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VE LO DICE
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Edizione delle ore 16
PER 27.000 LOCALITÀ ITALIANE
E 170.000 CITTÀ DEL MONDO
Hutchinson W. mira all’inglese O2
Il tycoon di Hong Kong, Hutchison
Whampoa, è in trattative esclusive
per acquistare O2. La società cinese,
attiva nel settore delle tlc europeo con
il marchio 3, potrebbe pagare oltre
10 miliardi di sterline per effettuare
l’ultima grande operazione di consolidamento del comparto della telefonia del Regno Unito. L’imprenditore cinese Li Ka-Shing, che controlla
Hutchison Whampoa, ha annunciato
l’intenzione di acquistare da Telefonica la controllata britannica di telefonia mobile O2 e ha fatto sapere di
aver avviato negoziati esclusivi. Inoltre ha confermato di avere offerto alla
spagnola Telefonica 9,25 miliardi di
sterline, più un pagamento successivo di un ulteriore miliardo di sterline.
Il prezzo fissato per l’acquisto di O2
corrisponde a un multiplo enterprise
value/ebitda 2015 compreso fra 7 e 8
volte e secondo Hutchinson l’aggregazione con Three Mobile permetterà
Domani con MF
Tutte le novità
dal mondo della moda
di realizzare sinergie per 3-4 miliardi
di sterline. Equita ha calcolato che il
deal valorizza O2 circa 6,6-7,3 volte
l’ebitda ed è mirato a cogliere le sinergie con le operazioni inglesi del
gruppo Hutchison. Hutchison Whampoa è già presente in Gran Bretagna
con Three Mobile, il quarto maggior
operatore di telefonia mobile del Paese. Per cui con l’acquisto di O2 creerebbe la prima realtà del comparto
per numero di abbonati. L’esclusiva
concessa da Telefonica avrà una durata di diverse settimane e il direttore
finanziario di Hutchinson, Frank Sixt, ha aggiunto che il gruppo spera di
agire rapidamente anche per il consolidamento delle attività di tlc in Italia,
dove controlla 3.
3
Venerdì 23 Gennaio 2015
n° 248/1
Edizione del pomeriggio di MF, il quotidiano dei mercati finanziari. Reg. al tribunale di Milano n.266 del 14-4-89.
Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Milano Finanza Editori Spa, Via Burigozzo 5, 20122 Milano, tel. (02)582191.
C o n c e s sio n a r i a e s clu siva : C l a s s P ub bl ic it à , v i a Bu r igoz z o 8 , 2 0122 M i l a no, t el.(0 2)5821952 4.
La categoria si ribella alla riforma in spa
Vendite sulle popolari
Le banche sostengono che il decreto è incostituzionale. Titoli in rosso
Milano. Scattano i realizzi sulle
banche popolari a Piazza Affari dopo
che dalla riunione di ieri degli istituti
è arrivato un secco no alla riforma del
settore avviata dal governo
Renzi. Il titolo della Banca
Popolare Emilia Romagna
cedeva in mattinata il 2,26%
a 6,28 euro, quello della Popolare di Milano il 3,59% a
0,6985 euro. Male anche il
Banco Popolare (-3,49%
a 11,60 euro) e Ubi Banca
(-0,98% a 6,56 euro). Fuori
dal listino principale ritracciano anche Banca Etruria (-0,58% a 0,5965
euro) e il Credito Valtellinese (-1,45%
a 0,985 euro). Non solo semplici prese di profitto, pesa la posizione assunta ieri da Assopopolari che ha definito
il decreto «ingiustificato» e ha annunciato di non lasciare nulla di
intentato «perché il decreto
venga meno». Quindi il
mercato teme che la riforma possa essere modificata
o addirittura saltare come
già successo in passato. Infatti, secondo quanto anticipato da MF-Milano Finanza, sarebbe già stata redatta
da un pool di legali e di consulenti
una perizia che attesterebbe l’incostituzionalità del decreto.
Renzi: l’Italia deve velocizzare le riforme
Il cambiamento che è accaduto sui mercati internazionali impone di fare
ancora più velocemente, con più determinazione, le riforme. L’Italia deve
mettere il turbo alle riforme». Così ha incalzato il premier, Matteo Renzi,
durante la conferenza stampa che conclude il bilaterale italo-tedesco a
Firenze. Alla presenza della cancelliera tedesca, Angela Merkel, Renzi ha
quindi assicurato: «Nel giro di alcune settimane o mesi la maggioranza delle
riforme sarà completa. Noi siamo assolutamente convinti che questo sia il
momento nel quale bisogna accelerare». Per il premier, l’Italia sta attraversando una «fase straordinaria di riforme, visto che dopo otto anni di palude
in undici mesi è stata avviata, e adesso quasi conclusa, la riforma elettorale».
La decisione di ieri della Bce di far partire il quantitative easing da 60
miliardi di euro al mese, infatti, è stata sicuramente positiva, ma non può
essere decisiva e di certo non autorizza a poter scalare la marcia, a rallentare,
sulle riforme strutturali. «Quando a Michelangelo chiesero come aveva fatto
a fare il David lui rispose: è stato facile, è bastato togliere il marmo in eccesso. Noi stiamo facendo la stessa cosa con l’Italia, togliamo l’eccesso di
burocrazia», ha metaforicamente spiegato Renzi che ha poi indicato la riforma che più gli sta a cuore: ridare fiducia ai cittadini. Le dichiarazioni e gli
intenti del premier hanno incontrato il favore della cancelliera che oggi ha
ribadito come la mossa dell’Eurotower non debba in alcun modo frenare il
fervore per le riforme.
Atlantia
21,920 -0,1
Autogrill
6,955 1,2
Azimut
20,210 2,5
A2a
0,826 -0,8
B M.Paschi Siena 0,493 -4,2
B P Emilia Romagna6,185 -3,7
B Pop Milano
0,700 -3,4
Banco Popolare 11,570 -3,7
Buzzi Unicem
10,580 2,2
Campari
5,705 0,4
FTSE Mib +0,09%
Cnh Industrial
Enel
Enel Green Power
Eni
Exor
Fiat Chrysler
Finmeccanica
Generali
Gtech
Intesa Sanpaolo
6,760 -0,5
3,956 0,1
1,749 -0,1
15,060 -0,3
35,690 0,3
11,420 3,4
9,025 1,0
18,400 0,4
16,750 1,3
2,654 1,8
Luxottica Group 50,000 0,2
Mediaset
3,832 0,4
Mediobanca
7,320 -0,5
Mediolanum
5,950 2,3
Moncler
12,870 1,9
Pirelli e C.
12,780 1,8
Prysmian
15,990 1,3
Saipem
7,860 -1,8
Salvatore Ferragamo23,790 3,2
Snam
4,244 -0,7
STMicroelectronics 7,180 2,1
Telecom Italia
1,000 2,7
Tenaris
12,410 -0,9
Terna
3,886 -0,9
Tod’s
84,950 5,0
Ubi Banca
6,505 -1,8
Unicredit
5,740 -0,1
UnipolSai
2,392 1,4
World Duty Free 8,705 1,9
Yoox
18,250 0,9
PER 27.000 LOCALITÀ ITALIANE
E 170.000 CITTÀ DEL MONDO
Pmi Ue ai massimi da 5 mesi
L’economia della zona euro ha
iniziato il 2015 meglio del previsto
secondo i dati Pmi, diffusi il giorno
dopo che la Banca centrale europea
ha annunciato un QE nel tentativo di
far salire l’inflazione, mentre a
gennaio, le imprese in tutto il
continente hanno ridotto i prezzi al
ritmo più veloce degli ultimi cinque
anni. L’indice Pmi composito è salito
ai massimi degli ultimi cinque mesi
a 52,2 da 51,4 di dicembre, battendo
le attese degli economisti a 51,8. É il
19esimo mese consecutivo sopra la
soglia di 50 che separa la crescita
dalla contrazione. «Ci stiamo
spostando dai minimi della fine dello
scorso anno, ma l’attuale tasso di
crescita resta ancora moderato», ha
spiegato Rob Dobson, senior
economist di Markit. In crescita
anche l’indice Pmi manifatturiero di
gennaio, salito a 51 da 50,6 di
dicembre, in linea con le attese,
mentre il Pmi servizi è passato a 52,3
dai 51,6 di dicembre, oltre i previsti
52. «Non mi aspetto che ci siano
miglioramenti significativi a febbraio.
Potremo vedere la crescita continuare
a migliorare lentamente ma sono
improbabili picchi significativi», ha
aggiunto Dobson. A sostenere
l’indice dell’eurozona il settore
privato tedesco, cresciuto a un ritmo
più sostenuto a gennaio ma il lieve
rallentamento della crescita del
manifatturiero ha sollevato alcuni
dubbi sulle prospettive della maggiore
economia europea. L’indice
preliminare Pmi è salito a 52,6 a
gennaio da una lettura finale di 52 a
dicembre. Mentre l’indice relativo al
manifatturiero è arretrato leggermente
a 51 da una lettura finale di 51,2 a
dicembre, collocandosi sotto le stime
a 51,7. Quello dei servizi è cresciuto
a 52,7 dal 52,1 finale del mese scorso,
posizionandosi sopra le stime a 52,5.
Viceversa il settore privato francese
ha subito una contrazione per il nono
mese consecutivo, anche se l’attività
manifatturiera ha registrato il
massimo da otto mesi. L’indice
composito preliminare a gennaio è
sceso a 49,5 dopo il 49,7 di dicembre,
quello dei servizi si è attestato a 49,5,
dopo essere salito il mese scorso
sopra i 50 punti.
23/01/2015 13:31:39
News
Venerdì 23 Gennaio 2015
Boom di ordini per il bond di Terna
Terna ha aperto stamane i libri per
un bond benchmark a 7 anni in euro.
Finora gli ordini hanno superato i 3,5
miliardi di euro, mentre per il rendimento la guidance è in area 55 punti
base sul tasso midswap. L’emissione,
secondo alcune fonti, dovrebbe servire all’utility sia a finanziare l’acquisizione della rete delle Ferrovie
dello Stato italiane sia a rifinanziare un bond in scadenza quest’anno.
Lo scorso 30 dicembre, infatti, Terna
ha siglato con le Ferrovie dello Stato
italiane un memorandum of understanding non vincolante, avviando
il processo per valutare la potenziale acquisizione delle reti di trasmissione elettriche ad alta ed altissima
tensione attualmente di proprietà del
gruppo FS. L’eventuale acquisizione
riguarderebbe sia le reti già inserite
nella rete di trasmissione nazionale di
energia elettrica sia quelle destinate a
esservi inserite. L’operazione dovrebbe realizzarsi entro quest’estate ma in
borsa il titolo continua a pagare (oggi
scende dello 0,51 % a 3,9 euro) la deducibilità fiscale del costo del lavoro
dopo i recenti provvedimenti varati
dal governo e l’ulteriore revisione al
ribasso dei rendimenti regolati di tutte le sue attività in conseguenza del
calo dei tassi dei titoli di Stato.
Intesa Sanpaolo esce da NH Hotel
Ubs ha collocato il 7,6% del capitale
di NH Hotel in mano a Intesa Sanpaolo a 4,25 euro per azione per una
cifra complessiva di 113,8 milioni
di euro. Il collocamento è avvenuto con una procedura di accelerated
bookbuilding presso investitori istituzionali. Le azioni del gruppo alberghiero spagnolo hanno chiuso ieri la
seduta alla borsa di Madrid a quota
4,36 euro, in rialzo del 5,7%, e oggi
cedono lo 0,12% a 4,355 euro. Con
questa operazione Intesa Sanpaolo
esce dal capitale di NH Hotel e alleggerisce la sua presenza nelle attività non bancarie. Lo scorso aprile la
banca italiana aveva ceduto la propria
partecipazione in NH Italia per aumentare la sua quota nella controllante spagnola quotata, vendendo poi
a novembre una parte del pacchetto
alla cinese HNA Group. A Piazza
Affari questa mattina il titolo Intesa
Sanpaolo sale dell’1% a 2,634 euro.
Ieri da Davos l’ad, Carlo Messina, ha
confermato che Intesa Sanpaolo sta
valutando la quotazione del private
banking per sostenere l’espansione
attraverso l’acquisizione di un brand
di wealth management internazionale negli Stati Uniti, nel Regno Unito,
in Svizzera e in Asia.Alla fine di settembre, le masse in gestione dell’area
private banking erano pari a 175 miliardi di euro.
Tutti positivi i listini del Far East
Draghi sorprende l’Asia
Oltre le attese il dato sul settore manifatturiero cinese a gennaio
Milano. Draghi ha sorpreso anche
l’Asia andando oltre le più ardite previsioni: oggi i listini del Far East sono
tutti positivi, nella speranza che l’Europa ritorni, finalmente, a una crescita economica stabile. A
rinforzare le borse anche
i dati positivi che sono arrivati dal settore manifatturiero cinese: un segnale
che la seconda economia
del mondo sta trovando
un suo equilibrio grazie ai
continui interventi del governo e della Banca centrale. Alle ore 8 italiane
l’Hang Seng scambiava
in rialzo dell’1,18%, mentre Shanghai era positiva
per lo 0,28%. Il Nikkei ha chiuso a
17.511,75 punti (+1,1%). L’indice
preliminare Purchasing Managers’Index relativo a gennaio realizzato da
HSBC Holdings Plc e Markit Economics è stato di 49,8 a gennaio, oltre la
media delle stime di 49,5 di un panel
di economisti interpellati da Bloomberg. Da ricordare che 50 è lo spartiacque fra contrazione e crescita.
Il mercato scommette ora che prima
delle festività per il nuovo anno, che
Morto re Abdullah, petrolio in salita
E’ morto Re Abdullah, il monarca dell’Arabia Saudita, storico alleato degli
Usa, che ha visto crescere di cinque volte la maggior economia del mondo
arabo. E’ deceduto dopo oltre dieci anni di regno ufficiale. Di fatto aveva
cominciato a sostituire re Fahd, ammalato, già dal 1996. Abdullah era nato
nel 1924. Alla notizia del suo decesso i futures sul petrolio hanno cominciato a salire del 3,1% a New York e del 2,6% a Londra. Il Wti con consegna a
marzo è salito di 1,45 dollari a quota 47,76 dollari al barile a New York ed
è stato quotato a 47,11 dollari a Singapore. I prezzi del greggio sono scesi
nel complesso del 3,3% questa settimana. E’ salito anche il Brent di 1,28
dollari a 49,80 dollari il barile all’Ice Futures Europe Exchange di Londra.
A re Abdullah succederà il principe Salman Ben Abdel Aziz, 79 anni, considerato un arbitro autorevole in seno alla famiglia reale. Designato principe ereditario nel giugno 2012, Salman si è fatto conoscere negli ultimi anni
presiedendo spesso il Consiglio dei ministri e rappresentando all’estero il
re Abdullah che, a causa delle sue condizioni di salute, aveva sensibilmente
ridotto le attività pubbliche. Sotto Abdullah l’Arabia Saudita è passata da
un’economia di 163 miliardi di dollari nel 1996 a 778 miliardi previsti per
il 2014, secondo i dati del Fondo monetario internazionale. L’esportazione
del petrolio ha reso il regno ricco grazie alle esportazioni prima negli Usa
e dal 2009 verso la Cina.
Il principe Salman molto probabilmente manterrà la politica del suo predecessore, senza quindi intaccare i livelli di produzione del petrolio anche a
costo di deprimere il prezzo della materia prima. Il principe era anche vice
primo ministro, ruolo ricoperto dal 2012, anno della morte del fratello Nayef.
Rivestiva pure le funzioni di ministro della Difesa dall’ottobre 2011. La sua
autorità è stata però indebolita dalla decisione assunta nel marzo 2014 da re
Abdullah di nominare futuro principe ereditario il fratellastro Moqren, nato
nel 1945, il più giovane dei 35 figli del fondatore del regno, Abdul Aziz bin
Saud, morto nel 1953.
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inizieranno il 18 febbraio, la People’s
Bank of China tagli il coefficiente di
riserva obbligatoria imposto alle banche. Nelle scorse ore si è assistito a
un rally del settore energetico e degli istituti di credito. Ed è
proprio l’ambito finanziario quello sul quale gli investitori adesso sono concentrati con l’obiettivo di
spostare gli asset dall’immobiliare, un ambito sempre più a rischio, come ha
spiegato a Bloomberg Jian
Yi, partner di Windsor Capital nella sede di Pechino,
verso gli istituti di credito
e le assicurazioni.
A Tokyo bene il comparto automobilistico, con Toyota Motor
che guadagna l’1,3% e Fuji Heavy
Industries che sale del 2,7%. In territorio positivo anche Fanuc e Komatsu, che crescono rispettivamente del
3% e dell’1,7%.
Tra i migliori performer infine Daiichi Life (+5,3%), Sony Financial
Holdings (+4%), Tokio Marine Holdings (+5,1%), SoftBank (+4,2%),
Sony (+4,8%), Yaskawa Electric
(+5,7%) e Teijin (+5%).
BB Biotech prevede cedola al 5%
In rialzo questa mattina BB Biotech
a Piazza Affari (+3,73% a 247,5 euro) dopo la pubblicazione dei dati
al 31 dicembre 2014 (il rapporto
completo sarà reso noto il 20 febbraio prossimo). Nel quarto trimestre 2014 il titolo BB Biotech è salito del 27% in franchi svizzeri, del
28,4% in euro e del 22% in dollari.
L’andamento positivo negli ultimi
tre mesi ha contribuito al rialzo della quotazione azionaria per l’intero
esercizio del 75,1% in franchi svizzeri, del 79,3% in euro e del 57,3%
in dollari. Con 3,5 miliardi di franchi
svizzeri di asset under management,
BB Biotech è uno dei principali fondi di investimento su partecipazioni
quotate in Europa specializzato nel
settore biotecnologico e il suo punto
di forza è rappresentato dall’analisi
fondamentale condotta su tutte partecipazioni in portafoglio. Il titolo è
quotato a Piazza Affari, ma anche in
Svizzera e in Germania. Nel quarto
trimestre il net asset value del gruppo è cresciuto del 26,3% in franchi
svizzeri, del 26,7% in euro e del
21,4% in dollari, mentre per l’intero
2014 il progresso è stato del 72,3%
in franchi, del 75,8% in euro e del
54,6% in dollari. La performance di
BB Biotech è stata trainata dal positivo andamento del settore, da una
valida selezione dei titoli in portafoglio e dal rafforzamento del dollaro
nel corso dell’anno. In linea con la
politica di payout fissata nel 2013,
il cda proporrà alla prossima assemblea di distribuire 11,6 franchi per
azione, il 65% in più rispetto all’anno precedente. Il valore corrisponde
a un rendimento del 5%. Inoltre, a
dicembre scorso BB Biotech è stata
ammessa nell’indice Stoxx Europe
600. Questa decisione è stata assunta
alla luce dell’incremento della capitalizzazione di mercato con flottante libero e della maggiore liquidità
evidenziata dalla società d’investimento. Sempre lo scorso mese BB
Biotech è uscita definitivamente
dai mercati emergenti, riallocando
le proprie posizioni verso società
biotecnologiche negli Usa. Il gruppo punta infatti sulle aziende dotate
di piattaforme terapeutiche, in particolare, società come Isis, Alnylam
e Agios, posizionate in modo ideale
per conseguire una creazione di valore significativa in una prospettiva
sia di breve sia di lungo termine.
La società ritiene, infine, che i fattori di successo per il settore biotech
siano immutati, il 2015 sarà un altro anno favorevole per il comparto,
con importanti lanci e approvazioni
di prodotti, nonché la pubblicazione
dei risultati di numerosi e importanti
studi clinici.
giornali
ClassTV msnbc
(canale 27 digitale terrestre)
ClassTV msnbc
(interattivo)
sito internet
sito
mobile
iPhone
iPad
Blackberry
Samsung
23/01/2015 13:31:39
News
Venerdì 23 Gennaio 2015
All’asta il 10 febbraio da Sotheby’s
Un Bacon intimista
Il raro Two Studies for a Self-Portrait stimato fra 13 e 18 milioni di sterline
Milano. Non si può
parlare di Francis Bacon
(1909-1992) senza far riferimento ai suoi autoritratti. Il 10 febbraio 2015,
nel corso dell’asta di Arte
Contemporanea a Londra
di Sotheby’s, verrà offerto il rarissimo Two Studies
for Self-Portrait, 1977 (stima fra 13 e 18 milioni di
sterline) uno dei soli tre
autoritratti dipinti da Bacon in doppio formato.
Negli anni che seguirono il
tragico suicidio di George
Dyer, avvenuto nel 1971,
Bacon inizia ad indagare le
zone più oscure della sua
psiche. Two Studies for
Self-Portrait rappresenta il
doloroso dibattito interiore
vissuto da Bacon all’apice
della sua creatività.
Da non perdere in TV
I Cesaroni– Class TV ore 20.40
In esclusiva ogni venerdì su Class TV, il doppio appuntamento con la
serie televisiva I Cesaroni. La fiction racconta le vicende di un allegra
famiglia allargata, composta da due ex fidanzati, Giulio e Lucia, che si
ritrovano, riscoprono il loro amore, si sposano e vanno a vivere a Roma
a casa di lui, con i tre figli di lui e le due figlie di lei. Nel cast, Claudio
Amendola e Elena Sofia Ricci.
law&Order – Class TV ore 22.30
«Nel sistema penale americano, lo Stato è rappresentato da due gruppi
distinti, ma di uguale importanza. La polizia, che indaga sui crimini,
ed i procuratori distrettuali, che perseguono i criminali. Queste sono
le loro storie.» Le avvincenti indagini di un team di investigatori che
portano avanti l’analisi criminale del delitto e un team di magistrati che
si occupano di far condannare l’imputato in tribunale.
QUESTA SERA SULLE TV DI
CANALE 27*
Canale 55
16.00 Tg Giorno
16.30 Tg Sport
18.00 In plain sight – Protezione
testimoni
19.40 Law&Order– Serie TV
20.40 I Cesaroni
22.30 Law&Order– Serie TV
* Qualora il canale non fosse visibile, occorre
procedere con la risintonizzazione dei canali
o rivolgersi a un antennista.
17.00 Alert Mercati
18.00 Report - Il Tg della Finanza
Ospiti: M. Fortuzzi (Banca
Leonardo) M. Baldassarri (La
Sapienza) N. Borri (Luiss)
19.10 I Vostri Soldi di C. Signorile
20.00 The Floor di S. Berzoni
21.00 5 Giorni sui Mercati
Ospiti: C. Segre (Assiom Forex)
17.00 Class Horse Tv Live
17.30 Il Fascino del Cavallo
“Dal progetto «Il cavallo nella
scuola» l’educational sugli schermi
di ClassHorseTV”
20.15 Grooming, Il professionismo
inizia dai box
20.50 FEI World Cup Driving 2015:
Stoccarda
Canale 56
Oggi in onda dalle 17.00:
Ride&Drive Un viaggio straordinario
Design&Living
My Tech La tecnologia utile
Class Life Tg Il meglio del lifestyle
Sapori&Profumi Enogastronomia
18.00 Fashion Dream
18.15 Full Fashion Designer, Le
sfilate dei grandi stilisti
21.00 Breakout
22.00 Full Fashion Designer, Le
sfilate dei grandi stilisti
22,.30 Fashion Dream
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23/01/2015 13:31:39