n 87 del 24 marzo 15 - Istituto Comprensivo Igino Cocchi

25/09/14
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
ORGANIZZAZIONE
AZIENDALE
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Evoluzione delle teorie
organizzative
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Gli Studi Organizzativi
•  L’organizzazione è una disciplina
complessa
–  economia
–  sociologia
–  psicologia-psicotecnica
–  antropologia culturale
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
La Scuola Classica (1900-1930)
L’Ambiente socio-economico del 1900:
Ø 
elevata disponibilità di manodopera poco scolarizzata
Ø 
necessità di soddisfare i bisogni primari
Ø 
allargamento dei mercati/produzione di massa
Ø 
obiettivo di ottenere prodotti a basso costo attraverso
un razionale impiego dei fattori
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
La Scuola Classica (1900-1930)
•  F. W. Taylor e lo Scientific Management
•  Fayol e la Direzione amministrativa
•  Weber e il modello burocratico
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Lo Scientific Management
F.W Taylor (1912)
Perchè si comincia a parlare di organizzazione
•  Sviluppo della civiltà industriale
•  Nascita dei conflitti sociali
•  Sviluppo dello scientismo e del positivismo
Presupposti del taylorismo
•  Tendenza degli operai a ridurre la produzione
•  Il contenimento della produzione è un “furto”
•  maggiore produzione-maggiore ricchezza-maggiore
domanda
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Superiorità dell’organizzazione
scientifica
•  L’organizzazione
scientifica è
superiore rispetto
all’esperienza dei
lavoratori
•  se il mestiere si
impara osservando
non è possibile
progredire
Le fasi dell'organizzazione
scientifica
1. 
2. 
3. 
Osservazione empirica
dell’attività svolta
analisi dei tempi e dei metodi
utilizzati (cronometraggio)
analisi degli strumenti di lavoro
4. Identificazione dei metodi e degli
strumenti migliori per ottimizzare i tempi
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Principi dell’organizzazione
scientifica
Ø  Codificare e rendere scientifiche (Task
Management) le conoscenze derivanti
dall’esperienza
•  DISCIPLINA (chi rifiuta viene licenziato)
Ø  Selezione scientifica delle risorse umane
•  ADDESTRAMENTO (per ciascun operaio esiste un
compito in cui raggiunge un più elevato livello di
rendimento)
Ø  Mettere insieme la scienza e operai selezionati
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Principi dell’organizzazione
scientifica
Ø  Standardizzazione delle mansioni
Ø  Parcellizzazione (suddivisione delle mansioni)
Ø  Specializzazione
Ø  Sistema ad incentivi: il cottimo
http://www.youtube.com/watch?v=I37VtQbOa7M
Charlie Chaplin e la fabbrica: Tempi Moderni (1936)
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
La Direzione Amministrativa
H. Fayol
Il punto di partenza è l’individuazione delle funzioni
fondamentali che qualunque azienda deve realizzare
per poter sopravvivere, indipendentemente dalla
dimensione e dalla natura dell’attività svolta
1. 
2. 
3. 
4. 
5. 
Tecnica (produzione, fabbricazione, trasformazione)
Commerciale (acquisti, vendite, scambi)
Sicurezza (protezione dei beni e delle persone)
Contabilità (Inventari, bilanci, costi, statistiche)
Direttiva (programmazione, organizzazione, comando,
coordinamento, controllo)
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
La Direzione Amministrativa
H. Fayol
I Principi fondamentali
dell’organizzazione
Ø  Le cinque funzioni
fondamentali
– 
– 
– 
– 
– 
Ø  divisione del lavoro
Ø  unità di comando
Ø  unità di direzione
Ø  autorità e la responsabilità
Ø  gerarchia
Ø  sistemi retributivi
tecnica
commerciale
sicurezza
contabilità
direttiva
–  programmazione
–  organizzazione
–  coordinamento
–  controllo
line e staff
organigrammi
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
La Direzione Amministrativa
H. Fayol
I Principi fondamentali dell’organizzazione
Ø  divisione del lavoro (ottimizzare l’utilizzazione delle limitate
capacità dell’uomo)
Ø  unità di comando (una persona deve ricevere ordini da un solo
capo)
Ø  unità di direzione (un solo capo, un solo programma;
necessario per evitare disfunzioni e turbamenti nei subordinati)
Ø  autorità e la responsabilità (gerarchica e personale)
Ø  gerarchia (necessaria, non deve costituire un irrigidimento)
Ø  sistemi retributivi (trovare giuste combinazioni tra i modelli
esistenti; per i dirigenti partecipazione agli utili)
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Struttura Line-Staff
Rispetto all’organizzazione di tipo funzionale
di Taylor, Fayol ritiene che sia necessario
affiancare ai capi reparto uno “stato maggiore”
•  Supporto alla direzione per la gestione corrente:
eliminare la routine
•  Assistenza alla direzione per il coordinamento e
controllo
•  Effettuazione di studi e definizione programmi
•  Attività di innovazione tecnica e tecnologica
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
L’Organigramma
Utile per seguire l’evoluzione delle
strutture organizzative indica:
•  RAPPORTI GERACHICI
•  COMPETENZE
•  ORGANICI
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Organigramma che illustra la gerarchia dell’autorità
all’interno di una organizzazione di servizi sociali
Consiglio di
amministrazione
Comitato
consultivi
Comitato
esecutivo
Livello 1
Direttore
generale
Assistente del direttore generale
per i servizi della comunità
Livello 2
Livello 3
Direttore
Direttore
Direttore
sviluppo
economico
pianificazione
regionale
edilizia
Assistente del direttore generale
per i servizi alle persone
Direttore
giustizia
criminale
Coordinatore
informazione
pubblica
Livello 4
Coordinatore
edilizia
Livello 5
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Segreteria
Impiegato
al
registro
Coordinatore
Contabile
alcolismo
Segreteria
Direttore
Direttore
finanza
AAA
Assitente
direttore
finanza
Direttore
CETA
Consulente
capo
Consulente
capo
Consulente Consulente Consulente
CETA
sviluppi
sviluppi
Pianificatore Assunzione sviluppi
CETA
CETA
CETA
programmi
e
Titolo II
Giovani Titolo II D, Pianificatore
AAA
orientamento
VI e VII
ABC
IV
CETA
Manager aspetti
fiscali e contrattuali
Specialista
programmi
AAA
Assistente
amministrativo
Impiegato
paghe e
stipendi
Assistente
Segreteria
Specialista MIS
Impiegato di
staff
amministrativo
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Il Modello Burocratico
Max Weber
•  Il “tipo ideale”: la burocrazia
–  obbedienza solo a doveri di ufficio
–  autorità legale (norma) e razionale (conoscenza)
–  precisa gerarchia
–  precise competenze
–  selezione e contratti
–  qualificazione e specializzazione
–  stipendio
–  professionalità e esclusività
–  possibilità di carriera per anzianità e prestazioni
–  disciplina
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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Lezione 2 – Teorie organizzative
Limiti della scuola classica
•  Attenzione incentrata sulla produttività e non sull’uomo
•  Il cronometraggio non tiene conto della fatica (la psicotecnica).
•  Assenza di basi fisiologiche: la fatica di fatto non esiste
•  Assenza di basi psicologiche: gli incentivi del salario non
sono solo “industriali”
•  Le organizzazioni sono intese come “macchine”
•  … in sostanza manca la dimensione fisiologica e
psicologica dell’uomo (la motivazione?)
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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Lezione 2 – Teorie organizzative
La scuola delle relazioni umane
q  Gli esperimenti di Hawthorne
Ø  Allargamento dei
alla Western Electric
mercati e delle
(1927-1930)
dimensioni aziendali
q  Si ricerca l’effetto sulla
Ø  Crescita dei conflitti
produttività delle situazioni di
contesto
sociali
q  Si osserva invece l’impatto
Ø  Bassa produttività
del coinvolgimento delle
Ø  Reazione al Taylorismo
operaie sulla loro produttività
q  Gli aspetti sociali e le
relazioni tra le persone
q  L’organizzazione “informale”
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
La scuola delle relazioni umane
Principali contributi della scuola di Mayo
Ø  Produttività dipende da condizioni fisiche, ambiente
di lavoro ma anche ambiente sociale
Ø  Gli incentivi non-economici sono della massima
importanza
Ø  Elevato livello di specializzazione non è la più
efficiente forma di attribuzione dei compiti
Ø  Il personale manifesta atteggiamenti di gruppo
(l’appartenenza incide su morale e produttività)
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Le teorie contingenti
Il modello di base
Si sposta l’enfasi
Ø  Dalla organizzazione interna (One best way)
Ø  Alla coerenza con l’ambiente esterno (One best fit)
Metodo:
Rivalutazione del concetto di “ situazione” ricercando una
correlazione tra variabili indipendenti (situazionali) e variabili
dipendenti (strutturali)
Elementi caratterizzanti:
Ø Riferimento alla teoria dei sistemi
Ø L’organizzazione deve adattarsi al contesto se vuole
sopravvivere e performare
Ø Ricercare coerenza tra più variabili strutturali e una variabile
contingente alla volta
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Il modello “contingente”
Adattamento
razionale
+
Dimensioni
contestuali
Parametri di
progettazione
(struttura)
Obiettivi e strategie
Ambiente
Tecnologie
Dimensione
Cultura
Gerarchia
Centralizzazione
Formalizzazione
Specializzazione
Professionalità
[email protected]
Risultati
(performance)
-
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
La Teoria delle Contingenze
VARIABILI INTERNE
VARIABILI AMBIENTALI
Ø  La tecnologia (Woodward,
1958)
Ø  La dimensione (Pugh e altri
1967, Aston Group)
Ø  La dimensione e le scelte
strutturali (Child, 1960)
Ø  Anni ‘65-’75: nasce
l’incertezza nei mercati e
nasce la “strategia”
Ø  Adattamento strutturale
all’”ambiente” (Burns &
Stalker 1961; Emery & Trist
1965)
Ø  Strategia-Struttura
(Chandler, 1962)
Management
VARIABILI
INTERNE/
AMBIENTALI
STRATEGIA
STRUTTURA
COMPORTAMENTI
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ADATTAMENTO RAZIONALE
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
L’organizzazione
Obiettivi
Ambiente e
e strategia
relazioni
(Capitolo 2)
interorganizzative
(Capitolo 4 e 5)
Cultura
(Capitolo 10)
Dimensione
(capitolo 9)
Struttura
(Capitolo 3)
1. 
2. 
3. 
4. 
5. 
Tecnologia
(Capitoli 7 e 8)
Formalizzazione
Specializzazione
Gerarchia
Centralizzazione
Professionalità
Funzionamento
Innovazione
Processi decisionali
Conflitti e potere
(Capitoli 11, 12, 13)
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione 2 – Teorie organizzative
Due paradigmi di progettazione
organizzativa
Paradigma del sistema
meccanico
Paradigma del sistema
organico-biologico
Struttura
orizzontale
Struttura
verticale
Compiti
di routine
Sistemi
formali
Cultura
rigida
Strategia
competitiva
Ambiente stabile
Prestazioni efficienti
Cambiamento organizzativo
a servizio
delle prestazioni
Arricchimento
dei ruoli
Informazioni
condivise
Cultura
adattiva
Strategia
collaborativa
Ambiente turbolento
Learning Organization
Fonte: adattato da David K. Hurst, Crisis and Renewal: Meeting the Challenge of Organizational Change (Boston, Mass.: Harvard Business School)
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