4/17/2014 Reti di adattamento - 1 Generalità: Nel progetto amplificatori a RF si ricorre all’uso delle reti di adattamento dando luogo ad una metodica di progettazione sostanzialmente diversa da quella usata in BF. Richiamo: in BF l’adattamento consiste nel realizzare una delle condizioni: •Zg<<Zl •Zg>>Zl adattamento in tensione adattamento in corrente 1 Reti di adattamento - 2 Richiamo: trasformatore ideale definito dal rapporto di spire: Zin R LOAD n2 Vg' nVg Rg ' n 2 R g 2 1 4/17/2014 Reti di adattamento - 3 La seconda equivalenza mette in evidenza una proprietà importante del trasformatore ideale e, più in generale, delle reti prive di perdite: Vg' nVg Vg '2 Vg 2 Pav 8Rg ' 8Rg Rg ' n 2 R g La potenza disponibile non viene alterata dalla rete senza perdite, ma viene associata ad una diversa impedenza di sorgente. 3 Reti di adattamento a banda stretta • Reti con sezioni a L (2 elementi). • Reti antirisonanti, a T e a PI (3 elementi). • Reti con trasformatori. – Accordati sul primario – A presa centrale – Accordati su primario e secondario 4 2 4/17/2014 Reti con sezioni ad L /1 • La rete di adattamento è costituita da 2 elementi, il primo trasforma il carico, il secondo effettua l’accordo. • WARNING: Con tali configurazioni non è possibile scegliere indipendentemente il Q e la frequenza di risonanza. 5 Reti con sezioni ad L /2 Configurazioni che permettono di abbassare la resistenza R’ RL R’ RL R' R L 6 3 4/17/2014 Reti con sezioni ad L /3 Configurazioni che permettono di aumentare la resistenza RL R’ RL R’ R' R L 7 Reti con sezioni ad L /4 • Esempio di dimensionamento: – Trasformazione di un carico da 50 a 250 a 50 MHz Trasformazione S->P R ' R (1 Q 2 ) Q 2 4 250 50 Q L / R L 0.318H L' L (1 1 / Q 2 ) 0.3975H C 1 /(02 L' ) 25.5pF 8 4 4/17/2014 Reti antirisonanti, con sezioni a T e PI /1 • La rete di adattamento è costituita da 3 elementi, i primi 2 trasformano il carico, il terzo effettua l’accordo. • Con tali configurazioni è possibile scegliere indipendentemente il Q e la frequenza di risonanza. 9 Reti antirisonanti, con sezioni a T e PI /2 • La resistenza è trasformata 2 volte, il Q complessivo è circa la metà di quello più alto tra i due. • Il Q più elevato è sintonizzabile e pertanto la banda passante si può variare indipendentemente da f0. Rete a T X3 R” Rete a PI X1 Y2 X2 R R” Y3 Y1 R 10 5 4/17/2014 Reti con sezioni a PI /1 X2 R” Y3 R’ - j / Y1’ R’ - j / Y3’ R Y1 11 Reti con sezioni a PI /2 • Una prima trasformazione P->S diminuisce R, la seconda trasformazione è S->P e aumenta R. R ' R /(1 Q12 ) R" R R" R '(1 Q 22 ) • Se la trasformazione deve diminuire R: • Se la trasformazione deve aumentare R: (1 Q 22 ) (1 Q12 ) Q1 > Q2 Q2 > Q1 12 6 4/17/2014 Reti con sezioni a PI /3 • Q1 è il fattore di merito associato a R ed al primo elemento della rete Y1: Q1 Y1 R • La reattanza ottenuta guardando verso destra vale: 1 Y1 ' Y1 (1 1 / Q12 ) X1 ' R 'Q1 Y1 ' 13 Reti con sezioni a PI /4 • Q2 è il fattore di merito associato a R” ed al terzo elemento della rete Y3: Q 2 Y3 R" • La reattanza ottenuta guardando verso sinistra vale: 1 Y3 ' Y3 (1 1 / Q 22 ) X3 ' R 'Q 2 Y3 ' • Per l’adattamento occorre annullare la reattanza complessiva: X 1 ' X 2 X 3 ' 0 X 2 R '(Q1 Q 2 ) 14 7 4/17/2014 Reti con sezioni a PI /5 PROCEDURA DI PROGETTO • Se si vuole aumentare la resistenza, il Q massimo (che fissa la banda passante) è pari a Q2. Se la si vuole diminuire Q massimo è pari a Q1. R" R Q max Q 2 R" R Q max Q1 • In entrambi i casi si pone: Qmax = 2Q specificato (si utilizza l’approssimazione che il fattore di merito è circa pari alla metà del più alto tra i 2). 15 Reti con sezioni a PI /6 PROCEDURA DI PROGETTO • Si calcola il valore intermedio R’: R" R R ' R" /(1 Q 22 ) R" R R ' R /(1 Q12 ) (1 Q 2 ) 2 • Si sceglie anche l’altro Q dal R" R (1 Q12 ) rapporto di trasformazione: • Si determinano Y1 e Y3: Y1 = Q1 / R Y3 = Q2 / R” • Si determina X2: X2 = R’·(Q1 + Q2) 16 8 4/17/2014 Reti con sezioni a PI /7 ESEMPIO DI PROGETTO • Si voglia adattare un carico di 50 verso una sorgente di 12.5 alla frequenza di 10.0 MHz, con un Q caricato pari a 2.5. • La trasformazione fa diminuire la resistenza e pertanto il Q più elevato è il primo. Qmax = 2·2.5 = Q1. • Si sceglie una rete che ha una capacità come primo elemento: 0C1 = Q1/R => C1 = 1.59 nF. • Si determina il valore di Q2 a partire da Q1 e dal rapporto di trasformazione: Q2 = [12.5 / 50 ·(1 + 5 2)] 0.5 = 2.35 • Si calcola la reattanza del secondo elemento: X2 = 50 (5 + 2.35) / (1 + 52) = 14.13 = 0L2 => L2 = 225 nH. • Si calcola la capacità di accordo: 0C3 = Q2/R” => C3 = 3 nF. 17 Reti con sezioni a PI /8 ESEMPIO DI PROGETTO 0 dB(S(1,1)) -10 -20 -30 -40 -50 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 freq, MHz 18 9 4/17/2014 Reti con sezioni a PI /9 ESEMPIO DI PROGETTO 3.0 m1 2.5 m1 freq=10.00MHz mag(Q)=2.514 mag(Q ) 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 freq, MHz 19 Reti con sezioni a T X3 R” /1 X1 G’ - j / X3’ Y2 G’ - j / X1’ R 20 10 4/17/2014 Reti con sezioni a T /2 • Una prima trasformazione S->P aumenta R, la seconda trasformazione è P->S e diminuisce R. R ' R (1 Q12 ) R" R R" R ' /(1 Q 22 ) • Se la trasformazione deve diminuire R: • Se la trasformazione deve aumentare R: (1 Q12 ) (1 Q 22 ) Q1 < Q2 Q2 < Q1 21 Reti con sezioni a T /3 • Q1 è il fattore di merito associato a R ed al primo elemento della rete X1: Q1 X 1 / R • La reattanza ottenuta guardando verso destra vale: X 1 ' X 1 (1 1 / Q12 ) Y1 ' 1 Q1 / R ' X1 ' 22 11 4/17/2014 Reti con sezioni a T /4 • Q2 è il fattore di merito associato a R” ed al terzo elemento della rete X3: Q 2 X 3 / R" • La reattanza ottenuta guardando verso sinistra vale: 1 X 3 ' X 3 (1 1 / Q 22 ) Y3 ' Q 2 / R ' X3 ' • Per l’adattamento occorre annullare la reattanza complessiva: Y1 ' Y2 Y3 ' 0 Y2 (Q1 Q 2 ) / R ' 23 Reti con sezioni a T /5 PROCEDURA DI PROGETTO • Se si vuole aumentare la resistenza, il Q massimo (che fissa la banda passante) è pari a Q1. Se la si vuole diminuire Q massimo è pari a Q2. R" R Q max Q1 R" R Q max Q 2 • In entrambi i casi si pone: Qmax = 2Q specificato (si utilizza l’approssimazione che il fattore di merito è circa pari alla metà del più alto tra i 2). 24 12 4/17/2014 Reti con sezioni a T /6 PROCEDURA DI PROGETTO • Si calcola il valore intermedio R’: R" R R ' R (1 Q12 ) R" R R ' R"(1 Q 22 ) • Si sceglie anche l’altro Q dal rapporto di trasformazione: • Si determinano X1 e X3: • Si determina Y2: R" R (1 Q12 ) (1 Q 22 ) X1 = Q1·R X3 = Q2·R” Y2 = (Q1 + Q2) / R’ 25 Reti antirisonanti L2 C1 L C RS /1 L1 RL a) Con presa centrale sul ramo induttivo. RS C2 RL b) Con presa centrale sul ramo capacitivo. 26 13 4/17/2014 Reti antirisonanti /2 • La prima trasformazione è di tipo P->S (fa diminuire la resistenza) e si ottiene: C1 C2S C2 2 1 QC 2 C2S L R LS R L RLS C2 2 QC 2 1 2 1 QC 2 RL 2 QC 2 27 Reti antirisonanti /3 • La seconda trasformazione è di tipo S->P (fa aumentare la resistenza) e si ottiene: C L C RTOT C1C2S C1 C 2S 2 R TOT R LS 1 QC RL 1 Q 1 Q R 2 C 2 C2 L 2 QC 2 QC 2 28 14 4/17/2014 Reti antirisonanti /4 • La seconda trasformazione fa ottenere un circuito risonante parallelo in cui la resistenza è il parametro che stiamo cercando per verificare l’adattamento. • Esplicitando i valori del Q si ricava il valore del rapporto di trasformazione: 2 C C2 C R TOT R L 1 R L 1 2 C1 C1 2 • La rete di adattamento “moltiplica” la resistenza di carico per un fattore dipendente dal rapporto di capacità. 29 Reti antirisonanti /5 • Questo può causare due inconvenienti: – Fare C2 molto grande crea problemi di risonanza e di perdita per C2. – Fare C1 troppo piccolo rende questa capacità confrontabile con le parassite degli elementi attivi del circuito. 30 15 4/17/2014 Reti antirisonanti /6 PROCEDURA DI PROGETTO • Si sceglie Qtot = 2Q = 2f0 / BW (per tenere conto della partizione all’adattamento). • Si determina il valore di C: • Si calcola il valore di L: Q tot 0 R S C 1 L QC2 • Si calcola il valore di QC2: 02 C 1 Q 2tot 1 RS / R L 31 Reti antirisonanti /7 PROCEDURA DI PROGETTO • Si determina il valore di C2: • Si calcola il valore di C2S: • Si calcola il valore di C1: C2 QC 2 0 R L C 2S C 2 C1 2 1 QC 2 QC2 2 C 2S C C 2S C 32 16 4/17/2014 Reti antirisonanti /8 ESEMPIO DI PROGETTO • Si voglia adattare un carico di 50 verso una sorgente di 4K alla frequenza di 3.0 MHz, con un Q caricato di 7.5. • Il Q del circuito è pari a: Qtot = 2·7.5 = 15. • La capacità complessiva vale: C = 15 / (0RS) = 200 pF. • L’induttanza di accordo vale: L = 1 / (02 C) = 14 uH. • Applicando le altre relazioni presentate in precedenza si ottiene: – QC2 = 1.34 – C2 = 1.4 nF – C2S = 2.2 nF – C1 = 0.22 nF 33 Reti antirisonanti /9 ESEMPIO DI PROGETTO 0 dB(S(1,1)) -2 -4 -6 -8 -10 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 freq, MH z 34 17 4/17/2014 Reti antirisonanti /10 Consideriamo la rete di figura e operiamo una trasformazione PS per quanto riguarda il resistore di carico RL. I valori degli equivalenti possono essere ricavati a partire dal Q del carico e L2. 35 Reti antirisonanti L 2S L 2 Q 2L 2 1 Q 2L 2 R LS R L 1 1 Q 2L 2 L2 RL /11 Dopo la prima trasformazione si ottiene: Q 2L 2 La seconda trasformazione è di tipo S P e fa ottenere: un circuito risonante parallelo in cui la resistenza è il parametro che stiamo cercando per verificare l’adattamento. 36 18 4/17/2014 Reti antirisonanti /12 La seconda trasformazione è di tipo S P e fa ottenere: un circuito risonante parallelo in cui la resistenza è il parametro che stiamo cercando per verificare l’adattamento. 37 Reti antirisonanti /13 Nelle trasformazioni S-P il Q resta invariato e possiamo usare questa proprietà per calcolare la resistenza equivalente parallelo RTOT. : LTOT L1 L 2S R TOT R LS 1 Q 2L R L 1 Q R 1 Q 2 L 2 L2 L Q 2L Q 2L 2 38 19 4/17/2014 Reti antirisonanti /14 Eplicitando i valori del Q si ricava il valore del rapporto di trasformazione. : 2 R TOT L L2 L R L 1 1 R L 1 L 2 L2 2 La rete di adattamento “moltiplica” la resistenza di carico per un fattore dipendente dal rapporto di induttanze. 39 Reti con sezioni a T e PI PROGETTO CON IMPEDENZE COMPLESSE • Le componenti reattive del carico e della sorgente sono inizialmente trascurate e la rete è disegnata per trasformare le sole resistenze. • Il primo ed il terzo componente della rete sono poi modificati per inglobare le parti reattive di carico e sorgente. 40 20 4/17/2014 Reti con sezioni a T PROGETTO CON IMPEDENZE COMPLESSE X3 Xin X3’ X1 Y2 R” + j Xin X 3 ' Q 2 R" ZL XL RL X 1 Q1 R L X L 41 Reti con sezioni a T ESEMPIO DI PROGETTO CON IMPEDENZE COMPLESSE • Si progetti una rete a 5 MHz che adatti un carico ZL = 10 + j 10 in modo che presenti ZS = 50 + j 40 , con un Q caricato di 2.5. • Il Q del circuito è pari a: Qmax = 2·2.5 = 5. • La trasformazione produce un aumento della resistenza: Qmax = Q1. • La reattanza complessiva sul carico è pari a X1 + XL = 5·10 = 50 , da cui: X1 = 40 L1 = 1.27 uH. 2 • Si determina Q2: 1 + Q2 = (1 + 52) ·10 / 50 Q2 = 2.05. • La reattanza complessiva sulla sorgente che determina la risonanza è pari a X3 = 2.05·50 = 103 , da cui: L3 = 3.3 uH. A questa occorre aggiungere XS specificato. • Si determina infine la capacità in parallelo: C2 = (5 + 2.05) / [(2·5 MHz)·10 ·(1 + 52)] = 0.86 nF 42 21 4/17/2014 Reti con sezioni a T ESEMPIO DI PROGETTO CON IMPEDENZE COMPLESSE 0 d B(S(1,1)) -10 m1 freq=5.000M Hz dB(S(1,1))=-36.722 -20 -30 m1 -40 0 2 4 6 8 10 freq, MHz 43 Reti con sezioni a T ESEMPIO DI PROGETTO CON IMPEDENZE COMPLESSE 1.0 m2 freq=5.000MHz Gt=1.000 0.8 Gt 0.6 0.4 0.2 0.0 0 2 4 6 8 10 freq, MHz 44 22 4/17/2014 Reti con sezioni a PI PROGETTO CON IMPEDENZE COMPLESSE B3 X2 G” + j Bin Bin B3’ B1 B 3 ' Q 2 / R" YL BL RL B1 Q1 / R L B L 45 Reti di adattamento a trasformatore Trasformatore adattato intorno a f0 : BW 46 23 4/17/2014 Trasformatore con primario accordato 47 Equazioni del trasformatore V1 jL pr I1 jMI 2 V2 jMI1 jLsecI 2 I 2 R L Z1 () jL pr 2 M 2 R L jLsec 48 24 4/17/2014 Rete equivalente del trasformatore Lpr - M Lsec - M 49 Circuito equivalente M L sec k2 M2 LprL sec 50 25 4/17/2014 Trasformazione parallelo-serie QL2 /1 R 'L R (M 2 / L2sec ) RL L L 2 Lsec L pr k 2 L 2s L pr k 2 R Ls QL22 1 QL 22 ( M 2 / Lsec 2 ) R L 1 QL22 L L1 L 2s (1 k 2 )L pr k 2L pr QL22 1 QL22 L pr 1 QL22 k 2 1 QL22 51 Trasformazione parallelo-serie R in 0 R Ls (1 Q L ) R L 2 Q tot Q L /2 (M 2 / Lsec )(1 Q L ) 2 (1 Q L 2 ) 2 2 R in 0 0 BW L 52 26 4/17/2014 Scelta di QL2 e k • Si possono ottenere soluzioni complesse per QL2 (1 Q L )M 2 1 2 (R in 0 / R L )Lsec 2 QL2 2 • Per avere un fissato Qtot > 10 occorre scegliere: Q L 2 min 1 poiché: k min L pr L sec 2 L sec R in 0 Q tot L pr R L 2 Q tot R in 0 N12 RL N 22 53 Trasformatore con primario e secondario accordati 54 27 4/17/2014 Schema equivalente V1 ( jL pr 1 / jC pr )I1 jMI 2 2 I 2 /( 2 C sec R L ) jMI1 ( jL sec 1 / jC sec )I 2 Alla risonanza: V1 jMI 2 2 I 2 jM3 C sec R L I1 55 Massimo trasferimento di potenza Impedenza d’ingresso alla risonanza: 2 Z in ( 0 ) 4 M 2 C sec RL Condizione di massimo trasferimento di potenza: Zin (0 ) 1 /(2C 2pr R S ) k cr 1 Q pr Qsec 56 28 4/17/2014 Curva di risonanza della rete 57 Trasformatore accordato e con presa centrale /1 • La rete di adattamento mostrata in figura viene utilizzata per accordare in uscita un amplificatore RF. L1 L2 L3 58 29 4/17/2014 Trasformatore accordato e con presa centrale /2 • La frequenza di accordo è indipendente sia dall’impedenza d’uscita dell’amplificatore stesso che dall’impedenza d’ingresso dello stadio successivo (Rin2 || Cin2). L1 L2 L3 59 Trasformatore accordato e con presa centrale /3 • La rete di adattamento è pertanto costituita da 2 trasformatori: – un primo trasformatore a presa centrale riporta sul primario (che è accordato attraverso la capacità CT) l’impedenza d’uscita R0//C0 dell’amplificatore; – il secondo trasformatore riporta sempre sul primario l’impedenza d’ingresso dello stadio successivo Cin2//Rin2. 60 30 4/17/2014 Trasformatore accordato e con presa centrale /4 Adattamento verso l’uscita dell’amplificatore Ro 1) V1 = j (L1 + L2 + 2 M) I1 + j (M + L2) I2 2) V2 = j (L2 + M) I1 + j L2 I2 = - I2 R0 61 Trasformatore accordato e con presa centrale /5 Adattamento verso l’uscita dell’amplificatore Sostituendo la 2 nella 1 si ottiene l’impedenza d’ingresso Zin() del circuito: 3) Zin() = jL + (R0 - j L2) (L2 + M)2 2 / |R0 + j L2|2= jL + (R0 - j L2) (L2 + M)2 / [L22 (1 + QL22)] dove per l’induttanza del primario L e per il fattore di merito relativo a L2 valgono le espressioni: L = L1 + L2 + 2M QL2 = R0 / L2 62 31 4/17/2014 Trasformatore accordato e con presa centrale /6 Adattamento verso l’uscita dell’amplificatore Ricordiamo alcune relazioni che regolano il funzionamento del trasformatore: 1] L1 = N12 / (N1 + N2)2 L 2] L2 = N22 / (N1 + N2)2 L con N = (N1 + N2) / N2 pari al rapporto di trasformazione 3] Mutua induzione M = k (L1 L2)1/2 Utilizzando le 1]-2]-3] con k = 1 si ottiene: 4) (L2 + M)2 / L22 = N2 che sostituita nella 3) fornisce per l’impedenza d’ingresso: 5) Zin() = jL + (R0 - j L2) N2 / (1 + QL22) 63 Trasformatore accordato e con presa centrale /7 Adattamento verso l’uscita dell’amplificatore Utilizzando la 2] si ottiene: 6) Zin() = jL QL22 / (1 + QL22)+ R0 N2 / (1 + QL22) Per valori usuali del fattore di merito (QL2 >> 1) l’espressione per l’impedenza d’ingresso diventa: 7) Zin() = jL + R0 N2 / QL22 e quindi sul primario si vedono una induttanza pari proprio a L del primario e una resistenza R’L in serie di valore pari a: 8) R’0 = R0 N2 / QL22 Il fattore di merito associato a tale risonanza vale: 9) Q = L / R’0 = L QL22 / (R0 N2) = QL2 per la quale nell’ultimo passaggio si è fatto uso della 2]. 64 32 4/17/2014 Trasformatore accordato e con presa centrale /8 Adattamento verso l’uscita dell’amplificatore Effettuando una trasformazione serie-parallelo si ottiene in definitiva all’ingresso del primario: 10) L0 = L (1 + Q2) / Q2 L 11) Rin0 = R’0 (1 + Q2) R’0 Q2 = R0 N2 dove sono state utilizzate la 8 e la 9. 65 Trasformatore accordato e con presa centrale /9 Adattamento verso l’ingresso dello stadio successivo Rin2 12) V1 = j L I1 + j M I2 13) V2 = j L3 I2 + j M I1 = - I2 Rin2 66 33 4/17/2014 Trasformatore accordato e con presa centrale /10 Adattamento verso l’ingresso dello stadio successivo Sostituendo la 13 nella 12 e razionalizzando si ottiene l’impedenza d’ingresso Zin() del circuito: 14) Zin() = jL + (Rin2 - j L3) ( M)2 / |Rin2 + j L3|2 = jL + (Rin2 - j L3) M2 / [L32 (1 + QL32)] dove QL3 = Rin2 / L3 Analogamente a quanto visto al punto a), M2 / L32 è pari al rapporto di trasformazione N’2 e pertanto si arriva per l’impedenza vista al primario alle stesse espressioni trovate nelle equazioni 10 e 11 dove per N’ si ha: 15) N’ = (N1 + N2) / N3 67 Trasformatore accordato e con presa centrale /11 Schema equivalente del primario Lo schema equivalente del primario (R è la resistenza di perdita della bobina che ne determina il Q) permette di fissare la frequenza di accordo della rete di adattamento. 68 34 4/17/2014 Trasformatore accordato e con presa centrale /12 Schema equivalente del primario Per i componenti della rete valgono le espressioni: 16) R’0 = R0 N2 R’in2 = Rin2 N’2 C’0 = C0 / N2 C’in2 = Cin2 / N’2 Per il dimensionamento della rete di adattamento occorre scegliere valori opportunamente alti per i rapporti di trasformazione N ed N’ in modo che: 1] Le capacità C’0 e C’in2 siano trascurabili rispetto a CT che insieme a L fissa la frequenza di accordo. 2] Le resistenze R’0 e R’in2 non devono abbassare eccessivamente il Q della risonanza che è fondamentalmente fissato dal Q della bobina. 69 Trasformatori a linea di trasmissione /1 Una linea di trasmissione di lunghezza l senza perdita presenta le seguenti relazioni tra tensioni e correnti alle porte di ingresso (1) e di uscita (2) dove è connesso il carico: V1 V 2 cosl j Z 0 I 2 sin l I1 jV 2 sin l I 2 cos l Z0 dove Z0 è l’impedenza caratteristica e è la costante di propagazione (reale) Si dimostra facilmente che se il carico in uscita è proprio pari a Z0, l’impedenza di ingresso è pari a Z0 per qualunque valore di l 70 35 4/17/2014 Trasformatori a linea di trasmissione /2 Questa proprietà può essere utilizzata per realizzare un convertitore di segnale da sbilanciato a bilanciato (balun), che si comporta come un trasformatore 1:1 a banda larga: I1 I2 + V1 - + V2 - Tale topologia di trasformatore risulta di largo impiego nella progettazione di amplificatori di potenza RF push-pull in classe B AB 71 Trasformatori a linea di trasmissione /3 Un’altra topologia largamente utilizzata negli amplificatori di potenza RF è il trasformatore di impedenza 1:4 Se le 2 linee sono entrambe a impedenza Z0, e si chiude l’uscita su un carico ZL =2 Z0, in ingresso viene visto il parallelo di 2 impedenze di valore Z0, e quindi ZIN =1/2 Z0 Analogamente, se l’ingresso è chiuso su ZS =1/2 Z0, in uscita viene vista la serie di 2 impedenze di valore Z0, e quindi ZOUT =2 Z0 Del trasformatore 1:4 esiste sia la versione sbilanciata che quella bilanciata, utilizzata negli amplificatori push-pull 72 36 4/17/2014 Trasformatori a linea di trasmissione /4 Trasformatore sbilanciato Trasformatore bilanciato R R1 R=Zo/2 R R2 R=2Zo R R4 R=Zo/2 R R3 R=2Zo 73 Trasformatori a linea di trasmissione /5 Le topologie di trasformatore a linea di trasmissione RF sono usualmente realizzate utilizzando cavi coassiali deformabili o semi-rigidi, sono disponibili un certo numero di valori di impedenze caratteristiche (www.microcoax.com) COAX TL1 R R8 R=Zo/2 COAX TL8 COAX TL9 R R7 R=2Zo R R5 R=Zo/2 COAX TL10 COAX TL11 Vbias R R6 R=2Zo 74 37 4/17/2014 Trasformatori a linea di trasmissione /6 Il conduttore esterno (calza) del cavo coassiale presenta delle perdite, che possono essere modellate attraverso una induttanza parassita in parallelo al conduttore stesso La presenza di questa induttanza introduce uno zero nell’origine e un polo che introduce una frequenza di taglio inferiore nella risposta in frequenza del trasformatore R R11 R=Zo COAX TL1 R R9 R=Zo/2 R R10 R=Zo/2 L L 75 Trasformatori a linea di trasmissione /7 Il valore dell’induttanza si ottiene integrando la densità di flusso magnetico B indotta da un conduttore perfetto cilindrico di lunghezza Len e raggio c percorso da corrente I, nella regione di spazio che circonda il cavo stesso L’espressione della densità di flusso B(y0,R0), dovuta alla presenza di un conduttore cilindrico di raggio c e lunghezza Len posizionata sull'asse y tra Len/2 e Len/2, in un punto y0 qualunque dell'intervallo [-Len/2,Len/2], e in un punto R0 su un asse ortogonale a y, vale: B( y 0 , R 0 ) I 4R 0 Len 2 y 0 Len 2 y 0 2 2 2 4R 0 (Len 2 y 0 ) 2 4R 0 (Len 2 y 0 ) 76 38 4/17/2014 Trasformatori a linea di trasmissione /8 Nel caso di cavo coassiale non circondato da ferrite, nell’ipotesi c << Len, si ottiene il valore dell’induttanza, valutando il flusso di B (e ponendolo pari ad LI) su una superficie illimitata con primo lato di lunghezza Len, e secondo lato dato dalla semiretta [c , ): L 2 Len Len ln 1 2 c Nel caso di cavo di lunghezza Len parzialmente circondato da ferrite per un tratto HT nella regione centrale del cavo, l’induttanza Lferrite si ottiene integrando il flusso nella superficie rettangolare [-HT/2, HT/2]x[ID/2,OD/2], ID e OD sono il diametro del foro nella ferrite, e il diametro esterno della ferrite, che si suppone essere un cilindro cavo 77 Trasformatori a linea di trasmissione /9 In definitiva, le perdite sono espresse attraverso un’impedenza posta in parallelo alla calza del coassiale, espressa come: ' ' Z j L L ferrite j 'L ferrite ' dove la parte reale (’) e immaginaria (’’) della permeabilità relativa sono approssimazioni lineari a tratti delle curve misurate, funzione della frequenza, riportate dal produttore Infine, nel modello complessivo occorre considera l’induttanza del tratto di conduttore interno lasciato scoperto (0.5-2mm) per effettuare la saldatura 78 39 4/17/2014 Trasformatori a linea di trasmissione /10 In figura è mostrata l’implementazione circuitale (in Agilent ADS) del blocco base utilizzato per modellare i trasformatori a linea di trasmissione, con le relative equazioni: Port P1 Num=1 L L17 L=Lcoax1 nH R= L L18 L=Lcoax2 nH R= Port P3 Num=3 I_Probe I_load Port P2 Num=2 Port Z1P_Eqn P4 Z1P2 Num=4 Z[1,1]=j*omega*(Ind1-Ind12)+(TanMag+j)*(mu_real*omega*Ind12) Var Eqn VAR VAR630 Ind1=(2*ln((2*Len/c)-1)*Len/10) nH Var Eqn VAR VAR628 Ind12=Lferrite nH 79 Trasformatori a linea di trasmissione /11 Si riporta infine la topologia di amplificatore push-pull basato su trasformatore 1:4 da sbilanciato a bilanciato, e la foto di una realizzazione prototipale su PCB: C Cblock2 C Cblock3 COAX T L10 COAX TL1 VbiasIN COAX T L14 C Cblock1 C Cblock4 COAX T L11 L Lchoke1 COAX T L13 L Lchoke2 COAX T L12 VbiasOUT Sui gate dei trasformatori è in genere inserita una rete di adattamento con perdite per equalizzare le prestazioni in banda Spesso è utilizzata la reazione parallelo-parallelo sui singoli transistor 80 40
© Copyright 2024 ExpyDoc