via R. Guardini 40 - 38121 TRENTO tel. 0461 830312 – fax 0461 427728 Trento, 13 marzo 2014 INVIATO VIA POSTA CERTIFICATA Egregio Signor Dott. Ugo Rossi Presidente della Provincia Autonoma di Trento [email protected] e per competenza Egregi signori Dott. Alessandro Olivi Vice Presidente e Assessore provinciale allo sviluppo economico e lavoro [email protected] Dott.ssa Donata Borgonovo Re Assessore Prov.le alla Salute e Solidarietà sociale [email protected] Dott. Michele Dallapiccola Assessore Prov.le all’Agricoltura, Foreste, Turismo e Promozione, Caccia e Pesca [email protected] Dott. Carlo Daldoss Assessore Prov.le alla Coesione territoriale, Urbanistica, Enti Locali ed Edilizia abitativa [email protected] Dott.ssa Sara Ferrari Assessore Prov.le all’Università e Ricerca, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Cooperazione allo sviluppo [email protected] Dott. Mauro Gilmozzi Assessore Prov.le alle Infrastrutture e all’Ambiente [email protected] Dott. Tiziano Mellarini Asessore alla Cultura, Cooperazione, Sport e Protezione Civile [email protected] LORO SEDI e per conoscenza Egregia signora Dott.ssa Livia Ferrario Dirigente Generale Dipartimento della Conoscenza [email protected] Egregio signor Dott. Roberto Ceccato Dirigente Servizio Istruzione [email protected] SEDE Oggetto: delibera organici I e II Ciclo a. s. 2014-2015 Facendo seguito a e-mail, inviata dalla Amministrazione provinciale ieri nel tardo pomeriggio, avente oggetto “Informativa sindacale ai sensi dell'art. 7 CCPL 29.11.2004”, è necessario osservare come si ripresentino criticità, peraltro già presenti nel testo della delibera dello scorso anno e già poste in evidenza in più riprese dalla scrivente Organizzazione Sindacale, oggi esattamente riproposte in dettaglio Allegato A (I Ciclo). Art. 4 comma 3. Si legge che l’ammontare delle risorse per l’interscuola viene garantito nel limite complessivo di 5500 ore. Tale limite, però, non corrisponde affatto a 250 posti, ché l’orario cattedra di un insegnante di Scuola Primaria è di 24 ore e non di 22. Il limite quindi comunque dovrebbe essere alzato a 6000 ore: 250 per 24. Ma non basta. In Trentino sono funzionanti 55 Istituti Comprensivi; a ognuno di essi, in media, vengono assegnate 100 ore, al lordo delle ore di programmazione previste dal contratto. Considerato che nella maggior parte degli istituti il tempo scuola della Primaria è su 5 giorni e che il tempo settimanale per la mensa e l’interscuola di ogni classe è di norma di 10 ore settimanali (2 ore x 5 giorni), ne consegue che le 100 ore, fossero sempre assegnate, bastano a coprire le esigenze di 10 classi, forse 12 per Istituto. Controllando tutte le informazioni preventive che i Dirigenti Scolastici dei Comprensivi hanno inviato alla nostra Organizzazione lo scorso anno, risulta che a fronte di una richiesta di oltre 10.000 ore, l’Amministrazione provinciale ha quindi attribuito circa la metà delle risorse necessarie. Ne consegue che le Scuole debbono utilizzare la dotazione organica funzionale, di cui al comma 2 del medesimo articolo, quasi totalmente per la copertura dell’interscuola. Le medesime considerazioni, ovviamente, valgono per la scuola secondaria di primo grado, ché medesime le problematiche: interscuola, alternativa IRC, CLIL. Art. 3 comma 8. Per le motivazioni espresse al precedente allinea, c’è da chiedersi: quali ulteriori risorse disponibili? E quindi: come garantire lo svolgimento di insegnamenti opzionali facoltativi, attività didattiche in compresenza o che prevedano l’articolazione del gruppo classe? E non basta. Con quali risorse possono essere costituite le attività alternative all’Insegnamento di Religione Cattolica? E’ necessario ricordare come in alcune realtà del territorio provinciale il numero degli alunni non avvalentisi sia notevole, alcune volte addirittura prevalente rispetto a quelli che seguono l’insegnamento dell’IRC e che tali Attività Alternative sono obbligo di legge. Mi permetto di suggerire, ma solo per carità di Patria, non si risponda facendo riferimento alle limitatissime risorse FUIS in disponibilità. Art. 4 comma 6. UIL Scuola ritiene necessario, tanto più in un Trentino trilingue, dare finalmente applicazione a quanto istituito dalla Finanziaria 2013, con l’introduzione nella Legge sulla Scuola [LP5/06] dell’art. 95 bis “Disposizioni particolari per il reclutamento del personale docente per l'insegnamento in modalità di apprendimento integrato di lingua e contenuto”. Oltre a ciò, come già diverse volte richiesto, suggeriamo siano inviate indicazioni chiare ed inequivocabili alle scuole, per mettere in legalità i vari progetti CLIL. Da una breve indagine, risulta diffuso l’utilizzo di docenti madrelingua senza certificata equipollenza del titolo di studio ovvero insegnanti non madrelingua assunti bypassando le graduatorie. In attesa della costituzione formale dell’albo provinciale dei docenti con specializzazione CLIL, è necessario assegnare alle scuole le risorse necessarie per attivare o sostenere progetti veicolari coerenti con le disposizioni normative vigenti. Art. 8. Senza ripetere quanto già affermato, e sufficientemente dimostrato, sulle scarse assegnazioni di organico, e sicuramente non in linea con una eccellente normativa provinciale di riferimento, si chiede la completa riscrittura del comma 3. E’ necessario giungere a una definizione, come più volte chiesto anche formalmente dalla UIL Scuola, che renda pubbliche e trasparenti le modalità seguite dall’Amministrazione circa le assegnazioni a tutti gli Istituti Comprensivi della PAT delle dotazioni organiche definitive, anche in relazione a parametri e criteri oggettivi. Art. 9. Da più di un anno, richiesta più volte sia in via breve sia con istanza formale, la UIL Scuola è ancora in attesa di informazione successiva sulle assegnazioni organiche attribuite agli Istituti, per l’area intercultura, per l’anno scolastico 2012-2013. E’ evidente, quindi, come il comma 2 necessiti di una riscrittura, nell’ottica di una definizione che renda pubbliche e trasparenti le modalità seguite dal Servizio Istruzione per le assegnazioni in oggetto. Allegato B (II Ciclo) Art. 1 comma 9. In considerazione del fatto che i corsi serali, in un momento di crisi economico sociale come quella che anche il Trentino sta vivendo, sono una proposta formativa indirizzata ad un target di persone che hanno necessità di riqualificazione, di rientro in percorsi di educazione permanente, di riorientamento formativo, UIL Scuola chiede possano essere attivate classi con un numero di studenti non inferiore a 10, anziché 12, nel secondo biennio e nel quinto anno. Art. 4 comma 3. Si chiede venga cancellato l’intero comma, poiché l’organico non può essere calcolato sulla possibilità di costituire preventivamente cattedre con orario superiore alle 18. L’intero testo, peraltro, è di dubbia interpretazione logica (ma sicuramente a me manca) visto l’incipit: “fermo restando l’orario d’obbligo previsto contrattualmente”. In subordine si chiede che la disponibilità del docente sia dichiarata per iscritto. Art. 6. Per le medesime sopraccitate motivazioni in riferimento all’articolo 9 dell’Allegato A, si chiede la riscrittura del comma 2, nell’ottica di una definizione che renda pubbliche e trasparenti le modalità seguite dal Servizio Istruzione per le assegnazioni in oggetto. Tabella 3. Nelle tabelle di calcolo dell’organico funzionale scuola secondaria di secondo grado, manca il riferimento all’assegnazione di una ulteriore cattedra nel caso di resto (monte ore / divisore) ≥ 9, sia per le classi di concorso di tabella A, sia di tabella C. UIL Scuola chiede la immediata reintegrazione dell’inciso, come posto lo scorso anno in parentesi. Corre obbligo ricordare che nell’accordo di maggio 2013 (art.26 “Norma finale”), l’Amministrazione provinciale si impegnava nel garantire organici per il corrente anno scolastico e per gli anni scolastici successivi, pena il ripristino del testo contrattuale previgente. Quanto posto in Norma finale è talmente vincolante che si volle espressamente e minuziosamente codificare la modifica sull’organico per il CLIL. Il mancato riferimento nel caso di resto potrebbe configurarsi come una violazione degli Accordi. Si evidenzia, inoltre, che a seguito della applicazione completa dei Piani di Studio Provinciali e della conseguente disapplicazione del “doppio regime”, l’Amministrazione provinciale comunque riuscirà ad ottenere una ulteriore riduzione di organico. Senza colpo ferire. Infine vengo a porre un ultimo rilievo sull’annosa questione dei divisori diversi, posti tra Licei e Tecnici: non ci si venga ancora a parlare di “storico”. UIL Scuola chiede che il parametro 17.2 sia omogeneamente utilizzato per tutti gli Istituti del Secondo Ciclo. cordiali saluti dott. Pietro Di Fiore Segr. Prov. UIL Scuola del Trentino
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