DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA DELLA CLASSE III O Anno Scolastico 2013/2014 PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 1 PREMESSA CONTENUTO: 1. Composizione del Consiglio di classe 2. Presentazione della classe 3. Obiettivi trasversali comportamentali 4. Obiettivi trasversali cognitivi 5. Competenze-chiave di Cittadinanza e Costituzione 6. Unità di apprendimento interdisciplinare 7. Strategie finalizzate al conseguimento degli obiettivi 8. Materiali e strumenti didattici: utilizzo laboratori 9. Verifiche e valutazione 10. Definizione criteri comuni per le corrispondenze tra voti e livelli di conoscenze e di abilità 11.Attività integrative: progetti didattici e formativi, uscite didattiche 12.Strumenti e strategie per il sostegno e il recupero 13.Rapporti con le famiglie 14.Programmazioni individuali dei singoli docenti COORDINATRICE Prof.ssa M. Rita NOCERA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINE DOCENTI RELIGIONE FORTANI CATERINA ITALIANO NOCERA MARIA RITA LATINO FERRARA MARIA STORIA-FILOSOFIA CRUCITTI PASQUALE INGLESE FESTA CATERINA MATEMATICA E FISICA PICCOLO SANTA SCIENZE QUATTRONE SERGIO DI“EGNO e “TO‘IA dell A‘TE CURATOLA MIRELLA SCIENZE MOTORIE SERRANO' MARIELLA PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 2 PREMESSA Il presente Documento illustra la programmazione delle attività didattiche ed educative deliberate per la classe III sez. O per l'anno scolastico 2013/2014. Il consiglio di classe, dopo aver analizzato convenientemente i bisogni e le aspettative dell'utenza, presenta la seguente offerta, risultante dalle singole proposte dei docenti, concordate e deliberate nella prima riunione del Consiglio di classe . Le riflessioni dei docenti sono concretizzate nel presente atto che è, a norma di legge, il documento costitutivo della loro identità culturale e progettuale, che "informa di sé", illustrando il "modo di fare scuola" . Il lavoro si caratterizza per: • l'affida ilità he s atu is e dalla t aspa e za dell ope ato ; • la e di o ta ilità, he as e dall'esplicitazione degli obiettivi da perseguire, dalle metodologie , dalle strategie adottate e dagli interventi previsti per assicurare agli alunni il conseguimento degli obiettivi entro i tempi indicati. Il Consiglio di classe della III sez. O, nel rispetto della dignità di ogni allievo, si impegna a offrire occasioni d'apprendimento e ad attivare strategie per motivare il discente e per renderlo protagonista del suo percorso di formazione umana e culturale. Presentazione della classe La classe ,dalle prove di accertamento effettuate e dai test di ingresso, risulta composta da 23 alunni che hanno raggiunto livelli eterogenei di apprendimento nelle discipline del curriculum di studio. Un gruppo di allievi ,al momento, dimostra di possedere sufficienti competenze, adeguate capacità e un corretto metodo di lavoro, frutto di un regolare e completo percorso didattico. Questi elementi, che comunque non rappresentano per i compagni una forza-trainante, lavorano con impegno e costanza. Altri allievi, al contrario, non possiedono ancora un proficuo metodo di studio e con qualche difficoltà seguono il percorso didattico, specie in quelle discipline in cui sono PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 3 presenti lacune pregresse e carenze di base. Sul piano comportamentale è evidente una scarsa propensione negli allievi a collaborare ed interagire tra di loro e con i docenti. Sollecitati, solo in pochi si lasciano coinvolgere e diventano parte attiva nel processo di insegnamento/apprendimento, mentre gli altri tendono a restare estranei al dialogo educativo e mostrano un atteggiamento chiuso e apatico. Tuttavia non mancano i momenti di effettivo interesse, specie quando si riesce a sollecitare nei discenti quella curiosità di "sapere" e "saper fare" che è alla base della crescita umana e culturale di ogni adolescente. OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI Favo i e la es ita e la p o ozio e u a a dell alu o e della pe so a att ave so u a o i a si tesi di sape e s ie tifi o e sape e u a isti o. Maturare una personalità libera, creativa e responsabile pe ve e do a u aute ti a consapevolezza di sé. Sviluppare le capacità di comunicazione e di relazione interpersonale. Riconoscere la centralità dei valori umani che stanno alla base della convivenza civile: solidarietà, legalità, tolleranza e non violenza. Rispettare gli ambienti scolastici. Acquisire una mentalità dialogica aperta al confronto democratico, rispettosa delle opinioni altrui. Matu a e l a o e pe la o os e za o epita o e ele e to fo da te della pe so a umana. Sviluppare le capacità de isio ali e iti he e favo i e la iflessio e e l autoa alisi. Sviluppare la disponibilità alla partecipazione, al dialogo educativo, alla collaborazione e alla p ogettazio e i g uppo, i fu zio e dell a ettazio e di s e degli alt i. Promuovere la o u i azio e i te attiva e l esp essio e eativa dell allievo, favo e do l uso di st u e ti ulti ediali fi alizzati alla ealizzazio e di pe o si i dividuali di app e di e to. Obiettivi Trasversali Cognitivi Conoscere i nuclei fondamentali delle discipline ed il loro statuto epistemologico. Conoscere i linguaggi specifici delle diverse discipline. Area metodologica Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e finalizzato a garantire una sintesi unitaria del sapere Acquisire consapevolezza della diversità dei metodi di insegnamento-apprendimento nei vari ambiti disciplinari. Acquisire capacità di operare le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle si gole dis ipli e, oo di a do le o os e ze e le o pete ze ell otti a della multidisciplinarietà. Acquisire corrette modalità di rielaborazione personale. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 4 Saper progettare. Saper usare autonomamente e in modo critico manuali, riviste e altre fonti di informazioni. Area logico-argomentativa Saper sostenere una propria tesi con opportune e personali argomentazioni. Saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. A uisi e l a itudi e a agio a e o igo e logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni, potenziando le capacità intuitive e logico-deduttive. Sapere esaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze e le competenze acquisite per lo sviluppo di abilità logico-riflessive, critiche, di analisi e di sintesi. Area linguistica e comunicativa Sapere padroneggiare la lingua italiana in tutti i suoi aspetti (ortografici, morfologici, sintattici, lessicali, letterari) adeguando tali competenze ai diversi contesti e scopi comunicativi. Saper leggere e comprendere testi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale. Sapere comunicare verbalmente i contenuti acquisiti in modo corretto e adeguato ai diversi contesti disciplinari. Sapere approcciare una lingua straniera moderna, acquisendone strutture, modalità e competenze comunicative fondamentali. Saper utilizzare le tecnologie dell i fo azio e e della o u i azio e pe studia e, fa e ricerca, comunicare. Area storico-umanistica Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed e o o i he, o ife i e to pa ti ola e all Italia e all Eu opa. Co p e de e i di itti e i dove i he a atte izza o l esse e ittadi i. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più i po ta ti, la sto ia d Italia i se ita el o testo eu opeo e internazionale. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. Comprendere il significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, pe la i ost uzio e del passato e la o os e za del p ese te . Area matematica, scientifica e tecnologica Comprendere il linguaggio specifico della matematica. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 5 Saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico. Conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Padroneggiare le procedure e i metodi di indagine propri delle discipline scientifiche Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento Comprendere la vale za etodologi a dell i fo ati a ella fo alizzazio e e odellizzazio e dei p o essi o plessi e ell i dividuazio e di p o edi e ti isolutivi Competenze chiave di Cittadinanza Comunicare, collaborare e partecipare Imparare ad imparare A uisi e ed i te p eta e l i fo azio e de ivata dai li guaggi visivi A itua si al o f o to ed all assu zio e di espo sa ilità pe so ali Acquisire competenze sociali e civiche Individuare collegamenti e relazioni Progettare Risolvere problemi ‘iflette e sui p op i atteggia e ti i appo to all alt o i o testi ulti ultu ali Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela ed il rispetto dell a ie te e delle iso se atu ali PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 6 IDENTIFICAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI UNITA'DI APPRENDIMENTO PLURIDISCIPLINARE : TRA“CENDENZA,PEN“IERO LAICO E AUTONOMIA DELLA RAGIONE Anno scolastico: 2013-2014 Li eo “ ie tifi o Leo ardo Da Vi i – Reggio Calabria Alunni destinatari: classe III O Insegnamenti coinvolti: Italia o, Lati o, Filosofia, “to ia, I glese, “to ia dell A te, Scienze Naturali, Matematica, Fisica. “tori izzare la te ati a ell’i agi ario ollettivo e ella ultura di u ’epo a “aper pro le atizzare l’argo e to assu e do diversi pu ti di vista Riconoscere la continuità di elementi tematici attraverso il tempo e la loro persistenza nei prodotti della cultura recente Comprendere analogie e differenze tra opere tematicamente confrontabili Acquisire un metodo di studio finalizzato a garantire una sintesi unitaria dei saperi. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi, i linguaggi e i contenuti delle discipline coinvolte, coordinando le conoscenze e le o pete ze i odo tale da realizzare opportu i ollega e ti ell’otti a della multidisciplinarietà ARTICOLAZIONE Disciplina Italiano Realtà e Trascendenza: le contraddizioni dell'uomo medievale Obiettivi Competenze Avere consapevolezza delle connessioni tra i fenomeni letterari, il mondo interiore degli autori e le coordinate storico-culturali che li intersecano e li condizionano. Abilità Cogliere le contraddizioni dell'uomo medievale tra ricerca interiore e attrazione per il terreno. . La nuova visione dell'immaginario rinascimentale. Latino Conoscenze Conoscere le differenti modalità di rappresentazione del reale,le idee e le visioni del mondo tra Medioevo e Rinascimento. Competenze PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 7 Contenuti Dante Alighieri e la conciliazione tra umano e divino. Il progetto culturale, il pensiero politico e la poeti a di Da te dalla Vita ova alla Divi a Co edia . Il paesaggio-stato d’a i o di Petrarca, uomo sospeso tra cielo e terra. Il labirinto del Furioso e la problematicità del reale. Dalla philanthropia all'humanitas Cogliere la relazione tra le tematiche presenti nelle commedie di Terenzio e la temperie culturale e ideologica del tempo . Abilità Comprendere, attraverso l a alisi dei testi, l ideologia e il messaggio etico terenziano. Filosofia Apertura verso la trascendenza nella filosofia antica Conoscenze Conoscere i tratti salienti della commedia di Terenzio. Conoscere e confrontare le diverse risposte dei primi filosofi alle domande sul divi o Individuare le tesi fondamentali sulla metafisica elaborate da Platone e S. Agostino Il teatro come spazio di riflessione nelle commedie di Terenzio Terenzio e “l'uomo in ogni uomo”: Heautontimorumenos vv5380 (trad.it.) Platone e l'incontro con il divino: la scoperta della metafisica. S. Agostino : il filosofare nella fede e la metafisica della interiorità. Storia Dal teocentrismo verso l'antropocentrismo Comprendere il rapporto tra Medioevo ed Età antica alla luce della visione cristiana e della storia Il medioevo: rottura o continuità con l'età antica? Dalla terra al cielo: ordinamento gerarchico della società, idee e visione del mondo La civiltà umanisticorinascimentale Comprendere il passaggio dall'unitarietà del mondo medievale al nuovo modello rinascimentale Dal geocentrismo all'eliocentrismo: una nuova visione dell'universo e dell'uomo. Comprendere in modo Inglese La poesia metafisica globale testi scritti su argomenti di natura letteraria, contestualizzandoli Riflettere sulle conoscenze, abilità e strategie acquisite in lingua. Disegno e Storia dell’Arte Il Rinascimento, Conoscenze Conoscere le caratteristiche di architettura, scultura e pittura PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 8 J. Donne, A Valedi tio : for iddi g our i g Chauser : The Canterbury Tales La nuova concezione dello spazio e dell uo o la stagione delle scoperte. del 400 Conoscere le principali personalità artistiche del primo Rinascimento Abilità Essere in grado di istituire confronti ed evidenziare le differenze nei processi di trasformazione ideologica e culturale. Scienze Naturali Le particelle dell'atomo e i modelli atomici. Botticelli: dal linguaggio neoplatonico alla pittura sacra dai toni drammatici Gli aspetti pagani Il periodo mistico . Descrivere il modello planetario. Competenze Confrontare la teoria copernicana sostenuta da Galileo e il modello atomico di Rutherford . Abilità Modello planetario dell'atomo. . Conoscenze Pensiero laico e influenze religiose . Matematica La geometria analitica Competenze Dominare attivamente i concetti e i metodi della geometria analitica Abilità Risolvere problemi reali mediante l'uso di modelli matematici Fare esplorazioni di storia del pensiero matematico Fisica La gravitazione Competenze Osservare ed identificare i fenomeni Abilità Conoscere il pensiero scientifico sulla gravitazione Analizzare il moto dei corpi celesti e descrivere i vari tipi di orbite. Tempi: in itinere PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 9 La circonferenza: Eratostene ed il meridiano terrestre L'Ellisse: ellisse del giardiniere; l'orbita terrestre I modelli cosmologici geocentrico ed eliocentrico. Metodologie • Lezioni frontali • Lettura, analisi, commento di testi • Ricerche guidate in Internet • Gruppi di lavoro • Discussione guidata • Attività di laboratorio • Brain storming • Problem solving • Elaborazione di mappe concettuali e/o ipertesti Strumenti • Uso di strumenti audiovisivi, di laboratori multimediali e/o scientifici • Testi (libri in adozione, riviste specifiche, giornali, libri, fotocopie) • Biblioteca • Laboratori • Internet CONTROLLO E DOCUMENTAZIO NE Modalità di verifica Interrogazioni Analisi di testi Saggi brevi Trattazioni sintetiche Prove strutturate Esperienze di laboratorio Attività di ricerca Strategie finalizzate al conseguimento degli obiettivi Per rendere gli studenti protagonisti del loro processo di apprendimento e per creare un clima positivo e ost uttivo all i te o della lasse, si espli ite a o agli alu i le fi alità e gli o iettivi cognitivi, comportamentali e di apprendimento previsti per il corrente anno e si privilegeranno metodologie di tipo induttivo e comunicativo. Lezio e f o tale fi alizzata ad i t odu e e ad i uad a e l a go e to . Lezione partecipata con sollecitazione di domande, risposte ed interventi degli alunni. Lezione interattiva con uso del computer e del materiale audiovisivo. Coinvolgimento attivo degli studenti, con sollecitazione di apporti individuali alla trattazione delle tematiche. Costruzione guidata di mappe concettuali, finalizzata ad organizzare in un quadro globale e sintetico le conoscenze acquisite alla fine di ogni modulo. Problem solving (impostazione critica e problematica degli argomenti per la ricerca di soluzioni e di ipotesi interpretative). PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 10 Brain-storming, lavoro di gruppo e attività di role-playing. Tempi dedicati al recupero e al potenziamento di conoscenze, abilità e competenze. Lo svolgimento dei programmi procederà in maniera piana, in modo da consentire a tutti gli alunni di prendere parte al dialogo educativo, e mirerà ad evidenziare i contenuti essenziali delle dis ipli e, se za t as u a e l app ofo di e to di aspetti sig ifi ativi, ed a sti ola e ed assecondare interessi ed attitudini. Il lavoro sarà imperniato sui libri di testo, evitando così il rischio per i ragazzi di trovarsi senza punti di riferimento, ma si avvarrà anche di strumenti didattici flessibili, in grado di consentire agli alunni di organizzare ed elaborare le varie conoscenze. Il ite io della g adualità a o pag e à di o ti uo l app o io etodologi o, i sie e all utilizzo di u li guaggio hia o e all espli itazio e di p o edu e e etodi o ese pi, applicazioni ed esercizi. All i te o dei u i oli sa a o p ivilegiate te ati he t asve sali e plu idis ipli a i o ife i e ti osta ti all attualità. Materiali e Strumenti didattici: utilizzo dei laboratori Libri di testo - Libri di lettura e consultazione - Mezzi audiovisivi – Fotocopie Articoli di stampa – Dizionari – Laboratori - Software multimediali - Internet Verifiche e Valutazione L attività didatti a sarà sottoposta a sistematici e costanti momenti di verifica in linea con le metodologie e gli obiettivi prefissati. La valutazione sarà: diagnostica, pe l a e ta e to dei p e e uisiti; formativa, finalizzata a mettere in atto in itinere eventuali interventi di adeguamento (recupero, cambiamento di metodologia, riadattamento degli obiettivi, semplificazione dei contenuti); sommativa, a o lusio e dell iter didattico. Tenuto conto dei livelli di partenza della classe e degli effettivi progressi che gli allievi o pi a o ell a o s olasti o, la valutazio e sa à ife ita ai segue ti i di ato i: profitto (obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità), impegno e partecipazione. Gli st u e ti di ve ifi a, volti a isu a e i livelli di app e di e to i te i i di sape e e di sape fa e , sa a o diffe e ziati ella tipologia: ese itazio e i lasse, elazio i, p oduzio e di schemi e schede di sintesi, discussioni guidate e/o spontanee, questionari, prove strutturate, saggio breve, articolo di giornale, analisi testuale, interrogazioni frontali, esercitazioni alla lavagna, temi e saggi a trattazione sintetica di argomenti, risoluzione di problemi, quesiti a risposta singola o multipla. I diversi metodi di verifica saranno utilizzati alla luce di un criterio di flessibilità, adeguandoli alla PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 11 classe e ai singoli alunni. La correzione delle prove scritte dovrà avvenire entro 15 giorni dal loro svolgimento. Sono programmate n. 3 verifiche scritte al quadrimestre (almeno due al quadrimestre per allievo) e almeno n. 2 orali al quadrimestre per allievo. Per la valutazione delle materie per le quali è previsto un unico voto orale, grafico, pratico, i docenti potranno utilizzare, non in via esclusiva, strumenti diversificati quali scritti, test questionari e altro. Le ve ifi he o ali, olt e a o ito a e la pa te ipazio e al dialogo edu ativo e l i peg o p ofuso i tutte le attività didatti he, av a o l o iettivo di accertare: i livelli di conoscenza conseguiti dall'alunno, la pe ti e za, la oe e za e la o ettezza lessi ale e si tatti a ell esposizio e dei contenuti; la capacità di contestualizzare gli argomenti e di effettuare collegamenti disciplinari e pluridisciplinari; la capacità di argomentazione, di elaborazione personale e critica, di analisi e di sintesi; la eatività e l o igi alità del pe sie o, l auto o ia di giudizio. La valutazione, opportunamente accompagnata dal feed-back, costituirà un momento importante per orientare l'allievo nel suo lavoro, indicandogli il metodo di studio più adatto alle sue capacità e rendendolo consapevole del grado di apprendimento raggiunto. Definizione criteri comuni per le corrispondenze tra voti e livelli di conoscenze e di abilità Per i criteri di verifica e di valutazione di ciascuna tipologia di prova e per ciascuna disciplina, si rimanda alle specifiche griglie approntate in seno ai dipartimenti disciplinari e approvate dal Collegio dei Docenti. Per quanto concerne le corrispondenze tra voti e livelli di conoscenze e di abilità e i criteri di attribuzione del credito, si fa riferimento alle griglie interdipartimentali per la prova orale e a quanto stabilito nella seduta collegiale. Attività integrative: progetti didattici e formativi, uscite didattiche La partecipazione degli allievi alle attività extracurricolari e alle altre iniziative organizzate ell a ito del Pia o dell Offe ta Fo ativa del Li eo soste uta e favo ita dal Co siglio di Classe, perché considerata occasione importante per il pieno sviluppo della personalità degli allievi, per la valorizzazione delle loro potenzialità e per la scoperta di specifiche vocazioni. Sono state, pertanto, individuate dal Consiglio le seguenti attività extracurricolari: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Olimpiadi di Matematica Olimpiadi di Fisica Kangourou della matematica Da stude ti a ittadi i" pe o so di spe i e tazio e Giochi Sportivi Studenteschi Laboratorio di lettura PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 12 7. Ce tifi azio i d e elle za PET 8. Palketto Stage 9. Partecipazione ai PON e alle attività previste dal POF coerenti con le programmazioni didattiche 10. Progetto MUN ( ONU) 11. ‘app ese tazio e teat ale The pi tu e of Do ia G ay i li gua i glese 12. Tutte le uscite coerenti con le programmazioni didattiche 13. Wo kshop tune into English Strumenti e strategie per il sostegno e il recupero In ambito curriculare saranno messe in atto strategie finalizzate al recupero delle abilità di base relative alle diverse discipline. Obiettivi superare le carenze di base e le difficoltà operative consolidare le conoscenze disciplinari Metodologia revisione dei contenuti interventi individualizzati e differenziati per tipo perfezionare il metodo di studio acquisire autonomia operativa migliorare la preparazione generale recuperare motivazione e interesse di carenze e difficoltà produzione scritta e orale lavori di gruppo esercitazioni riepilogative frequenti esposizioni orali Contestualmente saranno realizzate in orario curriculare attività di potenziamento destinate agli alunni non coinvolti nelle attività integrative di recupero. Obiettivi consolidare la conoscenza di argomenti specifici consolidare la preparazione di base potenziare le abilità di risoluzione di esercizi specifici potenziare competenze specifiche favo i e l a uisizio e di u a autonomia di studio uo a motivare alla ricerca potenziare la motivazione allo studio della Metodologia lezione frontale discussione collettiva (partendo conoscenze già in possesso degli alunni) dalle conversazioni guidate lavori a piccoli gruppi affrontare un problema, discuterlo e ricercarne insieme la soluzione lezio e i te attiva audiovisivi disciplina Rapporti con le famiglie I rapporti con le famiglie saranno gestiti secondo le seguenti modalità: colloqui individuali antimeridiani incontri scuola – famiglia pomeridiani pubblicazione sul sito web della scuola del POF . illustrazione iniziale del patto formativo PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 13 o l ausilio di ezzi Altre o asio i d i o t o o i ge ito i pot a o i og i o e to esse e i hieste dai do e ti sulla ase di pa ti ola i esige ze he dovesse o e e ge e el o so dell a o s olasti o relativamente ai singoli alunni o alla collettività della classe. Programmazioni individuali dei singoli docenti PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 14 RELIGIONE La funzione educativa dell‟IRC nella scuola scaturisce dalla costante connessione tra la dimensione religiosa e le dimensioni culturale, politica, sociale ed etica nella storia dell’umanità. E‟ innegabile il contributo che la religione ha offerto e continua a offrire nella comprensione della natura e dell‟agire dell‟uomo. Dall‟intreccio delle prospettive teologica, biblica, storica, antropologica, l‟IRC trae la sua natura disciplinare, concorre con finalità e obiettivi propri a delineare un profilo umano e culturale degli allievi quanto più ricco e coerente possibile, si propone come valido sostegno nel percorso di formazione e crescita integrale che gli studenti fanno nella scuola maturando progressivamente e consapevolmente la propria identità individuale e sociale. Al centro del processo didattico si pone il progetto di vita dello studente, di cui vengono valorizzate le esperienze personali e ambientali per orientarlo a cogliere i segni espressivi della religione, viene sollecitata la consapevolezza dell’interazione tra dinamismi interiori e condizioni esteriori per abilitato progressivamente a leggere la connotazione religiosa del proprio vissuto e del proprio contesto socio-culturale. L‟alunno è posto nel punto di convergenza dei vari saperi e, come soggetto consapevole del proprio percorso formativo, viene guidato alla rielaborazione unitaria dei singoli apporti disciplinari in modo da superare la frammentazione della conoscenza e identificarsi, quanto più possibile, con le attese espresse dal Profilo Educativo Culturale e Professionale , proposto come modello. L‟IRC infatti offre un contributo formativo specifico in ciascuna delle aree che costituiscono tale profilo: nell’area metodologica e logico-argomentativa , fornendo strumenti critici per l‟interpretazione della realtà; - nell’area linguistica e comunicativa , abilitando alla comprensione e al corretto uso del linguaggio religioso; - nell’area storico-umanistica , con la conoscenza delle interazione della religione cristiana con la cultura italiana ed europea; - nell’area scientifica e tecnologica , per l‟attenzione alla dimensione etica delle scoperte scientifiche In riferimento alle Competenze Chiave di Cittadinanza , l‟IRC contribuisce in maniera singolare allo sviluppo di atteggiamenti positivi verso l‟apprendimento, curandone motivazioni e attitudine alla collaborazione, progettazione, comunicazione (Imparare ad imparare, Progettare, Comunicare, Collaborare e partecipare, Risolvere problemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire e interpretare l‟informazione); alla formazione del sé dell‟alunno nella ricerca costante della propria PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 15 identità e di significative relazioni con gli altri e al rapporto con la comunità locale e con le sue istituzioni educative e religiose (Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo e responsabile, Individuare collegamenti e relazioni). Con un taglio ermeneutico, partendo cioè dal soggetto che apprende, si prevede una sequenza di unità di apprendimento ordinate secondo criteri logici di adeguatezza e significatività, e rispondenti agli obiettivi specifici di apprendimento riconducibili all‟asse storico-sociale che educa l‟alunno alla comprensione del fenomeno religioso nelle diverse epoche e contesti geografici e culturali; e alla disponibilità al confronto con regole e esempi di vita proposti dal cristianesimo per acquisire elementi di valutazione delle proprie azioni, dei fatti e comportamenti umani e sociali. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati in conoscenze, abilità e competenze. Sono riconducibili in vario modo a tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storicofenomenologico, biblico-teologica. Si sviluppano secondo gli orientamenti della progettazione d‟istituto per l‟asse culturale storicosociale e in riferimento alle competenze chiave di cittadinanza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Acquisire un comportamento autonomo e responsabile Individuare collegamenti e relazioni Comunicare Acquisire e interpretare l‟informazione Collaborare e partecipare Imparare ad imparare Progettare Risolvere problemi ASSE STORICO SOCIALE Competenza di base n.1 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Competenza di base n.2 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Competenze di cittadinanza COMPETENZE PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 16 ABILITÀ CONOSCENZE Elaborare gli interrogativi dell'uomo Acquisire un considerando l'apporto della riflessione comportamento autonomo e responsabile umana e religiosa Saper impostare correttamente il rapporto scienza, filosofia, teologia, fede Conoscere l'apporto delle tradizioni religiose alla comprensione di Dio e del significato che assume per la vita Impostare e il destino criticamente dell'uomo la riflessione U. A. 1 : LA su Dio nelle RICERCA DI sue DIO ndividuare collegamenti e dimensioni -il fondamento Sviluppare capacità di confronto e dialogo storiche, relazioni antropologico con le diverse confessioni cristiane filosofiche e dell‟esperienza Comunicare teologiche religiosa -religiosità, religione e fede -rapporto tra fede e ragione con riferimento all‟enciclica “Fides et ratio” -sistemi Identificare il ruolo dell‟esperienza Comprendere filosoficoreligiosa e in particolare del Cristianesimo il rapporto tra teologici che nella storia d‟Italia, d‟Europa e del mondo identità provano nell‟età medievale e moderna culturale e l‟esistenza di Dio identità -i maestri del religiosa sospetto: la cogliendo negazione di Dio elementi comuni ed elementi Conoscerela specifici delle posizione della principali Chiesa cattolica tradizioni verso le altre religiosee religioni U. A. 2: I VOLTI DI DIO: LE Identificare nel contesto artisitico simboli RELIGIONI e temi religiosi -le religioni monoteistiche: Apprezzare Cristianesimo, l'apporto Ebraismo, dell'antropolo Acquisire e interpretare Islamismo gia cristiana l’informazione -le religioni alla cultura orientali: occidentale e Induismo, PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 17 all'umanizzazi Buddismo one della -documenti del società Magistero e istituzioni che promuovono il dialogo fra le religioni Riconoscere in opere artistiche, letterarie e sociali i riferimenti biblici e religiosi che ne sono all‟origine Conoscere lo sviluppo storico della Chiesa nell’età medievale e moderna U.A.3: L’ITINERARIO STORICO DEL CRISTIANESIM O - Il medioevo, il volto della “societas christiana” - Crsitianesimo e modernità Cogliere valori comuni e differenze delle diverse confessioni cristiane U. A. 4: LE PRINCIPALI CONFESSIONI CRISTIANE -la storia e i tratti caratteristici delle principali confessioni cristiane -il fondamento teologico dell‟unità cristiana -iniziative per l‟Ecumenismo Cogliere il significato religioso delle rappresentazioni artistiche e PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 18 letterarie U.A.5: RELIGIONE, ARTE, LETTERATURA - segni cristiani nello spazio geografico: architettonici, iconici, devozionali - escatologia cristiana e visione dantesca dell‟aldilà METODO In rapporto alle esigenze di educazione e istruzione degli allievi, per favorire in essi l‟apprendimento, la rielaborazione personale, la crescita umana e culturale, si ritiene opportuno basare la metodologia didattica fondamentalmente su due principi tra loro integrati: il principio di correlazione e il principio della ciclicità secondo la concezione pedagogica dell‟insegnamento a spirale. Il primo coniuga il dato religioso con l‟esistenza umana, per cui si partirà dall‟esplorazione dell‟esperienza concreta scomponendola nelle sue diverse dimensioni ( cognitiva, critica, dialettica, trascendente) per farne generare domande problematizzanti, con conseguente impegno di ricerca delle risposte nel confronto con i contenuti proposti, i quali sono mediati e messi al servizio di un itinerario di crescita integrale in cui la ricerca esistenziale di senso risulta autentica e qualificata se avviene in un orizzonte culturale e un contesto storico-sociale. Il secondo implica una lettura della realtà religiosa progressivamente più ampia e dettagliata generando nuovi contenuti. E‟ un principio didattico funzionale alle dinamiche dell‟apprendimento attraverso processi di approfondimento, sviluppo, ampliamento. Si punta su saperi essenziali, elementari e fondanti, che devono essere progressivamente arricchiti sul presupposto dell‟assimilazione dei livelli precedenti così da produrre vere competenze. Vengono promosse operazioni di organizzazione, approfondimento, analisi, sintesi, al fine di produrre un cambiamento in termini di crescita, maturazione e riassetto della configurazione esistenziale dell‟allievo Sarà sollecitato il corretto, metodico ricorso al documento religioso in tutte le sue espressioni: storica, teologica, liturgica, magisteriale. Conseguentemente, nel processo didattico saranno avviate molteplici attività per consentire agli allievi di identificare e di esprimere le loro potenzialità nel dialogo e nel confronto, nell‟operatività della ricerca, nell‟organizzazione dei contenuti. Parallelamente sarà offerta loro l‟opportunità di un consolidamento delle abilità metodologiche, al fine di orientarli correttamente nell‟uso del linguaggio religioso e nel rapporto con i testi specifici della disciplina. Ove sarà possibile sarà favorita un‟integrazione interdisciplinare. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 19 VERIFICA La verifica tenderà a registrare la progressiva ed effettiva crescita dell‟allievo, ed oltre che strumento di classificazione sarà considerata e proposta come opportunità di autovalutazione nel processo di apprendimento nonché occasione di stimolo e gratificazione. Essa sarà condotta a un triplice livello: - riguardo ai contenuti appresi attraverso test di profitto - riguardo la capacità critica attraverso elaborati scritti - riguardo il livello di maturazione attraverso il dibattito VALUTAZIONE La valutazione avrà come parametri di riferimento la situazione di partenza e la motivazione dell‟alunno espressa da assiduità nell‟interesse e nella partecipazione, costanza nell‟applicazione e nell‟impegno, senso di responsabilità nel comportamento. Sulla scorta dei dati forniti dal regolare processo di verifica, sarà guidata da una griglia di misurazione di conoscenze, abilità e relative conseguenti competenze. Essa sarà formulata in giudizio sintetico non numerico. GRIGLIA DI VALUTAZIONE INDICATORI Voto DI (10) PREPARAZIO NE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Conoscenze Abilità Competenze 2 Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica 3 Conoscenze gravemente Non riesce ad analizzare; non Non riesce ad applicare le minime errate e lacunose; risponde alle richieste conoscenze, anche se guidato Conoscenze frammentarie, Compie analisi lacunose e sintesi Applica le conoscenze minime con errori incoerenti solo se guidato, ma con errori Conoscenze mediocri ed Compie qualche errore; analisi e Applica le conoscenze minime, espressione difficoltosa sintesi parziali ma con errori lievi Conoscenze di base; Compie analisi complessivamente Applica autonomamente le esposizione semplice, ma corrette e riesce a gestire semplici conoscenze minime corretta situazioni Conoscenze pertinenti; Sa interpretare il testo e ridefinire Applica autonomamente le esposizione corretta un concetto, gestendo conoscenze anche a problemi più autonomamente situazioni nuove complessi, ma con imperfezioni Conoscenze complete, con Coglie le implicazioni; individua Applica autonomamente le approfondimenti autonomi; autonomamente correlazioni; conoscenze, anche a problemi più esposizione corretta con rielabora correttamente e in modo complessi, in modo corretto proprietà linguistica personale Conoscenze complete con Coglie le implicazioni; compie Applica e mette in relazione le approfondimenti autonomi; correlazioni esatte e analisi conoscenze in modo autonomo e esposizione fluida con approfondite; rielabora corretto, anche a problemi nuovi e utilizzo del linguaggio correttamente in modo completo, complessi. specifico autonomo e critico espressione sconnessa INSUFFICIENTE 4 5 SUFFICIENTE DICRETO 6 7 BUONA 8 OTTIMA 9 PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 20 10 Conoscenze complete, ampie Sa rielaborare correttamente e Argomenta le conoscenze in modo ed approfondite; esposizione approfondire in modo critico ed autonomo e corretto per risolvere fluida con utilizzo di un originale. problemi nuovi e complessi; trova lessico ricco ed appropriato da solo soluzioni originali ed efficaci. L‟insegnante Reggio Calabria 31 -10-2013 Prof.ssa Caterina Fortani PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia: ITALIANO – Classe III sez. O Docente: prof. M. RITA NOCERA PREMESSA Nell‟elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento i seguenti documenti: La “revisione dell‟assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell‟art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008, N.112 convertito in legge 6 agosto 2008, n.135”, secondo l‟Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e professionale dei licei (PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010 Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento Le competenze chiave di Cittadinanza Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e competenze. I programmi delle discipline, elaborati nell‟ottica dell‟inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi in moduli che, seppur costruiti secondo scelte tematiche, rispettano dal punto di vista metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti. Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento, gli standard minimi, verifiche e criteri di valutazione, si rinvia a quanto specificato nel Documento di Programmazione del Dipartimento di Lettere, anno scolastico 2013-2014. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 21 Alle origini dell‟immaginario europeo: dall‟universo cavalleresco all‟invenzione dell‟ “amor cortese” TEMPI: SETTEMBRE - OTTOBRE COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ Riconoscere i modelli dell‟immaginario collettivo dell‟epoca presa in esame. Cogliere le peculiarità tematiche e retoricostilistiche dei generi letterari delle origini: lirica, romanzo cortese-cavalleresco, trattati, novelle. Conoscere i tratti salienti della mentalità medievale. Cogliere nei testi comicoparodici gli elementi di “rottura” rispetto alla tradizione e metterli in relazione con il contesto storico, sociale e culturale. Conoscere le diverse modalità di rappresentazione del sentimento religioso e dell‟amore nella U.D. 2 L‟età produzione letteraria comunale in del tempo. Italia: Individuare gli elementi di continuità e di distacco tra la produzione letteraria francese e le prime opere della letteratura italiana. CONOSCENZE CONTENUTI U.D. 1 L‟immaginario medievale e il codice cortesecavalleresco : chanson de geste, romanzo cortese cavalleresco, lirica provenzale) sentimento religioso, amore e passione civile: poesia religiosa, scuola poetica siciliana, rimatori toscani di transizione, PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 22 Approfondimento didattico Realtà e trascendenza: le contraddizioni dell‟uomo medievale TEMPI: NOVEMBRE COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ Confrontare testi Riconoscere nel testo le appartenenti allo caratteristiche del genere stesso genere letterario di appartenenza. letterario individuando analogie e differenze. CONOSCENZE Conoscere le caratteristiche del genere lirico e le diverse modalità di rappresentazione dell‟amore nelle liriche stilnovistiche. Cogliere le contraddizioni dell‟uomo medievale tra ricerca Conoscere il progetto Attualizzare le della perfezione interiore e culturale, il pensiero tematiche letterarie attrazione per le passioni politico e la poetica di alla luce dei fenomeni terrene. Dante dalla Vita nova della alla Commedia. contemporaneità. CONTENUTI 1Lo Stilnovismo e il conflitto amorereligione U.D. Testi: G. Guinizzelli, dal “Canzoniere”: Al cor gentil rempaira sempre amore; Io voglio del ver la mia donna laudare G. Cavalcanti, dalle “Liriche”: Chi è questa che ven ch’ogni om la mira; Tu m’hai sì piena di dolor la mente Voi che per li occhi mi passaste il core Dante Alighieri e la conciliazione tra umano e divino U.D. Definire le peculiarità tematiche e stilistiche di ciascun autore, Conoscere la vita di distinguendo gli elementi Petrarca e la produzione letteraria Comprendere i nessi tradizionali da quelli innovativi. in lingua latina. esistenti tra le scelte linguistiche operate e i principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo, acquisendo alcuni termini specifici del linguaggio letterario . PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 23 2 Testi: Dalla “Vita nuova”: cap. I, cap. II, cap. III, cap. IV, cap. XXVI (Tanto gentile e tanto onesta pare) Dal Convivio: I quattro sensi delle scritture (II, 1) Dal De vulgari eloquentia: Il “volgare italiano illustre” I, XVII Dal De Monarchia: Felicità terrena e felicità celeste (libro III, cap. XV) 3Petrarca sospeso tra cielo e terra U.D. Testi: Da “ Familiares” IV 1, L’ascesa al monte Ventoso; Collegamento intertestuale: L’Itinerarium mentis in Deum” - Dante Alighieri La Divina Commedia : presentazione dell‟opera e struttura dell‟universo dantesco. Inferno, Canti I, III Il “relativismo” problematico nel Trecento: la crisi dell‟auctoritas TEMPI: DICEMBRE - GENNAIO COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ Riconoscere gli aspetti innovativi dell‟opera di Petrarca rispetto alla produzione precedente o coeva e punti di contatto con quella successiva. Cogliere il progressivo passaggio da una visione unitaria del reale alla molteplicità labirintica dell‟humanitas. CONOSCENZE Conoscere struttura, contenuti e temi del Canzoniere Interpretarela manifestazione del senso terreno e attivo della Conoscere la vita, l‟ideologia e la vita nel Decameron di Boccaccio produzione letteraria di Boccaccio. Acquisire consapevolezza della nuova visione del mondo alla luce dei mutamenti storico-sociali Saper CONTENUTI 1Amore, caducità e natura nel Canzoniere di Petrarca U.D. Testi (dal “Canzoniere”): Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono; Movesi vecchierel canuto e bianco Solo e pensoso i più deserti campi Erano icapei d’oro a l’aura sparsi La vita fugge e non s’arresta un’ora U.D. definire le peculiarità PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 24 2Fortuna, natura e ingegno nel Decameron di tematiche e stilistiche di ciascun autore, distinguendo gli elementi Conoscere i modelli letterari della tradizionali da quelli innovativi. Acquisire alcuni termini novellistica e della specifici del linguaggio letteratura di viaggio. letterario e dimostrare consapevolezza dell‟evoluzione del loro significato. Boccaccio Testi(dal “Decameron”) Ser Ciappelletto, Andreuccio da Perugia, Lisabetta da Messina, Federigo degli Alberighi. U.D. 3“Non solo Boccaccio”: altri esempi di prosa tra „200 e „300 Testi: passi scelti dal Novellinoe dal Milionedi Marco Polo. Collegamento intertestuale: “Amore e passione civile in Dante”Dante Alighieri Inferno, Canti V, VI, X L‟homo faber al centro del cosmo TEMPI: FEBBRAIO - MARZO COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE Riconoscere i modelli dell‟immaginario collettivo dell‟epoca presa in esame, individuando le relazioni esistenti tra cultura, istituzioni e scelte espressive. Riconoscere, attraverso la lettura diretta dei testi più rappresentativi, il profondo rinnovamento ideologico e culturale dell‟UmanesimoRinascimento. Conoscere il contesto storico, sociale e culturale del „400 e del „500 e la questione della lingua. Delineare gli aspetti essenziali della nuova visione Conoscere la visione del Individuare le antropocentrica e la loro mondo dell‟Umanesimo peculiarità dei generi ricaduta in ambito letterario. dal modello letterari attraverso la antropocentrico alla lettura diretta di testi PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 25 CONTENUTI U.D. 1La civiltà umanisticorinascimentale e il primato dell‟uomo Testi: Pico della Mirandola, da “De hominis dignitate”: La dignità dell’uomo e il libero arbitrio Poggio Bracciolini, L’entusiasmo della riscoperta dei classici Marsilio Ficino, da “Theologia Platonica”: Homo faber: il signore di tutte le arti di varia tipologia. Riconoscere l‟interdipendenza tra temi affrontati, visione della società, scelte stilistiche ed intento degli autori Cogliere la sintesi del genio di Leonardo tra letteratura, arte e scienza rinascita degli studia humanitatis. U.D. 2Edonismo e otium nella cultura umanistica Conoscere il contributo originale di Leonardo alla formazione del pensiero scientifico Testi: Lorenzo de’ Medici, dai “Canti Carnascialeschi”: Trionfo di Bacco e Arianna A. Poliziano, dalle “Canzoni a ballo”, I’ mi trovai fanciulle un bel mattino U.D. 3 La prosa scientifica: Leonardo da Vinci e lo studio della natura Testi(dagli “Scritti letterari”): Leonardo, homo faber al centro del mondo; Leonardo anticipa i principi del metodo galileiano. Collegamento intertestuale: “La dignità dell’uomo e i limiti della ragione”Dante Alighieri Inferno, Canti XIII, XXVI Il mito del cavaliere e gli itinerari del “meraviglioso” tra Quattrocento e Cinquecento TEMPI: APRILE - MAGGIO COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ Avere consapevolezza delle connessioni tra i fenomeni letterari, il mondo dell'autore e le coordinate storico- Leggere in prospettiva diacronica il mito del cavaliere e il rapporto tra realtà e finzione nel poema cavalleresco. CONOSCENZE Conoscere le caratteristiche e la parabola evolutiva del poema cavalleresco. CONTENUTI U.D. cavallereschi e valori umanistici nell‟Orlando innamorato Testi: PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 26 1Valori M. Boiardo, dall‟ “Orlando innamorato”: Proemio; Il duello di Orlando e Angricane culturali che li intersecano e li condizionano. Interpretare autonomamente testi di vario genere effettuando collegamenti intertestuali e approfondimenti personali. Saper risalire, attraverso una lettura diretta del testo, alla poetica e all‟ideologia dell‟autore. Individuare il bifrontismo spirituale di Tasso tra tardo Rinascimento e Controriforma. Conoscere gli elementi innovativi della visione del mondo di Ariosto tra ironia e leggerezza. Conoscere il dissidio interiore di Tasso tra istanze edonistiche e dettami controriformistici. Cogliere la modernità della produzione letteraria e della Weltanschaungdi Ariosto e di Tasso e la loro ricaduta nella produzione letteraria delle epoche successive. U.D. 2Ludovico Ariosto labirinto desiderio e il del Testi L.Ariosto,dall‟ “Orlando furioso”: Proemio;La fuga di Angelica (canto I); La follia di Orlando (canto XXIII); Astolfo sulla luna (canto XXXIV) U.D. 3Torquato Tasso e della crisi l‟epos Testi dalla “Gerusalemme Liberata”: Proemio;Fuga e risveglio di Erminia (canti VI e VII); Il combattimento di Tancredi e Clorinda (canto XII) Collegamento intertestuale: “Il rovesciamento del meraviglioso nella deformazione tragica dell’uomo” - Dante Alighieri Inferno, Canto XXXIII Approfondimento didattico: I. Calvino: “Il Cavaliere inesistente” (lettura integrale) PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 27 Laboratorio di scrittura TEMPI: IN ITINERE COMPETENZE Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo Saper comprendere e decodificare un testo, letterario e non, contestualizzandolo in un quadro di confronti e di relazioni storico-letterarie Produrre testi formalmente rispondenti alle tecniche compositive indicate e relative alle diverse tipologie di scrittura previste per l‟Esame di Stato CAPACITA‟/ABILITA‟ CONOSCENZE CONTENUTI Guida alla Acquisire tecniche di scrittura Conoscere le principali figure retoriche, scrittura e adeguate alle diverse tipologie testuali stilistiche e metriche dei preparazione alla Saper utilizzare il registro testi poetici. prima prova formale ed i linguaggi specifici Conoscere i nuclei teorici scritta Sviluppare le abilità di essenziali per l‟analisi dell’Esame di scrittura in relazione alle prove di un testo in prosa. Stato. proposte all‟Esame di Stato Usare con consapevolezza il Conoscere le peculiarità strutturali delle varie Analisi di patrimonio lessicale e padroneggiare tipologie di scrittura e le un testo letterario e correttamente la sintassi loro fasi di non letterario elaborazione. Saggio breve – Articolo di iornale Recension METODOLOGIA - STRATEGIE DIDATTICHE - STRUMENTI Per rendere gli studenti protagonisti del loro processo di apprendimento e per creare un clima positivo e costruttivo all‟interno della classe, si espliciteranno agli alunni le finalità e gli obiettivi cognitivi, comportamentali e di apprendimento previsti per il corrente anno e saranno privilegiate metodologie di tipo induttivo e comunicativo. Lezione frontale e partecipata (finalizzata ad introdurre e ad inquadrare l‟argomento, con sollecitazione di domande ed interventi degli alunni) Lezione circolare (da effettuare per argomenti che gli studenti hanno già letto sul manuale) Lezione interattiva con uso del computer e del materiale audiovisivo. Coinvolgimento attivo degli studenti, con sollecitazione di apporti individuali alla trattazione delle tematiche, mediante la lettura diretta dei testi più rappresentativi di ogni genere letterario affrontato. Costruzione guidata di mappe concettuali, finalizzata ad organizzare in un quadro globale e sintetico le conoscenze acquisite alla fine di ogni modulo. Svolgimento in classe di parafrasi e di analisi di testi in prosa ed in poesia per il consolidamento di un metodo di studio corretto e per l‟acquisizione di competenze di problem solving (impostazione critica e problematica degli argomenti per la ricerca di soluzioni e di ipotesi interpretative). Brain-storming, lavoro di gruppo e attività di role-playing. Tempi dedicati al recupero e al potenziamento di conoscenze, abilità e competenze. Per quel che riguarda l'educazione alla produzione scritta, si cureranno gli esercizi di composizione che saranno di vario tipo per abituare gli allievi alle diverse tipologie d‟esame, gli esercizi di analisi di un testo in prosa finalizzati all‟individuazione dei principali elementi narratologici, mediante l‟approccio diretto ai testi, gli esercizi di parafrasi, che permettono di potenziare le capacità di comprensione denotativa di un testo, gli esercizi di analisi di un testo poetico finalizzati ad acquisire la capacità di leggere e interpretare il piano connotativo e simbolico PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 28 di una lirica, mediante l‟approccio diretto ai diversi generi letterari. Lo svolgimento dei programmi procederà in maniera piana, in modo da consentire a tutti gli alunni di prendere parte al dialogo educativo, e mirerà ad evidenziare i contenuti essenziali della disciplina, senza trascurare l‟approfondimento di aspetti significativi, ed a stimolare ed assecondare interessi ed attitudini. All‟interno dei curricoli saranno privilegiate tematiche trasversali e pluridisciplinari con riferimenti costanti all‟attualità. MEZZI E STRUMENTI Sussidi audiovisivi ed informatici Libro di testo e dizionario Schemi e mappe concettuali Letture di approfondimento e stampa quotidiana e/o specializzata. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione, opportunamente accompagnata dal feed-back, costituirà un momento importante per orientare l'allievo nel suo lavoro, indicandogli il metodo di studio più adatto alle sue capacità e rendendolo consapevole del grado di apprendimento raggiunto. In modo particolare, l‟attività didattica sarà sottoposta a sistematici e costanti momenti di verifica in linea con le metodologie e gli obiettivi prefissati. La valutazione sarà: diagnostica, per l‟accertamento dei prerequisiti; formativa, finalizzata a mettere in atto in itinere eventuali interventi di adeguamento (recupero, cambiamento di metodologia, riadattamento degli obiettivi, semplificazione dei contenuti); sommativa, a conclusione dell‟iter didattico. Per quanto concerne il numero e le tipologie delle prove di verifica e i criteri di valutazione si rimanda alla Programmazione del Dipartimento di Lettere. DOCENTE M.RITA NOCERA Reggio Calabria ottobre 2013 PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 29 Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” Reggio Calabria Anno scolastico 2013-2014 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia: LATINO – Classe III sez. O Docente prof.ssa Maria C. Ferrara PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La III O si compone di 23 alunni, 12 maschi e 11 femmine, provenienti tutti dalla classe precedente, tranne un‟allieva che ha frequentato il biennio in altra sezione dello stesso Istituto. Dalle rilevazioni formali e informali, scritte e orali finora effettuate e, soprattutto, dai risultati del test d‟ingresso, emerge che la preparazione di base è adeguata solo per alcuni elementi che hanno conseguito esiti appena sufficienti in termini di conoscenze delle strutture morfosintattiche della lingua latina e competenze nella traduzione in italiano; il loro impegno durante le lezioni e a casa, la partecipazione costante e una più proficua organizzazione dello studio consentirà di ottenere, nel corso dell‟anno,buoni risultati. Accanto a questi, si pone un gruppo con mediocri capacità di concentrazione, che necessita di sollecitazioni continue alla partecipazione e che presenta una preparazione di base modesta e un‟impostazione metodologica acritica e prevalentemente mnemonica. Il resto della classe ha delle conoscenze lacunose e piuttosto approssimative della morfologia del nome e del verbo e disconosce i maggiori costrutti della lingua latina, oggetto di studio durante il biennio. Dal punto di vista disciplinare gli allievi sono socievoli e corretti ma non sempre disponibili ad una partecipazione attiva al dialogo educativo, sono infatti sensibili PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 30 alle distrazioni durante l‟attività didattica e non sempre puntuali nel rispetto delle consegne. Alla luce di quanto sin qui osservato, ritengo di dover dedicare i primi mesi dell‟anno scolastico al recupero dei contenuti di grammatica non affrontati nell‟anno precedente e di dover riprendere e potenziare quelli già studiati. Pertanto, lo studio della letteratura latina verrà procrastinato e si avvarrà di percorsi di didattica breve, che possano, comunque, consentire alla classe di essere in linea con le altre terze dell‟Istituto. Nell‟elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento i seguenti documenti: La “revisione dell‟assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell‟art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008, N.112 convertito in legge 6 agosto 2008, n.135”, secondo l‟Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e professionale dei licei (PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010 Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento Le competenze chiave di Cittadinanza Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e competenze. I programmi delle discipline, elaborati nell‟ottica dell‟inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi in moduli che, seppur costruiti secondo scelte tematiche, rispettano dal punto di vista metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti. Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento, metodologie, strategie didattiche, strumenti, standard di apprendimento, verifiche e criteri di valutazione, si rinvia a quanto specificato nel Documento di Programmazione del Dipartimento di Lettere, anno scol. 2013-2014. Per la correzione delle verifiche scritte verranno utilizzate le griglie di valutazione concordate in sede dipartimentale. Per la valutazione delle prove orali verrà utilizzata la griglia comune a tutti i dipartimenti. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 31 Modello greco e mondo latino nell’età arcaica Tempi:ottobre-novembre Competenze Capacità/Abilità Cogliere l‟originalità e Cogliere la lenta la specificità delle evoluzione di idee ed scelte ideologiche e esperienze del mondo letterarie romano tra tradizione e dell‟intellettuale in innovazione relazione alla tradizione culturale ed al potere politico Attingere al patrimonio culturale del mondo classico mediante la lettura e l‟interpretazione di testi letterari in lingua e in traduzione Consolidare capacità esegetiche, di astrazione e di riflessione per potenziare le abilità di base, le capacità di organizzazione del linguaggio e di elaborazione stilistica Individuare le tappe del processo di contaminazione, assimilazione e mediazione culturali tra mondo greco e civiltà romana Ricostruire i rapporti tra epica latina e modello greco attraverso il nesso testo-autore-contesto Conoscenze Conoscere i momenti significativi della storia di Roma e le testimonianze culturali dell‟età arcaica Conoscere le prime forme letterarie del mondo latino, i tempi e le modalità di penetrazione della cultura greca a Roma Conoscere i caratteri del genere epico, i suoi rapporti col mondo greco e lo sviluppo a Roma dell‟epica storico-celebrativa PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 32 Contenuti U.D. 1 L‟età delle origini: eventi, forme, modalità di un percorso di conquista, convivenza e assimilazione. U.D. 2 La cultura romana tra oralità e scrittura: la fase preletteraria. Il processo di ellenizzazione tra rifiuto e imitazione Testi: i primi documenti scritti Leggi delle XII tavole Carmen Arvale U.D. 3 L‟epica: canto dei valori nazionali Livio Andronico: un magnogreco diventa poeta romano Nevio: l‟innesto nell‟epica dello “spirito romano” “La ragazza di Taranto” (fr.63 Traglia) Ennio: primo poeta nazionale La commedia latina tra divertimento e riflessione Tempi: dicembre-gennaio Competenze Capacità/Abilità Cogliere l‟originalità e Cogliere analogie e la specificità delle differenze tra autori scelte ideologiche e latini e modelli greci nel letterarie contesto storicodell‟intellettuale in culturale di relazione alla tradizione appartenenza culturale ed al potere politico Attingere al patrimonio culturale del mondo classico mediante la lettura e l‟interpretazione di testi letterari in lingua e in traduzione Consolidare capacità esegetiche, di astrazione e di riflessione per potenziare le abilità di base e le capacità di organizzazione del linguaggio e di elaborazione stilistica Collocare il teatro plautino nell‟ambito del teatro antico e in rapporto alla cultura del tempo Individuare, attraverso l‟approccio ai testi, il nuovo modello di humanitase il filellenismo in Terenzio Conoscenze Contenuti Conoscere lo sviluppo U.D. 1 Il teatro latino arcaico e i storico del teatro latino suoi rapporti con il teatro greco. e i caratteri distintivi Letture di approfondimento nei suoi diversi generi sull‟origine e sulla struttura del teatro antico Conoscere i caratteri originali del teatro plautino a livello contenutistico e formale Conoscere i valori di cui il teatro di Terenzio si fa portavoce PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 33 U.D. 2 Plauto e il teatro che si “autorappresenta” Testi: passi scelti da Amphitruo; da Aulularia ; da Miles gloriosus; U.D. 3 Terenzio: dalla philanthropia all‟humanitas: “l‟uomo in ogni uomo” Testi: passi scelti da Heautontimorumenos,da Hecyra e da Adelphoe Tra “otium” e “negotium”: l’affermazione del soggettivismo e la centralità dell’uomo Tempi: febbraio-marzo Competenze Cogliere l‟originalità e la specificità delle scelte ideologiche e letterarie dell‟intellettuale in relazione alla tradizione culturale ed al potere politico Attingere al patrimonio culturale del mondo classico mediante la lettura e l‟interpretazione di testi letterari in lingua e in traduzione Consolidare capacità esegetiche, di astrazione e di riflessione per potenziare le abilità di base e le capacità di organizzazione del linguaggio e di elaborazione stilistica Capacità/Abilità Conoscenze Contenuti Individuare l‟originalità Conoscere le prime U.D. 1 Satura tota nostra della satira romana e la manifestazioni della est: genesi, forma e sua novità in rapporto satira a Roma struttura del genere alla tradizione culturale satirico. Lucilio greca Testi in traduzione Cogliere le ricadute sul piano letterario dei cambiamenti sociali e politici del tempo Individuare l‟evoluzione della concezione dell‟amore come espressione di una diversa visione del mondo e dell‟uomo nel suo carattere relazionale Conoscere le coordinate storico-culturali dell‟età U.D. 2 Caratteri dell‟età Ars et cesariane e i caratteri e cesariana. poesia le forme del genere doctrina nella neoterica. lirico Letture critiche e testi in traduzione Conoscere le caratteristiche formali, strutturali e U.D. 3 Il mondo dei contenutistiche del sentimenti e degli affetti nella lirica di Catullo Liber catulliano Testi: Catullo, Carmina 1,3, 13,101, 51, 85; PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 34 Mores et gentes nell’età di Cesare Tempi: aprile-maggio Competenze Cogliere l‟originalità e la specificità delle scelte ideologiche e letterarie dell‟intellettuale in relazione alla tradizione culturale ed al potere politico Capacità/Abilità Cogliere la progressiva acquisizione dei modelli greci e la laicizzazione della tradizione storiografica Conoscenze Contenuti Conoscere le modalità U.D. 1 La storiografia: un di espressione e genere nato dal clima rielaborazione del fatto politico storico e le finalità moralistiche e didascaliche del genere storiografico Cogliere, attraverso la Attingere al patrimonio lettura dei testi, il culturale del mondo rapporto tra letteratura classico mediante la ed esperienza diretta lettura e l‟interpretazione di testi letterari in lingua e in traduzione U.D. 2 Etnografia e Conoscere l‟intento imperialismo nei dell‟autore e Commentariidi Cesare l‟attendibilità storica Testi dal “De Bello dei Commentarii Gallico”:lettura, traduzione e analisi di alcuni capp Dal “De bello civili”: passi scelti Evidenziare il nesso esistente tra la patina Consolidare capacità arcaizzante e il Conoscere la funzione esegetiche, di astrazione vagheggiamento del della storiografia e il e di riflessione per mos maiorum ruolo dello storico U.D. 3 Sallustio, storico potenziare le abilità di secondo Sallustio moralista base e le capacità di Testi: dal “Bellum organizzazione del Iughurtinum”: brani scelti linguaggio e di elaborazione stilistica PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 35 Laboratorio di lettura e traduzione Tempi: in itinere Competenze Leggere, decodificare e tradurre un testo latino in forma corretta, fluida e appropriata Capacità/Abilità Individuare e riconoscere gli elementi morfosintattici presenti nel testo Conoscenze Contenuti Conoscere le strutture Ripasso della morfologia morfologiche, Del nome e del verbo sintattiche, lessicali e Sintassi dei casi semantiche della lingua latina Leggere con Elementi di metrica naturalezza i principali Effettuare la scansione Conoscere le nozioni versi della metrica metrica dei versi fondamentali di prosodia latina e metrica latina Reggio Cal 19/10/2013 Il docente Maria C. Ferrara PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 36 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROF. PASQUALE CRUCITTI 3^O PROGRAMMAZIONE DI STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE. MOD. 1. L'espansione dell'Europa medievale. Obiettivi: Analizzare i caratteri del sistema feudale e la sua trasformazione nel IX-X secolo, la ripresa demografica dell'XI-XIII secolo, lo sviluppo agricolo dell'XI-XIII secolo. Conoscere le cause dello sviluppo urbano dell' XI - XIII secolo le nuove istituzioni cittadine. Cogliere l'evoluzione del cristianesimo dal 1000 al 13OO: le eresie, gli ordini mendicanti. Delineare la crescita commerciale europea del XII-XIII secolo e lo sviluppo delle vie di comunicazione . TEMI. 1.La conquista dello spazio europeo. Insicurezza e frammentazione politica. Ripresa demografica ed espansione europea. 2. Economia e cultura delle città. La città medievale. La vita economica nel Duecento. La vita culturale e religiosa. 3. La rivoluzione commerciale. La nuova geografia economica. MOD. 2. L'Europa medievale fra crisi e trasformazioni. Obiettivi: Conoscere i nessi fra rallentamento economico e squilibri popolazione-risorse nel XIV secolo. Analizzare le cause e le conseguenze della crisi demografica fra il XIV e il XV secolo . Conoscere le relazioni tra crisi economica, epidemie di peste, movimenti sociali e le caratteristiche delle rivolte sociali. Analizzare la crisi e i processi di ristrutturazione dell'economia manifatturiera. Delineare la fine dell'universalismo di chiesa e impero. Cogliere la presenza costante della guerra: crisi dinastiche, guerre feudali e affermazione delle monarchie europee. TEMI. 1. Le grandi carestie e la peste. L'arresto dello sviluppo all'inizio del XIV secolo Carestie e cambiamenti climatici. I limiti dell'agricoltura medievale. Lo sfruttamento signorile nelle campagne. Le epidemie di peste. 2. La crisi economica e sociale. Le conseguenze immediate della peste. Mutamenti più profondi. La ristrutturazione delle manifatture. 3. Le crisi politiche e i conflitti dinastici. L'impero e il papato: Il declino dei poteri universali . Le crisi dinastiche. Principio monastico e principio feudale. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 37 . MOD. 3. Dalla cristianità all'Europa degli stati Obiettivi: Analizzare la differenza fra stato "feudale"e stato moderno e le sue caratteristiche. Conoscere il processo di costruzione delle monarchie nazionali. Delineare la geografia politica dell'Europa nel Quattrocento. Analizzare l'affermazione degli stati regionali in Italia. Conoscere la cultura rinascimentale e la rivoluzione della stampa. TEMI. 1. La geografia politica dell'Europa. Stato "feudale" e stato moderno. Impero, monarchie elettive, stati compositi. Repubbliche e stati cittadini. L'Europa e le sue frontiere. 2. Gli strumenti dello stato. Le finanze pubbliche degli "stati feudali". Truppe mercenarie e trasformazioni della guerra. Imposte Burocrazia e amministrazione della giustizia. MOD. 4. Le grandi scoperte e gli imperi coloniali. Obiettivi: Delineare La situazione commerciale in Europa e l'esplorazione di nuove rotte atlantiche. Delineare i caratteri e l'origine delle innovazioni introdotte nelle tecniche di navigazione, le motivazioni economiche dei viaggi di esplorazione degli europei. Analizzare i risultati ottenuti con le esplorazioni europee del 1480-1530. Conoscere le cause del successo dell'impero commerciale portoghese. Cogliere le cause della distruzione degli imperi americani da parte degli spagnoli. Conoscere le caratteristiche dell'impero spagnolo in America. TEMI. 1.L'Europa e l'Atlantico I commerci di Genova e Venezia Genova dal Mediterraneo all'Atlantico La fusione di esperienze nautiche nell'Atlantico Il Portogallo fra crociata ed esplorazioni marittime 2. L'Europa scopre il mondo Le imprese dei portoghesi Colombo e l'impresa del 1492 La spartizione del mondo fra spagnoli e portoghesi Un nuovo continente sulla via per le Indie 3. I primi imperi coloniali europei. I portoghesi nell'oceano Indiano. Il crollo degli imperi americani. Il governo dell'impero spagnolo. MOD. 5. Politica e religione nell'Europa del Cinquecento. Obiettivi: Delineare la situazione della chiesa cattolica all'inizio del XVI secolo. Cogliere la cause scatenanti della Riforma protestante contenuti della dottrina luterana. Analizzare le conseguenze sociali e politiche della Riforma. Conoscere le caratteristiche dell'impero di Carlo V e del suo progetto universalistico. Cogliere le cause del fallimento del progetto universalistico di Carlo V. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 38 Conoscere i risultati del concilio di Trento. Analizzare gli obiettivi e le caratteristiche del regno di Filippo II. Analizzare le cause delle guerre di religione europee. TEMI. 1.La Riforma protestante Un evento epocale Le Tesi di Martin Lutero contro le indulgenze Il pensiero teologico di Lutero La Riforma in Germania 2. Il progetto imperiale di Carlo V Carlo d'Asburgo: da re a imperatore Carlo V e la Riforma protestante 3. La Controriforma e le guerre di religione Lo spirito della Controriforma MOD. 6. Economia e società nell'Europa moderna Obiettivi: Delineare le cause e le caratteristiche della crescita demografica europea del XVI secolo. Conoscere le innovazioni e le persistente nell'agricoltura europea del Cinquecento. Delineare la crisi demografica del XVII secolo. Conoscere le cause e le caratteristiche dell'inflazione europea del XVI secolo. Delineare le nuove tecniche del credito e della finanza diffusesi nel corso del XVI secolo. Conoscere il commercio oceanico nel 1500-1650. TEMI. 1. Le dimensioni della vita materiale La crescita demografica del XVI secolo L'Europa rurale La stagnazione demografica del XVII secolo 2. Le nuove strutture economiche e la crisi del Seicénto La "rivoluzione dei prezzi" del XVI secolo La crescita dell'economia di mercato La diffusione del lavoro a domicilio Le tecniche del credito e della finanza Una nuova epoca di crisi e stagnazione 3. Il grande commercio oceanico Il mercato delle spezie nel Cinquecento Siviglia e l'America spagnola Gli inglesi nelle Indie orientali. La Compagnia olandese delle Indie orientali MOD. 7.Assolutismo e mercantilismo Obiettivi: Cogliere i presupposti teorici e le caratteristiche dello stato assoluto del XVII secolo. Analizzare le cause, gli esiti e le conseguenze della guerra dei Trent'anni. Cogliere gli obiettivi e gli esiti delle guerre condotte da Luigi XIV di Francia. Analizzare i presupposti teorici e le realizzazioni del mercantilismo del XVII secolo. Conoscere le caratteristiche e le conseguenze della penetrazione europea in Asia del XVI e del XVII. secolo. Analizzare i caratteri fondamentali delle società coloniali europee in America nel XVII secolo. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 39 TEMI. 1. Lo stato assoluto e i suoi avversari . Le teorie dell'assolutismo. Le realizzazioni dell'assolutismo. 2. Il sistema internazionale e le guerre di egemonia. La guerra dei Trent'anni. L'espansionismo di Luigi XIV. 3. Le politiche economiche. Stato e mercanti. Il dinamismo commerciale olandese e inglese. 4. Gli europei fuori d'Europa . I rapporti con l'Asia. Gli europei nel continente americano. MOD. 8- Cittadinanza e Costituzione. Obiettivi: • Conoscere i principi fondamentali della Costituzione. • Analizzare, anche attraverso i mass media, l'organizzazione della Repubblica e la funzione delle varie istituzioni. • Identificare le iniziative che nascono dal rapporto tra la scuola e gli enti territoriali. • Conoscere e distinguere tra loro i concetti di Stato, Regione, Provincia, Comune. • Conoscere i principi fondamentali della Costituzione, le principali forme di governo e l‟ordinamento dello Stato. TEMI. UD 1. PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. UD. 2. I DIRITTI E DOVERI DEL CITTADINO. UD 3. L’ORDINAMENTO DELLO STATO. 1- IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. 2 IL PARLAMENTO. 3 - IL GOVERNO 4 - LA MAGISTRATURA. 5 - LA CORTE COSTITUZIONALE. 6 - LE AUTONOMIE LOCALI. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 40 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROF. PASQUALE CRUCITTI 3^ O PROGRAMMAZIONE DI FILOSOFIA MOD. 1 - La Filosofia della physics. OBIETTIVI: Ricostruire la storia della Grecia del VI e del V secolo a.C. Conoscere i periodi e le fonti della filosofia greca, le diverse risposte al problema dell'arché (ionici di Mileto, pitagorici, Eraclito, eleati, fisici pluralisti) CONTENUTI: Le origini greche del pensiero occidentale. La filosofia come creazione del genio ellenico. I Naturalisti o filosofi della physisI Pitagorici . Gli Eleati e Parmenide. I fisici Pluralisti. l’Ato is o. MOD. 2 - I Sofisti e Socrate. OBIETTIVI: Conoscere la Grecia del V secolo a.C. Delineare le caratteristiche peculiari della cultura sofistica Cogliere dottrine dei principali esponenti della sofistica (Protagora, Gorgia) Delineare la questione socratica Tratteggiare la filosofia come ricerca sui problemi dell'uomo Cogliere la struttura e gli intenti del dialogo socratico Identificare i fondamenti e gli sviluppi dell'etica di Socrate CONTENUTI: L’i dagi e sull’uo o: La sofistica. Protagora, Gorgia. Socrate. Socrate e la fondazione della filosofia morale occidentale. MOD. 3- Plato e e l’Accade ia a tica. OBIETTIVI: Conoscere la Grecia tra il V e IV secolo a.C. Cogliere i caratteri della razionalità platonica e suoi rapporti con il mito. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 41 Individuare gli elementi essenziali del rapporto con Socrate. Conoscere le linee essenziali del progetto filosofico platonico: teoria delle idee e fondamenti della co os e za, dott i a dell'a o e e della ellezza ,teo ia politi a , dott i a dell'a te, ele e ti dell eti a ‘ileva e l esiste za e il sig ifi ato delle dott i e o s itte CONTENUTI: Platone .Plato e e l A ade ia a ti a. La fondazione della metafisica. MOD. 4- Aristotele e il peripato. OBIETTIVI: Conoscere la Grecia del IV secolo a.C. Individuare gli elementi essenziali del rapporto di Aristotele con Platone Delineare la filosofia come sapere disinteressato e come studio del fondamento comune di tutte le scienze Individuare i principi e strutture della metafisica e della logica Cogliere i caratteri fondamentali della fisica e della cosmologia T atteggia e l a ti olazio e del p o edi e to g oseologi o Conoscere le tesi e gli argomenti etico-politici Evidenziare i capisaldi della teoria dell'arte CONTENUTI: Aristotele. Aristotele e il Peripato.La classificazione delle scienze. MOD. 5- La filosofia ellenistica OBIETTIVI: Conoscere la Grecia e il mondo antico dalla fine del IV secolo a.C. al III secolo d.C. Tratteggiare il tema della felicità e del piacere nella società ellenistica Individuare le diverse soluzioni proposte dalle scuole ellenistiche ai vari problemi filosofici, con particolare riferimento a quelli di ordine etico e gnoseologico graduale spostamento della riflessione filosofica dai temi etici ai temi religiosi Conoscere il lessico specifico della riflessione riflessione dell'età ellenistica lessico specifico della CONTENUTI: Le scuole filosofiche dell’età elle istica. Il Cinismo. Epicuro e la fo dazio e del Gia di o . Lo Stoicismo. Zenone. Lo Scetticismo. Pirrone. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 42 Plotino e il Neoplatonismo. MOD. 6- La patristica. OBIETTIVI: Conoscere la storia della diffusione del cristianesimo nel mondo occidentale (dal I al VII secolo d.C.) Cogliere i temi fondamentali del messaggio cristiano Individuare le modalità ed esiti dell'incontro tra cultura ebraico-cristiana e cultura greco-latina Definire i caratteri e la periodizzazione della patristica Tratteggiare i diversi modi di intendere il rapporto tra ricerca razionale e rivelazione cristiana Conoscere i temi fondamentali della riflessione di Agostino Conoscere il lessico specifico della prima filosofia cristiana CONTENUTI: La rivoluzione spirituale del messaggio biblico:La Bibbia, il suo messaggio e i suoi influssi sul pensiero occidentale. La patristica: S. Agostino. MOD. 7 La scolastica. OBIETTIVI: Conoscere le linee fondamentali dell'età medievale Rilevare i caratteri e periodizzazione della scolastica Cogliere il tema del rapporto tra fede e ragione Analizzare le dimostrazioni dell'esistenza di Dio Conoscere i tratti caratteristici del pensiero di Tommaso Individuare i motivi e modi della crisi e della fine della scolastica Conoscere il lessico della filosofia cristiana medievale CONTENUTI: La Scolastica: S.Anselmo e S.Tommaso PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 43 3 O^ PROGRAMMAZIONE MODULARE FILOSOFIA FINALITÀ EDUCATIVE Sviluppare le consapevolezza della propria autonomia e l‟esigenza di una interpretazione critica della realtà Educare allo spirito problematico e all‟equilibrio critico-razionale nell‟argomentazione e nella propria condotta individuale Educare al rispetto dei principi della legalità come fondamento della convivenza civile e democratica Educare al dialogo, allo spirito di tolleranza e al rispetto per le diversità culturali OBIETTIVI DIDATTICI Orientarsi nell‟individuazione e nello studio dei grandi temi del pensiero filosofico Saper analizzare un testo filosofico Conoscere e personalizzare i contenuti proposti Comprendere e creare nessi argomentativi Comprendere i collegamenti pluridisciplinari Esporre in modo chiaro e corretto, con il supporto di un lessico specifico METODOLOGIA Creare un clima di comunicazione e di fiducia atto a garantire un corretto pluralismo di idee, atteggiamenti e opzioni rispetto ai problemi in discussione Attualizzare gli argomenti di studio con riferimento a temi e questioni propri della cultura e della società di oggi, onde favorire l‟interesse e la partecipazione attiva degli studenti Promuovere negli alunni un‟autonoma ed autentica riflessione e l‟abito della discussione in gruppo Articolare il programma in moduli mono- e pluridisciplinari, coerenti con le finalità e gli obiettivi della programmazione ATTIVITÀ Lezioni frontali Discussioni guidate Ricerche individuali e di gruppo Riflessione e dialogo su problematiche significative, anche con la presenza di esperti esterni Partecipazione a momenti culturali organizzati dalla scuola e/o dal territorio Visite guidate e/o viaggio d‟istruzione STRUMENTI DIDATTICI Libri di testo: 1. Abbagnano, Fornero - Fare Filosofia. Autori Vol. II - Paravia 2. Massaro, Fornero - Fare Filosofia. Temi Vol. II - Paravia Testi disponibili nella biblioteca d‟istituto Materiali videografici disponibili nella videoteca d‟istituto STRUMENTI E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Verifiche orali (almeno due per quadrimestre per ciascun allievo) Interventi e riflessioni degli studenti nel dialogo educativo Ricerche e approfondimenti, individuali o di gruppo Griglia di valutazione approntata dal Dipartimento di Filosofia e Storia Il docente Prof. Pasquale CRUCITTI PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 44 3^ O PROGRAMMAZIONE MODULARE STORIA FINALITÀ EDUCATIVE Acquisire il senso di appartenenza ad una collettività storicamente determinata Acquisire una capacità di indagine applicabile a tutti gli ambiti di studio Educare al rispetto dei principi della legalità come fondamento della convivenza civile e democratica Educare al dialogo, allo spirito di tolleranza e al rispetto per le diversità culturali OBIETTIVI DIDATTICI Conoscere i contenuti proposti e saperli inquadrare nelle coordinate del tempo e dello spazio Avere consapevolezza di come si determina un fatto storico e di come lo si interpreta Individuare i rapporti possibili tra i sistemi materiali e gli sviluppi culturali Riconoscere la complessità del fatto storico come risultato di un processo di lunga durata Riconoscere nei testi (manuali, fonti, saggi storici) gli elementi fattuali, interpretativi ed operazionali Individuare gli elementi di una società e dello Stato Utilizzare un linguaggio vario e specifico METODOLOGIA Creare un clima di comunicazione e di fiducia atto a garantire un corretto pluralismo di idee, atteggiamenti e opzioni rispetto ai problemi in discussione Attualizzare gli argomenti di studio con riferimento a temi e questioni propri della cultura e della società di oggi, onde favorire l‟interesse e la partecipazione attiva degli studenti Promuovere negli alunni un‟autonoma ed autentica riflessione e l‟abito della discussione in gruppo Articolare il programma in moduli mono- e pluridisciplinari, coerenti con finalità ed obiettivi della programmazione ATTIVITÀ Lezione frontale Discussione guidata Ricerche individuali e di gruppo Riflessione e dialogo su problematiche significative, anche con la presenza di esperti esterni Partecipazione a momenti culturali organizzati dalla scuola e/o dal territorio Visite guidate e/o viaggio d‟ istruzione STRUMENTI DIDATTICI Libro di testo: 1. Cattaneo, Canonici, Vittoria – Manuale di Storia (Vol. 1I) - Zanichelli Testi disponibili nella biblioteca d‟istituto Materiali videografici disponibili nella videoteca d‟istituto STRUMENTI E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Verifiche orali (almeno due per quadrimestre per ciascun allievo) Interventi e riflessioni degli studenti nel dialogo educativo Ricerche e approfondimenti, individuali o di gruppo Griglia di valutazione approntata dal Dipartimento di Filosofia e Storia Il docente Prof. Pasquale CRUCITTI PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 45 Programmazione didattico - educativa di Lingua inglese della classe 3° sez. O A.S. 2013-2014 FINALITA‟ in relazione al PECUP e agli Assi Culturali Acquisire una formazione equilibrata nel versante umanistico e scientifico Potenziare le competenze comunicative in L2 al fine di: utilizzare L2 per i principali scopi comunicativi e operativi; facilitare, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture ; favorire la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro. FINALITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE Per contribuire al pieno sviluppo della personalità dell‟allievo, l‟insegnamento della lingua inglese favorirà: Formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà in un‟educazione interculturale e acquisizione di competenze civili; Educazione al cambiamento derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le modificazioni culturali della comunità che la usa; Riflessione sull‟importanza della lingua come strumento di comunicazione; Potenziamento ed affinamento delle capacità comunicative e relazionali applicabili in contesti differenti; Ampliamento della riflessione sulla propria lingua e cultura attraverso l‟analisi comparativa con altre lingue e culture. L‟insegnamento della lingua inglese nel triennio intende proseguire le linee direttive tracciate nel biennio, tenendo conto della più ampia gamma di competenze degli studenti, del loro grado di maturità, dei lori interessi culturali. Per cui lo studio della lingua si propone, in armonia con le altre discipline, in modo particolare con lo studio della lingua italiana, di favorire: Il consolidamento e l‟ampliamento della competenza comunicativa acquisita precedentemente; Lo sviluppo delle modalità generali del pensiero attraverso la riflessione sul linguaggio; L‟analisi delle diverse tipologie di testi scritti per un corretto approccio al testo letterario come pure ad un testo di carattere generale o scientifico; Lo sviluppo di interessi ed atteggiamenti plurilingui; L‟opportunità di studio dei contenuti da diverse prospettive; La completa acquisizione di un metodo di studio. AREA METODOLOGICA Competenze di cittadinanza Imparare ad imparare Comunicare Collaborare e partecipare Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare l‟interpretazione Relazionarsi con culture e tradizioni diverse Risolvere problemi PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 46 AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA Acquisire competenze linguistiche e culturali relative al mondo della lingua straniera ( Livello B2) Arricchire la propria competenza e consapevolezza letteraria attraverso l‟integrazione e il confronto tra la letteratura straniera e quella italiana Comunicare con persone di diversa nazionalità, usando l‟inglese come lingua veicolare, nei rapporti interpersonali , nel mondo dello studio e del lavoro Conformemente alle nuove Indicazioni Nazionali Licei, lo studente, nel corso del secondo Biennio, dovrà acquisire strutture, modalità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. Obiettivi Specifici di Apprendimento comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali e scritti di varia tipologia e genere su argomenti noti concreti e astratti, d‟interesse personale e di attualità; riferire fatti e descrivere fenomeni e situazioni con un uso del lessico pertinente e progressivamente più ampio in testi orali e scritti, strutturati e coesi, con particolare attenzione alla fluency ; sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata agli interlocutori e al contesto; riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e sugli usi linguistici, anche per acquisire la consapevolezza delle analogie e differenze tra L2 e L1; riflettere sulle conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera per lo studio di altre lingue. Conoscere gli aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento agli ambiti letterario, artistico e scientifico. Sviluppare le capacità di analisi, sintesi e coordinamento delle conoscenze; Riconoscere i generi testuali e, al loro interno, le costanti che li caratterizzano; Acquisire il senso critico e maturità di giudizio per interpretare autonomamente eventi, problematiche, tendenze. Gli studenti, quindi, dovranno essere in grado di saper formulare giudizi critici su testi e autori e saper descrivere personaggi e situazioni anche in chiave interpretativa, analizzandoli e collocandoli in un contesto storico-culturale. Il punto di partenza per lo studio della letteratura sarà la lettura del testo, che attraverso l‟analisi e la ricerca si allargherà al contesto del periodo, delle altre culture, degli altri autori che hanno affrontato il genere o il tema in questione, ecc. Nello studio della letteratura si considererà: lo sviluppo del sistema letterario; la dominanza di un genere in un determinato periodo; l‟evoluzione di un genere attraverso varie epoche; ecc. Le unità relative all‟ apprendimento linguistico grammaticale saranno trattate privilegiando le abilità orali di ascolto e lettura e di produzione scritta e orale. Per la lettura si farà ricorso alle tecniche di “skimming” e “scanning” e la lettura analitica, per la comprensione più dettagliata del testo. Una particolare attenzione sarà rivolta alle principali strutture linguistiche e al lessico. Obiettivi Minimi ABILITA‟/CAPACITA‟ Saper ascoltare, comprendere, leggere e riprodurre messaggi comunicativi (livello B1) PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 47 Saper porre domande e rispondere in modo sintetico e corretto Saper essere in grado di riassumere e sintetizzare, in forma orale e scritta un argomento Essere capace di comprendere, anche in modo elementare un testo letterario Saper esporre i contenuti dopo averne ascoltato la spiegazione CONOSCENZE LANGUAGE Present Tenses Past Tenses ( + Past Perfect) Future Tenses Modal verbs LITERATURE Introduction to the history of the English language and culture Poetry as a literary genre: the ballad and the sonnet Humanism and Renaissance The origins of the theatre as a literary genre La seguente programmazione modulare precisa le competenze, le capacità/abilità, le conoscenze grammaticali e lessicali, letterarie, artistiche e scientifiche (CLIL) che l‟alunno dovrà acquisire alla fine della TERZA CLASSE. Si specifica che, per quanto attiene all‟aspetto letterario, si farà particolare riferimento al periodo compreso tra le origini e il 17° secolo, ivi comprendendo le tematiche scientifiche ed artistiche ad esso relative. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 48 COMPETENZE Comprendere (ascoltare ed elaborare) una varietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso vari canali Comprendere (leggere ed elaborare) testi scritti di vario genere, cogliendone le linee essenziali e i particolari più significativi Comprendere e contestualizzare testi letterari di epoche diverse Produrre testi orali e scritti, su una varietà di argomenti noti Saper cogliere differenze ed analogie tra la propria realtà culturale e quella dei paesi anglofoni I QUADRIMESTRE: 50 ORE ( MODULI 1 – 2 ) Primo bimestre: Ottobre-Novembre ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE TEMPI Linguistiche, letterarie e CLIL Sostenere Present and past tenses 8 ore (ottobre: 4 ore; conversazioni Phrasal verbs novembre: 4 ore) funzionali al contesto e Adjectives: appearance, alla situazione di clothes, personality comunicazione, Jobs and CVs stabilendo rapporti 8 ore (ottobre: 4 ore; interpersonali novembre: 4 ore) The birth of the Nation The Celts Celtic Britain 2 ore ( ottobre: 1 ora; novembre: 1 ora) The Romans Parafrasare, riferire e/ o Anglo-Saxon culture dialogare in situazioni The Vikings note e/ o improvvisate e discuterne 8 ore (ottobre: 4 ore; THEMES: novembre: 4 ore) Freedom and loyalty Distinguere e usare i The hero vari registri linguistici The monster Good vs evil Beowulf: a primary epic The feudal society The Norman Conquest and feudalism The Medieval world Henry II, reforms and Becket Kings, Magna Carta and Parliament Literary production: Medieval Drama The Medieval Ballad The Medieval narrative poem Popular ballads Geoffrey Chaucer: The Canterbury Tales: General Prologue “The wife of Bath” “The Prioress” “The Poor Parson” “The miller” THEME: The chivalric ideal The woman The religious figures The middle class Science: The PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 49 Environment -The atmosphere - Pollution -The water cycle Analizzare e confrontare testi letterari e produzioni artistiche provenienti da lingue/ culture diverse Usare L2 nello studio di argomenti basilari provenienti da discipline non linguistiche caratterizzanti il liceo scientifico (CLIL) Utilizzare le nuove tecnologie dell‟informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio . Verifiche scritte 1 ora Secondo bimestre: Dicembre-Gennaio COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ Comprendere (ascoltare ed elaborare) una varietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso vari canali Sostenere conversazioni funzionali al contesto e alla situazione di comunicazione, stabilendo rapporti interpersonali CONOSCENZE TEMPI Linguistiche, letterarie e CLIL Future forms 6 ore ( dicembre: 3 Phrasal verbs ore; gennaio: 3 ore) Comparatives Articles THE RENAISSANCE The Tudors Renaissance poetry The English sonnet Comprendere (leggere Thomas Wyatt “I find ed elaborare) testi Parafrasare, riferire e no peace” scritti di vario genere, dialogare in situazioni William Shakespeare cogliendone le linee note e/ o improvvisate PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 50 12 ore ( dicembre: 6 ore; gennaio: 6 ore) 2 ore ( dicembre: 1 ora; gennaio: 1 ora) essenziali e i particolari più significativi e discuterne “My mistress‟ Eyes” Distinguere e usare i vari registri linguistici Science: The environment. -The water cycle -Climate changes Comprendere e contestualizzare testi letterari di epoche diverse Analizzare e confrontare testi letterari e produzioni Produrre testi scritti e artistiche provenienti orali su una varietà di da lingue/ culture argomenti noti diverse Saper usare L2 nello studio di argomenti basilari provenienti da Saper cogliere differenze ed analogie discipline non linguistiche tra la propria realtà culturale e quella dei caratterizzanti il liceo scientifico (CLIL) paesi anglofoni Utilizzare le nuove tecnologie dell‟informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio Verifiche scritte 2 ore Letter.-Gramm.-CLILProve scritte Approfondimento e/o Pause didattiche TOTALE 28+14+2+3= 47 ore PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 51 3 ore 50 ore SECONDO QUADRIMESTRE: 49 ORE (MODULI 3-4) Terzo bimestre: Febbraio- Marzo COMPETENZE ABILITÀ/CAPACI TÀ Comprendere (ascoltare ed elaborare) una varietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso vari canali Sostenere conversazioni funzionali al contesto e alla situazione di comunicazione, stabilendo rapporti interpersonali CONOSCENZE Linguistiche, Letterarie, CLIL Present and past habits “‟d prefer e „d rather” Linkers Phrasal verbs Renaissance drama The world of Theatre: Christopher Marlowe Doctor Faustus Comprendere William Shakespeare (leggere ed elaborare) Parafrasare, rferire e Romeo and Juliet testi scritti di vario dialogare in situazioni Hamlet Macbeth genere, cogliendone note e/o The Tempest le linee essenziali e i improvvisate, e/ o A Midsummer Night‟s particolari più discuterne Dream significativi Distinguere e usare i vari registri linguistici Science: The Cell. Comprendere e contestualizzare testi -Parts of a cell letterari di epoche -What is DNA? diverse Produrre testi orali e scritti e su una varietà di argomenti noti Saper cogliere differenze ed analogie tra la propria realtà culturale e quella dei paesi anglofoni TEMPI 7 ore ( febbraio: 4 ore; marzo: 3 ore) 14 ore ( febbraio: 8 ore; marzo: 6 ore) 2 ore (febbraio: 1 ora; marzo: 1 ora) Analizzare e confrontare testi letterari e produzioni artistiche provenienti da lingue/ culture diverse Utilizzare le nuove tecnologie dell‟informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio Verifiche scritte PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 52 1 ora Quarto bimestre: Aprile-Maggio COMPETENZE ABILITÀ/CAPACIT À Comprendere (ascoltare ed elaborare) una varietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso vari canali Sostenere conversazioni funzionali al contesto e alla situazione di comunicazione, stabilendo rapporti interpersonali CONOSCENZE Linguistiche, Letterarie, CLIL Narrative tenses with Past Perfect Continuous; Participle Clauses Modals Countable Uncountable Quantifiers TEMPI 7 ore ( aprile: 3 ore; maggio: 4 ore) 13 ore ( aprile: 6 ore; maggio: 7 ore) Comprendere (leggere ed elaborare) testi scritti di vario genere, cogliendone le linee essenziali e i particolari più significativi Parafrasare, riferire e dialogare in situazioni note e/o improvvisate e discuterne Distinguere e usare i vari registri linguistici Comprendere e contestualizzare testi letterari di epoche diverse A time of upheavel: The Civil War- The Stuart Dynasty Poetry John Donne John Milton Science:The Cell -Genetically modified foods -Interaction between genes and environment Produrre testi orali e scritti, su una varietà di argomenti noti Analizzare e confrontare testi letterari e produzioni artistiche provenienti da lingue/ culture diverse Saper cogliere differenze ed analogie tra la propria realtà culturale e quella dei paesi anglofoni Usare L2 nello studio di argomenti basilari provenienti da discipline non linguistiche caratterizzanti il liceo scientifico (CLIL) Utilizzare le nuove tecnologie dell‟informazione e PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 53 2 ore ( aprile: 1 ora; maggio: 1 ora) della comunicazione per approfondire argomenti di studio Verifiche scritte Letter.-Gramm.-CLILProve scritte Recupero e/o Approfondimento TOTALE 2 ore 26+14+2+3= 46 ore 3 ore 49 ore Metodologia Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante riferimento ad un approccio comunicativo di tipo funzionale-situazionale. Gli alunni saranno continuamente coinvolti in attività singole, di gruppo e collettive e le lezioni si svolgeranno prevalentemente in lingua straniera, tenendo ovviamente conto della capacità di comprensione della classe. L‟articolazione di ogni unità didattica metterà in atto strategie volte allo sviluppo equilibrato delle quattro abilità. Gli alunni saranno sempre resi consapevoli delle fasi del loro processo d‟apprendimento, nella prospettiva di una sempre maggiore autonomia di lavoro e di giudizio sul proprio operato. Si introdurranno argomenti di civiltà nei vari aspetti sociali, culturali, ecc. nonché argomenti di attualità scelti dagli stessi allievi. L‟educazione letteraria partirà da un lavoro di introduzione al testo letterario, che implica una definizione di possibili strumenti di analisi: nozioni come il narratore, l‟intreccio, il tema, il valore “metaforico” di un‟espressione, le figure retoriche, ecc. La letteratura si studierà in ordine cronologico e per generi letterari (romanzo, poesia e teatro); inoltre, si affronterà lo studio della letteratura attraverso la discussione di tematiche oggetto dei contenuti proposti. Si cercherà di lavorare in classe cooperando con i docenti delle altre discipline attraverso l‟approccio CLIL analizzando aspetti lessicali e strutturali dei linguaggi specialistici. Per quanto riguarda gli strumenti di lavoro si farà uso dei libri di testo, dei CD e DVD nonchè di materiale autentico (depliants, riviste, giornali, ecc.) e digitale. Si favorirà inoltre, la partecipazione degli allievi ad attività extracurriculari come le rappresentazioni teatrali in lingua inglese considerate occasioni importanti sul piano didattico e formativo. Particolare attenzione sarà rivolta al potenziamento di lingua inglese per gli allievi più capaci con la possibilità di partecipare a corsi PET per la certificazione di livello B1. Nel primo quadrimestre sarà affiancata al docente interno, per un‟ora alla settimana, un‟assistente di lingua per il potenziamento delle abilità di “listening” e “speaking”. Inoltre agli allievi si darà la possibilità di partecipare ad uno stage all‟estero della durata di una settimana circa, così come proposto dal dipartimento di lingue. Attività Pre-ascolto Ascolto Lettura Comprensione Osservazione ed analisi Rielaborazione Consultazione di libri di testo Organizzazione e-o sviluppo di schemi logici Analisi, sintesi e rielaborazione personale guidata Acquisizione di contenuti PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 54 -Produzione orale e scritta -Spettacoli teatrali in lingua -Stage all‟estero - Progetto Mun Mezzi e strumenti -Libri di testo -Registratore -Lettore CD e DVD -Cassette, video cassette, CD e DVD -Laboratorio multimediale -Documenti originali -Giornali Verifica e Valutazione Le prove di lingua straniera, sia scritte che orali, verificano la competenza linguistica raggiunta dagli studenti. Le prove scritte, in numero di tre per quadrimestre, propongono esercizi diversificati mirati alla misurazione di: 1. competenza lessicale 2. correttezza ortografica 3. conoscenza strutture grammaticali 4. competenza comunicativa 5. comprensione 6. capacità espositiva 7. acquisizione tematiche culturali programmate Le prove orali privilegiano il dialogo studente-insegnante, studente-studente e tendono a verificare in primo luogo la comprensione e la competenza comunicativa, quindi la correttezza grammaticale e fonetica, oltre che l‟acquisizione delle tematiche culturali programmate. E‟ prassi consolidata, come è evidente, verificare più abilità contemporaneamente (ciò non esclude che si possano anche utilizzare prove mirate a misurare singole abilità), anche se le verifiche scritte tendono a verificare specialmente le abilità della lettura e della scrittura, mentre quelle orali soprattutto il parlare e l‟ascoltare. La valutazione finale dell‟allievo rappresenterà la sintesi tra il risultato delle prove scritte (compiti in classe in numero di almeno due per alunno per quadrimestre) e di quelle orali (interrogazioni, almeno due per alunno per quadrimestre), il progresso rispetto ai livelli di partenza e di tutti gli altri elementi utili che emergono dal suo comportamento generale: frequenza, interesse, partecipazione, impegno, ecc. Obiettivi Didattici Conoscenze morfosintattiche e lessicali Abilità: Ascoltare Prove scritte Test oggettivi Prove orali Esercizi grammaticali e lessicali Dettati, test di comprensione Leggere Prove di lettura (globale, esplorativa, analitica) con verifica scritta (griglie, risposte Prove di ascolto con verifica orale o compilazione griglie Prove di lettura con verifica orale (risposte chiuse, controllo fonetico) PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 55 chiuse) Role-play, riassunti, risposte, resoconti e analisi di testi scritti Parlare Produzione personale(domande aperte, dialoghi guidati e non, riassunti, paragrafi descrittivi e narrativi, email, quesiti a risposta chiusa sugli argomenti letterari e scientifici svolti), La griglia di valutazione, scritta e orale, è allegata alla presente programmazione. Tempi I tempi previsti nella programmazione sono da ritenersi indicativi, in quanto potrebbero subire variazioni nel corso dell‟anno scolastico. Recupero e potenziamento Alla fine di ogni attività didattica (unità didattica/ percorso/modulo), i docenti attiveranno modalità rapide di verifica (interrogazioni brevi, test/dibattiti) al fine di verificare i ritmi di apprendimento ed il raggiungimento delle competenze. In caso di alunni in difficoltà, si attiveranno interventi di recupero, in linea con quanto stabilito nel POF d‟Istituto. Reggio Calabria lì, 22/10/2013 Scrivere La docente Caterina Maria Festa PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 56 A.S.2013/2014 PROGRAMMAZIONE CLASS: III^ O Programmazione didattico-formativa Nuclei fondanti di programmazione Linee metodologiche generali Verifica e valutazione Griglie di valutazione della prova scritta Docente: Prof.: Quattrone Sergio F.sco Disciplina: Scienze Naturali Materia: Chimica-Biologia PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-FORMATIVA PER CLASSI PARALLELE (secondo biennio) Classi: TERZA – QUARTA Materie : BIOLOGIA - CHIMICA - SCIENZE DELLA TERRA RISULTATI GENERALI DI APPRENDIMENTO AREA METODOLOGICA Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori e universitari(AAR - II- P) Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti (AII) Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle discipline oggetto di studio (ICR - AII) A (Livello 1 – avanzato - Voto 9 - 10) Ha sviluppato una consapevole personalità e sensibilità nell‟integrare il sapere scientifico con quello umanistico attraverso la conferma del metodo scientifico, della ricerca, della cura dell‟oggettività . Ha maturato una formazione culturale, sociale e civile, partecipando attivamente e costruttivamente alla vita scolastica Organizza i contenuti e le varie attività di laboratorio in modo autonomo e creativo ed anche in gruppo, selezionando le informazioni, costruendo mappe concettuali, grafici ed effettuando complesse associazioni logiche. Sa impiegare il tempo in maniera ottimale, pianificando il lavoro e PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 57 verificandone i risultati. B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8 ) Ha acquisito una discreta consapevolezza delle proprie potenzialità, partecipa attivamente alla vita scolastica, maturando un‟adeguata formazione culturale. Organizza i contenuti e le varie attività laboratoriali in modo autonomo, selezionando le informazioni e costruendo mappe concettuali e grafici. Sa pianificare il lavoro in modo soddisfacente. C (Livello 3 – base -Voto 6) Ha acquisito un‟adeguata consapevolezza delle proprie potenzialità, maturando una formazione culturale essenziale. Se guidato, organizza i contenuti e le varie attività laboratoriali, selezionando le informazioni, utilizzando mappe concettuali. Sa pianificare il lavoro, dietro precise indicazioni. AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui (CP - II) Acquisire l‟abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni (II – RP) Essere in grado di interpretare i contenuti delle diverse forme della comunicazione (II – CAII) A (Livello 1 – avanzato – Voto 9 -10) Sa ascoltare e operare collegamenti, si esprime con un linguaggio scientifico chiaro e rigoroso, strutturando il discorso in modo logico, ordinato e coerente. Coglie pienamente il messaggio di un testo scientifico complesso, di un problema o di un prodotto multimediale. Interviene in modo pertinente nel dialogo e nella discussione, pone domande e fornisce risposte scritte e orali appropriate ed articolate sugli argomenti trattati. Padroneggia l‟uso degli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento. B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8) Si esprime con un linguaggio scientifico chiaro e complessivamente appropriato, con una strutturazione logica abbastanza ordinata del discorso. Sa ascoltare, cogliere e collegare complessivamente i nuclei fondanti di un testo scientifico, di un problema o di un prodotto multimediale, intervenire adeguatamente nel dialogo e nella discussione, porre domande e fornire risposte scritte e orali pertinenti agli argomenti trattati, ad un problema o ad un prodotto multimediale. Utilizza gli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento. C (Livello 3 – base – Voto 6) Si esprime con un linguaggio chiaro e sufficientemente corretto. Sa ascoltare, intervenire, se guidato, nel dialogo e nella discussione. Comprende almeno gli snodi logici fondamentali e lo scopo esplicito di un testo scientifico, di un semplice problema o di un prodotto multimediale. Utilizza occasionalmente gli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento. AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l‟interazione comunicativa in vari contesti, modulando tali competenze a seconda dei diversi scopi (II) Saper leggere e comprendere testi scientifici complessi cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato. (II – C- AII) Curare l‟esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti (II – C) Saper utilizzare le tecnologie dell‟informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare (II – C) A (Livello 1 – avanzato – Voto 9 - 10) Sa argomentare una tesi con una terminologia adeguata ed appropriata secondo criteri di pertinenza, coerenza e consequenzialità. Produce, analizza e interpreta in modo autonomo testi scientifici complessi con coerenza e coesione, individuandone le principali caratteristiche in rapporto al contesto storico-culturale di riferimento. Compone testi scientifici e relazioni di laboratorio corretti con un linguaggio scientifico rigoroso, ricercando e selezionando le informazioni in modo articolato e con PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 58 approfondimenti personali, organizzando e pianificando le informazioni all‟interno di una struttura complessa e originale. B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8) Sa formulare una tesi ed esprimerla in modo coerente. Produce, analizza e interpreta testi scientifici abbastanza coerenti e coesi, individuandone le principali caratteristiche in rapporto al contesto storico-culturale di riferimento. . Compone in modo autonomo testi scientifici e relazioni di laboratorio corretti con un linguaggio scientifico preciso e puntuale, ricercando e selezionando le informazioni C (Livello 3 – base – Voto 6 ) Organizza l‟esposizione con un lessico adeguato ed in una forma grammaticalmente corretta. Produce, analizza e interpreta testi scientifici semplici, individuandone le principali caratteristiche Guidato, compone testi scientifici e relazioni di laboratorio corretti con un linguaggio preciso, ricercando e selezionando le informazioni in modo appropriato, organizzando e pianificando le medesime all‟interno di una struttura semplice AREA STORICO-UMANISTICA Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell‟ambito più vasto della storia delle idee (II – ICR – AII) Utilizzare metodi, concetti e strumenti per la lettura del territorio e l‟analisi della società contemporanea ( II – ICR – AII) Contribuire alla formazione di personalità autonome, responsabili e produttive nei compiti sociali, culturali e civili (CP -II) Prendere coscienza che, nella società in cui viviamo, una formazione scientifica è indispensabile per le scelte che il cittadino deve compiere (AII-AAR) Acquisire capacita‟ di pensare per modelli diversi e individuare alternative possibili, anche in rapporto alla richiesta di flessibilità del pensare che nasce dalle attuali trasformazioni scientifiche e tecnologiche(AII-AAR) Leggere ed analizzare documenti normativi in relazione al territorio (C ) Rafforzare comportamenti atti alla tutela ambientale e della propria salute ( AAR ) A (Livello 1 – avanzato – Voto 9 - 10) Individua temi, argomenti e idee sviluppate dai principali scienziati italiani, confrontandoli con altre tradizioni culturali B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8) Inquadra correttamente gli scienziati ed i testi scientifici nel contesto di riferimento. Effettua opportuni collegamenti con una certa autonomia C (Livello 3 – base – Voto 6) Opportunamente guidato, riesce ad inquadrare gli scienziati ed i testi scientifici nel contesto di riferimento AREA SCIENTIFICA –MATEMATICA - TECNOLOGICA Possedere i contenuti fondamentali delle scienze naturali, matematiche e fisiche padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate (II – P) Essere in grado di utilizzare strumenti informatici nelle attività di studio, di approfondimento e nell‟individuazione di procedimenti risolutivi ( II – P – RP) Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell‟ambiente che ci circonda (AII) Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull‟ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell‟energia (AII) Saper cogliere le interazioni tra le esigenze di vita e i processi tecnologici (AII) A (Livello 1 – avanzato – Voto 9 - 10) Individua, spiega e applica in modo coerente e critico conoscenze scientifiche in una pluralità di situazioni di vita complesse. Sa raccogliere, elaborare e collegare dati, organizzare tabelle, costruire grafici, ricavare leggi, utilizzando strumenti informatici anche nell‟individuazione di PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 59 procedimenti risolutivi. Sa esprimere con un‟espressione matematica la descrizione linguistica di un fenomeno naturale. Identifica relazioni tra fenomeni fisici chimici, biologici, geologici, astronomici con esperienze quotidiane e sa stabilire rapporti di causa-effetto nell‟ambito delle grandezze coinvolte in un fenomeno, osservabile anche in un‟esperienza di laboratorio B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8) Individua, spiega e utilizza le conoscenze scientifiche e i processi cognitivi connessi, in situazioni abituali. Sa raccogliere, elaborare ed eventualmente collegare dati, organizzare tabelle, costruire grafici, utilizzando strumenti informatici. Sa convertire nella lingua italiana una legge espressa matematicamente. Identifica relazioni tra fenomeni fisici chimici, biologici, geologici, astronomici con esperienze quotidiane e sa stabilire rapporti di causa-effetto nell‟ambito delle grandezze coinvolte in un fenomeno C (Livello 3 – base – Voto 6) Individua, e utilizza le conoscenze scientifiche e i processi cognitivi connessi, in situazioni semplici. Sa individuare i punti essenziali di una tematica e, solo se guidato, sa raccogliere ed elaborare dati. Sa descrivere con linguaggio scientifico un semplice fenomeno naturale e/o artificiale. Guidato, identifica semplici relazioni tra fenomeni fisici chimici, biologici, geologici, astronomici con esperienze quotidiane e sa stabilire possibili rapporti di causa-effetto nell‟ambito delle grandezze coinvolte in un fenomeno OBIETTIVI DISCIPLINARI GENERALI (secondo biennio) COMPETENZE Ampliare, consolidare e porre in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo propri delle discipline oggetto di studio per una spiegazione approfondita dei fenomeni Riconoscere la complessità dei fenomeni biologici, le relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi, tra sistemi diversi e le basi molecolari dei fenomeni stessi Favorire la consapevolezza critica del cammino della scienza Individuare i fondamentali processi chimici e biologici Cogliere i nessi fondamentali tra Chimica e Biologia Usare un linguaggio scientifico rigoroso Utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse Usare strumenti informatici come supporto delle attività sperimentali e nella risoluzione dei problemi Utilizzare principi, strumenti e metodi grafici come mezzi di analisi e di sintesi nell‟interpretazione della realtà Inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie e differenze Saper progettare ed eseguire esperimenti e valutarne l‟attendibilità ABILITA’ Assumere e consolidare corrette modalità di rielaborazione personale Coordinare le conoscenze e le competenze realizzando opportuni collegamenti nell‟ottica della multidisciplinarietà Saper usare autonomamente e in modo critico manuali, riviste e altre fonti di informazioni Riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze e le competenze via via acquisite per lo sviluppo di abilità logico-riflessive, critiche, di astrazione, di analisi e di sintesi Acquisire una certa propensione culturale ad un continuo aggiornamento Acquisire consapevolezza della crescente influenza dell‟uomo sull‟ambiente e dell‟importanza della prevenzione in tutti i campi scientifici CONOSCENZE Conoscere fatti, ipotesi, teorie e concetti scientifici nonché terminologie e convenzioni PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 60 STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO(secondo biennio) COMPETENZE Descrivere e saper interpretare in modo essenziale i contenuti delle discipline Esprimere nella forma orale, scritta e grafica semplici osservazioni e fenomeni Utilizzare semplici strumenti matematici ed informatici come supporto delle attività sperimentali e nelle risoluzione di semplici problemi Saper applicare quanto appreso in contesti semplici riconoscendo analogie e differenze ABILITA’ Saper usare autonomamente manuali ,riviste e altre fonti di informazioni Sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite Acquisire una certa propensione culturale ad un continuo aggiornamento Prendere coscienza che, nella società in cui viviamo, una formazione scientifica è indispensabile per le scelte che il cittadino deve compiere Acquisire la consapevolezza della crescente influenza dell‟uomo sull‟ambiente e dell‟importanza delle prevenzione in tutti i campi scientifici CONOSCENZE Conoscere i contenuti essenziali delle discipline Conoscere, possedere e interpretare, nelle linee generali, il linguaggio chimico e biologico NUCLEI FONDANTI E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA ORDINAMENTO CONTENUTI CLASSE III NUCLEI FONDANTI DI CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA Richiami e approfondimenti su argomenti di chimica relativi agli anni scolastici precedenti Nucleo fondante A: I modelli atomici Tempi Settembre Ottobre-Novembre Modulo interdisciplinare: trascendenza, pensiero laico ed autonomia della ragione Nucleo fondante B: Il sistema periodico Nucleo fondante C: I legami chimici Dicembre- Gennaio Nucleo fondante D: La classificazione e la nomenclatura chimica dei composti Febbraio - Marzo Nucleo fondante E: I minerali e le rocce Aprile - MaggioGiugno Nucleo fondante F: Le soluzioni NUCLEI FONDANTI DI BIOLOGIA Richiami e approfondimenti su argomenti di biologia relativi agli anni scolastici precedenti Settembre Nucleo fondante A : La riproduzione cellulare: mitosi e meiosi Ottobre-Novembre Nucleo fondante B: Mendel e la genetica classica Dicembre-Gennaio PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 61 Nucleo fondante C: La biologia molecolare del gene Nucleo fondante D: Le basi genetiche dell’evoluzione Febbraio - Marzo Aprile - MaggioGiugno Nucleo fondante E: Selezione naturale e origine delle specie Nucleo fondante F: L’ecologia CHIMICA NUCLEO FONDANTE A: LE PARTICELLE DELL’ATOMO E I MODELLI ATOMICI PREREQUISITI Spiegare le caratteristiche macroscopiche delle trasformazioni fisiche e chimiche mediante il modello cinetico-molecolare della materia Definire il concetto di atomo, molecola, ione OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Descrivere la natura delle particelle elementari che compongono l’atomo. Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo. Confrontare modelli atomici diversi ABILITA’ Spiegare le proprietà delle tre particelle che compongono l’atomo. Confrontare i modelli atomici di Thomson e di Rutherford. Identificare gli elementi della tavola periodica mediante il numero atomico e stabilire la massa atomica degli isotopi componenti. Descrivere le principali trasformazioni del nucleo Descrivere la duplice natura ondulatoria e corpuscolare della luce. Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell‟atomo. Usare il concetto dei livelli di energia quantizzati per spiegare lo spettro a righe dell‟atomo. Rappresentare la configurazione elettronica di un elemento. Identificare le basi sperimentali della struttura a livelli e sottolivelli di energia dell‟atomo. CONOSCENZE Le particelle dell‟atomo La scoperta delle particelle subatomiche Modello planetario dell'atomo Le trasformazioni del nucleo-Tipi di decadimento radioattivo L‟energia nucleare –Fissione e fusione nucleare La doppia natura della luce Il modello di Bohr dell‟atomo di idrogeno Il modello quantomeccanico e i numeri quantici. La configurazione elettronica degli elementi. Modulo interdisciplinare Trascendenza pensiero laico ed autonomia della ragione Competenze Descrivere il modello planetario Abilità Confrontare la teoria copernicana sostenuta da Galileo Galilei e il modello atomico di Rutherford Conoscenze PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 62 Pensiero laico e influenze religiose ATTIVITÀ DI LABORATORIO Saggi alla fiamma NUCLEO FONDANTE B: IL SISTEMA PERIODICO PREREQUISITI Conoscere il concetto di elemento chimico OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Identificare gli elementi attraverso il loro numero atomico e mediante le proprietà intensive di ciascun elemento. ABILITA’ Discutere sullo sviluppo storico del concetto di periodicità Spiegare la relazione fra struttura elettronica e posizione degli elementi sulla tavola periodica Descrivere le principali proprietà periodiche che confermano la struttura a strati dell‟atomo Descrivere le principali proprietà di metalli, non metalli e semimetalli CONOSCENZE Classificazione degli elementi Il sistema periodico di Mendeleev La moderna tavola periodica La struttura della tavola periodica Le proprietà periodiche degli elementi Metalli, non metalli e semimetalli ATTIVITÀ DI LABORATORIO Proprietà metalliche e non metalliche (conducibilità, comportamento acido-base) NUCLEO FONDANTE C : I LEGAMI CHIMICI PREREQUISITI Conoscere e spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell‟atomo Identificare gli elementi attraverso le loro proprietà periodiche OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Spiegare la struttura delle sostanze che presentano legame ionico, legame covalente e legame metallico. Utilizzare le diverse teorie sui legami chimici per spiegare le proprietà e le strutture delle molecole. Spiegare le proprietà fisiche dei materiali sulla base delle interazioni microscopiche fra atomi, ioni e molecole e della loro struttura cristallina. ABILITA’ Saper riconoscere i vari tipi di legami e metterli in relazione con alcune proprietà delle sostanze Essere in grado di applicare la regola dell'ottetto per la formazione dei legami chimici Descrivere e interpretare semplici strutture molecolari Saper riconoscere la geometria delle molecole Spiegare la teoria del legame di valenza e l’ibridazione. Descrivere la teoria degli orbitali molecolari. Disegnare le strutture elettroniche delle principali molecole Confrontare le forze di attrazione interatomiche (legame ionico, legame covalente e legame metallico) con le forze intermolecolari. Spiegare le differenze nelle proprietà fisiche dei materiali, dovute alle interazioni interatomiche PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 63 e intermolecolari. Classificare i solidi in base alle interazioni fra atomi e fra molecole. CONOSCENZE La regola dell‟ottetto Legami covalente, ionico e metallico Legami intermolecolari, proprietà e classificazione dei solidi Molecole polari e apolari Geometria delle molecole La teoria VSEPR Il legame chimico secondo la meccanica quantistica Gli orbitali molecolari sigma e pi-greco L‟ibridazione degli orbitali atomici ATTIVITÀ DI LABORATORIO La geometria delle molecole con l‟utilizzo di modelli molecolari Classificazione sperimentale delle sostanze polari e non polari NUCLEO FONDANTE D: LA CLASSIFICAZIONE E LA NOMENCLATURA CHIMICA DEI COMPOSTI PREREQUISITI Conoscere il nome degli elementi e il relativo simbolo chimico Conoscere i vari tipi di legami chimici OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Utilizzare le formule dei composti inorganici per classificarli secondo le regole della nomenclatura sistematica e tradizionale ABILITA’ Classificare i composti secondo la natura ionica, molecolare, binaria, ternaria. Assegnare il numero di ossidazione ad ogni elemento combinato. Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per denominare i composti A partire dal nome scrivere correttamente la formula di un composto. CONOSCENZE Valenza, numero di ossidazione e formule Reazioni di formazione dei composti Le regole della nomenclatura tradizionale, IUPAC e di Stock. La classificazione, le proprietà e la nomenclatura dei composti inorganici binari e ternari. ATTIVITÀ DI LABORATORIO Preparazione di composti: ossidi, anidridi, idrossidi, ossiacidi e sali NUCLEO FONDANTE E : I MINERALI E LE ROCCE PREREQUISITI Conoscere i vari tipi di legami chimici Distinguere i vari tipi di composti chimici Conoscere gli stati della materia OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Comunicare attraverso la terminologia specifica della geologia descrittiva e interpretativa, imparando a utilizzare informazioni e dati riportati nel testo e nelle figure Correlare le molteplici informazioni descrittive e metterle in relazione con l'interpretazione del fenomeno ABILITA’ Osservare e imparare a riconoscere sommariamente una roccia, a partire dall'analisi della PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 64 struttura macroscopica, per classificarla come ignea, sedimentaria e metamorfica Osservare e imparare a riconoscere sommariamente un minerale, a partire dall'analisi della struttura macroscopica, per poterlo classificare Saper descrivere il ciclo litogenetico di una roccia CONOSCENZE I minerali: caratteristiche, proprietà e classificazione Magmi e rocce magmatiche Il processo sedimentario e le rocce sedimentarie Il processo metamorfico e le rocce metamorfiche Il ciclo delle rocce ATTIVITÀ DI LABORATORIO Riconoscimento e classificazione di campioni di minerali e rocce NUCLEO FONDANTE F: LE SOLUZIONI PREREQUISITI Conoscere la differenza tra sistema omogeneo ed eterogeneo Conoscere il concetto di mole e di massa molare OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Preparare soluzioni a concentrazione nota e spiegare la solubilità nei solventi col modello cinetico-molecolare e le proprietà colligative delle soluzioni ABILITA’ Identificare le caratteristiche e le proprietà delle soluzioni e comparare i vari modi per esprimere la concentrazione Preparare soluzioni di data concentrazione (percentuale in peso e in volume, ppm, molarità, molalità). Descrivere le proprietà colligative delle soluzioni. Provare la solubilità di una sostanza in acqua o in altri solventi Costruire la curva di solubilità in acqua, in funzione della temperatura di una sostanza solida facilmente reperibile. Spiegare la solubilità nei solventi mediante il modello cinetico-molecolare della materia. Svolgere esercizi sul calcolo delle concentrazioni e sulle proprietà colligative delle soluzioni CONOSCENZE Caratteristiche delle soluzioni. Soluzioni acquose ed elettroliti. La concentrazione delle soluzioni. Le proprietà colligative La solubilità e le soluzioni sature. I colloidi. ATTIVITÀ DI LABORATORIO Riconoscimento di sostanze elettrolitiche e non. Preparazione di soluzioni a titolo noto Verifica delle proprietà colligative di una soluzione BIOLOGIA NUCLEO FONDANTE A : LA RIPRODUZIONE CELLULARE: MITOSI E MEIOSI PREREQUISITI Conoscere le strutture cellulari e le loro funzioni Conoscere nei particolari la struttura e la funzione del DNA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Essere in grado individuare nei processi di riproduzione cellulare e di riproduzione degli PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 65 organismi la base per la continuità della vita nonché per la variabilità dei caratteri che consente l‟evoluzione degli organismi viventi ABILITA’ Spiegare la funzione del processo mitotico Mettere a confronto la citodieresi delle cellule animali con quella delle cellule vegetali Distinguere tra tumore maligno e tumore benigno Descrivere lo stile di vita grazie a cui si potrebbe prevenire il cancro Analizzare i processi divisionali di mitosi e di meiosi mettendoli a confronto Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata CONOSCENZE La divisione cellulare negli organismi procarioti ed eucarioti Ciclo cellulare Mitosi Mitosi e cancro Meiosi e riproduzione sessuata Meiosi nella specie umana Errori nel processo meiotico Malattie genetiche e prevenzione ATTIVITÀ DI LABORATORIO Osservazione di preparati microscopici relativi alla riproduzione cellulare NUCLEO FONDANTE B : MENDEL E LA GENETICA CLASSICA PREREQUISITI Conoscere i processi meiotici Conoscere le caratteristiche dei gameti OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Cogliere l‟origine e lo sviluppo storico della genetica comprendendo come viene applicato il metodo scientifico in questa disciplina Acquisire i concetti di base per comprendere la trasmissione dei caratteri ereditari Essere in grado di costruire, leggere e interpretare grafici rappresentativi della trasmissione dei caratteri ereditari ABILITA’ Saper illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel Saper distinguere tra caratteri dominanti e caratteri recessivi Saper distinguere tra genotipo e fenotipo Individuare la differenza tra genotipo omozigote ed eterozigote Distinguere tra dominanza incompleta, codominanza, alleli multipli. Distinguere tra eredità poligenica e pleiotropia Spiegare perché possono comparire fenotipi completamente diversi da quelli dei genitori Descrivere le modalità di trasmissione di alcune malattie genetiche CONOSCENZE Nascita della genetica Gli esperimenti di Mendel Aspetti di genetica umana Una conferma delle teorie di Mendel Interazioni alleliche e interazioni geniche Malattie genetiche umane NUCLEO FONDANTE C : LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE PREREQUISITI Conoscere le caratteristiche e le funzioni delle proteine e degli acidi nucleici all‟interno delle cellule Conoscere la struttura e la funzione degli organuli cellulari PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 66 Conoscere i processi di divisione cellulare OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Cogliere l‟origine e lo sviluppo storico della genetica molecolare comprendendo come viene applicato il metodo scientifico in questa disciplina Acquisire la consapevolezza che tutte le informazioni per dare origine a nuove cellule sono contenute nel DNA Acquisire la consapevolezza che le informazioni contenute nel DNA sono trasformate in proteine Comprendere le complesse strategie messe in atto dalla cellula eucariote per controllare con precisione l‟espressione dei suoi geni Acquisire la consapevolezza dello stretto legame che intercorre tra espressione genica e corretto sviluppo embrionale Saper cogliere l‟importanza della ricerca scientifica per acquisire sempre nuove informazioni sugli agenti infettivi, sulle malattie e sulla loro evoluzione Disporre di una base di interpretazione della genetica di virus e batteri in modo da saper cogliere l‟importanza delle applicazioni di questa disciplina in campo medico e terapeutico Acquisire le basi per comprendere l‟importanza della regolazione genica nei batteri ABILITA’ Ripercorrere le tappe sperimentali che hanno portato a individuare nel DNA la sede dell‟informazione ereditaria Descrivere il modello di DNA proposto da Watson e Crick Illustrare il processo di duplicazione e i meccanismi di auto-correzione Spiegare in che modo sia possibile in laboratorio sintetizzare velocemente copie multiple di una catena nucleotidica tramite la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR) Spiegare in che cosa consistono i processi di trascrizione e di traduzione della sintesi proteica evidenziando la funzione dell‟RNA messaggero e del t-RNA. Spiegare perché un codone è formato da triplette di nucleotidi Utilizzare la tabella del codice genetico per mettere in correlazione i codoni dell‟ m-RNA con i rispettivi amminoacidi Distinguere tra introni ed esoni Spiegare la struttura e il meccanismo di azione di un operone nella regolazione genica dei procarioti Descrivere le diverse modalità di regolazione dell‟espressione dei geni eucarioti Spiegare lo scopo dei processi di trasformazione e di trasduzione nelle cellule batteriche Mettere a confronto un ciclo litico virale con un ciclo lisogeno Illustrare il meccanismo d‟azione dei retrovirus CONOSCENZE Le basi chimiche dell‟ereditarietà: struttura e duplicazione del DNA. Il codice genetico, la sintesi proteica e le mutazioni genetiche. La regolazione dell‟espressione genica. La genetica dei virus e dei batteri. ATTIVITÀ DI LABORATORIO Estrazione del DNA NUCLEO FONDANTE D: LE BASI GENETICHE DELL’EVOLUZIONE PREREQUISITI Conoscere la teoria cellulare Aver acquisito i concetti di autotrofo, eterotrofo, aerobio, anaerobio Conoscere i meccanismi dell‟ereditarietà Conoscere la teoria evolutiva di Darwin OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 67 COMPETENZE Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria darwiniana della selezione naturale Individuare i meccanismi responsabili dell‟incremento e della conservazione della variabilità genetica all‟interno di una popolazione ABILITA’ Spiegare quali conoscenze di genetica sono state in grado di chiarire la teoria darwiniana Distinguere tra microevoluzione e macroevoluzione Saper riconoscere i fattori evolutivi che controllano la dinamica delle popolazioni; Scrivere l‟equazione di Hardy-Weinberg conoscendo il significato delle lettere utilizzate CONOSCENZE Concetto di pool genico Ampiezza, origine, mantenimento e incremento della variabilità genetica L‟equilibrio di Hardy- Weinberg NUCLEO FONDANTE SPECIE E: SELEZIONE NATURALE E ORIGINE DELLE PREREQUISITI Conoscere i meccanismi dell‟ereditarietà Conoscere la teoria evolutiva di Darwin OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria darwiniana della selezione naturale Individuare i meccanismi responsabili dell‟incremento e della conservazione della variabilità genetica all‟interno di una popolazione ABILITA’ Descrivere gli effetti dei diversi tipi di selezione: stabilizzante, divergente e direzionale Descrivere l‟importanza del concetto biologico di specie e i meccanismi della speciazione Spiegare perché la teoria degli equilibri intermittenti ben si adatta alla documentazione fossile in nostro possesso CONOSCENZE Fattori che modificano le frequenze alleliche La selezione naturale Modelli differenti di selezione naturale L‟adattamento Concetto di specie e modalità di speciazione Isolamento genetico e modelli evolutivi Equilibri intermittenti NUCLEO FONDANTE F: L’ECOLOGIA PREREQUISITI Saper descrivere i processi legati al metabolismo energetico dei viventi, in particolare la fotosintesi e la respirazione cellulare Conoscere le caratteristiche fondamentali dei viventi e i criteri per la loro classificazione Saper leggere e interpretare grafici, tabelle e diagrammi OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Comprendere come una sola specie, quella umana, abbia influito sulla biodiversità degli habitat Comprendere l‟importanza della biodiversità e della salvaguardia degli habitat Comprendere l‟importanza di salvaguardare la variabilità delle specie e il danno ecologico che rappresenta l‟introduzione di una specie estranea in un ecosistema ABILITA’ Definire il termine ecosistema spiegando l‟importanza per la sua sopravvivenza della disponibilità di una fonte di energia primaria, di un flusso unidirezionale di energia e dello PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 68 svolgimento dei cicli biogeochimici Rappresentare graficamente una catena o una rete alimentare Saper interpretare le piramidi del flusso di energia, del numero degli organismi e della biomassa nello studio di un ecosistema Distinguere le peculiarità dei principali ecosistemi acquatici e terrestri CONOSCENZE Gli ecosistemi Il Sole come fonte di energia primaria Il flusso unidirezionale di energia Ecosistemi acquatici e terrestri LINEE METODOLOGICHE GENERALI Lezione frontale Discussione dialogica guidata Individuazione, all‟interno delle discipline, dei nuclei concettuali fondanti Braistorming Ricerca ed osservazione Esercizi applicativi, formulazione di grafici, mappe concettuali Problem solving Progettazione ed esecuzione di esperienze di laboratorio STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Creare un‟atmosfera serena e collaborativa Rendere espliciti i contenuti della programmazione ed i criteri di valutazione Indicare per ogni nucleo fondante il percorso e gli obiettivi didattici che si intendono conseguire Rendere partecipi gli alunni dei risultati delle prove di verifica scritte e orali Valorizzare le caratteristiche individuali di ciascun allievo accettando le diversità e potenziando l‟autostima di ciascuno. Valorizzare in senso educativo l‟applicazione diligente delle norme del regolamento d‟Istituto Creare rapporti costanti con le famiglie Presentare tematiche interessanti e significative adeguate alle conoscenze possedute dagli allievi Proporre attività di gruppo con simulazioni e dibattiti guidati Favorire la partecipazione attiva e consapevole alle attività didattiche e alla vita scolastica Incoraggiare e stimolare agli interventi gli alunni più timidi e riservati Alternare le lezioni frontali con quelle interattive, ove possibile, con l‟uso metodico di laboratori specifici della disciplina, con proiezioni e commento di videocassette o con la elaborazione di prodotti multimediali Seguire costantemente il processo di apprendimento dell‟allievo e informarlo dei risultati conseguiti anche attraverso la discussione degli elaborati. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 69 VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA La verifica sarà periodica e servirà ad accertare il livello di apprendimento raggiunto da ogni singolo alunno, sarà inerente agli obiettivi prefissati ed ai contenuti sviluppati. La verifica avrà lo scopo di: assumere informazioni sul processo di apprendimento-insegnamento in corso per orientarlo e modificarlo secondo le esigenze; controllare, durante lo svolgimento dell‟attività didattica, la validità del metodo adottato, delle tecniche e degli strumenti utilizzati; accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici delle varie discipline, il possesso delle conoscenze da parte degli allievi, l‟acquisizione delle competenze richieste, lo sviluppo delle capacità logico-critiche, espressive e di collegamento tra le discipline oggetto di studio; pervenire alla quantificazione del credito scolastico e formativo. Avverrà al termine dello svolgimento di un nucleo fondante o di un‟unità di apprendimento, secondo la complessità dell‟argomento o del problema o quanto meno dopo lo svolgimento della parte più significativa di essi Avrà tipologia diversa come: Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi Domande in itinere a scopo ricognitivo Prova orale Prova scritta Prova grafica Prova scritto-grafica Risoluzione di problemi Prova pratica di laboratorio Questionario Domande aperte Prove strutturate Prove semistrutturate Sviluppo di percorsi interdisciplinari Simulazioni III prova per la preparazione agli esami di Stato con prove miste relative ai percorsi interdisciplinari (a trattazione sintetica, a scelta multipla, risposta aperta) in prospettiva delle Prove Invalsi. La verifica può avvenire: in itinere, per accertare l'efficacia dell'azione didattica e quindi il coinvolgimento degli alunni; può essere: formativa, per misurare i livelli di apprendimento raggiunti alla fine di un nucleo fondante e apportare delle correzioni metodologiche dove è necessario, commisurando gli interventi alle esigenze degli allievi e consentire così anche ai più deboli di raggiungere gli standard minimi di apprendimento; sommativa, per rilevare il livello finale di preparazione. VALUTAZIONE La valutazione quadrimestrale si avvarrà di tutti i dati emersi dalle varie verifiche e dalle osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento, prendendo in considerazione le apposite griglie di valutazione allegata al presente documento. Relativamente al numero delle prove di verifica il Dipartimento propone almeno una prova scritta e due orali per alunno ogni quadrimestre. La decisione definitiva spetterà al Collegio dei Docenti che si riunirà nel mese di ottobre. I principali elementi di cui si terrà conto maggiormente nella valutazione saranno: PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 70 Grado di conoscenza dei contenuti disciplinari Approfondimento delle tematiche trattate Uso appropriato dei linguaggi specifici Capacità logiche, intuitive, critiche, di analisi, di sintesi, di rielaborazione dei concetti, di coordinamento delle conoscenze operando collegamenti nell‟ottica della multidisciplinarietà. Inoltre, verranno presi in considerazione anche i seguenti fattori: Impegno Partecipazione Raggiungimento degli standard minimi Progressi rispetto alla situazione di partenza Livelli di maturazione e di inserimento sociale raggiunti . Qualora, attraverso le verifiche, si dovessero registrare esiti non positivi, relativamente all‟acquisizione di conoscenze, di competenze o di un valido metodo di studio, potranno essere programmati interventi didattici integrativi. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 71 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI Anno scolastico 2013/2014 Cognome e Nome……………………………….Classe………..Sezione……… C O M P E T E N Z E C O N O S C E N Z E INDICATORI Comprensione, analisi, sintesi, interpretazione e rielaborazione dei contenuti. Applicazioni di principi e regole risolutive DESCRITTORI Nulle Molto scarse Inefficaci Incerte e meccaniche Di base Efficaci Organizzate Sicure ed efficaci Uso corretto del linguaggio Nulle scientifico, capacità di Molto scarse collegamento e di Lacunose sperimentazione Imprecise Adeguate Complete Complete e appropriate Notevoli Conoscenze di fatti, principi e Nulle tecniche procedurali Molto scarse Lacunose Incerte e mnemoniche Di base Corrette Corrette e complete Corrette, complete e approfondite PUNTI 0.50 1 2 2.50 3 3.50 4 5 0.25 0.50 1 1.25 1.50 1.75 2 2.50 0.25 0.50 1 1.25 1.50 1.75 2 2.50 PUNTI ASSEGNATI Il voto finale risulta dalla somma dei tre indicatori (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso) PUNTEGGIO………………/10 docente………………………........... Firma del PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 72 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI A. S. 2013/14 PROVA MISTA N° 20 QUESITI A SCELTA MULTIPLA + 6 PROBLEMI E/O DOMANDE A RISPOSTA APERTA E/O COMPRENSIONE DI TESTO Quesiti a scelta multipla: Per ogni quesito esatto punti 0,2 (max 4 punti) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TOT (Risposta non data 0 punti; risposta omessa 0 punti) Risoluzione di problemi / Domanda a risposta aperta / Comprensione di testo (max 6 punti) INDICATORI DESCRITTORI (RELATIVI PUNTEGGI) PUNTI ASSEGNATI PER QUESITO C O M P E T E N Z E C O N O S C E N Z E Comprensione, analisi, sintesi, interpretazione e rielaborazionedei contenuti. Applicazioni di principi e regole risolutive Uso corretto del linguaggio scientifico, capacità di collegamento e di sperimentazione Conoscenze di fatti, principi e tecniche procedurali Nulle(0,3) – Molto scarse(0,6) Inefficaci (1,2)– Incerte e meccaniche(1,5) Di base (1,8) – Efficaci (2,1) Organizzate (2,4) - Sicure ed efficaci (3) 1 2 3 4 5 6 Nulle (0,15) -Molto scarse (0,3) Lacunose (0,6)– Imprecise (0,75) Adeguate (0,9)– Complete ( 1,1) Complete e appropriate (1,2)– Notevoli (1,5) Nulle (0,15)– Molto scarse (0,3) Lacunose (0,6)– Incerte e mnemoniche (0,75) Di base (0,9)– Corrette (1,1)– Corrette e complete (1,2) Corrette, complete e approfondite (1,5) PUNTEGGIO TOTALE per quesito max 6 punti Media dei punteggi assegnati per ogni quesito punti…..../6 (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso) VOTO FINALE…………………../10 ALUNNO……………………………………………………..classe………..sez…………data………………… … FIRMA DEL DOCENTE………………………………………………………. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 73 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA MATEMATICA «Non è il molto sapere che sazia e soddisfa l'anima, ma il sentire e gustare le cose interiormente» S. Ignazio di Loyola La lettura di questa citazione rende possibile il recupero di una fondamentale verità: il riconoscimento della rilevanza della componente motivazionale nel processo di apprendimento. L'attenzione oggi accordata, con sempre maggiore insistenza dalla ricerca psicopedagogica, alla progettazione e conduzione di attività didattiche che facciano leva sul desiderio personale di apprendere, deriva dalla considerazione che non c'è azione se non sostenuta dalla motivazione, dalla sete di imparare. Se la molla dell'apprendimento è, dunque, il desiderio, allora per accendere il gusto e la curiosità intellettiva degli studenti, occorre per un verso partire dal loro contesto di vita, agganciandosi ai loro livelli di partenza (conoscenze, stili cognitivi, tempi di apprendimento, interessi, patrimonio esperienziale), per un altro, nel caso di studenti di un Liceo Scientifico, non sottovalutare l’importanza delle attività laboratoriali e/o pratiche. DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PECUP dello studente liceale “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all‟inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 74 la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; l‟esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d‟arte; l‟uso costante del laboratorio per l‟insegnamento delle discipline scientifiche; la pratica dell‟argomentazione e del confronto; la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; l„uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. RISULTATI D’APPRENDIMENTO DEL LICEO SCIENTIFICO “Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l‟acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell‟indagine di tipo umanistico; PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 75 saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell‟individuare e risolvere problemi di varia natura; saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi; aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l‟uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali; essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti; saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO La competenza in matematica è l‟abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmeticomatematiche, l‟accento è posto sugli aspetti del processo e dell‟attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte). La conoscenza necessaria nel campo della matematica comprende una solida conoscenza del calcolo, delle misure e delle strutture, delle operazioni di base e delle presentazioni matematiche di base, una comprensione dei termini e dei concetti matematici e una consapevolezza dei quesiti cui la matematica può fornire una risposta. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 76 Una persona dovrebbe disporre delle abilità per applicare i principi ed i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro nonché per seguire e vagliare concatenazioni di argomenti. Una persona dovrebbe essere in grado di svolgere un ragionamento matematico, di cogliere le prove matematiche e di comunicare in linguaggio matematico oltre a saper usare i sussidi appropriati. Un‟attitudine positiva in relazione alla matematica si basa sul rispetto della verità e sulla disponibilità a cercare motivazioni e determinarne la validità. La competenza digitale consiste nel saper usare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell‟informazione TSI per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l‟uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite internet. La competenza digitale presuppone una solida consapevolezza e conoscenza delle nature, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita sociale come anche nel lavoro. Le abilità necessarie comprendono: la capacità di cercare, raccogliere e trattare le informazioni e di usarle in modo critico e sistematico, accertandone la pertinenza e distinguendo il reale dal virtuale pur riconoscendone le correlazioni. Le persone dovrebbero essere capaci di usare le TSI a sostegno del pensiero critico, della creatività e dell‟innovazione. L‟uso delle TSI comporta un‟attitudine critica e riflessiva nei confronti delle informazioni disponibili e un uso responsabile dei mezzi di comunicazione interattivi. INDICAZIONI NAZIONALI PER LA MATEMATICA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso del liceo scientifico lo studente conoscerà i PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 77 concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in sé considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di fenomeni, in particolare del mondo fisico. Egli saprà inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprenderà il significato concettuale. Lo studente avrà acquisito una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avrà acquisito il senso e la portata dei tre principali momenti che caratterizzano la formazione del pensiero matematico: la matematica nella civiltà greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che investe nuovi campi (tecnologia, scienze sociali, economiche, biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica. Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo dello studio: 1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio entro cui prendono matematico forma i procedimenti (definizioni, caratteristici dimostrazioni, del pensiero generalizzazioni, assiomatizzazioni); 2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria analitica cartesiana, una buona conoscenza delle funzioni elementari dell’analisi, le nozioni elementari del calcolo differenziale e integrale; 3) gli strumenti matematici di base per lo studio dei fenomeni fisici, con particolare riguardo al calcolo vettoriale e alle equazioni differenziali, in particolare l’equazione di Newton e le sue applicazioni PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 78 elementari; 4) la conoscenza elementare di alcuni sviluppi della matematica moderna, in particolare degli elementi del calcolo delle probabilità e dell’analisi statistica; 5) il concetto di modello matematico e un’idea chiara della differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e quello della modellistica (possibilità di rappresentare la stessa classe di fenomeni mediante differenti approcci); 6) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione e il calcolo; 7) una chiara visione delle caratteristiche dell’approccio assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificità rispetto all’approccio assiomatico della geometria euclidea classica; 8) una conoscenza del principio di induzione matematica e la capacità di saperlo applicare, avendo inoltre un’idea chiara del significato filosofico di questo principio (“invarianza delle leggi del pensiero”), della sua diversità con l’induzione fisica (“invarianza delle leggi dei fenomeni”) e di come esso costituisca un esempio elementare del carattere non strettamente deduttivo del ragionamento matematico. Questa articolazione di temi e di approcci costituirà la base per istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre discipline come la fisica, le scienze naturali e sociali, la filosofia e la storia. Al termine del percorso didattico lo studente avrà approfondito i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni), conoscerà le metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un insieme di fenomeni, saprà applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, anche utilizzando strumenti informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Tali capacità operative saranno particolarmente accentuate PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 79 nel percorso del liceo scientifico, con particolare riguardo per quel che riguarda la conoscenza del calcolo infinitesimale e dei metodi probabilistici di base. Gli strumenti informatici oggi disponibili offrono contesti idonei per rappresentare e manipolare oggetti matematici. L'insegnamento della matematica offre numerose occasioni per acquisire familiarità con tali strumenti e per comprenderne il valore metodologico. Il percorso, quando ciò si rivelerà opportuno, favorirà l‟uso di questi strumenti, anche in vista del loro uso per il trattamento dei dati nelle altre discipline scientifiche. L‟uso degli strumenti informatici è una risorsa importante che sarà introdotta in modo critico, senza creare l‟illusione che essa sia un mezzo automatico di risoluzione di problemi e senza compromettere la necessaria acquisizione di capacità di calcolo mentale. L‟ampio spettro dei contenuti che saranno affrontati dallo studente richiederà che l‟insegnante sia consapevole della necessità di un buon impiego del tempo disponibile. Ferma restando l‟importanza dell‟acquisizione delle tecniche, verranno evitate dispersioni in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi. L'approfondimento degli aspetti tecnici, sebbene maggiore nel liceo scientifico che in altri licei, non perderà mai di vista l‟obiettivo della comprensione in profondità degli aspetti concettuali della disciplina. L‟indicazione principale è: pochi concetti e metodi fondamentali, acquisiti in profondità. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO – SECONDO BIENNIO Aritmetica e algebra Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. In questa occasione lo studente studierà la formalizzazione dei numeri reali anche come introduzione alla problematica dell‟infinito matematico (e alle sue connessioni con il pensiero filosofico). Sarà anche affrontato il tema del calcolo approssimato, sia dal punto di vista PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 80 teorico sia mediante l‟uso di strumenti di calcolo. Saranno studiate la definizione e le proprietà di calcolo dei numeri complessi, nella forma algebrica, geometrica e trigonometrica. Geometria Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente approfondirà la comprensione della specificità dei due approcci (sintetico e analitico) allo studio della geometria. Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il problema della determinazione dell'area del cerchio, nonché la nozione di luogo geometrico, con alcuni esempi significativi. Lo studio della geometria proseguirà con l'estensione allo spazio di alcuni dei temi della geometria piana, anche al fine di sviluppare l‟intuizione geometrica. In particolare, saranno studiate le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarità, nonché le proprietà dei principali solidi geometrici (in particolare dei poliedri e dei solidi di rotazione). Relazioni e funzioni Un tema di studio sarà il problema del numero delle soluzioni delle equazioni polinomiali. Lo studente acquisirà la conoscenza di semplici esempi di successioni numeriche, anche definite per ricorrenza, e saprà trattare situazioni in cui si presentano progressioni aritmetiche e geometriche. Approfondirà lo studio delle funzioni elementari dell‟analisi e, in particolare, delle funzioni esponenziale e logaritmo. Sarà in grado di costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline; tutto ciò sia in un contesto discreto sia continuo. Infine, lo studente apprenderà ad analizzare PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 81 sia graficamente che analiticamente le principali funzioni e saprà operare su funzioni composte e inverse. Un tema importante di studio sarà il concetto di velocità di variazione di un processo rappresentato mediante una funzione. Dati e previsioni Lo studente, in ambiti via via più complessi, il cui studio sarà sviluppato il più possibile in collegamento con le altre discipline e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti, apprenderà a far uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione. Studierà la probabilità condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonché gli elementi di base del calcolo combinatorio. In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il concetto di modello matematico. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE L’azione formativa ha previsto una prima fase diagnostica di osservazione ed accertamento delle conoscenze e delle competenze possedute dagli studenti, nonché dei loro potenziali di sviluppo, delle loro modalità di interazione comunicativa all’interno del gruppo-classe, dei loro bisogni formativi e delle loro attitudini individuali (mediante somministrazione di test, predisposizione di situazioni conversazionali, attività laboratoriali fruibili sulla piattaforma elearning di my.zanichelli, osservazione di momenti informali di vita in classe , etc.), al fine di ottenere le informazioni preliminari indispensabili per la messa a punto di valide strategie metodologiche di sviluppo del progetto formativo. Si è, quindi, rilevato che gli studenti evidenziano all’inizio dell’anno scolastico: un comportamento educato, disponibile e rispettoso delle norme di civile convivenza; una notevole eterogeneità motivazionale, con riguardo al possesso dei prerequisiti disciplinari e all’impegno profuso nelle attività didattiche; un’autonomia operativa non ancora efficace per alcuni, adeguata per altri, valida solo in alcuni di essi. Pertanto, si ritiene necessaria l’individualizzazione tempestiva degli interventi didatticoeducativi e delle loro modalità di attuazione, con la formulazione degli obiettivi, la selezione e organizzazione dei contenuti, la scelta dei metodi e degli strumenti ed infine la determinazione delle procedure di verifica-valutazione del percorso formativo. In relazione alla situazione di partenza, la conduzione sul campo delle esperienze didattiche, determinate in PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 82 principio e da sottoporre a continue verifiche in itinere per validarne l’efficacia, può consentire il conseguimento degli obiettivi d’apprendimento. Per tutti gli studenti è possibile, comunque, enunciare alcune comuni considerazioni di base relative alla sussistenza, seppur in diverso grado, degli elementi di seguito esposti: assunzione di un atteggiamento disponibile e aperto al dialogo educativo-didattico, con tempi lunghi d’attenzione; un comportamento educato e propenso all’ascolto delle lezioni; buona motivazione e partecipazione alla proposta didattica, anche se permane in alcuni un impegno modesto nello studio domestico ed un atteggiamento di rinuncia alla prima difficoltà incontrata nella risoluzione di problemi; interesse a chiarire i propri dubbi; interazione disponibile nei confronti dei coetanei e degli insegnanti; un metodo di studio non totalmente autonomo, preciso ed efficace; adeguata accettazione delle diversità e delle differenze; nella maggior parte dei casi, un’autonomia operativa adeguata all’età e tale da consentire l’orientamento personale nello studio e l’organizzazione proficua delle azioni utili allo svolgimento di una consegna, in tutte le discipline; in generale un impegno regolare nelle attività svolte in classe, ma spesso superficiale nell’esecuzione delle attività domestiche; adeguata motivazione all’apprendimento; atteggiamento organizzato nelle attività laboratoriali di gruppo, in cui procedono con metodo collaborativo ed argomentativo; una eterogenea, ma sostanziale, capacità di comprensione in situazione di ascolto, lettura ed osservazione; un’eterogenea capacità di produzione verbale e non verbale, nella maggior parte dei casi, adeguata al corso di studi; pressoché sufficiente conoscenza dei contenuti e acquisizione di competenze di base nell’ambito disciplinare di pertinenza e trasversali. dopo numerosi momenti di riesposizione, di esercitazione e di correzione collettiva di esercizi che hanno impegnato fino al 31 ottobre 2013, si è definito il livello di profitto seguente LIVELLO BASSO DISCIPLINA (voti inferiori alla D INSEGNAMENTO sufficienza) MATEMATICA N. alunni………5……… (%)……………22…………….. LIVELLO MEDIO LIVELLO ALTO (voti 6-7) (voti 8-9-10) N. Alunni…………13……… N. Alunni………………5… (%)……………56……………… (%)……………22…………… PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 83 METODOLOGIE E STRUMENTI Nello svolgimento e nella graduazione degli interventi si privilegeranno approcci diversificati ai concetti matematici avendo ben presente l'indirizzo e gli obiettivi dello specifico tipo di scuola, sempre nel contesto delle finalità generali che s'intendono uguali per tutti. L’insegnamento della matematica si è svilupperà secondo due linee metodologiche ben definite: la prima di impostazione induttiva, la seconda deduttiva. Nella prima trova collocazione quello che solitamente viene definito apprendimento per scoperta , caratterizzato da una partecipazione attiva dello studente, in cui l’acquisizione delle informazioni avviene attraverso un considerevole contributo personale. Nella seconda converge l’apprendimento per schemi strutturali in cui il discente acquisisce procedimenti, regole e schemi elaborati che devono essere in seguito calati nei vari contesti specifici e di conseguenza consolidati. E’ importante che questi due momenti si alternino così da permettere allo studente di procedere nell’acquisizione di un metodo di lavoro personale, avvalendosi sia di percorsi deduttivi, sia di momenti induttivi. Aspetti determinanti da non sottovalutare in riferimento alla riuscita del progetto formativo saranno: l atteggiamento solidale all interno del team docenti, conditio sine qua non per la negoziazione di una comune linea di condotta organizzativa e per la definizione di un clima relazionale aperto, in cui ogni studente possa maturare un adeguato equilibrio relazionale e sociale ed una positiva crescita personale la collaborazione fattiva e concreta con le famiglie e col territorio in cui opera il Liceo, in modo da garantire la trasparenza e la visibilità e la controllabilità della produttività scolastica; la personalizzazione dell offerta formativa nel tentativo di renderla rispettosa dei tempi e degli stili d’apprendimento di ogni singolo studente, favorendo una graduale acquisizione di competenze la strutturazione dell aula scolastica come laboratorio didattico, la cui pratica si rivelerà essere un momento elettivo per gli studenti del far esperienza del mondo . Inteso quale struttura dinamica in cui vige la necessità di un rapporto tra azione e riflessione; quale luogo di esperienze che suscitano negli studenti la genesi di idee, ipotesi, spiegazioni su ciò che osservano, manipolano, percepiscono, sui risultati delle loro azioni sui materiali, sulle leggi segrete delle cose; quale insieme di persone che interagiscono e si confrontano, sperimentando percorsi condivisi di ricerca di significati capaci di consegnare al processo di apprendimento il senso di un’autentica scoperta culturale; quale luogo in cui si attua l’inversione epistemologica dell’approccio al sapere dall’imparare a fare al fare per imparare, il laboratorio prefigura la possibilità di PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 84 sostenere ed alimentare il ruolo attivo degli studenti. Posti nella condizione di sentirsi dentro le azioni didattiche, di esprimersi liberamente, i discenti, la cui partecipazione diventerà spontanea, consensuale, autentica, si renderanno disponibili ad investire le proprie energie intellettive. In questo senso, il modus operandi laboratoriale si connoterà, più che per la presenza di spazi fisici ed attrezzature idonee, per l’essere stato fattore propulsivo di sviluppo di un habitus mentale, di un atteggiamento sperimentale, di un'attitudine all’esplorazione, validi per l’interpretazione critica del reale. In siffatta intenzionalità educativa si colloca l articolazione delle proposte di apprendimento in modo flessibile, calibrate sulle reali possibilità fruitive degli studenti ed aderenti al loro vissuto esperienziale, segmentate per qualità, quantità e complessità, presentate con gradualità adeguata, frequenti ripetizioni e accompagnando le azioni al loro racconto, al fine di attivare negli studenti la capacità di ripercorrere le fasi di risoluzione delle consegne assegnate. Il ricorso alla lezione frontale sarà attuato solo come momento di presentazione e di successiva chiarificazione degli argomenti (mantenuti sempre ad un alto livello di concretezza rappresentativa), senza mai esaurire il lavoro personale degli studenti, sollecitati a rielaborare i contenuti, a porre domande, a maturare sempre maggiore consapevolezza ed autonomia nello svolgimento dei compiti formativi. In sede operativa ampio spazio sarà riservato alla valenza formativa della tecnica del teachback: gli allievi saranno stimolati a dimostrare di aver compreso applicando le nuove conoscenze anche in altri contesti apprenditivi (transfert apprenditivo), dando spiegazioni verbali di ciò che avevano appreso. L’attenzione riservata alla verbalizzazione delle attività risponderà al duplice scopo di attivare l’uso corretto e più rigoroso del linguaggio perché diventi strumento di pensiero e di promuovere la consequenziale costruzione dei concetti disciplinari. Le esercitazioni in classe saranno funzionali all’acquisizione dei contenuti e delle competenze, oltre che al monitoraggio dell’efficacia dell’azione didattico-formativa. La discussione matematica ed il cooperative learning saranno ampiamente usate nelle attività di laboratorio, quali quelle del piano [email protected]. Le attività di recupero, consolidamento e potenziamento saranno svolte in itinere per gruppi omogenei, nei confronti dei quali si organizzeranno attività differenziate e specifiche per livello, esercitazioni guidate in classe e per casa. Saranno utilizzati vari strumenti didattici, quali i libri di testo, schede operative, materiale strutturato e i sussidi audiovisivi, laboratoriali e multimediali a disposizione della scuola, i contenuti digitali dei libri misti, i software dinamici come GeoGebra, i fogli elettronici, la classe virtuale. Per assecondare le richieste degli studenti di un limitato assegno di compiti, le attività di PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 85 esercizio domestico saranno lasciate alla libertà dello studente. Il docente indicherà la pagina del libro e porterà alcuni esempi interessanti lasciando allo studente la responsabilità di proporre alla classe i quesiti in cui ha incontrato difficoltà o che ha trovato interessanti nel proprio studio domestico. La strategia vuole primariamente creare un rapporto di fiducia con gli studenti che vengono responsabilizzati nella costruzione dei propri apprendimenti. AZIONI DI RECUPERO Le attività di recupero saranno svolte per gruppi omogenei, nei confronti dei quali si organizzeranno attività differenziate, esercitazioni guidate in classe e per casa. Durante le ore di lezione saranno seguiti in particolare gli studenti in difficoltà e saranno corretti, anche individualmente, gli esercizi risolti a casa. Le verifiche orali rispetteranno i tempi dello studente con cui verranno concordati i contenuti ed i momenti più opportuni. Si privilegerà il recupero in itinere, le pause didattiche e la didattica laboratoriale. La sezione di Realtà e modelli integrerà con attività didattico-laboratoriali specifiche l’azione di recupero degli studenti in difficoltà. Qualora fosse necessario, saranno attivati corsi di recupero pomeridiane (IDEI) ed attività di Sportello antimeridiano. VALUTAZIONE L’attività di valutazione sistematica, infine, accompagnerà tutte le fasi del processo formativo (iniziale, in itinere e finale), avvalendosi di varie tipologie di verifica: prove strutturate a risposta aperta e/o chiusa, schede operative, esercitazioni e test per la valutazione dell’orale, colloqui aperti, discussioni matematiche, interrogazioni, lavori individuali e di gruppo, conversazioni spontanee, sempre con riferimento ai contenuti trattati e ai processi di pensiero attivati. Incrociando i risultati delle prove periodiche di accertamento degli apprendimenti realizzati con le informazioni raccolte nel corso delle attività svolte sarà possibile accertare le eventuali difficoltà incontrate dagli studenti ed attuare i necessari interventi compensatori. Alla verifica tempestiva dell’efficacia degli interventi adottati, quindi, sarà correlato l’adeguamento della programmazione ai risultati ottenuti. Difatti, concepita nell'ottica programmatoria non più come strumento di selezione ma, secondo l’accezione bruneriana, come forma di intelligenza pedagogica , di controllo e validazione del processo didattico nel suo stesso svolgersi, la procedura valutativa conferisce senso e valore all’operatività del docente ed, altresì, costituisce la base di riferimento per l'ulteriore realizzazione dell'esercizio didattico-educativo. In fase di valutazione intermedia e finale costituirà elemento di valutazione positiva la PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 86 continuità nella partecipazione al dialogo educativo, il costante impegno nei compiti assegnati, il percorso personale positivo. Nelle valutazioni scritte sarà considerato completo un esercizio quando lo sviluppo fisicomatematico è accompagnato da una breve descrizione dei passaggi, dei teoremi e dei metodi utilizzati per la soluzione, inoltre sarà giudicata positivamente la soluzione di un esercizio o problema che ricerca la formula risolutiva di collegamento tra i dati del problema e le soluzioni cercate. Anche l’ordine dell’esposizione è soggetto a valutazione. Nella somministrazione dei compiti scritti, sin dall inizio, verrà chiarita agli studenti la struttura del test mediante una griglia di valutazione articolata in decimi e legata a ciascun quesito. Saranno svolti almeno due compiti in classe per quadrimestre, e sarà consentito agli assenti il recupero della prova scritta entro la settimana successiva. Verranno predisposti momenti di valutazione delle competenze mediante Kangourou della matematica, Olimpiadi di matematica, matematica del Cittadino, Realtà e Modelli, Test your skills, problemi ragionamenti e deduzioni, Quesiti a risposta chiusa con giustificazione della soluzione. Pertanto il giudizio di sufficienza (voto minimo 6) indica un'acquisizione dei contenuti specifici rispettosa della fisionomia autentica degli oggetti di studio, non meramente meccanica, e appropriata nell'esposizione. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 87 PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 88 Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE Voto Voto (30) (10) 2-4 2 5-6 2,5 7-8 3 Abilità Conoscenze Competenze Nessuna Nessuna Nessuna Gravemente errate, Non si orienta di fronte alle Non sa; pertanto non sa fare espressione sconnessa richieste Lacune ed errori Non riesce ad analizzare; non Non riesce ad applicare le risponde alle richieste minime conoscenze, anche se guidato 9-10 3,5 Conoscenze frammentarie e Compie analisi errate, non Applica le conoscenze minime lacunose sintetizza, commette errori solo se guidato ma con gravi errori 11-12 13-14 4 4,5 Conoscenze frammentarie, Compie analisi lacunose, sintesi Applica le conoscenze minime con errori incoerenti, commette errori gravi solo se guidato ma con errori Conoscenze carenti, con Compie qualche errore, analisi e Applica le conoscenze minime errori ed espressione sintesi parziali solo se guidato Conoscenze mediocri ed Compie qualche errore, analisi e Applica le conoscenze minime espressione difficoltosa sintesi parziali anche autonomamente, ma con difficoltosa 15-17 5 errori 18-19 5,5 Conoscenze superficiali, Compie analisi parziali, sintesi Applica autonomamente le improprietà di linguaggio imprecise minime conoscenze, con imperfezioni 20 21 22 23 6 6,5 7 7,5 Conoscenze di base, Compie analisi complessivamente Applica autonomamente le esposizione semplice ma corrette e riesce a gestire corretta semplici situazioni Conoscenze complete, ma Coglie il significato, interpreta Applica autonomamente e non approfondite, esattamente semplici correttamente le conoscenze esposizione semplice, ma informazioni, compie analisi minime –anche a problemi più corretta corrette, gestisce semplici complessi – ma con qualche situazioni nuove errore Conoscenze complete, poco Sa interpretare il testo e Applica autonomamente le approfondite, esposizione ridefinire un concetto, gestendo conoscenze anche a problemi più corretta autonomamente situazioni nuove complessi, ma con imperfezioni Conoscenze complete, sa Coglie le implicazioni, compie Applica autonomamente le approfondire anche analisi complete e coerenti. conoscenze anche a problemi più autonomamente, conoscenze minime complessi esposizione corretta con proprietà linguistica PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 89 24 - 26 8 Conoscenze complete, con Coglie le implicazioni, individua Applica autonomamente le approfondimenti autonomi, autonomamente correlazioni, conoscenze anche a problemi più esposizione corretta con rielabora correttamente complessi, in modo corretto Coglie le implicazioni, compie Applica in modo autonomo e proprietà linguistica 27-29 Conoscenze complete con 9 30 10 approfondimento autonomo, correlazioni esatte e analisi corretto, anche a problemi esposizione fluida con approfondite, rielabora complessi, le conoscenze; utilizzo del linguaggio correttamente in modo completo quando è guidato trova soluzioni specifico e autonomo migliori Conoscenze complete, Sa rielaborare correttamente e Applica in modo autonomo e approfondite ed ampliate, approfondire in modo autonomo corretto le conoscenze anche a esposizione fluida con e critico situazioni complesse. problemi complessi, trova da utilizzo di un lessico ricco e solo soluzioni migliori. appropriato N.B: l’alunno che rifiuta la verifica verrà valutato con una votazione di 2/10. MODULO PLURIDISCIPLINARE TRASCENDENZA, PENSIERO LAICO E AUTONOMIA DELLA RAGIONE MODULO COMPETENZA UNITA’ D’APPRENDIMENTO ABILITA’ PAGINE MODULO COMPETENZA UNITA’ D’APPRENDIIMENTO ABILITA’ PAGINE MATEMATICA LA GEOMETRIA ANALITICA Dominare attivamente concetti e metodi della geometria analitica LA CIRCONFERENZA: Eratostene ed il meridiano terrestre L’ELLI““E: l’ellisse del giardi iere; l’or ita terrestre Risolvere pro le i reali edia te l’uso di odelli ate ati i Fare Esplorazioni di storia del pensiero matematico 257, 401, 430 FISICA LA GRAVITAZIONE Osservare ed identificare fenomeni I modelli cosmologici geocentrico ed eliocentrico Descrivere i moti dei corpi celesti e individuare la causa dei comportamenti osservati. Analizzare il moto dei satelliti e descrivere i vari tipi di orbite Conoscere la storia del pensiero scientifico sulla gravitazione. M178-179 PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 90 ATTIVITA EXTRACURRICULARI e INTEGRATIVE 1. KANGOUROU DELLA MATEMATICA Campionato Internazionale di Giochi Matematici organizzato dal Dipartimento di Matematica del’Università di Milano con la finalità di diffondere una cultura matematica di base e costruire un attendibile strumento di confronto su scala mondiale. Competizione locale volontaria: marzo 2014 – www.kangourou.it 2. OLIMPIADI DELLA MATEMATICA Manifestazione rivolta agli studenti degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore, organizzata dall’Unione Matematica Italiana con la finalità di diffondere una cultura matematica di base e costruire un attendibile strumento di confronto su scala nazionale. DALLA PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO PREMESSA L‟insegnamento della matematica nel secondo biennio del liceo scientifico prosegue e amplia il processo di preparazione scientifica e culturale dei giovani già avviato nel primo biennio; concorre insieme alle altre discipline allo sviluppo dello spirito critico ed alla promozione umana, intellettuale e sociale. FINALITÀ GENERALI L‟insegnamento della matematica nel secondo biennio deve: Favorire l‟acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione; Consolidare la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico-naturali, formali, artificiali); Rafforzare la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse; Potenziare l‟attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite; Stimolare un interesse sempre più vivo nel cogliere gli sviluppi storico- filosofici del pensiero matematico. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 91 Queste finalità si integrano con quelle proprie delle altre discipline del secondo biennio di modo che l’insegnamento della matematica, pur conservando la propria autonomia epistemologico-metodologica, concorra in forma interdisciplinare alla formazione culturale degli allievi. OBIETTIVI SPECIFICI Comprendere il linguaggio specifico della matematica e usarlo correttamente per una esposizione rigorosa; operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione di formule; affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione; costruire procedure di risoluzione di un problema e, ove sia il caso, tradurle in programmi per il calcolatore; risolvere problemi geometrici per via sintetica o per via analitica; riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali; inquadrare storicamente l‟evoluzione delle idee matematiche fondamentali; cogliere interazioni tra pensiero filosofico e pensiero matematico. COMPETENZE SPECIFICHE DISCIPLINARI Alla fine del terzo anno gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza: Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative Utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 92 Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. Saper cogliere i rapporti tra in pensiero scientifico e la riflessione filosofica. INDICAZIONI METODOLOGICHE E MEZZI DIDATTICI Per attuare gli obiettivi programmati si adotterà una metodologia atta a stimolare la partecipazione consapevole degli allievi ai processi di apprendimento , in modo da suscitare il loro interesse e promuovere metodi di studio attivi. L‟approccio alla conoscenza verrà posto in forma problematica, favorendo in tal modo il confronto, la discussione e la formulazione di possibili soluzioni da parte degli allievi e sollecitando una riflessione razionale ed approfondita dei contenuti proposti. Come base di questo metodo si utilizzerà la lezione dialogata, il libro di testo, usato non solo come eserciziario, ma come testo da leggere in chiave critica, verifiche scritte ed orali, l‟insegnamento individualizzato e l‟attività di recupero. Si farà uso, inoltre, quando possibile, del laboratorio di informatica al fine di permettere agli allievi di verificare le nozioni teoriche già apprese. VERIFICHE E VALUTAZIONI Le prove di verifica e valutazione avverranno mediante prove scritte fissate in almeno due per allievo per quadrimestre e tramite un congruo numero di prove orali. Il fine fondamentale della valutazione non è quello di sanzionare fiscalmente l‟apprendimento (almeno per ciò che concerne la valutazione formativa), ma quello di promuovere, accompagnare e controllare i processi formativi degli allievi ed è per questo importante che essi stessi conoscano i criteri sui quali si basa la formulazione dei voti. Si allega al presente documento la griglia di valutazione delle prove scritte. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 93 RISULTATI GENERALI DI APPRENDIMENTO (AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA) Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell‟informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell‟individuazione di procedimenti risolutivi. B – LIVELLO 2 A - LIVELLO 1 (INTERMEDIO) (AVANZATO) Applica in modo critico le Applica conoscenze in le situazioni di vita di conoscenze Applica ,se guidato, le vita non complesse. situazioni di vita non Sa Sa raccogliere, elaborare complesse. Sa raccogliere raccogliere, elaborare e e collegare collegare dati, e dati, organizzare organizzare costruire tabelle, costruire convertire Sa dati strumenti Sa stabilire rapporti causa-effetto convertire dati a linguaggi linguaggi formali. formali e viceversa o da Sa e esprimere un linguaggio formale a un‟espressione d un altro . matematica in di una e esperienza di laboratorio, e problemi da linguaggio solo se guidato. problemi da linguaggio naturale a tabelle leggi, guidato . strumenti informatici . informatici . dati, grafici, costruire grafici, solo se leggi, utilizzando utilizzando collegare tabelle, organizzare grafici, ricavare ricavare naturale (BASE) scientifiche scientifiche in situazioni conoscenze scientifiche in complesse. Sa C – LIVELLO 3 con la PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 94 Sa esprimere con descrizione linguistica di un‟espressione un fenomeno naturale. matematica la Identifica descrizione linguistica di fenomeni relazioni tra fisici con un fenomeno naturale. esperienze quotidiane e Identifica relazioni tra sa stabilire rapporti di fenomeni fisici con causa-effetto in esperienze quotidiane e un‟esperienza sa stabilire rapporti di laboratorio. di causa-effetto nell‟ambito delle grandezze coinvolte in un osservabile un‟esperienza fenomeno, anche in di laboratorio. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 95 ASSE CULTURALE: MATEMATICO 1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica 2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni 3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi 4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l‟ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico RIEPILOGO DEI MODULI Titolo Tempo 1 Richiami di geometria euclidea Settembre-Ottobre 2 Insiemi numerici e strutture Settembre- Ottobre 3 Il metodo delle coordinate Novembre 4 Relazioni e funzioni - Trigonometria Novembre - Dicembre 5 Geometria analitica Gennaio – Febbraio – Num. Marzo – Aprile – Maggio Modulo 1: Richiami di geometria euclidea Prerequisiti Geometria euclidea relativa alle proprietà della circonferenza Competenze disciplinari Acquisire la capacità di individuare le caratteristiche generali della PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 96 circonferenza e del cerchio e delle sue parti. Abilità Saper calcolare aree di archi, settori circolari, segmenti circolari. Conoscenze UDA 1 Lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Circonferenz Lunghezza di un arco. Area di un settore circolare e di un segmento circolare. Raggio del cerchio inscritto e a e cerchio circoscritto ad un triangolo. Sezione aurea di un segmento. Modulo 2: Insiemi numerici e strutture Prerequisiti Disequazioni di primo grado Competenze disciplinari Acquisire la tecnica di risoluzione delle disequazioni per l‟applicazione in vari campi degli studi successivi Abilità Saper risolvere equazioni e disequazioni. Conoscenze UDA 1 Equazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al Equazioni II, fratte. Equazioni irrazionali ed in valore assoluto. UDA 2 Disequazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore Disequazioni al II, fratte. Disequazioni irrazionali ed in valore assoluto. Sistemi di disequazioni PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 97 Modulo 3: Il metodo delle coordinate Prerequisiti Teorema di Pitagora, punto medio di un segmento, teorema di Talete. Competenze disciplinari Introdurre lo studio della geometria analitica formalizzando le conoscenze elementari. Abilità Saper definire la misura di un segmento orientato. Saper determinare la distanza tra due punti, il punto medio di un segmento, il baricentro di un triangolo. Saper scrivere le equazioni di una simmetria centrale. Saper determinare e utilizzare le formule della traslazione degli assi. Conoscenze UDA 1 Segmenti orientati e loro misura. Ascisse sulla retta. Il metodo Coordinate cartesiane ortogonali nel piano. Distanza di due delle punti. Coordinate del punto di mezzo di un segmento. coordinate Coordinate del baricentro di un triangolo. Area di un triangolo. Traslazione. Modulo 4: Relazioni e funzioni - Trigonometria Prerequisiti Teoria degli insiemi - Angolo e misura di un angolo, il radiante, geometria piana Competenze disciplinari Comprendere il concetto di relazione binaria, definirne e saperne riconoscere le proprietà. Definire il concetto di funzione PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 98 Convertire un‟ampiezza in gradi in una in radianti e viceversa; definire le funzioni goniometriche con le loro proprietà, stabilire le relazioni fondamentali fra le funzioni, risolvere problemi che coinvolgono triangoli rettangoli . Abilità Saper operare con le funzioni Saper definire le funzioni goniometriche. Saper rappresentare graficamente le funzioni goniometriche. Saper determinare le funzioni goniometriche di angoli particolari. Saper ricavare le relazioni che legano tra loro gli archi associati. Saper applicare i teoremi relativi al triangolo rettangolo. Conoscenze UDA 1 Relazioni binarie. Funzioni. Funzioni iniettive, suriettive e Relazioni e biettive funzioni UDA 2 Sistema cartesiano ortogonale associato ad un angolo Funzioni orientato. Seno , coseno , tangente , cotangente , secante goniometrich e cosecante di un angolo orientato e loro proprietà. e Funzioni goniometriche di alcuni angoli notevoli. Espressione di tutte le funzioni goniometriche di un dato angolo orientato mediante una sola di esse. Angoli associati. Riduzione al primo quadrante. Relazioni fra gli elementi di un triangolo rettangolo UDA 3 Coordinate cartesiane ortogonali dei vettori. Prodotto I vettori scalare tra vettori e sue proprietà. Prodotto vettoriale. Applicazioni. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 99 Modulo 5: Geometria analitica Prerequisiti Il teorema di Talete, sistemi).Sistema trasformazioni abilità cartesiano. geometriche di calcolo Richiami piane. di Le algebrico (equazioni geometria proprietà e euclidea sulle geometriche della circonferenza, i sistemi algebrici di II grado e di grado superiore al secondo. Elementi fondamentali del piano cartesiano e della funzione lineare. Calcolo algebrico Competenze disciplinari Determinare l‟equazione cartesiana della retta. Acquisire il significato del coefficiente angolare della retta. Studiare il parallelismo e la perpendicolarità, distanza di un punto da una retta ,angolo di due rette, equazioni di assi, bisettrici, mediane e altezze di un triangolo, fasci di rette. Definire la circonferenza come luogo geometrico, determinarne l‟equazione canonica, evidenziarne le proprietà. Definire la parabola come luogo geometrico di punti. Definire il fascio di parabole Definire l‟ellisse e l‟iperbole come luogo geometrico di punti. Abilità Saper scrivere l‟equazione di una retta. Saper determinare il coefficiente angolare di una retta. Saper determinare il punto di intersezione di rette incidenti. Saper studiare fasci di rette. Saper risolvere problemi sulla retta Saper definire la circonferenza come luogo geometrico, saper determinare l‟equazione canonica. Saper riconoscere le posizioni di una retta rispetto ad una circonferenza. Saper risolvere problemi relativi alla circonferenza ed ai fasci di circonferenze. Saper riconoscere l‟equazione di una parabola. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 100 Saper scrivere l‟equazione di una parabola. Saper riconoscere parabole in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una parabola. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una parabola. Saper risolvere problemi relativi. Saper riconoscere l‟equazione di una ellisse. Saper scrivere l‟equazione di una ellisse. Saper riconoscere ellissi in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una ellisse. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una ellisse. Saper risolvere problemi relativi. Saper riconoscere l‟equazione di una iperbole. Saper scrivere l‟equazione di una iperbole. Saper riconoscere iperboli in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una iperbole. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una iperbole. Saper risolvere problemi relativi. Conoscenze UDA 1 Corrispondenza biunivoca fra retta ed equazione lineare in La funzione due variabili – Forma implicita, esplicita e segmentaria di lineare una retta – Rappresentazione grafica di una retta – coefficiente angolare e intercette – casi particolari dell‟equazione di una retta – condizione di parallelismo e perpendicolarità – intersezione fra due rette – distanza di un punto da una retta – asse di un segmento – bisettrice di un angolo – angolo fra due rette – fasci di rette propri e impropri – applicazioni UDA 2 L‟equazione cartesiana della circonferenza. Circonferenza Circonferenz con particolari valori di coefficienti. Questioni elementari sulla circonferenza. Posizioni di rette e circonferenza; a e fasci di di circonferenze: circonferenz problema delle tangenti. Fascio circonferenze per due punti; circonferenze tangenti ad un e retta in un punto; circonferenze concentriche. Problemi relativi. Grafici di curve di data equazione. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 101 UDA 3 Parabola e fasci di Conoscere la definizione di parabola . Equazione cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una parabola. Fasci di parabole. parabole UDA 4 Conoscere la definizione di ellisse . Equazione cartesiana. Ellisse Mutue posizioni di una retta ed una ellisse. Ellisse traslata. UDA 5 Equazione Iperbole equilatera riferita ai propri asintoti. Funzione omografica. cartesiana. Iperbole equilatera. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 102 Iperbole PROGRAMMAZIONE DIDATTICA FISICA FINALITA Lo studio della fisica nella scuola secondaria superiore di secondo grado concorre, attraverso l'acquisizione delle metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, alla formazione della personalità dell'allievo, favorendone lo sviluppo di una cultura armonica tale da consentire una comprensione critica e propositiva del presente e costituire una solida base per la costruzione di una professionalità polivalente e flessibile. COMPETENZA DI BASE IN CAMPO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO (quadro di riferimento europeo) La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità ed alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri ed ai bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. CONOSCENZE, ABILITA E ATTITUDINI ESSENZIALI LEGATE A TALE COMPETENZA Per quanto concerne la scienza e la tecnologia, la conoscenza essenziale comprende i principi di base del mondo naturale, i concetti, i principi e metodi scientifici fondamentali, la tecnologia ed i prodotti e processi tecnologici, nonché la comprensione dell’impatto della scienza e della tecnologia sull’ambiente naturale. Queste competenze dovrebbero consentire alle persone di comprendere meglio i progressi, i limiti e i rischi delle teorie e delle applicazioni scientifiche e della tecnologia nella società in senso lato (in relazione alla presa di decisioni, ai valori, alle questioni morali, alla cultura, ecc.). Le abilità comprendono la capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e macchinari tecnologici nonché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per formulare una decisione o conclusione sulla base di dati probanti. Le persone dovrebbero essere anche in grado di riconoscere gli aspetti essenziali dell’indagine scientifica ed essere capaci di comunicare le conclusioni e i ragionamenti afferenti. Questa competenza comprende un attitudine di valutazione critica e curiosità, un interesse per questioni etiche ed il rispetto sia per la sicurezza sia per la sostenibilità, in particolare per quanto concerne il progresso scientifico e tecnologico in relazione all’individuo, alla famiglia, alla comunità e alle questioni di dimensione globale. DAL PECUP DELLO STUDENTE LICEALE I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali . Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 103 la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; l esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi scientifici...” l uso costante del laboratorio per l insegnamento delle discipline scientifiche” la pratica dell argomentazione e del confronto” la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; l uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. RISULTATI D APPRENDIMENTO“ Area metodologica Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline Area logico-argomentativa Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. Area scientifica, matematica e tecnologica 1. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. 2. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. 3. Aver acquisito una formazione culturale equilibrata; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali; 4. Saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi; Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali; Essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti; Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. LINEE GENERALI E COMPETENZE (dalle INDICAZIONI NAZIONALI) Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata. In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 104 osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE L’azione formativa ha previsto una prima fase diagnostica di osservazione ed accertamento delle conoscenze e delle competenze possedute dagli studenti, nonché dei loro potenziali di sviluppo, delle loro modalità di interazione comunicativa all’interno del gruppo-classe, dei loro bisogni formativi e delle loro attitudini individuali (mediante somministrazione di test, predisposizione di situazioni conversazionali, attività laboratoriali fruibili sulla piattaforma elearning di my.zanichelli, osservazione di momenti informali di vita in classe , etc.), al fine di ottenere le informazioni preliminari indispensabili per la messa a punto di valide strategie metodologiche di sviluppo del progetto formativo. Si è, quindi, rilevato che gli studenti evidenziano all’inizio dell’anno scolastico: un comportamento educato, disponibile e rispettoso delle norme di civile convivenza; una notevole eterogeneità motivazionale, con riguardo al possesso dei prerequisiti disciplinari e all’impegno profuso nelle attività didattiche; un’autonomia operativa non ancora efficace per alcuni, adeguata per altri, valida solo in alcuni di essi. Pertanto, si ritiene necessaria l’individualizzazione tempestiva degli interventi didatticoeducativi e delle loro modalità di attuazione, con la formulazione degli obiettivi, la selezione e organizzazione dei contenuti, la scelta dei metodi e degli strumenti ed infine la determinazione delle procedure di verifica-valutazione del percorso formativo. In relazione alla situazione di partenza, la conduzione sul campo delle esperienze didattiche, determinate in principio e da sottoporre a continue verifiche in itinere per validarne l’efficacia, può consentire il conseguimento degli obiettivi d’apprendimento. Per tutti gli studenti è possibile, comunque, enunciare alcune comuni considerazioni di base relative alla sussistenza, seppur in diverso grado, degli elementi di seguito esposti: assunzione di un atteggiamento disponibile e aperto al dialogo educativo-didattico, con tempi lunghi d’attenzione; un comportamento educato e propenso all’ascolto delle lezioni; buona motivazione e partecipazione alla proposta didattica, anche se permane in alcuni PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 105 un impegno modesto nello studio domestico ed un atteggiamento di rinuncia alla prima difficoltà incontrata nella risoluzione di problemi; interesse a chiarire i propri dubbi; interazione disponibile nei confronti dei coetanei e degli insegnanti; un metodo di studio non totalmente autonomo, preciso ed efficace; adeguata accettazione delle diversità e delle differenze; nella maggior parte dei casi, un’autonomia operativa adeguata all’età e tale da consentire l’orientamento personale nello studio e l’organizzazione proficua delle azioni utili allo svolgimento di una consegna, in tutte le discipline; in generale un impegno regolare nelle attività svolte in classe, ma spesso superficiale nell’esecuzione delle attività domestiche; adeguata motivazione all’apprendimento; atteggiamento organizzato nelle attività laboratoriali di gruppo, in cui procedono con metodo collaborativo ed argomentativo; una eterogenea, ma sostanziale, capacità di comprensione in situazione di ascolto, lettura ed osservazione; un’eterogenea capacità di produzione verbale e non verbale, nella maggior parte dei casi, adeguata al corso di studi; pressoché sufficiente conoscenza dei contenuti e acquisizione di competenze di base nell’ambito disciplinare di pertinenza e trasversali. dopo numerosi momenti di riesposizione, di esercitazione e di correzione collettiva di esercizi che hanno impegnato fino al 31 ottobre 2013, si è definito il livello di profitto seguente DISCIPLINA D INSEGNAMENT O FISICA LIVELLO BASSO LIVELLO MEDIO LIVELLO ALTO (voti inferiori alla (voti 6-7) (voti 8-9-10) N. Alunni………7…………… N. Alunni…………13……… N. Alunni………………3… (%)……………31…………….. (%)………5“…………………… (%)……………13…………… sufficienza) METODOLOGIA DIDATTICA Sul piano della metodologia dell'insegnamento appaiono fondamentali tre momenti interdipendenti, ma non subordinati gerarchicamente o temporalmente: 1. elaborazione teorica che, a partire dalla formulazione di alcune ipotesi o principi deve gradualmente portare l'allievo a comprendere come si possa interpretare e PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 106 unificare un'ampia classe di fatti empirici e avanzare possibili previsioni; 2. realizzazione di esperimenti da parte del docente e degli allievi singolarmente o in gruppo, secondo un'attività di laboratorio variamente gestita (riprove, riscoperte, misure) e caratterizzata da una continua ed intensa mutua fertilizzazione tra teoria e pratica, con strumentazione semplice e talvolta raffinata e con gli allievi sempre attivamente impegnati sia nel seguire le esperienze realizzate dall'insegnante, sia nel realizzarle direttamente, sia nell'elaborare le relazioni sull'attività di laboratorio; 3. applicazione dei contenuti acquisiti attraverso esercizi e problemi che non devono essere intesi come un'automatica applicazione di formule, ma come un'analisi critica del particolare fenomeno studiato, e come uno strumento idoneo ad educare gli allievi a giustificare logicamente le varie fasi del processo di risoluzione. L'attività di laboratorio, a partire dalla situazione esistente nell’Istituto e nella previsione di potenziare le strutture e l'organizzazione, dovrà essere vista prevalentemente come attività diretta degli allievi e armonicamente inserita nella trattazione dei temi affrontati di volta in volta. All’attività di laboratorio sarà dedicato mediamente almeno un’ora al mese tenendo in considerazione le esigenze didattiche di sviluppo della programmazione, della valutazione, dell’effettiva dotazione e disponibilità dei laboratori. Allo stesso modo, dovrà essere prevista una corretta utilizzazione degli strumenti di calcolo e di elaborazione e si dovranno individuare i momenti e la metodologia più opportuna per tale attività didattica che coinvolgerà per il 10% del tempo disponibile. A titolo indicativo si segnalano alcune possibili utilizzazioni dell'elaboratore: a) costruzione diretta da parte degli allievi di programmi per la rielaborazione dei dati raccolti in laboratorio e per la risoluzione di problemi; b) utilizzazione di programmi di simulazione anche precostituiti che valgano a visualizzare le leggi e i modelli interpretativi dei vari fenomeni esaminati; e) c) proiezione di animazioni, filmati, test interattivi a risposta chiusa d) e-book Esercitazioni, ai fini della certificazione del primo biennio, mediante quesiti tipo EUSO, Olimpiadi della fisica, fisica del Cittadino, Test your skills, Problemi ragionamenti e deduzioni (tratti dal libro di matematica tra quelli attinenti alla fisica) Nello svolgimento e nella graduazione degli interventi l'insegnante cercherà di privilegiare approcci diversificati ai concetti fisici e dovrà avere presente l'indirizzo e gli obiettivi dello specifico tipo di scuola, sempre nel contesto delle finalità generali che s'intendono uguali per tutti. L’insegnamento della fisica si svilupperà secondo due linee metodologiche ben definite: la prima di impostazione induttiva, la seconda deduttiva. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 107 Nella prima trova collocazione quello che solitamente viene definito apprendimento per scoperta , caratterizzato da una partecipazione attiva dell’studente, in cui l’acquisizione delle informazioni avviene attraverso un considerevole contributo personale. Nella seconda converge l’apprendimento per schemi strutturali in cui il discente acquisisce procedimenti, regole e schemi elaborati che devono essere in seguito calati nei vari contesti specifici e di conseguenza consolidati. E’ importante che questi due momenti si alternino così da permettere allo studente di procedere nell’acquisizione di un metodo di lavoro personale, avvalendosi sia di percorsi deduttivi, sia di momenti induttivi. Lo studente sarà in grado di procedere all’osservazione di situazioni reali dalle quali desumere proprietà e relazioni per mettere in atto un processo di tipo induttivo, ma potrà anche applicare regole e formule per procedere in modo deduttivo. Il lavoro in classe si effettuerà alternando momenti di lezione frontale ad altri momenti di lavoro individuale o di gruppo. Le esercitazioni in classe saranno numerose ed indispensabili per riesporre i contenuti e per monitorare il graduale apprendimento degli allievi insieme all’efficacia dell’azione didattica. Le attività di recupero consolidamento potenziamento verranno svolte in gruppi omogenei, nei confronti dei quali l’insegnante procederà con l’organizzare attività differenziate e specifiche per livello, attività laboratoriali e di riesposizione guidata dei contenuti. Anche quando la lezione è di tipo frontale l’insegnante terrà conto dei diversi stili cognitivi e dei diversi livelli di partenza di ciascun studente attraverso interventi mirati. Il rafforzamento delle attività individuali avverrà attraverso la risoluzione di esercizi scritti e orali che valorizzino l’intuizione personale. L’acquisizione di regole e formule avverrà attraverso esercizi assegnati per casa. Il lavoro assegnato per casa sarà adeguato al ritmo richiesto dagli studenti e avrà l’esclusivo scopo di esercitazione non di valutazione. L’uso di un quadernone di teoria per la raccolta degli appunti delle spiegazioni del docente è una guida indispensabile per semplificare lo studio e la ripetizione. VALUTAZIONE Durante l’anno scolastico la valutazione complessiva potrà risultare dalle seguenti prove: Interrogazioni orali Questionari a risposta chiusa e aperta Elaborati e compiti a casa di approfondimento Interventi spontanei dal posto Relazioni di laboratorio Partecipazione a progetti e attività scientifiche Compiti scritti PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 108 In fase di valutazione quadrimestrale costituirà elemento di valutazione positiva la continuità nella partecipazione al dialogo educativo, il costante impegno nei compiti assegnati, il percorso personale positivo. Nelle valutazioni scritte verrà considerato completo un esercizio quando lo sviluppo fisicomatematico verrà accompagnato da una breve descrizione dei passaggi, delle leggi fisiche e dei metodi utilizzati per la soluzione, inoltre verrà giudicata positivamente la soluzione di un esercizio o problema ottenuta ricercando la formula risolutiva che colleghi i dati del problema alle soluzioni cercate. Anche l’ordine dell’esposizione potrà essere soggetto a valutazione. Verranno predisposti momenti di valutazione delle competenze, ai fini della certificazione del primo biennio, mediante quesiti tipo OCSE-Pisa, Invalsi, giochi di Anacleto e fisica del Cittadino, Test your skills Si svolgeranno almeno tre compiti in classe per quadrimestre e nel caso in cui l'allievo risulterà assente ad una o più verifiche scritte programmate si consentirà, ove possibile, il recupero della prova entro la settimana successiva. Pertanto il giudizio di sufficienza (voto minimo “) indicherà un'acquisizione dei contenuti specifici rispettosa della fisionomia autentica degli oggetti di studio, non meramente meccanica, e appropriata nell'esposizione. Le valutazioni espresse in decimi indicheranno: PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 109 PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 110 Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE Voto Voto (30) (10) 2-4 2 5-6 2,5 Abilità Conoscenze Competenze Nessuna Nessuna Nessuna Gravemente errate, espressione Non si orienta di fronte alle richieste Non sa; pertanto non sa fare Non riesce ad analizzare; non risponde Non riesce ad applicare le minime alle richieste conoscenze, anche se guidato Conoscenze frammentarie e Compie analisi errate, non sintetizza, Applica le conoscenze minime solo se lacunose commette errori guidato ma con gravi errori Conoscenze frammentarie, con errori Compie analisi lacunose, sintesi incoerenti, Applica le conoscenze minime solo se commette errori gravi guidato ma con errori Conoscenze carenti, con errori ed Compie qualche errore, analisi e sintesi Applica le conoscenze minime solo se espressione difficoltosa parziali guidato Conoscenze mediocri ed espressione Compie qualche errore, analisi e sintesi Applica le conoscenze minime anche difficoltosa parziali autonomamente, ma con errori Conoscenze superficiali, improprietà Compie analisi parziali, sintesi imprecise Applica autonomamente le minime sconnessa 7-8 9-10 11-12 13-14 15-17 18-19 3 3,5 4 4,5 5 5,5 Lacune ed errori di linguaggio 20 21 6 6,5 conoscenze, con imperfezioni Conoscenze di base, esposizione Compie analisi complessivamente corrette Applica autonomamente le conoscenze semplice ma corretta e riesce a gestire semplici situazioni minime Conoscenze complete, ma non Coglie il significato, interpreta esattamente Applica autonomamente e correttamente approfondite, esposizione semplice, semplici informazioni, compie analisi le conoscenze minime –anche a problemi ma corretta corrette, gestisce semplici situazioni più complessi – ma con qualche errore nuove 22 23 7 7,5 Conoscenze complete, poco Sa interpretare il testo e ridefinire un Applica autonomamente le conoscenze approfondite, esposizione corretta concetto, gestendo autonomamente anche a problemi più complessi, ma con situazioni nuove imperfezioni Conoscenze complete, sa Coglie le implicazioni, compie analisi Applica autonomamente le conoscenze approfondire anche complete e coerenti. anche a problemi più complessi Conoscenze complete, con Coglie le implicazioni, individua Applica autonomamente le conoscenze approfondimenti autonomi, autonomamente correlazioni, rielabora anche a problemi più complessi, in modo esposizione corretta con proprietà correttamente corretto Conoscenze complete con Coglie le implicazioni, compie correlazioni Applica in modo autonomo e corretto, approfondimento autonomo, esatte e analisi approfondite, rielabora anche a problemi complessi, le esposizione fluida con utilizzo del correttamente in modo completo e conoscenze; quando è guidato trova linguaggio specifico autonomo soluzioni migliori Conoscenze complete, approfondite Sa rielaborare correttamente e Applica in modo autonomo e corretto le ed ampliate, esposizione fluida con approfondire in modo autonomo e critico conoscenze anche a problemi complessi, utilizzo di un lessico ricco e situazioni complesse. trova da solo soluzioni migliori. autonomamente, esposizione corretta con proprietà linguistica 24 - 26 8 linguistica 27-29 9 30 10 appropriato N.B: l’alunno che rifiuta la verifica verrà valutato con una votazione di 2/10. Il monitoraggio dell’azione didattica sarà continuo e sistematico e sarà un indicatore indispensabile dell’efficacia dell’azione didattica in ogni sua manifestazione. Il docente, pertanto, si impegna ad osservare i bisogni formativi emergenti e a modificare in itinere ogni attività necessaria. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 111 AZIONI DI RECUPERO Durante le ore di lezione saranno seguiti in particolare gli studenti in difficoltà e saranno corretti, anche individualmente, gli esercizi risolti a casa. Le verifiche orali rispetteranno (compatibilmente con le linee programmatiche del Dipartimento) il ritmo d’apprendimento dello studente con cui verranno concordati i contenuti ed i tempi. Si privilegerà il recupero in itinere, le pause didattiche e la didattica laboratoriale. Qualora fosse necessario, saranno attivati corsi di recupero extracurricolari in date da concordare con la scuola secondo i bisogni. ATTIVITA PROGETTUALI ED EXTRACURRICULARi 1. Le Olimpiadi della fisica 2. EUSO 3. Laboratorio di fisica del cittadino 4. Laboratorio per gli esperimenti di Fisica MODULO PLURIDISCIPLINARE TRASCENDENZA, PENSIERO LAICO E AUTONOMIA DELLA RAGIONE MODULO COMPETENZA UNITA’ D’APPRENDIMENTO ABILITA’ PAGINE MODULO COMPETENZA UNITA’ D’APPRENDIIMENTO ABILITA’ PAGINE MATEMATICA LA GEOMETRIA ANALITICA Dominare attivamente concetti e metodi della geometria analitica LA CIRCONFERENZA: Eratostene ed il meridiano terrestre L’ELLI““E: l’ellisse del giardi iere; l’or ita terrestre Risolvere pro le i reali edia te l’uso di odelli ate ati i Fare Esplorazioni di storia del pensiero matematico 257, 401, 430 FISICA LA GRAVITAZIONE Osservare ed identificare fenomeni I modelli cosmologici geocentrico ed eliocentrico Descrivere i moti dei corpi celesti e individuare la causa dei comportamenti osservati. Analizzare il moto dei satelliti e descrivere i vari tipi di orbite Conoscere la storia del pensiero scientifico sulla gravitazione. M178-179 PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 112 DALLA PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO Premessa Al termine del percorso liceale lo studente deve aver appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo la capacità di vagliare e correlare conoscenze ed informazioni scientifiche, recependole criticamente e inquadrandole in un unico contesto. Al termine del corso di studi gli allievi dovranno, quindi, aver acquisito una cultura scientifica di base che permetta loro una visione critica ed organica della realtà sperimentale. In particolare, l’insegnamento della fisica nel primo biennio, attraverso l’acquisizione delle metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, concorre alla formazione della personalità dell’allievo. Si inizia a costruire il linguaggio della fisica classica, abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Finalità generali dell insegnamento della Fisica Condurre lo studente all’esplorazione del mondo circostante per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Obiettivi specifici osservare e identificare fenomeni formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi formalizzare un problema di fisica e applicare li strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive far acquisire capacità di organizzazione e valutazione del proprio lavoro, nonché atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo acquisire, sviluppare e consolidare un corpo organico di contenuti e metodi PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 113 finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura acquisire e consolidare un linguaggio corretto e sintetico acquisire e sviluppare la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali abituare al rispetto dei fatti, al vaglio ed alla ricerca di un riscontro obiettivo delle proprie ipotesi interpretative potenziare l’acquisizione di una cultura scientifica che permetta una visione critica ed organica della realtà sperimentale; acquisire e sviluppare la conoscenza dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti con concreta consapevolezza della particolare natura dei metodi della fisica In particolare, nell’insegnamento di una disciplina sperimentale come la Fisica, gli obiettivi posti saranno anche di acquisizione di abilità caratteristiche della attività sperimentali, quali: acquisizione della capacità di riconoscere le variabili di un fenomeno e di separarle per proporre un esperimento; acquisizione della capacità di raccogliere dati sperimentali, di ordinarli in tabelle, di tradurli nel grafico più opportuno e di elaborarli fino a trovare una relazione tra le variabili; acquisizione della capacità di fare un’analisi critica dei risultati ottenuti; acquisizione della capacità di leggere ed interpretare un grafico, di usare correttamente le unità di misura del S. I., di fare stime ragionevoli, al di là delle misure vere e proprie. acquisizione della capacità di risolvere situazioni problematiche. Competenze specifiche disciplinari Alla fine del primo biennio gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza: uso corretto del linguaggio fisico-matematico (Comunicare) interpretare l informazione) relazioni) strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare) saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi ( Acquisire e saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collegamenti e saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli capacità di impostare e risolvere semplici problemi. (Risolvere problemi) PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 114 saper trarre semplici deduzioni teoriche confrontandoli con i dati sperimentali (Individuare collegamenti e relazioni) essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare) saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare l informazione) saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio (Generalizzare, astrarre, comunicare) Alla fine del quinquennio gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza: padronanza degli aspetti teorici ed applicativi degli argomenti (Imparare a imparare) possedere un linguaggio di tipo scientifico (Comunicare) saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi (Acquisire e interpretare l informazione) inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie o differenze, proprietà varianti ed invarianti (Analizzare, strutturare, generalizzare) saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collegamenti e relazioni) saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare) capacità di impostare e risolvere semplici problemi (Risolvere problemi) saper trarre deduzioni teoriche confrontandole con i dati sperimentali ( Individuare collegamenti e relazioni) essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare) saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare l informazione) proporre semplici esperimenti in laboratorio (Ideare, comunicare) saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio (Generalizzare, astrarre, comunicare) saper descrivere gli strumenti e le procedure utilizzate in laboratorio e aver sviluppato abilità connesse con l’uso di tali strumenti (Progettare) Indicazioni metodologiche e mezzi didattici Per realizzare gli obiettivi programmati gli allievi verranno coinvolti soprattutto in attività di natura sperimentale, finalizzate alla lettura della realtà e alla acquisizione e al potenziamento delle capacità di operare scelte consapevoli nei molteplici contesti, individuali e collettivi della vita reale. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 115 L’attività di laboratorio, che sarà articolata sia mediante esperienze illustrative che momenti di lavoro cooperativo, consentirà agli studenti di confrontarsi e acquisire manualità operando con gli strumenti di misura; in particolare consentirà loro di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite cercando soluzioni sperimentali ai problemi, avviandoli alla lettura critica della realtà. L’attività di laboratorio è da ritenersi, quindi, fondamentale e non sostituibile per l’educazione al saper fare . Le metodologie che si attueranno saranno, oltre il lavoro di gruppo, l’insegnamento individualizzato, le lezioni dialogate, il tutoring per allievi. Le strategie da adottare: il problem solving ed il feedback. I contenuti trattati mireranno a dare risalto ai concetti fondamentali attorno a cui si aggregano i vari argomenti, avendo cura di predisporre un itinerario didattico che metta in luce analogie e connessioni anche tra discipline diverse. Per quanto riguarda i mezzi didattici, si farà uso del libro di testo, abituando gli allievi al suo utilizzo non solo per la parte che riguarda gli esercizi, ma come riscontro alle lezioni frontali, del laboratorio di Fisica, del materiale bibliografico e dei sussidi audiovisivi disponibili. Anche l’utilizzazione degli strumenti di elaborazione (Word ed Excel o programmi di simulazione), può essere inserita in momenti opportuni nell’attività didattica. Attività di laboratorio L’attività sperimentale effettuata nel laboratorio di Fisica è di fondamentale importanza in quanto consentirà agli allievi di acquisire una conoscenza sempre più consapevole della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborano in maniera critica ogni esperimento eseguito. Lo studente potrà così fare esperienza, in forma elementare nel primo biennio, ma comunque rigorosa, del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici. Le attività di laboratorio indicate nelle varie Unità di Apprendimento rappresentano delle proposte didattiche che ogni docente può adattare al livello e agli obiettivi delle proprie classi, tenendo anche conto dei differenti indirizzi presenti nel Liceo (corsi di Ordinamento, opzione Scienze applicate e PNI). Per quanto riguarda le esperienze (sia di tipo illustrativo, che di gruppo), si ritiene opportuno effettuarne almeno una mensilmente, nei locali del Laboratorio di Fisica, a PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 116 scelta tra quelle proposte nella programmazione generale. I docenti potranno, inoltre, utilizzare anche le risorse multimediali presenti nella piattaforma del libro in adozione. Durante le riunioni dipartimentali sono state concordate delle esperienze di laboratorio reputate di fondamentale importanza per l’apprendimento dei ragazzi. Nell’ambito della libertà individuale di insegnamento, poi, ogni docente può integrare tali esperienze con altre che si ritengano proficue per la classe di riferimento. Verifica e valutazione Per la verifica dei risultati dell’apprendimento verranno utilizzate sia prove non strutturate, quali esercizi, problemi, relazioni di laboratorio, sia prove semistrutturate e strutturate. Le verifiche scritte saranno per ogni quadrimestre in numero non inferiore a due per allievo. Le verifiche orali, individuali, saranno impostate non solo su un congruo numero di interrogazioni sotto forma di colloquio, ma anche su interventi che si inseriranno opportunamente nell’attività didattica. Ogni docente predisporrà le prove in base alle linee della sua programmazione, ai contenuti, alle abilità e competenze da verificare e alla fisionomia della classe. La valutazione analizzerà, oltre alle conoscenze, anche le competenze e le capacità degli studenti. I criteri di valutazione sono alla base di una griglia, articolata su più livelli, che consente la formulazione di un giudizio il più possibile oggettivo, espresso sinteticamente in un voto in decimi. Attività extracurriculari EUSO Olimpiadi di Fisica Olimpiadi di Astronomia Eventuale partecipazione ad altri giochi o gare individuali o di classe di specifico interesse. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 117 Risultati generali di apprendimento (area scientifica, matematica e tecnologica) SECONDO BIENNIO Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche ed approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. Aver acquisito l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e ad individuare possibili soluzioni. Comprendere il linguaggio formale specifico della fisica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero scientifico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione fisica della realtà. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche padroneggiandone le procedure ed i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento. B – LIVELLO 2 (INTERMEDIO) A - LIVELLO 1 (AVANZATO) C – LIVELLO 3 (BASE) Applica in modo critico le Applica conoscenze in scientifiche in situazioni di vita conoscenze situazioni di vita complesse. Sa non complesse. Sa raccogliere, situazioni raccogliere, elaborare complesse. scientifiche elaborare collegare dati, tabelle, costruire ricavare leggi, e organizzare grafici, utilizzando le e conoscenze collegare dati, Applica, se guidato, le scientifiche in di vita non organizzare tabelle, costruire Sa raccogliere e collegare dati, grafici, organizzare tabelle e costruire ricavare utilizzando anche leggi, strumenti grafici, solo se guidato. anche strumenti informatici. Sa informatici. Sa convertire dati e Sa stabilire rapporti di causa – convertire dati e problemi da problemi effetto in una esperienza di linguaggio naturale a linguaggi formali. naturale a da linguaggio linguaggi formali e viceversa o Sa da un linguaggio formale ad un’espressione matematica la un altro. Sa esprimere con descrizione linguistica di un un’espressione matematica la fenomeno naturale. Identifica descrizione linguistica di un relazioni fenomeno naturale. Identifica con esperienze quotidiane e sa relazioni stabilire rapporti di causa – tra fenomeni fisici esprimere tra fenomeni laboratorio, solo se guidato. con fisici PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 118 con esperienze quotidiane e sa effetto stabilire rapporti di causa – laboratorio. effetto nell’ambito grandezze coinvolte in un’esperienza di delle in un fenomeno, osservabile anche in un’esperienza di laboratorio. Programmazione Fisica classe terza Quadro degli obiettivi di competenza ASSE CULTURALE: SCIENTIFICO TECNOLOGICO (secondo biennio) Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi complessi, anche di uso corrente. Gestire progetti Riepilogo dei moduli Num. Titolo Tempi 1 Le grandezze scalari e vettoriali Settembre 2 Raccordo primo biennio – secondo biennio. Settembre Moti 3 Principio di composizione dei movimenti Settembre – Ottobre 4 Dinamica Ottobre – Novembre 5 Moto circolare e moto armonico 6 Lavoro ed energia Gennaio 7 La quantità di moto e il momento angolare Febbraio 8 La gravitazione 9 La teoria microscopica della materia 10 Il primo principio della termodinamica 11 Il secondo principio della termodinamica Maggio 12 Entropia e disordine Maggio Novembre – Dicembre Febbraio - Marzo PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 119 Aprile Aprile - Maggio Modulo 1: Le grandezze scalari e vettoriali Prerequisiti Teorema di Pitagora Competenze Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico. Confrontare grandezze scalari e vettoriali. Abilità Distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali. Eseguire la somma di vettori con il metodo punto-coda e con il metodo del parallelogramma. Eseguire la sottrazione tra due vettori, la moltiplicazione di un vettore per un numero, il prodotto scalare e vettoriale di due vettori. Saper scomporre un vettore nelle sue componenti cartesiane utilizzando i versori. Conoscenze Le caratteristiche di un vettore. La differenza tra grandezze scalari e vettoriali. Le operazioni di somma, sottrazione moltiplicazione, la scomposizione e la proiezione di un vettore. Il prodotto scalare e vettoriale, l’espressione in coordinate cartesiane dei vettori e delle operazioni sui vettori. Attività di laboratorio Esperienze sui vettori. Modulo 2: Raccordo primo biennio – secondo biennio. Moti Prerequisiti Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I. Competenze Interpretare grafici di moto ed effettuare derivazione e integrazione grafica. Utilizzare le leggi dei moti. Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 120 grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Abilità Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper rappresentare in grafici (spazio -tempo), (velocità - tempo) i diversi tipi di moto osservati. Saper interpretare grafici. Saper dedurre da grafici i diversi tipi di moto osservati. Saper enunciare le leggi relative a spostamento, velocità e tempo quando l’accelerazione è costante. Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osservato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato. Conoscenze Concetti fondamentali per la descrizione del moto: punto materiale, traiettoria, legge oraria. Il moto rettilineo uniforme; grafici. Il moto vario; velocità media e istantanea, accelerazione media e istantanea; grafici. Il moto rettilineo uniformemente vario: la dipendenza velocità-tempo, spazio- tempo, velocità-spazio; grafici. Moti uniformemente accelerati: moto di caduta di un grave; moto di caduta di un corpo su un piano inclinato. Attività di laboratorio Moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato su rotaia. Modulo 3: Principio di composizione dei movimenti Prerequisiti Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I. Competenze Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Abilità Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osservato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 121 Conoscenze Principio di inerzia. Il principio di composizione dei movimenti. Il moto parabolico. Trasformazioni galileiane. Modulo 4: Dinamica Prerequisiti Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare uniforme Il moto parabolico. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I. Competenze Formulare utilizzare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale delle unità di misura. Abilità Essere in grado di definire i concetti di forza e di massa e di enunciare i principi della dinamica. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Essere in grado di applicare le proprietà vettoriali delle grandezze fisiche incontrate allo studio dei fenomeni esaminati e risolvere esercizi e problemi. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Conoscenze La prima legge della dinamica. La seconda legge: la relazione fra forza e accelerazione. Massa e peso di un corpo. Il principio di azione e reazione. La seconda legge della dinamica e la forze di attrito. Applicazioni della seconda legge della dinamica. Leggi della dinamica e sistemi di riferimento. Attività di laboratorio Verifica dei principi della dinamica su rotaia. Piano inclinato (liscio e scabro). PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 122 Modulo 5: Moto circolare e moto armonico Prerequisiti Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare uniforme. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I. Competenze Formulare utilizzare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura. Abilità Distinguere la forza centripeta e centrifuga apparente. Comprendere le caratteristiche del moto armonico e del moto del pendolo. Conoscenze I moti curvilinei, velocità e accelerazioni. Il moto circolare uniforme: la cinematica e la dinamica. Facoltativo: Cinematica del moto uniformemente accelerato. Dinamica del moto uniformemente accelerato. Facoltativo: Moto armonico. Velocità ed accelerazione nel moto armonico. Dinamica del moto armonico: la forza elastica. Pendolo semplice. (da proporre in quarta classe) Attività di laboratorio Esperienze illustrative sulla forza centrifuga. Pendolo semplice. Modulo 6: Lavoro ed energia Prerequisiti I diversi tipi di moto. Le forze. Scomposizione delle forze. Il momento di una forza e le condizioni di equilibrio. Le leggi della dinamica e le loro applicazioni. La rappresentazione vettoriale delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità del S.I. Caduta libera. Competenze Calcolare il lavoro svolto o la potenza erogata. Distinguere tra forze conservative e non conservative. Applicare il teorema dell’energia cinetica a situazioni semplici. Descrivere trasformazioni di energia da una forma a un’altra. Applicare PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 123 il principio di conservazione dell’energia meccanica. Abilità Calcolare il lavoro fatto da una forza costante nei diversi casi di angolo tra direzione della forza e direzione dello spostamento. Calcolare la potenza impiegata. Ricavare l’energia cinetica di un corpo in relazione al lavoro svolto. Determinare il lavoro svolto da forze dissipative. Calcolare la portata di una conduttura. Applicare l’equazione di Bernoulli. Teorema di Torricelli. Comprendere l’effetto Venturi e le sue conseguenze. Calcolare la velocità limite. Conoscenze Lavoro. Potenza. Forze conservative e non conservative. Energia potenziale ed energia conetica. Pendolo elastico. La conservazione dell’energia meccanica in un pendolo. Caduta di un corpo in un mezzo viscoso. Modulo 7“ La quantità di moto e il momento angolare Prerequisiti Lavoro ed energia cinetica. L’energia potenziale. L’attrito. Moto circolare uniforme. Moto rotatorio. Competenze Distinguere tra forze conservative e non conservative. Utilizzare nell’analisi di un sistema fisico la conservazione della quantità di moto totale e del momento angolare totale. Abilità Calcolare la quantità di moto di un corpo e l’impulso di una forza. Applicare la legge di conservazione della quantità di moto. Comprendere la distinzione tra urti elastici e anelastici. Analizzare casi di urti lungo una retta di urti obliqui. Individuare la posizione del centro di massa di un sistema fisico. Applicare la conservazione del momento angolare a un sistema fisico. Determinare il momento d’inerzia di un corpo rigido e utilizzarlo nello studio dei moti rotatori. Conoscenze La relazione tra quantità di moto e impulso di una forza. La legge di conservazione della quantità di moto per un sistema isolato. Urti elastici e anelastici su una retta e nel piano. Il centro di massa e le sue proprietà. I momenti di inerzia per corpi rigidi in rotazione. Il moto di un corpo che rotola. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 124 La conservazione e la variazione del momento angolare, la sua relazione col momento torcente delle forze esterne. Il momento d’inerzia e la rotazione. Modulo 8: La gravitazione Prerequisiti Equazioni del moto circolare uniforme. Forza centripeta e moto circolare. Principi della dinamica. Moto parabolico. Principi di conservazione. Definizione di ellisse. Competenze Formulare utilizzare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura. Abilità Applicare i principi della dinamica e la legge di gravitazione universale allo studio del moto dei pianeti e dei satelliti nel caso di orbite circolari. Applicare il principio di conservazione dell’energia. Conoscenze Modelli geocentrici ed eliocentrici. La rivoluzione copernicana. Tycho Brahe. Le leggi di Keplero. La legge di gravitazione universale. Applicazioni della legge di gravitazione universale. Il campo gravitazionale. Modulo 9: La teoria microscopica della materia Prerequisiti Moduli precedenti. Leggi di conservazione della quantità di moto e dell’energia meccanica. Energia cinetica di traslazione e di rotazione dei corpi rigidi. Competenze Riuscire a stabilire delle connessioni tra il comportamento microscopico dei gas e le loro proprietà macroscopiche. Determinare la temperatura di un gas nota la sua velocità quadratica media. Applicare la relazione tra pressione e velocità quadratica media. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 125 Abilità Comprendere la spiegazione del moto browniano. Analizzare il comportamento di un gas dal punto di vista microscopico. Calcolare la pressione di un gas perfetto. Comprendere la relazione tra temperatura ed energia cinetica delle molecole di un gas. Calcolare la velocità quadratica media delle molecole e analizzare la distribuzione delle velocità. Comprendere il significato di energia interna per un gas. Confrontare gas, liquidi, solidi dal punto di vista dell’energia interna. Conoscenze Il moto browniano. Il modello microscopico del gas perfetto. Pressione e temperatura di un gas dal punto di vista microscopico. Teorema di equipartizione dell’energia. La velocità delle molecole e la distribuzione di Maxwell. L’energia interna del gas perfetto. L’energia interna nei solidi, liquidi, gas. Modulo 10: Il primo principio della termodinamica Prerequisiti Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo precedente. Competenze Classificare le principali trasformazioni termodinamiche e le relative applicazioni. Applicare il primo principio all’analisi delle trasformazioni termodinamiche. Abilità Comprendere le caratteristiche di un sistema termodinamico. Distinguere le trasformazioni reali e quelle ideali. Riconoscere i diversi tipi di trasformazione termodinamica e le loro rappresentazioni grafiche. Calcolare il lavoro svolto in alcune trasformazioni termodinamiche. Applicare il primo principio della termodinamica nelle trasformazioni isoterme, isocore,isobare,adiabatiche, cicliche. Calcolare il calore specifico di un gas. Conoscenze Concetto di sistema termodinamico. L’energia interna di un sistema fisico. Il principio zero della termodinamica. Le trasformazioni termodinamiche. Il lavoro PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 126 termodinamico. Enunciato del primo principio della termodinamica. Le applicazioni del primo principio alle varie trasformazioni termodinamiche. I calori specifici del gas perfetto. L’equazione delle trasformazioni adiabatiche. Modulo 11: Il secondo principio della termodinamica Prerequisiti Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo precedente. Competenze Determinare il rendimento di una macchina termica e confrontarlo con il rendimento di una macchina di Carnot che operi fra le stesse temperature. Abilità Comprendere e confrontare i diversi enunciati del secondo principio della termodinamica e riconoscerne l’equivalenza. Distinguere le trasformazioni reversibili e irreversibili. Comprendere il funzionamento della macchina di Carnot. Calcolare il rendimento di una macchina termica. Comprendere il funzionamento di un motore a scoppio. Calcolare le prestazioni delle macchine frigorifere. Conoscenze Il funzionamento delle macchine termiche. Enunciati di lord Kelvin e di Rudolf Clausius del secondo principio della termodinamica. Il rendimento delle macchine termiche. Trasformazioni reversibili e irreversibili. Il teorema e il ciclo di Carnot. La macchina di Carnot ed il suo rendimento. I cicli termodinamici in un motore di automobile. Il frigorifero come macchina termica. Attività di laboratorio“ I motori Modulo 12: Entropia e disordine Prerequisiti Concetto di probabilità. Modulo precedente. Competenze Determinare la variazione di entropia in particolari trasformazioni. Abilità Applicare la disuguaglianza di Clausius nello studio delle macchine termiche. Calcolare le variazioni di entropia nelle trasformazioni termiche. Comprendere la relazione tra probabilità ed entropia. Determinare il numero di microstati di un sistema. Utilizzare l’equazione di Boltzmann per il calcolo dell’entropia. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 127 Conoscenze La disuguaglianza di Clausius.La definizione di entropia. L’entropia nei sistemi isolati e non isolati. L’enunciato del secondo principio della termodinamica tramite l’entropia. Interpretazione microscopica del secondo principio. L’equazione di Boltzmann per l’entropia. Il terzo principio della termodinamica. Reggio Calabria, 31 ottobre 2013 Docente Prof.ssa Santa Piccolo PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISEGNO E STORIA DELL'ARTE Docente: Curatola M. Modulo 1 Geometria Descrittiva Prospettiva Periodo odulo aperto tutto l’a o PROGRAMMAZIO NE DIDATTICA DISEGNO E STORIA DELL'ARTE Materiali Modulo 1 PROGRAMMAZIO Geometria NE DIDATTICA Descrittiva DISEGNO E Prospettiva STORIA DELL'ARTE Modulo 1 PROGRAMMAZIO NE DIDATTICA DISEGNO E Geometria STORIA DELL'ARTE Descrittiva Prospettiva Modulo 1 Verifiche Ore docenza Valutazione Periodo modulo Libro di testo Elaborati svolti 1 ape to tutto l a o Foglio da disegno in classe Strumenti tecnici 1 1 Periodo modulo ape to tutto l a o Geometria Descrittiva Prospettiva PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 128 Periodo modulo aperto tutto la o PROGRAMMAZIO NE DIDATTICA DISEGNO E STORIA DELL'ARTE Modulo 1 Unità Didattica 3. Geometria Descrittiva Prospettiva Periodo modulo aperto tutto la o Geometria Descrittiva Prospettiva Periodo modulo aperto tutto la o Unità Didattica Modulo 1 3 12 24 4 8 PROGRAMMAZIO NE DIDATTICA DISEGNO E STORIA DELL'ARTE Modulo 1 PROGRAMMAZIO NE DIDATTICA DISEGNO E STORIA DELL'ARTE Modulo 1 Pe iodo odulo ape to tutto l a o PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 129 U. D . 1 Prospettiva Accidentale Obiettivi Conoscere le metodiche di rappresentazione grafico spaziale Contenuti Elementi necessari per eseguire la prospettiva lineare. Enti geometrici necessari per eseguire la prospettiva lineare posizio i dell osse vato e, altezze della li ea d o izzo te, e ite i d adotta e. Metodo dei pu ti isu ato i. U. D. 2 Prospettiva Accidentale di figure Piane Obiettivi Co os e e le etodi he di app ese tazio e t a ite l appli azio e alle figu e pia e Contenuti Prospettiva di figure piane: quadrato- Rettangolo- esagono- ottagono- cerchio Prospettiva di composizione decorative. U. D. 3 Prospettiva di solidi Obiettivi Co os e e le etodi he di app ese tazio e t a ite l appli azio e ai solidi. Contenuti Prospettiva accidentale del cubo, parallelepipedo, piramide quadrangolare, piramide e prisma esagonale, piramide e prisma ottagonale, cilindro, cono. Prospettiva di solidi accostati e sovrapposti. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 130 Periodo Modulo 2 Arte Romanica Prerequisiti Obiettivi di apprendimento Conoscitivi Conoscere le caratteristiche fondamentali del periodo Operativi Operare confronti tra opere di diversa collocazione geografica Comportamentali Analizzare u ope a d a te individuando gli elementi costitutivi del linguaggio visivo. 1 Conoscenza dell a te Paleo istia a e Biza ti a 2 A uisizio e del Be e Cultu ale o e testi o ia za civiltà Contenuti Metodologie Materiali Unità didattica 1 Arte Romanica ell Italia Settentrionale Lezione frontale rappresentazione grafica di opere studiate Visite guidate Unità didattica 2 Arte Romanica ell Italia Centrale Ore docenza Verifiche Valutazione Libro di testo Interrogazione 2 Materiale fornito orale e/o Prove dal docente strutturate Sussidi audio visivi 2 Unità didattica 3 Il Romanico ell Italia Meridionale 1 Totale ore docenza del modulo Unità Unità Unità Didattica 1 Didattica 2 Didattica 3. Lezioni Laboratori Lavoro di gruppo Studio personale Attività pratiche Prove/verifiche ate iale ave te valo e di 2 2 2 1 2 1 1 2 1 1 Totale ore / allievo del Modulo PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 131 Unità Didattica 5 Modulo 5 6 3 1 15 U.D. 1 Arte Ro a ica ell’Italia “ette trio ale Obiettivi Co os e e le te i he ost uttive dell A hitettu a ‘o a i a e i Settentrionale o u e ti più i po ta ti dell Italia Contenuti Basili a di “a t A Michele a Pavia. ogio a Milano, Basilica di San Marco a Venezia, Il Domo di Modena, Basilica di San U. D. 2 Il Ro a ico ell’Italia Ce trale Obiettivi Co os e e le te i he ost uttive dell A hitettu a ‘o a i a e i Centrale o u e ti più i po ta ti dell Italia Contenuti Battistero di San Giovanni – Firenze, Campo dei Miracoli Pisa. U. D. 3 Il Ro a ico ell’Italia Meridio ale Obiettivi Co os e e le te i he ost uttive dell A hitettu a ‘o a i a e i Meridionale o u e ti più i po ta ti dell Italia Contenuti Il Duomo di Monreale Palermo La Cattedrale di Gerace, La Cattolica di Stilo, Il Duomo di San Nicola Bari PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 132 Modulo 3 ARTE GOTICA Prerequisiti Obiettivi di apprendimento Conoscitivi Conoscere le caratteristiche fondamentali del periodo Operativi Operare confronti tra opere e artisti di uguale collocazione storica Comportamentali Analizzare u ope a d a te consolidando i concetti chiave attraverso la lettu a della stessa opera per arrivare all auto e he l ha eata. Periodo 1 Co os e za dell A te ‘o a i a 2A uisizio e del Be e Cultu ale civiltà Contenuti Metodologie Unità didattica 1 La civiltà gotica o e testimonianza materiale avente valore di Lezione frontale rappresentazione grafica di opere studiate Visite guidate Unità didattica 2 Il Gotico in Italia Ore docenza Verifiche Valutazione Libro di testo Questionario 1 Materiale fornito interrogazione dal docente orale Sussidi audio visivi 1 Materiali Unità didattica 3 Il Gotico in Francia 1 Unità didattica 4 La pittura del trecento 1 Totale ore docenza del modulo Unità Unità Unità Didattica 1 Didattica 2 Didattica 3. Lezioni Laboratori Lavoro di gruppo Studio personale Attività pratiche Prove/verifiche Unità Didattica 4 4 Modulo 1 1 1 1 4 1 2 1 1 1 4 2 1 11 1 Totale ore / allievo del Modulo PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 133 U.D. 1 La civiltà Gotica Obiettivi “ape e i se i e il fe o e o dell a te goti a el pa o a a sto i o, so iale e eligioso di uel pe iodo. I dividua e le ovita po tate el siste a ost uttivo goti o e fa e le diffe e ze o il siste a costruttivo Romanico Contenuti Caratteristiche essenziali della pittura, scultura e architettura U. D. 2 Il Gotico In Italia Obiettivi Conoscere le più importanti architetture Gotiche Italiane Contenuti Basilica di San. Francesco – Assisi Basilica di Santa Maria del Fiore Firenze Il Duomo di Milano, Il Duomo di Orvieto U. D. 3 Il Gotico in Francia Obiettivi Co os e e le p i ipali diffe e ze t a l a hitettu a eligiosa del goti o d olt alpe e uella italia a. Contenuti Cattedrale di Notre- Dame Parigi Cattedrale di Amiens U. D. 4 La pittura del Trecento Obiettivi Co os e e l A tista he ha ivoluzio ato la pittu a Contenuti Giotto Gli affreschi della Basilica di San Francesco ad Assisi La cappella degli Scrovegni a Padova PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 134 Modulo 4 Periodo Il Primo Rinascimento Prerequisiti 1 Conoscere i tratti essenziali della pittura, scultura e architettura gotica. 2 Co os e e i t atti esse ziali dello sviluppo del goti o ell a te italia a del p i o Quattrocento. 3 A uisizio e del Be e Cultu ale o e testi o ia za ate iale ave te valo e di civiltà Ore docenza Obiettivi di Contenuti Metodologie Materiali Verifiche apprendimento Valutazione Unità didattica 1 Lezione frontale Libro di testo Interrogazione 1 Conoscitivi Il Primo Visite guidate Sussidi Orale e/o Conoscenza del Rinascimento Riproduzione audiovisivi prove periodo storico e delle grafica di opere strutturate relative manifestazioni d a te artistiche Unità didattica 2 1 Operativi Brunelleschi Operare confronti tra Donatello opere e artisti di Masaccio uguale collocazione Unità didattica 3 1 storica Antonello da Comportamenti Messina A alizza e u ope a Piero della d a te i dividua do le Francesca interconnessioni Botticelli Unità didattica 4 1 Pittura fiamminga Lezioni Laboratori Lavoro di gruppo Studio personale Attività pratiche Prove/Verifica Unità didattica 5 Alberti 1 Totale ore docenza del modulo “ti a/valutazio e del a i o totale di lavo o i hiesto all allievo i o e Unità Unità Unità Unità Unità didattica 1 didattica 2 didattica 3 didattica.4 Didattica 5 1 1 1 1 1 5 1 1 1 1 totale ore/allievo del modulo PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 135 1 1 2 Modulo 5 5 2 1 13 U.D. 1 Il Primo Rinascimento Obiettivi Conoscere il concetto di Rinascimento e il rapporto tra gli avvenimenti storici che mutano la realtà sociale, la cultura, la committenza, la politica, e la ricerca artistica nella prima metà del XV secolo Contenuti Caratteristiche del periodo. U.D. 2 Brunelleschi-Donatello-Masaccio Obiettivi Conoscenza degli artisti e delle loro opere Contenuti: Cupola di Santa Maria del Fiore; Cappella Pazzi. S.Giorgio; David; Banchetto di Erode. Trinità; affreschi della Cappella Brancacci U.D. 3 Antonello da Messina-Piero della Francesca-Botticelli Obiettivi Conoscenza degli artisti e delle loro opere: Contenuti San Sebastiano La flagellazione di Cristo La Primavera U.D. 4 Pittura fiamminga Obiettivi Conoscenza degli artisti e delle loro opere Contenuti Jan Van Eyck: I coniugi Arnolfini U.D. 5 Leon Battista Alberti Obiettivi Co os e za dell a tista e delle sue ope e Contenuti Santa Maria Novella Firenze, Palazzo Rucellai Firenze, “a t A d ea a Mantova PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 136 Anno Scolastico: 2012 - 2013 Docente: Prof.ssa Maria Serranò DISCIPLINA :Scienze motorie e sportive CLASSE : 3^O Programmazione didattica La disciplina “scienze motorie e sportive” concorre assieme a tutte le altre, alla “formazione dell’uomo e del cittadino”, all’inserimento attivo, quindi, del soggetto nella realtà sociale con la quale dovrà interagire nella piena consapevolezza delle proprie capacità e del proprio ruolo. Il perseguimento di queste finalità sarà favorito dalle peculiarità del rapporto che si instaura tra l’insegnante e gli allievi, grazie alla vastissima gamma di sollecitazioni che la stessa disciplina consente nei confronti di tutte le aree comportamentali (affettiva, cognitiva, sociale e,naturalmente, psicomotoria). Per quanto riguarda gli obiettivi generali della disciplina, ci si prefiggerà di perseguire: in termini di competenze, l’acquisizione di abitudini permanenti di vita civile e partecipata e di stili di vita miranti alla difesa della salute, alla consuetudine alla lealtà ed al civismo; in riferimento alle capacità, quelle di saper svolgere compiti motori specifici ed assumere ruoli diversi nel rispetto di regole e schemi prefissati, finalizzando le proprie azioni al raggiungimento di uno scopo individuale e/o collettivo in termini di conoscenze, la promozione di una vasta cultura generale, attraverso l’approfondimento dei principi e dei contenuti della disciplina sul piano teorico ed applicativo. Per ciò che concerne la metodologia d’insegnamento, la scelta del metodo avverrà in relazione al momento didattico, agli allievi ed alla motivazione espressa dal gruppo, ma implicherà, in ogni caso, il passaggio all’elemento didattico successivo solo dopo che ognuno si sarà impossessato del precedente, più semplice e propedeutico; si terrà naturalmente conto dei livelli di partenza e della necessità di perseguire gli “obiettivi minimi”; ove necessario, saranno inoltre predisposti percorsi variati e metodologie individualizzate. Nell’arco dell’anno scolastico, la programmazione sarà poi suddivisa per moduli, obiettivi intermedi e settori di contenuto, come di seguito meglio specificato. Periodo Settembreottobrenovembre Modulo/ Unità didattiche Obiettivi specifici Conoscenze-competenze capacità Metodologie e supporti didattici Criteri e strumenti di valutazione Pratica sportiva: pallavolo, tennis-tavolo e pallacanestro -Acquisire sempre maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità Esercitazioni polivalenti in condizioni spaziotemporali variate Osservazioni e test d’ingresso Tecnica, tattica e didattica dei fondamentali individuali e di squadra della pallavolo Approfondimento dei regolamenti federali e dell’arbitraggio di una delle specialità sportive praticate -Promuovere la capacità di finalizzare le proprie azioni al raggiungimento di uno scopo individuale e/o collettivo -Possedere informazioni sulle norme essenziali di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni nel tempo libero e nella pratica PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 137 Lezione frontale Piccoli attrezzi Verbalizzazioni collettive Test motori sportiva Giochi di squadra sulla pallavolo ed il basket DicembreGennaio FebbraioMarzoAprile Anatomia, fisiologia e “adattamenti funzionali” prodotti dalla pratica sportiva, agonistica e non, sull’ apparato respiratorio. -Acquisire sane abitudini per il mantenimento del benessere psico-fisico Pratica sportiva: tennistavolo Attività ludico-motorie individuali e collettive con particolare riferimento al calcio a cinque : didattica dei fondamentali Pratica sportiva e giochi di squadra. MaggioGiugno -Saper valutare il proprio stato di efficienza fisica, saperlo mantenere e migliorare Attività ludico-motorie individuali e collettive con particolare riferimento al basket : didattica dei fondamentali individuali e di squadra Esercitazioni pratiche Insegnamento per problemi Discussione collettiva Prove semistrutturate Atlante anatomico Percorsi misti -Saper valutare le proprie capacità neuromuscolari Esercitazioni variate Verbalizzazioni individuali -Prendere coscienza dei benefici portati dall’attività fisica Problem solving Prove di arbitraggio Sussidi audiovisivi Circuiti motori -Appropriarsi di conoscenze sugli adattamenti all'esercizio fisico dell’ apparato respiratorio - Consolidare abitudini permanenti di vita civile e partecipata, grazie all’impegno nel rispetto e accettazione di regole ed all’assunzione di ruoli e compiti all’interno del gruppo -Sviluppare una socializzazione consapevole e l’espressione della personalità Tavole anatomiche Lezione pratica con metodo globale-analiticoglobale -Affinare le capacità logicointuitive Attrezzi specifici -Saper concettualizzare nozioni teoriche Lezione interattiva le -Favorire la scoperta di attitudini personali e capacità di autovalutazione PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 138 Simulazioni di gare Verbalizzazioni collettive e test IL DOCENTE Reggio Calabria, ottobre 2013 Maria Serranò Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE INDICATORI Voto DI (10) PREPARAZIO NE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 2 Conoscenze Nessuna – Rifiuta la Abilità Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica Conoscenze gravemente Non riesce ad analizzare; non Non riesce ad applicare le errate e lacunose; risponde alle richieste minime conoscenze, anche se verifica 3 espressione sconnessa INSUFFICIENTE 4 5 SUFFICIENTE Competenze 6 guidato Conoscenze Compie analisi lacunose e Applica le conoscenze minime frammentarie, con errori sintesi incoerenti solo se guidato, ma con errori Conoscenze mediocri ed Compie qualche errore; analisi Applica le conoscenze minime, espressione difficoltosa e sintesi parziali ma con errori lievi Conoscenze di base; Compie analisi Applica autonomamente le esposizione semplice, ma complessivamente corrette e conoscenze minime corretta riesce a gestire semplici situazioni DICRETO 7 BUONA 8 Conoscenze pertinenti; Sa interpretare il testo e Applica autonomamente le esposizione corretta ridefinire un concetto, gestendo conoscenze anche a problemi autonomamente situazioni più complessi, ma con nuove imperfezioni Conoscenze complete, Coglie le implicazioni; individua Applica autonomamente le con approfondimenti autonomamente correlazioni; conoscenze, anche a problemi autonomi; esposizione rielabora correttamente e in più complessi, in modo corretto corretta con proprietà modo personale linguistica OTTIMA 9 10 Conoscenze complete con Coglie le implicazioni; compie Applica e mette in relazione le approfondimenti correlazioni esatte e analisi conoscenze in modo autonomo autonomi; esposizione approfondite; rielabora e corretto, anche a problemi fluida con utilizzo del correttamente in modo nuovi e complessi. linguaggio specifico completo, autonomo e critico Conoscenze complete, Sa rielaborare correttamente e ampie ed approfondite; approfondire in modo critico ed modo autonomo e corretto per esposizione fluida con originale. Argomenta le conoscenze in risolvere problemi nuovi e utilizzo di un lessico ricco complessi; trova da solo ed appropriato soluzioni originali ed efficaci. PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 139 PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 140 Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE INDICATORI DI PREPARAZIONE Voto (10) GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 2 Conoscenze Nessuna – Rifiuta la Abilità Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica Conoscenze gravemente Non riesce ad analizzare; non Non riesce ad applicare le errate e lacunose; risponde alle richieste minime conoscenze, anche se verifica 3 espressione sconnessa INSUFFICIENTE 4 5 SUFFICIENTE Competenze 6 guidato Conoscenze Compie analisi lacunose e Applica le conoscenze minime frammentarie, con errori sintesi incoerenti solo se guidato, ma con errori Conoscenze mediocri ed Compie qualche errore; analisi Applica le conoscenze minime, espressione difficoltosa e sintesi parziali ma con errori lievi Conoscenze di base; Compie analisi Applica autonomamente le esposizione semplice, ma complessivamente corrette e conoscenze minime corretta riesce a gestire semplici situazioni DICRETO 7 BUONA 8 Conoscenze pertinenti; Sa interpretare il testo e Applica autonomamente le esposizione corretta ridefinire un concetto, gestendo conoscenze anche a problemi autonomamente situazioni più complessi, ma con nuove imperfezioni Conoscenze complete, Coglie le implicazioni; individua Applica autonomamente le con approfondimenti autonomamente correlazioni; conoscenze, anche a problemi autonomi; esposizione rielabora correttamente e in più complessi, in modo corretto corretta con proprietà modo personale linguistica OTTIMA 9 10 Conoscenze complete con Coglie le implicazioni; compie Applica e mette in relazione le approfondimenti correlazioni esatte e analisi conoscenze in modo autonomi; esposizione approfondite; rielabora autonomo e corretto, anche a fluida con utilizzo del correttamente in modo problemi nuovi e complessi. linguaggio specifico completo, autonomo e critico Conoscenze complete, Sa rielaborare correttamente e ampie ed approfondite; approfondire in modo critico ed modo autonomo e corretto per esposizione fluida con originale. Argomenta le conoscenze in risolvere problemi nuovi e utilizzo di un lessico ricco complessi; trova da solo ed appropriato soluzioni originali ed efficaci. LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” GRIGLIA DI VALUTAZIONE – ITALIANO ALUNNO ___________________ Cognome CONOSCENZE LINGUISTICHE Uso della punteggiatura, ortografia, morfosintassi, lessico ABILITÀ Aderenza e pertinenza alla consegna ABILITÀ Efficacia argomentativa Comprensione, sviluppo e rispetto dei vincoli del genere testuale Capacità di sviluppare con coesione e coerenza le proprie argomentazioni Si esprime in modo: Comprende e Sviluppa in modo Argomenta in modo: Originalità e creatività Capacità di elaborare in modo originale e creativo Nullo o totalmente scorretto/ o plagio Scorretto (Gravemente insufficiente) 0,6 Elabora in modo: Impreciso (Insufficiente) 0,9 1,2 Scorretto (Gravemente insufficiente) Inadeguato (Insufficiente) 0,4 0,6 Nullo o totalmente scorretto/ o plagio Scorretto Nullo o totalmente scorretto/ o plagio 0,2 Anno scolastico 2103 - 2014 CLASSE ____________________________ Inadeguato Nullo o totalmente scorretto/ o plagio 0,4 COMPETENZE ___________________ Nome BIENNIO Corretto Preciso Appropriato (Mediocre) Sostanzialmente corretto (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) Appropriato ed efficace (Eccellente) 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3 Esauriente (Ottimo) Appropriato ed efficace Superficiale Essenziale Corretto (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) Pertinente e corretto (Buono) 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 Poco coerente Schematico Adeguato Chiaro Chiaro ed ordinato Ricco Ricco ed articolato (Gravemente insufficiente) (Insufficiente) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) (Eccellente) 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 Critico ed originale (Eccellente) Scorretto Inadeguato Parziale Essenziale Personale Valido Critico (Gravemente insufficiente) (Insufficiente) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 (Eccellente) Parziale Sintetico Corretto Preciso Approfondito Esauriente (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) (Eccellente) 1 COMPETENZE NELLA PRODUZIONE ANALISI DEL TESTO SAGGIO BREVE ARTICOLO DI GIORNALE TESTI D’USO TEMA GENERALE Capacità di analisi e d’interpretazione Capacità di utilizzo dei documenti con individuazione dei nodi concettuali e rielaborazione Capacità di utilizzare le strutture vincolate delle tipologie testuali FIRMA DEL DOCENTE Analizza in modo: Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso) 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 Scorretto Inadeguato e/o incompleto Parziale Sintetico Corretto Preciso Approfondito Esauriente Rielabora in modo: Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) (Eccellente) 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 Scorretto Inadeguato e/o incompleto Parziale Sintetico Corretto Preciso Approfondito Esauriente Utilizza in modo: Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) (Eccellente) 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 0,4 Scorretto (Gravemente insufficiente) Inadeguato e/o incompleto (Insufficiente) (Gravemente insufficiente) (Insufficiente) (Gravemente insufficiente) (Insufficiente) 0,6 DATA 0,8 VOTO Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio: ( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ; 5,9 → 6 ) GS LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” GRIGLIA DI VALUTAZIONE – ITALIANO ALUNNO ___________________ Cognome CONOSCENZE LINGUISTICHE Uso della punteggiatura, ortografia, morfosintassi, lessico ABILITÀ Aderenza e pertinenza alla consegna Comprensione, sviluppo e rispetto dei vincoli del genere testuale Capacità di sviluppare con coesione e coerenza le proprie argomentazioni ABILITÀ Efficacia argomentativa Nullo o totalmente scorretto/ o plagio Si esprime in modo: Comprende e Sviluppa in modo Argomenta in modo: Scorretto (Gravemente insufficiente) Anno scolastico 2103 - 2014 CLASSE ____________________________ Inadeguato Impreciso Corretto Preciso Appropriato (Mediocre) Sostanzialmente corretto (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) Appropriato ed efficace (Eccellente) (Insufficiente) 1,8 2,1 2,4 2,7 3 Esauriente (Ottimo) Appropriato ed efficace 0,6 0,9 1,2 1,5 Nullo o totalmente scorretto/ o plagio Scorretto (Gravemente insufficiente) Inadeguato (Insufficiente) Superficiale Essenziale Corretto (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) Pertinente e corretto (Buono) 1,4 1,6 1,8 2 (Eccellente) 0,4 0,6 0,8 1 1,2 Nullo o totalmente scorretto/ o plagio Scorretto Poco coerente Schematico Adeguato Chiaro Chiaro ed ordinato Ricco Ricco ed articolato (Gravemente insufficiente) (Insufficiente) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) (Eccellente) 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 Critico ed originale 0,4 COMPETENZE Nullo o totalmente scorretto/ o plagio Scorretto Inadeguato Parziale Essenziale Personale Valido Critico (Gravemente insufficiente) (Insufficiente) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 (Eccellente) Scorretto Parziale Sintetico Corretto Preciso Approfondito Esauriente Analizza in modo: Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) (Eccellente) 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 Scorretto Inadeguato e/o incompleto Parziale Sintetico Corretto Preciso Approfondito Esauriente Rielabora in modo: Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) (Eccellente) 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 Scorretto Inadeguato e/o incompleto Parziale Sintetico Corretto Preciso Approfondito Esauriente Utilizza in modo: Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso) (Mediocre) (Sufficiente) (Discreto) (Buono) (Ottimo) (Eccellente) 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 Elabora in modo: Capacità di elaborare in modo originale e creativo Originalità e creatività ___________________ Nome TRIENNIO 1 COMPETENZE NELLA PRODUZIONE ANALISI DEL TESTO Capacità di analisi e d’interpretazione Capacità di utilizzo dei documenti con individuazione dei nodi concettuali e rielaborazione SAGGIO BREVE ARTICOLO DI GIORNALE TESTI D’USO TEMA GENERALE Capacità di utilizzare le strutture vincolate delle tipologie testuali (Gravemente insufficiente) Inadeguato e/o incompleto (Insufficiente) (Gravemente insufficiente) (Insufficiente) (Gravemente insufficiente) (Insufficiente) 0,4 0,6 0,8 DATA FIRMA DEL DOCENTE VOTO Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio: ( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ; 5,9 → 6 ) GS Decimi Quindicesimi 2 2 2,5 3 3 4 3,5 5 4 6 4,5 7 5 8 5,5 9 6 10 6,5 11 7 12 8 13 9 14 10 15 Liceo Scientifico Statale “Leonardo Da Vinci” – Reggio Calabria - Anno scolastico 2013/2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI LATINO ALUNNO_____________________________ CLASSE __________ DATA _______ INDICATORI CONOSCENZE Riconoscere le strutture morfosintattiche CONOSCENZE Conoscenza dell’autore indicato e/o delle sue caratteristiche stilistiche ABILITA’ Capacità di sviluppare con coerenza le proprie argomentazioni COMPETENZE Contestualizzazione e/o analisi del testo Punti Traduzione quasi completa e /o sufficientemente corretta pur con lievi incongruenze Complessivamente corretta Abbastanza articolata, vicina al testo originale Efficace Accurata scelta lessicale e appropriata resa espressiva Del tutto carente e/o plagio Parziale e /o quasi del tutto errata Parziale e /o scorretta e disorganica Traduzione con omissioni e /o imprecisa e poco chiara 0,8 1,2 1,6 2,0 2,4 2,8 3,2 3,6 4 Gravemente carente e/o plagio Frammentaria e/o errata Lacunosa Mediocre Sufficiente pur con qualche imprecisione Discreta Buona Ottima Sicura e completa 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 Gravemente carente e/o plagio Frammentaria e/o errata Lacunosa Mediocre Sufficiente pur con qualche imprecisione Discreta Buona Ottima Sicura e completa 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 Gravemente carente e/o plagio Frammentaria ed errata Lacunosa Mediocre Sufficiente pur con qualche imprecisione Discreta Corretta Ottimo Appropriata 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 Firma del docente VOTO 1,4 1,6 1,8 Punteggio totale Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio: ( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ; 5,9 → 6 ) 2,0 LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” GRIGLIA DI VALUTAZIONE – LATINO ALUNNO ___________________ Cognome ___________________ Nome BIENNIO Anno scolastico 2103 - 2014 CLASSE ____________________________ INDICATORI CONOSCENZE Conoscenza delle strutture morfosintattiche ABILITA’ Completezza della traduzione e Comprensione del brano COMPETENZE Traduzione in lingua italiana e Completa Precisa e consapevole 3,2 3,6 4 Brano tradotto interamente, o con qualche omissione Brano tradotto integralmente Brano tradotto integralmente Brano tradotto integralmente Comprensione essenziale Comprensione discreta, pur con qualche incertezza Comprensione buona Comprensione completa Comprensione precisa e consapevole 2,0 2,4 2,8 3,2 3,6 4 Scorretta e disorganica Imprecisa e poco chiara Sufficientemente corretta pur con lievi incongruenze Complessivamente corretta Abbastanza articolata, vicina al testo originale Efficace Accurata scelta lessicale e appropriata resa espressiva 0,8 1 1,2 1,6 1,8 2 Totalmente errata o limitata a pochi elementi isolati Gravemente lacunosa Lacunosa Piuttosto approssimativa Essenziale Discreta, pur con qualche incertezza Buona 0,8 1,2 1,6 2,0 2,4 2,8 Brano tradotto interamente / non interamente / in minima parte Brano tradotto interamente / non interamente / in minima parte Brano tradotto interamente / non interamente Brano tradotto interamente / non interamente Comprensione assente o gravemente carente Comprensione frammentaria ed errata Brano tradotto interamente / non interamente Comprende alcuni passi ma non il significato globale del testo Comprensione parziale e/o discontinua Comprensione superficiale 0,8 1,2 1,6 Quasi del tutto errata Del tutto carente Inesistente scelte lessicali 0,4 FIRMA DEL DOCENTE 0,6 DATA 1,4 VOTO Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio: ( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ; 5,9 → 6 ) GS LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” GRIGLIA DI VALUTAZIONE – LATINO ALUNNO ___________________ Cognome ___________________ Nome TRIENNIO Anno scolastico 2103 - 2014 CLASSE ____________________________ INDICATORI CONOSCENZE Conoscenza delle strutture morfosintattiche ABILITA’ Completezza della traduzione e Comprensione del brano COMPETENZE Traduzione in lingua italiana e Completa Precisa e consapevole 3,2 3,6 4 Brano tradotto interamente, o con qualche omissione Brano tradotto integralmente Brano tradotto integralmente Brano tradotto integralmente Comprensione essenziale Comprensione discreta, pur con qualche incertezza Comprensione buona Comprensione completa Comprensione precisa e consapevole 2,0 2,4 2,8 3,2 3,6 4 Scorretta e disorganica Imprecisa e poco chiara Sufficientemente corretta pur con lievi incongruenze Complessivamente corretta Abbastanza articolata, vicina al testo originale Efficace Accurata scelta lessicale e appropriata resa espressiva 0,8 1 1,2 1,6 1,8 2 Totalmente errata o limitata a pochi elementi isolati Gravemente lacunosa Lacunosa Piuttosto approssimativa Essenziale Discreta, pur con qualche incertezza Buona 0,8 1,2 1,6 2,0 2,4 2,8 Brano tradotto interamente / non interamente / in minima parte Brano tradotto interamente / non interamente / in minima parte Brano tradotto interamente / non interamente Brano tradotto interamente / non interamente Comprensione assente o gravemente carente Comprensione frammentaria ed errata Brano tradotto interamente / non interamente Comprende alcuni passi ma non il significato globale del testo Comprensione parziale e/o discontinua Comprensione superficiale 0,8 1,2 1,6 Quasi del tutto errata Del tutto carente Inesistente scelte lessicali 0,4 FIRMA DEL DOCENTE 0,6 DATA 1,4 VOTO Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio: ( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ; 5,9 → 6 ) GS
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