Rassegna Stampa Preliminare Conferenza stampa TUMORE DEL PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL’ANNO NEL LAZIO GLI ONCOLOGI: “MEDICI DI FAMIGLIA NOSTRI ALLEATI NELLA PREVENZIONE” Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B 25124 Brescia Tel. 030 22 61 05 Fax 030 24 20 472 [email protected] www.medinews.it www.ilritrattodellasalute.org Roma, 22 maggio 2014 22-05-2014 LETTORI 495.000 TUMORE PANCREAS 'NEGLETTO', 40% ITALIANI NON LO CONOSCE IGNORATI FATTORI PREVENZIONE, DA FUMO A ESERCIZIO (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato in occasione di 'Pancrea', una campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro, presentato oggi a Roma, Secondo i numeri presentati il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. Ancora più grave, ha spiegato Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia medica dell'Istituto Regina Elena di Roma, è l'ignoranza dei fattori di prevenzione. Metá dei 1500 intervistati, ad esempio, ha affermato che uno stile di vita equilibrato serve a poco. ''Forse non sanno - afferma Cognetti - che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: il 23% del campione fuma, inoltre il 55% non fa esercizio fisico e solo uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura''. In Italia sono 12mila le diagnosi ogni anno, di cui 1150 nel Lazio. La sopravvivenza è bassa, ma anche grazie ai nuovi farmaci si stanno facendo passi avanti. Una volta avuta una diagnosi è fondamentale la chirurgia. ''È importante che i pazienti vengano curati in centri che vedono molti casi - ha spiegato Gianluca Grazi, chirurgo del Regina Elena - sia perchè l'intervento ha un esito migliore, sia perchè si può poi fare ricerca sui tessuti''. La campagna si basa anche su due opuscoli su come prevenire e affrontare il tumore. ''Sappiamo che per malati l'informazione è fondamentale - spiega Francesco De Lorenzo, presidente delle associazioni Di pazienti Favo e Aimac - vogliamo occuparci sempre di più di tumori negletti come quello del pancreas''. (ANSA). https://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/pro/ 22-05-2014 Tumore al pancreas è poco conosciuto Ignorato da 40% italiani. Trascurati i fattori di prevenzione (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato per 'Pancrea', campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro. Secondo i dati raccolti, il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. AKS - Adnkronos Salute Tutte le Notizie - Il portale del Gruppo Adnkronos Page 1 of 1 13:00 News 22.05.2014 Medicina: 10 'campanelli d'allarme' sistema immunitario in tilt 12:52 Tumori: nel Lazio 1150 nuovi casi pancreas l'anno, cittadini poco informati (2) 12:52 Tumori: nel Lazio 1150 nuovi casi pancreas l'anno, cittadini poco informati 12:50 Medicina: batteri sotto accusa per parti prematuri 12:44 Sesso: 75% italiani teme calo desiderio, vacilla mito 'latin lover' (2) 12:44 Sesso: 75% italiani teme calo desiderio, vacilla mito 'latin lover' 12:37 Medicina: sistema immunitario in tilt per 5 mila italiani, 70% senza diagnosi (2) 12:37 Medicina: sistema immunitario in tilt per 5 mila italiani, 70% senza diagnosi 12:31 Scoperto il gene del 'genitore chioccia', ce l'ha una persona su 3 12:25 Salute: medico Piazza di Siena, spalla e ginocchio tallone d'Achille cavalieri (2) 12:24 Salute: medico Piazza di Siena, spalla e ginocchio tallone d'Achille cavalieri 12:22 Ricerca: scoperto gene del 'genitore chioccia', ce l'ha una persona su 3 (2) 12:22 Ricerca: scoperto gene del 'genitore chioccia', ce l'ha una persona su 3 12:16 Farmaceutica: sito web Dompe' vince Interactive Key Award 12:13 Farmaci: Janssen, via libera europeo a nuovo anti-epatite C Piattaforma Multimediale Adnkronos Chiudi SalusTv Accordo Gemelli Bambino Gesu' per continuità assistenziale ai pazienti cronici SalusTg Fascia gialla anti-errore e spille sui camici, progetto al Bambino Gesu' Fotogallery Danneggiati da trasfusioni e farmaci manifestano a Roma davanti a ministero 11:49 In arrivo la protezione solare da bere, 4 ore di 'schermo' 11:23 Salute: alimentazione e lavoro, incontro Sipro alla Sapienza 11:22 Salute: in arrivo protezione solare da bere, 4 ore di 'schermo' 11:21 Ricerca: allarme esperti, forti rischi da super virus manipolati in laboratorio (2) 11:21 Ricerca: allarme esperti, forti rischi da super virus manipolati in laboratorio 11:11 Sanita': Ordine medici Milano, nuovo Codice grave attacco all'autonomia (2) 11:11 Sanita': Ordine medici Milano, nuovo Codice grave attacco all'autonomia 20:06 News 21.05.2014 Stamina: Mantovani, inviero' a Napolitano nuova richiesta di intervento (2) Stamina: Mantovani, inviero' a Napolitano nuova richiesta di intervento 22/05/2014 20:05 http://www1.adnkronos.com/Salute/TutteLeNotizie/ 22-05-2014 TUMORI: NEL LAZIO 1150 NUOVI CASI PANCREAS L'ANNO, CITTADINI POCO INFORMATI Roma, 22 mag. (Adnkronos Salute) - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione 'PanCrea: creiamo informazione', che tocca oggi Roma, voluta in 7 Regioni dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dalla Fondazione 'Insieme contro il cancro', unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa 100 nuovi casi - afferma Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto nazionale tumori 'Regina Elena' di Roma - il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". All'interno della campagna 'PanCrea' sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere poco frequente per il 43% degli oncologi", afferma Gianluca Grazi, direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del Regina Elena. "Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno - aggiunge - in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione". "Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un male incurabile - dice Andrea Salvetti, presidente Società italiana di medicina generale (Simg) di Grosseto - Ma l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici". "La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare evidenzia Michele Milella, oncologo del Regina Elena - è stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia". "Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico - conclude Cognetti - perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal Ssn, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014". http://www.adnkronos.com/salute/medicina/2014/05/22/tumori-nel-lazio-nuovi-casi-pancreas-anno-cittadini-pocoinformati_pD3wawu43rAikl8rGFxftJ.html 23 m a gg io 20 1 4 N UM ER O 89 AN N O 8 Pharma kronos Q UO TI DI AN O D’IN FO R M AZ I ON E F AR M AC EU T IC A Nel Lazio 1.150 nuovi tumori pancreas l'anno Cittadini poco informati, nuova tappa campagna 'PanCrea' ,OWXPRUHGHOSDQFUHDVFROSLVFHRJQLDQQRROWUH PLODSHUVRQHLQ,WDOLDFLUFDQHO/D]LRË XQDIRUPDGLFDQFURDJJUHVVLYDHPROWRGLIIXVD HSSXUH L FLWWDGLQL QRQ VHPEUDQR HVVHUQH LQIRU PDWL,OQRQFRQRVFHLVLQWRPLO QRQKD PDLOHWWRQXOODLQPHULWRHLOQRQQHKDPDL SDUODWR FRQ LO SURSULR PHGLFR GL IDPLJOLD 0D O VDUHEEHLQWHUHVVDWRDVDSHUQHGLSL6RQR L GDWL GHOVRQGDJJLR SURPRVVR GDOOD FDPSDJQD QD]LRQDOH GL VHQVLELOL]]D]LRQH 3DQ&UHD FUHLD PR LQIRUPD]LRQH FKH KD WRFFDWR 5RPDYROXWD LQ 5HJLRQL GDOO $VVRFLD]LRQH LWDOLDQD GL RQFR ORJLD PHGLFD $LRP H GDOOD )RQGD]LRQH ,QVLH PHFRQWURLOFDQFUR ,OWRXUDIIHUPD)UDQFHVFR &RJQHWWL GLUHWWRUH GHOO 2QFRORJLD 0HGLFD $ GHOO ,VWLWXWR QD]LRQDOH WXPRUL 5HJLQD (OHQD GL 5RPD q IRQGDPHQWDOH SHUFKp SXQWD D LQIRU PDUH OD SRSROD]LRQH VRSUDWWXWWR VXOOD SUHYHQ ]LRQH SDUWLFRODUPHQWH LPSRUWDQWH TXDQGR VL WUDWWD GL XQD PDODWWLD PROWR GLIILFLOH GD FXUDUH 6HJXLUH XQR VWLOH GL YLWD VDQR q QHFHVVDULR SHU ULGXUUHLOULVFKLRGLFDQFURDQFKHGHOSDQFUHDV 0DVHFRQGRLOGHOOHSHUVRQHFKHKDULVSR VWR DO VRQGDJJLR ROWUH XQD FRQGRWWD H TXLOLEUDWD VHUYH D SRFR )RUVH QRQ VDQQR DG HVHPSLR FKH XQR GHL SHULFROL SL JUDQGL q OD VLJDUHWWD LQIDWWL LO GL ORUR IXPD 0D QRQ VROR ,O QRQ SUDWLFD HVHUFL]LR ILVLFR FRQ UH JRODULWjHVROWDQWRXQRVXGLHFLFRQVXPDOHSRU ]LRQL UDFFRPDQGDWH GL IUXWWD H YHUGXUD /D UL FHUFD VFLHQWLILFD VWD ILQDOPHQWH VHJQDQGR VLJQL ILFDWLYLSDVVLDYDQWLFRQWUROHQHRSODVLHGHOSDQ FUHDV ILQRUD PROWR GLIILFLOL GD DIIURQWDUH HYL GHQ]LD 0LFKHOH 0LOHOOD RQFRORJR GHO 5HJLQD (OHQD q VWDWR LQIDWWL DSSURYDWR LQ (XURSD DQ FKH SHU TXHVWD SDWRORJLD LO QDESDFOLWD[HO SD FOLWD[HO OHJDWR DOO DOEXPLQD LQ QDQRSDUWLFHOOH XQ IDUPDFR JLj GLVSRQLELOH QHO WUDWWDPHQWR GHO FDQFURGHOODPDPPHOODPHWDVWDWLFR FKHVIUXWWD OH SL UHFHQWL VFRSHUWH LQ DPELWR GL QDQRWHFQR ORJLD 22-05-2014 LETTORI 495.000 TUMORI: AIOM, 97% ITALIANI MAI PARLATO CON MEDICO DI PANCREAS (AGI) - Roma, 22 mag. - Il 97% degli italiani non ha mai parlato col proprio medico del tumore al pancreas e l'88% non ha mai letto nulla in proposito, ma l'81% vorrebbe maggiori informazioni su questa patologia tumorale, dato che il 77% non ne conosce i sintomi e il 62% pensa che non sia guaribile. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato (su un campione di 1500 italiani) dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), insieme alla Fondazione Insieme contro il cancro, nell'ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione". I risultati dell'indagine sono stati presentati questa mattina, in occasione della tappa laziale della campagna, presso l'Istituto italiano tumori Regina Elena di Roma, durante la quale e' stato ricordato come questa patologia tumorale colpisca circa 12.200 persone l'anno nel nostro Paese, 1.150 solo nel Lazio, e faccia registrare tassi di mortalita' tra i piu' elevati (7%) e di sopravvivenza tra i piu' bassi (il 7% degli uomini e il 9% delle donne e' vivo a cinque anni dalla chirurgia). Aiom e Fondazione Insieme contro il cancro hanno interpellato anche 560 oncologi per approfondire la loro conoscenza del tumore al pancreas. E' emerso che il 57% sa che e' la quarta causa di morte nelle eta' centrali e che ha una bassa sopravvivenza a cinque anni dall'intervento. Solo il 43% avvicina la propria valutazione dell'incidenza (11.500) a quella reale (12.200). L'86% pensa che la chemioterapia adiuvante prolunghi la sopravvivenza rispetto alla sola chirurgia, il 79% sa che non sono ancora state individuate terapie a bersaglio molecolare, il 64% e' a conoscenza delle recenti terapie innovative introdotte, ma solo il 43% utilizza un approccio multidisciplinare. La quasi totalita', infine, ritiene che sarebbero necessarie campagne di educazione e informazione dei cittadini. A questo proposito, Francesco Cognetti ha sottolineato come "il tour della campagna 'PanCrea: creiamo informazione' e' fondamentale perche' punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando di parla di una malattia molto difficile da curare come questa. Seguire uno stile di vita sano - ha proseguito l'oncologo - e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas". Per aumentare il numero di pazienti raggiunti, anche attraverso la collaborazione con i medici di famiglia, nell'ambito della campagna sono stati realizzati e diffusi due opuscoli con l'obiettivo di intervenire sugli stili di vita. Il presidente di Favo (Fondazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia) e di Aimac (Associazione italiana malati di cancro), Francesco De Lorenzo, ha tenuto a sottolineare l'importanza e la necessita' di informare i cittadini, sia riguardo alla prevenzione che riguardo a come affrontare l'eventuale malattia. "Favo, Aimac e Fondazione Insieme contro il cancro affrontano questi temi a 360 gradi. Vogliamo occuparci i sempre piu' di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, ma che rappresentano un'emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi - ha concluso - in stretta collaborazione con le istituzioni e con il mondo medico perche' per i malati di cancro, ma anche per i cittadini, l'informazione e' fondamentale". http://scm.agi.it/index.phtml 22-05-2014 TUMORE PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL'ANNO SOLO NEL LAZIO Roma, 22 mag. (TMNews) - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione "Insieme contro il cancro", unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - spiega in una nota Francesco Cognetti, direttore dell'oncologia medica A dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma - Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas". Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi. 22-05-2014 LETTORI 9.500 TUMORI: PANCREAS, 12MILA NUOVI CASI L'ANNO IN ITALIA. 1.150 NEL LAZIO (ASCA) - Roma, 22 mag 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. E' una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di piu'. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione ''PanCrea: creiamo informazione'', che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione ''Insieme contro il cancro'', unica nel suo genere. ''Il nostro e' un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - afferma Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori ''Regina Elena'' di Roma -. Il tour e' fondamentale perche' punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli piu' grandi e' la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarita' e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme''. Nell'ambito della campagna ''PanCrea'', resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. ''Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ''poco frequente' per il 43% degli oncologi - afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del ''Regina Elena'' -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione''. Creare informazione e dibattito e' fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ''camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. ''Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non e' piu' un ''male incurabile' - aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto -. Ma l'operazione culturale non si puo' fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. E' un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perche' ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico''. http://www.asca.it/salute/internoCopertina‐Salute‐Tumori__Pancreas__12mila_nuovi_casi_l_anno_in_Italia__1_150_nel_Lazio‐ 1390059‐1.html 22-05-2014 TUMORE DEL PANCREAS: AIOM, 1.150 NUOVI CASI ALL’ANNO NEL LAZIO, MEDICI DI FAMIGLIA NOSTRI ALLEATI NELLA PREVENZIONE (AGENPARL) – Roma, 22 mag – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.agenparl.com/?p=42620 22-05-2014 Tumore pancreas, arriva a Roma tour nazionale sensibilizzazione (AIS) Roma, 21 mag 2014 ‐ L’associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha lanciato PanCrea: creiamo informazione, la prima campagna nazionale di sensibilizzazione sul tumore del pancreas. Si tratta di un progetto importante che prevede la distribuzione di opuscoli, sondaggi tra medici, cittadini e pazienti e un tour di incontri pubblici in 7 Regioni italiane. Il tour arriva a Roma per la sua terza tappa: giovedì 22 maggio 2014 presso l’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena”, (via Elio Chianesi 53, ore 11.30 – 13.00), con la partecipazione in conferenza stampa, tra gli altri, del prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’INT; del prof. Francesco De Lorenzo, Presidente di FAVO e AIMaC e del prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena”. Verranno presentati anche i dati locali di incidenza del tumore. http://www.ais‐sanita.it/organizzazione‐e‐gestione‐sanitaria/17841‐tumore‐pancreas‐arriva‐a‐roma‐tour‐nazionale‐ sensibilizzazione.html 22-05-2014 TUMORE AL PANCREAS. LAZIO, 1.150 NUOVI CASI ALL’ANNO. A ROMA LA CAMPAGNA “PANCREA: CREIAMO INFORMAZIONE” Per sensibilizzare cittadini, clinici e istituzioni sul cancro arriva nella Capitale la campagna di informazione tocca sette città italiane. Un'iniziativa di Aiom e “Insieme contro il cancro”. Cognetti: “Combattiamo la neoplasia sul territorio con l’aiuto dei camici bianchi, sentinelle della salute” 22 MAG - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono questi i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”. “Il nostro è un centro di riferimento – afferma Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica dell’Istituto nazionale tumori “Regina Elena” di Roma – e ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore – afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” – dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=21651 22-05-2014 LETTORI 222.000 TUMORE PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL'ANNO SOLO NEL LAZIO Roma, 22 mag. - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione "Insieme contro il cancro", unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - spiega in una nota Francesco Cognetti, direttore dell'oncologia medica A dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma - Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas". Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi. https://it.notizie.yahoo.com/tumore‐pancreas‐1‐150‐nuovi‐casi‐allanno‐solo‐093722541.html 22-05-2014 LETTORI 24.000 Tumore pancreas 'negletto', 40% italiani non lo conosce Ignorati fattori prevenzione, da fumo a esercizio ROMA, 22 MAG - Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato in occasione di 'Pancrea', una campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro, presentato oggi a Roma, Secondo i numeri presentati il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. Ancora più grave, ha spiegato Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia medica dell'Istituto Regina Elena di Roma, è l'ignoranza dei fattori di prevenzione. Metá dei 1500 intervistati, ad esempio, ha affermato che uno stile di vita equilibrato serve a poco. ''Forse non sanno - afferma Cognetti - che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: il 23% del campione fuma, inoltre il 55% non fa esercizio fisico e solo uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura''. In Italia sono 12mila le diagnosi ogni anno, di cui 1150 nel Lazio. La sopravvivenza è bassa, ma anche grazie ai nuovi farmaci si stanno facendo passi avanti. Una volta avuta una diagnosi è fondamentale la chirurgia. ''È importante che i pazienti vengano curati in centri che vedono molti casi - ha spiegato Gianluca Grazi, chirurgo del Regina Elena - sia perchè l'intervento ha un esito migliore, sia perchè si può poi fare ricerca sui tessuti''. La campagna si basa anche su due opuscoli su come prevenire e affrontare il tumore. ''Sappiamo che per malati l'informazione è fondamentale - spiega Francesco De Lorenzo, presidente delle associazioni Di pazienti Favo e Aimac vogliamo occuparci sempre di più di tumori negletti come quello del pancreas''. http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2014/05_maggio/22/tumore_pancreas_negletto_40percento_italiani_ non_lo_conosce,42617679.html?pmk=rss 22-05-2014 Tumore del pancreas: 1.150 nuovi casi all’anno solo nel Lazio Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l`88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l`81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall`Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – spiega in una nota Francesco Cognetti, direttore dell`oncologia medica A dell`istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma – Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas”. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l`aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell`ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l`approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere `poco frequente` per il 43% degli oncologi. http://www.meteoweb.eu/2014/05/tumore‐pancreas‐1‐150‐casi‐allanno‐nel‐lazio/285462/ 22-05-2014 LETTORI 158.000 TUMORI: PANCREAS, 12MILA NUOVI CASI L'ANNO IN ITALIA. 1.150 NEL LAZIO Roma, 22 mag 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. E' una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di piu'. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione ''PanCrea: creiamo informazione'', che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione ''Insieme contro il cancro'', unica nel suo genere. ''Il nostro e' un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - afferma Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori ''Regina Elena'' di Roma -. Il tour e' fondamentale perche' punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli piu' grandi e' la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarita' e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme''. Nell'ambito della campagna ''PanCrea'', resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. ''Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ''poco frequente' per il 43% degli oncologi afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del ''Regina Elena'' -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione''. Creare informazione e dibattito e' fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ''camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. ''Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non e' piu' un ''male incurabile' - aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto -. Ma l'operazione culturale non si puo' fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. E' un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perche' ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico''. http://247.libero.it/focus/29173200/0/tumori‐pancreas‐12mila‐nuovi‐casi‐l‐anno‐in‐italia‐1‐150‐nel‐lazio/l 22-05-2014 AIOM e 'Insieme contro il cancro': Campagna "PanCrea, creiamo informazione" Roma, 22 Maggio 2014 - Arriva oggi a Roma la campagna “PanCrea: creiamo informazione”, nata per sensibilizzare cittadini, clinici e Istituzioni sul cancro. “Siamo un centro di riferimento - afferma Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena -. Combattiamo la neoplasia sul territorio con l’aiuto dei camici bianchi, sentinelle della salute.” Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma Francesco Cognetti –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea” sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega Michele Milella, oncologo del Regina Elena –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.ifo.it/AspOne.aspx?990022784 23-05-2014 Tumore al pancreas è poco conosciuto 23 maggio 2014NewsComments Off (ANSA) – ROMA, 22 MAG – Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato per ‘Pancrea’, campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro. Secondo i dati raccolti, il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. http://www.solsis.it/tumore‐al‐pancreas‐poco‐conosciuto‐2/ 22-05-2014 Tumore al pancreas. Lazio, 1.150 nuovi casi all’anno. A Roma la campagna “PanCrea: creiamo informazione” Per sensibilizzare cittadini, clinici e istituzioni sul cancro arriva nella Capitale la campagna di informazione tocca sette città italiane. Un'iniziativa di Aiom e “Insieme contro il cancro”. Cognetti: “Combattiamo la neoplasia sul territorio con l’aiuto dei camici bianchi, sentinelle della salute” 22 MAG -Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono questi i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”. “Il nostro è un centro di riferimento – afferma Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica dell’Istituto nazionale tumori “Regina Elena” di Roma – e ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore – afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-biliopancreatico del “Regina Elena” – dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Simg Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “Favo, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea Francesco De Lorenzo, Presidente Favo e AIMaC – vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. http://www.ilfarmacistaonline.it/mobile/articolo.php?articolo_id=21651 22-05-2014 LETTORI 27.000 TUMORE DEL PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL’ANNO NEL LAZIO. GLI ONCOLOGI: “MEDICI DI FAMIGLIA NOSTRI ALLEATI NELLA PREVENZIONE” Roma, 22 maggio 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.medinews.it/news,17130 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli Oncologi: "Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione" - 22/05/2014 Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.tumorepancreas.org/news‐leggi.php?ID=167 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all�anno nel Lazio. Gli Oncologi: �Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione� Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.innovareinoncologia.net/news.php?ID=143 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all�anno nel Lazio. Gli Oncologi: "Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione" Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.insiemecontroilcancro.net/notizia.php?ID=394 22-05-2014 22-05-2014; TUMORE DEL PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL'ANNO NEL LAZIO. GLI ONCOLOGI: “MEDICI DI FAMIGLIA NOSTRI ALLEATI NELLA PREVENZIONE” Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell'ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente' per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile' – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea' torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro' affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un'emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.fondazioneaiom.it/default2.asp?active_page_id=2286 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli Oncologi: “Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione” Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://sempredonna.net/2014/05/22/tumore‐del‐pancreas‐1‐150‐nuovi‐casi‐allanno‐nel‐lazio‐gli‐oncologi‐ medici‐di‐famiglia‐nostri‐alleati‐nella‐prevenzione/ 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli Oncologi: “Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione” Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti – , perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.ilritrattodellasalute.org/news.php?ID=3189&ID_CAT=5 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all'anno nel Lazio. Gli Oncologi: 'Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione' Roma, 22 maggio 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione "Insieme contro il cancro", unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori "Regina Elena" di Roma -. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi - afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del "Regina Elena" -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione". Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e 'camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. "Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un 'male incurabile' - aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto -. Ma l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con 'PanCrea' torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta". "FAVO, AIMaC e la Fondazione 'Insieme contro il cancro' affrontano questi temi a 360° - sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC -. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un'emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico". "La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare - spiega il dott. Michele Milella, oncologo del "Regina Elena" -. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia". "Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico - conclude il prof. Cognetti -, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014". http://www.aiom.it/area+pubblica/area+medica/aiom+informa/notiziario/Tumore+del+pancreas%2C+1.150+nuovi+casi+all%27anno+nel+Lazio.+ Gli+Oncologi%3A+%27Medici+di+famiglia+nostri+alleati+nella+prevenzione%27/1,3911,0, 22-05-2014 Tumore pancreas, 1.150 nuovi casi all'anno solo nel Lazio Roma, 22 mag. (TMNews) - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione "Insieme contro il cancro", unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - spiega in una nota Francesco Cognetti, direttore dell'oncologia medica A dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma - Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas". https://it.notizie.yahoo.com/tumore‐pancreas‐1‐150‐nuovi‐casi‐allanno‐solo‐093722541.html 22-05-2014 Tumore pancreas, 1.150 nuovi casi all'anno solo nel Lazio -2Roma, 22 mag. (TMNews) - Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi https://it.notizie.yahoo.com/tumore‐pancreas‐1‐150‐nuovi‐casi‐allanno‐solo‐093724674.html 22-05-2014 Tumori: Pancreas, 12mila nuovi casi l'anno in Italia. 1.150 nel Lazio (ASCA) - Roma, 22 mag 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. E' una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di piu'. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione ''PanCrea: creiamo informazione'', che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione ''Insieme contro il cancro'', unica nel suo genere. ''Il nostro e' un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - afferma Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori ''Regina Elena'' di Roma -. Il tour e' fondamentale perche' punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli piu' grandi e' la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarita' e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme''. Nell'ambito della campagna ''PanCrea'', resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. ''Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ''poco frequente' per il 43% degli oncologi - afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del ''Regina Elena'' -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione''. Creare informazione e dibattito e' fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ''camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. ''Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non e' piu' un ''male incurabile' aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto -. Ma l'operazione culturale non si puo' fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. E' un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perche' ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico''. https://it.notizie.yahoo.com/tumori‐pancreas‐12mila‐nuovi‐casi‐lanno‐italia‐1‐foto‐120800878.html 22-05-2014 Un cancro molto aggressivo e poco conosciuto In Italia, il tumore del pancreas colpisce ogni anno più di 12 mila persone. Circa 1.150 nel Lazio. È il risultato emerso nel corso della terza tappa del tour che tocca 7 Regioni del Bel Paese e voluto dall’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, per sensibilizzare i cittadini su questa neoplasia. Che, nonostante sia molto diffusa, è ancora troppo poco conosciuta dalla popolazione: il 77% non sa quali sono i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. L’81%, però, sarebbe interessato a saperne di più. C’è poca informazione, inoltre, sulla prevenzione. Secondo il sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, il 49% del campione pensa che una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto 1 su 10 consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. http://www.west‐info.eu/it/un‐cancro‐molto‐aggressivo‐e‐poco‐conosciuto/ 22-05-2014 Tumore al pancreas è poco conosciuto Ignorato da 40% italiani. Trascurati i fattori di prevenzione ARTICOLI A TEMA (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato per 'Pancrea', campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro. Secondo i dati raccolti, il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. http://notizie.virgilio.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2014/05_maggio/22/tumore_al_pancreas_‐ egrave_poco_conosciuto,42620905.html 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli oncologi: «medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione» Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. «Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi» afferma Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma «Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme». Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. «Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione». Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. «Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (Simg) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta». «Favo, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea Francesco De Lorenzo, Presidente Favo e Aimac –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico». «La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia». «Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal Ssn, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014». http://www.smi‐lazio.org/?p=1606 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli Oncologi: “Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione” Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014” http://www.lalottaalcancrononhacolore.org/notizie‐leggi.php?id=34 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio Il 77% degli italiani non conosce i sintomi del tumore del pancreas, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia; ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, voluta in sette Regioni dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, che giovedì 22 maggio ha fatto tappa a Roma. «Il tour è fondamentale – afferma Francesco Cognetti, direttore dell’Oncologia medica A dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma e presidente della Fondazione – perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas». Eppure, secondo la metà (il 49%) delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, per esempio, che uno dei pericoli maggiori è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. «Comportamenti non corretti – avverte l'oncologo - su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme». Secondo il sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un “male incurabile”. Ma «l’operazione culturale non si può fermare – auspica Andrea Salvetti, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) di Grosseto – e il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici». «Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas – sottolinea infine Francesco De Lorenzo, presidente Favo e Aimac – che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico». http://www.healthdesk.it/daily/tumore_del_pancreas_1150_nuovi_casi_all_anno_nel_lazio/1400783384 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all'anno nel Lazio. Gli Oncologi: "Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione" Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.tumorigenitourinari.net/news‐leggi.php?ID=50 21-05-2014 Tumore pancreas 'negletto', 40% italiani non lo conosce Ignorati fattori prevenzione, da fumo a esercizio - ROMA, 22 MAG - Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato in occasione di 'Pancrea', una campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro, presentato oggi a Roma, Secondo i numeri presentati il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. Ancora più grave, ha spiegato Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia medica dell'Istituto Regina Elena di Roma, è l'ignoranza dei fattori di prevenzione. Metá dei 1500 intervistati, ad esempio, ha affermato che uno stile di vita equilibrato serve a poco. ''Forse non sanno - afferma Cognetti - che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: il 23% del campione fuma, inoltre il 55% non fa esercizio fisico e solo uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura''. In Italia sono 12mila le diagnosi ogni anno, di cui 1150 nel Lazio. La sopravvivenza è bassa, ma anche grazie ai nuovi farmaci si stanno facendo passi avanti. Una volta avuta una diagnosi è fondamentale la chirurgia. ''È importante che i pazienti vengano curati in centri che vedono molti casi ha spiegato Gianluca Grazi, chirurgo del Regina Elena - sia perchè l'intervento ha un esito migliore, sia perchè si può poi fare ricerca sui tessuti''. La campagna si basa anche su due opuscoli su come prevenire e affrontare il tumore. ''Sappiamo che per malati l'informazione è fondamentale - spiega Francesco De Lorenzo, presidente delle associazioni Di pazienti Favo e Aimac - vogliamo occuparci sempre di più di tumori negletti come quello del pancreas''. http://www.federfarma.it/Edicola/Ansa‐Salute‐News/VisualizzaNews.aspx?type=Ansa&key=20356 22-05-2014 Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli oncologi: «medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione» Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. «Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi» afferma Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma «Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme». Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. «Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione». Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. «Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (Simg) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta». «Favo, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea Francesco De Lorenzo, Presidente Favo e Aimac –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico». «La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia». «Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal Ssn, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014». http://www.panoramasanita.it/ 22-05-2014 Tumore del pancreas: allarme nel Lazio. Gli esperti riuniti a Roma Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere”. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti su cui dobbiamo intervenire soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”, avverte Cognetti. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del "Regina Elena" –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. A concludere, l’augurio del prof. Cognetti: “Il farmaco rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.piusanipiubelli.it/tumore-del-pancreas-allarme-nel-lazio-esperti-riuniti-a-roma.htm Ilritrattodella © IL ritratto DELLA sa ute salute Il quotidiano della prevenzione dal tuo medico di famiglia anno III numero 100 Consulenza scientifica HEALTHY FOUNDATION Con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri NEWS venerdì 23 società italiana di medicina generale cercaci su MAGGIO 2014 HEALTHY FOUNDATION A ROMA TERZA TAPPA DEL TOUR “PANCREA”, PROMOSSO DA AIOM, SIMG E “INSIEME CONTRO IL CANCRO” Medici di famiglia e oncologi alleati a 360 gradi nella prevenzione dei tumori Il 77% degli italiani non ne conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Sono alcuni dei dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che ha toccato ieri Roma, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica UNA DUE GIORNI DI EVENTI L’Università di Brescia incontra la città con “UniBsDays” “Con questa prima edizione di “UniBsDays – ConoscereCrescere”, l’Università degli Studi di Brescia vuole occupare simbolicamente la città, per farsi conoscere non solo ai futuri studenti, ma a tutta la popolazione, proponendosi come luogo di cultura, formazione e ricerca, parte integrante e fondamentale del territorio che la ospita”. Sono le parole del prof. Sergio Pecorelli, Presidente di Healthy Foundation e Rettore dell’Università degli Studi di Brescia a presentazione dell’iniziativa in programma per oggi, venerdì 23 e domani, sabato 24 maggio. “Nel corso delle due giornate – continua Pecorelli – verranno proposti contributi culturali e scientifici e momenti di intrattenimento. L’obiettivo è stimolare un nuovo dialogo tra le parti per ricollocare la persona al centro dei processi di sviluppo, per una rinascita culturale che coniughi conoscenza, benessere sociale ed economico”. Tra gli eventi in programma, spazio anche al progetto “Il Ritratto della Salute 10+”: sabato 24 maggio alle 17 presso la Sala Falcone e Borsellino della Facoltà di Giurisprudenza si svolgerà l’incontro “Vaccinazioni e salute: un binomio inscindibile. Un elemento irrinunciabile in fatto di prevenzione”. Per maggiori informazioni www.unibsdays.it (AIOM), dalla SIMG e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, per la sensibilizzazione sul tumore del pancreas. “Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare”, ha affermato il prof. Francesco Cognetti, Presidente di “Insieme contro il cancro”. “È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici”, ha aggiunto il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti. “Con ‘PanCrea’ torniamo a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta: FAVO, AIMaC e ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360°”, ha sottolineato il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti – ha spiegato il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –: è stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel, un farmaco già disponibile nel trattamento del I VERO/FALSO DI “TUTTI IN FORMA” I disturbi del sonno si possono risolvere naturalmente… Vero! Per contrastare l’insonnia è importante in primis seguire una dieta sana, bere molta acqua, svolgere attività fisica e dotarsi di un materasso adatto alle proprie esigenze. Ma un importante aiuto può venire dalla fitoterapia, grazie ad alcune erbe che ci permettono di mantenere il benessere dell’organismo. In particolare, possiamo affidarci agli estratti a base di foglie di melissa, escolzia, maggiorana, lavanda e valeriana, caratterizzati da proprietà spiccatamente rilassanti a livello del sistema nervoso centrale grazie alla loro capacità di indurre un sonno fisiologico e riposante senza alterare il naturale ciclo sonno/veglia (orologio biologico interno) e senza produrre alcuna tossicità né effetti secondari sgradevoli; inoltre, possono essere utili per ridurre l’ansia. Quella che avete letto è solo una sintesi di uno dei 320 “vero/falso” su sport, equilibrio psico-fisico, piccoli disturbi e molto altro che trovate su “Tutti in forma”, il primo volume realizzato da “Il Ritratto della salute” con Giunti Editore e la consulenza scientifica di Healthy Foundation. Potete trovarlo nelle librerie di tutta Italia e, per la prima volta, anche nelle oltre 500 farmacie del network Apoteca Natura. Editore: Intermedia srl Direttore responsabile: Mauro Boldrini. Amministratore unico: Sabrina Smerrieri Consulenza Scientifica: Healthy Foundation Registrazione presso il tribunale di Brescia n. 9/2012 del 26.04.2012 cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. I SEGRETI DELLO SPORT Addominali forti? Non solo per bellezza Volete una vita (snella) senza mal di schiena? Le sedute dedicate agli esercizi addominali sono indispensabili. Il buon tono di questi muscoli, infatti, sostiene la colonna vertebrale e favorisce una corretta postura, condizione indispensabile per proteggere la nostra schiena da forze e tensioni eccessive. Ma attenzione, per fare lavorare gli addominali è indispensabile seguire una corretta esecuzione degli esercizi. Comportamenti superficiali possono causare dolori alla zona lombare. Gli addominali sono muscoli espiratori: dovete espirare profondamente durante la fase attiva del movimento, in modo tale che il diaframma non ostacoli il lavoro di questi muscoli. L’allenamento deve essere graduale: all’inizio limitatevi a eseguire i movimenti per 5 volte di seguito, riposate per una ventina di secondi, e poi ripetete le serie per tre volte. Nelle sedute successive mantenete lo stesso numero di serie, ma aumentate le ripetizioni. E ricordate, sono i muscoli profondi dell’addome, gli obliqui interno ed esterno e il traverso, a contribuire a ridurre il diametro della cintura e a costituire un vero e proprio punto d’appoggio che procura stabilità e protezione alla colonna. Vuoi rileggere qualche articolo? Collegati al sito www.ilritrattodellasalute.org per consultare il nostro archivio… 22-05-2014 Tumore al pancreas è poco conosciuto 19:06 ROMA - Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato per 'Pancrea', campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro. Secondo i dati raccolti, il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. http://www.corriere.it/notizie‐ultima‐ora/Scienza_e_salute/Tumore‐pancreas‐poco‐conosciuto/22‐05‐ 2014/1‐A_012553302.shtml
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