ISTITUTO LOMBARDO - ACCADEMIA DI SCIENZE E LETTERE Estratto dai R.ndiconti, Classe di Scienze (A) - Vol. 107 - 1973 SULL'ASIMMETRIA DEL TENSORE PERMEABILITA' MAGNETICA NEI CORPI FERROMAGNETICI Nota di GIOVANNI Caui Istituto Lombardo di Scienze e Lettere MILANO 1973 A EDITRICE SUCC. FUSI - 911973 - PAVIA Meccanica e Fisica matematica Istituto Lombardo (Rend. Re.) A 107, 83-94 (1973) SULL'ASIMMETRIA DEL TENSORE PERMEABILITA' MAGNETICA NEI CORPI FERROMAGNETICI Nota (*) di GIOVANNI CRUPI Presentata dal m. e. Bruno FiILZI (Adunanza del 26 ottobre 1972) SUNTO. - Si conduce un'indagine per stabilire le proprietà generali, compatibili con la natura pseudotensoriale del campo magnetico, del tensore permeabilità magnetica nei mezzi ferromagnetici anisotropi. Tra l'altro, si dimostra che tale tensore è asimmetrico. Infine, si deduce una formula approssimata che, a meno di termini di ordine superiore al secondo nelle componenti del campo, è suscettibile di esprimere il tensore permeabilità di un generico corpo ferromagnetico anisotropo schematizzabile nei cristalli dei vari sistemi. INTRODuzIoNE. - Lo studio dei fenomeni elettromagnetici nella materia in quieto rispetto ad un sistema inerziale di riferimento talvolta conduce a problemi analitici non lineari. Ciò accade perchè in taluni mezzi le equazioni materiali che traducono il legame tra le grandezze associate al fenomeno non possono essere concepite in termini di semplici proporzionalità, o relazioni tensoriali lineari, a coefficienti indipendenti dalle grandezze stesse. Ad esempio, nei mezzi ferromagnetici, anche se supposti isotropi ed omogenei, non vale il legame di proporzionalità (1) B=iH, con t scalare invariante, tra l'induzione magnetica B e l'intensità magnetica H del campo. (*) Lavoro eseguito con contributo del C.N.R. nell'ambito del G.N.F.M. e per le Applicazioni della Matematica alla Fisica e all'Ingegneria. G. CftuPt Più precisamente, i fatti sperimentali suggeriscono di sostituire la (1) con una relazione del tipo (2) B = B(H), dove B(H) indica una funzione non lineare di H. Nell'ipotesi di corpi ferromagnetici isotropi ed omogenei sono stati pubblicati lavori di Zoli (1) e di Stagnani (2) dove alla (2) viene data, rispettivamente, la forma (3) B = 1u(H2)H (4) B=i(H)H con u funzione scalare. Una sintesi sullo stato della ricerca elettromagnetica nei mezzi ferromagnetici si trova inserita nel n. 2 di un lavoro di Graffi () del 1967, ed in essa, tra l'altro, si legge che risultati rigorosi sul campo elet- tromagnetico nei corpi ferromagnetici sono, in complesso, assai scarsi. Non mi risulta, in particolare, che sia stata compiuta un'indagine. per stabilire le proprietà generali, compatibili con la natura pseudotensoriale del campo magnetico, di cui deve godere un eventuale tensore permeabilità magnetica IZIk (H1 , H2 , H3) atto a connettere le grandezze B ed H nei mezzi ferromagnetici anisotropi. Tale indagine costituisce l'oggetto principale della presente ricerca. Nel n. 1 sarà fatto un richiamo della nozione di pseudotensore. Nel n. 2 si dimostrerà che un eventuale tensore permeabilità magnetica dipendente da H, come si verifica nei mezzi ferromagnetici, per ragioni di compatibilità con la natura pseudotensoriale di H dev'es- sere asimmetrico. Nel n. 3, applicando semplici nozioni di calcolo tensoriale, si dedurrà che la parte simmetrica di ua(H) è una funzione pari di H, mentre la parte emisimmetrica è una funzione dispari. Inoltre, sarà (') A. M. ZOLI, Bui teorema di unicità per le eqwzzionz di MaxweU in un mezzo ferromagnetioo. Rend. Lincei (8) XXI (1961), 892. (2) A. M. STAGNANI, Buia propagazione di una disconiinuitd elettromagneAtti Sem. Mat. e Pia. Univ. Modena Xliii (1964), 91. (3) D. Gw'rI, Problemi non lineari nella teoria del campo elettromagnetico. Atti e Mem. Ace. Naz. Scienze, Lettere e Arti di Modena, Serie VI, Vol. IX, 1967. tica in un mezzo non lineare. SULL'ASIMMETRIA DEL TENSORE PERMEABILITÀ MAGNETICA ECC. 85 messo in evidenza che il contributo all'induzione magnetica B proveniente dalla parte emisimmetrica di (H) risulta ortogonale ad H e, quindi, è inessenziale ai fini del calcolo dell'energia magnetica. Nel n. 4 si trova che, a meno di termini di ordine superiore al secondo in H, il tensore permeabilità magnetica nei corpi ferromagnetici è suscettibile della seguente espressione (5) /Lik (H) = ( ik + r ikpq Hp Hq ) + €rik Vrs H. dove fllk, Yikpq e vre sono tensori, indipendenti da H, che traducono la natura, le proprietà strutturali e lo stato del mezzo. N. 1. - Com'è noto, le componenti c'warianti di uno paendotensore di rango uno (vettore assiale) nel passaggio da un sistema di coordinate x' ad un altro x, si trasformano con la seguente legge (6) Xi = signDAk a X01 dove con signD si indica il segno del determinante jaeobiano della trasformazione (7) x'k = Xlk (ai), presupposta a determinante jaeobiano non nullo. Poichè ci sarà utile nel seguito, ci proponiamo di rendere esplicito l'aspetto che assume la (6) nello spazio ordinario tridimensionale riferito a due sistemi cartesiani ortogonali S(O, x 1 , x2 , x 3) ed 8'(0, x'i , x's, x'2), connessi uno all 'a1tro dalla trasformazione a,i = (8) X3 = X3 Interpretando le (8), il sistema 8' si può riguardare come ottenuto da 8 col semplice scambio della coppia di indici i e 2. E' ovvio che se 8 è un sistema levogiro, allora 2' risulterà destrogiro, e viceversa. Sicchè la trasformazione (8) esprime, in particolare, che lo scambio di due indici distinti in una terna di riferimento effettua il passaggio da un sistema levogiro ad uno destrogiro, o viceversa. G. caupi 86 In coordinate cartesiane ortogonali la distinzione tra indici di covarianza e di controvarianza è inessenziale. Il determinante jacobiano della trasformazione (8) è dato da IO 1 01 (9) I .1I10 01=—i I IO O il D=detll Il e, quindi, (10) signD= — l. Inserendo la (10) nella (6), si ottiene (11) A'i Ak Dalla (11), attribuendo agli indici i e k i valori 1, 2, 3 ed invocando la trasformazione (8), si trae A' 1 = - A 3 A' 1 = - A 1 (12) = - A3 Moltiplicando, rispettivamente, la prima, la seconda e la terza delle (12) per i versori U', 1 u' 21 u'3 degli assi del sistema cartesiano S'(O, x'1 , z' 2 il3 ) e sommando membro a membro si ottiene , (13) A' U'i = - A 2 ( u'1 + A 1 u'2 + A 3 u'3) Osservando che tra i versori UI dei sistema 8(0, x 1 , a, z3 ) e quelli del sistema S'(O, il1 , x'2 il3 ), in virtù della trasformazione (8), sussiste il seguente legame U' k , = (14) u'3 = U t U'3 = U3 la (13) può essere scritta nella forma (15) A' U'i = - Ai Ui SULL'ASIMMETRIA DEL TENSORE PERMEABILITÀ MAGNETICA ECC. 87 dove nel primo membro figurano solo quantità riferite al sistema 2' e nel secondo membro solo quantità riferite al sistema S. Se conveniamo di indicare il vettore assiale in oggetto con A' in 8' e con A in 8, si ha A' = A'1 u'i, (16) A = Ai Ui e, quindi, la (15) può essere sostituita con (17) A'=—A. La (15), o la (17), dà la legge di trasformazione dei vettori assiali nel passaggio da un riferimento levogiro ad uno destrogiro, o viceversa. Si è ritenuto opportuno premettere alcuni richiami e commenti sul comportamento dei vettori assiali rispetto alle trasformazioni di coordinate perché ci saranno utili nel seguito a causa della natura pseudotensoriale del campo magnetico. N. 2. - Per gli sviluppi formali, conveniamo di riferire il dominio occupato dal mezzo ferromagnetico ad assi cartesiani ortogonali. Ammettiamo che nei mezzi ferromagnetici anisotropi le grandezze B ed H siano connesse tra loro da una relazione tensoriale del tipo Bi = /Ljk (H1 H, H3 Hk (18) , ) dove, essendo B ed H vettori assiali (pseudotensori di rango uno), le quantità 14(H1 H2 H3) devono individuare un tensore di rango due. La dipendenza del tensore permeabilità magnetica ßlk dal campo H è suggerita dai fatti sperimentali. Se, per brevità, si pone , (19) , fLlk(H, H 2 , H3 ) /Lik(H), allora la (18) si può screvere nella forma (20) Bi = /Llk (H) Hk. Dimostreremo, adesso, con semplici considerazioni basate sulle leggi di trasformazione dei tensori e dei pseudotensori, che un ten. 88 G. caupi sore permeabilità magnetica H) dipendente da H è certamente asimmetrico rispetto agli indici i e k. Uno scambio degli indici i e k corrisponde, ovviamente, ad une scambio degli assi x1 ed Xk, cioè corrisponde al passaggio da un si• stema di riferimento levogiro S ad uno destrogiro 8' (o viceversa), come è stato osservato nel n. 1. Allora, H, che è un vettore assiale, in uno scambio degli indici i e /e subirà una trasformazione del tipo (17), cioè si avrà (21) H'= — H dove con H' è stata indicata l'intensità del campo magnetico in 8'. Pertanto, segue che (22) /.Lik (H) = jUki (— H) La (22), tra l'altro, esprime che nei mezzi ferromagnetici il tensore permeabilità magnetica è asimmetrico. La condizione espressa dalla (22) è del tutto analoga a quella a cui soddisfa il tensore conducibilità elettrica nei corpi soggetti all'azione di campi magnetici. A tale proposito, e per inciso, ricordiamo che è proprio la parte emisimmetrica del tensore conducibilità quella che permette d'interpretare nello schema del continuo le correnti di Hall (4). Nel caso di corpi, esenti da proprietà ferromagnetiche, per i quali il tensore permeabilità può essere considerato indipendente dal campo magnetico, la (22) si particolarizza nella nota relazione di simmetria. (23) Ujk = /Zki. La (23) si può dimostrare, autonomamente, mediante considerazioni termodinamiche ( a). Nei mezzi eterogenei le JU1k, oltre che da eventuali altri parametri, dipendono anche dal posto. Non variano, invece, da punto a punto se il mezzo è omogeneo. (') L. D. LLNDAtJ and E. M. Lxrsmrz, Electrodynanuc8 21, Pergamon Pr, Oxford, 1960. () L. D. IiANDAIJ and E. M. IjrrsHITz, ioe. est., S 28. of continuou8 media. SULL'ASIMMETRIA DEL TENSORE PERMEABILITÀ MAGNETICA Ecc. 89 In tal caso le che figurano nella (23), assumono valori costanti che traducono la natura e lo stato del mezzo. Nell'ipotesi, poi, di un mezzo isotropo ed omogeneo, la (23) assume la struttura nota (24) /Lk = /L ólk dove con ólk è stato indicato il tensore di Kronecker e con a una costante scalare il cui valore dipende dalla natura e dallo stato del corpo. N. 3. - Un generico tensore asimmetrico di rango due può essere decomposto identicamente nella somma di due tensori uno simmetrico e l'altro emisimmetrico. Allora, il tensore permeabilità magnetica Ujk (H) associato ad un campo ferromagnetico, è suscettibile della decomposizione (25) 4ajk(H) Sik(H) + Alk(H), dove con 81k(H) ed Ajk(H) sono state indicate, rispettivamente, la parte simmetrica e quella emisimmetrica di p (H), cioè (26) (27) Sjk (H) = Àkj (11) Aik (H) = — AkI (11). La (25) va considerata come un'identità sia rispetto agli indici i e k che rispetto ad 11, pertanto è lecito porre (28) Ukj (— H) = Skl (— H) + Aki (— H) con (29) (30) Ski (— H) = Sik (— H) Aki(— H) = — Aik(— H) Poichè i primi membri di (25) e (28) sono uguali, in virtù della condizione espressa dalla (22), valgono anche le (31) Sik (H) = Ski( — H) (32) Aik(H) = Aki(— H) 90 o. caupi da cui, tenendo conto delle proprietà espresse dalle (29) e (30), si trae (33) (H) = Sik( — (H) = - AIk 81k (34) Ajk H) (— H) La (33) e la (34) traducono un notevole risultato generale. E più precisamente, esse esprimono che nei corpi ferromagnetici, per ragioni di compatibilità con la natura pseudotensoriale del campo magnetico, la parto simmetrica del tensore permeabilità 14k (H) è una funzione pari di H, mentre la parte eniisimmetriea, è una funzione dispari dello stesso argomento. Con riferimento ad eventuali applicazioni a casi concreti è conveniente dare all'identità (25) una forma più opportuna. E' di ciò che, ora, ci occuperemo. Essendo A(H) un tensore emisimmetrieo rispetto agli indici i e k, è lecito associare ad esso uno pseudotensore di rango uno mediante la nota legge (35) dove con e è stato indicato lo pseudotensore di Ricci. E' appena necessario osservare che le componenti K 1 , come le A, devono essere funzioni dispari di H, cioè (36) K(H)=—K(—Ij). Moltiplicando ambo i membri della legge (35) per e nendo rispetto all'indice ripetuto, si trae (37) Ap q = 8ipq e compo- Ri e, quindi, la (25) può essere scritta nella. forma (38) /Lik (H) = iSik (R + Kr (H) che si presta meglio nelle, applicazioni. Si può facilmente accertare che il tensore PU(H) definito dalla (38), verifica la condizione. (22). SULL'ASIMMETRIA DEL TENSORE PERMEABILITÀ MAGNETICA Ecc. 91 Infatti, scambiando gli indici i e Jc e sostituendo —H ad 11, dalla (38) segue (39) Uki(— H) = Ski ( — H) + ski K(— H), da cui, invocando la simmetria di S jk rispetto agli indici i e k, la (33), la (36) e la proprietà di emisimmetria dello pseudotensore di Ricci, si ottiene (40) Ilki(—H) = Sik(H)+ €rikKr(H). Il confronto della (38) con la (40) ci permette di constatare che il tensore 4Uik (H) espresso dalla (38) è conforme alla condizione (22). Chiudiamo questo numero con una semplice applicazione della (38). Inserendo la (38) nella (20), si trova (41) Bi = Sik (H) Hk + 8rjI Kr (H) Hk cioè (42) Bi = Sik(H)Hk + (HA K)i. Il termine (H A K)1 esprime che nei mezzi ferromagnetici il contributo all'induzione magnetica B della parte eminmmetrica del tensore permeabilità ha direzione ortogonale al campo H. Allora, il prodotto scalare di B per H è dato da (43) B X H = B Hi = Sa H1 Hk e, perciò, si può concludere che in un mezzo ferromagnetico l'energia magnetica è determinata solo dalla parte simmetrica del tensore permeabilità. N. 4. - In questo numero conclusivo ci proponiamo di esplicitare la struttura che assume la (38) nel case, fisicamente frequente, in cui (H) si possono ritenere nella valutazione dell'influenza di H su trascurabili i termini di ordine superiore al secondo. A tale scopo applicando lo sviluppo in serie di Mac-Liaurin al tensore S(H) ed allo pseudovettore K r (H), a meno di termini di ordine superiore al secondo nelle componenti di H, si ottiene (44) ik (11) = ( Sik) o + ( 9 7) ff +. ) Hp Hq a. cauri 92 (45) Kr (H) = ( Kr)o _Kr + (H 8 + ) i I Kr ' HpHqio H Hq dove, ovviamente, con l'indice zero in basso s'intende indicare che le quantità in parentesi vanno valutate per H1 = H2 = H3 = O. Poichè la generica componente S jk(H), in conformità alla (33), deve essere una funzione pari di H, nella (44) bisogna porre (46) ()=o. Analogamente, per rendere la (45) coerente con la esigenza che K r(H) sia una funzione dispari di H, in conformità alla condizione (36), bisogna porre (Kr)o = O (47) 1 ( 48 2Kr \0. Hp)Hq)o La (44) e la (45), dopo le (46), (47) e (48), assumono la forma Sik (H) = Thk + jikpq H9 11q (49) Kr (H) = vre (50) dove, per brevità, si è posto (51) (Sik)0 = )ik 2 (52) = 7ikpq K \ (53) Il tensore (54) ,Sik 7ì ik , definito dalla (51), è simmetrico come 8 1k, cioè 1ìik = 17M . Le quantità )'Ik, introdotte con la (52), individuano un tensore di rango quattro, essendo sia Sjk che H Hq tensori di rango due. 93ULL'ASIMMETRIA DEL TENORt PERMEABILITÀ MAaNrrIcA tCC. 9 Inoltre, 7jkpq gode delle simmetrie (55) 71kpq = 7klpq (56) 'ikpq = rikqp che discendono dalla (52). Più precisamente, la (55), è conseguenza della simmetria del tensore Sik, mentre la (56) traduce 1' invertibilità dell'ordine di derivazione di 2 1k (H) rispetto alle variabili H. (s = 1, 2, 3). I coefficienti v 1 della (50) individuano anch'essi un tensore di rango due, essendo K r ed II entrambi pseudotensori di rango uno. Ovviamente, assegnato il sistema di riferimento, i valori numerici delle componenti dei tensori , yjk,, e v,,, restano determinati dalla natura e dallo stato del mezzo ferromagnetico in oggetto. Inoltre, tali valori variano da punto a punto in un mezzo eterogeneo, mentre sono indipendenti dal posto nei mezzi omogeneamente costituiti. E' immediato verificare che la (49) e la (50) risultano, rispettiva. mente, conformi alle condizioni (33) e (36). Adesso, sostituendo la (49) e la (50) nella (38), resta stabilità la ricercata formula .8 (57) /Lik (11) = ( Ik + 7ikpq H Hq ) + Erik Vr HB, che fornisce, a meno di termini di ordine superiore al secondo in H8 la struttura del tensore permeabilità magnetica in un generico mezzo ferromagnetico. La sua parte simmetrica è una funzione quadratica di H, mentre quella emisimmetrica mette in evidenza un effetto lineare. Come si può facilmente accertare, la (57) è compatibile con la condizione generale (22). La (57) appare interessante perché, tra l'altro, è suscettibile di essere facilmente adattata ai corpi anisotropi schematizzabili nei cristalli dei vari sistemi. Per effettuare l'adattamento basta partieolarizzare i tensoriy ikpq , v, in connessione alle simmetrie del sistema considerato. Un dettagliato approfondimento della (57) in detti corpi anisotropi costituirà l'oggetto di una successiva ricerca. Adesso, concluderemo il lavoro, soffermandoci particolareggiatamente sul caso di un mezzo isotropo ed omogeneo. In tal caso i tensori 7pk , Yik1q, r, che traducono le proprietà del mezzo, saranno indipendenti dal posto ed avranno struttura isotropa. , 94 0. CRUPI Sicchè, sarà lecito porre flik = (58) (59) 'ikpq = li òik ik 3pq + òip 3kq + Còlq kp Vre = (60) v vanno riguardati come costanti con cadove i parametri j, a , rattere di scalari invarianti. Le simmetrie del tensore ?'k, indicate da (55) e (56), conducono alla stessa condizione (61) Pertanto, dopo le (58), (59), (60) e (61), la (57) si specializza nella seguente formula (62) 4U1k(H) = ('7 + cH')&k + ( + ) HjH + VErikHr, che, a meno di termini di ordini superiori al secondo in H8 dà la struttura del tensore permeabilità, nei mezzi ferromagnetici isotropi ed omogenei. Sostituendo la (62) nella (20), si trova , (63) Bi = (1+TH 2 )Hj cioè (64) B = (+TH')H dove si è posto (65) T = La (64), tra l'altro, ci permette di affermare che nei mezzi ferromagnetici isotropi il contributo all'induzione magnetica della parte emisimmetrica del tensore permeabilità è nullo. Le cose vanno diversamente, invece, nei mezzi anisotropi.
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