Laboratorio b. Teatro e relazione di cura

 TEATRO E RELAZIONE DI CURA L’esperienza teatrale nella formazione del professionista sanitario La finalità del workshop è favorire la riflessione critica dei partecipanti sull’esperienza teatrale nella formazione di base dei professionisti sanitari e sulla sua ricaduta nei luoghi di cura. Conduttori Pietro Altini: Coordinatore del corso di Laurea in Infermieristica di Torino. Docente al Corso di Laurea in Infermieristica, Università degli Studi di Torino. Si occupa di progettazione formativa e di sperimentazione di modelli di formazione innovativa orientati allo sviluppo di competenze professionali. Referente del progetto “PERCORSO TEATRALE” all’interno del Corso di Laurea in infermieristica di Torino avviato nel 2005 in collaborazione con il Master in Teatro Sociale e di Comunità dell’Università degli Studi di Torino. Fa parte del gruppo multidisciplinare per lo sviluppo di un sistema di valutazione orientato a misurare gli effetti dell’azione teatrale sui professionisti sanitari nella formazione di base. È coautore dell’articolo dal titolo: “Formazione alle competenze relazionali. L'esperienza del laboratorio teatrale al Corso di Laurea in Infermieristica di Torino” (2009) pubblicato sulla rivista “Tutor” e del capitolo del libro Teatro e salute. La scena della cura in Piemonte dal titolo “Teatro e formazione sanitaria. L’esperienza teatrale nel percorso formativo dell’infermiere” (2011). Raffaela Nicotera: infermiera e tutor supervisore del corso di laurea in Infermieristica di Torino. Laureata al DAMS di Torino in indirizzo “Teatro”, con il Prof. Alessandro Pontremoli, ha presentato una tesi dal titolo “Teatro e formazione infermieristica. L’esperienza teatrale nel percorso formativo dell’infermiere”. Ha frequentato il corso “Teatro ed empowerment delle competenze relazionali e comunicative nelle relazioni di cura”, organizzato dal Master in Teatro Sociale e di Comunità di Torino. Referente del progetto “PERCORSO TEATRALE” avviato nel 2005 e proposto agli studenti come attività didattica elettiva (ADE), che prevede un laboratorio di teatro sociale ed educativo in collaborazione con il Master in Teatro sociale e di comunità dell’Università degli Studi di Torino. Nell’anno accademico 2012-­‐2013 referente della progettazione, della realizzazione e della co-­‐conduzione del “LABORATORIO INTERPROFESSIONALE DI TEATRO EDUCATIVO E SOCIALE”, rivolto agli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica e in Educazione Professionale, in collaborazione con il Master in Teatro Sociale e di Comunità e sotto la supervisione di Alessandra Rossi Ghiglione. Ha pubblicato due articoli sulla rivista “Tutor” dal titolo:“Formazione alle competenze relazionali. L'esperienza del laboratorio teatrale al Corso di Laurea in Infermieristica di Torino” (2009) “L’esperienza teatrale nella formazione alle cure: analisi della letteratura” (2011) Cinzia Tortola: Coordinatore del corso di Laurea in Infermieristica di Torino sede TO 2. Docente titolare di insegnamento in Infermieristica Generale dall’A.A. 2001/2002 ad oggi, presso il corso di Laurea in Infermieristica -­‐ Università degli Studi di Torino, Facoltà di Medicina e Chirurgia e Referente del coordinamento dell’Insegnamento. Componente del comitato organizzatore del Convegno “ Teatro e Relazione di cura: L’esperienza teatrale nella formazione del professionista sanitario”, 11 giugno 2010, organizzato dal Corso di Laurea in Infermieristica sede di Torino in collaborazione con il Master del Teatro Sociale di Comunità della Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Torino. Formazione specifica nell’ambito del teatro sociale e di comunità: •
Master Class di aggiornamento e approfondimento “ Drammaturgia di Comunità-­‐Elementi di Drammaturgia” – Master di teatro Sociale e di Comunità, Università degli Studi di Torino. Aprile 2013 •
Corso biennale di Formazione in Teatro di Comunità – Play Back Theatre -­‐ 2008/2009 -­‐2009/2010 •
Workshop di Aggiornamento in tecniche teatrale “ Artinscena, giugno 2008 •
Workshop di Aggiornamento in tecniche teatrale “ Artinscena, luglio 2009 •
Workshop “ La composizione istantanea applicata ad un testo”, 11 e 12 luglio 2009, nell’ambito della rassegna Teatro a corte con Francoise Leick 1
Lucia Baruffaldi: Infermiera dal 1986, ISAC, LS in Scienze Infermieristiche e Ostetriche nel 2010. Esercizio professionale presso A.O. S. Croce e Carle di Cuneo con funzioni cliniche, organizzative, formative. Dal 2000 tutor clinico e docente del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Torino, sede di Cuneo; dal 2008 al 2012 coordinatore didattico Master di 1° livello in Infermieristica di area critica dell’Università degli Studi di Torino. Supervisore delle sedi di tirocinio del Dipartimento di Salute Mentale delle aziende sanitarie di Cuneo, partecipazione a corsi di formazione sulla valenza del laboratorio teatrale nell’ambito della salute pubblica, referente per il Laboratorio teatrale attivato presso il Corso di Laurea in Infermieristica di Cuneo dall’a.a. 2003-­‐
2004 ad oggi. Elena Cometti: laureata in Drammaturgia, corso di laurea D.A.M.S. Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bologna, votazione finale di 110/110 con lode -­‐iscritta nel 1989-­‐ Tesi di laurea dal titolo “Teatro del novecento tra mito delle origini e utopia di vita" (con particolare riferimento agli scritti di E. Barba, P. Brook e J. Grotowski)”, relatore Prof. Giuliano Scabia (artista che affiancò Franco Basaglia presso l'Ospedale Psichiatrico di Trieste). Il mio percorso di studi si è incentrato sul teatro corporeo e sul suo potere trasformativo a livello personale e sociale, pertanto ho affrontato lo studio, oltre che delle discipline strettamente artistiche, delle scienze umane: sociologia, psicologia delle arti, psicologia dinamica, pedagogia e antropologia frequentando corsi e superando esami anche alla Facoltà di Magistero. Ha condotto laboratori teatrali e spettacoli nella scuola primaria e secondaria, per associazioni culturali e di volontariato, centri anziani, centri giovanili, centri migranti, comunità montane, quartieri, servizi tossicodipendenze, servizi di salute mentale e consorzi socio-­‐assistenziali. Alberto Borraccino: Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino; Specializzato in Igiene e Medicina Preventiva, presso l’Università degli Studi di Torino. Dal 2001 è Ricercatore in Igiene Generale ed Applicata con afferenza presso il Dipartimento di Sanità pubblica e Microbiologia; ha in affidamento i corsi di Educazione Sanitaria presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Torino e sulla sede di Savigliano. Docente al Master in Teatro Sociale e di Comunità sui temi della valutazione. Ha collaborato al processo di valutazione in diversi studi epidemiologici tra cui la valutazione dell’efficacia del metadone per la salute dei tossicodipendenti Torinesi e la valutazione dei comportamenti correlati con la salute nei giovani adolescenti Italiani. Da diversi anni fa parte del gruppo multidisciplinare che collabora con il corso di laurea in Infermieristica di Torino e il Master in Teatro Sociale e di Comunità per lo sviluppo di un sistema di valutazione orientato a misurare gli effetti dell’azione teatrale sui professionisti sanitari nella formazione di base. Progetti teatrali realizzati L’esperienza teatrale al corso di laurea in Infermieristica di Torino (sede Rosmini -­‐ Città della Salute e della Scienza) Da alcuni anni il corso di laurea in Infermieristica di Torino (sede AO Città della Salute e della Scienza), nella ricerca delle metodologie formative innovative più adatte all'acquisizione di competenze professionali e in accordo con quanto emerge dalla letteratura internazionale, propone agli studenti un “percorso teatrale” sul tema del corpo e della corporeità. La sfida è stata quella di provare a rispondere, attraverso l’esperienza teatrale, ad alcune domande che lo studente infermiere necessariamente si pone: “Quale significato assume il proprio corpo nella relazione con l’altro?”; “Com’è vissuta la vicinanza e il tocco dell’altro?” “Che ruolo giocano le emozioni nella relazione con l’altro?”; “Quali elementi e strumenti deve contenere il bagaglio esperienziale dello studente affinché diventi un professionista della salute consapevole e responsabile?”. A questo scopo un gruppo multidisciplinare1 ha sviluppato il “percorso teatrale” per creare per gli studenti uno spazio di rielaborazione critica dei loro vissuti, stimolandoli a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti e facendo da ponte tra l’esperienza teatrale e la realtà professionale e personale. Tale opportunità formativa è rivolta agli studenti che hanno già fatto almeno un’esperienza assistenziale in un luogo di cura. 1 Gruppo multidisciplinare costituito da formatori del corso di laurea in Infermieristica, docenti del Master in Teatro Sociale e di Comunità e docenti e ricercatori universitari presso i
Dipartimenti di Studi Umanistici e di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, impegnati nel disegno di strumenti idonei alla valutazione degli effetti degli interventi nel campo delle
Medical Humanities.
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Ciò consente ai partecipanti di partire dalla riflessione sugli elementi più significativi emersi nella relazione di cura sperimentata sul campo per poi favorire, attraverso il percorso teatrale, i processi di cambiamento. Il percorso teatrale prevede diverse fasi e livelli di approfondimento: seminari propedeutici, laboratori esperienziali, scrittura di narrazioni, costruzione del testo teatrale, performance conclusiva. La definizione di un sistema di rilevazione misurabile degli effetti formativi per le differenti azioni/destinatari e la valutazione del percepito degli studenti garantisce un monitoraggio dell’esperienza vissuta. Tale progetto è stato avviato presso il corso di laurea in Infermieristica di Torino nel 2005 ed è stato proposto a più coorti di studenti nelle sue diverse edizioni. Le esperienze sono state oggetto di confronto e di discussione in due occasioni, un convegno a Torino l’11 giugno 2010, titolato “Teatro e relazione di cura. L’esperienza teatrale nella formazione del professionista sanitario” e nel seminario “Corpi che curano. Il teatro nella formazione dei professionisti sanitari” (Torino 24 settembre 2012). Nell’anno accademico in corso è stato realizzato un laboratorio interprofessionale di teatro sociale ed educativo, rivolto agli studenti del corso di laurea in Infermieristica e in Educazione Professionale, con la collaborazione del Corso di Laurea in Educazione Professionale e del Master in Teatro Sociale e di Comunità. LAB&P.B.T. Laboratorio teatrale con la metodologia del Playback Theatre al corso di laurea in Infermieristica di Torino (sede ASL TO 2) La letteratura nazionale e internazionale mette in evidenza l’efficacia andragogica delle metodologie di drammatizzazione nei processi educativi, in particolare nella formazione in ambito sanitario per le professioni di aiuto. Attraverso queste esperienze gli studenti riflettono e acquisiscono nuove capacità nella gestione delle relazioni e dei processi che connettono il corpo, le emozioni, il pensiero, l'identità personale e il ruolo professionale. Inoltre l’esperienza condivisa in un gruppo di pari agevola la cooperazione nel gruppo, attiva la creatività e facilità l’apprendimento consapevole della intenzionalità comunicativa (verbale e non). Il Laboratorio di Playback Theatre effettuato dall’A.A. 2009/2010 ad oggi agli studenti del 2° e 3° anno del corso di Laurea in Infermieristica TO2 nasce con la volontà di offrire agli studenti un ponte di collegamento, un passaggio con le proprie emozioni per migliorare il contatto empatico con sé e gli altri, nella complessa articolazione di identità/ruolo attraverso la restituzione delle storie/parole/emozioni narrate e/o percepite. Per attivare gli studenti è necessario utilizzare una metodologia attiva che applicata in un luogo protetto consente la messa in gioco individuale sulla base della gradualità che ciascuno sente. Il Playback Theatre è una forma originale di improvvisazione teatrale in cui ogni partecipante esprime verbalmente i propri vissuti, pensieri, episodi realmente accaduti o immaginati e poi li guarda rappresentati al momento, interpretati da una compagnia di attori e musicisti. L’evento rappresentato diventa così un attimo sospeso di intensa empatia fra artisti/pubblico in cui emerge il bisogno umano di narrare e di ascoltare storie. Il teatro sociale nel Corso di Laurea in Infermieristica (CLI) di Cuneo Il Laboratorio teatrale è attivo dall’anno accademico 2003-­‐2004; gli elementi fondamentali che ne hanno connotato lo sviluppo sono: -­‐ Studenti coinvolti: inizialmente del 3° anno (dapprima quelli in tirocinio in salute mentale) poi del 1° anno, ad oggi studenti di tutti e tre gli anni di corso. -­‐ Attori: studenti, operatori ed utenti del Dipartimento di Salute Mentale (DSM); utenti, cittadini, volontari ed educatori; infine anche Laboratorio dedicato ai soli studenti. -­‐ Tempi: attività sperimentata con diverse calendarizzazioni: per poche settimane, per alcuni mesi, nel primo semestre del 1° anno, nell’a.a. in base alle connessioni con le esperienze in ambito clinico e con gli insegnamenti. -­‐ Luoghi: Centro Diurno DSM di Cuneo, palestra di scuola della città, sede universitaria. -­‐ Progettazione: integrata con l’attività didattica di Laboratorio (triennale) e con le attività propedeutiche all’apprendimento clinico. Nello specifico, nel 1° anno il lavoro è centrato sulla conoscenza di sé e sullo sviluppo del pensiero laterale; nel 2° anno sulla relazione nel gruppo di lavoro anche multidisciplinare e peer education; nel 3° anno sull’empatia, relazione d’aiuto ed educazione terapeutica. -­‐ Partecipazione: adesione volontaria degli studenti, selezione su criterio motivazionale, riconoscimento CFU come ADE; la prospettiva è di coinvolgere tutti gli studenti. -­‐ Metodo: partecipazione al laboratorio in funzione della performance finale, briefing e debriefing strutturato, rielaborazione narrativa dell’esperienza, elaborato individuale del vissuto (testo, disegno, musica), coinvolgimento di un counsellor esterno per recuperare i contributi di ognuno finalizzandoli alla connessione con lo specifico professionale. Possibilità per gli studenti di proseguire il lavoro di laboratorio nei tre anni di corso. 3
-­‐ Criticità: necessità di indicatori di processo e di esito sulla persona assistita malgrado il riscontro positivo da parte degli studenti di utilità per sé stessi in relazione alle esperienze di tirocinio. -­‐ Prospettive: confronto tra sedi universitarie (Torino, Orbassano, Ivrea, Cuneo) per consolidare un approccio sistematico e condiviso; creazione di Compagnia teatrale universitaria in collegamento con le altre Facoltà presenti in Cuneo, orientamento alla prevenzione, tutela e genesi della salute, con forte legame col territorio. Invitati Studenti infermieri ed educatori che hanno partecipato al laboratorio per portare il loro punto di vista sull’esperienza teatrale. Guenda Bernegger, ricercatrice dell’Università di Lugano per parlare dell’esperienza teatrale al SUSPI. Sara Falasco, psicologa, DanzaMovimentoTerapeuta, Insegnante di tango argentino, per parlare del Tango nella formazione dell’infermiere Simona Facco, tutor supervisore del corso di laurea in Infermieristica di Torino, referente del progetto sul tango e formazione dell’infermiere. Valerio Dimonte, professore associato e presidente del corso di laurea in Infermieristica di Torino, referente del progetto sul tango e formazione dell’infermiere. Ugo Palomba, medico psichiatra dell’ASL CN1 di Cuneo, promotore dell’ADE “Laboratorio teatrale, Teatro in Corpo” presso il corso di laurea in Infermieristica di Cuneo. Conduttori dei laboratori teatrali realizzati nelle diverse sedi dei corsi di laurea in Infermieristica di Torino e Cuneo. Alcuni dei professionisti che hanno collaborato all’osservazione e alla valutazione sul campo delle esperienze teatrali realizzate con gli studenti. Descrizione Verranno proposti alcuni esercizi e tecniche teatrali utilizzando la metodologia del Teatro sociale ed educativo, per introdurre i partecipanti all’esperienza teatrale per sperimentare i limiti e le potenzialità del proprio corpo nello spazio, attraverso la respirazione, l’uso della voce e il movimento del corpo e per entrare in relazione con l’altro/gli altri attraverso l’ascolto, il contatto visivo, il contatto fisico, mettendo in gioco il proprio corpo in una dimensione ludica e teatrale. Bibliografia 1.
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