ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Guglielmo Marconi Verona Anno scolastico 2013/2014 ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Documento finale del C.d.C. 5 CE Profilo del Perito industriale in Elettronica e Telecomunicazioni............................................................ 2 Preparato a:.................................................................................................................. 2 In grado di: ................................................................................................................... 2 Presentazione dell'Istituto...................................................................................................... 3 Il personale della scuola ..................................................................................................... 3 L'Autonomia scolastica: obiettivi strategici perseguiti dall'Istituto ....................................................... 3 Il contesto sociale, culturale, economico del territorio .................................................................. 4 L'integrazione scuola territorio: attività e progetti........................................................................ 4 Strumenti tecnologici, multimediali e loro utilizzo nella scuola .......................................................... 5 Presentazione della classe ...................................................................................................... 6 Breve descrizione della composizione della classe e della sua storia .................................................... 6 Breve descrizione degli atteggiamenti e comportamenti (freq., partecipazione, interesse)............................. 6 Numero di alunni e grado di raggiungimento degli obiettivi fissati, alla data del 15 Maggio ............................ 6 Composizione del corpo docente ............................................................................................. 8 Iniziative/Corsi integrativi cui hanno partecipato alunni della classe ..................................................... 8 Effettuazione stage .......................................................................................................... 9 Area di progetto ................................................................................................................ 9 Metodologie didattiche adottate dal C.d.C ................................................................................. 11 Tipo di attività ............................................................................................................. 11 Valutazione degli apprendimenti ............................................................................................. Lessico relativo alla valutazione .......................................................................................... Indicatori utilizzati per la valutazione delle verifiche .................................................................... Criteri per la determinazione della valutazione ............................................................................. 11 11 12 12 Numero delle prove (media per alunno) effettuate utilizzando le diverse tipologie di verifica indicate ............... Simulazioni di prima e seconda prova .................................................................................... Prove pluridisciplinari secondo le tipologie previste per le terze prove dell'Esame di Stato ......................... Simulazione del colloquio interdisciplinare del nuovo esame di stato ................................................. Criteri per la valutazione dei crediti interni ............................................................................. Criteri per la valutazione dei crediti formativi .......................................................................... 13 13 13 14 14 14 Allegati ........................................................................................................................ 14 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Profilo del Perito industriale in Elettronica e Telecomunicazioni Preparato a: - Svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti - Documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro - Interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell'azienda in cui opera - Aggiornare le sue conoscenze anche al fine della eventuale conversione di attività In grado di: - Analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione Elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati Progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato. (Ministero Pubblica Istruzione: programmi di insegnamento) Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Presentazione dell'Istituto ITIS G. MARCONI Indirizzo: Piazzale Guardini 1 – 37138 Verona Telefono 0458101428 – 045573497 E-mail [email protected] Codice Istituto VRTF03000V Indirizzi: • Elettronica e Telecomunicazioni • Informatica Abacus I nostri alunni e la nostra scuola Classi Alunni Alunne Numero complessivo Totale 60 1380 67 1447 Il personale della scuola docenti 146 Tecnici 11 amministrativi 11 Coll. Scol. 19 L'Autonomia scolastica: obiettivi strategici perseguiti dall'Istituto • • • • prevenzione della dispersione scolastica centralità dell'apprendimento differenziazione dell'offerta formativa orientamento educazione alla progettualità Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Il contesto sociale, culturale, economico del territorio La scuola accoglie studenti da tutto il territorio provinciale con una percentuale di alunni stranieri dell’11%; il contesto economico è composto da piccole industrie, agricoltura e artigianato diffuso, nonché da un ricco terziario. Il contesto sociale è sinteticamente rappresentato dai seguenti diagrammi: casalinghe disoccupati e pensionati 15% dirigenti 1% Lavoratori Dipendenti (operai impiegati) Lavoratori in proprio (artigiani commercianti e imprenditori agricoltori) casalinghe disoccupati e pensionati Lavoratori in proprio (artigiani commercianti e imprenditori agricoltori) 23% Lavoratori Dipendenti (operai impiegati) 61% dirigenti Titoli studio Genitori Licenza Media 34% Diploma di Maturità 38% Diploma di Maturità Diploma di Qualifica Professionale Laurea Licenza Elementare Licenza Media Licenza Elementare 4% Laurea 12% Diploma di Qualifica Professionale 12% L'integrazione scuola territorio: attività e progetti Aree di Progetto Stage Reti di Istituti per progetti particolari (TANTE TINTE) Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Strumenti tecnologici, multimediali e loro utilizzo nella scuola L’Istituto è dotato di 350 computer collegati in rete locale LAN, vi sono aule multimediali e classi provviste di LIM, laboratori speciali, un laboratorio linguistico multimediale e un sistema di controllo con badge per gli alunni. Dall’a.s. 2011/2012 è attivo il registro elettronico utilizzato dai docenti e consultabile dalle famiglie per il controllo delle assenze e dei voti. Ai docenti viene fornito account di accesso alla rete e account di posta elettronica. L’istituto è inoltre dotato di: • sito interno/esterno www.marconivr.it/, • sito per la didattica online http://campus.marconivr.it/ • portale di tipo collaborativo http://portal.marconivr.it Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Presentazione della classe Breve descrizione della composizione della classe e della sua storia A.S. Classe Composizione classe (n. alunni, provenienza ed esiti finali) 2011/2012 3CE 23 alunni di cui n. 3 ripetenti 2012/2013 4CE 26 n. 19 provenienti dalla 3CE + n.5 provenienti dalla 3AE + 2 ripetenti. 2013/2014 5 CE La classe e’composta da 25 alunni, tutti provenienti 4 CE, nella 5 CE si e’ritirato un alunno. Breve descrizione degli atteggiamenti e comportamenti (freq., partecipazione, interesse) La classe è composta da 25 alunni, di cui uno certificato H (si rimanda alla relazione finale depositata in segreteria). Si presenta eterogenea per quanto riguarda capacità ed impegno. Un gruppo di alunni, motivato, dotato di buone capacità ha raggiunto un metodo di lavoro basato su uno studio regolare e personalmente rielaborato, raggiungendo un discreto profitto. Altri alunni sono stati meno costanti, ma la loro applicazione è progressivamente aumentata nel corso dell’anno, consentendo loro sufficienti risultati. Si rilevano inoltre alcune situazioni di difficoltà determinate da scarsa costanza nel lavoro domestico e da un metodo di studio non sempre adeguato ed efficace e non sempre supportato da un personale sforzo di comprensione approfondita. Il comportamento degli alunni, durante l’anno scolastico, è stato vivace, ma complessivamente corretto, e la classe ha dimostrato di essere abbastanza unita. La difficoltà riscontrata dai docenti è stata la mancanza di dialogo costruttivo sugli argomenti trattati durante gli anni nelle varie materie, necessario per favorire un consapevole spirito critico. La partecipazione è stata poco attiva e non sempre motivata; solo pochi alunni si sono distinti, mostrando un interesse specifico per gli argomenti proposti . La frequenza per alcuni alunni è stata saltuaria, per altri regolare o assidua. Gli obiettivi didattici sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni . Numero di alunni e grado di raggiungimento degli obiettivi fissati, alla data del 15 Maggio 2 3 2 6 9 4 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 17 1 20 17 12 14 6 19 2 2 4 3 ottimo Discreto /buono sufficiente Insufficiente Materia Economia e Diritto Educazione fisica Elettronica Inglese Italiano Matematica Gravemente insufficiente Numero alunni e livelli raggiunti 5 1 1 Sistemi automatici Storia Telecomunicazioni T.D.P. 1 1 1 3 4 3 3 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 18 12 14 14 3 8 6 6 1 1 1 Composizione del corpo docente Materia Cognome e Nome Continuità Sì/No Economia e Diritto Piccolo Guido SÌ Educazione fisica Martini Isabella SÌ Elettronica Evangelista Domenico NO Telecomunicazioni Adamoli Paolo SÌ Inglese Visonà Luisa NO IRC Bonato Giampietro SÌ Italiano Vecchiato Goretta SÌ Storia Vecchiato Goretta SÌ Laboratorio di Telecomunicazioni Marino Bruno NO Laboratorio di Elettronica Agosto Francesco NO Laboratorio di T.D.P. Agosto Francesco NO Laboratorio di Sistemi Marino Bruno SÌ Matematica Noro M. Giuseppina SÌ Sistemi automatici Provolo Sergio SÌ T.D.P. Bissoli Franco NO Attivitá di integrazione Saturnino Daniela NO Iniziative/Corsi integrativi cui hanno partecipato alunni della classe Attività Labirinto del Novecento Alunni Rappresentazione teatrale Tutta la classe Tutta la classe Visita al Vittoriale Tutta la classe Visita al Museo della Guerra di Rovereto R.F.I. Tutta la classe Viaggio di istruzione a Budapest VW Progetto FIXO Alcuni alunni Tutta la classe Alcuni alunni Alcuni alunni Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Fiera di Elettronica di Modena Tutta la classe Corso di Automazione Industriale Orientamento in entrata Tutta la classe Alcuni alunni Effettuazione stage Studente Classe Annokye Rodrick 3 CE Castagna Diego 3CE4CE Ditta Periodo di effettuazione AUTOSOLE TECNOLEGNO DI FLORIO 11\06\12- 6\07\12 10\06\13-06\07\13 IMP.ELETTRICI FERRAZZETTA 11\06\12-06\07 \12 Favotto Stefano 3AE ELETTROSIX S.N.C. 11\06\12-06\07\12 Fazlic Eldin 3CE IMPIANTI ELETTRICI MELEGATTI 11\06\12-06\07\12 Grisotto Alessandro 4CE Lavagnoli Filippo 3CE 4CE 3AT 2LS EXOR INTERNATIONALS.P.A 18\612-13\07\12 16\07\12-20\07\12 11\06\12-29\06\12 ELETTROSYSTEM S.R.L. 23\07\12-31\07\12 ONE STOP STUDIO 10\06\13-8\07\13 11\06\12-6\07\12 ONE STOP STUDIO Logica Enrico 4CE A.G.F. di LONARDI LORIX 6\06\11-29\06\11 10\06\13-6\07\13 2FS AZIENDA OSPEDALIERA 6\06\11-1\07\11 Quinones Kevin 3CE ELETTRO 90 11\06\12-6\07\12 Quintarelli Alberto 3AE STOBAG ITALIA 11\06\12-6\07\12 Righetti Stefano 3CE MURARI IMPIANTI 11\06\12-6\07\12 3CE A.R ELETRONIC 13\06\11-8\07\11 4CE 2BS PERETTI SERVICE IEM S.R.L. 10\06\13-6\07\13 6\06\11-1\07\11 Puggia Mattia Sartorari Marco Zambelli Pietro Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Zampieri Matteo 3CE 2FS VICENTINI S.P.A ADAWEN S.R.L. 11\06\12-7\07\127\07\12-13\07\12 6\06\11-30\06\11 Area di progetto Titolo: Stampante 3D Docente referente: Provolo S., Marino B. Committente: I.T.I.S. G. Marconi Esperti di supporto: Esperti esterni: Ditta Plumake Materie coinvolte: Sistemi Automatici Finalità Integrazione trasversale di attività di progettazione tra le varie materie del corso Descrizione Modellizzazione solida, montaggio, collaudo, messa in servizio di stampante in 3D Prodotto realizzato Kit stampante 3D e oggetti realizzati con la medesima tecnica Criteri e strumenti di Vedi relazione area di progetto valutazione Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Metodologie didattiche adottate dal C.d.C Le attività di insegnamento nelle varie discipline sono riassunte nella seguente tabella. Per gli obiettivi, i contenuti, i tempi, gli spazi e i materiali dell'insegnamento rimandiamo alla relazione delle singole materie. Esercitazione guidata Esercitazione con “peer tutoring” X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Esercitazione di laboratorio Studio autonomo e presentazione di un argomento concordato e discusso con l’insegnante Educazione Fisica X T.D.P. X X Sistemi X X Telecomunicazioni Lezione interattiva Lavori di gruppo Intergruppo Elettronica X Economia e Diritto X Matematica Storia Lezione frontale Inglese Italiano Tipo di attività X Valutazione degli apprendimenti Lessico relativo alla valutazione Il C.d.C. ha stabilito di schematizzare i risultati ottenuti attraverso tre livelli di preparazione: conoscenza, competenza, capacità. Il significato di questi termini viene così brevemente riassunto Conoscenza (Sapere) Competenza (Saper fare) Capacità (saper essere) Acquisizione di contenuti, principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche. È l'insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti ad una o più aree disciplinari. Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situa-zioni problematiche o produrre nuovi oggetti (inventare, creare) Utilizzazione significativa e responsabile di determinate com-petenze in situazioni organizzate in cui interagiscono più fat-tori e/o soggetti e si debba assumere una decisione Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Indicatori utilizzati per la valutazione delle verifiche Verifiche scritte Verifiche orali Verifiche pratiche • Grado di comprensione dell’argomento e chiarezza espositiva • Conoscenza e utilizzazione consapevole dei contenuti, delle tecniche e delle procedure apprese • Pertinenza alle consegne • Capacità di utilizzare in contesti nuovi le opportune acquisizioni • concettuali • Capacità di analisi, sintesi, valutazione. • Originalità e riflessione personale motivata • Ricorda e usa correttamente le informazioni apprese • Ricorda ed usa in modo corretto i termini • Risponde in modo completo • Risponde in forma chiara e logica • Rielabora in forma personale • Conoscenze dei procedimenti • Realizzazione di un prodotto funzionante e documentato • Capacità di utilizzare metodi, linguaggi e strumenti Per quanto riguarda l’attribuzione del voto in decimi, ogni insegnante espone agli studenti il suo metodo e, in genere, lo esplicita chiaramente nella verifica stessa. Tutti comunque si attengono alla seguente “griglia”: Criteri per la determinazione della valutazione Gravemente insufficiente (voto 3 o 4) Insufficiente (voto 5) Sufficiente (voto 6) Discreto / Buono (voto 7/8) Ottimo (voto 9/10) • Compito in bianco / non consegnato / rifiuta l’interrogazione; • Non conosce l’argomento o lo conosce in maniera molto confusa • Non sa risolvere i più semplici esercizi applicativi • Conosce l’argomento solo a grandi linee e lo espone in mo-do confuso • Risolve con fatica ed in modo non sempre corretto semplici esercizi • Conosce i contenuti essenziali • Si esprime con un lessico elementare ma corretto e chiaro • Sa risolvere semplici esercizi • Dimostra competenze ed abilità nella applicazione e rielaborazione delle conoscenze • Dimostra capacità di elaborazione delle conoscenze in termini di analisi critica e di sintesi Per la dichiarazione, relativa ad ogni contenuto, del livello minimo accettabile o livello di minima sufficienza e gli strumenti di verifica utilizzati si rimanda alla programma-zione modulare pubblicata sul sito dell’Istituto. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Numero delle prove (media per alunno) effettuate utilizzando le diverse tipologie di verifica indicate Storia Inglese Matematica Economia e Diritto Elettronica Telecomunicazioni Sistemi T.D.P. Educazione Fisica Interrogazione orale Trattazione breve di argomenti Tipologie previste dalle prove scritte degli esami conclusivi (A,B,C,…) Analisi e soluzione di un problema Prove pratiche in laboratorio Progetti Prove strutturate Quesiti a risposta multipla Quesiti a risposta aperta Quesiti a risposta Vero-Falso Completamento Collegamento Italiano Tipologia \ Materie 4 6 3 4 2 4 1 1 2 1 8 2 6 4 2 3 2 7 4 6 4 5 4 1 2 2 4 2 2 Simulazioni di prima e seconda prova Discipline coinvolte Tipologia della Prova Periodo di effettuazione I Prova Tip. A,B,C,D 06/05/14 II Prova Tip. Ministeriale 16/05/14 Prove pluridisciplinari secondo le tipologie previste per le terze prove dell'Esame di Stato Discipline coinvolte Matematica,telecomunicazio ni, inglese, sistemi. TDP, diritto,matematica,sistemi. Tipologia della Prova Periodo di effettuazione Tip. B 03/04/14 Tip. B 09/05/14 In base ai risultati ottenuti, il C.d.C. adotta come tipologia della terza prova Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 La tipologia B Simulazione del colloquio interdisciplinare del nuovo esame di stato Non è stata tenuta la simulazione del colloquio Criteri per la valutazione dei crediti interni Si tiene conto della media dei voti, dell’assiduità, della partecipazione al dialogo educativo e alle attività integrative e complementari interne alla scuola. Criteri per la valutazione dei crediti formativi Facendo riferimento ai criteri previsti dalla legge, sono certificate le tipologie delle attività concordate con le altre classi del Triennio in coerenza con i criteri approvati dal C.D.. Può inoltre essere tenuto conto di eventuali attività proposte autonomamente dagli studenti purché chiaramente documentate e valutate dal C.d.C. Allegati In questo documento: • Programmi svolti delle singole materie • Griglie di valutazione relative alla 1a, 2a, 3a prova e al colloquio • Testo della simulazione della prima prova • Testo della simulazione della seconda prova • Testi delle simulazioni delle terze prove Il coordinatore del C.d.C. VECCHIATO GORETTA Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 I Docenti del C.d.C. della classe COGNOME e NOME (in ordine alfabetico) ADAMOLI PAOLO AGOSTO FRANCESCO BISSOLI FRANCO BONATO GIAMPIETRO EVANGELISTA DOMENICO MARINO BRUNO MARTINI ISABELLA NORO GIUSEPPINA PICCOLO GUIDO SATURNINO DANIELA VECCHIATO GORETTA VISONA’ LUISA Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Firma PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE 5CE ANNO SCOLASTICO 2013\14 MATERIA ITALIANO OBIETTIVI DIDATTICI DELLA MATERIA A . Conoscere i principali autori della letteratura italiana relativamente alla loro ideologia , poetica e alle loro opere: - Riconoscere l’appartenenza dei vari autori alle varie epoche storiche e correnti culturali . - Calare le conoscenze teoriche nei testi, parafrasando il testo e riconoscendo le principali caratteristiche formali, fornendo un adeguato commento. - Conoscere le caratteristiche di tutte le tipologie testuali richieste per lo svolgimento della prima prova dell’Esame di Stato ( articolo di giornale , saggio breve , testo argomentativo e analisi testuale )e produrre una tipologia di prova scritta dimostrando pertinenza alla traccia ,conoscenza dei contenuti , forma corretta, utilizzo del dossier di documenti ( tipologia B ) con una elaborazione personale adeguata . - Esporre oralmente le proprie argomentazioni con correttezza , chiarezza ed efficacia. B . METOLOGIA E TECNICHE DI INSEGNAMENTO Gli argomenti del programma sono stati affrontati dall’ ‘insegnante in classe principalmente attraverso lezioni frontali e dialogate , facendo costante riferimento al testo e fornendo fotocopie laddove si sono ritenute necessarie delle integrazioni. Gli alunni . Gli alunni hanno avuto poi il compito di rielaborare le tematiche trattate dalla docente a casa esaminando gli appunti ed integrando gli appunti con l’ausilio del manuale adottato . L ‘insegnante ha cercato di favorire il confronto tra gli studenti , stimolando l’interesse per la materia attraverso collegamenti con l’attualità’. C . STRUMENTI - Manuale in adozione ; - appunti delle lezioni; -fotocopie fornite dalla docente . D . TIPOLOGIA DELLE PROVE Sono state utilizzate come forme di verifica scritta la stesura di elaborati riguardanti tutte le tipologie previste dall’Esame di Stato ; per l’orale il colloquio e questionari scritti su argomenti di letteratura . E . MODALITA’DI RECUPERO/SOSTEGNO L’insegnante ha svolto attività di recupero in itinere durante l’anno scolastico , rivolte all’intera classe e ha consigliato agli alunni particolarmente in difficoltà uno sportello. F . CRITERI DI VALUTAZIONE Sono state utilizzate le griglie di valutazione adottate dal Dipartimento di materia. PROGRAMMA SVOLTO MODULO LA STORIA , LA SOCIETA’, LA CULTURA L’età’ dell’imperialismo e del Naturalismo : la situazione economica e politica , gli intellettuali e l’organizzazione della cultura . Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 La situazione economica e politica in Europa e in Italia . L’organizzazione della cultura ( la scuola ,editoria ,riviste.) La cultura filosofica e il Positivismo da Comte a Darwin . Flaubert e il Realismo . MODULO I GENERI DELLA LETTERATURA IL ROMANZO E LA NOVELLA E. Zola : L’inizio dell’Ammazzatoio. G. de Maupassant : I due amici . MODULO INCONTRO CON L’AUTORE G. VERGA La rivoluzione stilistica e tematica del Verga . La vita e le opere . Da Vita dei campi : Rosso Malpelo . La lupa . Da Novelle rusticane : La roba . Romanzi - Mastro don Gesualdo : struttura e trama Gesualdo e Diodata : la legge della roba e l’impossibilità degli affetti . I Malavoglia : struttura e trama MODULO LA STORIA , LA SOCIETA’, LA CULTURA L’età del Simbolismo e del Decadentismo : i temi dell’immaginario , la posizione dell’intellettuale e dell’artista , la filosofia , le poetiche . INCONTRO CON GLI AUTORI G. PASCOLI La vita : tra il “nido” e la poesia . La poetica del Fanciullino e l’ideologia borghese. IL FANCIULLINO MYRICAE : Composizione e storia del testo. Struttura e organizzazione interna . Temi. Lavandare , X Agosto , L’assiuolo, Novembre. G. D’ANNUNZIO D’Annunzio: la vita inimitabile di un mito di massa . L’ideologia e la poetica. Il panismo estetizzante del superuomo . Le poesie . Il grande progetto delle Laudi ALCYONE : Composizione e storia del testo . I temi . La pioggia nel pineto, I Pastori Romanzo IL PIACERE Ritratto di un esteta : Andrea Sperelli IL DISAGIO DELLA CIVILTA’ La psicoanalisi di Freud. MODULO INCONTRO CON GLI AUTORI. LUIGI PIRANDELLO Coordinate storiche e culturali, il contrasto tra vita\forma,la poetica dell’umorismo. Il fu Mattia Pascal : struttura e trama Lettura della novella: Il treno ha fischiato ITALO SVEVO La nascita del romanzo d’avanguardia in Italia. La vita e le opere . La coscienza di Zeno : La composizione del romanzo ,la pubblicazione e l’organizzazione dl racconto. La vicenda : la morte del padre . Lo schiaffo del padre . La vicenda : il matrimonio di Zeno. La proposta di matrimonio. Scrittura e psicoanalisi . Il significato della conclusione La vita è una malattia. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 LA POESIA DEL NOVECENTO : MOVIMENTI, POETICHE . Il futurismo : i manifesti di Marinetti INCONTRO CON GLI AUTORI G. UNGARETTI La vita , la formazione e la poetica . L’Allegria : composizione ,struttura, temi , stile . San Martino del Carso ,Veglia ,Mattina ,Soldati. L’ITALIA : L’ ERMETISMO S. Quasimodo: vita, opere e poetica Ride la gazza nera sugli aranci , Milano, agosto 1943. LA NARRATIVA NOVECENTESCA Il neorealismo : caratteristiche principali . I RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI DOCENTE VECCHIATO GORETTA Testo adottato: “La scrittura e l’interpretazione “ di Luperini Cataldi Casa Editrice Palumbo Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 PROGRAMMA STORIA OBIETTIVI DIDATTICI DELLA MATERIA ANNO SCOLASTICO 2013\14 A . Conoscere gli aspetti fondamentali di ciascun fenomeno storico studiato , individuandone le cause e le conseguenze. Saper studiare gli argomenti avvalendosi di più fonti. Saper ricostruire un quadro storico connettendo fenomeni economici , politici e culturali . Saper distinguere diverse posizioni storiografiche . B . METODOLOGIA E TECNICHE DI INSEGNAMENTO Gli argomenti sono stati trattati mediante lezioni frontali . La lezione ha mantenuto una forma dialogica per favorire la rielaborazione e la riflessione critica . C . STRUMENTI - Manuale in adozione; - appunti delle lezioni; - fotocopie fornite dalla docente D . TIPOLOGIA DELLE PROVE Sono state utilizzate come forma di verifica il colloquio e i questionari scritti E . MODALITA’ DI RECUPERO Il recupero e’stato svolto in itinere mediante esercitazioni e impostando le prove orali come indispensabile momento di comprensione e di ripasso F . CRITERI DI VALUTAZIONE Indicatori 1. Conoscenza dei contenuti 2. Proprietà lessicale e terminologia espressiva 3. Capacità di collegamento ,rielaborazione ed argomentazione PROGRAMMA SVOLTO Modulo 1: Il mondo di fine secolo • La “ Seconda Rivoluzione Industriale” • Imperialismo nazionalismo Modulo 2: La Prima Guerra Mondiale • La grande Guerra • La rivoluzione bolscevica e i suoi sviluppi Modulo 3: La crisi economica, politica e i totalitarismi • • • • • Il dopoguerra in Italia e in Europa Fascismo Nazismo Stalinismo Franchismo Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Modulo 4: La Seconda Guerra Mondiale • • • • La situazione europea e la discussione sulle cause La Seconda Guerra Mondiale La Resistenza in Italia ed Europa Il nuovo ordine mondiale del secondo dopoguerra Modulo 5: La divisione Est-Ovest e la ricostruzione in Italia • • • • • • • • Il mondo dopo Yalta La Guerra Fredda La crisi cubana L’Italia del dopoguerra: Costituzione e Ricostruzione La decolonizzazione in Asia ed Africa La guerra del Vietnam India e la conquista dell’indipendenza La globalizzazione Modulo 6: Nel labirinto del Novecento Approfondimenti fra storia e cronaca – Giornata della memoria I RAPRESENTANTI DEGLI ALUNNI ` TESTO ADOTTATO De Luna : La scena del tempo Vol. 3 Ed. Paravia Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 DOCENTE VECCHIATO GORETTA I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G U G L I E L M O M A R C O N I V E R O N A PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2013/2014 CLASSE 5Ce MATERIA: DOCENTI: Elettronica Evangelista D., Agosto F. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Amplificatori Operazionali Generalita’ • • • • Simbolo e modello parametri ideali e reali alimentazione dinamica di uscita Funzionamento ad anello aperto • • Transcaratteristica rivelatore di passaggio per lo zero Funzionamento ad anello chiuso • • • • • • • • • Cenni sulla reazione negativa cortocircuito e massa virtuale amplificatore invertente limitazione di corrente sommatore invertente amplificatore non invertente inseguitore di tensione sommatore non invertente amplificatore differenziale Convertitori I/V e V/I • Convertitore V/I con carico flottante e con carico a massa Integratore e derivatore • • • • Integratore ideale e reale derivatore ideale e reale risposte nel tempo e in frequenza studio in frequenza tramite diagrammi asintotici di Bode per il modulo Amplificatori operazionali e diodi • • • • • • Raddrizzatori di precisione ad una semionda raddrizzatore con un diodo raddrizzatore invertente con due diodi raddrizzatore di precisione a doppia semionda limitatore ad un livello con diodo zener transcaratteristiche Comparatori • • • • Il rumore nei comparatori trigger di Schmitt invertente e non invertente soglie ed isteresi transcaratteristiche Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Generatori di forme d’onda Tecniche circuitali • • • • • Carica e scarica di un condensatore multivibratori generatore d’onda quadra astabile generatore di impulso monostabile generatore d’onda triangolare Timer 555 • Struttura e funzionamento da astabile e monostabile Acquisizione ed elaborazione dei segnali Sistema di acquisizione ed elaborazione dati • Schema a blocchi generale Trasduttori • • Trasduttore di temperatura LM335 circuito di condizionamento a ponte Condizionamento del segnale • • Amplificatore per strumentazione regolazione dell’offset e del fondo scala Conversione D/A • • • Convertitore a resistori pesati convertitori a scala R-2R normale ed invertita glitch Conversione A/D • • • • • • • • Quantizzazione Campionamento Codifica utilizzo del sample and hold comparatori flash comparatori ad approssimazioni successive convertitori a rampa digitale convertitori ad integrazione a singola e doppia rampa Convertitori V/f e f/V • Convertitori a integrazione con comparatore e monostabile Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 LABORATORIO • • • • • • • • • utilizzo amplificatore operazionale µA741 ad anello aperto (comparatore) comparatore con isteresi raddrizzatore di precisione montaggio e verifica del funzionamento di un oscillatore a sfasamento astabile e monostabile con NE555 e con operazionale con duty cycle variabile utilizzo NE555 come monostabile e astabile utilizzo trasduttore di temperatura LM335 per rilievo di temperatura variabile tra 0 e 100 ºC circuiti di condizionamento del segnale utilizzando amplificatori operazionali progetto di un VCO RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1) Autori: E. Cuniberti – L. De Lucchi Titolo: Elettronica analogica (vol. A e B) Editore: PETRINI (Adottato) 2) Autore: S. Zocca Titolo: Elementi ed esercizi di elettronica analogica Editore: I QUADERNI DEL MARCONI (Consigliato) 3) Autori: G. Biondo – E. Sacchi Titolo: Manuale di elettronica e telecomunicazioni Editore: HOEPLI (Consigliato) Alunni (p.p. visione): Docenti: _______________________ _________________________ _______________________ _________________________ Verona, 15 maggio 2014 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 I STITUTOT ECNICOI NDUSTRIALES TATALE G u g l i e l m o Ma r c o n i Verona PROGRAMMA DI SISTEMI di Controllo Elettronici Automatici Classe 5Ce a.s. 2013/14 Docenti: Provolo Sergio, Marino Bruno Testo: Sistemi volume 1, volume 3, G. Licata Thecna Ed. Appunti dalle lezioni. MODULO 0: MICROCONTROLLORE 8051 (svolto in Laboratorio) U.D. 1 Microcontrollore 8051. Ripasso generale: Struttura, Caratteristiche, Funzionamento, Port I/O. Piedinatura dei Port e significato dei pin. Caratteristiche 89C51RD2, risorse interne. Registri base 8051, registro dei flag: PSW. Registri SFR: nome, indirizzo, funzione. Memoria di programma. Modi di indirizzamento 8051: immediato, diretto, indiretto, a registro, implicito U.D. 2 Ambiente di sviluppo PV32 per Microcontrollore 89C51 Introduzione all'ambiente di sviluppo PV32. Cenni alla programmazione in Assembly. Editor del linguaggio c, compilazione, simulazione e debug. Richiami di sintassi e programmazione in linguaggio c. Trasferimento file .hex. MODULO 1: Teoria dei Sistemi U.D. 1 Teoria dei sistemi. Definizioni di sistemi, parametri, variabili, stato, segnali. Rappresentazioni e classificazione dei sistemi in base a: origine, parametro, tipologia delle variabili. Definizione di Modello e classificazione. Modelli di sistemi: modelli matematici e grafici, schemi a blocchi. Relazione ingresso/uscita, sistemi lineari. MODULO 2: TRASFORMATA DI LAPLACE U.D. 2 Trasformata di Laplace Segnali canonici e loro trasformata: Impulso unitario; gradino unitario; rampa unitaria; parabola unitaria. Utilizzo dello strumento di trasformazione per lo studio dei sistemi. Definizione di Trasformata di Laplace. Proprietà e teoremi della Trasformata di Laplace: derivazione, integrazione, valore iniziale e finale. Risoluzione di equazioni differenziali. Trasformate di funzioni elementari con l'utilizzo delle tabelle. Trasformate dei segnali canonici. U.D. 3 Antitrasformata di Laplace Antitrasformata con l'utilizzo delle tabelle. Antitrasformata di funzioni razionali fratte, sviluppo in frazioni parziali (Heaviside): poli reali semplici; poli reali multipli; cenno a poli complessi coniugati (con l’utilizzo delle tabelle). U.D. 4 Applicazione della trasformata di Laplace a circuiti elettrici. Trasformata dei componenti circuitali: Resistore, Condensatore, Induttore, Generatori. Esempi circuiti RC, RL, LC, integratore e derivatore con Amplificatore Operazionale. Risposta nel dominio del tempo di circuiti utilizzando la trasformata di Laplace (funzioni esponenziali decrescenti); Discussione del caso di funzioni esponenziali e legame con la stabilità del sistema. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 MODULO 3: Risposta nel Dominio del tempo U.D. 1 Funzione di trasferimento Definizione di funzione di trasferimento di un sistema. Esempi di calcolo di una F.d.T. di circuiti. U.D. 2 Sistemi lineari Sistemi del 1° ordine: definizione, caratterizzazione. Risposta al gradino, alla rampa, definizione di costante di tempo, tempo di salita, di ritardo, di assestamento. Esempio circuito RC. Cenno della risposta alla rampa. Sistemi del 2° ordine: definizione, caratterizzazione, forma canonica della F. di T. Esempio circuito RCL serie. Risposta al gradino, poli reali distinti, poli reali coincidenti, poli complessi coniugati, fattore di smorzamento, pulsazione naturale, definizione di valore a regime, tempo di salita, di ritardo, di assestamento e di overshoot. Caso di polo dominante. Risposta al gradino e sua dipendenza dai poli e loro posizione sul piano complesso. MODULO 4: RISPOSTA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA U.D. 1 Diagrammi di Bode Funzione di trasferimento e risposta in frequenza. Forma di Bode della F.d.T. Tracciamento diagrammi asintotici di modulo e fase. Funzioni elementari: costante moltiplicativa; zeri e poli nell'origine (con molteplicità); zeri e poli reali semplici e doppi; poli complessi coniugati. Esempi di tracciamento di Diagrammi di funzioni di trasferimento di sistemi lineari. U.D. 2 Diagrammi di Nyquist Rappresentazione nel piano di Gauss, diagrammi polari. Procedura e regole di tracciamento a partire dalla funzione di trasferimento. Punto iniziale (ω = 0): modulo e fase; punto finale (ω = ∞): modulo e fase; punto finale Tracciamento qualitativo e analisi di semplici diagrammi. MODULO 5: SISTEMI DI CONTROLLO e Stabilità U.D. 1 Sistemi di controllo Sistemi di controllo di processo. Sistema di controllo a catena aperta (comando). Sistema di controllo a catena chiusa (regolazione). Variabile di controllo, controllata, errore. Regolazione manuale; regolazione automatica a valore fisso, a valore programmato, a valore asservito. Architettura di un sistema di controllo. Esempio di controllo di un serbatoio (esempio del testo). U.D. 2 Stabilità dei Sistemi di Controllo Sistemi di controllo a catena chiusa in retroazione negativa, vantaggi, svantaggi. Definizione di stabilitá dei sistemi lineari, stabilitá BIBO, semplice, asintotica. Criterio generale di stabilità. Stabilità sistemi di controllo a catena chiusa, F.d.T a catena aperta W(s). Il criterio di Nyquist generale e ridotto, Sistemi a fase minima. Influenza del guadagno statico e della posizione dei poli nel piano di Gauss. Margine di Guadagno e di Fase. Criterio di stabilitá di Bode. Esempi ed esercizi. MODULO 6: Studio del comportamento in regime permanente. U.D. 1 Errore a Regime L’errore statico a regime, studio alle T.di L. con la f.d.t. a catena aperta W(s) e teorema del valore finale. Definizione di errore in base alla tipologia dell'ingresso: errore di posizione, di velocità, di accelerazione. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Definizione di tipo di sistema. Calcolo dell'errore a regime (di posizione, di velocità e accelerazione) sistemi di tipo zero, uno, due. Dipendenza dal tipo di sistema e del guadagno statico. U.D. 2 Disturbi additivi Generalità sui disturbi additivi nei sistemi a catena chiusa. Contributo dell'errore a regime, errore additivo in uscita. Cenno al disturbo additivo nella catena diretta. Cenno ai disturbi parametrici. Esercitazioni di LABORATORIO Utilizzo software PV32 per simulazione e sviluppo di programmi per Microcontrollore 89C51. Esercitazione sui modi di indirizzamento del microcontrollore 89C51, in assembly. Esercitazione con Micro 8051 programmazione Port di I/O on/off di led in sequenza, in c. Utilizzo dell'ambiente AVR Studio 6 per programmazione in c standard AVR del microcontrollore Atmega 328 della scheda Arduino uno. Introduzioni alle istruzioni del linguaggio c ottimizzato per AVR: gestione porte, lettura e scrittura dei singoli bit. Esercitazione con microcontrollore Atmega 328, programmazione port di I/O on/off di led in sequenza. Esercitazione con microcontrollore Atmega 328, gestione port di I/O: on/off di led in sequenza comandati con pulsante. Esercitazione con microcontrollore Atmega 328, pilotaggio display 7 segmenti. Realizzazione in laboratorio di Sistemi dell'Area di Progetto: montaggio kit stampante 3D e realizzazione stampe di piccoli oggetti da progetto Solidworks. Docenti ___________________________ Rappresentanti Alunni _____________________ ___________________________ Verona, 15 Maggio 2014 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 ______________________ Istituto Tecnico Industriale Statale Guglielmo Marconi Verona Classe 5Ce A.S.2013-2014 PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE Module 1 MICROPROCESSORS -What is a microprocessor? Projects by Quintarelli,Lavagnoli,Adami,Annokie. -Digital processing Project by S. Favotto e Z. Gaspari -The cell -ARDUINO Project by K.Quinones Module 2 ELECTRONICS CIRCUITS -Amplifiers Project by A.Grisotto e E. Fazlic -Datasheet operational amplifier -Oscillators Projects by Bejinaru,Logica,Sibilla,Turazza,Sartorari,Cappelletti,Zampieri . Module 3 TRANSMISSION LINES -Coaxial cables and optical fibres -Aerials -Laser beam Project by S.Favotto e Z. Gaspari. -Bluetooth Module 4 ROBOTICS -How a robot works -Varieties of robots -Robots in manufacturing -Automation at home ADDITIONAL TOPICS Nanotechnology Gli alunni Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 La docente Visoná Luisa Anno scolastico 2013/14 Economia industriale ed elementi di diritto Classe 5Ce Testo adottato::economia industriale ed elementi di diritto Modulo 1 Unita didattica 1 imprenditore e società Contenuti:definizione di imprenditore art.2082c.c., classificazione: imprenditore piccolo,agricolo e commerciale l’impresa familiare. Lo statuto dell’imprenditore commerciale. il fallimento. contratto di società classificazione:società di persone e capitali ; -S.n.c. ;sas, S.p.a.;procedimento costitutivo;diritti ed obblighi degli azionisti bilancio di esercizio S.r.l.-Sapa Obiettivi: sapere individuare la figura giuridica dell’imprenditore ed i requisiti necessari a classificarlo;conoscere la procedura fallimentare,classificare le società in base alla personalità giuridica, alla responsabilità per le obbligazioni sociali. distinguere tra azioni ed obbligazioni. conoscere gli organi della Spa e le loro funzioni. Tipo di prove: verifiche orali ; prove semistrutturate ;ore impiegate 20 Unità didattica 2 il sistema azienda ed i suoi elementi Contenuti:nozione economica di azienda. azienda come sistema aperto, sottosistemi aziendali soggetto giuridico e soggetto economico,ditta,insegna marchio. repressione della concorrenza sleale Obiettivi:conoscere l’azienda sotto il profilo giuridico ed economico. descrivere i sottosistemi aziendali. Distinguere tra soggetto giuridico ed economico nelle società di persone e di capitali. conoscere la funzione dei segni distintivi come collettori di clientela. conoscere la funzione dell’antitrust. Tipo di prove: verifiche orali ; prove semistrutturate ;ore impiegate 4 Modulo 2 Unità didattica 1 l’organizzazione aziendale Contenuti: la strutture organizzativa :organi e funzioni. le teorie organizzative:evoluzione storica. Obiettivi:conoscere e saper distinguere organi volitivi, direttivi, e operativi e le loro funzioni. conoscere l’evoluzione storica della organizzazione aziendale con particolare riferimento al taylorismo e dalla sua applicazione Tipo di prove: verifiche orali ; prove semistrutturate ;ore impiegate 4 Unità didattica 2 Il progetto organizzativo e la struttura organizzativa: modello plurifunzionale e divisionale Contenuti:divisione del lavoro all’interno dell’azienda;organigrammi e mansionari ;funzioni aziendali,divisioni aziendali . Obiettivi:saper individuare e rappresentare un organigramma,saper individuare e rappresentare una struttura per funzioni,prodotti,per aree geografiche. Tipo di prove:verifiche orali ,prove semistrutturate ; ore impiegate 4 Modulo 3 Unità didattica 1 la gestione Contenuti:conoscere: il fabbisogno finanziario;le operazioni di gestione;fatti interni ed esterni di gestione ,il patrimonio aziendale Obiettivi:saper distinguere tra finanziamenti di terzi, finanziamento proprio ed autofinanziamento;distinguere tra attività e passività nello stato patrimoniale, saper classificare immobilizzazioni,attivo circolante,debiti e patrimonio netto Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Tipo di prova verifiche orali ,prove semistrutturate ,ore 4 Unità didattica 2 Il risultato economico della gestione e il bilancio Contenuti:l’aspetto economico della gestione,il reddito di impresa,procedimento sintetico ed analitico, funzioni del bilancio,principi di redazione. Stato Patrimoniale e Conto Economico. Obiettivi: conoscere il concetto di equilibrio economico, cogliere la progressiva formazione del risultato economico, conoscere la funzione informativa del bilancio Tipo di verifica verfiche orali,prove semistrutturate ore 4 Verona 15-05-2014 Gli alunni Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 L'insegnante Piccolo Guido Programma svolto Educazione Fisica classe 5CE a.s. 2013/2014 Prof. Martini Isabella Approfondimento giochi sportivi convenzionali e fondamentali generali di gioco: • Calcio a 5 • pallacanestro • pallavolo • badminton • pallamano • unihoc Esercitazioni alle macchine isocinetiche Esercitazioni a corpo libero e/o con piccoli attrezzi. Teoria muscolare generale e lo stretching Nozioni generali sull’educazione alla salute: l’alimentazione; le malattie veneree. La cultura della donazione principi generali importanza e coinvolgimento attivo su base volontaria. Cenni sulla metodologia BLS Prof. Martini Isabella _________________ Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Guglielmo Marconi Verona Programma svolto Anno Scolastico 2013/2014 Classe 5CE Materia MATEMATICA Docente Noro M. Giuseppina Calcolo differenziale Ripasso delle regole di calcolo delle derivate. Continuità e derivabilità di una funzione; funzioni continue ma non derivabili in un punto: punto angoloso,cuspide,flesso con tangente verticale. Derivata di ordine superiore al primo. Differenziale di una funzione e suo significato geometrico. Regola di De L’Hospital. Studio di funzione Dominio; intersezione con gli assi; intervalli di positività e di negatività; limiti; asintoti: verticali, orizzontali e obliqui; crescenza e decrescenza, massimi e minimi assoluti e relativi; concavità; flessi. (Sono state esaminate in particolare funzioni polinomiali, razionali fratte, esponenziali ed alcune funzioni irrazionali e logaritmiche). Calcolo integrale Integrale indefinito e sue proprietà; regole di integrazione immediata; integrali la cui primitiva è una funzione composta; integrazione per sostituzione; per parti; integrazione di funzioni razionali fratte con denominatore di grado 1 ° e 2 ° ( con discriminante positivo, nullo e negativo). Integrale definito: definizione; teorema della media (solo enunciato ) e suo significato geometrico; il valor medio di una funzione. La funzione integrale; teorema di Torricelli (con dimostrazione); formula per il calcolo dell’integrale definito( con dimostrazione). Applicazione del calcolo integrale: area della superficie compresa tra il grafico di una funzione e l’asse delle x; area della superficie delimitata dal grafico di due funzioni. Integrali impropri : funzione discontinua in un estremo dell’ intervallo di integrazione, integrale su intervallo illimitato. Equazioni differenziali Nozioni generali sulle equazioni differenziali; integrale generale, integrale particolare, curva integrale. Risoluzione di equazioni differenziali del 1° ordine del tipo y’= f(x) . Libro di testo : Trifone Bergamini Corso base verde Trifone Bergamini Corso base verde p.p.v. gli alunni: vol. 4° ed. Zanichelli vol. 5° ed. Zanichelli Docente: Noro Maria Giuseppina Verona 14/5/2014 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 ITIS "G. Marconi" - Verona Anno scolastico 2013 - 2014 classe V CE programma svolto di TELECOMUNICAZIONI 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI ANALOGICHE Introduzione al concetto di spettro. Sviluppo dello spettro di un segnale in termini di seni e coseni oppure in termini di esponenziali immaginari. Introduzione delle frequenze negative. Simmetria hermitiana degli spettri dei segnali reali. Scopo di un sistema di telecomunicazioni. Un sistema di telecomunicazioni come filtro. Condizioni di non distorsione di Heaviside. Il diagramma di Bode come rappresentazione della prestazione in frequenza di un filtro. 2. MODULAZIONE AM Scopo dell'operazione di modulazione. Schema della modulazione AM: segnale portante, segnale modulante, segnale modulato. Espressione analitica del segnale modulato nel caso di portante sinusoidale. Indice di modulazione. Formula di Werner e suo impiego. Analisi della potenza in un segnale modulato AM, con il supporto del teorema di Parseval. La distribuzione della potenza in un segnale modulato AM nel caso di modulante sinusoidale. Descrizione generale del demodulatore AM ad inviluppo. Cenno alla modulazione AM SSB. 3. MODULAZIONE FM Schema della modulazione FM. Espressione analitica del segnale modulato FM. Analisi del segnale FM nel caso di modulante sinusoidale: funzioni di Bessel. Parametri caratteristici del segnale modulato FM. Formule pratiche: la formula di Carson. Confronto fra la banda occupata da un segnale AM e quella occupata da un segnale FM, alla luce delle differenti prestazioni in termini di immunità al rumore. 4. INTRODUZIONE AI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI DIGITALI Motivazioni per il passaggio dalle telecomunicazioni analogiche a quelle digitali. Le operazioni necessarie per la conversione di un segnale da analogico a numerico. Enunciato e dimostrazione intuitiva del teorema del campionamento di Shannon. La quantizzazione e la codifica. 5. TRASMISSIONE NUMERICA SERIALE La trasmissione numerica seriale. Il teorema fondamentale di questo tipo di trasmissione: il teorema del limite di Nyquist (enunciato e dimostrazione). Il limite di Nyquist e la velocità in baud. La trasmissione multilivello: numero dei bit che rappresentano ciascun impulso; conseguente definizione di una velocità di trasmissione equivalente in bit al secondo (bps). Il limite costituito dal rumore: formula della capacità di un canale rumoroso. Aspetti pratici della trasmissione seriale: la codifica di linea. Sconsigliabilità della codifica NRZ. La codifica RZ. La codifica AMI. La codifica HDBn. 6. TEORIA DELL'INFORMAZIONE, CODIFICA DI SORGENTE E DI CANALE Sorgente di simboli. Probabilità di un simbolo. Relazione fra probabilità ed informazione di un simbolo. Entropia di una sorgente. Condizione sulla probabilità per l'entropia massima. Codifica di sorgente: scopo. Esempio di codifica di sorgente a lunghezza variabile di una sorgente di simboli non equiprobabili. Cenno alla codifica di canale: sua motivazione; codifica con bit di parità nel codice ASCII da 7 ad 8 bit. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 7. TRASMISSIONE PCM Generalità sulla conversione da analogico a numerico del segnale audio in telefonìa. Banda netta e banda lorda del segnale audio in telefonìa. Applicazione al teorema del campionamento di Shannon. Quantizzazione e codifica: quantizzazione non uniforme e sua motivazione. Formazione del segnale base a 64 kbit/sec. Affasciamento nel segnale PCM di 1° livello gerarchico: composizione di 30 canali fonìa, un canale di allineamento ed uno di segnalazione. La multitrama PCM. La velocità di cifra del segnale PCM di 1° livello gerarchico. 8. CENNI SULLE MODULAZIONI NUMERICHE Modulazioni numeriche con portante sinusoidale: principio di funzionamento di ASK, PSK, FSK. La modulazione QAM e il concetto di costellazione. 9. COMPLEMENTI DI ELETTRONICA Oscillatori sinusoidali: condizione di Barkhausen. Analisi e progettazione di oscillatori per basse frequenze (a sfasamento, a ponte di Wien) mediante l'utilizzo di amplificatori operazionali. Cenni sugli oscillatori per frequenze più elevate (Colpitts, Hartley). Considerazioni sugli accorgimenti necessari in un oscillatore reale. Filtri attivi: inquadramento generale delle formule canoniche per la rappresentazione della risposta in frequenza; la formula canonica per il filtro passa basso del secondo ordine. Condizioni sul coefficiente di smorzamento per il filtraggio alla Butterworth, alla Chebyshev, alla Bessel. I filtri VCVS come semplice circuito in grado di implementare questi diversi tipi di filtro: analisi della loro risposta in frequenza e confronto di essa con quella canonica e conseguente determinazione della pulsazione naturale e del coefficiente di smorzamento. Esperienze di laboratorio Costruzione e verifica di un filtro passa basso attivo ad un polo con operazionale Costruzione e verifica di un filtro passa basso VCVS del secondo ordine a coeff. di smorz. variabile Duplicatore di frequenza con AD 633 Realizzazione di un ponte di Wien Costruzione di un segnale modulato AM DSB SC con AD 633 Modulazione AM con portante trasmessa Costruzione di un generatore di segnale digitale Verifica sperimentale del limite di Nyquist Esperienza sulla codifica AMI Circuito per la generazione di un segnale multilivello Comunicazione fra due Arduino Comunicazione fra due Arduino mediante transceivers RS 485 l'insegnante teorico (Adamoli Paolo) i rappresentanti di classe ______________________ _______________________ l'insegnante di laboratorio (Marino Bruno) _______________________ ______________________ Verona, 14 maggio 2014 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Guglielmo Marconi Verona Programma Svolto Anno Scolastico 2013/14 Materia Tecnologia Disegno Progettazione Classe 5Ce Docenti Bissoli Franco;Agosto Francesco Materiali didattici Nome documento Modulo 1 - Obbligatorio se diversi da Progetto disciplinare TRASDUTTORI Trasduttori di temperatura; termoresistenze; trasduttori di temperatura integrati; trasduttori digitali di posizione; sensori a effetto Hall; Modulo 2 ATTUATORI - introduzione; - motore a corrente continua; - principio di funzionamento; Modulo 3 CIRCUITI DI CONTROLLO DI MOTORI IN CC - tecnica di controllo PWM; - semplice controllo di un motore in cc; - circuito di comando a ponte per l’inversione di marcia di un motore in cc; Modulo 4 TIRISTORI - Diodo controllato SCR; struttura e funzionamento di un SCR; parametri dei tiristori; TRIAC principio di funzionamento; DIAC principio di funzionamento; applicazioni dei diac e triac; Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Modulo 5 FILTRI ATTIVI - filtri attivi del primo ordine passa alto e passa basso; - filtri del secondo ordine passa alto e passa basso; - filtri a retroazione multipla; - filtri VCVS; - progettazione di filtri di ordine superiore al secondo; - metodo di Butterworth; Modulo 6 CONVERTITORI ADC E DAC - introduzione sulla conversione analogica-digitale; convertitore a doppia rampa; analisi del rumore in un ADC a doppia rampa; tempo di conversione; convertitori ad approssimazioni successive; convertitori flash; convertitori DAC a resistenze pesate; convertitori DAC a scala R-2R; Modulo 7 UTILIZZO DEI PACCHETTI SOFTWARE - uso dei comandi base del programma Express; preparazione dei files per la masterizzazione; introduzione al programma di videoscrittura Word; realizzazione delle relazioni con Word; Modulo 8 CAMPIONAMENTO E SAMPLE & HOLD - teorema di Shannon; - progettazione di un sample & hold; - campionamento di più segnali; Modulo 9 MICROCONTROLLORE 80C51 - Analisi dello schema a blocchi del micro 80c51; gestione degli interrupt esterni e interni; modalità di lettura e scrittura in memoria esterna istruzioni fondamentali con il linguaggio C; analisi dei segnali presenti nelle varie porte I/O LABORATORIO - esercitazione - esercitazione - esercitazione - esercitazione - esercitazione - esercitazione - progettazione di velocità; sui motori in cc; sulla modulazione PWM; su DAC; su DAC con micro 80C51; su ADC; su ADC con micro 80C51; azionamento motore in cc con controllo Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 - uso dei data-books per la scelta dei componenti; - realizzazione degli schemi in Express; - masterizzazione con il programma Layout; - collaudo; - progettazione del software per la gestione delle singole esperienze tramite microcontrollore 80C51; Riferimenti bibliografici [1] Bove Portaluri, Tecnologie e disegno per la progettazione elettronica,Volume 3, Tramontana, (Adottato) p.p.v. gli alunni: Docente/i: ......................................... .............. ........................................ .............. ......................................... .............. ........................................ .............. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 SIMULAZIONE PRIMA PROVA PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo. Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa. DOCUMENTI Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967 «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.» Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975 «La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.» Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980] «L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale dellegenerazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.» Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002 1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 3 Poi appare qualcuno che trascina 4 il suo gommone. 5 La venditrice d’erbe viene e affonda 6 sulla rena la sua mole, un groviglio 7 di vene varicose. È un monolito 8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 9 Quando mi parla resto senza fiato, 10 le sue parole sono la Verità. 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao 12 delle carni, dei gesti e delle barbe. 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo 14 croci e catene. Quanta religione. 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere 16 l’exploit di Crusoe! Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia. DOCUMENTI «Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.» Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012 «Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.» Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012 «Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.» Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012 Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia -che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.» Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Prima Guerra Mondiale DOCUMENTI «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972 Nove milioni di morti e sei milioni di mutilati: questo il bilancio della prima guerra mondiale, un'immane carneficina che lasciò un segno indelebile nelle coscienze di tutta Europa. Ma fu anche la prima guerra a creare un "fronte interno" che conobbe la mobilitazione delle donne impegnate nell'industria bellica, registrò l'uso massiccio della censura, dovette arginare i frequenti ammutinamenti dei soldati, produsse un'immensa quantità di ordigni e di strumenti di distruzione. Mario Isnenghi, La grande guerra, Giunti Editore 2005 Hobsbawm introduce così il lavoro sul Novecento che lo porterà a considerare il “secolo breve” come un secolo profondamente scandito e segnato dalla guerra, tanto da giustificare una visione, comune a molti storici, delle Guerre Mondiali come un unico conflitto, che si protrae anche nel dopoguerra. “Entrambi [Edward Grey, ministro degli Esteri della Gran Bretagna e lo scrittore Karl Kraus] videro nella guerra mondiale la fine di un mondo e non furono i soli. Non fu la fine dell’umanità […] il genere umano è sopravvissuto. Tuttavia il grande edificio della civiltà ottocentesca crollò tra le fiamme della guerra mondiale e i suoi pilastri rovinarono al suolo. Senza la guerra non si capisce il Secolo breve, un secolo segnato dalle vicende belliche, nella quale la vita e il pensiero sono stati scanditi dalla guerra mondiale, anche quando i cannoni tacevano e le bombe non esplodevano. La sua storia, e più specificatamente la storia della sua età iniziale di crollo e di catastrofe, deve cominciare con i trentun anni di guerra mondiale” (Eric J.Hobsbawn, Il secolo breve, 1995) “… mai fu nella storia una missione piu’nobile e piu’ urgente. Non vi sono sforzi e sacrifici troppo grandi per raggiungere questo scopo: la pace tra gli uomini. Operai ed operaie, madri e padri, vedove e orfani, feriti e storpiati, a voi tutti, vittime della guerra, noi diciamo: al di sopra dei campi di battaglia, al di sopra delle campagne e delle citta’devastate: Proletari di tutti i paesi, unitevi! “(dal Manifesto dell’internazionale socialista contro la guerra, 1915) 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello. DOCUMENTI «“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutarei ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013 «Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati». Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 SIMULAZIONE SECONDA PROVA Il circuito di fig. converte una tensione analogica Va in una forma d’onda quadra Vo2 la cui frequenza f dipende dal valore di Va (convertitore tensione frequenza o VCO). Dopo aver analizzato lo schema proposto: a) individua le parti fondamentali del circuito e disegna un possibile schema a blocchi di massima b) formulando e motivando le ipotesi di lavoro che ritieni piu’ opportune descrivi dettagliatamente il funzionamento dei singoli blocchi che hai prima individuato c) ricava la relazione che lega il valore di Va alla frequenza f d) disegna, correlandoli (uno sotto l’altro), i grafici delle forme d’onda di Vo1, Vo2, Vo3 e) indica l’eventuale valore massimo per Va esplicitandone i motivi f) individua e giustifica i punti di forza e di criticita’ del circuito g) descrivi la procedura per un eventuale collaudo dello schema scegliendo anche i componenti (sigle commerciali) h) indica un componente integrato disponibile in commercio che realizzi la conversione effettuata descrivendone brevemente il funzionamento Vcc R Rb C = 15 V = 100 KΩ = 10 KΩ = 10 nF Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Anno scolastico 2013/14 Classe 5CE 1a simulazione terza prova Quesiti di matematica Cognome e nome ……………. 1) Data la funzione y = x : x +3 2 a) determina campo di esistenza, segno, limiti ed eventuali asintoti; b) svolgi lo studio completo della derivata prima; c) traccia il grafico . 2) Che cosa rappresenta da un punto di vista geometrico l’ integrale definito di una funzione 4 4 dx . continua e positiva nell’intervallo [a,b]? Calcola l’ integrale ∫ 2 1 ( 2 x − 1) 3) Calcola il valor medio della funzione y = senx cos x nell’intervallo 0, π . 2 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Anno scolastico 2013/14 Classe 5CE 2 a simulazione terza prova Quesiti di matematica Cognome e nome ……………. 1) Data la funzione y = x : ex a) determina campo di esistenza, segno, limiti; b) svolgi lo studio completo della derivata prima; c) determina eventuali punti di flesso; d) traccia il grafico . 2) Rappresenta la parabola di equazione y = − x 2 + 4 x e la retta di equazione y = − x + 4 e calcola l’area della superficie piana da esse delimitata . 3) Risolvi l’equazione differenziale y '− x ln 3 x = 0 . Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 ITIS “G. Marconi” – anno scolastico 2013 – 2014 – classe V CE – Verona, 3 aprile 2014 PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA MATERIA : TELECOMUNICAZIONI Cognome _____________________________ Nome _________________________________ Illustrare il concetto di spettro di un segnale _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Illustrare il concetto di codifica di linea, soffermandosi poi sulla codifica AMI _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 _______________________________________________________________________________ Fornire l’espressione che definisce la capacità di un canale numerico, ed illustrare come essa sia legata al limite di Nyquist _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 A.S. 2013/2014 SIMULAZIONE 3a Prova d'esame. SISTEMI Elettronici Automatici Alunno (Cognome Nome):________________________ Classe: 5Ce Data:______________ • Considerato un sistema con la funzione di trasferimento G(s) data: indicare l’ordine del sistema, calcolare il fattore di smorzamento la pulsazione naturale ed il guadagno statico. Discutere della tipologia dei poli e dello smorzamento del sistema. Calcolare zeri e poli e disegnarli nel piano complesso. Calcolare il valore a regime, l'overshoot (se esiste), il tempo del primo picco, il tempo di assestamento al 2%. Coerentemente con i valori trovati, disegnare il grafico della risposta al gradino unitario y(t) (in scala). G(S ) = • 2 s +s+6 2 Data la seguente funzione, tracciare il diagramma di Nyquist, descrivendo sinteticamente i vari passaggi: G(S ) = 1 (s +1)(s +10) • Dare la definizione di stabilità (B.I.B.O.) di un sistema. Illustrare con un esempio. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 A.S. 2013/2014 SIMULAZIONE 3a Prova d'esame. SISTEMI Elettronici Automatici Alunno (Cognome Nome):________________________ • Considerando un sistema retroazionato con funzione di trasferimento catena aperta W(s) data, tracciare in modo accurato i diagrammi di Bode asintotici in modulo e fase; dire se il sistema è stabile e valutare graficamente il margine di fase Mφ ed il margine di guadagno MG. G( S ) = • Classe: 5Ce Data:______________ 316,5 (1+0,1 s)(1+0,01 s) Data la seguente funzione, tracciare il diagramma di Nyquist, descrivendo tutti i vari passaggi: T > 0. K W (S ) = s (1+ sT ) Considerando W(s) come la F.d.T a catena aperta di un sistema retroazionato, dire in quali condizioni il sistema potrebbe essere instabile. • Dare la definizione di margine di fase Mφ. Illustrare con un esempio. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Simulazione Terza Prova Materia: Lingua Inglese Indirizzo: Elettronica PAPER PHONE,THE CELL OF THE FUTURE? Tired of cracking the glass on your smartphone screen? Or carrying around the extra weight in your pocket?A team of computer researchers believes those problems will be history,as your future cellphone will be as thin and flexible as a sheet of paper. Developed with help from researchers at Arizona State University,the prototype of what the researches call a “flexible iPhone” is made of super-thin,ultralight bendable film,but it can make calls,store books and play music. Like Amazon’s Kindle e-reader, the PaperPhone uses electronic ink to display content but instead of using glass,it relies on high-tech bendable plastic material developed at ASU’s Flexible Display Center. The futuristic phone is about as thin as a credit card,less than one-sixth the weight of an iPhone 4 and has 3.7 inch diagonal screen.Not only it is easy to hold,but the durable material is better for the environment.Instead of pushing bottons,people could bend the phone for navigation,bending down both sides of the phone could open up an application,dog earing the top right corner could scroll forward. Touchscreen will still likely be the dominant way of interacting with the phone but ,as scientists said, it will need considerable refinement. .For example,while they developed a flexible circuit board to enable the bend gesture control and use flexible batteries,the processor,cable and other rigid electronics are currently just attached as an extra handle to the phone. And then there is the price. The current PaperPhone prototype costs 7,000- 10,000 to make but researchers say the price could fall to a cost more suitable for the average consumer. Although PaperPhone may capture the imagination,industry watchers say it might not be so easy to capture the marketplace. Greg Harper,president of technology consulting firm HarperVision,said that while no one has yet introduced a flexible smartphone ready for public consumption,the creators of the PaperPhone are not the first to toy with an interactive flexible digital link display. Private companies are working on similar computing devices and a Calif.-based company has a flexible display e-reader that is almost ready but has not yet been released because of competition. Harper added that flexible devices are indeed on their way but there is still work to be done. Answer the following questions. 1.What are the main features of the “paper phone”? 2.What are the advantages of this kind of phone,compared to an ordinary smartphone? 3.Industry watchers say it may be difficult to capture the market.Why? What’s your opinion? Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Anno scolastico 2013/14 Simulazione terza prova DIRITTO Classe 5Ce • Responsabilità dei soci nella S.A.S. • Spiega i segni distintivi dell’azienda. • Quali diritti attribuisce l'azione? Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 I.T.I.S. “G. MARCONI” (VR) Specializzazione: Elettronica e Telecomunicazioni TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013/2014 (Disciplina: Tecnologia, Disegno e Progettazione) COGNOME e NOME ___________________________________________________ CLASSE 5 Ce 1) Si ha a disposizione un unico convertitore A/D con il quale, tramite un sistema a microprocessore, si devono acquisire 4 segnali analogici. Si richiedono lo schema a blocchi del sistema e la massima frequenza che può avere il segnale se il tempo di conversione dell'ADC è di 40 s. 2) Calcolare la massima frequenza che può avere un segnale sinusoidale con ampiezza Vmax=180mV perchè sia possibile acquisirlo, senza S/H, con un ADC a 12 bit avente un tempo di conversione di 35 s e una tensione di fondo scala di 5 V. 3) Progettare le resistenze R1 e R2 del trigger di Schmitt e calcolare il valore N da inserire nel DAC a 10 bit per avere un generatore ad onda triangolare con frequenza di 3KHz. Il valore della capacità dell’integratore è di 150nF mentre la resistenza R del DAC è di 10KΩ. Disegnare lo schema elettrico. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Griglia di valutazione della prima prova Classe: Alunno: .................................................. TIPOLOGIA A – Analisi di un testo letterario, in versi o in prosa Gravemente Insufficiente Sufficiente insufficiente INDICATORI 1-5 6 –9 10 Discreto Buono Ottimo 11-12 13-14 15 Aderenza alle consegne Comprensione e analisi contenutistica del testo Capacità di approfondire e contestualizzare Correttezza e proprietà espositiva Capacità di analisi formale totale GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: l’analisi testuale non risulta aderente alle consegne. La comprensione è limitata e in parte erronea. Capacità espositive ed analitiche confuse e limitate. Forma frequentemente scorretta. INSUFFICIENTE: l’analisi testuale è solo parzialmente aderente alle richieste. La comprensione e l’analisi risultano limitate e superficiali. Carente l’approfondimento, così come parziale e incompleta la contestualizzazione. Forma espositiva non sempre chiara, correttezza formale debole. SUFFICIENTE: analisi prevalentemente rispondente alle richieste. Comprensione e analisi dei contenuti corrette, soprattutto relativamente agli elementi essenziali. Contestualizzazione appropriata, anche se non molto approfondita. Analisi formale limitata, non del tutto congruente. DISCRETO: piena aderenza alle consegne generali. Comprensione e analisi del testo corrette, sicure e abbastanza approfondite. Analisi formale essenziale e corretta. BUONO: assolutamente aderente alle consegne. Comprensione e analisi condotte con padronanza. Contestualizzazione mirata e articolata. Analisi formale approfondita. OTTIMO: disinvoltura e piena padronanza di tutte le conoscenze, capacità e competenze richieste. Scelte fortemente efficaci, frutto di solida conoscenza e di forte rielaborazione personale. La griglia richiede il calcolo della media fra le voci degli indicatori riportati, approssimando il totale con il seguente criterio: da 0,1 ÷ 0,4 per difetto, da 0,5 ÷ 0,9 per eccesso. Punteggio attribuito Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Griglia di valutazione della prima prova Classe: Alunno: .................................................. TIPOLOGIA B – Articolo di giornale o Saggio breve Gravemente Insufficiente INDICATORI insufficiente 1-5 6-9 Sufficiente Discreto Buono Ottimo 10 11-12 13-14 15 Consegne: destinatari,titolo, registro linguistico, impaginazione,aderenza alla traccia proposta Conoscenza dei contenuti comprensione e utilizzo dei documenti dati Capacità di pianificazione e articolazione del testo Correttezza e proprietà linguistica totale Esplicitazione dell’indicatore ADERENZA ALLE CONSEGNE: - Destinatari: tipo di pubblico a cui è rivolto il testo. - Titolo: da idearsi da parte del candidato; incisività e significatività ne sono gli aspetti caratterizzanti. - Registro linguistico: livello e tono della lingua conformi a destinatario/i e contestualizzazione. - Impaginazione: collocazione testuale simulata. GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: testo non aderente alle consegne. Utilizzo dei documenti molto parziale e poco significativo. Pianificazione disomogenea e contraddittoria. Numerose difficoltà relative alla chiarezza espositiva e alla correttezza formale. INSUFFICIENTE: testo non pienamente aderente alle consegne. Utilizzo dei documenti parziale e non del tutto significativo. Pianificazione del testo poco articolata e forma non sempre corretta. SUFFICIENTE: testo sostanzialmente aderente alle consegne. Comprensione e utilizzo dei documenti essenziali e corretti. Organizzazione testuale semplice, ma funzionale e coerente. Forma essenzialmente corretta, con qualche imperfezione non determinante. DISCRETO: piena aderenza alle consegne generali. Utilizzo e riferimento ai documenti appropriati e significativi. Organizzazione del testo ben sviluppata e coesa, esposizione scorrevole. Forma corretta. Lessico appropriato, anche se non troppo ricco. BUONO: assolutamente aderente alle richieste, che risultano ben sviluppate e integrate con approfondimenti e riflessioni personali. Struttura del testo solida e ben scandita. Stile disinvolto, personale, ricco nel lessico. OTTIMO: l’impostazione del testo risulta, oltre che pienamente rispondente a tutti i requisiti richiesti, fortemente originale, frutto di assoluta padronanza di tutte le conoscenze, abilità e competenze relative alla comunicazione scritta. La griglia richiede il calcolo della media fra le voci degli indicatori riportati, approssimando il totale con il seguente criterio: da 0,1 ÷ 0,4 per difetto, da 0,5 ÷ 0,9 per eccesso. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Griglia di valutazione della prima prova Classe: Alunno: .................................................. TIPOLOGIA C – Tema di argomento storico INDICATORI Gravemente Insufficiente insufficiente 1-5 6-9 Sufficiente Discreto Buono Ottimo 10 11-12 13-14 15 Aderenza alla traccia Conoscenza e articolazione dei contenuti Contestualizzazione e capacità di cogliere i nessi causali Correttezza e proprietà linguistica totale Per questa tipologia vale appieno quanto già espresso per la tipologia B, relativamente agli apprezzamenti dei livelli di prestazione, con la differenza che qui aderenza alle consegne si riferisce esclusivamente alla traccia proposta e scompare la voce relativa alla comprensione e all’utilizzo dei documenti dati. Particolare risalto assume poi la capacità argomentativa. La griglia richiede il calcolo della media fra le voci degli indicatori riportati, approssimando il totale con il seguente criterio: da 0,1 ÷ 0,4 per difetto, da 0,5 ÷ 0,9 per eccesso. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Griglia di valutazione della prima prova Classe: Alunno: .................................................. TIPOLOGIA D – Tema di ordine generale INDICATORI Gravemente Insufficiente insufficiente 1-5 6-9 Sufficiente Discreto Buono Ottimo 10 11-12 13-14 15 Aderenza alla Traccia Informazioni sui contenuti Personalizzazione e capacità critica Correttezza e proprietà linguistica totale Per questa tipologia vale appieno quanto già espresso per la tipologia B, relativamente agli apprezzamenti dei livelli di prestazione, con la differenza che qui aderenza alle consegne si riferisce esclusivamente alla traccia proposta e scompare la voce relativa alla comprensione e all’utilizzo dei documenti dati. Particolare risalto assume poi la capacità argomentativa. La griglia richiede il calcolo della media fra le voci degli indicatori riportati, approssimando il totale con il seguente criterio: da 0,1 ÷ 0,4 per difetto, da 0,5 ÷ 0,9 per eccesso. Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 ISTITUTO TECNICO STATALE “G. MARCONI” – VERONA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DELLA 2° PROVA COGNOME E NOME _______________________________________ CLASSE ___________ INDICATORI CONOSCENZE CAPACITÀ COMPETENZE Punteggio Punteggio descrittore attribuito DESCRITTORI Conoscenze fortemente carenti degli argomenti della traccia 1-4 Conoscenze frammentarie degli argomenti della traccia 5-9 Conoscenze non del tutto complete degli argomenti della traccia 10 Conoscenze complete anche se superficiali degli argomenti della traccia 11 -13 Conoscenza completa ed approfondita degli argomenti della traccia 14 -15 Costruzione dell'elaborato slegata, con errori gravi, linguaggio tecnico inadeguato, rielaborazione assolutamente carente 1-4 Costruzione dell'elaborato non omogenea, con errori, linguaggio tecnico e rielaborazione carenti 5-9 Costruzione dell'elaborato abbastanza corretta, linguaggio tecnico e rielaborazione non sempre adeguati 10 Costruzione dell'elaborato corretta, linguaggio tecnico adeguato, rielaborazione idonea 11 -13 Costruzione dell'elaborato corretta e rigorosa, linguaggio tecnico adeguato, rielaborazione approfondita 14 -15 Non adeguata presentazione formale, errori gravi nell'uso degli strumenti propri della disciplina 1-4 Presentazione formale non sempre adeguata, errori non sostanziali nell'uso degli strumenti propri della disciplina 5-9 Presentazione formale quasi sempre adeguata, padronanza nell'uso dei più semplici strumenti propri della disciplina 10 Presentazione formale adeguata, padronanza nell'uso degli strumenti propri della disciplina 11 -13 Presentazione formale eccellente, padronanza sicura nell'uso degli strumenti, anche i più complessi, propri della disciplina 14 -15 Punteggio medio aritmetico conseguito I COMMISSARI IL PRESIDENTE _________________________ Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 Esame di Stato – Anno Scolastico 2013/14 Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Marconi” – Verona Griglia di valutazione TERZA PROVA Cognome e nome del Candidato ______________________________________ Indicatori CONOSCENZA (Conoscenza dei contenuti richiesti e completezza dello svolgimento) Classe …. Materia : …………… Livelli di prestazione Descrittori Punti Gravemente insufficiente 1-2 Insufficiente 3 Conoscenza degli elementi basilari Sufficiente 4 Adeguata e nel complesso corretta Buona 5 Completa, approfondita e corretta Ottima 6 Gravemente insufficiente 1-2 Insufficiente 3 Sufficiente 4 Nel complesso corretta ma con qualche imprecisione Buona 5 Precisa, appropriata e dettagliata Ottima 6 Insufficiente 1 Sufficiente 2 Ricca 3 Gravemente lacunosa o non pertinente Superficiale o non completa o non del tutto pertinente Scorretta e imprecisa COMPETENZE ED ABILITA’ SPECIFICHE Inadeguata e imprecisa (Applicazione di regole e procedure di calcolo; uso di formule; Sufficientemente corretta ed appropriata grafici; uso di termini e simboli specifici; correttezza grammaticale) Elaborazione incoerente e disorganica CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE Analisi non approfondita , schematica capacità di sintesi (Consequenzialità e strutturazione logica) Elaborazione coerente e organica , capacità di sintesi Totale Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE SCRITTE DI INGLESE (COMPRENSIONE DEL TESTO E PRODUZIONE SCRITTA) Prof.ssa Visona’ PUNTEGGIO MASSIMO 4 INDICATORI Comprensione dei contenuti 4 completa 3 abbastanza completa 2 accettabile 1 non comprende l’argomento 4 Forma-Esposizione 4 corretta e scorrevole 3 comprensibile ma con alcuni errori 2 elementare,non sempre chiara 1 incomprensibile 4 Lessico specifico (microlingua) 4 ricco,adeguato e specifico 3 abbastanza adeguato e corretto 2 ripetitivo,ripreso dal testo 1 non appropriato,non corretto 3 Rielaborazione 3 personale 2 accettabile 1 non corretta VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI E IN DECIMI Punteggio in quindicesimi Voto in decimi 1-5 1-3 6-9 4-5½ 10 6 11 6½ 12 7-7½ 13 8-8 ½ 14 9-9½ 15 10 Autore C:\Documents and Settings\nbarbetta\Desktop\documento 15 maggio elet.doc Data creazione 14/05/2014 16:11:00 & Data ultima stampa 20/05/2014 10:21:00
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