Italiana.Corti – Memories Are Made of This Fumo di Orso Miyakawa Orso Miyakawa, regista Fumo rappresenta il mio secondo cortometraggio. Un film muto il cui protagonista è un tecnico del suono, si può dire, quindi, che parli di cinema. La mia principale fonte d’ispirazione è stata il più grande maestro del cinema muto: Charlie Chaplin. Non vorrei suonare presuntuoso ma, proprio come lui, ho scritto, diretto, interpretato il mio film, del quale ho anche composto e cantato la colonna sonora. Coda di Luis Fulvio Luis Fulvio, regista Il mio cortometraggio è un montaggio di code: le code sono quelle parti di pellicola che si trovano all’inizio o alla fine dei rulli che compongono un film, molto utili per chi lavora in cabina di proiezione o nei laboratori, perché contengono un sacco d’informazioni. Le code che ho selezionato provengono da tutto il mondo: come vedrete ce ne sono alcune russe, altre indiane o cinesi. Fondamentalmente il mio film è una dichiarazione d’amore per il cinema, in particolar modo per quello in pellicola: per realizzarlo mi ci sono voluti 8 anni di lavoro quotidiano, per me un vero corpo a corpo con la pellicola e la cabina di montaggio. Deposizione in 2 atti di Carlo Michele Schirinzi Carlo Michele Schirinzi, regista Il mio film nasce come un lavoro su commissione da parte di un gruppo di architetti vincitori di un bando europeo per la rivalutazione di 15 luoghi storici abbandonati in Salento. Mi è stata lasciata carta bianca, quindi ho scelto 2 location per me particolarmente significative: la chiesa di Santo Stefano a Soleto e l’ex Molino Coratelli e Imparato di Corigliano d’Otranto. In questi ruderi, in queste rovine ho visto gli ultimi sprazzi di energia che muovono i corpi morenti, gli ultimi istanti di vita prima della fine. Con il mio cortometraggio ho voluto catturarli, come in una radiografia. Il segreto del serpente di Mathieu Volpe Mathieu Volpe, regista Per me essere qui a presentare il mio cortometraggio è come un sogno, un incoraggiamento fortissimo a proseguire con la carriera cinematografica, dato che ho dovuto lasciare la Puglia e trasferirmi in Belgio per proseguire in questo settore, visto la carenza di strutture che caratterizza la mia regione. Da un punto di vista narrativo Il segreto del serpente è un viaggio sui luoghi di una storia d’amore ormai conclusa. Mi risulta difficile parlarne o esprimere un giudizio, perché un film è come un figlio: non si può mai essere imparziale nei suoi confronti, eppure si spera sempre che possa piacere a tutti.
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