La Compagnia Teatrale Jonica si avvia ad affrontare l’ennesima stagione teatrale (la XXIII dalla sua costituzione, la XIII al Teatro Rex di Giarre) dopo un “infuocato” periodo estivo. Luglio/Agosto 2014 sono stati mesi caldi, ricchi di spettacoli e, purtroppo, di polemiche e chiacchere da cortile che hanno visto coinvolta la Compagnia Teatrale Jonica, i cui componenti, senza eccezione alcuna, mai – dico mai – hanno manifestato pensieri polemici e/o offensivi verso altri gruppi teatrali (sia amatoriali cui – orgogliosamente – apparteniamo, sia professionisti o pseudo-‐tali) : anzi, senza tema alcuna di smentita, il rispetto del prossimo (oltre, è ovvio, l’Amore per il Teatro) è una delle tante positive caratterialità che accomuna, sin dal suo nascere, i componenti la Compagnia Teatrale Jonica, anzi, oggi, è più che mai elemento di primaria valutazione nelle richieste di nuove adesioni, in specie giovani, alla nostra Associazione. Non sto qui ad elencare le opere messe in scena, gli Autori che hanno arricchito il paniere delle nostre proposte, potrebbe risultare una fredda enumerazione che potrebbe fare dire un meravigliato “….. però….. !!! ”. Non ci interessa! Mi limito ad affermare che la nostra attività teatrale nei 30 e più anni dalla costituzione e per come sottolineato in premessa, ha avuto l’esclusivo scopo (e fuori da ogni ricercatezza locativa) di avvicinare le “FAMIGLIE” e i “GIOVANI” al teatro, regalare momenti di sano sorriso e ancor più sani spunti di riflessione. Tutto ciò dando sempre il meglio di noi stessi, sobbarcandoci a enormi sacrifici (anche economici… d'altronde la Compagnia Teatrale Jonica vive non “di teatro” ma “per il Teatro”), operando sempre con serietà, impegno e professionalità senza mai ricorrere a facili “ruffianiggi”. Tant’è che non sempre i nostri spettacoli hanno incontrato il favore del pubblico; anzi, abbiamo raccolto anche critiche delle quali siamo grati perché ci hanno fatto capire gli errori e ci hanno permesso di crescere e maturare; affinare le capacità di ognuno nel trasmettere e suscitare “emozioni” (e non sonnolenza e sbadigli); quelle emozioni che danno l’ideale spessore “artistico” ad ogni rappresentazione realizzata anche dal più umile tra gli “amatoriali” gruppi teatrali. Il Teatro è cultura non solo letteraria: forma, aiuta ad avere coscienza dei ruoli, a vivere in coesione, insomma educa. Le polemiche non servono ad alcuno, offendono solo l’intelligenza di tutti. Concludo rivolgendo un GRAZIE a tutti i nostri spettatori e “non”, sicuro dell’affettuoso fattivo sostegno che vorranno ancora accordare alla Compagnia. Uno dei soci fondatori f.to Melo Ingegnosi
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