DA NovITà A foNTE DI DISAgIo - Associazione Italiana Celiachia

Attualità / Ritardi da evitare
Senza glutine da mcDonald’s?
da novità a fonte di disagio
©shutterstock
Ancora oggi 5 regioni escluse dall’offerta dell’hamburger gluten-free:
l’AIC si fa portavoce dei disagi dei celiaci nella nota catena fast-food
Nella foto: il pagliaccio Ronald
McDonald simbolo della compagnia
di fast food McDonald’s Corporation
Di Elisabetta Tosi
PRESIDENTE AIC
Nell’ultimo numero del 2013 di CN avevamo
avuto il piacere di presentare la bella novità
dell’introduzione nella catena di fast-food
McDonald’s del panino gluten-free - la versione “base” del famoso hamburger McDonald’s: carne e salsa (ketchup e/o senape).
L’iniziativa seguiva analoghe sperimentazioni in Spagna e Scandinavia, cui da tempo
AIC faceva riferimento per spronare l’azienda ad ampliare l’offerta anche in Italia.
Cosa significhi McDonald’s oggi per i celiaci, soprattutto per i giovani, lo avevano già
messo bene in evidenza i risultati del sondaggio europeo condotto sul web dal CYE
(Coeliac Youth of Europe, www.celiachia.it
> AIC e celiachia > Nel mondo) “A gluten-free
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hamburger, please” (vedi CN 3/2011) cui avevano aderito 6.450 partecipanti (più di 2.000
solo dall’Italia).
Al di là delle opinioni personali sulla tipologia di offerta tipica del “fast-food”, la catena rappresenta non solo una possibilità
economicamente accessibile e facilmente
reperibile sul territorio, nei principali centri
cittadini e su alcune importanti arterie autostradali e ferroviarie: per l’adolescente o il
giovane si tratta di un punto di incontro importante in un contesto di persistente difficoltà dei celiaci ad uniformare pienamente
le loro abitudini e gli stili di vita con i coetanei a causa del limitato accesso ai locali della ristorazione, che spesso coincidono con i
luoghi di socializzazione.
Ecco perché AIC aveva accolto con grande favore questa sperimentazione italiana,
dando la propria piena disponibilità all’azienda per fornire consulenza, formazione,
verifiche e un’eventuale validazione dell’offerta gluten-free McDonald’s. Tale disponibilità ha compreso anche un’importante
attività di monitoraggio e di messa a disposizione all’azienda delle segnalazioni dei
consumatori, con l’obiettivo di evidenziare
a McDonald’s eventuali anomalie e reclami
riguardo all’offerta gluten-free.
Problemi in vista
Se oggi in 15 regioni italiane tutti i ristoranti
della catena hanno in assortimento un panino “gluten-free”, in una versione “base”
venduta allo stesso prezzo del panino convenzionale, e una serie di altri prodotti accessori, come le patatine fritte e alcuni gelati,
garantiti senza glutine dall’azienda, restano,
però, alcuni problemi, che stanno causando
un crescente disagio.
Se l’offerta limitata rispetto alla possibilità
di scelta della farcitura del panino si motiva
con un corretto approccio precauzionale
al servizio al celiaco, che mira a garantire
solo quegli ingredienti per la farcitura che
non comportano rischi di contaminazione
nella fase di preparazione (in quanto sono
gli stessi ingredienti dei panini con glutine, e come tali possono diventare trasmissione di contaminazione indiretta), resta
difficile comprendere il ritardo (ormai di
un anno) nell’integrazione di tutti i ristoranti nel programma di offerta del panino
gluten-free, oggi ancora non attivata in 5
regioni: Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Puglia.
Lo scenario attuale
Ad oggi, infatti, restano ancora esclusi tutti i
ristoranti di queste regioni, per cui l’azienda
non ha ancora ottemperato agli adeguamenti
previsti dalle apposite norme locali sul senza glutine, che indicano specifici requisiti di
formazione, prevenzione e controlli da parte
della Sanità Pubblica locale.
Mentre scrivo, l’azienda ci ha appena dato
un segnale che ci lascia sperare in un rinnovato impegno per la risoluzione della
problematica, accettando di incontrarci a
breve per un confronto su questa criticità
e su possibili strategie di intervento. AIC
ha sempre dato all’azienda la propria pie-
na disponibilità ad affiancarla per l’adeguamento alle delibere regionali, fornendo
informazioni e consulenza, e sollecitando
la stessa a ottemperare in breve tempo a
quanto previsto da queste norme, in modo
da poter estendere a tutta la penisola questo
importante segnale di “normalità”.
Oggi, il mancato ampliamento dell’offerta
6.450
in 3 minuti
cosa
I ristoranti italiani della
catena McDonald’s offrono
panini gf della versione
base dell’hamburger, allo
stesso prezzo del panino
convenzionale.
il numero dei partecipanti dove
al sondaggio europeo
In tutta Italia tranne
fast food McDonald’s
“a gluten free hamburger” nei
di cinque regioni:
del panino gluten-free nelle 5 regioni, quasi tutte molto popolose, diventa un fattore
discriminante e deludente per il consumatore celiaco che ha, in questi ultimi mesi,
accresciuto le sue aspettative di vedere realizzato in Italia quanto già prassi in molti
Paesi europei. L’insoddisfazione crescente
dei consumatori celiaci ha spesso effetti
anche sulla percezione dell’operato di AIC,
erroneamente considerata responsabile
di questa prolungata impasse. In realtà in
questi mesi AIC non ha mai smesso di farsi
portavoce delle esigenze dei celiaci e sfrutterà questo nuovo contatto con l’azienda
per stimolare la risoluzione della problematiche emerse. u
Emilia Romagna,
Piemonte, Puglia, Toscana
e Umbria.
perché
L’azienda ritiene di non
poter soddisfare i requisiti
previsti dalle norme
locali sulla filiera gf. AIC è
disponibile ad affiancare
McDonald’s nel dialogo
con la Sanità Pubblica.
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