltre un terzo degli Stati membri); • in alcuni Stati membri la crescita annuale della povertà relativa supera i 2 punti percentuali; 1 2 Europa sociale: molte vie, un solo obiettivo, doc. 6663/14, non ancora distribuito. Si veda il capitolo 3 della relazione comune sull'occupazione. 7655/14 DG B 4A don/ao/S 2 IT • l'aggravarsi della deprivazione materiale provoca in alcuni paesi un deterioramento del tenore di vita di una parte significativa della popolazione; • le disuguaglianze di reddito stanno aumentando sia tra gli Stati membri, sia all’interno dei singoli Stati membri, in particolare nei paesi che hanno registrato i maggiori aumenti della disoccupazione. 3. Il Consiglio rileva tuttavia che il tasso di occupazione dei lavoratori anziani è cresciuto in 25 Stati membri. A motivo del ruolo strutturale delle pensioni, in oltre tre quarti degli Stati membri gli anziani nel 2012 erano meno esposti, in termini relativi, al rischio di povertà o di esclusione sociale rispetto al 2008. B. Mantenere la rotta della strategia Europa 2020 4. Il Consiglio rammenta che fra gli obiettivi principali stabiliti dal Consiglio europeo nel 2010 figura quello di sottrarre, entro il 2020, almeno 20 milioni di persone al rischio di povertà ed esclusione sociale. A motivo del suo impatto sul reddito e sulle condizioni di vita, la crisi economica e finanziaria ha ridotto le prospettive di raggiungere tale obiettivo. Inoltre, tre funzioni chiave delle politiche assistenziali (investimento, stabilizzazione automatica e protezione), promosse anche dal pacchetto sugli investimenti sociali 3, sono state indebolite dai vincoli di bilancio e dalla prolungata recessione. In tale contesto, non è stato possibile realizzare progressi nel conseguimento dell'obiettivo dell'UE in materia di inclusione sociale. 5. Il Consiglio sottolinea che l'attuale situazione richiede una più forte determinazione per mantenere la rotta della strategia Europa 2020 e cercare di concretizzarne l'obiettivo. E' importante che gli Stati membri intensifichino gli sforzi per contribuire alla realizzazione di tale impegno fondamentale dell'UE. 3 Conclusioni del Consiglio sul tema "Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione", 20 giugno 2013. Si veda anche il documento 13958/2/13 REV2. 7655/14 DG B 4A don/ao/S 3 IT C. Prospettive future 6. Una protezione sociale efficace e tassi di occupazione più elevati promuoveranno un'Europa più competitiva e coesa. L'azione a livello politico dovrebbe concentrarsi in via prioritaria su un'efficace prevenzione al fine di evitare un ulteriore aggravarsi della situazione sociale nell'UE, stimolare gli investimenti in capitale umano e sostenere l'attivazione del mercato del lavoro. 7. A breve e medio termine, il Consiglio ritiene che i miglioramenti della situazione sociale debbano scaturire da una maggiore occupazione, soprattutto per quanto concerne i giovani, e dalla riduzione della povertà e dell'esclusione sociale. Per raggiungere tale obiettivo, sono necessari crescita e investimenti sociali. Le politiche salariali e fiscali dovrebbero consentire un'interazione tra i redditi e le prestazioni sociali tale da sottrarre le persone alla povertà e rendere redditizio il lavoro. Ciò è particolarmente importante per le famiglie a basso reddito con figli a carico e per i genitori soli, in particolare le madri sole. Investire nei bambini e nei giovani dovrebbe essere una priorità politica, dati i vantaggi a lungo termine derivanti da un incremento della loro partecipazione al mercato del lavoro e del loro rendimento scolastico. Le politiche dovrebbero agevolare l'ingresso delle donne nella vita professionale e incentivarne la partecipazione al mercato del lavoro. Si dovrebbe ricorrere a politiche attive del mercato del lavoro per migliorare le prospettive occupazionali dei gruppi sociali esposti alla disoccupazione di lunga durata. 8. Inoltre, l'efficacia della protezione sociale dovrebbe essere accresciuta anche al fine di affrontare meglio gli squilibri demografici che incideranno in diversi modi sul potenziale di crescita, sulle esigenze in termini di protezione sociale e sulla spesa pubblica degli Stati membri, equilibrare i rischi sociali tra le generazioni e nell'arco della vita, e ridurre le crescenti disuguaglianze che indeboliscono la coesione e ostacolano la mobilità verticale e la crescita. 7655/14 DG B 4A don/ao/S 4 IT 9. Le politiche dovrebbero essere focalizzate sull'obiettivo di garantire che il miglioramento della situazione sociale in tutta l'Unione divenga una priorità ampiamente condivisa. Le riforme strutturali devono tener conto delle preoccupazioni in ambito sociale e occupazionale. Le riforme, in particolare quelle di maggiore rilievo, dovrebbero essere oggetto di una valutazione d'impatto ed essere articolate in modo da ridurre al minimo gli effetti negativi. Qualora le riforme implichino compromessi, le persone maggiormente a rischio di povertà e di esclusione sociale non dovranno subire il peso dell'aggiustamento economico. 10. Il Consiglio valuterà annualmente la situazione sociale nell'UE e fornirà orientamenti sul modo di affrontare le tendenze sociali da sorvegliare. Esso ribadisce la richiesta fatta alla Commissione di proporre una relazione congiunta sulla protezione sociale ad ulteriore consolidamento della dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria. 11. Il Consiglio invita: • gli Stati membri a riesaminare e intensificare gli sforzi volti a ridurre la povertà; • il comitato per la protezione sociale a predisporre una relazione sulla dimensione sociale della strategia Europa 2020. Il Consiglio terrà una prima discussione su tale argomento nel giugno 2014. ____________________ 7655/14 DG B 4A don/ao/S 5 IT
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