Dossier pedagogico “Oh… Cézanne!”

OH… CÉZANNE!
Esposizione - gioco interattiva
realizzata dalla Vallée de la Jeunesse di Losanna
Yann Legendre: www.yannlegendre.com
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La vita di Paul Cézanne .............................................................................................................................................................................................................................................................. 4
L’esposizione .............................................................................................................................................................................................................................................................................. 6
Paul Cézanne, gli oggetti della sua vita! ..................................................................................................................................................................................................................... 6
Autoritratti ................................................................................................................................................................................................................................................................... 6
La casa di Paul. .......................................................................................................................................................................................................................................................... 6
Le stagioni di Paul ...................................................................................................................................................................................................................................................... 7
Paul e la musica ......................................................................................................................................................................................................................................................... 7
Paul Cézanne junior ................................................................................................................................................................................................................................................... 7
«Voglio conquistare Parigi con una mela…».............................................................................................................................................................................................................. 8
Ciliegie e pesche ........................................................................................................................................................................................................................................................ 8
Una partita a carte ...................................................................................................................................................................................................................................................... 9
Un ponte nella foresta ................................................................................................................................................................................................................................................ 9
Il grande pino di Paul.................................................................................................................................................................................................................................................. 9
La cava di Cézanne.................................................................................................................................................................................................................................................. 10
Paul si tuffa .............................................................................................................................................................................................................................................................. 10
La Sainte-Victoire ..................................................................................................................................................................................................................................................... 11
Come sono le proporzioni? ...................................................................................................................................................................................................................................... 11
Il giardino di luce ...................................................................................................................................................................................................................................................... 11
Paul, il papà dell’arte moderna ................................................................................................................................................................................................................................. 12
Paul va a dipingere en plein air ! .............................................................................................................................................................................................................................. 12
Attività proposte nell’Atelier ....................................................................................................................................................................................................................................................... 13
Il Museo in erba in classe .......................................................................................................................................................................................................................................................... 14
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DOSSIER PEDAGOGICO
Paul Cézanne invita i visitatori a una passeggiata fra i suoi cavalletti. Nato nel 1839, è un artista dallo straordinario talento, considerato il “papà” dell’arte
moderna.
La scoperta della sua opera è anche un viaggio accattivante nella storia dell’arte.
Per questo motivo il Museo in erba presenta un progetto nuovo dal titolo “Il MIO libro dell’arte” pensato per gli alunni di ogni ordine e grado le cui pagine
saranno realizzate al Museo in erba e poi in classe.
Piazza Giuseppe Buffi 8, 6500 Bellinzona – Svizzera.
Tel. + 41 91 835 52 54
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La vita di Paul Cézanne
Paul Cézanne nasce a Aix-en-Provence, nel Sud della Francia, il 19 gennaio 1839, i suoi genitori si sposeranno cinque anni dopo. Suo padre, Louis-Auguste Cézanne, ha una fabbrica di
cappelli: grazie a questa sua fiorente attività riesce ad acquistare l'unica banca di Aix (1848), un grande successo per un immigrato italiano che non era mai stato a scuola!
Paul Cézanne a 13 anni, nel cortile del collège Bourbon, durante una ricreazione, difende un bambino magro e miope: si chiama Emile Zola. Per ringraziarlo Emile gli regala un cesto di
mele: i due diventano amici inseparabili e fanno lunghissime passeggiate nella campagna e sulla riva del fiume Arc. Paul è un giovane tranquillo e studioso: riceve molti premi in greco e
latino, ama molto la letteratura, la poesia e la musica e suona il clarinetto. A 18 anni s’iscrive a un corso di disegno ad Aix, cosa che non gli impedisce di passare la sua maturità.
Paul segue regolarmente i corsi di disegno e sa cosa vuole fare nella vita... diventare pittore e raggiungere l’amico Emile a Parigi. Ma il padre ha deciso altrimenti per lui: dovrà studiare
legge. Paul teme il padre autoritario, s’iscrive alla facoltà di diritto ma anche a corsi di pittura, grazie al sostegno della madre. Abbandona a poco a poco il diritto per la pittura e quando la
famiglia acquista il Jas de Bouffan (a qualche chilometro da Aix), il padre gli permette di decorare le pareti del salone: dipinge le “Quattro stagioni” e dimostra il suo talento. Paul riesce, un
anno dopo, a ottenere dal padre l'autorizzazione di dedicarsi alla pittura e raggiunge Emile a Parigi. Questo primo soggiorno lo delude e scoraggia perché diverso dai suoi sogni: la vita è
difficile, ha pochi mezzi e con l'amico Zola che vive la sua vita, non ritrova l'armonia del passato comune. Torna a Aix dove lavora come impiegato nella banca paterna e riprende gli studi
di disegno.
Appena rientrato Paul sente di nuovo la forte attrazione per la pittura... ma quando è a Parigi, gli manca la Provenza. In realtà non ama la città e si sente persino disadattato. Per fortuna la
campagna è alle porte di Parigi e questo gli permette di uscire con il suo cavalletto al Pont de Maincy. Fra il 1862 e il 1872 alterna i soggiorni fra Aix e Parigi. Quando è a Parigi frequenta
con assiduità i musei, in particolare il Louvre, dove si forgia e definisce il suo gusto artistico e approfondisce il disegno del corpo umano. Predilige due artisti francesi: Delacroix e Courbet.
Cézanne inizia a dipingere nature morte, studia la composizione, cerca la sua strada. Suo padre vorrebbe che si iscrivesse alla Scuola di Belle arti ma Paul disprezza l'arte ufficiale,
bocciato l'esame di ammissione continua a prediligere l'amicizia di Pissarro, Renoir, Monet e ammirare le opere di Manet. Dipinge opere molto materiche con la spatola, tecnica rapida e
anche un po’ brutale, allontanandosi dalla tradizione della pittura francese classica che predilige le stesure lisce. I suoi colori sono scuri, le sue tele sature di pittura. Le opere che manda
al Salon Officiel sono sempre rifiutate. Espone al Salon des Refusés nel 1863 e studia all'Académie Suisse.
Nel 1870, durante la guerra franco prussiana, Cézanne si rifugia all’Estaque (vicino a Marsiglia) per sfuggire alla mobilitazione, con Hortense Fiquet, sua modella dal 1869. Avranno un
figlio, Paul, nato nel 1872, ma si sposeranno solo nel 1886.
Dal 1872 Cézanne inizia un periodo impressionista e raggiunge Pissarro ad Auvers-sur-Oise, dove si stabilisce con Hortense e il piccolo Paul: i due artisti dipingono insieme e
s’influenzano vicendevolmente. Con il suo cavalletto posto sulle rive dell'Oise o della Senna, nella campagna intorno a Parigi, Cézanne fa il suo apprendistato di pittura en plein air. La sua
tavolozza diventa più chiara e le sue pennellate più fini e precise. Nel 1874 e nel 1877 espone con gli Impressionisti. Tranne qualche amatore, la stragrande maggioranza del pubblico,
parigino e di Aix, non capisce la pittura di Cézanne e deride il suo lavoro. Nel 1882 espone per l'unica volta al Salone ufficiale.
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Dal 1891, Cézanne inizia a essere considerato come un maestro dalla nuova generazione di artisti. L'artista acquista serenità e maturità ma l'uomo si trova in un periodo inquieto.
Un'avventura sentimentale lo turba, nel 1886 dopo la pubblicazione del romanzo “l'Oeuvre” rompe il rapporto di amicizia con l’amico d’infanzia Emile Zola. Cézanne si riconosce nel
personaggio Claude Lantier, un artista fallito, incapace di creare che finisce con il suicidarsi. Lo stesso anno muore il padre che gli lascia un'importante fortuna, cosa che gli permette di
dedicarsi completamente alla pittura senza più problemi.
Cézanne ha diversi atelier, fra questi un capanno alla cava di Bibémus da dove si vede bene la montagna Sainte-Victoire che rappresenta in moltissime tele. Il mercante d'arte Amboise
Vollard organizza nella sua galleria di Parigi una mostra personale che conferma ulteriormente la fama di Cézanne presso giovani artisti e amatori d'arte. Nel 1897 muore la madre e una
sua opera entra al museo di Berlino: la sua fama diventa internazionale. Nel 1899, anno della vendita del Jas de Bouffan, Cézanne espone tre tele al Salon des Indépendants. A
sessant’anni si ricorda delle ore passate in riva al fiume e inizia a dipingere la serie delle “Bagnanti”.
Nel 1901, l'artista acquista una piccola casa su una collina sopra Aix (les Lauves) che sarà il suo ultimo atelier. Nel 1904 e 1905 espone al Salon d'Automne e finalmente la sua opera è
riconosciuta in tutto il suo valore. I musei e diverse gallerie internazionali lo invitano a esporre in Francia, Germania, Inghilterra e Belgio. In una tela dal titolo “Omaggio a Cézanne”,
Maurice Denis raggruppa intorno a lui alcuni giovani artisti che lo ammirano: Maurice Denis, Odilon Redon, Roussel, Sérusier, Vuillard.
Il 15 ottobre 1906, sorpreso da un temporale mentre stava dipingendo nel “cabanon de Jourdan”, si sente male e perde i sensi per una congestione. Muore poco dopo, il 23 ottobre, all'età
di 67 anni.
Oggi si è d'accordo nel riconoscere che la ricerca della struttura in ogni opera di Cézanne ha avuto un ruolo molto importante nello sviluppo della pittura occidentale del XX secolo e ha
aperto la via alla pittura moderna, al cubismo e alle prime opere astratte.
Nel 1907, il Salon d'Automne, dedica a Cézanne una retrospettiva postuma. Dopo la sua morte, il suo atelier è dapprima rimasto chiuso poi conservato e donato alla città di Aix. Si è
trovata una fenditura nel muro da dove Cézanne faceva passare le sue grandi tele.
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L’esposizione
1.
Paul Cézanne, gli oggetti della sua vita!
I bambini sono inviatati a scegliere alcuni oggetti e immagini legati a Cézanne: l'animatrice ricostruirà con loro, grazie a questi indizi, la vita e il percorso artistico di
Cézanne.
2.
Autoritratti
Autoritratto, 1866 ca, olio su tela, 45 x 41 cm, collezione privata
Autoritratto, 1875 ca, olio su tela, 64 x 53 cm, Musée d'Orsay, Parigi
Autoritratto con berretto bianco, 1882 ca, olio su tela, 55 x 46 cm, Neue Pinakothek, Monaco
Autoritratto, 1900 ca, olio su tela, 64 x 51 cm, Museum of fine Arts, Boston
Cézanne ha dipinto 46 autoritratti: gli piaceva molto rappresentare se stesso. L’autoritratto è un invito a scoprire la sua vera personalità al di là delle incomprensioni
dovute al suo carattere rude e riservato che lo portava a preferire la campagna di Aix-en-Provence alla vita di Parigi. Quando dipinge dei ritratti, esige dai suoi modelli
l’immobilità per ore e per innumerevoli sedute (più di 100!). I volti sono senza espressione, i corpi ridotti a dei volumi: quello che gli importa è la composizione.
Cézanne sosteneva che bisogna dipingere i volti come se fossero oggetti: non è il viso che deve esprimere i sentimenti, ma è la pittura che, attraverso i colori e i
contrasti di tonalità, deve renderlo allegro o triste. I sentimenti sono per i poeti, le sensazioni per i pittori.
Gioco: mettersi davanti allo specchio nella posizione di Paul, osservare i quattro ritratti e indovinare l’età dell’artista.
3.
La casa di Paul. Jas de Bouffan, 1885-1887, olio su tela, 60 x 71 cm, Galerie Nationale, Praga
Il padre di Cézanne, Louis Auguste, immigrato italiano e autodidatta, ha avuto una brillante ascesa sociale, da fabbricante di cappelli a proprietario dell'unica banca di
Aix. Nel 1859 ha acquistato il Jas de Bouffan (la casa del vento). Per Cézanne questa casa è sempre stata un’isola di pace, dove dipingere lontano dalle influenze
parigine. Nel 1881 vi istalla il suo atelier e il possedimento paterno diventa uno dei suoi soggetti prediletti. In questo dipinto la casa è inclinata in modo bizzarro, come
se si chinasse all’indietro per attirare verso di sé la luce del sole. La fattoria acca
nto nasce da un accostamento di forme geometriche semplici, un tipo di
composizione che influenzerà poi i cubisti.
Gioco: provare a raddrizzare la casa di Paul.
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4.
Le stagioni di Paul
Primavera, 1861, olio su tela, 314 x 97 cm, Musée du Petit-Palais, Parigi
Estate, 1861, olio su tela, 314 x 109 cm, Musée du Petit-Palais, Parigi
Autunno, 1861, olio su tela, 314 x 104 cm, Musée du Petit-Palais, Parigi
Inverno, 1861, olio su tela, 314 x 104 cm, Musée du Petit-Palais, Parigi
Nel 1859 Paul ha vent’anni ed è sempre più appassionato di pittura: il padre gli offre l’opportunità di decorare con quattro grandi pannelli le pareti del salone della
casa di famiglia, il Jas de Bouffan. Sceglie il tema delle quattro stagioni: in questo modo dimostra la sua predisposizione alla pittura. Infatti, due anni dopo avrà
l’autorizzazione dal padre di andare a Parigi dove lo aspetta l’amico Zola.
Gioco: mettere il nome della stagione sotto il quadro corrispondente.
5.
Paul e la musica. Ouverture del Tannhäuser, 1869-1871, olio su tela, 57 x 92 cm.
Hermitage, San Pietroburgo, Russia
Paul è appassionato di musica, suona il clarinetto come l’amico Zola. A vent’anni scopre la musica di Richard Wagner, compositore tedesco romantico, autore di
quindici opere e drammi lirici. Tannhäuser, la quinta opera di Wagner, creata nel 1845, entusiasma Cézanne. L’opera è malaccolta dal pubblico e l’artista si sente
vicino a Wagner: entrambi annunciano il nuovo secolo.
Anche Cézanne desidera realizzare in pittura una sinfonia dove forme e colori si mescolano in modo armonioso.
Questo quadro ha una struttura molto rigida dovuta agli elementi paralleli e perpendicolari, tutti messi a squadra; al piano c’è la sorella dell’artista.
Gioco: collocare i pezzi mancanti nella riproduzione del quadro. Magicamente si sentiranno le note di Wagner.
6.
Paul Cézanne junior. Arlecchino, 1890, olio su tela, 92 x 65 cm, National Gallery of Art, Washington
Ė Carnevale, il figlio di Cézanne, che si chiama pure lui Paul, posa con un costume tipico della Commedia dell’Arte. La commedia dell’arte nasce in Italia nel XVI
secolo. Le rappresentazioni non si basavano su un testo scritto, ma su canovacci improvvisati.
Le gambe del ragazzo indicano il movimento: è una rarità nell’opera di Cézanne. Il drappeggio sullo sfondo riprende la forma tondeggiante del cappello così come la
posizione delle gambe ricorda la figura geometrica del rombo dell’abito.
Gioco: ricomporre il vestito da Arlecchino.
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7.
«Voglio conquistare Parigi con una mela…» Mele e biscotti, 1879-1882, olio su tela, 46 x 55 cm, Musée de l'Orangerie, Parigi
La mela è uno dei modelli preferiti da Cézanne e non solo perché ricorda la sua amicizia
con lo scrittore francese Zola. Infatti, grazie alla sua forma, la mela permette di riflettere sul tema della luce e dei colori, offrendo all'artista molte possibilità di
applicazione. Se Cézanne la predilige è anche perché quando lavora a un'opera lo fa per ore, settimane o mesi... i fiori appassiscono, le modelle si addormentano e
cadono dalla sedia... la mela avvizzisce lentamente e resta al suo posto. Per le sue nature morte sceglie elementi semplici, in particolare frutti tondi e variopinti e vi
aggiunge stoviglie e tovaglia. Impiegava una settimana per decidere come disporre gli oggetti.
Cézanne reinventa la natura morta e scopre un nuovo modo per rappresentare gli oggetti nello spazio e dare profondità abbandonando il principio della prospettiva
rinascimentale delle linee che convergono in un punto.
Gioco: disporre le mele sul tavolo come nel dipinto.
8.
Ciliegie e pesche. Ciliege e pesche, 1883-1887, olio su tela, 65 x 81 cm, County Museum of Art, Los Angeles
Cézanne predispone gli oggetti delle sue nature morte secondo un preciso registro e ne cura ogni dettaglio. Ciascun elemento ha il suo ruolo nella composizione (il
vaso al centro del tavolo conferisce verticalità). In questa natura morta la profondità è data dal contrasto fra il colore scuro del drappeggio sullo sfondo e il bianco di
piatti e tovaglia in primo piano e dall’utilizzo contemporaneo di diversi punti di vista: di fronte, di lato, dall’alto. Il piatto di ciliegie è inclinato in avanti, si ha
l’impressione di guardare dall’alto, le pesche e il boccale sono rappresentati con una prospettiva più piatta, il punto di osservazione è diverso. Le tonalità dei frutti
contrastano le une con le altre e il drappeggio della tovaglia, accuratamente posizionato, conferisce luce al dipinto.
Se a volte Cézanne si permette costruzioni architetturali improbabili, come l'avere diversi punti di vista nello stesso quadro non è un segno di eccentricità ma perché
l'artista è convinto che la sua composizione ne possa trarre vantaggio. Per Cézanne dipingere un ritratto o una natura morta è la stessa cosa.
Gioco: salire sugli sgabelli e trovare le diverse posizioni di Cézanne mentre dipingeva la tela.
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9.
Una partita a carte. I giocatori di carte, 1893, olio su tela, 134 x 181 cm, collezione privata
Ci sono diversi quadri che rappresentano i giocatori di carte. Cézanne non vuole rappresentare una scena quotidiana ma cercare una soluzione a un problema di
composizione: rappresentare figure nello spazio. Qui i giocatori sono due e questa tela è un capolavoro geometrico. Infatti, se si osservano bene braccia, mani, viso
o cappelli si capisce la sua teoria: tutto quello che abbiamo davanti agli occhi può essere scomposto in forme geometriche. I personaggi sono contadini del Jas de
Bouffan che posano a pagamento; l’uomo con la pipa è Alexandre il giardiniere. L’inquadratura è ravvicinata e non ci sono indicazioni sul luogo, un ambiente interno.
Cézanne non rappresenta i sentimenti dei personaggi che sembrano chiusi nel silenzio, concentrati, senza emozioni. I loro visi s ono senza espressione, gli occhi
appena schizzati. Ciò che importa è la composizione, il tavolo è il centro della scena dove convergono le linee diagonali disegnate dai loro sguardi e dalle loro
braccia. Un giocatore riflette, l’altro aspetta. Le calde tonalità della tovaglia contrastano con i colori freddi delle giacche dei giocatori che sono in opposizione: quello a
sinistra è diritto e calmo, quello a destra più curvo, dipinto con tinte più chiare. Il primo attende, l’altro esita sulla tattica da adottare. La tensione del gioco è data
esclusivamente dalle forme e dai colori.
Gioco: cercare otto errori nella copia del quadro.
10. Un ponte nella foresta. Il ponte di Maincy, 1879, olio su tela, 58.5 x 72.5 cm, Musée d'Orsay, Parigi
Quando Cézanne è a Parigi, la natura gli manca molto, per questo spesso va nella campagna vicina (al Pont de Mancy) con il suo cavalletto. La pittura, a tratteggio,
è veloce, libera, rapida e permette interessanti giochi di luce. Il quadro ha una composizione rigorosa che evidenzia le linee verticali degli alberi, le orizzontali e
diagonali del ponte e gli archi che si riflettono nell’acqua. Non ci sono contorni delle fronde: il paesaggio è definito dalle macchie di colore e dal tratteggio, tecnica
appresa dall’amico Pissarro.
Gioco: ricomporre il puzzle del quadro nella cornice.
11. Il grande pino di Paul. Il grande pino, 1892, olio su tela, 85 x 92 cm, Museu de Arte Moderna, San Paolo, Brasile
Questo grande pino sulla riva dell’Arc, è un ricordo dei momenti trascorsi con l’amico Zola sulla riva del fiume. Proteggeva i bagnanti dal sole caldissimo della
Provenza. Cézanne scompone gli elementi naturali in forme geometriche per meglio dipingerle. Ė un modo per osservare più semplicemente. Il tratteggio delimita le
forme delle fronde che assumono vibrazioni di colori chiari (i riflessi della luce del sole); il verde della vegetazione si contrappone al colore ocra della terra e
all’azzurro del cielo.
Gioco: ricostruire il pino con gli elementi messi a disposizione: in questo modo i bambini sperimentano la teoria della scomposizione della natura in forme
geometriche.
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12. La cava di Cézanne. La cava di Bibémus, 1898-1900, olio su tela, 65 x 81 cm, Museum Folkwang, Essen
Cézanne, dopo la vendita del Jas de Bouffan, affitta un capanno vicino alla cava abbandonata di Bibémus per fare il suo atelier. Dalla terrazza si vede la montagna
Sainte Victoire. Le pietre della cava erano servite per costruire la città di Aix-en-Provence. Ora è abbandonata, ma restano i grandi blocchi tagliati dagli operai. Linee
irregolari disegnate dalla natura coabitano con le forme cubiche del lavoro dell’uomo. La disposizione delle superfici rocciose è esaltata dall’iridescenza del sole che
riscalda la materia.
La vegetazione che invade il luogo abbandonato ricorda i paesaggi con le rovine antiche di Poussin. Il colore ocra delle pietre è il colore più cézanniano, è quello
della terra sotto il sole della Provenza. Questo quadro, come altri, è precursore del cubismo.
Gioco: ricomporre il puzzle.
13.
Paul si tuffa. Grandi Bagnanti, 1906, olio su tela, 208 x 249 cm, Philadelphia Museum of Art, Philadelphia
A 60 anni, Cézanne prova nostalgia dei momenti felici della sua infanzia, quando con i suoi amici passava molto tempo sulle rive del fiume Arc con uno sguardo
carico di speranza rivolto al futuro. In questo grandissimo dipinto della serie “Bagnanti” (circa 140 opere) riunisce uomini e natura; normalmente nei paesaggi di
Cézanne non ci sono figure. Qui gli alberi formano una volta che protegge i personaggi e ricordano la forma della montagna Sainte Victoire. Le sagome dei bagnanti
(che non si riferiscono a persone particolari, mai avrebbero potuto posare in riva al fiume!) sono posizionate in funzione della composizione: infatti, i corpi sono
trasformati e ridotti in forme essenziali. Ad esempio le braccia femminili al centro sono disposte a triangolo e riflettono la forma degli alberi. Cézanne si rifà ai suoi
disegni di nudo realizzati al Louvre e poi inventa per ritrovare l’armonia fra le parti del corpo che colora in seguito con i riflessi della luce del giorno. Per la scelta
compositiva Cézanne si rifà alla forma geometrica triangolare.
L’artista sente l’armonia fra uomo e natura (mito dell’Arcadia). Ma oltre il fiume ci sono due personaggi separati dalla scena idilliaca dall’acqua: spettatori di una
felicità cui non possono accedere. Ė lo stato dell’artista: “Je travaille opiniâtrement, j’entrevois la terre promise” (Cézanne, lettre à Vollard).
Gioco: Trovare da dove provengono alcuni dettagli.
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14. La Sainte-Victoire. la montagna di Paul
Montagna Sainte Victoire, 1887, olio su tela, 55 x 65 cm, National Galleries of Scotland, Edimburgo
Montagna Sainte Victoire con il Grande Pino , 1985-1887, olio su tela, 65 x 81 cm, D.C. Phillips Collection, Washington Paesaggio con il viadotto, Montagna Sainte
Victoire, 1885-1887, olio su tela, 65 x 82 cm, The Metropolitan Museum of Art, New York
Montagna Sainte Victoire, vista da Bibémus, 1898-1900, olio su tela, 65 x 81 cm, Museum of Art, Baltimora, USA
Montagna Sainte Victoire, 1896-1890 ca, olio su tela, 81 x 99 cm, Musée de l’Hermitage, San Pietroburgo
Montagna Sainte-Victoire, 1904-1906, olio su tela, 60 x 72 cm, Kunstmuseum, Zurigo
Questa montagna, che sovrasta Aix, ha affascinato Cézanne durante tutta la sua carriera: è la sua montagna magica e l’ha rappresentata in 81 opere molto diverse
fra loro. La Sainte Victoire diventa una sorta di laboratorio sperimentale: la dipinge da ogni punto di vista, con ogni tempo. Fra il 1902 e il 1906 diventa il suo soggetto
preferito. Piano piano i punti d riferimento, solidi e chiari all’inizio, come nella Sainte Victoire con il grande pino, spariscono e il paesaggio diventa un vortice di colori,
dove non di distinguono quasi più i dettagli (case, alberi). Resta solo la sagoma imponente della montagna che si staglia in modo netto. Lo stile è sempre meno
figurativo.
Gioco: osservare sei varianti della Sainte Victoire, scegliere la preferita e ricostruirla con il gioco dei cubetti.
15. Come sono le proporzioni? Rocce all’Estaque, 1882-1985, olio su tela, 73x91 cm, Museu de Arte Moderna, San Paolo, Brasile
Cézanne dipinge una zona molto rocciosa e selvaggia che si trova vicino al piccolo villaggio sul Mediterraneo di l’Estaque. In particolare si concentra sui detriti di
roccia con la loro vegetazione secca e arida. Non dà alcuna indicazione sulle dimensioni reali di queste rocce: sono in primo piano, di dimensioni modeste… oppure
imponenti e lontane? Il tetto in riva al mare non aiuta a risolvere il mistero delle proporzioni. La tavolozza è ridotta a pochi colori (grigio, verde, ocra, nero) declinati in
tante sfumature. Cézanne usa il nero come qualsiasi altro colore e non esita a mescolarlo al verde o al blu per dare risalto. Le rocce illuminate dal sole del tramonto
sono di color ocra, quelle in ombra verde scuro/nero, mentre lo sfondo con il mare e le colline è monocromo. Cézanne si allontana dagli impressionisti perché i loro
quadri sono legati all’attimo fuggente, mentre lui non si accontenta di tradurre ciò che vede ma vuole rappresentare quello che la natura ha di immutabile e durevole.
Gioco: sistemare i tre personaggi nel quadro in posti diversi. Magicamente le dimensioni delle rocce cambiano secondo la posizione delle sagome. Ė un po’ come la
luna che a volte ci sembra piccola e altre molto grande... dipende da ciò che ha intorno a lei.
16. Il giardino di luce. Giardino ai Lauves, 1906, olio su tela, 65.5 x 81 cm, Phillips Collection, Washington, USA
Dal 1901 Cézanne ha il suo atelier sulla collina dei Lauves, vicino ad Aix. Ė in questi anni che la sua pittura va verso l’astrazione. Il paesaggio diventa un mosaico di
macchie colorate, accostate una all’altra. Due linee orizzontali definiscono lo spazio fra cielo, terra e mare, mentre sopra il semicerchio della fronda del pino delimita il
paesaggio. I colori sono quelli della Provenza, accostati con tocchi di pennello che lasciano spazio anche al bianco, alla luce. Dopo Cézanne la pittura non sarà più
come prima: l’artista ha indicato alle nuove generazioni la strada di una straordinaria libertà.
Gioco: ricreare un paesaggio con piccoli pezzi di carta trasparente su un vetro luminoso.
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17. Paul, il papà dell’arte moderna
Paul Cézanne, Il mare a l'Estaque, 1898, olio su tela, 100 x 81 cm, Staatliche Kunsthalle, Karlsruhe
Georges Braque, Strada nei pressi di l’Estaque, 1908, olio su tela, 60.3 x 50.2 cm, MoMA, New York
Paul Cézanne, Tre bagnanti, 1876 -1877, olio su tela, 55 x 52 cm, Musée du Petit Palais, Parigi
Henri Matisse, Le Bonheur de Vivre, 1905 – 1906, olio su tela, 176.5 x 240.7 cm, The Barnes Foundation, Merion, USA
Paul Cézanne, Ritratto di Ambroise Vollard, 1899 ca, olio su tela, 101 x 81 cm, Musée du Petit Palais, Parigi
Pablo Picasso, Ritratto di Ambroise Vollard, 1910, olio su tela, 92 x 65 cm, Musée des Beaux Arts Pouchkine, Mosca
Paul Cézanne, Sottobosco (Chemin du Mas Jolie au Château Noir), 1900-1902, olio su tela, 79.8 x 64.6 cm, Fondazione Beyeler, Riehen/Basilea
Mark Rothko, Senza titolo, 1962, olio su tela, 206 x 193.5 cm, Fondazione Beyeler, Riehen/Basilea
Cézanne è stato fondamentale per la nascita della pittura moderna e ha influenzato molti artisti. Picasso diceva: “Cézanne est notre père à tous”; Matisse:” Cézanne
est un bon Dieu de la peinture”.
Gioco: trovare il collegamento fra quattro opere di Cézanne e quelle di quattro artisti moderni che ha influenzato.
18. Paul va a dipingere en plein air !
Cézanne è nato nel 1939, in un periodo in cui gli artisti iniziavano a uscire dai loro atelier per dipingere all'esterno, dal ve ro. Questo è stato possibile grazie
all'invenzione dei tubetti di colore. Nel 1822 James Hams crea un nuovo imballaggio per la pittura, delle siringhe di vetro o metallo. Sono molto costose e quindi non
hanno successo. Nel 1841 l'artista americano John Goffe Rand inventa il tubo di pittura di metallo morbido che si può chiudere ermeticamente con una pinza. Questo
nuovo concetto è commercializzato in Francia da Lefranc che lo migliora con un tappo a vite.
Cézanne ha sempre lavorato dal vero, per questo alcuni critici hanno insistito sulla sua mancanza d’immaginazione. Ma questo non lo tocca: “Dipingo come vedo,
come sento, e ho delle sensazioni molto forti.”
Gioco: mettersi nei panni di Cézanne che parte per dipingere en plein air.
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Attività proposte nell’Atelier
 Nei paesaggi: fra luminosità, colori, forme e volumi creiamo gli ambienti naturali cari a Cézanne.
 Copia dal…melo: raffinate composizioni di nature morte con le mele.
 La casa di Paul: quale punto di vista? … e la casa si muove!
 Ritratti: giochiamo con la geometria e le linee!
Il mio primo libro dell’arte
L’esposizione diventa anche un punto di partenza per conoscere correnti artistiche moderne e contemporanee influenzate dalla poetica di Cézanne.
A tal fine Il Museo in erba presenta per la prima volta un progetto nuovo dal titolo “Il MIO libro dell’arte” pensato per gli alunni di ogni ordine e grado, le cui pagine
saranno realizzate al Museo in erba e poi in classe. Un testo ”aperto” (l’impostazione data prevede, infatti, di continuare ad arricchire il libro in modo personale) in grado
di far conoscere e capire generi e stili differenti, personalità artistiche importanti che hanno contribuito a segnare con il loro tratto distintivo la storia dell’arte: un modo
avvincente per appassionarsi, per reperire informazioni, per dar sfogo alla propria creatività. “Il MIO libro dell’arte” si pone l’obiettivo di mettere al centro bambini e
ragazzi, sensibilizzarli alla cultura, aiutarli ad affrontare in modo divertente e appassionante la disciplina.
Bibliografia:
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Catherine de Duve: Le petit Cézanne, Kate’Art Editions, Belgique 2011
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AAVV: Cézanne, le père de l’art moderne, Palette, 2006
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Alain Madeleine-Pedrillat: Un dimanche avec Cézanne, Skira, Genève, 1995
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Ulrike Becks-Malorny : Cézanne, Taschen, Köln, 2011
Cézanne, DADA n. 170, Editions Arola, 2012
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Il Museo in erba in classe
Perché non approfondire durante l’anno scolastico le scoperte fatte al Museo in erba? Dopo la visita, un’animatrice verrà in classe e
proporrà nuove attività ai bambini che voi docenti potrete poi sviluppare autonomamente.
Sponsor principale:
BancaStato
Con il sostegno di:
Dicastero Cultura Bellinzona, Repubblica e Cantone Ticino–Fondo Swisslos, Fondazione Lucchini, Bellinzona Turismo, Ticino Turismo,
LaRegioneTicino, uessearte.
Il Museo in erba, Bellinzona - Vallée de la Jeunesse, Losanna, 2014.
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