Obiettivi - Liceo Scientifico Statale "Leonardo da Vinci" di Reggio

DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE
DIDATTICO-EDUCATIVA
DELLA CLASSE III
O
Anno Scolastico 2013/2014
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 1
PREMESSA
CONTENUTO:
1. Composizione del Consiglio di classe
2. Presentazione della classe
3. Obiettivi trasversali comportamentali
4. Obiettivi trasversali cognitivi
5. Competenze-chiave di Cittadinanza e Costituzione
6. Unità di apprendimento interdisciplinare
7. Strategie finalizzate al conseguimento degli obiettivi
8. Materiali e strumenti didattici: utilizzo laboratori
9. Verifiche e valutazione
10. Definizione criteri comuni per le corrispondenze tra voti e livelli di conoscenze e di abilità
11.Attività integrative: progetti didattici e formativi, uscite didattiche
12.Strumenti e strategie per il sostegno e il recupero
13.Rapporti con le famiglie
14.Programmazioni individuali dei singoli docenti
COORDINATRICE
Prof.ssa
M. Rita NOCERA
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINE
DOCENTI
RELIGIONE
FORTANI
CATERINA
ITALIANO
NOCERA
MARIA RITA
LATINO
FERRARA
MARIA
STORIA-FILOSOFIA
CRUCITTI
PASQUALE
INGLESE
FESTA
CATERINA
MATEMATICA E FISICA
PICCOLO
SANTA
SCIENZE
QUATTRONE SERGIO
DI“EGNO e “TO‘IA dell A‘TE
CURATOLA
MIRELLA
SCIENZE MOTORIE
SERRANO'
MARIELLA
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 2
PREMESSA
Il presente Documento illustra la programmazione delle attività didattiche ed educative deliberate
per la classe III sez. O per l'anno scolastico 2013/2014.
Il consiglio di classe, dopo aver analizzato convenientemente i bisogni e le aspettative dell'utenza,
presenta la seguente offerta, risultante dalle singole proposte dei docenti, concordate e
deliberate nella prima riunione del Consiglio di classe .
Le riflessioni dei docenti sono concretizzate nel presente atto che è, a norma di legge, il
documento costitutivo della loro identità culturale e progettuale, che "informa di sé", illustrando
il "modo di fare scuola" .
Il lavoro si caratterizza per:
• l'affida ilità he s atu is e dalla t aspa e za dell ope ato ;
• la e di o ta ilità, he as e dall'esplicitazione degli obiettivi da perseguire, dalle metodologie ,
dalle strategie adottate e dagli interventi previsti per assicurare agli alunni il conseguimento degli
obiettivi entro i tempi indicati.
Il Consiglio di classe della III sez. O, nel rispetto della dignità di ogni allievo, si impegna a offrire
occasioni d'apprendimento e ad attivare strategie per motivare il discente e per renderlo
protagonista del suo percorso di formazione umana e culturale.
Presentazione della classe
La classe ,dalle prove di accertamento effettuate e dai test di ingresso, risulta composta da 23
alunni che hanno raggiunto livelli eterogenei di apprendimento nelle discipline del curriculum di
studio. Un gruppo di allievi ,al momento, dimostra di possedere sufficienti competenze, adeguate
capacità e un corretto metodo di lavoro, frutto di un regolare e completo percorso didattico.
Questi elementi, che comunque non rappresentano per i compagni una forza-trainante, lavorano
con impegno e costanza. Altri allievi, al contrario, non possiedono ancora un proficuo metodo di
studio e con qualche difficoltà seguono il percorso didattico, specie in quelle discipline in cui sono
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 3
presenti lacune pregresse e carenze di base. Sul piano comportamentale è evidente una scarsa
propensione negli allievi a collaborare ed interagire tra di loro e con i docenti. Sollecitati, solo in
pochi
si
lasciano
coinvolgere
e
diventano
parte
attiva
nel
processo
di
insegnamento/apprendimento, mentre gli altri tendono a restare estranei al dialogo educativo e
mostrano un atteggiamento chiuso e apatico. Tuttavia non mancano i momenti di effettivo
interesse, specie quando si riesce a sollecitare nei discenti quella curiosità di "sapere" e "saper
fare" che è alla base della crescita umana e culturale di ogni adolescente.
OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI
฀
Favo i e la es ita e la p o ozio e u a a dell alu o e della pe so a att ave so
u a o i a si tesi di sape e s ie tifi o e sape e u a isti o.
฀
Maturare una personalità libera, creativa e responsabile pe ve e do a u aute ti a
consapevolezza di sé.
฀
Sviluppare le capacità di comunicazione e di relazione interpersonale.
฀
Riconoscere la centralità dei valori umani che stanno alla base della convivenza civile:
solidarietà, legalità, tolleranza e non violenza.
฀
Rispettare gli ambienti scolastici.
฀
Acquisire una mentalità dialogica aperta al confronto democratico, rispettosa delle
opinioni altrui.
฀
Matu a e l a o e pe la o os e za o epita o e ele e to fo da te della pe so a
umana.
฀
Sviluppare le capacità de isio ali e iti he e favo i e la iflessio e e l autoa alisi.
฀
Sviluppare la disponibilità alla partecipazione, al dialogo educativo, alla collaborazione e
alla p ogettazio e i g uppo, i fu zio e dell a ettazio e di s e degli alt i.
฀
Promuovere la o u i azio e i te attiva e l esp essio e eativa dell allievo, favo e do
l uso di st u e ti ulti ediali fi alizzati alla ealizzazio e di pe o si i dividuali di app e di e to.
Obiettivi Trasversali Cognitivi
 Conoscere i nuclei fondamentali delle discipline ed il loro statuto epistemologico.
 Conoscere i linguaggi specifici delle diverse discipline.
Area metodologica
 Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e finalizzato a garantire una sintesi unitaria del sapere
 Acquisire consapevolezza della diversità dei metodi di insegnamento-apprendimento nei
vari ambiti disciplinari.
 Acquisire capacità di operare le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle
si gole dis ipli e, oo di a do le o os e ze e le o pete ze
ell otti a della
multidisciplinarietà.
 Acquisire corrette modalità di rielaborazione personale.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 4
 Saper progettare.
 Saper usare autonomamente e in modo critico manuali, riviste e altre fonti di
informazioni.
Area logico-argomentativa
 Saper sostenere una propria tesi con opportune e personali argomentazioni.
 Saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.
 A uisi e l a itudi e a agio a e o igo e logico, ad identificare i problemi e a
individuare possibili soluzioni, potenziando le capacità intuitive e logico-deduttive.
 Sapere esaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze e le competenze
acquisite per lo sviluppo di abilità logico-riflessive, critiche, di analisi e di sintesi.
Area linguistica e comunicativa
 Sapere padroneggiare la lingua italiana in tutti i suoi aspetti (ortografici, morfologici,
sintattici, lessicali, letterari) adeguando tali competenze ai diversi contesti e scopi
comunicativi.
 Saper leggere e comprendere testi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le
sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo
contesto storico e culturale.
 Sapere comunicare verbalmente i contenuti acquisiti in modo corretto e adeguato ai
diversi contesti disciplinari.
 Sapere approcciare una lingua straniera moderna, acquisendone strutture, modalità e
competenze comunicative fondamentali.
 Saper utilizzare le tecnologie dell i fo azio e e della o u i azio e pe studia e, fa e
ricerca, comunicare.
Area storico-umanistica
 Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
e o o i he, o ife i e to pa ti ola e all Italia e all Eu opa.
 Co p e de e i di itti e i dove i he a atte izza o l esse e ittadi i.
 Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
i po ta ti, la sto ia d Italia i se ita el o testo eu opeo e internazionale.
 Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica,
filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle
correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con
altre tradizioni e culture.
 Comprendere il significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico
italiano, pe la i ost uzio e del passato e la o os e za del p ese te .
Area matematica, scientifica e tecnologica
 Comprendere il linguaggio specifico della matematica.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 5
 Saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico.
 Conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione
matematica della realtà.
 Padroneggiare le procedure e i metodi di indagine propri delle discipline scientifiche
 Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di
studio e di approfondimento
 Comprendere la vale za
etodologi a dell i fo ati a ella fo alizzazio e e
odellizzazio e dei p o essi o plessi e ell i dividuazio e di p o edi e ti isolutivi
Competenze chiave di Cittadinanza
 Comunicare, collaborare e partecipare
 Imparare ad imparare
 A uisi e ed i te p eta e l i fo azio e de ivata dai li guaggi visivi
 A itua si al o f o to ed all assu zio e di espo sa ilità pe so ali
 Acquisire competenze sociali e civiche
 Individuare collegamenti e relazioni
 Progettare
 Risolvere problemi
 ‘iflette e sui p op i atteggia e ti i appo to all alt o i o testi ulti ultu ali
 Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela ed il rispetto
dell a ie te e delle iso se atu ali
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IDENTIFICAZIONE
OBIETTIVI
FORMATIVI
TRASVERSALI
UNITA'DI APPRENDIMENTO PLURIDISCIPLINARE :
TRA“CENDENZA,PEN“IERO LAICO E AUTONOMIA DELLA RAGIONE
Anno scolastico: 2013-2014
Li eo “ ie tifi o Leo ardo Da Vi i – Reggio Calabria
Alunni destinatari: classe III O
Insegnamenti coinvolti: Italia o, Lati o, Filosofia, “to ia, I glese, “to ia dell A te,
Scienze Naturali, Matematica, Fisica.
 “tori izzare la te ati a ell’i
agi ario ollettivo e ella ultura di
u ’epo a
 “aper pro le atizzare l’argo e to assu e do diversi pu ti di vista
 Riconoscere la continuità di elementi tematici attraverso il tempo e la loro
persistenza nei prodotti della cultura recente
 Comprendere analogie e differenze tra opere tematicamente confrontabili
 Acquisire un metodo di studio finalizzato a garantire una sintesi unitaria dei
saperi.
 Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi, i linguaggi e i
contenuti delle discipline coinvolte, coordinando le conoscenze e le
o pete ze i
odo tale da realizzare opportu i ollega e ti ell’otti a
della multidisciplinarietà
ARTICOLAZIONE
Disciplina
Italiano
Realtà e
Trascendenza:
le contraddizioni
dell'uomo
medievale
Obiettivi
Competenze
Avere consapevolezza delle
connessioni tra i fenomeni
letterari, il mondo interiore
degli autori e le coordinate
storico-culturali che li
intersecano e li condizionano.
Abilità
Cogliere le contraddizioni
dell'uomo medievale tra
ricerca interiore e attrazione
per il terreno.
.
La nuova visione
dell'immaginario
rinascimentale.
Latino
Conoscenze
Conoscere le differenti
modalità di rappresentazione
del reale,le idee e le visioni
del mondo tra Medioevo e
Rinascimento.
Competenze
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Contenuti
 Dante Alighieri e la
conciliazione tra umano e
divino.
Il progetto culturale, il
pensiero politico e la
poeti a di Da te dalla Vita
ova alla Divi a
Co
edia .
 Il paesaggio-stato d’a i o
di Petrarca, uomo sospeso
tra cielo e terra.
Il labirinto del Furioso e la
problematicità del reale.
Dalla
philanthropia
all'humanitas
Cogliere la relazione tra le
tematiche presenti nelle
commedie di Terenzio e la
temperie culturale e
ideologica del tempo .
Abilità
Comprendere, attraverso
l a alisi dei testi, l ideologia e
il messaggio etico terenziano.
Filosofia
Apertura verso la
trascendenza
nella
filosofia antica
Conoscenze
Conoscere i tratti salienti della
commedia di Terenzio.
 Conoscere e confrontare le
diverse risposte dei primi
filosofi alle domande
sul divi o
 Individuare le tesi
fondamentali sulla
metafisica elaborate da
Platone e S. Agostino
 Il teatro come spazio di
riflessione nelle commedie
di Terenzio
 Terenzio e “l'uomo in
ogni uomo”:
Heautontimorumenos vv5380 (trad.it.)
 Platone e l'incontro con il
divino: la scoperta della
metafisica.
 S. Agostino : il filosofare
nella fede e la metafisica
della interiorità.
Storia
Dal teocentrismo
verso
l'antropocentrismo
Comprendere il rapporto tra
Medioevo ed Età antica
alla luce della visione
cristiana e della storia
Il medioevo: rottura o
continuità con l'età antica?
Dalla terra al cielo:
ordinamento gerarchico della
società, idee e visione del
mondo
La civiltà
umanisticorinascimentale
Comprendere il passaggio
dall'unitarietà del mondo
medievale al nuovo
modello rinascimentale
Dal geocentrismo
all'eliocentrismo: una nuova
visione dell'universo e
dell'uomo.
 Comprendere in modo
Inglese
La poesia
metafisica
globale testi scritti su
argomenti di natura
letteraria,
contestualizzandoli
 Riflettere sulle
conoscenze, abilità e
strategie acquisite in
lingua.
Disegno e Storia
dell’Arte
Il Rinascimento,
Conoscenze
Conoscere le caratteristiche di
architettura, scultura e pittura
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 8
J. Donne,
A Valedi tio : for iddi g
our i g
Chauser : The Canterbury Tales
 La nuova concezione dello
spazio e dell uo o
la stagione delle
scoperte.
del 400
Conoscere le principali
personalità artistiche del
primo Rinascimento
Abilità
Essere in grado di istituire
confronti ed evidenziare le
differenze nei processi di
trasformazione
ideologica e culturale.
Scienze Naturali
Le particelle dell'atomo e
i modelli atomici.

Botticelli: dal
linguaggio neoplatonico
alla pittura sacra dai toni
drammatici
Gli aspetti pagani
Il periodo mistico
.

Descrivere il modello
planetario.
Competenze
Confrontare la teoria
copernicana sostenuta da
Galileo e il modello
atomico di Rutherford .
Abilità
 Modello
planetario
dell'atomo. .
Conoscenze
Pensiero laico e influenze
religiose .
Matematica
La geometria analitica
Competenze
Dominare attivamente i concetti e
i metodi della geometria analitica
Abilità
Risolvere problemi reali mediante
l'uso di modelli matematici
Fare esplorazioni di storia del
pensiero matematico
Fisica
La gravitazione
Competenze
Osservare ed identificare i
fenomeni
Abilità
Conoscere il pensiero scientifico
sulla gravitazione
Analizzare il moto dei corpi celesti
e descrivere i vari tipi di orbite.
Tempi: in itinere
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 9
La circonferenza:
Eratostene ed il
meridiano
terrestre
L'Ellisse: ellisse
del giardiniere;
l'orbita terrestre
I modelli
cosmologici
geocentrico ed
eliocentrico.
Metodologie
• Lezioni frontali
• Lettura, analisi, commento di testi
• Ricerche guidate in Internet
• Gruppi di lavoro
• Discussione guidata
• Attività di laboratorio
• Brain storming
• Problem solving
• Elaborazione di mappe concettuali e/o ipertesti
Strumenti
• Uso di strumenti audiovisivi, di laboratori multimediali e/o scientifici
• Testi (libri in adozione, riviste specifiche, giornali, libri, fotocopie)
• Biblioteca
• Laboratori
• Internet
CONTROLLO E
DOCUMENTAZIO
NE
Modalità di verifica
 Interrogazioni
 Analisi di testi
 Saggi brevi
 Trattazioni sintetiche
 Prove strutturate
 Esperienze di laboratorio
 Attività di ricerca
Strategie finalizzate al conseguimento degli obiettivi
Per rendere gli studenti protagonisti del loro processo di apprendimento e per creare un clima
positivo e ost uttivo all i te o della lasse, si espli ite a o agli alu i le fi alità e gli o iettivi
cognitivi, comportamentali e di apprendimento previsti per il corrente anno e si privilegeranno
metodologie di tipo induttivo e comunicativo.
 Lezio e f o tale fi alizzata ad i t odu e e ad i uad a e l a go e to .
 Lezione partecipata con sollecitazione di domande, risposte ed interventi degli alunni.
 Lezione interattiva con uso del computer e del materiale audiovisivo.
 Coinvolgimento attivo degli studenti, con sollecitazione di apporti individuali alla
trattazione delle tematiche.
 Costruzione guidata di mappe concettuali, finalizzata ad organizzare in un quadro globale
e sintetico le conoscenze acquisite alla fine di ogni modulo.
 Problem solving (impostazione critica e problematica degli argomenti per la ricerca di
soluzioni e di ipotesi interpretative).
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 Brain-storming, lavoro di gruppo e attività di role-playing.
 Tempi dedicati al recupero e al potenziamento di conoscenze, abilità e competenze.
Lo svolgimento dei programmi procederà in maniera piana, in modo da consentire a tutti gli
alunni di prendere parte al dialogo educativo, e mirerà ad evidenziare i contenuti essenziali delle
dis ipli e, se za t as u a e l app ofo di e to di aspetti sig ifi ativi, ed a sti ola e ed
assecondare interessi ed attitudini.
Il lavoro sarà imperniato sui libri di testo, evitando così il rischio per i ragazzi di trovarsi senza
punti di riferimento, ma si avvarrà anche di strumenti didattici flessibili, in grado di consentire agli
alunni di organizzare ed elaborare le varie conoscenze.
Il ite io della g adualità a o pag e à di o ti uo l app o io etodologi o, i sie e
all utilizzo di u li guaggio hia o e all espli itazio e di p o edu e e etodi o ese pi,
applicazioni ed esercizi.
All i te o dei u i oli sa a o p ivilegiate te ati he t asve sali e plu idis ipli a i o
ife i e ti osta ti all attualità.
Materiali e Strumenti didattici: utilizzo dei laboratori
Libri di testo - Libri di lettura e consultazione - Mezzi audiovisivi – Fotocopie Articoli di stampa – Dizionari – Laboratori - Software multimediali - Internet
Verifiche e Valutazione
L attività didatti a sarà sottoposta a sistematici e costanti momenti di verifica in linea con le
metodologie e gli obiettivi prefissati. La valutazione sarà:
 diagnostica, pe l a e ta e to dei p e e uisiti;
 formativa, finalizzata a mettere in atto in itinere eventuali interventi di adeguamento
(recupero, cambiamento di metodologia, riadattamento degli obiettivi, semplificazione
dei contenuti);
 sommativa, a o lusio e dell iter didattico.
Tenuto conto dei livelli di partenza della classe e degli effettivi progressi che gli allievi
o pi a o ell a o s olasti o, la valutazio e sa à ife ita ai segue ti i di ato i: profitto
(obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità), impegno e partecipazione.
Gli st u e ti di ve ifi a, volti a isu a e i livelli di app e di e to i te i i di sape e e di
sape fa e , sa a o diffe e ziati ella tipologia: ese itazio e i lasse, elazio i, p oduzio e di
schemi e schede di sintesi, discussioni guidate e/o spontanee, questionari, prove strutturate,
saggio breve, articolo di giornale, analisi testuale, interrogazioni frontali, esercitazioni alla
lavagna, temi e saggi a trattazione sintetica di argomenti, risoluzione di problemi, quesiti a
risposta singola o multipla.
I diversi metodi di verifica saranno utilizzati alla luce di un criterio di flessibilità, adeguandoli alla
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 11
classe e ai singoli alunni.
La correzione delle prove scritte dovrà avvenire entro 15 giorni dal loro svolgimento.
Sono programmate n. 3 verifiche scritte al quadrimestre (almeno due al quadrimestre per
allievo) e almeno n. 2 orali al quadrimestre per allievo.
Per la valutazione delle materie per le quali è previsto un unico voto orale, grafico, pratico, i
docenti potranno utilizzare, non in via esclusiva, strumenti diversificati quali scritti, test
questionari e altro.
Le ve ifi he o ali, olt e a o ito a e la pa te ipazio e al dialogo edu ativo e l i peg o p ofuso
i tutte le attività didatti he, av a o l o iettivo di accertare:
 i livelli di conoscenza conseguiti dall'alunno,
 la pe ti e za, la oe e za e la o ettezza lessi ale e si tatti a ell esposizio e dei
contenuti;
 la capacità di contestualizzare gli argomenti e di effettuare collegamenti disciplinari e
pluridisciplinari;
 la capacità di argomentazione, di elaborazione personale e critica, di analisi e di sintesi;
 la eatività e l o igi alità del pe sie o, l auto o ia di giudizio.
La valutazione, opportunamente accompagnata dal feed-back, costituirà un momento
importante per orientare l'allievo nel suo lavoro, indicandogli il metodo di studio più adatto alle
sue capacità e rendendolo consapevole del grado di apprendimento raggiunto.
Definizione criteri comuni per le corrispondenze tra voti e livelli di conoscenze e di
abilità
Per i criteri di verifica e di valutazione di ciascuna tipologia di prova e per ciascuna disciplina, si
rimanda alle specifiche griglie approntate in seno ai dipartimenti disciplinari e approvate dal
Collegio dei Docenti. Per quanto concerne le corrispondenze tra voti e livelli di conoscenze e di
abilità e i criteri di attribuzione del credito, si fa riferimento alle griglie interdipartimentali per la
prova orale e a quanto stabilito nella seduta collegiale.
Attività integrative: progetti didattici e formativi, uscite didattiche
La partecipazione degli allievi alle attività extracurricolari e alle altre iniziative organizzate
ell a ito del Pia o dell Offe ta Fo ativa del Li eo soste uta e favo ita dal Co siglio di
Classe, perché considerata occasione importante per il pieno sviluppo della personalità degli
allievi, per la valorizzazione delle loro potenzialità e per la scoperta di specifiche vocazioni.
Sono state, pertanto, individuate dal Consiglio le seguenti attività extracurricolari:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Olimpiadi di Matematica
Olimpiadi di Fisica
Kangourou della matematica
Da stude ti a ittadi i" pe o so di spe i e tazio e
Giochi Sportivi Studenteschi
Laboratorio di lettura
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7. Ce tifi azio i d e elle za PET
8. Palketto Stage
9. Partecipazione ai PON e alle attività previste dal POF coerenti con le programmazioni
didattiche
10. Progetto MUN ( ONU)
11. ‘app ese tazio e teat ale The pi tu e of Do ia G ay i li gua i glese
12. Tutte le uscite coerenti con le programmazioni didattiche
13. Wo kshop tune into English
Strumenti e strategie per il sostegno e il recupero
In ambito curriculare saranno messe in atto strategie finalizzate al recupero delle abilità di base
relative alle diverse discipline.
Obiettivi
 superare le carenze di base e le difficoltà





operative
consolidare le conoscenze disciplinari
Metodologia
 revisione dei contenuti
 interventi individualizzati e differenziati per tipo




perfezionare il metodo di studio
acquisire autonomia operativa
migliorare la preparazione generale
recuperare motivazione e interesse
di carenze e difficoltà
produzione scritta e orale
lavori di gruppo
esercitazioni riepilogative
frequenti esposizioni orali
Contestualmente saranno realizzate in orario curriculare attività di potenziamento destinate agli
alunni non coinvolti nelle attività integrative di recupero.
Obiettivi
 consolidare la conoscenza di argomenti
specifici
 consolidare la preparazione di base
 potenziare le abilità di risoluzione di esercizi
specifici
 potenziare competenze specifiche
 favo i e l a uisizio e di u a
autonomia di studio
uo a
 motivare alla ricerca
 potenziare la motivazione allo studio della
Metodologia
 lezione frontale
 discussione collettiva
(partendo
conoscenze già in possesso degli alunni)
dalle
 conversazioni guidate
 lavori a piccoli gruppi
 affrontare un problema, discuterlo e ricercarne
insieme la soluzione
 lezio e i te attiva
audiovisivi
disciplina
Rapporti con le famiglie
I rapporti con le famiglie saranno gestiti secondo le seguenti modalità:
 colloqui individuali antimeridiani
 incontri scuola – famiglia pomeridiani
 pubblicazione sul sito web della scuola del POF .
 illustrazione iniziale del patto formativo
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 13
o
l ausilio di
ezzi
Altre o asio i d i o t o o i ge ito i pot a o i og i o e to esse e i hieste dai do e ti
sulla ase di pa ti ola i esige ze he dovesse o e e ge e el o so dell a o s olasti o
relativamente ai singoli alunni o alla collettività della classe.
Programmazioni individuali dei singoli docenti
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RELIGIONE
La funzione educativa dell‟IRC nella scuola scaturisce dalla costante connessione tra la
dimensione religiosa e le dimensioni culturale, politica, sociale ed etica nella storia
dell’umanità. E‟ innegabile il contributo che la religione ha offerto e continua a offrire nella
comprensione della natura e dell‟agire dell‟uomo.
Dall‟intreccio delle prospettive teologica, biblica, storica, antropologica, l‟IRC trae la sua natura
disciplinare, concorre con finalità e obiettivi propri a delineare un profilo umano e culturale
degli allievi quanto più ricco e coerente possibile, si propone come valido sostegno nel percorso
di formazione e crescita integrale che gli studenti fanno nella scuola maturando progressivamente
e consapevolmente la propria identità individuale e sociale.
Al centro del processo didattico si pone il progetto di vita dello studente, di cui vengono
valorizzate le esperienze personali e ambientali per orientarlo a cogliere i segni espressivi
della religione, viene sollecitata la consapevolezza dell’interazione tra dinamismi interiori e
condizioni esteriori per abilitato progressivamente a leggere la connotazione religiosa del
proprio vissuto e del proprio contesto socio-culturale.
L‟alunno è posto nel punto di convergenza dei vari saperi e, come soggetto consapevole del
proprio percorso formativo, viene guidato alla rielaborazione unitaria dei singoli apporti
disciplinari in modo da superare la frammentazione della conoscenza e identificarsi, quanto più
possibile, con le attese espresse dal Profilo Educativo Culturale e Professionale , proposto come
modello. L‟IRC infatti offre un contributo formativo specifico in ciascuna delle aree che
costituiscono tale profilo:
nell’area metodologica e logico-argomentativa , fornendo strumenti critici per
l‟interpretazione della realtà;
- nell’area linguistica e comunicativa , abilitando alla comprensione e al corretto uso del
linguaggio religioso;
- nell’area storico-umanistica , con la conoscenza delle interazione della religione cristiana con
la cultura italiana ed europea;
- nell’area scientifica e tecnologica , per l‟attenzione alla dimensione etica delle scoperte
scientifiche
In riferimento alle Competenze Chiave di Cittadinanza , l‟IRC contribuisce in maniera singolare
allo sviluppo di atteggiamenti positivi verso l‟apprendimento, curandone motivazioni e attitudine
alla collaborazione, progettazione, comunicazione (Imparare ad imparare, Progettare, Comunicare,
Collaborare e partecipare, Risolvere problemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire e
interpretare l‟informazione); alla formazione del sé dell‟alunno nella ricerca costante della propria
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 15
identità e di significative relazioni con gli altri e al rapporto con la comunità locale e con le sue
istituzioni educative e religiose (Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo
e responsabile, Individuare collegamenti e relazioni).
Con un taglio ermeneutico, partendo cioè dal soggetto che apprende, si prevede una sequenza di
unità di apprendimento ordinate secondo criteri logici di adeguatezza e significatività, e
rispondenti agli obiettivi specifici di apprendimento riconducibili all‟asse storico-sociale che
educa l‟alunno alla comprensione del fenomeno religioso nelle diverse epoche e contesti geografici
e culturali; e alla disponibilità al confronto con regole e esempi di vita proposti dal cristianesimo
per acquisire elementi di valutazione delle proprie azioni, dei fatti e comportamenti umani e
sociali.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati in conoscenze, abilità e competenze.
Sono riconducibili in vario modo a tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storicofenomenologico, biblico-teologica.
Si sviluppano secondo gli orientamenti della progettazione d‟istituto per l‟asse culturale storicosociale e in riferimento alle competenze chiave di cittadinanza.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
฀
Acquisire un comportamento autonomo e
responsabile
฀
Individuare collegamenti e relazioni
฀
Comunicare
฀
Acquisire e interpretare l‟informazione
฀
฀
฀
฀
Collaborare e partecipare
Imparare ad imparare
Progettare
Risolvere problemi
ASSE STORICO SOCIALE
Competenza di base n.1
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
Competenza di base n.2
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
Competenze
di cittadinanza
COMPETENZE
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 16
ABILITÀ
CONOSCENZE
Elaborare gli interrogativi dell'uomo
Acquisire un
considerando l'apporto della riflessione
comportamento
autonomo e responsabile umana e religiosa
Saper
impostare
correttamente
il rapporto
scienza,
filosofia,
teologia, fede
Conoscere
l'apporto delle
tradizioni
religiose alla
comprensione di
Dio e del
significato che
assume per la vita
Impostare
e il destino
criticamente dell'uomo
la riflessione U. A. 1 : LA
su Dio nelle
RICERCA DI
sue
DIO
ndividuare collegamenti e
dimensioni
-il fondamento
Sviluppare capacità di confronto e dialogo storiche,
relazioni
antropologico
con le diverse confessioni cristiane
filosofiche e dell‟esperienza
Comunicare
teologiche
religiosa
-religiosità,
religione e fede
-rapporto tra fede
e ragione con
riferimento
all‟enciclica
“Fides et ratio”
-sistemi
Identificare il ruolo dell‟esperienza
Comprendere filosoficoreligiosa e in particolare del Cristianesimo il rapporto tra
teologici che
nella storia d‟Italia, d‟Europa e del mondo identità
provano
nell‟età medievale e moderna
culturale e
l‟esistenza di Dio
identità
-i maestri del
religiosa
sospetto: la
cogliendo
negazione di Dio
elementi
comuni ed
elementi
Conoscerela
specifici delle posizione della
principali
Chiesa cattolica
tradizioni
verso le altre
religiosee
religioni
U. A. 2: I
VOLTI DI
DIO: LE
Identificare nel contesto artisitico simboli
RELIGIONI
e temi religiosi
-le religioni
monoteistiche:
Apprezzare
Cristianesimo,
l'apporto
Ebraismo,
dell'antropolo
Acquisire e interpretare
Islamismo
gia cristiana
l’informazione
-le religioni
alla cultura
orientali:
occidentale e Induismo,
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 17
all'umanizzazi Buddismo
one della
-documenti del
società
Magistero e
istituzioni che
promuovono il
dialogo fra le
religioni
Riconoscere
in opere
artistiche,
letterarie e
sociali i
riferimenti
biblici e
religiosi che
ne sono
all‟origine
Conoscere lo
sviluppo storico
della Chiesa
nell’età medievale
e moderna
U.A.3:
L’ITINERARIO
STORICO DEL
CRISTIANESIM
O
- Il medioevo, il
volto della
“societas
christiana”
- Crsitianesimo e
modernità
Cogliere valori
comuni e
differenze delle
diverse
confessioni
cristiane
U. A. 4: LE
PRINCIPALI
CONFESSIONI
CRISTIANE
-la storia e i tratti
caratteristici delle
principali
confessioni
cristiane
-il fondamento
teologico
dell‟unità cristiana
-iniziative per
l‟Ecumenismo
Cogliere il
significato
religioso delle
rappresentazioni
artistiche e
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 18
letterarie
U.A.5:
RELIGIONE,
ARTE,
LETTERATURA
- segni cristiani
nello spazio
geografico:
architettonici,
iconici,
devozionali
- escatologia
cristiana e visione
dantesca
dell‟aldilà
METODO
In rapporto alle esigenze di educazione e istruzione degli allievi, per favorire in essi
l‟apprendimento, la rielaborazione personale, la crescita umana e culturale, si ritiene opportuno
basare la metodologia didattica fondamentalmente su due principi tra loro integrati: il principio di
correlazione e il principio della ciclicità secondo la concezione pedagogica dell‟insegnamento a
spirale.
Il primo coniuga il dato religioso con l‟esistenza umana, per cui si partirà dall‟esplorazione
dell‟esperienza concreta scomponendola nelle sue diverse dimensioni ( cognitiva, critica,
dialettica, trascendente) per farne generare domande problematizzanti, con conseguente impegno
di ricerca delle risposte nel confronto con i contenuti proposti, i quali sono mediati e messi al
servizio di un itinerario di crescita integrale in cui la ricerca esistenziale di senso risulta autentica e
qualificata se avviene in un orizzonte culturale e un contesto storico-sociale.
Il secondo implica una lettura della realtà religiosa progressivamente più ampia e dettagliata
generando nuovi contenuti. E‟ un principio didattico funzionale alle dinamiche dell‟apprendimento
attraverso processi di approfondimento, sviluppo, ampliamento. Si punta su saperi essenziali,
elementari e fondanti, che devono essere progressivamente arricchiti sul presupposto
dell‟assimilazione dei livelli precedenti così da produrre vere competenze.
Vengono promosse operazioni di organizzazione, approfondimento, analisi, sintesi, al fine di
produrre un cambiamento in termini di crescita, maturazione e riassetto della configurazione
esistenziale dell‟allievo
Sarà sollecitato il corretto, metodico ricorso al documento religioso in tutte le sue espressioni:
storica, teologica, liturgica, magisteriale.
Conseguentemente, nel processo didattico saranno avviate molteplici attività per consentire agli
allievi di identificare e di esprimere le loro potenzialità nel dialogo e nel confronto, nell‟operatività
della ricerca, nell‟organizzazione dei contenuti.
Parallelamente sarà offerta loro l‟opportunità di un consolidamento delle abilità metodologiche, al
fine di orientarli correttamente nell‟uso del linguaggio religioso e nel rapporto con i testi specifici
della disciplina. Ove sarà possibile sarà favorita un‟integrazione interdisciplinare.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 19
VERIFICA
La verifica tenderà a registrare la progressiva ed effettiva crescita dell‟allievo, ed oltre che
strumento di classificazione sarà considerata e proposta come opportunità di autovalutazione nel
processo di apprendimento nonché occasione di stimolo e gratificazione. Essa sarà condotta a un
triplice livello:
- riguardo ai contenuti appresi attraverso test di profitto
- riguardo la capacità critica attraverso elaborati scritti
- riguardo il livello di maturazione attraverso il dibattito
VALUTAZIONE
La valutazione avrà come parametri di riferimento la situazione di partenza e la motivazione
dell‟alunno espressa da assiduità nell‟interesse e nella partecipazione, costanza nell‟applicazione e
nell‟impegno, senso di responsabilità nel comportamento. Sulla scorta dei dati forniti dal regolare
processo di verifica, sarà guidata da una griglia di misurazione di conoscenze, abilità e relative
conseguenti competenze. Essa sarà formulata in giudizio sintetico non numerico.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORI Voto
DI
(10)
PREPARAZIO
NE
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Conoscenze
Abilità
Competenze
2
Nessuna – Rifiuta la verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica
3
Conoscenze gravemente
Non riesce ad analizzare; non
Non riesce ad applicare le minime
errate e lacunose;
risponde alle richieste
conoscenze, anche se guidato
Conoscenze frammentarie,
Compie analisi lacunose e sintesi
Applica le conoscenze minime
con errori
incoerenti
solo se guidato, ma con errori
Conoscenze mediocri ed
Compie qualche errore; analisi e
Applica le conoscenze minime,
espressione difficoltosa
sintesi parziali
ma con errori lievi
Conoscenze di base;
Compie analisi complessivamente
Applica autonomamente le
esposizione semplice, ma
corrette e riesce a gestire semplici
conoscenze minime
corretta
situazioni
Conoscenze pertinenti;
Sa interpretare il testo e ridefinire
Applica autonomamente le
esposizione corretta
un concetto, gestendo
conoscenze anche a problemi più
autonomamente situazioni nuove
complessi, ma con imperfezioni
Conoscenze complete, con
Coglie le implicazioni; individua
Applica autonomamente le
approfondimenti autonomi;
autonomamente correlazioni;
conoscenze, anche a problemi più
esposizione corretta con
rielabora correttamente e in modo
complessi, in modo corretto
proprietà linguistica
personale
Conoscenze complete con
Coglie le implicazioni; compie
Applica e mette in relazione le
approfondimenti autonomi;
correlazioni esatte e analisi
conoscenze in modo autonomo e
esposizione fluida con
approfondite; rielabora
corretto, anche a problemi nuovi e
utilizzo del linguaggio
correttamente in modo completo,
complessi.
specifico
autonomo e critico
espressione sconnessa
INSUFFICIENTE
4
5
SUFFICIENTE
DICRETO
6
7
BUONA
8
OTTIMA
9
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 20
10
Conoscenze complete, ampie Sa rielaborare correttamente e
Argomenta le conoscenze in modo
ed approfondite; esposizione
approfondire in modo critico ed
autonomo e corretto per risolvere
fluida con utilizzo di un
originale.
problemi nuovi e complessi; trova
lessico ricco ed appropriato
da solo soluzioni originali ed
efficaci.
L‟insegnante
Reggio Calabria 31 -10-2013
Prof.ssa Caterina Fortani
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Materia: ITALIANO – Classe III sez. O
Docente: prof. M. RITA NOCERA
PREMESSA
Nell‟elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento i
seguenti documenti:
 La “revisione dell‟assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell‟art.64
c.4 del decreto legge 25 giugno 2008, N.112 convertito in legge 6 agosto 2008, n.135”,
secondo l‟Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e professionale dei licei (PECUP)
del D.P.R.89 del 15 marzo 2010
 Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento
 Le competenze chiave di Cittadinanza
 Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e competenze.
I programmi delle discipline, elaborati nell‟ottica dell‟inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi in
moduli che, seppur costruiti secondo scelte tematiche, rispettano dal punto di vista metodologico,
una presentazione diacronica dei contenuti.
Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento, gli standard
minimi, verifiche e criteri di valutazione, si rinvia a quanto specificato nel Documento di
Programmazione del Dipartimento di Lettere, anno scolastico 2013-2014.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 21
Alle origini dell‟immaginario europeo: dall‟universo cavalleresco
all‟invenzione dell‟ “amor cortese”
TEMPI: SETTEMBRE - OTTOBRE
COMPETENZE
CAPACITA’/ABILITA’
Riconoscere i
modelli
dell‟immaginario
collettivo dell‟epoca
presa in esame.
Cogliere le peculiarità
tematiche e retoricostilistiche dei generi letterari
delle origini: lirica, romanzo
cortese-cavalleresco, trattati,
novelle.
Conoscere i tratti
salienti della
mentalità medievale.
Cogliere nei testi comicoparodici
gli
elementi
di
“rottura”
rispetto
alla
tradizione e metterli in
relazione con il contesto
storico, sociale e culturale.
Conoscere le diverse
modalità di
rappresentazione del
sentimento religioso e
dell‟amore nella
U.D. 2 L‟età
produzione letteraria
comunale
in
del tempo.
Italia:
Individuare gli
elementi di
continuità e di
distacco tra la
produzione
letteraria francese
e le prime opere
della letteratura
italiana.
CONOSCENZE
CONTENUTI
U.D.
1
L‟immaginario
medievale e il
codice
cortesecavalleresco :
chanson de geste,
romanzo cortese
cavalleresco, lirica
provenzale)
sentimento
religioso,
amore
e
passione civile:
poesia religiosa,
scuola
poetica
siciliana, rimatori
toscani
di
transizione,
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 22
Approfondimento
didattico
Realtà e trascendenza: le contraddizioni dell‟uomo medievale
TEMPI: NOVEMBRE
COMPETENZE
CAPACITA’/ABILITA’
Confrontare
testi Riconoscere
nel
testo
le
appartenenti
allo caratteristiche
del
genere
stesso
genere letterario di appartenenza.
letterario
individuando analogie
e differenze.
CONOSCENZE
Conoscere le
caratteristiche del
genere lirico e le
diverse modalità di
rappresentazione
dell‟amore nelle liriche
stilnovistiche.
Cogliere
le
contraddizioni
dell‟uomo medievale tra ricerca
Conoscere il progetto
Attualizzare
le della perfezione interiore e
culturale, il pensiero
tematiche letterarie attrazione per le passioni
politico e la poetica di
alla luce dei fenomeni terrene.
Dante dalla Vita nova
della
alla Commedia.
contemporaneità.
CONTENUTI
1Lo
Stilnovismo e il
conflitto amorereligione
U.D.
Testi:
G. Guinizzelli, dal
“Canzoniere”:
Al
cor
gentil
rempaira
sempre
amore;
Io voglio del ver la
mia donna laudare
G.
Cavalcanti,
dalle “Liriche”:
Chi è questa che
ven ch’ogni om la
mira;
Tu m’hai sì piena di
dolor la mente
Voi che per li occhi
mi passaste il core
Dante
Alighieri e la
conciliazione tra
umano e divino
U.D.
Definire le peculiarità tematiche
e stilistiche di ciascun autore, Conoscere la vita di
distinguendo
gli
elementi Petrarca e la
produzione letteraria
Comprendere i nessi tradizionali da quelli innovativi.
in lingua latina.
esistenti tra le scelte
linguistiche operate e
i
principali
scopi
comunicativi
ed
espressivi di un testo,
acquisendo
alcuni
termini specifici del
linguaggio letterario .
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 23
2
Testi:
Dalla “Vita nuova”:
cap. I, cap. II, cap.
III, cap. IV, cap.
XXVI (Tanto gentile
e
tanto onesta
pare)
Dal Convivio: I
quattro sensi delle
scritture (II, 1)
Dal De vulgari
eloquentia:
Il
“volgare italiano
illustre” I, XVII
Dal De Monarchia:
Felicità terrena e
felicità
celeste
(libro III, cap. XV)
3Petrarca
sospeso
tra
cielo e terra
U.D.
Testi:
Da “ Familiares” IV
1, L’ascesa
al
monte Ventoso;
Collegamento
intertestuale:
L’Itinerarium
mentis in
Deum” - Dante
Alighieri
La
Divina
Commedia :
presentazione
dell‟opera
e
struttura
dell‟universo
dantesco.
Inferno, Canti I,
III
Il “relativismo” problematico nel Trecento: la crisi dell‟auctoritas
TEMPI: DICEMBRE - GENNAIO
COMPETENZE
CAPACITA’/ABILITA’
Riconoscere gli aspetti
innovativi dell‟opera di
Petrarca rispetto alla
produzione precedente
o coeva e punti di
contatto con quella
successiva.
Cogliere il progressivo passaggio
da una visione unitaria del reale
alla molteplicità labirintica
dell‟humanitas.
CONOSCENZE
Conoscere struttura,
contenuti e temi del
Canzoniere
Interpretarela manifestazione
del senso terreno e attivo della Conoscere la vita,
l‟ideologia e la
vita nel Decameron di Boccaccio
produzione letteraria
di Boccaccio.
Acquisire
consapevolezza della
nuova visione del mondo
alla luce dei mutamenti
storico-sociali
Saper
CONTENUTI
1Amore,
caducità e natura
nel Canzoniere di
Petrarca
U.D.
Testi
(dal
“Canzoniere”):
Voi ch’ascoltate in
rime sparse il suono;
Movesi
vecchierel
canuto e bianco
Solo e pensoso i più
deserti campi
Erano icapei d’oro a
l’aura sparsi
La vita fugge e non
s’arresta un’ora
U.D.
definire
le
peculiarità
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 24
2Fortuna,
natura e ingegno
nel Decameron di
tematiche e stilistiche di ciascun
autore, distinguendo gli elementi Conoscere i modelli
letterari della
tradizionali da quelli innovativi.
Acquisire alcuni termini
novellistica e della
specifici del linguaggio
letteratura di viaggio.
letterario e dimostrare
consapevolezza
dell‟evoluzione del loro
significato.
Boccaccio
Testi(dal
“Decameron”)
Ser
Ciappelletto,
Andreuccio
da
Perugia, Lisabetta da
Messina,
Federigo
degli Alberighi.
U.D. 3“Non solo
Boccaccio”: altri
esempi di prosa
tra „200 e „300
Testi: passi scelti
dal Novellinoe dal
Milionedi
Marco
Polo.
Collegamento
intertestuale:
“Amore
e
passione civile in
Dante”Dante
Alighieri
Inferno, Canti V,
VI, X
L‟homo faber al centro del cosmo
TEMPI: FEBBRAIO - MARZO
COMPETENZE
CAPACITA’/ABILITA’
CONOSCENZE
Riconoscere i modelli
dell‟immaginario
collettivo
dell‟epoca
presa
in
esame,
individuando
le
relazioni esistenti tra
cultura, istituzioni e
scelte espressive.
Riconoscere,
attraverso
la
lettura diretta dei testi più
rappresentativi, il profondo
rinnovamento
ideologico
e
culturale
dell‟UmanesimoRinascimento.
Conoscere il contesto
storico, sociale e
culturale del „400 e del
„500 e la questione
della lingua.
Delineare gli aspetti essenziali
della
nuova
visione
Conoscere la visione del
Individuare
le antropocentrica
e
la
loro
mondo dell‟Umanesimo
peculiarità dei generi ricaduta in ambito letterario.
dal modello
letterari attraverso la
antropocentrico alla
lettura diretta di testi
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 25
CONTENUTI
U.D.
1La
civiltà
umanisticorinascimentale e
il
primato
dell‟uomo
Testi:
Pico
della
Mirandola, da “De
hominis dignitate”:
La dignità dell’uomo
e il libero arbitrio
Poggio Bracciolini,
L’entusiasmo della
riscoperta
dei
classici
Marsilio Ficino, da
“Theologia
Platonica”:
Homo
faber: il signore di
tutte le arti
di varia tipologia.
Riconoscere
l‟interdipendenza
tra
temi affrontati, visione
della società, scelte
stilistiche ed intento
degli autori
Cogliere la sintesi del genio di
Leonardo tra letteratura, arte e
scienza
rinascita degli studia
humanitatis.
U.D. 2Edonismo e
otium
nella
cultura umanistica
Conoscere il contributo
originale di Leonardo
alla formazione del
pensiero scientifico
Testi:
Lorenzo de’ Medici,
dai
“Canti
Carnascialeschi”:
Trionfo di Bacco e
Arianna
A. Poliziano, dalle
“Canzoni a ballo”, I’
mi trovai fanciulle un
bel mattino
U.D. 3 La prosa
scientifica:
Leonardo da Vinci
e lo studio della
natura
Testi(dagli
“Scritti
letterari”):
Leonardo,
homo
faber al centro del
mondo;
Leonardo
anticipa i principi del
metodo galileiano.
Collegamento
intertestuale:
“La
dignità dell’uomo e i
limiti
della
ragione”Dante
Alighieri
Inferno,
Canti
XIII, XXVI
Il mito del cavaliere e gli itinerari del “meraviglioso” tra
Quattrocento e Cinquecento
TEMPI: APRILE - MAGGIO
COMPETENZE
CAPACITA’/ABILITA’
Avere consapevolezza
delle connessioni tra i
fenomeni letterari, il
mondo dell'autore e le
coordinate storico-
Leggere in prospettiva
diacronica il mito del cavaliere e
il rapporto tra realtà e finzione
nel poema cavalleresco.
CONOSCENZE
Conoscere le
caratteristiche e la
parabola evolutiva del
poema cavalleresco.
CONTENUTI
U.D.
cavallereschi
e
valori umanistici
nell‟Orlando
innamorato
Testi:
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 26
1Valori
M. Boiardo, dall‟
“Orlando
innamorato”:
Proemio; Il duello di
Orlando e Angricane
culturali che li
intersecano e li
condizionano.
Interpretare
autonomamente testi
di vario genere
effettuando
collegamenti
intertestuali e
approfondimenti
personali.
Saper risalire, attraverso una
lettura diretta del testo, alla
poetica e all‟ideologia
dell‟autore.
Individuare il bifrontismo
spirituale di Tasso tra tardo
Rinascimento e Controriforma.
Conoscere gli elementi
innovativi della visione
del mondo di Ariosto
tra ironia e leggerezza.
Conoscere il dissidio
interiore di Tasso tra
istanze edonistiche e
dettami
controriformistici.
Cogliere la modernità
della
produzione
letteraria
e
della
Weltanschaungdi
Ariosto e di Tasso e la
loro
ricaduta
nella
produzione letteraria
delle
epoche
successive.
U.D.
2Ludovico
Ariosto
labirinto
desiderio
e
il
del
Testi
L.Ariosto,dall‟
“Orlando furioso”:
Proemio;La fuga di
Angelica (canto I);
La follia di Orlando
(canto XXIII); Astolfo
sulla luna (canto
XXXIV)
U.D.
3Torquato
Tasso e
della crisi
l‟epos
Testi
dalla “Gerusalemme
Liberata”:
Proemio;Fuga
e
risveglio di Erminia
(canti VI e VII); Il
combattimento
di
Tancredi e Clorinda
(canto XII)
Collegamento
intertestuale:
“Il
rovesciamento
del
meraviglioso
nella
deformazione tragica
dell’uomo” - Dante
Alighieri
Inferno, Canto
XXXIII
Approfondimento
didattico:
I. Calvino: “Il
Cavaliere
inesistente”
(lettura integrale)
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 27
Laboratorio di scrittura
TEMPI:
IN ITINERE
COMPETENZE
฀
Leggere,
comprendere e interpretare
testi scritti di vario tipo
฀
Saper comprendere
e decodificare un testo,
letterario
e
non,
contestualizzandolo in un
quadro di confronti e di
relazioni storico-letterarie
฀
Produrre
testi
formalmente
rispondenti
alle tecniche compositive
indicate e relative alle
diverse tipologie di scrittura
previste per l‟Esame di
Stato
CAPACITA‟/ABILITA‟
CONOSCENZE
CONTENUTI
Guida
alla
฀
Acquisire tecniche di scrittura Conoscere le principali
figure retoriche,
scrittura
e
adeguate alle diverse tipologie testuali
stilistiche e metriche dei preparazione alla
฀
Saper utilizzare il registro
testi poetici.
prima
prova
formale ed i linguaggi specifici
Conoscere
i
nuclei
teorici
scritta
฀
Sviluppare le abilità di
essenziali per l‟analisi
dell’Esame
di
scrittura in relazione alle prove
di
un
testo
in
prosa.
Stato.
proposte all‟Esame di Stato
฀
Usare con consapevolezza il Conoscere le peculiarità
strutturali delle varie
฀
Analisi di
patrimonio lessicale e padroneggiare
tipologie di scrittura e le
un testo letterario e
correttamente la sintassi
loro fasi di
non letterario
elaborazione.
฀
Saggio
breve – Articolo di
iornale
฀
Recension
METODOLOGIA - STRATEGIE DIDATTICHE - STRUMENTI
Per rendere gli studenti protagonisti del loro processo di apprendimento e per creare un clima
positivo e costruttivo all‟interno della classe, si espliciteranno agli alunni le finalità e gli obiettivi
cognitivi, comportamentali e di apprendimento previsti per il corrente anno e saranno privilegiate
metodologie di tipo induttivo e comunicativo.
฀
Lezione frontale e partecipata (finalizzata ad introdurre e ad inquadrare l‟argomento, con
sollecitazione di domande ed interventi degli alunni)
฀
Lezione circolare (da effettuare per argomenti che gli studenti hanno già letto sul manuale)
฀
Lezione interattiva con uso del computer e del materiale audiovisivo.
฀
Coinvolgimento attivo degli studenti, con sollecitazione di apporti individuali alla
trattazione delle tematiche, mediante la lettura diretta dei testi più rappresentativi di ogni genere
letterario affrontato.
฀
Costruzione guidata di mappe concettuali, finalizzata ad organizzare in un quadro globale e
sintetico le conoscenze acquisite alla fine di ogni modulo.
฀
Svolgimento in classe di parafrasi e di analisi di testi in prosa ed in poesia per il
consolidamento di un metodo di studio corretto e per l‟acquisizione di competenze di problem solving
(impostazione critica e problematica degli argomenti per la ricerca di soluzioni e di ipotesi
interpretative).
฀
Brain-storming, lavoro di gruppo e attività di role-playing.
฀
Tempi dedicati al recupero e al potenziamento di conoscenze, abilità e competenze.
Per quel che riguarda l'educazione alla produzione scritta, si cureranno gli esercizi di
composizione che saranno di vario tipo per abituare gli allievi alle diverse tipologie d‟esame, gli
esercizi di analisi di un testo in prosa finalizzati all‟individuazione dei principali elementi
narratologici, mediante l‟approccio diretto ai testi, gli esercizi di parafrasi, che permettono di
potenziare le capacità di comprensione denotativa di un testo, gli esercizi di analisi di un testo
poetico finalizzati ad acquisire la capacità di leggere e interpretare il piano connotativo e simbolico
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 28
di una lirica, mediante l‟approccio diretto ai diversi generi letterari.
Lo svolgimento dei programmi procederà in maniera piana, in modo da consentire a tutti gli alunni
di prendere parte al dialogo educativo, e mirerà ad evidenziare i contenuti essenziali della
disciplina, senza trascurare l‟approfondimento di aspetti significativi, ed a stimolare ed
assecondare interessi ed attitudini.
All‟interno dei curricoli saranno privilegiate tematiche trasversali e pluridisciplinari con
riferimenti costanti all‟attualità.
MEZZI E STRUMENTI
 Sussidi audiovisivi ed informatici
 Libro di testo e dizionario
 Schemi e mappe concettuali
 Letture di approfondimento e stampa quotidiana e/o specializzata.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione, opportunamente accompagnata dal feed-back, costituirà un momento
importante per orientare l'allievo nel suo lavoro, indicandogli il metodo di studio più adatto alle
sue capacità e rendendolo consapevole del grado di apprendimento raggiunto.
In modo particolare, l‟attività didattica sarà sottoposta a sistematici e costanti momenti di
verifica in linea con le metodologie e gli obiettivi prefissati.
La valutazione sarà:
 diagnostica, per l‟accertamento dei prerequisiti;
 formativa, finalizzata a mettere in atto in itinere eventuali interventi di adeguamento (recupero,
cambiamento di metodologia, riadattamento degli obiettivi, semplificazione dei contenuti);
 sommativa, a conclusione dell‟iter didattico.
Per quanto concerne il numero e le tipologie delle prove di verifica e i criteri di valutazione si
rimanda alla Programmazione del Dipartimento di Lettere.
DOCENTE
M.RITA NOCERA
Reggio Calabria ottobre 2013
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 29
Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”
Reggio Calabria
Anno scolastico 2013-2014
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Materia: LATINO – Classe III sez. O
Docente
prof.ssa Maria C. Ferrara
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La III O si compone di 23 alunni, 12 maschi e 11 femmine, provenienti tutti dalla
classe precedente, tranne un‟allieva che ha frequentato il biennio in altra sezione
dello stesso Istituto.
Dalle rilevazioni formali e informali, scritte e orali finora effettuate e, soprattutto,
dai risultati del test d‟ingresso, emerge che la preparazione di base è adeguata solo
per alcuni elementi che hanno conseguito esiti appena sufficienti in termini di
conoscenze delle strutture morfosintattiche della lingua latina e competenze nella
traduzione in italiano; il loro impegno durante le lezioni e a casa, la partecipazione
costante e una più proficua organizzazione dello studio consentirà di ottenere, nel
corso dell‟anno,buoni risultati. Accanto a questi, si pone un gruppo con mediocri
capacità di concentrazione, che necessita di sollecitazioni continue alla
partecipazione e che presenta una preparazione di base modesta e un‟impostazione
metodologica acritica e prevalentemente mnemonica.
Il resto della classe ha delle conoscenze lacunose e piuttosto approssimative della
morfologia del nome e del verbo e disconosce i maggiori costrutti della lingua latina,
oggetto di studio durante il biennio.
Dal punto di vista disciplinare gli allievi sono socievoli e corretti ma non sempre
disponibili ad una partecipazione attiva al dialogo educativo, sono infatti sensibili
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 30
alle distrazioni durante l‟attività didattica e non sempre puntuali nel rispetto delle
consegne.
Alla luce di quanto sin qui osservato, ritengo di dover dedicare i primi mesi
dell‟anno scolastico al recupero dei contenuti di grammatica non affrontati nell‟anno
precedente e di dover riprendere e potenziare quelli già studiati.
Pertanto, lo studio della letteratura latina verrà procrastinato e si avvarrà di percorsi
di didattica breve, che possano, comunque, consentire alla classe di essere in linea
con le altre terze dell‟Istituto.
Nell‟elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di
riferimento i seguenti documenti:
฀
La “revisione dell‟assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai
sensi dell‟art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008, N.112 convertito in legge 6
agosto 2008, n.135”, secondo l‟Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e
professionale dei licei (PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010
฀
Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento
฀
Le competenze chiave di Cittadinanza
฀
Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi
culturali e competenze.
I programmi delle discipline, elaborati nell‟ottica dell‟inter e pluridisciplinarietà,
sono scanditi in moduli che, seppur costruiti secondo scelte tematiche, rispettano
dal punto di vista metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti.
Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento,
metodologie, strategie didattiche, strumenti, standard di apprendimento, verifiche e
criteri di valutazione, si rinvia a quanto specificato nel Documento di
Programmazione del Dipartimento di Lettere, anno scol. 2013-2014.
Per la correzione delle verifiche scritte verranno utilizzate le griglie di valutazione
concordate in sede dipartimentale.
Per la valutazione delle prove orali verrà utilizzata la griglia comune a tutti i
dipartimenti.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 31
Modello greco e mondo latino nell’età arcaica
Tempi:ottobre-novembre
Competenze
Capacità/Abilità
Cogliere l‟originalità e Cogliere
la
lenta
la specificità delle evoluzione di idee ed
scelte ideologiche e esperienze del mondo
letterarie
romano tra tradizione e
dell‟intellettuale
in innovazione
relazione
alla
tradizione culturale ed
al potere politico
Attingere
al
patrimonio culturale
del mondo classico
mediante la lettura e
l‟interpretazione
di
testi letterari in lingua
e in traduzione
Consolidare capacità
esegetiche,
di
astrazione
e
di
riflessione
per
potenziare le abilità di
base, le capacità di
organizzazione
del
linguaggio
e
di
elaborazione stilistica
Individuare le tappe del
processo
di
contaminazione,
assimilazione
e
mediazione culturali tra
mondo greco e civiltà
romana
Ricostruire i rapporti tra
epica latina e modello
greco attraverso il nesso
testo-autore-contesto
Conoscenze
Conoscere i momenti
significativi della storia
di
Roma
e
le
testimonianze culturali
dell‟età arcaica
Conoscere le prime
forme letterarie del
mondo latino, i tempi e
le
modalità
di
penetrazione
della
cultura greca a Roma
Conoscere i caratteri
del genere epico, i suoi
rapporti col mondo
greco e lo sviluppo a
Roma
dell‟epica
storico-celebrativa
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 32
Contenuti
U.D. 1 L‟età delle origini:
eventi, forme, modalità di un
percorso
di
conquista,
convivenza e assimilazione.
U.D. 2 La cultura romana tra
oralità e scrittura: la fase
preletteraria.
Il processo di ellenizzazione
tra rifiuto e imitazione
Testi: i primi documenti
scritti
Leggi delle XII tavole
Carmen Arvale
U.D. 3 L‟epica: canto dei
valori nazionali
Livio
Andronico:
un
magnogreco diventa poeta
romano
Nevio: l‟innesto nell‟epica
dello “spirito romano”
“La ragazza di Taranto”
(fr.63 Traglia)
Ennio:
primo
poeta
nazionale
La commedia latina tra divertimento e riflessione
Tempi: dicembre-gennaio
Competenze
Capacità/Abilità
Cogliere l‟originalità e Cogliere analogie e
la specificità delle differenze tra autori
scelte ideologiche e latini e modelli greci nel
letterarie
contesto
storicodell‟intellettuale
in culturale
di
relazione alla tradizione appartenenza
culturale ed al potere
politico
Attingere al patrimonio
culturale del mondo
classico mediante la
lettura
e
l‟interpretazione di testi
letterari in lingua e in
traduzione
Consolidare
capacità
esegetiche, di astrazione
e di riflessione per
potenziare le abilità di
base e le capacità di
organizzazione
del
linguaggio
e
di
elaborazione stilistica
Collocare
il
teatro
plautino nell‟ambito del
teatro antico e in
rapporto alla cultura del
tempo
Individuare, attraverso
l‟approccio ai testi, il
nuovo
modello
di
humanitase
il
filellenismo in Terenzio
Conoscenze
Contenuti
Conoscere lo sviluppo U.D. 1 Il teatro latino arcaico e i
storico del teatro latino suoi rapporti con il teatro greco.
e i caratteri distintivi Letture di approfondimento
nei suoi diversi generi
sull‟origine e sulla struttura del
teatro antico
Conoscere i caratteri
originali del teatro
plautino
a
livello
contenutistico
e
formale
Conoscere i valori di
cui il teatro di Terenzio
si fa portavoce
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 33
U.D. 2 Plauto e il teatro che si
“autorappresenta”
Testi: passi scelti da Amphitruo;
da Aulularia ; da Miles gloriosus;
U.D.
3
Terenzio:
dalla
philanthropia
all‟humanitas:
“l‟uomo in ogni uomo”
Testi:
passi
scelti
da
Heautontimorumenos,da Hecyra
e da Adelphoe
Tra “otium” e “negotium”: l’affermazione del soggettivismo e la centralità
dell’uomo
Tempi: febbraio-marzo
Competenze
Cogliere l‟originalità e
la specificità delle scelte
ideologiche e letterarie
dell‟intellettuale
in
relazione alla tradizione
culturale ed al potere
politico
Attingere al patrimonio
culturale del mondo
classico mediante la
lettura
e
l‟interpretazione di testi
letterari in lingua e in
traduzione
Consolidare
capacità
esegetiche, di astrazione
e di riflessione per
potenziare le abilità di
base e le capacità di
organizzazione
del
linguaggio
e
di
elaborazione stilistica
Capacità/Abilità
Conoscenze
Contenuti
Individuare l‟originalità Conoscere le prime U.D. 1 Satura tota nostra
della satira romana e la manifestazioni
della est: genesi, forma e
sua novità in rapporto satira a Roma
struttura
del
genere
alla tradizione culturale
satirico. Lucilio
greca
Testi in traduzione
Cogliere le ricadute sul
piano letterario dei
cambiamenti sociali e
politici del tempo
Individuare l‟evoluzione
della
concezione
dell‟amore
come
espressione
di
una
diversa
visione
del
mondo e dell‟uomo nel
suo carattere relazionale
Conoscere le coordinate
storico-culturali dell‟età U.D. 2 Caratteri dell‟età
Ars
et
cesariane e i caratteri e cesariana.
poesia
le forme del genere doctrina nella
neoterica.
lirico
Letture critiche e testi in
traduzione
Conoscere
le
caratteristiche formali,
strutturali
e U.D. 3 Il mondo dei
contenutistiche
del sentimenti e degli affetti
nella lirica di Catullo
Liber catulliano
Testi: Catullo, Carmina
1,3, 13,101, 51, 85;
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 34
Mores et gentes nell’età di Cesare
Tempi: aprile-maggio
Competenze
Cogliere l‟originalità e
la
specificità delle
scelte ideologiche e
letterarie
dell‟intellettuale
in
relazione alla tradizione
culturale ed al potere
politico
Capacità/Abilità
Cogliere la progressiva
acquisizione dei modelli
greci e la laicizzazione
della
tradizione
storiografica
Conoscenze
Contenuti
Conoscere le modalità U.D. 1 La storiografia: un
di
espressione
e genere nato dal clima
rielaborazione del fatto politico
storico e le finalità
moralistiche
e
didascaliche del genere
storiografico
Cogliere, attraverso la
Attingere al patrimonio lettura dei testi, il
culturale del mondo rapporto tra letteratura
classico mediante la ed esperienza diretta
lettura
e
l‟interpretazione di testi
letterari in lingua e in
traduzione
U.D. 2 Etnografia e
Conoscere
l‟intento imperialismo
nei
dell‟autore
e Commentariidi Cesare
l‟attendibilità
storica Testi
dal
“De
Bello
dei Commentarii
Gallico”:lettura, traduzione
e analisi di alcuni capp
Dal “De bello civili”: passi
scelti
Evidenziare il nesso
esistente tra la patina
Consolidare
capacità arcaizzante
e
il Conoscere la funzione
esegetiche, di astrazione vagheggiamento
del della storiografia e il
e di riflessione per mos maiorum
ruolo dello storico U.D. 3 Sallustio, storico
potenziare le abilità di
secondo Sallustio
moralista
base e le capacità di
Testi:
dal
“Bellum
organizzazione
del
Iughurtinum”: brani scelti
linguaggio
e
di
elaborazione stilistica
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 35
Laboratorio di lettura e traduzione
Tempi: in itinere
Competenze
Leggere, decodificare e
tradurre un testo latino
in
forma
corretta,
fluida e appropriata
Capacità/Abilità
Individuare
e
riconoscere gli elementi
morfosintattici presenti
nel testo
Conoscenze
Contenuti
Conoscere le strutture Ripasso della morfologia
morfologiche,
Del nome e del verbo
sintattiche, lessicali e Sintassi dei casi
semantiche della lingua
latina
Leggere
con
Elementi di metrica
naturalezza i principali Effettuare la scansione Conoscere le nozioni
versi della metrica metrica dei versi
fondamentali di prosodia
latina
e metrica latina
Reggio Cal 19/10/2013
Il docente
Maria C. Ferrara
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 36
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
PROF. PASQUALE CRUCITTI
3^O
PROGRAMMAZIONE DI STORIA, CITTADINANZA E
COSTITUZIONE.
MOD. 1. L'espansione dell'Europa medievale.
Obiettivi:
Analizzare i caratteri del sistema feudale e la sua trasformazione nel IX-X secolo, la ripresa
demografica dell'XI-XIII secolo, lo sviluppo agricolo dell'XI-XIII secolo.
Conoscere le cause dello sviluppo urbano dell' XI - XIII secolo le nuove istituzioni cittadine.
Cogliere l'evoluzione del cristianesimo dal 1000 al 13OO: le eresie, gli ordini mendicanti.
Delineare la crescita commerciale europea del XII-XIII secolo e lo sviluppo delle vie di
comunicazione .
TEMI.
1.La conquista dello spazio europeo.
Insicurezza e frammentazione politica.
Ripresa demografica ed espansione europea.
2. Economia e cultura delle città.
La città medievale.
La vita economica nel Duecento.
La vita culturale e religiosa.
3. La rivoluzione commerciale.
La nuova geografia economica.
MOD. 2. L'Europa medievale fra crisi e trasformazioni.
Obiettivi:
Conoscere i nessi fra rallentamento economico e squilibri popolazione-risorse nel XIV secolo.
Analizzare le cause e le conseguenze della crisi demografica fra il XIV e il XV secolo .
Conoscere le relazioni tra crisi economica, epidemie di peste, movimenti sociali e le
caratteristiche delle rivolte sociali.
Analizzare la crisi e i processi di ristrutturazione dell'economia manifatturiera.
Delineare la fine dell'universalismo di chiesa e impero.
Cogliere la presenza costante della guerra: crisi dinastiche, guerre feudali e affermazione delle
monarchie europee.
TEMI.
1. Le grandi carestie e la peste. L'arresto dello sviluppo all'inizio del XIV secolo
Carestie e cambiamenti climatici.
I limiti dell'agricoltura medievale.
Lo sfruttamento signorile nelle campagne.
Le epidemie di peste.
2. La crisi economica e sociale.
Le conseguenze immediate della peste.
Mutamenti più profondi.
La ristrutturazione delle manifatture.
3. Le crisi politiche e i conflitti dinastici.
L'impero e il papato: Il declino dei poteri universali .
Le crisi dinastiche.
Principio monastico e principio feudale.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 37
.
MOD. 3. Dalla cristianità all'Europa degli stati
Obiettivi:
Analizzare la differenza fra stato "feudale"e stato moderno e le sue caratteristiche.
Conoscere il processo di costruzione delle monarchie nazionali.
Delineare la geografia politica dell'Europa nel Quattrocento.
Analizzare l'affermazione degli stati regionali in Italia.
Conoscere la cultura rinascimentale e la rivoluzione della stampa.
TEMI.
1. La geografia politica dell'Europa.
Stato "feudale" e stato moderno.
Impero, monarchie elettive, stati compositi.
Repubbliche e stati cittadini.
L'Europa e le sue frontiere.
2. Gli strumenti dello stato.
Le finanze pubbliche degli "stati feudali".
Truppe mercenarie e trasformazioni della guerra.
Imposte Burocrazia e amministrazione della giustizia.
MOD. 4. Le grandi scoperte e gli imperi coloniali.
Obiettivi:
Delineare La situazione commerciale in Europa e l'esplorazione di nuove rotte atlantiche.
Delineare i caratteri e l'origine delle innovazioni introdotte nelle tecniche di navigazione, le
motivazioni economiche dei viaggi di esplorazione degli europei.
Analizzare i risultati ottenuti con le esplorazioni europee del 1480-1530.
Conoscere le cause del successo dell'impero commerciale portoghese.
Cogliere le cause della distruzione degli imperi americani da parte degli spagnoli.
Conoscere le caratteristiche dell'impero spagnolo in America.
TEMI.
1.L'Europa e l'Atlantico
I commerci di Genova e Venezia
Genova dal Mediterraneo all'Atlantico
La fusione di esperienze nautiche nell'Atlantico
Il Portogallo fra crociata ed esplorazioni marittime
2. L'Europa scopre il mondo
Le imprese dei portoghesi
Colombo e l'impresa del 1492
La spartizione del mondo fra spagnoli e portoghesi
Un nuovo continente sulla via per le Indie
3. I primi imperi coloniali europei.
I portoghesi nell'oceano Indiano.
Il crollo degli imperi americani.
Il governo dell'impero spagnolo.
MOD. 5. Politica e religione nell'Europa del Cinquecento.
Obiettivi:





Delineare la situazione della chiesa cattolica all'inizio del XVI secolo.
Cogliere la cause scatenanti della Riforma protestante contenuti della dottrina luterana.
Analizzare le conseguenze sociali e politiche della Riforma.
Conoscere le caratteristiche dell'impero di Carlo V e del suo progetto universalistico.
Cogliere le cause del fallimento del progetto universalistico di Carlo V.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 38
 Conoscere i risultati del concilio di Trento.
 Analizzare gli obiettivi e le caratteristiche del regno di Filippo II.
Analizzare le cause delle guerre di religione europee.
TEMI.
1.La Riforma protestante
Un evento epocale
Le Tesi di Martin Lutero contro le indulgenze
Il pensiero teologico di Lutero
La Riforma in Germania
2. Il progetto imperiale di Carlo V
Carlo d'Asburgo: da re a imperatore
Carlo V e la Riforma protestante
3. La Controriforma e le guerre di religione
Lo spirito della Controriforma
MOD. 6. Economia e società nell'Europa moderna
Obiettivi:
Delineare le cause e le caratteristiche della crescita demografica europea del XVI secolo.
Conoscere le innovazioni e le persistente nell'agricoltura europea del Cinquecento.
Delineare la crisi demografica del XVII secolo.
Conoscere le cause e le caratteristiche dell'inflazione europea del XVI secolo.
Delineare le nuove tecniche del credito e della finanza diffusesi nel corso del XVI secolo.
Conoscere il commercio oceanico nel 1500-1650.
TEMI.
1. Le dimensioni della vita materiale
La crescita demografica del XVI secolo
L'Europa rurale
La stagnazione demografica del XVII secolo
2. Le nuove strutture economiche e la crisi del Seicénto
La "rivoluzione dei prezzi" del XVI secolo
La crescita dell'economia di mercato
La diffusione del lavoro a domicilio
Le tecniche del credito e della finanza
Una nuova epoca di crisi e stagnazione
3. Il grande commercio oceanico
Il mercato delle spezie nel Cinquecento
Siviglia e l'America spagnola
Gli inglesi nelle Indie orientali. La Compagnia olandese delle Indie orientali
MOD. 7.Assolutismo e mercantilismo
Obiettivi:
Cogliere i presupposti teorici e le caratteristiche dello stato assoluto del XVII secolo.
Analizzare le cause, gli esiti e le conseguenze della guerra dei Trent'anni.
Cogliere gli obiettivi e gli esiti delle guerre condotte da Luigi XIV di Francia.
Analizzare i presupposti teorici e le realizzazioni del mercantilismo del XVII secolo.
Conoscere le caratteristiche e le conseguenze della penetrazione europea in Asia del XVI e del
XVII. secolo.
Analizzare i caratteri fondamentali delle società coloniali europee in America nel XVII secolo.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 39
TEMI.
1. Lo stato assoluto e i suoi avversari .
Le teorie dell'assolutismo.
Le realizzazioni dell'assolutismo.
2. Il sistema internazionale e le guerre di egemonia.
La guerra dei Trent'anni.
L'espansionismo di Luigi XIV.
3. Le politiche economiche.
Stato e mercanti.
Il dinamismo commerciale olandese e inglese.
4. Gli europei fuori d'Europa
.
I rapporti con l'Asia.
Gli europei nel continente americano.
MOD. 8- Cittadinanza e Costituzione.
Obiettivi:
• Conoscere i principi fondamentali della Costituzione.
• Analizzare, anche attraverso i mass media, l'organizzazione della Repubblica e la funzione delle
varie istituzioni.
• Identificare le iniziative che nascono dal rapporto tra la scuola e gli enti territoriali.
• Conoscere e distinguere tra loro i concetti di Stato, Regione, Provincia, Comune.
• Conoscere i principi fondamentali della Costituzione, le principali forme di governo e
l‟ordinamento dello Stato.
TEMI.
UD 1. PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.
UD. 2. I DIRITTI E DOVERI DEL CITTADINO.
UD 3. L’ORDINAMENTO DELLO STATO. 1- IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. 2 IL PARLAMENTO. 3 - IL GOVERNO 4 - LA MAGISTRATURA. 5 - LA CORTE
COSTITUZIONALE. 6 - LE AUTONOMIE LOCALI.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 40
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
PROF. PASQUALE CRUCITTI
3^ O
PROGRAMMAZIONE DI FILOSOFIA
MOD. 1 - La Filosofia della physics.
OBIETTIVI:
 Ricostruire la storia della Grecia del VI e del V secolo a.C.
 Conoscere i periodi e le fonti della filosofia greca, le diverse risposte al problema dell'arché
(ionici di Mileto, pitagorici, Eraclito, eleati, fisici pluralisti)
CONTENUTI:







Le origini greche del pensiero occidentale.
La filosofia come creazione del genio ellenico.
I Naturalisti o filosofi della physisI Pitagorici .
Gli Eleati e Parmenide.
I fisici Pluralisti.
l’Ato is o.
MOD. 2 - I Sofisti e Socrate.
OBIETTIVI:







Conoscere la Grecia del V secolo a.C.
Delineare le caratteristiche peculiari della cultura sofistica
Cogliere dottrine dei principali esponenti della sofistica (Protagora, Gorgia)
Delineare la questione socratica
Tratteggiare la filosofia come ricerca sui problemi dell'uomo
Cogliere la struttura e gli intenti del dialogo socratico
Identificare i fondamenti e gli sviluppi dell'etica di Socrate
CONTENUTI:


L’i dagi e sull’uo o: La sofistica. Protagora, Gorgia.
Socrate. Socrate e la fondazione della filosofia morale occidentale.
MOD. 3- Plato e e l’Accade ia a tica.
OBIETTIVI:
 Conoscere la Grecia tra il V e IV secolo a.C.
 Cogliere i caratteri della razionalità platonica e suoi rapporti con il mito.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 41
 Individuare gli elementi essenziali del rapporto con Socrate.
 Conoscere le linee essenziali del progetto filosofico platonico: teoria delle idee e fondamenti della
co os e za, dott i a dell'a o e e della ellezza ,teo ia politi a , dott i a dell'a te, ele e ti dell eti a
 ‘ileva e l esiste za e il sig ifi ato delle dott i e o s itte
CONTENUTI:
 Platone .Plato e e l A ade ia a ti a. La fondazione della metafisica.
MOD. 4- Aristotele e il peripato.
OBIETTIVI:
 Conoscere la Grecia del IV secolo a.C.
 Individuare gli elementi essenziali del rapporto di Aristotele con Platone
 Delineare la filosofia come sapere disinteressato e come studio del fondamento comune di
tutte le scienze
 Individuare i principi e strutture della metafisica e della logica
 Cogliere i caratteri fondamentali della fisica e della cosmologia
 T atteggia e l a ti olazio e del p o edi e to g oseologi o
 Conoscere le tesi e gli argomenti etico-politici
 Evidenziare i capisaldi della teoria dell'arte
CONTENUTI:
 Aristotele. Aristotele e il Peripato.La classificazione delle scienze.
MOD. 5- La filosofia ellenistica
OBIETTIVI:
 Conoscere la Grecia e il mondo antico dalla fine del IV secolo a.C. al III secolo d.C.
 Tratteggiare il tema della felicità e del piacere nella società ellenistica
 Individuare le diverse soluzioni proposte dalle scuole ellenistiche ai vari problemi filosofici,
con particolare riferimento a quelli di ordine etico e gnoseologico graduale spostamento della
riflessione filosofica dai temi etici ai temi religiosi
 Conoscere il lessico specifico della riflessione
riflessione
dell'età ellenistica lessico specifico della
CONTENUTI:





Le scuole filosofiche dell’età elle istica.
Il Cinismo.
Epicuro e la fo dazio e del Gia di o .
Lo Stoicismo. Zenone.
Lo Scetticismo. Pirrone.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 42
 Plotino e il Neoplatonismo.
MOD. 6- La patristica.
OBIETTIVI:
 Conoscere la storia della diffusione del cristianesimo nel mondo occidentale (dal I al VII
secolo d.C.)
 Cogliere i temi fondamentali del messaggio cristiano
 Individuare le modalità ed esiti dell'incontro tra cultura ebraico-cristiana e cultura greco-latina
 Definire i caratteri e la periodizzazione della patristica
 Tratteggiare i diversi modi di intendere il rapporto tra ricerca razionale e rivelazione cristiana
 Conoscere i temi fondamentali della riflessione di Agostino
 Conoscere il lessico specifico della prima filosofia cristiana
CONTENUTI:
 La rivoluzione spirituale del messaggio biblico:La Bibbia, il suo messaggio e i suoi influssi sul
pensiero occidentale.
 La patristica: S. Agostino.
MOD. 7 La scolastica.
OBIETTIVI:
 Conoscere le linee fondamentali dell'età medievale
 Rilevare i caratteri e periodizzazione della scolastica
 Cogliere il tema del rapporto tra fede e ragione
 Analizzare le dimostrazioni dell'esistenza di Dio
 Conoscere i tratti caratteristici del pensiero di Tommaso
 Individuare i motivi e modi della crisi e della fine della scolastica
 Conoscere il lessico della filosofia cristiana medievale
CONTENUTI:
 La Scolastica: S.Anselmo e S.Tommaso
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 43
3 O^
PROGRAMMAZIONE MODULARE
FILOSOFIA
FINALITÀ EDUCATIVE
 Sviluppare le consapevolezza della propria autonomia e l‟esigenza di una interpretazione
critica della realtà
 Educare allo spirito problematico e all‟equilibrio critico-razionale nell‟argomentazione e nella
propria condotta individuale
 Educare al rispetto dei principi della legalità come fondamento della convivenza civile e
democratica
 Educare al dialogo, allo spirito di tolleranza e al rispetto per le diversità culturali
OBIETTIVI DIDATTICI
 Orientarsi nell‟individuazione e nello studio dei grandi temi del pensiero filosofico
 Saper analizzare un testo filosofico
 Conoscere e personalizzare i contenuti proposti
 Comprendere e creare nessi argomentativi
 Comprendere i collegamenti pluridisciplinari
 Esporre in modo chiaro e corretto, con il supporto di un lessico specifico
METODOLOGIA
 Creare un clima di comunicazione e di fiducia atto a garantire un corretto pluralismo di idee,
atteggiamenti e opzioni rispetto ai problemi in discussione
 Attualizzare gli argomenti di studio con riferimento a temi e questioni propri della cultura e
della società di oggi, onde favorire l‟interesse e la partecipazione attiva degli studenti
 Promuovere negli alunni un‟autonoma ed autentica riflessione e l‟abito della discussione in
gruppo
 Articolare il programma in moduli mono- e pluridisciplinari, coerenti con le finalità e gli
obiettivi della programmazione
ATTIVITÀ
 Lezioni frontali
 Discussioni guidate
 Ricerche individuali e di gruppo
 Riflessione e dialogo su problematiche significative, anche con la presenza di esperti esterni
 Partecipazione a momenti culturali organizzati dalla scuola e/o dal territorio
 Visite guidate e/o viaggio d‟istruzione
STRUMENTI DIDATTICI
 Libri di testo:
1. Abbagnano, Fornero - Fare Filosofia. Autori Vol. II - Paravia
2. Massaro, Fornero - Fare Filosofia. Temi Vol. II - Paravia
 Testi disponibili nella biblioteca d‟istituto
 Materiali videografici disponibili nella videoteca d‟istituto
STRUMENTI E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
 Verifiche orali (almeno due per quadrimestre per ciascun allievo)
 Interventi e riflessioni degli studenti nel dialogo educativo
 Ricerche e approfondimenti, individuali o di gruppo
 Griglia di valutazione approntata dal Dipartimento di Filosofia e Storia
Il docente
Prof. Pasquale CRUCITTI
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 44
3^ O
PROGRAMMAZIONE MODULARE
STORIA
FINALITÀ EDUCATIVE
 Acquisire il senso di appartenenza ad una collettività storicamente determinata
 Acquisire una capacità di indagine applicabile a tutti gli ambiti di studio
 Educare al rispetto dei principi della legalità come fondamento della convivenza civile e
democratica
 Educare al dialogo, allo spirito di tolleranza e al rispetto per le diversità culturali
OBIETTIVI DIDATTICI
 Conoscere i contenuti proposti e saperli inquadrare nelle coordinate del tempo e dello spazio
 Avere consapevolezza di come si determina un fatto storico e di come lo si interpreta
 Individuare i rapporti possibili tra i sistemi materiali e gli sviluppi culturali
 Riconoscere la complessità del fatto storico come risultato di un processo di lunga durata
 Riconoscere nei testi (manuali, fonti, saggi storici) gli elementi fattuali, interpretativi ed
operazionali
 Individuare gli elementi di una società e dello Stato
 Utilizzare un linguaggio vario e specifico
METODOLOGIA
 Creare un clima di comunicazione e di fiducia atto a garantire un corretto pluralismo di idee,
atteggiamenti e opzioni rispetto ai problemi in discussione
 Attualizzare gli argomenti di studio con riferimento a temi e questioni propri della cultura e
della società di oggi, onde favorire l‟interesse e la partecipazione attiva degli studenti
 Promuovere negli alunni un‟autonoma ed autentica riflessione e l‟abito della discussione in
gruppo
 Articolare il programma in moduli mono- e pluridisciplinari, coerenti con finalità ed obiettivi
della programmazione
ATTIVITÀ
 Lezione frontale
 Discussione guidata
 Ricerche individuali e di gruppo
 Riflessione e dialogo su problematiche significative, anche con la presenza di esperti esterni
 Partecipazione a momenti culturali organizzati dalla scuola e/o dal territorio
 Visite guidate e/o viaggio d‟ istruzione
STRUMENTI DIDATTICI
 Libro di testo:
1.
Cattaneo, Canonici, Vittoria – Manuale di Storia (Vol. 1I) - Zanichelli
 Testi disponibili nella biblioteca d‟istituto
 Materiali videografici disponibili nella videoteca d‟istituto
STRUMENTI E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
 Verifiche orali (almeno due per quadrimestre per ciascun allievo)
 Interventi e riflessioni degli studenti nel dialogo educativo
 Ricerche e approfondimenti, individuali o di gruppo
 Griglia di valutazione approntata dal Dipartimento di Filosofia e Storia
Il docente
Prof. Pasquale CRUCITTI
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 45
Programmazione didattico - educativa di Lingua inglese
della classe 3° sez. O
A.S. 2013-2014
FINALITA‟ in relazione al PECUP e agli Assi Culturali
Acquisire una formazione equilibrata nel versante umanistico e scientifico
Potenziare le competenze comunicative in L2 al fine di:
 utilizzare L2 per i principali scopi comunicativi e operativi;
 facilitare, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture ;
 favorire la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro.
FINALITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE
Per contribuire al pieno sviluppo della personalità dell‟allievo, l‟insegnamento della lingua inglese
favorirà:
 Formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà in un‟educazione
interculturale e acquisizione di competenze civili;
 Educazione al cambiamento derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le
modificazioni culturali della comunità che la usa;
 Riflessione sull‟importanza della lingua come strumento di comunicazione;
 Potenziamento ed affinamento delle capacità comunicative e relazionali applicabili in contesti
differenti;
 Ampliamento della riflessione sulla propria lingua e cultura attraverso l‟analisi comparativa
con altre lingue e culture.
L‟insegnamento della lingua inglese nel triennio intende proseguire le linee direttive tracciate nel
biennio, tenendo conto della più ampia gamma di competenze degli studenti, del loro grado di
maturità, dei lori interessi culturali. Per cui lo studio della lingua si propone, in armonia con le
altre discipline, in modo particolare con lo studio della lingua italiana, di favorire:
 Il consolidamento e l‟ampliamento della competenza comunicativa acquisita precedentemente;
 Lo sviluppo delle modalità generali del pensiero attraverso la riflessione sul linguaggio;
 L‟analisi delle diverse tipologie di testi scritti per un corretto approccio al testo letterario come
pure ad un testo di carattere generale o scientifico;
 Lo sviluppo di interessi ed atteggiamenti plurilingui;
 L‟opportunità di studio dei contenuti da diverse prospettive;
 La completa acquisizione di un metodo di studio.
AREA METODOLOGICA
Competenze di cittadinanza
 Imparare ad imparare
 Comunicare
 Collaborare e partecipare
 Individuare collegamenti e relazioni
 Acquisire e interpretare l‟interpretazione
 Relazionarsi con culture e tradizioni diverse
 Risolvere problemi
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 46
AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA
 Acquisire competenze linguistiche e culturali relative al mondo della lingua straniera ( Livello
B2)
 Arricchire la propria competenza e consapevolezza letteraria attraverso l‟integrazione e il
confronto tra la letteratura straniera e quella italiana
 Comunicare con persone di diversa nazionalità, usando l‟inglese come lingua veicolare, nei
rapporti interpersonali , nel mondo dello studio e del lavoro
Conformemente alle nuove Indicazioni Nazionali Licei, lo studente, nel corso del secondo
Biennio, dovrà acquisire strutture, modalità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti
almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
Obiettivi Specifici di Apprendimento
 comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali e scritti di varia tipologia e genere
su argomenti noti concreti e astratti, d‟interesse personale e di attualità;
 riferire fatti e descrivere fenomeni e situazioni con un uso del lessico pertinente e
progressivamente più ampio in testi orali e scritti, strutturati e coesi, con particolare attenzione
alla fluency ;
 sostenere opinioni con le opportune argomentazioni;
 partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera
adeguata agli interlocutori e al contesto;
 riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e sugli
usi linguistici, anche per acquisire la consapevolezza delle analogie e differenze tra L2 e L1;
 riflettere sulle conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera per lo studio di altre
lingue.
 Conoscere gli aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare
riferimento agli ambiti letterario, artistico e scientifico.
 Sviluppare le capacità di analisi, sintesi e coordinamento delle conoscenze;
 Riconoscere i generi testuali e, al loro interno, le costanti che li caratterizzano;
 Acquisire il senso critico e maturità di giudizio per interpretare autonomamente eventi,
problematiche, tendenze.
Gli studenti, quindi, dovranno essere in grado di saper formulare giudizi critici su testi e autori e
saper descrivere personaggi e situazioni anche in chiave interpretativa, analizzandoli e collocandoli
in un contesto storico-culturale.
Il punto di partenza per lo studio della letteratura sarà la lettura del testo, che attraverso l‟analisi e
la ricerca si allargherà al contesto del periodo, delle altre culture, degli altri autori che hanno
affrontato il genere o il tema in questione, ecc. Nello studio della letteratura si considererà: lo
sviluppo del sistema letterario; la dominanza di un genere in un determinato periodo; l‟evoluzione
di un genere attraverso varie epoche; ecc.
Le unità relative all‟ apprendimento linguistico grammaticale saranno trattate privilegiando le
abilità orali di ascolto e lettura e di produzione scritta e orale. Per la lettura si farà ricorso alle
tecniche di “skimming” e “scanning” e la lettura analitica, per la comprensione più dettagliata del
testo. Una particolare attenzione sarà rivolta alle principali strutture linguistiche e al lessico.
Obiettivi Minimi
ABILITA‟/CAPACITA‟
 Saper ascoltare, comprendere, leggere e riprodurre messaggi comunicativi (livello B1)
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 47
 Saper porre domande e rispondere in modo sintetico e corretto
 Saper essere in grado di riassumere e sintetizzare, in forma orale e scritta un argomento
 Essere capace di comprendere, anche in modo elementare un testo letterario
 Saper esporre i contenuti dopo averne ascoltato la spiegazione
CONOSCENZE
LANGUAGE




Present Tenses
Past Tenses ( + Past Perfect)
Future Tenses
Modal verbs
LITERATURE




Introduction to the history of the English language and culture
Poetry as a literary genre: the ballad and the sonnet
Humanism and Renaissance
The origins of the theatre as a literary genre
La seguente programmazione modulare precisa le competenze, le capacità/abilità, le conoscenze
grammaticali e lessicali, letterarie, artistiche e scientifiche (CLIL) che l‟alunno dovrà acquisire
alla fine della TERZA CLASSE. Si specifica che, per quanto attiene all‟aspetto letterario, si farà
particolare riferimento al periodo compreso tra le origini e il 17° secolo, ivi comprendendo le
tematiche scientifiche ed artistiche ad esso relative.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 48
COMPETENZE
Comprendere
(ascoltare ed
elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso
vari canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi
scritti di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i
particolari più
significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà
di
argomenti noti
Saper cogliere
differenze ed analogie
tra la propria realtà
culturale e quella dei
paesi anglofoni
I QUADRIMESTRE: 50 ORE ( MODULI 1 – 2 )
Primo bimestre: Ottobre-Novembre
ABILITÀ/CAPACITÀ
CONOSCENZE
TEMPI
Linguistiche, letterarie
e CLIL
Sostenere
Present and past tenses
8 ore (ottobre: 4 ore;
conversazioni
Phrasal verbs
novembre: 4 ore)
funzionali al contesto e Adjectives: appearance,
alla situazione di
clothes, personality
comunicazione,
Jobs and CVs
stabilendo rapporti
8 ore (ottobre: 4 ore;
interpersonali
novembre: 4 ore)
The birth of the Nation
The Celts Celtic Britain 2 ore ( ottobre: 1 ora;
novembre: 1 ora)
The Romans
Parafrasare, riferire e/ o Anglo-Saxon culture
dialogare in situazioni
The Vikings
note e/ o improvvisate
e discuterne
8 ore (ottobre: 4 ore;
THEMES:
novembre: 4 ore)
Freedom and loyalty
Distinguere e usare i
The hero
vari registri linguistici
The monster
Good vs evil
Beowulf: a primary epic
The feudal society
The Norman Conquest
and feudalism
The Medieval world
Henry II, reforms and
Becket
Kings, Magna Carta and
Parliament
Literary
production:
Medieval Drama
The Medieval Ballad
The Medieval narrative
poem
Popular ballads
Geoffrey Chaucer:
The Canterbury Tales:
General Prologue
“The wife of Bath”
“The Prioress”
“The Poor Parson”
“The miller”
THEME:
The chivalric ideal
The woman
The religious figures
The middle class
Science: The
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 49
Environment
-The atmosphere
- Pollution
-The water cycle
Analizzare
e
confrontare
testi
letterari e produzioni
artistiche provenienti
da
lingue/
culture
diverse
Usare L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da
discipline non
linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell‟informazione e
della comunicazione
per approfondire
argomenti di studio
.
Verifiche scritte
1 ora
Secondo bimestre: Dicembre-Gennaio
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
Comprendere
(ascoltare ed
elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso
vari canali
Sostenere
conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
CONOSCENZE
TEMPI
Linguistiche, letterarie
e CLIL
Future forms
6 ore ( dicembre: 3
Phrasal verbs
ore; gennaio: 3 ore)
Comparatives
Articles
THE RENAISSANCE
The Tudors
Renaissance poetry
The English sonnet
Comprendere (leggere
Thomas Wyatt “I find
ed elaborare) testi
Parafrasare, riferire e
no peace”
scritti di vario genere, dialogare in situazioni
William Shakespeare
cogliendone le linee note e/ o improvvisate
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 50
12 ore ( dicembre: 6
ore; gennaio: 6 ore)
2 ore ( dicembre: 1
ora; gennaio: 1 ora)
essenziali e i
particolari più
significativi
e discuterne
“My mistress‟ Eyes”
Distinguere e usare i
vari registri linguistici
Science: The
environment.
-The water cycle
-Climate changes
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Analizzare
e
confrontare
testi
letterari e produzioni
Produrre testi scritti e artistiche provenienti
orali su una varietà di da
lingue/
culture
argomenti noti
diverse
Saper usare L2 nello
studio di argomenti
basilari provenienti da
Saper cogliere
differenze ed analogie discipline non
linguistiche
tra la propria realtà
culturale e quella dei caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
paesi anglofoni
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell‟informazione e
della comunicazione
per approfondire
argomenti di studio
Verifiche scritte
2 ore
Letter.-Gramm.-CLILProve scritte
Approfondimento e/o
Pause didattiche
TOTALE
28+14+2+3= 47 ore
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 51
3 ore
50 ore
SECONDO QUADRIMESTRE: 49 ORE (MODULI 3-4)
Terzo bimestre: Febbraio- Marzo
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACI
TÀ
Comprendere
(ascoltare ed
elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso
vari canali
Sostenere
conversazioni
funzionali al contesto
e alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
CONOSCENZE
Linguistiche, Letterarie,
CLIL
Present and past habits
“‟d prefer e „d rather”
Linkers
Phrasal verbs
Renaissance drama
The world of Theatre:
Christopher Marlowe
Doctor Faustus
Comprendere
William Shakespeare
(leggere ed elaborare) Parafrasare, rferire e
Romeo and Juliet
testi scritti di vario
dialogare in situazioni Hamlet
Macbeth
genere, cogliendone note e/o
The Tempest
le linee essenziali e i improvvisate, e/ o
A Midsummer Night‟s
particolari più
discuterne
Dream
significativi
Distinguere e usare i
vari registri linguistici Science: The Cell.
Comprendere e
contestualizzare testi
-Parts of a cell
letterari di epoche
-What is DNA?
diverse
Produrre testi orali e
scritti e su una
varietà di
argomenti noti
Saper cogliere
differenze ed
analogie tra la
propria realtà
culturale e quella dei
paesi anglofoni
TEMPI
7 ore ( febbraio: 4 ore;
marzo: 3 ore)
14 ore ( febbraio: 8
ore; marzo: 6 ore)
2 ore (febbraio: 1 ora;
marzo: 1 ora)
Analizzare
e
confrontare
testi
letterari e produzioni
artistiche provenienti
da lingue/ culture
diverse
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell‟informazione e
della comunicazione
per approfondire
argomenti di studio
Verifiche scritte
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 52
1 ora
Quarto bimestre: Aprile-Maggio
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACIT
À
Comprendere
(ascoltare ed
elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso
vari canali
Sostenere
conversazioni
funzionali al contesto
e alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
CONOSCENZE
Linguistiche, Letterarie,
CLIL
Narrative tenses with Past
Perfect Continuous;
Participle Clauses
Modals
Countable
Uncountable
Quantifiers
TEMPI
7 ore ( aprile: 3 ore;
maggio: 4 ore)
13 ore ( aprile: 6 ore;
maggio: 7 ore)
Comprendere
(leggere ed elaborare)
testi scritti di vario
genere, cogliendone
le linee essenziali e i
particolari più
significativi
Parafrasare, riferire e
dialogare in
situazioni note e/o
improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i
vari registri
linguistici
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
A time of upheavel: The
Civil War- The Stuart
Dynasty
Poetry
John Donne
John Milton
Science:The Cell
-Genetically modified
foods
-Interaction between genes
and environment
Produrre testi orali e
scritti, su una
varietà di
argomenti noti
Analizzare
e
confrontare
testi
letterari e produzioni
artistiche provenienti
da lingue/ culture
diverse
Saper cogliere
differenze ed
analogie tra la
propria realtà
culturale e quella dei
paesi anglofoni
Usare L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da
discipline non
linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell‟informazione e
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 53
2 ore ( aprile: 1 ora;
maggio: 1 ora)
della comunicazione
per approfondire
argomenti di studio
Verifiche scritte
Letter.-Gramm.-CLILProve scritte
Recupero e/o
Approfondimento
TOTALE
2 ore
26+14+2+3= 46 ore
3 ore
49 ore
Metodologia
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante riferimento ad un approccio
comunicativo di tipo funzionale-situazionale. Gli alunni saranno continuamente coinvolti in
attività singole, di gruppo e collettive e le lezioni si svolgeranno prevalentemente in lingua
straniera, tenendo ovviamente conto della capacità di comprensione della classe.
L‟articolazione di ogni unità didattica metterà in atto strategie volte allo sviluppo equilibrato delle
quattro abilità.
Gli alunni saranno sempre resi consapevoli delle fasi del loro processo d‟apprendimento, nella
prospettiva di una sempre maggiore autonomia di lavoro e di giudizio sul proprio operato.
Si introdurranno argomenti di civiltà nei vari aspetti sociali, culturali, ecc. nonché argomenti di
attualità scelti dagli stessi allievi. L‟educazione letteraria partirà da un lavoro di introduzione al
testo letterario, che implica una definizione di possibili strumenti di analisi: nozioni come il
narratore, l‟intreccio, il tema, il valore “metaforico” di un‟espressione, le figure retoriche, ecc. La
letteratura si studierà in ordine cronologico e per generi letterari (romanzo, poesia e teatro); inoltre,
si affronterà lo studio della letteratura attraverso la discussione di tematiche oggetto dei contenuti
proposti. Si cercherà di lavorare in classe cooperando con i docenti delle altre discipline attraverso
l‟approccio CLIL analizzando aspetti lessicali e strutturali dei linguaggi specialistici. Per quanto
riguarda gli strumenti di lavoro si farà uso dei libri di testo, dei CD e DVD nonchè di materiale
autentico (depliants, riviste, giornali, ecc.) e digitale.
Si favorirà inoltre, la partecipazione degli allievi ad attività extracurriculari come le
rappresentazioni teatrali in lingua inglese considerate occasioni importanti sul piano didattico e
formativo. Particolare attenzione sarà rivolta al potenziamento di lingua inglese per gli allievi più
capaci con la possibilità di partecipare a corsi PET per la certificazione di livello B1. Nel primo
quadrimestre sarà affiancata al docente interno, per un‟ora alla settimana, un‟assistente di lingua
per il potenziamento delle abilità di “listening” e “speaking”. Inoltre agli allievi si darà la
possibilità di partecipare ad uno stage all‟estero della durata di una settimana circa, così come
proposto dal dipartimento di lingue.
Attività










Pre-ascolto
Ascolto
Lettura
Comprensione
Osservazione ed analisi
Rielaborazione
Consultazione di libri di testo
Organizzazione e-o sviluppo di schemi logici
Analisi, sintesi e rielaborazione personale guidata
Acquisizione di contenuti
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 54




-Produzione orale e scritta
-Spettacoli teatrali in lingua
-Stage all‟estero
- Progetto Mun
Mezzi e strumenti
 -Libri di testo
 -Registratore
 -Lettore CD e DVD
 -Cassette, video cassette, CD e DVD
 -Laboratorio multimediale
 -Documenti originali
 -Giornali
Verifica e Valutazione
Le prove di lingua straniera, sia scritte che orali, verificano la competenza linguistica raggiunta
dagli studenti.
Le prove scritte, in numero di tre per quadrimestre, propongono esercizi diversificati mirati alla
misurazione di:
1. competenza lessicale
2. correttezza ortografica
3. conoscenza strutture grammaticali
4. competenza comunicativa
5. comprensione
6. capacità espositiva
7. acquisizione tematiche culturali programmate
Le prove orali privilegiano il dialogo studente-insegnante, studente-studente e tendono a verificare
in primo luogo la comprensione e la competenza comunicativa, quindi la correttezza grammaticale
e fonetica, oltre che l‟acquisizione delle tematiche culturali programmate.
E‟ prassi consolidata, come è evidente, verificare più abilità contemporaneamente (ciò non esclude
che si possano anche utilizzare prove mirate a misurare singole abilità), anche se le verifiche scritte
tendono a verificare specialmente le abilità della lettura e della scrittura, mentre quelle orali
soprattutto il parlare e l‟ascoltare. La valutazione finale dell‟allievo rappresenterà la sintesi tra il
risultato delle prove scritte (compiti in classe in numero di almeno due per alunno per
quadrimestre) e di quelle orali (interrogazioni, almeno due per alunno per quadrimestre), il
progresso rispetto ai livelli di partenza e di tutti gli altri elementi utili che emergono dal suo
comportamento generale: frequenza, interesse, partecipazione, impegno, ecc.
Obiettivi Didattici
Conoscenze morfosintattiche e
lessicali
Abilità:
Ascoltare
Prove scritte
Test oggettivi
Prove orali
Esercizi grammaticali e
lessicali
Dettati, test di comprensione
Leggere
Prove di lettura (globale,
esplorativa, analitica) con
verifica scritta (griglie, risposte
Prove di ascolto con verifica
orale o compilazione griglie
Prove di lettura con verifica
orale (risposte chiuse,
controllo fonetico)
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 55
chiuse)
Role-play, riassunti, risposte,
resoconti e analisi di testi scritti
Parlare
Produzione personale(domande
aperte, dialoghi guidati e non,
riassunti, paragrafi descrittivi e
narrativi, email, quesiti a
risposta chiusa sugli argomenti
letterari e scientifici svolti),
La griglia di valutazione, scritta e orale, è allegata alla presente programmazione.
Tempi
I tempi previsti nella programmazione sono da ritenersi indicativi, in quanto potrebbero subire
variazioni nel corso dell‟anno scolastico.
Recupero e potenziamento
Alla fine di ogni attività didattica (unità didattica/ percorso/modulo), i docenti attiveranno modalità
rapide di verifica (interrogazioni brevi, test/dibattiti) al fine di verificare i ritmi di apprendimento ed
il raggiungimento delle competenze. In caso di alunni in difficoltà, si attiveranno interventi di
recupero, in linea con quanto stabilito nel POF d‟Istituto.
Reggio Calabria lì, 22/10/2013
Scrivere
La docente
Caterina Maria Festa
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 56
A.S.2013/2014
PROGRAMMAZIONE
CLASS: III^ O





Programmazione didattico-formativa
Nuclei fondanti di programmazione
Linee metodologiche generali
Verifica e valutazione
Griglie di valutazione della prova scritta
 Docente: Prof.: Quattrone Sergio F.sco


Disciplina: Scienze Naturali
Materia: Chimica-Biologia
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-FORMATIVA PER
CLASSI PARALLELE (secondo biennio)
Classi: TERZA –
QUARTA
Materie : BIOLOGIA - CHIMICA - SCIENZE DELLA TERRA
RISULTATI GENERALI DI APPRENDIMENTO
AREA METODOLOGICA
 Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori e
universitari(AAR - II- P)
 Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in
grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti (AII)
 Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle discipline oggetto
di studio (ICR - AII)
A (Livello 1 – avanzato - Voto 9 - 10)
Ha sviluppato una consapevole personalità e sensibilità nell‟integrare il sapere scientifico con
quello umanistico attraverso la conferma del metodo scientifico, della ricerca, della cura
dell‟oggettività . Ha maturato una formazione culturale, sociale e civile, partecipando attivamente
e costruttivamente alla vita scolastica
Organizza i contenuti e le varie attività di laboratorio in modo autonomo e creativo ed anche in
gruppo, selezionando le informazioni, costruendo mappe concettuali, grafici ed effettuando
complesse associazioni logiche. Sa impiegare il tempo in maniera ottimale, pianificando il lavoro e
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 57
verificandone i risultati.
B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8 )
Ha acquisito una discreta consapevolezza delle proprie potenzialità, partecipa attivamente alla vita
scolastica, maturando un‟adeguata formazione culturale. Organizza i contenuti e le varie attività
laboratoriali in modo autonomo, selezionando le informazioni e costruendo mappe concettuali e
grafici. Sa pianificare il lavoro in modo soddisfacente.
C (Livello 3 – base -Voto 6)
Ha acquisito un‟adeguata consapevolezza delle proprie potenzialità, maturando una formazione
culturale essenziale. Se guidato, organizza i contenuti e le varie attività laboratoriali, selezionando
le informazioni, utilizzando mappe concettuali. Sa pianificare il lavoro, dietro precise indicazioni.
AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA
 Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni
altrui (CP - II)
 Acquisire l‟abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni (II – RP)
 Essere in grado di interpretare i contenuti delle diverse forme della comunicazione (II – CAII)
A (Livello 1 – avanzato – Voto 9 -10)
Sa ascoltare e operare collegamenti, si esprime con un linguaggio scientifico chiaro e rigoroso,
strutturando il discorso in modo logico, ordinato e coerente. Coglie pienamente il messaggio di un
testo scientifico complesso, di un problema o di un prodotto multimediale. Interviene in modo
pertinente nel dialogo e nella discussione, pone domande e fornisce risposte scritte e orali
appropriate ed articolate sugli argomenti trattati. Padroneggia l‟uso degli strumenti multimediali
per la realizzazione di percorsi di apprendimento.
B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8)
Si esprime con un linguaggio scientifico chiaro e complessivamente appropriato, con una
strutturazione logica abbastanza ordinata del discorso. Sa ascoltare, cogliere e collegare
complessivamente i nuclei fondanti di un testo scientifico, di un problema o di un prodotto
multimediale, intervenire adeguatamente nel dialogo e nella discussione, porre domande e fornire
risposte scritte e orali pertinenti agli argomenti trattati, ad un problema o ad un prodotto
multimediale. Utilizza gli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento.
C (Livello 3 – base – Voto 6)
Si esprime con un linguaggio chiaro e sufficientemente corretto. Sa ascoltare, intervenire, se
guidato, nel dialogo e nella discussione. Comprende almeno gli snodi logici fondamentali e lo
scopo esplicito di un testo scientifico, di un semplice problema o di un prodotto multimediale.
Utilizza occasionalmente gli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di
apprendimento.
AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA
 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l‟interazione comunicativa
in vari contesti, modulando tali competenze a seconda dei diversi scopi (II)
 Saper leggere e comprendere testi scientifici complessi cogliendo le implicazioni e le
sfumature di significato. (II – C- AII)
 Curare l‟esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti (II – C)
 Saper utilizzare le tecnologie dell‟informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare (II – C)
A (Livello 1 – avanzato – Voto 9 - 10)
Sa argomentare una tesi con una terminologia adeguata ed appropriata secondo criteri di
pertinenza, coerenza e consequenzialità.
Produce, analizza e interpreta in modo autonomo testi scientifici complessi con coerenza e
coesione, individuandone le principali caratteristiche in rapporto al contesto storico-culturale di
riferimento. Compone testi scientifici e relazioni di laboratorio corretti con un linguaggio
scientifico rigoroso, ricercando e selezionando le informazioni in modo articolato e con
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 58
approfondimenti personali, organizzando e pianificando le informazioni all‟interno di una struttura
complessa e originale.
B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8)
Sa formulare una tesi ed esprimerla in modo coerente. Produce, analizza e interpreta testi
scientifici abbastanza coerenti e coesi, individuandone le principali caratteristiche in rapporto al
contesto storico-culturale di riferimento. .
Compone in modo autonomo testi scientifici e relazioni di laboratorio corretti con un linguaggio
scientifico preciso e puntuale, ricercando e selezionando le informazioni
C (Livello 3 – base – Voto 6 )
Organizza l‟esposizione con un lessico adeguato ed in una forma grammaticalmente corretta.
Produce, analizza e interpreta testi scientifici semplici, individuandone le principali caratteristiche
Guidato, compone testi scientifici e relazioni di laboratorio corretti con un linguaggio preciso, ricercando e
selezionando le informazioni in modo appropriato, organizzando e pianificando le medesime all‟interno di
una struttura semplice
AREA STORICO-UMANISTICA
 Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell‟ambito più vasto della storia delle idee (II – ICR – AII)
 Utilizzare metodi, concetti e strumenti per la lettura del territorio e l‟analisi della società
contemporanea ( II – ICR – AII)
 Contribuire alla formazione di personalità autonome, responsabili e produttive nei compiti
sociali, culturali e civili (CP -II)
 Prendere coscienza che, nella società in cui viviamo, una formazione scientifica è
indispensabile per le scelte che il cittadino deve compiere (AII-AAR)
 Acquisire capacita‟ di pensare per modelli diversi e individuare alternative possibili, anche in
rapporto alla richiesta di flessibilità del pensare che nasce dalle attuali trasformazioni
scientifiche e tecnologiche(AII-AAR)
 Leggere ed analizzare documenti normativi in relazione al territorio (C )
 Rafforzare comportamenti atti alla tutela ambientale e della propria salute ( AAR )
A (Livello 1 – avanzato – Voto 9 - 10)
Individua temi, argomenti e idee sviluppate dai principali scienziati italiani, confrontandoli con
altre tradizioni culturali
B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8)
Inquadra correttamente gli scienziati ed i testi scientifici nel contesto di riferimento. Effettua
opportuni collegamenti con una certa autonomia
C (Livello 3 – base – Voto 6)
Opportunamente guidato, riesce ad inquadrare gli scienziati ed i testi scientifici nel contesto di
riferimento
AREA SCIENTIFICA –MATEMATICA - TECNOLOGICA
 Possedere i contenuti fondamentali delle scienze naturali, matematiche e fisiche
padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel
campo delle scienze applicate (II – P)
 Essere in grado di utilizzare strumenti informatici nelle attività di studio, di approfondimento e
nell‟individuazione di procedimenti risolutivi ( II – P – RP)
 Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell‟ambiente
che ci circonda (AII)
 Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull‟ambiente naturale dei modi di produzione e
di utilizzazione dell‟energia (AII)
 Saper cogliere le interazioni tra le esigenze di vita e i processi tecnologici (AII)
A (Livello 1 – avanzato – Voto 9 - 10)
Individua, spiega e applica in modo coerente e critico conoscenze scientifiche in una pluralità di
situazioni di vita complesse. Sa raccogliere, elaborare e collegare dati, organizzare tabelle,
costruire grafici, ricavare leggi, utilizzando strumenti informatici anche nell‟individuazione di
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 59
procedimenti risolutivi. Sa esprimere con un‟espressione matematica la descrizione linguistica di
un fenomeno naturale. Identifica relazioni tra fenomeni fisici chimici, biologici, geologici,
astronomici con esperienze quotidiane e sa stabilire rapporti di causa-effetto nell‟ambito delle
grandezze coinvolte in un fenomeno, osservabile anche in un‟esperienza di laboratorio
B (Livello 2 – intermedio – Voto 7 - 8)
Individua, spiega e utilizza le conoscenze scientifiche e i processi cognitivi connessi, in situazioni
abituali. Sa raccogliere, elaborare ed eventualmente collegare dati, organizzare tabelle, costruire
grafici, utilizzando strumenti informatici. Sa convertire nella lingua italiana una legge espressa
matematicamente. Identifica relazioni tra fenomeni fisici chimici, biologici, geologici, astronomici
con esperienze quotidiane e sa stabilire rapporti di causa-effetto nell‟ambito delle grandezze
coinvolte in un fenomeno
C (Livello 3 – base – Voto 6)
Individua, e utilizza le conoscenze scientifiche e i processi cognitivi connessi, in situazioni
semplici. Sa individuare i punti essenziali di una tematica e, solo se guidato, sa raccogliere ed
elaborare dati. Sa descrivere con linguaggio scientifico un semplice fenomeno naturale e/o
artificiale. Guidato, identifica semplici relazioni tra fenomeni fisici chimici, biologici, geologici,
astronomici con esperienze quotidiane e sa stabilire possibili rapporti di causa-effetto nell‟ambito
delle grandezze coinvolte in un fenomeno
OBIETTIVI DISCIPLINARI GENERALI (secondo biennio)
COMPETENZE
 Ampliare, consolidare e porre in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo
graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo propri delle discipline oggetto di
studio per una spiegazione approfondita dei fenomeni
 Riconoscere la complessità dei fenomeni biologici, le relazioni che si stabiliscono tra i
componenti di tali sistemi, tra sistemi diversi e le basi molecolari dei fenomeni stessi
 Favorire la consapevolezza critica del cammino della scienza
 Individuare i fondamentali processi chimici e biologici
 Cogliere i nessi fondamentali tra Chimica e Biologia
 Usare un linguaggio scientifico rigoroso
 Utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse
 Usare strumenti informatici come supporto delle attività sperimentali e nella risoluzione dei
problemi
 Utilizzare principi, strumenti e metodi grafici come mezzi di analisi e di sintesi
nell‟interpretazione della realtà
 Inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie e
differenze
 Saper progettare ed eseguire esperimenti e valutarne l‟attendibilità
ABILITA’
 Assumere e consolidare corrette modalità di rielaborazione personale
 Coordinare le conoscenze e le competenze realizzando opportuni collegamenti nell‟ottica della
multidisciplinarietà
 Saper usare autonomamente e in modo critico manuali, riviste e altre fonti di informazioni
 Riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze e le competenze via via
acquisite per lo sviluppo di abilità logico-riflessive, critiche, di astrazione, di analisi e di
sintesi
 Acquisire una certa propensione culturale ad un continuo aggiornamento
 Acquisire consapevolezza della crescente influenza dell‟uomo sull‟ambiente e dell‟importanza
della prevenzione in tutti i campi scientifici
CONOSCENZE
 Conoscere fatti, ipotesi, teorie e concetti scientifici nonché terminologie e convenzioni
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 60
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO(secondo biennio)
COMPETENZE
 Descrivere e saper interpretare in modo essenziale i contenuti delle discipline
 Esprimere nella forma orale, scritta e grafica semplici osservazioni e fenomeni
 Utilizzare semplici strumenti matematici ed informatici come supporto delle attività
sperimentali e nelle risoluzione di semplici problemi
 Saper applicare quanto appreso in contesti semplici riconoscendo analogie e differenze
ABILITA’




Saper usare autonomamente manuali ,riviste e altre fonti di informazioni
Sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite
Acquisire una certa propensione culturale ad un continuo aggiornamento
Prendere coscienza che, nella società in cui viviamo, una formazione scientifica è
indispensabile per le scelte che il cittadino deve compiere
 Acquisire la consapevolezza della crescente influenza dell‟uomo sull‟ambiente e
dell‟importanza delle prevenzione in tutti i campi scientifici
CONOSCENZE
 Conoscere i contenuti essenziali delle discipline
 Conoscere, possedere e interpretare, nelle linee generali, il linguaggio chimico e biologico
NUCLEI FONDANTI E OBIETTIVI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO CLASSE TERZA ORDINAMENTO
CONTENUTI CLASSE III
NUCLEI FONDANTI DI CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA
Richiami e approfondimenti su argomenti di chimica relativi agli anni
scolastici precedenti
Nucleo fondante A: I modelli atomici
Tempi
Settembre
Ottobre-Novembre
Modulo interdisciplinare: trascendenza, pensiero laico ed autonomia
della ragione
Nucleo fondante B: Il sistema periodico
Nucleo fondante C: I legami chimici
Dicembre- Gennaio
Nucleo fondante D: La classificazione e la nomenclatura chimica dei
composti
Febbraio - Marzo
Nucleo fondante E: I minerali e le rocce
Aprile - MaggioGiugno
Nucleo fondante F: Le soluzioni
NUCLEI FONDANTI DI BIOLOGIA
Richiami e approfondimenti su argomenti di biologia relativi agli anni
scolastici precedenti
Settembre
Nucleo fondante A : La riproduzione cellulare: mitosi e meiosi
Ottobre-Novembre
Nucleo fondante B: Mendel e la genetica classica
Dicembre-Gennaio
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 61
Nucleo fondante C: La biologia molecolare del gene
Nucleo fondante D: Le basi genetiche dell’evoluzione
Febbraio - Marzo
Aprile - MaggioGiugno
Nucleo fondante E: Selezione naturale e origine delle specie
Nucleo fondante F: L’ecologia
CHIMICA
NUCLEO FONDANTE A: LE PARTICELLE DELL’ATOMO E I MODELLI
ATOMICI
PREREQUISITI
 Spiegare le caratteristiche macroscopiche delle trasformazioni fisiche e chimiche mediante
il modello cinetico-molecolare della materia
 Definire il concetto di atomo, molecola, ione
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Descrivere la natura delle particelle elementari che compongono l’atomo.
 Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo.
 Confrontare modelli atomici diversi
ABILITA’
 Spiegare le proprietà delle tre particelle che compongono l’atomo.
 Confrontare i modelli atomici di Thomson e di Rutherford.
 Identificare gli elementi della tavola periodica mediante il numero atomico e stabilire la
massa atomica degli isotopi componenti.
 Descrivere le principali trasformazioni del nucleo
 Descrivere la duplice natura ondulatoria e corpuscolare della luce.
 Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell‟atomo.
 Usare il concetto dei livelli di energia quantizzati per spiegare lo spettro a righe dell‟atomo.
 Rappresentare la configurazione elettronica di un elemento.
 Identificare le basi sperimentali della struttura a livelli e sottolivelli di energia dell‟atomo.
CONOSCENZE









Le particelle dell‟atomo
La scoperta delle particelle subatomiche
Modello planetario dell'atomo
Le trasformazioni del nucleo-Tipi di decadimento radioattivo
L‟energia nucleare –Fissione e fusione nucleare
La doppia natura della luce
Il modello di Bohr dell‟atomo di idrogeno
Il modello quantomeccanico e i numeri quantici.
La configurazione elettronica degli elementi.
Modulo interdisciplinare
Trascendenza pensiero laico ed autonomia della ragione
Competenze
Descrivere il modello planetario
Abilità
Confrontare la teoria copernicana sostenuta da Galileo Galilei e il modello atomico di
Rutherford
Conoscenze
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 62
Pensiero laico e influenze religiose
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Saggi alla fiamma
NUCLEO FONDANTE B: IL SISTEMA PERIODICO
PREREQUISITI
 Conoscere il concetto di elemento chimico
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Identificare gli elementi attraverso il loro numero atomico e mediante le proprietà intensive
di ciascun elemento.
ABILITA’
 Discutere sullo sviluppo storico del concetto di periodicità
 Spiegare la relazione fra struttura elettronica e posizione degli elementi sulla tavola
periodica
 Descrivere le principali proprietà periodiche che confermano la struttura a strati dell‟atomo
 Descrivere le principali proprietà di metalli, non metalli e semimetalli
 CONOSCENZE






Classificazione degli elementi
Il sistema periodico di Mendeleev
La moderna tavola periodica
La struttura della tavola periodica
Le proprietà periodiche degli elementi
Metalli, non metalli e semimetalli
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Proprietà metalliche e non metalliche (conducibilità, comportamento acido-base)
NUCLEO FONDANTE C : I LEGAMI CHIMICI
PREREQUISITI
 Conoscere e spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell‟atomo
 Identificare gli elementi attraverso le loro proprietà periodiche
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Spiegare la struttura delle sostanze che presentano legame ionico, legame covalente e legame
metallico.
 Utilizzare le diverse teorie sui legami chimici per spiegare le proprietà e le strutture delle
molecole.
 Spiegare le proprietà fisiche dei materiali sulla base delle interazioni microscopiche fra atomi,
ioni e molecole e della loro struttura cristallina.
ABILITA’
 Saper riconoscere i vari tipi di legami e metterli in relazione con alcune proprietà delle
sostanze
 Essere in grado di applicare la regola dell'ottetto per la formazione dei legami chimici
 Descrivere e interpretare semplici strutture molecolari
 Saper riconoscere la geometria delle molecole
 Spiegare la teoria del legame di valenza e l’ibridazione.
 Descrivere la teoria degli orbitali molecolari.
 Disegnare le strutture elettroniche delle principali molecole
 Confrontare le forze di attrazione interatomiche (legame ionico, legame covalente e legame
metallico) con le forze intermolecolari.
 Spiegare le differenze nelle proprietà fisiche dei materiali, dovute alle interazioni interatomiche
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 63
e intermolecolari.
 Classificare i solidi in base alle interazioni fra atomi e fra molecole.
CONOSCENZE









La regola dell‟ottetto
Legami covalente, ionico e metallico
Legami intermolecolari, proprietà e classificazione dei solidi
Molecole polari e apolari
Geometria delle molecole
La teoria VSEPR
Il legame chimico secondo la meccanica quantistica
Gli orbitali molecolari sigma e pi-greco
L‟ibridazione degli orbitali atomici
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
 La geometria delle molecole con l‟utilizzo di modelli molecolari
 Classificazione sperimentale delle sostanze polari e non polari
NUCLEO FONDANTE D: LA CLASSIFICAZIONE E LA NOMENCLATURA
CHIMICA DEI COMPOSTI
PREREQUISITI
 Conoscere il nome degli elementi e il relativo simbolo chimico
 Conoscere i vari tipi di legami chimici
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Utilizzare le formule dei composti inorganici per classificarli secondo le regole della
nomenclatura sistematica e tradizionale
ABILITA’




Classificare i composti secondo la natura ionica, molecolare, binaria, ternaria.
Assegnare il numero di ossidazione ad ogni elemento combinato.
Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per denominare i composti
A partire dal nome scrivere correttamente la formula di un composto.
CONOSCENZE




Valenza, numero di ossidazione e formule
Reazioni di formazione dei composti
Le regole della nomenclatura tradizionale, IUPAC e di Stock.
La classificazione, le proprietà e la nomenclatura dei composti inorganici binari e ternari.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
 Preparazione di composti: ossidi, anidridi, idrossidi, ossiacidi e sali
NUCLEO FONDANTE E : I MINERALI E LE ROCCE
PREREQUISITI
 Conoscere i vari tipi di legami chimici
 Distinguere i vari tipi di composti chimici
 Conoscere gli stati della materia
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Comunicare attraverso la terminologia specifica della geologia descrittiva e interpretativa,
imparando a utilizzare informazioni e dati riportati nel testo e nelle figure
 Correlare le molteplici informazioni descrittive e metterle in relazione con l'interpretazione del
fenomeno
ABILITA’
 Osservare e imparare a riconoscere sommariamente una roccia, a partire dall'analisi della
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 64
struttura macroscopica, per classificarla come ignea, sedimentaria e metamorfica
 Osservare e imparare a riconoscere sommariamente un minerale, a partire dall'analisi della
struttura macroscopica, per poterlo classificare
 Saper descrivere il ciclo litogenetico di una roccia
CONOSCENZE





I minerali: caratteristiche, proprietà e classificazione
Magmi e rocce magmatiche
Il processo sedimentario e le rocce sedimentarie
Il processo metamorfico e le rocce metamorfiche
Il ciclo delle rocce
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Riconoscimento e classificazione di campioni di minerali e rocce
NUCLEO FONDANTE F: LE SOLUZIONI
PREREQUISITI
 Conoscere la differenza tra sistema omogeneo ed eterogeneo
 Conoscere il concetto di mole e di massa molare
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Preparare soluzioni a concentrazione nota e spiegare la solubilità nei solventi col modello
cinetico-molecolare e le proprietà colligative delle soluzioni
ABILITA’
 Identificare le caratteristiche e le proprietà delle soluzioni e comparare i vari modi per
esprimere la concentrazione
 Preparare soluzioni di data concentrazione (percentuale in peso e in volume, ppm, molarità,
molalità).
 Descrivere le proprietà colligative delle soluzioni.
 Provare la solubilità di una sostanza in acqua o in altri solventi
 Costruire la curva di solubilità in acqua, in funzione della temperatura di una sostanza solida
facilmente reperibile.
 Spiegare la solubilità nei solventi mediante il modello cinetico-molecolare della materia.
 Svolgere esercizi sul calcolo delle concentrazioni e sulle proprietà colligative delle soluzioni
CONOSCENZE





Caratteristiche delle soluzioni. Soluzioni acquose ed elettroliti.
La concentrazione delle soluzioni.
Le proprietà colligative
La solubilità e le soluzioni sature.
I colloidi.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Riconoscimento di sostanze elettrolitiche e non.
Preparazione di soluzioni a titolo noto
Verifica delle proprietà colligative di una soluzione
BIOLOGIA
NUCLEO FONDANTE A : LA RIPRODUZIONE CELLULARE: MITOSI E
MEIOSI
PREREQUISITI
 Conoscere le strutture cellulari e le loro funzioni
 Conoscere nei particolari la struttura e la funzione del DNA
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Essere in grado individuare nei processi di riproduzione cellulare e di riproduzione degli
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 65
organismi la base per la continuità della vita nonché per la variabilità dei caratteri che consente
l‟evoluzione degli organismi viventi
ABILITA’






Spiegare la funzione del processo mitotico
Mettere a confronto la citodieresi delle cellule animali con quella delle cellule vegetali
Distinguere tra tumore maligno e tumore benigno
Descrivere lo stile di vita grazie a cui si potrebbe prevenire il cancro
Analizzare i processi divisionali di mitosi e di meiosi mettendoli a confronto
Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata
CONOSCENZE








La divisione cellulare negli organismi procarioti ed eucarioti
Ciclo cellulare
Mitosi
Mitosi e cancro
Meiosi e riproduzione sessuata
Meiosi nella specie umana
Errori nel processo meiotico
Malattie genetiche e prevenzione
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Osservazione di preparati microscopici relativi alla riproduzione cellulare
NUCLEO FONDANTE B : MENDEL E LA GENETICA CLASSICA
PREREQUISITI
 Conoscere i processi meiotici
 Conoscere le caratteristiche dei gameti
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Cogliere l‟origine e lo sviluppo storico della genetica comprendendo come viene applicato il
metodo scientifico in questa disciplina
 Acquisire i concetti di base per comprendere la trasmissione dei caratteri ereditari
 Essere in grado di costruire, leggere e interpretare grafici rappresentativi della trasmissione dei
caratteri ereditari
ABILITA’








Saper illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel
Saper distinguere tra caratteri dominanti e caratteri recessivi
Saper distinguere tra genotipo e fenotipo
Individuare la differenza tra genotipo omozigote ed eterozigote
Distinguere tra dominanza incompleta, codominanza, alleli multipli.
Distinguere tra eredità poligenica e pleiotropia
Spiegare perché possono comparire fenotipi completamente diversi da quelli dei genitori
Descrivere le modalità di trasmissione di alcune malattie genetiche
CONOSCENZE






Nascita della genetica
Gli esperimenti di Mendel
Aspetti di genetica umana
Una conferma delle teorie di Mendel
Interazioni alleliche e interazioni geniche
Malattie genetiche umane
NUCLEO FONDANTE C : LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE
PREREQUISITI
 Conoscere le caratteristiche e le funzioni delle proteine e degli acidi nucleici all‟interno delle
cellule
 Conoscere la struttura e la funzione degli organuli cellulari
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 66
 Conoscere i processi di divisione cellulare
 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Cogliere l‟origine e lo sviluppo storico della genetica molecolare comprendendo come viene
applicato il metodo scientifico in questa disciplina
 Acquisire la consapevolezza che tutte le informazioni per dare origine a nuove cellule sono
contenute nel DNA
 Acquisire la consapevolezza che le informazioni contenute nel DNA sono trasformate in
proteine
 Comprendere le complesse strategie messe in atto dalla cellula eucariote per controllare con
precisione l‟espressione dei suoi geni
 Acquisire la consapevolezza dello stretto legame che intercorre tra espressione genica e
corretto sviluppo embrionale
 Saper cogliere l‟importanza della ricerca scientifica per acquisire sempre nuove informazioni
sugli agenti infettivi, sulle malattie e sulla loro evoluzione
 Disporre di una base di interpretazione della genetica di virus e batteri in modo da saper
cogliere l‟importanza delle applicazioni di questa disciplina in campo medico e terapeutico
 Acquisire le basi per comprendere l‟importanza della regolazione genica nei batteri
ABILITA’
 Ripercorrere le tappe sperimentali che hanno portato a individuare nel DNA la sede
dell‟informazione ereditaria
 Descrivere il modello di DNA proposto da Watson e Crick
 Illustrare il processo di duplicazione e i meccanismi di auto-correzione
 Spiegare in che modo sia possibile in laboratorio sintetizzare velocemente copie multiple di
una catena nucleotidica tramite la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR)
 Spiegare in che cosa consistono i processi di trascrizione e di traduzione della sintesi proteica
evidenziando la funzione dell‟RNA messaggero e del t-RNA.
 Spiegare perché un codone è formato da triplette di nucleotidi
 Utilizzare la tabella del codice genetico per mettere in correlazione i codoni dell‟ m-RNA con i
rispettivi amminoacidi
 Distinguere tra introni ed esoni
 Spiegare la struttura e il meccanismo di azione di un operone nella regolazione genica dei
procarioti
 Descrivere le diverse modalità di regolazione dell‟espressione dei geni eucarioti
 Spiegare lo scopo dei processi di trasformazione e di trasduzione nelle cellule batteriche
 Mettere a confronto un ciclo litico virale con un ciclo lisogeno
 Illustrare il meccanismo d‟azione dei retrovirus
CONOSCENZE




Le basi chimiche dell‟ereditarietà: struttura e duplicazione del DNA.
Il codice genetico, la sintesi proteica e le mutazioni genetiche.
La regolazione dell‟espressione genica.
La genetica dei virus e dei batteri.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Estrazione del DNA
NUCLEO FONDANTE D: LE BASI GENETICHE DELL’EVOLUZIONE
PREREQUISITI




Conoscere la teoria cellulare
Aver acquisito i concetti di autotrofo, eterotrofo, aerobio, anaerobio
Conoscere i meccanismi dell‟ereditarietà
Conoscere la teoria evolutiva di Darwin
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 67
COMPETENZE
 Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria darwiniana
della selezione naturale
 Individuare i meccanismi responsabili dell‟incremento e della conservazione della variabilità
genetica all‟interno di una popolazione
ABILITA’




Spiegare quali conoscenze di genetica sono state in grado di chiarire la teoria darwiniana
Distinguere tra microevoluzione e macroevoluzione
Saper riconoscere i fattori evolutivi che controllano la dinamica delle popolazioni;
Scrivere l‟equazione di Hardy-Weinberg conoscendo il significato delle lettere utilizzate
CONOSCENZE
 Concetto di pool genico
 Ampiezza, origine, mantenimento e incremento della variabilità genetica
 L‟equilibrio di Hardy- Weinberg
NUCLEO FONDANTE
SPECIE
E: SELEZIONE NATURALE E ORIGINE DELLE
PREREQUISITI
 Conoscere i meccanismi dell‟ereditarietà
 Conoscere la teoria evolutiva di Darwin
 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria darwiniana
della selezione naturale
 Individuare i meccanismi responsabili dell‟incremento e della conservazione della variabilità
genetica all‟interno di una popolazione
ABILITA’
 Descrivere gli effetti dei diversi tipi di selezione: stabilizzante, divergente e direzionale
 Descrivere l‟importanza del concetto biologico di specie e i meccanismi della speciazione
 Spiegare perché la teoria degli equilibri intermittenti ben si adatta alla documentazione fossile
in nostro possesso
CONOSCENZE







Fattori che modificano le frequenze alleliche
La selezione naturale
Modelli differenti di selezione naturale
L‟adattamento
Concetto di specie e modalità di speciazione
Isolamento genetico e modelli evolutivi
Equilibri intermittenti
NUCLEO FONDANTE F: L’ECOLOGIA
PREREQUISITI
 Saper descrivere i processi legati al metabolismo energetico dei viventi, in particolare la
fotosintesi e la respirazione cellulare
 Conoscere le caratteristiche fondamentali dei viventi e i criteri per la loro classificazione
 Saper leggere e interpretare grafici, tabelle e diagrammi
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
 Comprendere come una sola specie, quella umana, abbia influito sulla biodiversità degli habitat
 Comprendere l‟importanza della biodiversità e della salvaguardia degli habitat
 Comprendere l‟importanza di salvaguardare la variabilità delle specie e il danno ecologico che
rappresenta l‟introduzione di una specie estranea in un ecosistema
ABILITA’
 Definire il termine ecosistema spiegando l‟importanza per la sua sopravvivenza della
disponibilità di una fonte di energia primaria, di un flusso unidirezionale di energia e dello
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 68
svolgimento dei cicli biogeochimici
 Rappresentare graficamente una catena o una rete alimentare
 Saper interpretare le piramidi del flusso di energia, del numero degli organismi e della
biomassa nello studio di un ecosistema
 Distinguere le peculiarità dei principali ecosistemi acquatici e terrestri
CONOSCENZE




Gli ecosistemi
Il Sole come fonte di energia primaria
Il flusso unidirezionale di energia
Ecosistemi acquatici e terrestri
LINEE METODOLOGICHE GENERALI








Lezione frontale
Discussione dialogica guidata
Individuazione, all‟interno delle discipline, dei nuclei concettuali fondanti
Braistorming
Ricerca ed osservazione
Esercizi applicativi, formulazione di grafici, mappe concettuali
Problem solving
Progettazione ed esecuzione di esperienze di laboratorio
STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI
 Creare un‟atmosfera serena e collaborativa
 Rendere espliciti i contenuti della programmazione ed i criteri di valutazione
 Indicare per ogni nucleo fondante il percorso e gli obiettivi didattici che si intendono
conseguire
 Rendere partecipi gli alunni dei risultati delle prove di verifica scritte e orali
 Valorizzare le caratteristiche individuali di ciascun allievo accettando le diversità e
potenziando l‟autostima di ciascuno.
 Valorizzare in senso educativo l‟applicazione diligente delle norme del regolamento d‟Istituto
 Creare rapporti costanti con le famiglie
 Presentare tematiche interessanti e significative adeguate alle conoscenze possedute dagli
allievi
 Proporre attività di gruppo con simulazioni e dibattiti guidati
 Favorire la partecipazione attiva e consapevole alle attività didattiche e alla vita scolastica
 Incoraggiare e stimolare agli interventi gli alunni più timidi e riservati
 Alternare le lezioni frontali con quelle interattive, ove possibile, con l‟uso metodico di
laboratori specifici della disciplina, con proiezioni e commento di videocassette o con la
elaborazione di prodotti multimediali
 Seguire costantemente il processo di apprendimento dell‟allievo e informarlo dei risultati
conseguiti anche attraverso la discussione degli elaborati.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 69
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
La verifica sarà periodica e servirà ad accertare il livello di apprendimento raggiunto da ogni
singolo alunno, sarà inerente agli obiettivi prefissati ed ai contenuti sviluppati.
La verifica avrà lo scopo di:
 assumere informazioni sul processo di apprendimento-insegnamento in corso per orientarlo e
modificarlo secondo le esigenze;
 controllare, durante lo svolgimento dell‟attività didattica, la validità del metodo adottato, delle
tecniche e degli strumenti utilizzati;
 accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici delle varie discipline, il possesso delle
conoscenze da parte degli allievi, l‟acquisizione delle competenze richieste, lo sviluppo delle
capacità logico-critiche, espressive e di collegamento tra le discipline oggetto di studio;
 pervenire alla quantificazione del credito scolastico e formativo.
Avverrà al termine dello svolgimento di un nucleo fondante o di un‟unità di apprendimento,
secondo la complessità dell‟argomento o del problema o quanto meno dopo lo svolgimento della
parte più significativa di essi
Avrà tipologia diversa come:
 Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi
 Domande in itinere a scopo ricognitivo
 Prova orale
 Prova scritta
 Prova grafica
 Prova scritto-grafica
 Risoluzione di problemi
 Prova pratica di laboratorio
 Questionario
 Domande aperte
 Prove strutturate
 Prove semistrutturate
 Sviluppo di percorsi interdisciplinari
 Simulazioni III prova per la preparazione agli esami di Stato con prove miste relative ai
percorsi interdisciplinari (a trattazione sintetica, a scelta multipla, risposta aperta) in
prospettiva delle Prove Invalsi.
La verifica può avvenire:
 in itinere, per accertare l'efficacia dell'azione didattica e quindi il coinvolgimento degli alunni;
 può essere:
 formativa, per misurare i livelli di apprendimento raggiunti alla fine di un nucleo fondante e
apportare delle correzioni metodologiche dove è necessario, commisurando gli interventi alle
esigenze degli allievi e consentire così anche ai più deboli di raggiungere gli standard minimi
di apprendimento;
 sommativa, per rilevare il livello finale di preparazione.
VALUTAZIONE
La valutazione quadrimestrale si avvarrà di tutti i dati emersi dalle varie verifiche e dalle
osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento, prendendo in considerazione
le apposite griglie di valutazione allegata al presente documento. Relativamente al numero delle
prove di verifica il Dipartimento propone almeno una prova scritta e due orali per alunno ogni
quadrimestre. La decisione definitiva spetterà al Collegio dei Docenti che si riunirà nel mese
di ottobre.
I principali elementi di cui si terrà conto maggiormente nella valutazione saranno:
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 70




Grado di conoscenza dei contenuti disciplinari
Approfondimento delle tematiche trattate
Uso appropriato dei linguaggi specifici
Capacità logiche, intuitive, critiche, di analisi, di sintesi, di rielaborazione dei concetti, di
coordinamento delle conoscenze operando collegamenti nell‟ottica della multidisciplinarietà.
Inoltre, verranno presi in considerazione anche i seguenti fattori:
 Impegno
 Partecipazione
 Raggiungimento degli standard minimi
 Progressi rispetto alla situazione di partenza
 Livelli di maturazione e di inserimento sociale raggiunti .
Qualora, attraverso le verifiche, si dovessero registrare esiti non positivi, relativamente
all‟acquisizione di conoscenze, di competenze o di un valido metodo di studio, potranno essere
programmati interventi didattici integrativi.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 71
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI
Anno scolastico 2013/2014
Cognome e Nome……………………………….Classe………..Sezione………
C
O
M
P
E
T
E
N
Z
E
C
O
N
O
S
C
E
N
Z
E
INDICATORI
Comprensione, analisi,
sintesi, interpretazione e
rielaborazione dei contenuti.
Applicazioni di principi e
regole risolutive
DESCRITTORI
Nulle
Molto scarse
Inefficaci
Incerte e meccaniche
Di base
Efficaci
Organizzate
Sicure ed efficaci
Uso corretto del linguaggio Nulle
scientifico, capacità di
Molto scarse
collegamento e di
Lacunose
sperimentazione
Imprecise
Adeguate
Complete
Complete e appropriate
Notevoli
Conoscenze di fatti, principi e Nulle
tecniche procedurali
Molto scarse
Lacunose
Incerte e mnemoniche
Di base
Corrette
Corrette e complete
Corrette, complete e
approfondite
PUNTI
0.50
1
2
2.50
3
3.50
4
5
0.25
0.50
1
1.25
1.50
1.75
2
2.50
0.25
0.50
1
1.25
1.50
1.75
2
2.50
PUNTI ASSEGNATI
Il voto finale risulta dalla somma dei tre indicatori (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso
per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)
PUNTEGGIO………………/10
docente………………………...........
Firma del
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 72
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI
A. S. 2013/14
PROVA MISTA
N° 20 QUESITI A SCELTA MULTIPLA + 6 PROBLEMI E/O DOMANDE
A RISPOSTA APERTA E/O COMPRENSIONE DI TESTO
Quesiti a scelta multipla: Per ogni quesito esatto punti 0,2 (max 4 punti)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
TOT
(Risposta non data 0 punti; risposta omessa 0 punti)
Risoluzione di problemi / Domanda a risposta aperta / Comprensione di testo (max 6 punti)
INDICATORI
DESCRITTORI
(RELATIVI PUNTEGGI)
PUNTI ASSEGNATI
PER QUESITO
C
O
M
P
E
T
E
N
Z
E
C
O
N
O
S
C
E
N
Z
E
Comprensione, analisi,
sintesi, interpretazione e
rielaborazionedei contenuti.
Applicazioni di principi e
regole risolutive
Uso corretto del linguaggio
scientifico, capacità di
collegamento e di
sperimentazione
Conoscenze di fatti, principi e
tecniche procedurali
Nulle(0,3) – Molto scarse(0,6)
Inefficaci (1,2)– Incerte e meccaniche(1,5)
Di base (1,8) – Efficaci (2,1)
Organizzate (2,4) - Sicure ed efficaci (3)
1
2
3
4
5
6
Nulle (0,15) -Molto scarse (0,3)
Lacunose (0,6)– Imprecise (0,75)
Adeguate (0,9)– Complete ( 1,1)
Complete e appropriate (1,2)– Notevoli (1,5)
Nulle (0,15)– Molto scarse (0,3)
Lacunose (0,6)– Incerte e mnemoniche (0,75)
Di base (0,9)– Corrette (1,1)–
Corrette e complete (1,2) Corrette, complete e
approfondite (1,5)
PUNTEGGIO TOTALE per quesito max 6 punti
Media dei punteggi assegnati per ogni quesito
punti…..../6
(criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)
VOTO FINALE…………………../10
ALUNNO……………………………………………………..classe………..sez…………data…………………
…
FIRMA DEL DOCENTE……………………………………………………….
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 73
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA MATEMATICA
«Non è il molto sapere che sazia e soddisfa l'anima,
ma il sentire e gustare le cose interiormente»
S. Ignazio di Loyola
La lettura di questa citazione rende possibile il recupero di una fondamentale verità: il
riconoscimento
della
rilevanza
della
componente
motivazionale
nel
processo
di
apprendimento. L'attenzione oggi accordata, con sempre maggiore insistenza dalla ricerca
psicopedagogica, alla progettazione e conduzione di attività didattiche che facciano leva sul
desiderio personale di apprendere, deriva dalla considerazione che non c'è azione se non
sostenuta dalla motivazione, dalla sete di imparare.
Se la molla dell'apprendimento è, dunque, il desiderio, allora per accendere il
gusto e la curiosità intellettiva degli studenti, occorre per un verso partire dal loro contesto di
vita, agganciandosi ai loro livelli di partenza (conoscenze, stili cognitivi, tempi di
apprendimento, interessi, patrimonio esperienziale), per un altro, nel caso di studenti di un
Liceo Scientifico, non sottovalutare l’importanza delle attività laboratoriali e/o pratiche.
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI
PECUP dello studente liceale
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e
metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si
ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte
alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e
competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all‟inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le
capacità e le scelte personali”. Per raggiungere questi risultati occorre il
concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

lo studio delle discipline in una
prospettiva sistematica, storica e critica;
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 74

la pratica dei metodi di indagine
propri dei diversi ambiti disciplinari;

l‟esercizio
di
lettura,
analisi,
traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di
interpretazione di opere d‟arte;

l‟uso costante
del laboratorio per l‟insegnamento delle discipline
scientifiche;

la pratica dell‟argomentazione e del confronto;

la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente,
efficace e personale;

l„uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
RISULTATI D’APPRENDIMENTO DEL LICEO SCIENTIFICO
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra
cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l‟acquisizione delle
conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze
naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della
ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse
forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e
delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8
comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati
di apprendimento comuni, dovranno:

aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei
due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico;
comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero,
anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di
conoscenza propri della matematica e delle scienze
sperimentali e quelli propri dell‟indagine di tipo umanistico;
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 75


saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e
dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio
logico-formale; usarle in particolare nell‟individuare e risolvere problemi di
varia natura;

saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la
modellizzazione e la risoluzione di problemi;

aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze
fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche
attraverso l‟uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e
dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e
tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi
contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle
conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;

saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita
quotidiana.
QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO
La competenza in matematica è l‟abilità di sviluppare e applicare il
pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni
quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmeticomatematiche, l‟accento è posto sugli aspetti del processo e dell‟attività oltre
che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in
misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di
pensiero (logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti,
grafici, carte).
La conoscenza necessaria nel campo della matematica comprende una
solida conoscenza del calcolo, delle misure e delle strutture, delle operazioni
di base e delle presentazioni matematiche di base, una comprensione dei
termini e dei concetti matematici e una consapevolezza dei quesiti cui la
matematica può fornire una risposta.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 76
Una persona dovrebbe disporre delle abilità per applicare i principi ed i
processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e
sul lavoro nonché per seguire e vagliare concatenazioni di argomenti. Una
persona dovrebbe essere in grado di svolgere un ragionamento matematico,
di cogliere le prove matematiche e di comunicare in linguaggio matematico
oltre a saper usare i sussidi appropriati.
Un‟attitudine positiva in relazione alla matematica si basa sul rispetto
della verità e sulla disponibilità a cercare motivazioni e determinarne la
validità.
La competenza digitale consiste nel saper usare con dimestichezza e
spirito critico le tecnologie della società dell‟informazione TSI per il lavoro, il
tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle
TIC: l‟uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre,
presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a
reti collaborative tramite internet.
La competenza digitale presuppone una solida consapevolezza e
conoscenza delle nature, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel
quotidiano: nella vita sociale come anche nel lavoro.
Le abilità necessarie comprendono: la capacità di cercare, raccogliere e
trattare le informazioni e di usarle in modo critico e sistematico, accertandone
la pertinenza e distinguendo il reale dal virtuale pur riconoscendone le
correlazioni. Le persone dovrebbero essere capaci di usare le TSI a sostegno
del pensiero critico, della creatività e dell‟innovazione.
L‟uso delle TSI comporta un‟attitudine critica e riflessiva nei confronti
delle informazioni disponibili e un uso responsabile dei mezzi di comunicazione
interattivi.
INDICAZIONI NAZIONALI PER LA MATEMATICA
LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso del liceo scientifico lo studente conoscerà i
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 77
concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in sé
considerata,
sia
rilevanti
per
la
descrizione e la previsione di fenomeni,
in particolare del mondo fisico. Egli saprà
inquadrare le varie teorie matematiche
studiate nel contesto storico entro cui si
sono sviluppate e ne comprenderà il
significato concettuale.
Lo studente avrà acquisito una
visione storico-critica dei rapporti tra le
tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico
e tecnologico. In particolare, avrà acquisito il senso e la portata dei tre
principali momenti che caratterizzano la formazione del pensiero matematico:
la matematica nella civiltà greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la
rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla matematizzazione del
mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal razionalismo illuministico e
che conduce alla formazione della matematica moderna e a un nuovo
processo di matematizzazione che investe nuovi campi (tecnologia, scienze
sociali, economiche, biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza
scientifica.
Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo dello studio:
1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio entro
cui
prendono
matematico
forma
i
procedimenti
(definizioni,
caratteristici
dimostrazioni,
del
pensiero
generalizzazioni,
assiomatizzazioni);
2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria
analitica cartesiana, una buona conoscenza delle funzioni elementari
dell’analisi, le nozioni elementari del calcolo differenziale e integrale;
3) gli strumenti matematici di base per lo studio dei fenomeni fisici,
con
particolare
riguardo
al
calcolo
vettoriale
e
alle
equazioni
differenziali, in particolare l’equazione di Newton e le sue applicazioni
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 78
elementari;
4) la conoscenza elementare di alcuni sviluppi della matematica
moderna, in particolare degli elementi del calcolo delle probabilità e
dell’analisi statistica;
5) il concetto di modello matematico e un’idea chiara della differenza
tra
la visione della matematizzazione caratteristica
della fisica
classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e quello
della modellistica (possibilità di rappresentare la stessa classe di
fenomeni mediante differenti approcci);
6) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di
fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione e
il calcolo;
7) una chiara visione delle caratteristiche dell’approccio assiomatico
nella sua forma moderna e delle sue specificità rispetto all’approccio
assiomatico della geometria euclidea classica;
8) una conoscenza del principio di induzione matematica e la capacità
di saperlo applicare, avendo inoltre un’idea chiara del significato
filosofico di questo principio (“invarianza delle leggi del pensiero”),
della sua diversità con l’induzione fisica (“invarianza delle leggi dei
fenomeni”) e di come esso costituisca un esempio elementare del
carattere non strettamente deduttivo del ragionamento matematico.
Questa articolazione di temi e di approcci costituirà la base per istituire
collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre discipline come la
fisica, le scienze naturali e sociali, la filosofia e la storia.
Al termine del percorso didattico lo studente avrà approfondito i
procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni,
generalizzazioni, formalizzazioni), conoscerà le metodologie di base per la
costruzione di un modello matematico di un insieme di fenomeni, saprà
applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, anche utilizzando
strumenti informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Tali capacità
operative
saranno
particolarmente
accentuate
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 79
nel
percorso
del
liceo
scientifico, con particolare riguardo per quel che riguarda la conoscenza del
calcolo infinitesimale e dei metodi probabilistici di base.
Gli strumenti informatici oggi disponibili offrono contesti idonei per
rappresentare
e
manipolare
oggetti
matematici.
L'insegnamento
della
matematica offre numerose occasioni per acquisire familiarità con tali
strumenti e per comprenderne il valore metodologico. Il percorso, quando ciò
si rivelerà opportuno, favorirà l‟uso di questi strumenti, anche in vista del loro
uso per il trattamento dei dati nelle altre discipline scientifiche. L‟uso degli
strumenti informatici è una risorsa importante che sarà introdotta in modo
critico, senza creare l‟illusione che essa sia un mezzo automatico di risoluzione
di problemi e senza compromettere la necessaria acquisizione di capacità di
calcolo mentale.
L‟ampio spettro dei contenuti che saranno affrontati dallo studente
richiederà che l‟insegnante sia consapevole della necessità di un buon impiego
del tempo disponibile. Ferma restando l‟importanza dell‟acquisizione delle
tecniche, verranno evitate dispersioni in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili
che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi.
L'approfondimento degli aspetti tecnici, sebbene maggiore nel liceo scientifico
che in altri licei, non perderà mai di vista l‟obiettivo della comprensione in
profondità degli aspetti concettuali della disciplina. L‟indicazione principale è:
pochi concetti e metodi fondamentali, acquisiti in profondità.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO – SECONDO BIENNIO
Aritmetica e algebra
Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e di contesti in cui
compaiono
crescite
esponenziali
con
il
numero
e,
permetteranno
di
approfondire la conoscenza dei numeri reali, con riguardo alla tematica dei
numeri
trascendenti.
In
questa
occasione
lo
studente
studierà
la
formalizzazione dei numeri reali anche come introduzione alla problematica
dell‟infinito matematico (e alle sue connessioni con il pensiero filosofico). Sarà
anche affrontato il tema del calcolo approssimato, sia dal punto di vista
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 80
teorico sia mediante l‟uso di strumenti di calcolo.
Saranno studiate la definizione e le proprietà di calcolo dei numeri complessi,
nella forma algebrica, geometrica e trigonometrica.
Geometria
Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista geometrico
sintetico che analitico. Inoltre, lo studente approfondirà la comprensione della
specificità dei due approcci (sintetico e analitico) allo studio della geometria.
Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il problema della
determinazione dell'area del cerchio, nonché la nozione di luogo geometrico,
con alcuni esempi significativi.
Lo studio della geometria proseguirà con l'estensione allo spazio di alcuni dei
temi della geometria piana, anche al fine di sviluppare l‟intuizione geometrica.
In particolare, saranno studiate le posizioni reciproche di rette e piani nello
spazio, il parallelismo e la perpendicolarità, nonché le proprietà dei principali
solidi geometrici (in particolare dei poliedri e dei solidi di rotazione).
Relazioni e funzioni
Un tema di studio sarà il problema del numero delle soluzioni delle equazioni
polinomiali.
Lo studente acquisirà la conoscenza di semplici esempi di successioni
numeriche, anche definite per ricorrenza, e saprà trattare situazioni in cui si
presentano progressioni aritmetiche e geometriche.
Approfondirà lo studio delle funzioni elementari dell‟analisi e, in particolare,
delle funzioni esponenziale e logaritmo. Sarà in grado di costruire semplici
modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonché di andamenti periodici,
anche in rapporto con lo studio delle altre discipline; tutto ciò sia in un
contesto discreto sia continuo.
Infine,
lo
studente
apprenderà
ad
analizzare
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 81
sia
graficamente
che
analiticamente le principali funzioni e saprà operare su funzioni composte e
inverse. Un tema importante di studio sarà il concetto di velocità di variazione
di un processo rappresentato mediante una funzione.
Dati e previsioni
Lo studente, in ambiti via via più complessi, il cui studio sarà sviluppato il più
possibile in collegamento con le altre discipline e in cui i dati potranno essere
raccolti direttamente dagli studenti, apprenderà a far uso delle distribuzioni
doppie
condizionate
e
marginali, dei concetti
di deviazione
standard,
dipendenza, correlazione e regressione, e di campione.
Studierà la probabilità condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue
applicazioni, nonché gli elementi di base del calcolo combinatorio.
In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il concetto di
modello matematico.
SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE
L’azione formativa ha previsto una prima fase diagnostica di osservazione ed accertamento
delle conoscenze e delle competenze possedute dagli studenti, nonché dei loro potenziali di
sviluppo, delle loro modalità di interazione comunicativa all’interno del gruppo-classe, dei loro
bisogni formativi e delle loro attitudini individuali (mediante somministrazione di test,
predisposizione di situazioni conversazionali, attività laboratoriali fruibili sulla piattaforma elearning di my.zanichelli, osservazione di momenti informali di vita in classe , etc.), al fine di
ottenere le informazioni preliminari indispensabili per la messa a punto di valide strategie
metodologiche di sviluppo del progetto formativo.
Si è, quindi, rilevato che gli studenti evidenziano all’inizio dell’anno scolastico:



un comportamento educato, disponibile e rispettoso delle norme di civile convivenza;
una notevole eterogeneità motivazionale, con riguardo al possesso dei prerequisiti
disciplinari e all’impegno profuso nelle attività didattiche;
un’autonomia operativa non ancora efficace per alcuni, adeguata per altri, valida solo
in alcuni di essi.
Pertanto, si ritiene necessaria l’individualizzazione tempestiva degli interventi didatticoeducativi e delle loro modalità di attuazione, con la formulazione degli obiettivi, la selezione e
organizzazione dei contenuti, la scelta dei metodi e degli strumenti ed infine la
determinazione delle procedure di verifica-valutazione del percorso formativo. In relazione alla
situazione di partenza, la conduzione sul campo delle esperienze didattiche, determinate in
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 82
principio e da sottoporre a continue verifiche in itinere per validarne l’efficacia, può consentire
il conseguimento degli obiettivi d’apprendimento.
Per tutti gli studenti è possibile, comunque, enunciare alcune comuni considerazioni di
base relative alla sussistenza, seppur in diverso grado, degli elementi di seguito esposti:



assunzione di un atteggiamento disponibile e aperto al dialogo educativo-didattico,
con tempi lunghi d’attenzione;
un comportamento educato e propenso all’ascolto delle lezioni;
buona motivazione e partecipazione alla proposta didattica, anche se permane in
alcuni un impegno modesto nello studio domestico ed un atteggiamento di rinuncia


alla prima difficoltà incontrata nella risoluzione di problemi;
interesse a chiarire i propri dubbi;

interazione disponibile nei confronti dei coetanei e degli insegnanti;

un metodo di studio non totalmente autonomo, preciso ed efficace;

adeguata accettazione delle diversità e delle differenze;
nella maggior parte dei casi, un’autonomia operativa adeguata all’età e tale da
consentire l’orientamento personale nello studio e l’organizzazione proficua delle azioni



utili allo svolgimento di una consegna, in tutte le discipline;
in generale un impegno regolare nelle attività svolte in classe, ma spesso superficiale
nell’esecuzione delle attività domestiche;
adeguata motivazione all’apprendimento;
atteggiamento organizzato nelle attività laboratoriali di gruppo, in cui procedono con
metodo collaborativo ed argomentativo;

una eterogenea, ma sostanziale, capacità di comprensione in situazione di ascolto,
lettura ed osservazione;



un’eterogenea capacità di produzione verbale e non verbale, nella maggior parte
dei casi, adeguata al corso di studi;
pressoché sufficiente conoscenza dei contenuti e acquisizione di competenze di base
nell’ambito disciplinare di pertinenza e trasversali.
dopo numerosi momenti di riesposizione, di esercitazione e di correzione collettiva di
esercizi che hanno impegnato fino al 31 ottobre 2013, si è definito il livello di profitto
seguente
LIVELLO BASSO
DISCIPLINA
(voti inferiori alla
D INSEGNAMENTO sufficienza)
MATEMATICA
N. alunni………5………
(%)……………22……………..
LIVELLO MEDIO
LIVELLO ALTO
(voti 6-7)
(voti 8-9-10)
N. Alunni…………13………
N. Alunni………………5…
(%)……………56……………… (%)……………22……………
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 83
METODOLOGIE E STRUMENTI
Nello svolgimento e nella graduazione degli interventi si privilegeranno approcci
diversificati ai concetti matematici avendo ben presente l'indirizzo e gli obiettivi dello specifico
tipo di scuola, sempre nel contesto delle finalità generali che s'intendono uguali per tutti.
L’insegnamento della matematica si è svilupperà secondo due linee metodologiche ben
definite: la prima di impostazione induttiva, la seconda deduttiva.
Nella prima trova collocazione quello che solitamente viene definito apprendimento per
scoperta , caratterizzato da una partecipazione attiva dello studente, in cui l’acquisizione delle
informazioni avviene attraverso un considerevole contributo personale. Nella seconda
converge l’apprendimento per schemi strutturali in cui il discente acquisisce procedimenti,
regole e schemi elaborati che devono essere in seguito calati nei vari contesti specifici e di
conseguenza consolidati. E’ importante che questi due momenti si alternino così da
permettere allo studente di procedere nell’acquisizione di un metodo di lavoro personale,
avvalendosi sia di percorsi deduttivi, sia di momenti induttivi.
Aspetti determinanti da non sottovalutare in riferimento alla riuscita del progetto formativo
saranno:

l atteggiamento solidale all interno del team docenti, conditio sine qua non per la
negoziazione di una comune linea di condotta organizzativa e per la definizione di
un clima relazionale aperto, in cui ogni studente possa maturare un adeguato

equilibrio relazionale e sociale ed una positiva crescita personale
la collaborazione fattiva e concreta con le famiglie e col territorio in cui opera il
Liceo, in modo da garantire la trasparenza e la visibilità e la controllabilità della

produttività scolastica;
la personalizzazione dell offerta formativa nel tentativo di renderla rispettosa dei
tempi e degli stili d’apprendimento di ogni singolo studente, favorendo una graduale

acquisizione di competenze
la strutturazione dell aula scolastica come laboratorio didattico, la cui pratica si
rivelerà essere un momento elettivo per gli studenti del far esperienza del mondo .
Inteso quale struttura dinamica in cui vige la necessità di un rapporto tra azione e
riflessione; quale luogo di esperienze che suscitano negli studenti la genesi di idee,
ipotesi, spiegazioni su ciò che osservano, manipolano, percepiscono, sui risultati delle
loro azioni sui materiali, sulle leggi segrete delle cose; quale insieme di persone che
interagiscono e si confrontano, sperimentando percorsi condivisi di ricerca di significati
capaci di consegnare al processo di apprendimento il senso di un’autentica scoperta
culturale; quale luogo in cui si attua l’inversione epistemologica dell’approccio al sapere
dall’imparare a fare al fare per imparare, il laboratorio prefigura la possibilità di
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 84
sostenere ed alimentare il ruolo attivo degli studenti. Posti nella condizione di sentirsi
dentro le azioni didattiche, di esprimersi liberamente, i discenti, la cui partecipazione
diventerà spontanea, consensuale, autentica, si renderanno disponibili ad investire le
proprie energie intellettive. In questo senso, il modus operandi laboratoriale si
connoterà, più che per la presenza di spazi fisici ed attrezzature idonee, per l’essere
stato fattore propulsivo di sviluppo di un habitus mentale, di un atteggiamento
sperimentale, di un'attitudine all’esplorazione, validi per l’interpretazione critica del
reale.
In
siffatta
intenzionalità
educativa
si
colloca
l articolazione
delle
proposte
di
apprendimento in modo flessibile, calibrate sulle reali possibilità fruitive degli studenti ed
aderenti al loro vissuto esperienziale, segmentate per qualità, quantità e complessità,
presentate con gradualità adeguata, frequenti ripetizioni e accompagnando le azioni al loro
racconto, al fine di attivare negli studenti la capacità di ripercorrere le fasi di risoluzione delle
consegne assegnate.
Il ricorso alla lezione frontale sarà attuato solo come momento di presentazione e di
successiva chiarificazione degli argomenti (mantenuti sempre ad un alto livello di concretezza
rappresentativa), senza mai esaurire il lavoro personale degli studenti, sollecitati a rielaborare i
contenuti, a porre domande, a maturare sempre maggiore consapevolezza ed autonomia nello
svolgimento dei compiti formativi.
In sede operativa ampio spazio sarà riservato alla valenza formativa della tecnica del
teachback: gli allievi saranno stimolati a dimostrare di aver compreso applicando le nuove
conoscenze anche in altri contesti apprenditivi (transfert apprenditivo), dando spiegazioni
verbali di ciò che avevano appreso. L’attenzione riservata alla verbalizzazione delle attività
risponderà al duplice scopo di attivare l’uso corretto e più rigoroso del linguaggio perché
diventi strumento di pensiero e di promuovere la consequenziale costruzione dei concetti
disciplinari. Le esercitazioni in classe saranno funzionali all’acquisizione dei contenuti e delle
competenze, oltre che al monitoraggio dell’efficacia dell’azione didattico-formativa.
La
discussione matematica ed il cooperative learning saranno ampiamente usate nelle attività
di laboratorio, quali quelle del piano [email protected].
Le attività di recupero, consolidamento e potenziamento saranno svolte in itinere per
gruppi omogenei, nei confronti dei quali si organizzeranno attività differenziate e specifiche
per livello, esercitazioni guidate in classe e per casa.
Saranno utilizzati vari strumenti didattici, quali i libri di testo, schede operative, materiale
strutturato e i sussidi audiovisivi, laboratoriali e multimediali a disposizione della scuola, i
contenuti digitali dei libri misti, i software dinamici come GeoGebra, i fogli elettronici, la classe
virtuale.
Per assecondare le richieste degli studenti di un limitato assegno di compiti, le attività di
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 85
esercizio domestico saranno lasciate alla libertà dello studente. Il docente indicherà la pagina
del libro e porterà alcuni esempi interessanti lasciando allo studente la responsabilità di
proporre alla classe i quesiti in cui ha incontrato difficoltà o che ha trovato interessanti nel
proprio studio domestico. La strategia vuole primariamente creare un rapporto di fiducia con
gli studenti che vengono responsabilizzati nella costruzione dei propri apprendimenti.
AZIONI DI RECUPERO
Le attività di recupero saranno svolte per gruppi omogenei, nei confronti dei quali si
organizzeranno attività differenziate, esercitazioni guidate in classe e per casa.
Durante le ore di lezione saranno seguiti in particolare gli studenti in difficoltà e saranno
corretti, anche individualmente, gli esercizi risolti a casa.
Le verifiche orali rispetteranno i tempi dello studente con cui verranno concordati i
contenuti ed i momenti più opportuni.
Si privilegerà il recupero in itinere, le pause didattiche e la didattica laboratoriale.
La sezione di Realtà e modelli integrerà con attività didattico-laboratoriali specifiche
l’azione di recupero degli studenti in difficoltà.
Qualora fosse necessario, saranno attivati corsi di recupero pomeridiane (IDEI) ed attività di
Sportello antimeridiano.
VALUTAZIONE
L’attività di valutazione sistematica, infine, accompagnerà tutte le fasi del processo
formativo (iniziale, in itinere e finale), avvalendosi di varie tipologie di verifica: prove
strutturate a risposta aperta e/o chiusa, schede operative, esercitazioni e test per la
valutazione dell’orale, colloqui aperti, discussioni matematiche, interrogazioni, lavori individuali
e di gruppo, conversazioni spontanee, sempre con riferimento ai contenuti trattati e ai
processi di pensiero attivati. Incrociando i risultati delle prove periodiche di accertamento
degli apprendimenti realizzati con le informazioni raccolte nel corso delle attività svolte sarà
possibile accertare le eventuali difficoltà incontrate dagli studenti ed attuare i necessari
interventi compensatori. Alla verifica tempestiva dell’efficacia degli interventi adottati, quindi,
sarà correlato l’adeguamento della programmazione ai risultati ottenuti.
Difatti, concepita nell'ottica programmatoria non più come strumento di selezione ma,
secondo l’accezione bruneriana, come forma di intelligenza pedagogica , di controllo e
validazione del processo didattico nel suo stesso svolgersi, la procedura valutativa conferisce
senso e valore all’operatività del docente ed, altresì, costituisce la base di riferimento per
l'ulteriore realizzazione dell'esercizio didattico-educativo.
In fase di valutazione intermedia e finale costituirà elemento di valutazione positiva la
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 86
continuità nella partecipazione al dialogo educativo, il costante impegno nei compiti
assegnati, il percorso personale positivo.
Nelle valutazioni scritte sarà considerato completo un esercizio quando lo sviluppo fisicomatematico è accompagnato da una breve descrizione dei passaggi, dei teoremi e dei metodi
utilizzati per la soluzione, inoltre sarà giudicata positivamente la soluzione di un esercizio o
problema che ricerca la formula risolutiva di collegamento tra i dati del problema e le
soluzioni
cercate.
Anche
l’ordine
dell’esposizione
è
soggetto
a
valutazione.
Nella
somministrazione dei compiti scritti, sin dall inizio, verrà chiarita agli studenti la struttura
del test mediante una griglia di valutazione articolata in decimi e legata a ciascun
quesito.
Saranno svolti almeno due compiti in classe per quadrimestre, e sarà consentito agli
assenti il recupero della prova scritta entro la settimana successiva.
Verranno predisposti momenti di valutazione delle competenze mediante Kangourou della
matematica, Olimpiadi di matematica, matematica del Cittadino, Realtà e Modelli, Test
your skills, problemi ragionamenti e deduzioni, Quesiti a risposta chiusa con
giustificazione della soluzione.
Pertanto il giudizio di sufficienza (voto minimo 6) indica un'acquisizione dei contenuti
specifici rispettosa della fisionomia autentica degli oggetti di studio, non meramente
meccanica, e appropriata nell'esposizione.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 87
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 88
Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE
Voto
Voto
(30)
(10)
2-4
2
5-6
2,5
7-8
3
Abilità
Conoscenze
Competenze
Nessuna
Nessuna
Nessuna
Gravemente errate,
Non si orienta di fronte alle
Non sa; pertanto non sa fare
espressione sconnessa
richieste
Lacune ed errori
Non riesce ad analizzare; non
Non riesce ad applicare le
risponde alle richieste
minime conoscenze, anche se
guidato
9-10
3,5
Conoscenze frammentarie e
Compie analisi errate, non
Applica le conoscenze minime
lacunose
sintetizza, commette errori
solo se guidato ma con gravi
errori
11-12
13-14
4
4,5
Conoscenze frammentarie,
Compie analisi lacunose, sintesi
Applica le conoscenze minime
con errori
incoerenti, commette errori gravi
solo se guidato ma con errori
Conoscenze carenti, con
Compie qualche errore, analisi e
Applica le conoscenze minime
errori ed espressione
sintesi parziali
solo se guidato
Conoscenze mediocri ed
Compie qualche errore, analisi e
Applica le conoscenze minime
espressione difficoltosa
sintesi parziali
anche autonomamente, ma con
difficoltosa
15-17
5
errori
18-19
5,5
Conoscenze superficiali,
Compie analisi parziali, sintesi
Applica autonomamente le
improprietà di linguaggio
imprecise
minime conoscenze, con
imperfezioni
20
21
22
23
6
6,5
7
7,5
Conoscenze di base,
Compie analisi complessivamente Applica autonomamente le
esposizione semplice ma
corrette e riesce a gestire
corretta
semplici situazioni
Conoscenze complete, ma
Coglie il significato, interpreta
Applica autonomamente e
non approfondite,
esattamente semplici
correttamente le conoscenze
esposizione semplice, ma
informazioni, compie analisi
minime –anche a problemi più
corretta
corrette, gestisce semplici
complessi – ma con qualche
situazioni nuove
errore
Conoscenze complete, poco
Sa interpretare il testo e
Applica autonomamente le
approfondite, esposizione
ridefinire un concetto, gestendo
conoscenze anche a problemi più
corretta
autonomamente situazioni nuove complessi, ma con imperfezioni
Conoscenze complete, sa
Coglie le implicazioni, compie
Applica autonomamente le
approfondire anche
analisi complete e coerenti.
conoscenze anche a problemi più
autonomamente,
conoscenze minime
complessi
esposizione corretta con
proprietà linguistica
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 89
24 - 26
8
Conoscenze complete, con
Coglie le implicazioni, individua
Applica autonomamente le
approfondimenti autonomi,
autonomamente correlazioni,
conoscenze anche a problemi più
esposizione corretta con
rielabora correttamente
complessi, in modo corretto
Coglie le implicazioni, compie
Applica in modo autonomo e
proprietà linguistica
27-29
Conoscenze complete con
9
30
10
approfondimento autonomo, correlazioni esatte e analisi
corretto, anche a problemi
esposizione fluida con
approfondite, rielabora
complessi, le conoscenze;
utilizzo del linguaggio
correttamente in modo completo quando è guidato trova soluzioni
specifico
e autonomo
migliori
Conoscenze complete,
Sa rielaborare correttamente e
Applica in modo autonomo e
approfondite ed ampliate,
approfondire in modo autonomo
corretto le conoscenze anche a
esposizione fluida con
e critico situazioni complesse.
problemi complessi, trova da
utilizzo di un lessico ricco e
solo soluzioni migliori.
appropriato
N.B: l’alunno che rifiuta la verifica verrà valutato con una votazione di 2/10.
MODULO PLURIDISCIPLINARE
TRASCENDENZA, PENSIERO LAICO E AUTONOMIA DELLA RAGIONE
MODULO
COMPETENZA
UNITA’ D’APPRENDIMENTO
ABILITA’
PAGINE
MODULO
COMPETENZA
UNITA’ D’APPRENDIIMENTO
ABILITA’
PAGINE
MATEMATICA
LA GEOMETRIA ANALITICA
Dominare attivamente concetti e metodi della geometria analitica
LA CIRCONFERENZA: Eratostene ed il meridiano terrestre
L’ELLI““E: l’ellisse del giardi iere; l’or ita terrestre
Risolvere pro le i reali edia te l’uso di odelli ate ati i
Fare Esplorazioni di storia del pensiero matematico
257, 401, 430
FISICA
LA GRAVITAZIONE
Osservare ed identificare fenomeni
I modelli cosmologici geocentrico ed eliocentrico
Descrivere i moti dei corpi celesti e individuare la causa dei
comportamenti osservati.
Analizzare il moto dei satelliti e descrivere i vari tipi di orbite
Conoscere la storia del pensiero scientifico sulla gravitazione.
M178-179
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 90
ATTIVITA EXTRACURRICULARI e
INTEGRATIVE
1.
KANGOUROU DELLA MATEMATICA
Campionato Internazionale di Giochi Matematici organizzato dal Dipartimento di
Matematica del’Università di Milano con la finalità di diffondere una cultura matematica di
base e costruire un attendibile strumento di confronto su scala mondiale.
Competizione locale volontaria: marzo 2014 – www.kangourou.it
2.
OLIMPIADI DELLA MATEMATICA
Manifestazione rivolta agli studenti degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore,
organizzata dall’Unione Matematica Italiana con la finalità di diffondere una cultura
matematica di base e costruire un attendibile strumento di confronto su scala nazionale.
DALLA PROGRAMMAZIONE DI
DIPARTIMENTO
PREMESSA
L‟insegnamento della matematica nel secondo biennio del liceo scientifico prosegue e amplia il
processo di preparazione scientifica e culturale dei giovani già avviato nel primo biennio;
concorre insieme alle altre discipline allo sviluppo dello spirito critico ed alla promozione
umana, intellettuale e sociale.
FINALITÀ GENERALI
L‟insegnamento della matematica nel secondo biennio deve:

Favorire l‟acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di
formalizzazione;

Consolidare la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi
(storico-naturali, formali, artificiali);

Rafforzare
la
capacità
di
utilizzare
metodi,
strumenti
e
modelli
matematici in situazioni diverse;

Potenziare
l‟attitudine
a
riesaminare
criticamente
e
a
sistemare
logicamente le conoscenze via via acquisite;

Stimolare un interesse sempre più vivo nel cogliere gli sviluppi storico-
filosofici del pensiero matematico.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 91
Queste finalità si integrano con quelle proprie delle altre discipline del secondo
biennio di modo che l’insegnamento della matematica, pur conservando la propria
autonomia epistemologico-metodologica, concorra in forma interdisciplinare alla
formazione culturale degli allievi.
OBIETTIVI SPECIFICI

Comprendere
il
linguaggio
specifico
della
matematica
e
usarlo
correttamente per una esposizione rigorosa;

operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche
di trasformazione di formule;

affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli
matematici atti alla loro rappresentazione;

costruire procedure di risoluzione di un problema e, ove sia il caso,
tradurle in programmi per il calcolatore;

risolvere problemi geometrici per via sintetica o per via analitica;

riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle
scienze sperimentali;

inquadrare
storicamente
l‟evoluzione
delle
idee
matematiche
fondamentali;

cogliere interazioni tra pensiero filosofico e pensiero matematico.
COMPETENZE SPECIFICHE DISCIPLINARI
Alla fine del terzo anno gli allievi dovranno
possedere le
competenze
disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di
cittadinanza:

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

Utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 92


Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita
quotidiana.

Saper cogliere i rapporti tra in pensiero scientifico e la riflessione filosofica.
INDICAZIONI METODOLOGICHE E MEZZI DIDATTICI
Per attuare gli obiettivi programmati si adotterà una metodologia atta a stimolare la
partecipazione consapevole degli allievi ai processi di apprendimento , in modo da suscitare il
loro interesse e promuovere metodi di studio attivi. L‟approccio alla conoscenza verrà posto
in forma problematica, favorendo in tal modo il confronto, la discussione e la formulazione di
possibili soluzioni da parte degli allievi e sollecitando una riflessione razionale ed approfondita
dei contenuti proposti.
Come base di questo metodo si utilizzerà la lezione dialogata, il libro di testo, usato non solo
come eserciziario, ma come testo da leggere in chiave critica, verifiche scritte ed orali,
l‟insegnamento individualizzato e l‟attività di recupero. Si farà uso, inoltre, quando possibile,
del laboratorio di informatica al fine di permettere agli allievi di verificare le nozioni teoriche
già apprese.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le prove di verifica e valutazione avverranno mediante prove scritte fissate in
almeno due per allievo per quadrimestre e tramite un congruo numero di
prove orali. Il fine fondamentale della valutazione non è quello di sanzionare
fiscalmente l‟apprendimento (almeno per ciò che concerne la valutazione
formativa), ma quello di promuovere, accompagnare e controllare i processi
formativi degli allievi ed è per questo importante che essi stessi conoscano i
criteri sui quali si basa la formulazione dei voti.
Si allega al presente documento la griglia di valutazione delle prove scritte.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 93
RISULTATI GENERALI DI APPRENDIMENTO
(AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA)

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle
teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i
metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze
applicate.

Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività
di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell‟informatica
nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell‟individuazione di
procedimenti risolutivi.
B – LIVELLO 2
A - LIVELLO 1
(INTERMEDIO)
(AVANZATO)
Applica in modo critico le Applica
conoscenze
in
le
situazioni
di
vita di
conoscenze Applica
,se
guidato,
le
vita non complesse. situazioni di
vita non
Sa Sa raccogliere, elaborare complesse. Sa raccogliere
raccogliere, elaborare e e
collegare
collegare
dati, e
dati, organizzare
organizzare
costruire
tabelle, costruire
convertire
Sa
dati
strumenti Sa
stabilire
rapporti
causa-effetto
convertire
dati
a
linguaggi
linguaggi formali.
formali e viceversa o da
Sa
e
esprimere
un linguaggio formale a un‟espressione
d un altro .
matematica
in
di
una
e esperienza di laboratorio,
e problemi da linguaggio solo se guidato.
problemi da linguaggio naturale
a
tabelle
leggi, guidato .
strumenti informatici .
informatici .
dati,
grafici, costruire grafici, solo se
leggi, utilizzando
utilizzando
collegare
tabelle, organizzare
grafici, ricavare
ricavare
naturale
(BASE)
scientifiche scientifiche in situazioni conoscenze scientifiche in
complesse.
Sa
C – LIVELLO 3
con
la
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 94
Sa
esprimere
con descrizione linguistica di
un‟espressione
un fenomeno naturale.
matematica
la Identifica
descrizione linguistica di fenomeni
relazioni tra
fisici
con
un fenomeno naturale. esperienze quotidiane e
Identifica
relazioni tra sa stabilire rapporti di
fenomeni
fisici con causa-effetto
in
esperienze quotidiane e un‟esperienza
sa stabilire rapporti di laboratorio.
di
causa-effetto nell‟ambito
delle grandezze coinvolte
in
un
osservabile
un‟esperienza
fenomeno,
anche
in
di
laboratorio.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 95
ASSE CULTURALE: MATEMATICO
1.
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica
2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni
3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi,
anche
con
l‟ausilio
di
interpretazioni
grafiche,
usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni di tipo informatico
RIEPILOGO DEI MODULI
Titolo
Tempo
1
Richiami di geometria euclidea
Settembre-Ottobre
2
Insiemi numerici e strutture
Settembre- Ottobre
3
Il metodo delle coordinate
Novembre
4
Relazioni e funzioni - Trigonometria
Novembre - Dicembre
5
Geometria analitica
Gennaio – Febbraio –
Num.
Marzo
–
Aprile
–
Maggio
Modulo 1: Richiami di geometria euclidea
Prerequisiti
Geometria euclidea relativa alle proprietà della circonferenza
Competenze disciplinari
Acquisire la capacità di individuare le caratteristiche generali della
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 96
circonferenza e del cerchio e delle sue parti.
Abilità
Saper calcolare aree di archi, settori circolari, segmenti circolari.
Conoscenze
UDA 1
Lunghezza
della
circonferenza
e
area
del
cerchio.
Circonferenz Lunghezza di un arco. Area di un settore circolare e di un
segmento circolare. Raggio del cerchio inscritto e
a e cerchio
circoscritto
ad
un
triangolo.
Sezione
aurea
di
un
segmento.
Modulo 2: Insiemi numerici e strutture
Prerequisiti
Disequazioni di primo grado
Competenze disciplinari
Acquisire la tecnica di risoluzione delle disequazioni per l‟applicazione in
vari campi degli studi successivi
Abilità
Saper risolvere equazioni e disequazioni.
Conoscenze
UDA 1
Equazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al
Equazioni
II, fratte. Equazioni irrazionali ed in valore assoluto.
UDA 2
Disequazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore
Disequazioni al II, fratte. Disequazioni irrazionali ed in valore assoluto.
Sistemi di disequazioni
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 97
Modulo 3: Il metodo delle coordinate
Prerequisiti
Teorema di Pitagora, punto medio di un segmento, teorema di Talete.
Competenze disciplinari
Introdurre lo studio della geometria analitica formalizzando le conoscenze
elementari.
Abilità
Saper definire la misura di un segmento orientato. Saper determinare la
distanza tra due punti, il punto medio di un segmento, il baricentro di un
triangolo. Saper scrivere le equazioni di una simmetria centrale. Saper
determinare e utilizzare le formule della traslazione degli assi.
Conoscenze
UDA 1
Segmenti orientati e loro misura. Ascisse sulla retta.
Il metodo
Coordinate cartesiane ortogonali nel piano. Distanza di due
delle
punti. Coordinate del punto di mezzo di un segmento.
coordinate
Coordinate del baricentro di un triangolo. Area di un
triangolo. Traslazione.
Modulo 4: Relazioni e funzioni - Trigonometria
Prerequisiti
Teoria degli insiemi - Angolo e misura di un angolo, il radiante, geometria
piana
Competenze disciplinari
 Comprendere il concetto di relazione binaria, definirne e saperne
riconoscere le proprietà. Definire il concetto di funzione
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 98
 Convertire un‟ampiezza in gradi in una in radianti e viceversa; definire
le funzioni goniometriche con le loro proprietà, stabilire le relazioni
fondamentali fra le funzioni, risolvere problemi che coinvolgono
triangoli rettangoli .
Abilità
 Saper operare con le funzioni
 Saper
definire
le
funzioni
goniometriche.
Saper
rappresentare
graficamente le funzioni goniometriche. Saper determinare le funzioni
goniometriche di angoli particolari. Saper ricavare le relazioni che
legano tra loro gli archi associati. Saper applicare i teoremi relativi al
triangolo rettangolo.
Conoscenze
UDA 1
Relazioni binarie. Funzioni. Funzioni iniettive, suriettive e
Relazioni e
biettive
funzioni
UDA 2
Sistema cartesiano ortogonale associato ad un angolo
Funzioni
orientato. Seno , coseno , tangente , cotangente , secante
goniometrich
e cosecante di un angolo orientato e loro proprietà.
e
Funzioni
goniometriche
di
alcuni
angoli
notevoli.
Espressione di tutte le funzioni goniometriche di un dato
angolo orientato mediante una sola di esse. Angoli
associati. Riduzione al primo quadrante. Relazioni fra gli
elementi di un triangolo rettangolo
UDA 3
Coordinate cartesiane ortogonali dei vettori. Prodotto
I vettori
scalare tra vettori e sue proprietà. Prodotto vettoriale.
Applicazioni.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 99
Modulo 5: Geometria analitica
Prerequisiti
Il
teorema
di
Talete,
sistemi).Sistema
trasformazioni
abilità
cartesiano.
geometriche
di
calcolo
Richiami
piane.
di
Le
algebrico
(equazioni
geometria
proprietà
e
euclidea
sulle
geometriche
della
circonferenza, i sistemi algebrici di II grado e di grado superiore al
secondo. Elementi fondamentali del piano cartesiano e della funzione
lineare. Calcolo algebrico
Competenze disciplinari
 Determinare l‟equazione cartesiana della retta. Acquisire il significato
del coefficiente angolare della retta. Studiare il parallelismo e la
perpendicolarità, distanza di un punto da una retta ,angolo di due
rette, equazioni di assi, bisettrici, mediane e altezze di un triangolo,
fasci di rette.
 Definire
la
circonferenza
come
luogo
geometrico,
determinarne
l‟equazione canonica, evidenziarne le proprietà.
 Definire la parabola come luogo geometrico di punti. Definire il fascio
di parabole
 Definire l‟ellisse e l‟iperbole come luogo geometrico di punti.
Abilità
 Saper
scrivere
l‟equazione
di
una
retta.
Saper
determinare
il
coefficiente angolare di una retta. Saper determinare il punto di
intersezione di rette incidenti. Saper studiare fasci di rette. Saper
risolvere problemi sulla retta
 Saper
definire
la
circonferenza
come
luogo
geometrico,
saper
determinare l‟equazione canonica. Saper riconoscere le posizioni di
una retta rispetto ad una circonferenza. Saper risolvere problemi
relativi alla circonferenza ed ai fasci di circonferenze.
 Saper
riconoscere
l‟equazione
di
una
parabola.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 100
Saper
scrivere
l‟equazione di una parabola. Saper riconoscere parabole in posizioni
particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una
parabola. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i
ad una parabola. Saper risolvere problemi relativi.
 Saper
riconoscere
l‟equazione
di
una
ellisse.
Saper
scrivere
l‟equazione di una ellisse. Saper riconoscere ellissi in posizioni
particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una
ellisse. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad
una ellisse. Saper risolvere problemi relativi.
 Saper
riconoscere
l‟equazione
di
una
iperbole.
Saper
scrivere
l‟equazione di una iperbole. Saper riconoscere iperboli in posizioni
particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una
iperbole. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad
una iperbole. Saper risolvere problemi relativi.
Conoscenze
UDA 1
Corrispondenza biunivoca fra retta ed equazione lineare in
La funzione
due variabili – Forma implicita, esplicita e segmentaria di
lineare
una retta – Rappresentazione grafica di una retta –
coefficiente
angolare
e
intercette
–
casi
particolari
dell‟equazione di una retta – condizione di parallelismo e
perpendicolarità – intersezione fra due rette – distanza di
un punto da una retta – asse di un segmento – bisettrice di
un angolo – angolo fra due rette – fasci di rette propri e
impropri – applicazioni
UDA 2
L‟equazione cartesiana della circonferenza. Circonferenza
Circonferenz con particolari valori di coefficienti. Questioni elementari
sulla circonferenza. Posizioni di rette e circonferenza;
a e fasci di
di circonferenze:
circonferenz problema delle tangenti. Fascio
circonferenze per due punti; circonferenze tangenti ad un
e
retta in un punto; circonferenze concentriche. Problemi
relativi. Grafici di curve di data equazione.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 101
UDA 3
Parabola e
fasci di
Conoscere
la
definizione
di
parabola
.
Equazione
cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una parabola.
Fasci di parabole.
parabole
UDA 4
Conoscere la definizione di ellisse . Equazione cartesiana.
Ellisse
Mutue posizioni di una retta ed una ellisse. Ellisse traslata.
UDA 5
Equazione
Iperbole
equilatera riferita ai propri asintoti. Funzione omografica.
cartesiana.
Iperbole
equilatera.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 102
Iperbole
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA FISICA
FINALITA
Lo studio della fisica nella scuola secondaria superiore di secondo grado concorre, attraverso l'acquisizione
delle metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, alla formazione della personalità dell'allievo,
favorendone lo sviluppo di una cultura armonica tale da consentire una comprensione critica e propositiva del
presente e costituire una solida base per la costruzione di una professionalità polivalente e flessibile.
COMPETENZA DI BASE IN CAMPO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO (quadro di riferimento europeo)
La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità ed alla disponibilità a usare l’insieme delle
conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le
problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.
La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per
dare risposta ai desideri ed ai bisogni avvertiti dagli esseri umani.
La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti
determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.
CONOSCENZE, ABILITA E ATTITUDINI ESSENZIALI LEGATE A TALE COMPETENZA
Per quanto concerne la scienza e la tecnologia, la conoscenza essenziale comprende i principi di base del
mondo naturale, i concetti, i principi e metodi scientifici fondamentali, la tecnologia ed i prodotti e processi
tecnologici, nonché la comprensione dell’impatto della scienza e della tecnologia sull’ambiente naturale. Queste
competenze dovrebbero consentire alle persone di comprendere meglio i progressi, i limiti e i rischi delle teorie e
delle applicazioni scientifiche e della tecnologia nella società in senso lato (in relazione alla presa di decisioni, ai
valori, alle questioni morali, alla cultura, ecc.).
Le abilità comprendono la capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e macchinari tecnologici nonché
dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per formulare una decisione o conclusione sulla base di dati probanti.
Le persone dovrebbero essere anche in grado di riconoscere gli aspetti essenziali dell’indagine scientifica ed essere
capaci di comunicare le conclusioni e i ragionamenti afferenti.
Questa competenza comprende un attitudine di valutazione critica e curiosità, un interesse per questioni
etiche ed il rispetto sia per la sicurezza sia per la sostenibilità, in particolare per quanto concerne il progresso
scientifico e tecnologico in relazione all’individuo, alla famiglia, alla comunità e alle questioni di dimensione globale.
DAL PECUP DELLO STUDENTE LICEALE
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di
fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al
proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti
con le capacità e le scelte personali . Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di
tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 103






la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
l esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi scientifici...”
l uso costante del laboratorio per l insegnamento delle discipline scientifiche”
la pratica dell argomentazione e del confronto”
la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
l uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
RISULTATI D APPRENDIMENTO“
Area metodologica

Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei
percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare
i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline
Area logico-argomentativa


Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili
soluzioni.

Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.
Area scientifica, matematica e tecnologica
1.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze
della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare
nel campo delle scienze applicate.
2.
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di
approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei
processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
3.
Aver acquisito una formazione culturale equilibrata; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del
pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze
sperimentali;
4.
Saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;

Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una
padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

Essere
consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle
dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;

Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
LINEE GENERALI E COMPETENZE (dalle INDICAZIONI NAZIONALI)
Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le
teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo sviluppo
della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata.
In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze:
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 104

osservare e identificare fenomeni;


formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi;
formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la
sua risoluzione;

fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove
l esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative,
raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di
modelli;

comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.
SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE
L’azione formativa ha previsto una prima fase diagnostica di osservazione ed accertamento
delle conoscenze e delle competenze possedute dagli studenti, nonché dei loro potenziali di
sviluppo, delle loro modalità di interazione comunicativa all’interno del gruppo-classe, dei loro
bisogni formativi e delle loro attitudini individuali (mediante somministrazione di test,
predisposizione di situazioni conversazionali, attività laboratoriali fruibili sulla piattaforma elearning di my.zanichelli, osservazione di momenti informali di vita in classe , etc.), al fine di
ottenere le informazioni preliminari indispensabili per la messa a punto di
valide strategie
metodologiche di sviluppo del progetto formativo.
Si è, quindi, rilevato che gli studenti evidenziano all’inizio dell’anno scolastico:



un comportamento educato, disponibile e rispettoso delle norme di civile convivenza;
una notevole eterogeneità motivazionale, con riguardo al possesso dei prerequisiti
disciplinari e all’impegno profuso nelle attività didattiche;
un’autonomia operativa non ancora efficace per alcuni, adeguata per altri, valida solo in
alcuni di essi.
Pertanto, si ritiene necessaria l’individualizzazione tempestiva degli interventi didatticoeducativi e delle loro modalità di attuazione, con la formulazione degli obiettivi, la selezione e
organizzazione dei contenuti, la scelta dei metodi e degli strumenti ed infine la determinazione
delle procedure di verifica-valutazione del percorso formativo. In relazione alla situazione di
partenza, la conduzione sul campo delle esperienze didattiche, determinate in principio e da
sottoporre a continue verifiche in itinere per validarne l’efficacia, può consentire
il
conseguimento degli obiettivi d’apprendimento.
Per tutti gli studenti è possibile, comunque, enunciare alcune comuni considerazioni di base
relative alla sussistenza, seppur in diverso grado, degli elementi di seguito esposti:



assunzione di
un atteggiamento disponibile e aperto al dialogo educativo-didattico,
con tempi lunghi d’attenzione;
un comportamento educato e propenso all’ascolto delle lezioni;
buona motivazione e partecipazione alla proposta didattica, anche se permane in alcuni
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 105
un impegno modesto nello studio domestico ed un atteggiamento di rinuncia alla


prima difficoltà incontrata nella risoluzione di problemi;
interesse a chiarire i propri dubbi;

interazione disponibile nei confronti dei coetanei e degli insegnanti;

un metodo di studio non totalmente autonomo, preciso ed efficace;

adeguata accettazione delle diversità e delle differenze;
nella maggior parte dei casi, un’autonomia operativa adeguata all’età e tale da
consentire l’orientamento personale nello studio e l’organizzazione proficua delle azioni



utili allo svolgimento di una consegna, in tutte le discipline;
in generale un impegno regolare nelle attività svolte in classe, ma spesso superficiale
nell’esecuzione delle attività domestiche;
adeguata motivazione all’apprendimento;
atteggiamento organizzato nelle attività laboratoriali di gruppo, in cui procedono con
metodo collaborativo ed argomentativo;

una eterogenea, ma sostanziale, capacità di comprensione in situazione di ascolto,
lettura ed osservazione;



un’eterogenea capacità di produzione verbale e non verbale, nella maggior parte dei
casi, adeguata al corso di studi;
pressoché sufficiente conoscenza dei contenuti e acquisizione di competenze di base
nell’ambito disciplinare di pertinenza e trasversali.
dopo numerosi momenti di riesposizione, di esercitazione e di correzione collettiva di
esercizi che hanno impegnato fino al 31 ottobre 2013, si è definito il livello di profitto
seguente
DISCIPLINA
D INSEGNAMENT
O
FISICA
LIVELLO BASSO
LIVELLO MEDIO
LIVELLO ALTO
(voti inferiori alla
(voti 6-7)
(voti 8-9-10)
N. Alunni………7……………
N. Alunni…………13………
N. Alunni………………3…
(%)……………31……………..
(%)………5“……………………
(%)……………13……………
sufficienza)
METODOLOGIA DIDATTICA
Sul piano della metodologia dell'insegnamento appaiono fondamentali tre momenti
interdipendenti, ma non subordinati gerarchicamente o temporalmente:
1.
elaborazione teorica che, a partire dalla formulazione di alcune ipotesi o principi
deve gradualmente portare l'allievo a comprendere come si possa interpretare e
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 106
unificare un'ampia classe di fatti empirici e avanzare possibili previsioni;
2.
realizzazione di esperimenti da parte del docente e degli allievi singolarmente o
in gruppo, secondo un'attività di laboratorio variamente gestita (riprove, riscoperte,
misure) e caratterizzata da una continua ed intensa mutua fertilizzazione tra teoria e
pratica, con strumentazione semplice e talvolta raffinata e con gli allievi sempre
attivamente impegnati sia nel seguire le esperienze realizzate dall'insegnante, sia nel
realizzarle direttamente, sia nell'elaborare le relazioni sull'attività di laboratorio;
3.
applicazione dei contenuti acquisiti attraverso esercizi e problemi che non
devono essere intesi come un'automatica applicazione di formule, ma come un'analisi
critica del particolare fenomeno studiato, e come uno strumento idoneo ad educare gli
allievi a giustificare logicamente le varie fasi del processo di risoluzione.
L'attività di laboratorio, a partire dalla situazione esistente nell’Istituto e nella previsione di
potenziare le strutture e l'organizzazione, dovrà essere vista prevalentemente come attività
diretta degli allievi e armonicamente inserita nella trattazione dei temi affrontati di volta in
volta.
All’attività di laboratorio sarà dedicato mediamente almeno un’ora al mese tenendo in
considerazione le esigenze didattiche di sviluppo della programmazione, della valutazione,
dell’effettiva dotazione e disponibilità dei laboratori.
Allo stesso modo, dovrà essere prevista una corretta utilizzazione degli strumenti di calcolo
e di elaborazione e si dovranno individuare i momenti e la metodologia più opportuna per tale
attività didattica che coinvolgerà per il 10% del tempo disponibile.
A titolo indicativo si segnalano alcune possibili utilizzazioni dell'elaboratore:
a)
costruzione diretta da parte degli allievi di programmi per la rielaborazione dei
dati raccolti in laboratorio e per la risoluzione di problemi;
b)
utilizzazione di programmi di simulazione anche precostituiti che valgano a
visualizzare le leggi e i modelli interpretativi dei vari fenomeni esaminati;
e)
c)
proiezione di animazioni, filmati, test interattivi a risposta chiusa
d)
e-book
Esercitazioni, ai fini della certificazione del primo biennio, mediante quesiti tipo EUSO,
Olimpiadi della fisica, fisica del Cittadino, Test your skills, Problemi ragionamenti e
deduzioni (tratti dal libro di matematica tra quelli attinenti alla fisica)
Nello svolgimento e nella graduazione degli interventi l'insegnante cercherà di
privilegiare approcci diversificati ai concetti fisici e dovrà avere presente l'indirizzo e gli obiettivi
dello specifico tipo di scuola, sempre nel contesto delle finalità generali che s'intendono uguali
per tutti. L’insegnamento della fisica si svilupperà secondo due linee metodologiche ben
definite: la prima di impostazione induttiva, la seconda deduttiva.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 107
Nella prima trova collocazione quello che solitamente viene definito apprendimento per
scoperta , caratterizzato da una partecipazione attiva dell’studente, in cui l’acquisizione delle
informazioni avviene attraverso un considerevole contributo personale.
Nella seconda converge l’apprendimento per schemi strutturali in cui il discente
acquisisce procedimenti, regole e schemi elaborati che devono essere in seguito calati nei vari
contesti specifici e di conseguenza consolidati.
E’ importante che questi due momenti si alternino così da permettere allo studente di
procedere nell’acquisizione di un metodo di lavoro personale, avvalendosi sia di percorsi
deduttivi, sia di momenti induttivi. Lo studente sarà in grado di procedere all’osservazione di
situazioni reali dalle quali desumere proprietà e relazioni per mettere in atto un processo di
tipo induttivo, ma potrà anche applicare regole e formule per procedere in modo deduttivo.
Il lavoro in classe si effettuerà alternando momenti di lezione frontale ad altri momenti
di lavoro individuale o di gruppo. Le esercitazioni in classe saranno numerose ed indispensabili
per riesporre i contenuti e per monitorare il graduale apprendimento degli allievi insieme
all’efficacia dell’azione didattica.
Le attività di recupero consolidamento potenziamento verranno svolte in gruppi
omogenei, nei confronti dei quali l’insegnante procederà con l’organizzare attività differenziate
e specifiche per livello, attività laboratoriali e di riesposizione guidata dei contenuti.
Anche quando la lezione è di tipo frontale l’insegnante terrà conto dei diversi stili
cognitivi e dei diversi livelli di partenza di ciascun studente attraverso interventi mirati.
Il rafforzamento delle attività individuali avverrà attraverso la risoluzione di esercizi scritti
e orali che valorizzino l’intuizione personale. L’acquisizione di regole e formule avverrà
attraverso esercizi assegnati per casa. Il lavoro assegnato per casa sarà adeguato al ritmo
richiesto dagli studenti e avrà l’esclusivo scopo di esercitazione non di valutazione. L’uso di un
quadernone di teoria per la raccolta degli appunti delle spiegazioni del docente è una guida
indispensabile per semplificare lo studio e la ripetizione.
VALUTAZIONE
Durante l’anno scolastico la valutazione complessiva potrà risultare dalle seguenti prove:


Interrogazioni orali

Questionari a risposta chiusa e aperta

Elaborati e compiti a casa di approfondimento

Interventi spontanei dal posto

Relazioni di laboratorio

Partecipazione a progetti e attività scientifiche
Compiti scritti
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 108
In fase di valutazione quadrimestrale costituirà elemento di valutazione positiva la
continuità nella partecipazione al dialogo educativo, il costante impegno nei compiti assegnati,
il percorso personale positivo.
Nelle valutazioni scritte verrà considerato completo un esercizio quando lo sviluppo fisicomatematico verrà accompagnato da una breve descrizione dei passaggi, delle leggi fisiche e
dei metodi utilizzati per la soluzione, inoltre verrà giudicata positivamente la soluzione di un
esercizio o problema ottenuta ricercando la formula risolutiva che colleghi i dati del problema
alle soluzioni cercate. Anche l’ordine dell’esposizione potrà essere soggetto a valutazione.
Verranno predisposti momenti di valutazione delle competenze, ai fini della certificazione
del primo biennio, mediante quesiti tipo OCSE-Pisa, Invalsi, giochi di Anacleto e fisica del
Cittadino, Test your skills
Si svolgeranno almeno tre compiti in classe per quadrimestre e nel caso in cui l'allievo
risulterà assente ad una o più verifiche scritte programmate si consentirà, ove possibile, il
recupero della prova entro la settimana successiva.
Pertanto il giudizio di sufficienza (voto minimo “) indicherà un'acquisizione dei contenuti
specifici rispettosa della fisionomia autentica degli oggetti di studio, non meramente
meccanica, e appropriata nell'esposizione.
Le valutazioni espresse in decimi indicheranno:
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 109
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 110
Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE
Voto
Voto
(30)
(10)
2-4
2
5-6
2,5
Abilità
Conoscenze
Competenze
Nessuna
Nessuna
Nessuna
Gravemente errate, espressione
Non si orienta di fronte alle richieste
Non sa; pertanto non sa fare
Non riesce ad analizzare; non risponde
Non riesce ad applicare le minime
alle richieste
conoscenze, anche se guidato
Conoscenze frammentarie e
Compie analisi errate, non sintetizza,
Applica le conoscenze minime solo se
lacunose
commette errori
guidato ma con gravi errori
Conoscenze frammentarie, con errori
Compie analisi lacunose, sintesi incoerenti,
Applica le conoscenze minime solo se
commette errori gravi
guidato ma con errori
Conoscenze carenti, con errori ed
Compie qualche errore, analisi e sintesi
Applica le conoscenze minime solo se
espressione difficoltosa
parziali
guidato
Conoscenze mediocri ed espressione
Compie qualche errore, analisi e sintesi
Applica le conoscenze minime anche
difficoltosa
parziali
autonomamente, ma con errori
Conoscenze superficiali, improprietà
Compie analisi parziali, sintesi imprecise
Applica autonomamente le minime
sconnessa
7-8
9-10
11-12
13-14
15-17
18-19
3
3,5
4
4,5
5
5,5
Lacune ed errori
di linguaggio
20
21
6
6,5
conoscenze, con imperfezioni
Conoscenze di base, esposizione
Compie analisi complessivamente corrette
Applica autonomamente le conoscenze
semplice ma corretta
e riesce a gestire semplici situazioni
minime
Conoscenze complete, ma non
Coglie il significato, interpreta esattamente
Applica autonomamente e correttamente
approfondite, esposizione semplice,
semplici informazioni, compie analisi
le conoscenze minime –anche a problemi
ma corretta
corrette, gestisce semplici situazioni
più complessi – ma con qualche errore
nuove
22
23
7
7,5
Conoscenze complete, poco
Sa interpretare il testo e ridefinire un
Applica autonomamente le conoscenze
approfondite, esposizione corretta
concetto, gestendo autonomamente
anche a problemi più complessi, ma con
situazioni nuove
imperfezioni
Conoscenze complete, sa
Coglie le implicazioni, compie analisi
Applica autonomamente le conoscenze
approfondire anche
complete e coerenti.
anche a problemi più complessi
Conoscenze complete, con
Coglie le implicazioni, individua
Applica autonomamente le conoscenze
approfondimenti autonomi,
autonomamente correlazioni, rielabora
anche a problemi più complessi, in modo
esposizione corretta con proprietà
correttamente
corretto
Conoscenze complete con
Coglie le implicazioni, compie correlazioni
Applica in modo autonomo e corretto,
approfondimento autonomo,
esatte e analisi approfondite, rielabora
anche a problemi complessi, le
esposizione fluida con utilizzo del
correttamente in modo completo e
conoscenze; quando è guidato trova
linguaggio specifico
autonomo
soluzioni migliori
Conoscenze complete, approfondite
Sa rielaborare correttamente e
Applica in modo autonomo e corretto le
ed ampliate, esposizione fluida con
approfondire in modo autonomo e critico
conoscenze anche a problemi complessi,
utilizzo di un lessico ricco e
situazioni complesse.
trova da solo soluzioni migliori.
autonomamente, esposizione
corretta con proprietà linguistica
24 - 26
8
linguistica
27-29
9
30
10
appropriato
N.B: l’alunno che rifiuta la verifica verrà valutato con una votazione di 2/10.
Il monitoraggio dell’azione didattica sarà continuo e sistematico e sarà un indicatore
indispensabile dell’efficacia dell’azione didattica in ogni sua manifestazione. Il docente,
pertanto, si impegna ad osservare i bisogni formativi emergenti e a modificare in itinere ogni
attività necessaria.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 111
AZIONI DI RECUPERO
Durante le ore di lezione saranno seguiti in particolare gli studenti in difficoltà e
saranno corretti, anche individualmente, gli esercizi risolti a casa.
Le verifiche orali rispetteranno (compatibilmente con le linee programmatiche del
Dipartimento) il ritmo d’apprendimento dello studente con cui verranno concordati i contenuti
ed i tempi.
Si privilegerà il recupero in itinere, le pause didattiche e la didattica laboratoriale.
Qualora fosse necessario, saranno attivati corsi di recupero extracurricolari in date da
concordare con la scuola secondo i bisogni.
ATTIVITA PROGETTUALI ED EXTRACURRICULARi
1.
Le Olimpiadi della fisica
2.
EUSO
3.
Laboratorio di fisica del cittadino
4.
Laboratorio per gli esperimenti di Fisica
MODULO PLURIDISCIPLINARE
TRASCENDENZA, PENSIERO LAICO E AUTONOMIA DELLA RAGIONE
MODULO
COMPETENZA
UNITA’ D’APPRENDIMENTO
ABILITA’
PAGINE
MODULO
COMPETENZA
UNITA’ D’APPRENDIIMENTO
ABILITA’
PAGINE
MATEMATICA
LA GEOMETRIA ANALITICA
Dominare attivamente concetti e metodi della geometria analitica
LA CIRCONFERENZA: Eratostene ed il meridiano terrestre
L’ELLI““E: l’ellisse del giardi iere; l’or ita terrestre
Risolvere pro le i reali edia te l’uso di odelli ate ati i
Fare Esplorazioni di storia del pensiero matematico
257, 401, 430
FISICA
LA GRAVITAZIONE
Osservare ed identificare fenomeni
I modelli cosmologici geocentrico ed eliocentrico
Descrivere i moti dei corpi celesti e individuare la causa dei
comportamenti osservati.
Analizzare il moto dei satelliti e descrivere i vari tipi di orbite
Conoscere la storia del pensiero scientifico sulla gravitazione.
M178-179
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 112
DALLA PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO
Premessa
Al termine del percorso liceale lo studente deve aver appreso i concetti fondamentali
della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo la capacità di vagliare e
correlare
conoscenze
ed
informazioni
scientifiche,
recependole
criticamente
e
inquadrandole in un unico contesto.
Al termine del corso di studi gli allievi dovranno, quindi, aver acquisito una cultura
scientifica di base che permetta loro una visione critica ed organica della realtà
sperimentale.
In particolare, l’insegnamento della fisica nel primo biennio, attraverso l’acquisizione
delle metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, concorre alla
formazione della personalità dell’allievo. Si inizia a costruire il linguaggio della fisica
classica, abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere
problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato.
Finalità generali dell insegnamento della Fisica
Condurre lo studente all’esplorazione del mondo circostante per osservarne i fenomeni
e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività
umane come parte integrante della sua formazione globale.
Obiettivi specifici



osservare e identificare fenomeni
formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi
formalizzare un problema di fisica e applicare li strumenti matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione


fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale
comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in
cui vive


far acquisire capacità di organizzazione e valutazione del proprio lavoro, nonché
atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo
acquisire, sviluppare e consolidare un corpo organico di contenuti e metodi
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 113
finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura



acquisire e consolidare un linguaggio corretto e sintetico
acquisire e sviluppare la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali
abituare al rispetto dei fatti, al vaglio ed alla ricerca di un riscontro obiettivo
delle proprie ipotesi interpretative

potenziare l’acquisizione di una cultura scientifica che permetta una visione
critica ed organica della realtà sperimentale;

acquisire e sviluppare la conoscenza dei procedimenti caratteristici dell’indagine
scientifica, che si articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e
realizzazione degli esperimenti con concreta consapevolezza della particolare natura
dei metodi della fisica
In particolare, nell’insegnamento di una disciplina sperimentale come la Fisica, gli
obiettivi posti saranno anche di acquisizione di abilità caratteristiche della attività
sperimentali, quali:

acquisizione della capacità di riconoscere le variabili di un fenomeno e di separarle per
proporre un esperimento;

acquisizione della capacità di raccogliere dati sperimentali, di ordinarli in tabelle, di
tradurli nel grafico più opportuno e di elaborarli fino a trovare una relazione tra le variabili;



acquisizione della capacità di fare un’analisi critica dei risultati ottenuti;
acquisizione della capacità di leggere ed interpretare un grafico, di usare correttamente le
unità di misura del S. I., di fare stime ragionevoli, al di là delle misure vere e proprie.
acquisizione della capacità di risolvere situazioni problematiche.
Competenze specifiche disciplinari
Alla fine del primo biennio gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari
specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:


uso corretto del linguaggio fisico-matematico (Comunicare)

interpretare l informazione)

relazioni)

strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare)
saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi ( Acquisire e
saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collegamenti e
saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli
capacità di impostare e risolvere semplici problemi. (Risolvere problemi)
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 114

saper trarre semplici deduzioni teoriche confrontandoli con i dati sperimentali (Individuare
collegamenti e relazioni)


essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare)

saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare
l informazione)
saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio
(Generalizzare, astrarre, comunicare)
Alla fine del quinquennio gli allievi dovranno
possedere le
competenze disciplinari
specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:



padronanza degli aspetti teorici ed applicativi degli argomenti (Imparare a imparare)
possedere un linguaggio di tipo scientifico (Comunicare)
saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi
(Acquisire e interpretare l informazione)

inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie o
differenze, proprietà varianti ed invarianti (Analizzare, strutturare, generalizzare)

saper
correlare
le
grandezze
che
intervengono
in
un
fenomeno
(Individuare
collegamenti e relazioni)

saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e
degli strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare)


capacità di impostare e risolvere semplici problemi (Risolvere problemi)
saper trarre deduzioni teoriche confrontandole con i dati sperimentali ( Individuare
collegamenti e relazioni)


essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare)
saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare
l informazione)



proporre semplici esperimenti in laboratorio (Ideare, comunicare)
saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in
laboratorio (Generalizzare, astrarre, comunicare)
saper descrivere gli strumenti e le procedure utilizzate in laboratorio e aver sviluppato abilità
connesse con l’uso di tali strumenti (Progettare)
Indicazioni metodologiche e mezzi didattici
Per realizzare gli obiettivi programmati gli allievi verranno coinvolti soprattutto
in
attività di natura sperimentale, finalizzate alla lettura della realtà e alla acquisizione e al
potenziamento delle capacità di operare scelte consapevoli nei molteplici contesti,
individuali e collettivi della vita reale.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 115
L’attività di laboratorio, che sarà articolata sia mediante esperienze illustrative che
momenti di lavoro cooperativo, consentirà agli studenti di confrontarsi e acquisire
manualità operando con gli strumenti di misura; in particolare consentirà loro di
mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite cercando soluzioni sperimentali ai
problemi, avviandoli alla lettura critica della realtà.
L’attività di laboratorio è da ritenersi, quindi, fondamentale e non sostituibile per
l’educazione al saper fare .
Le metodologie che si attueranno saranno, oltre il lavoro di gruppo, l’insegnamento
individualizzato, le lezioni dialogate, il tutoring per allievi. Le strategie da adottare: il
problem solving ed il feedback.
I contenuti trattati mireranno a dare risalto ai concetti fondamentali attorno a cui si
aggregano i vari argomenti, avendo cura di predisporre un itinerario didattico che
metta in luce analogie e connessioni anche tra discipline diverse.
Per quanto riguarda i mezzi didattici, si farà uso del libro di testo, abituando gli allievi
al suo utilizzo non solo per la parte che riguarda gli esercizi, ma come riscontro alle
lezioni frontali, del laboratorio di Fisica, del materiale bibliografico
e dei sussidi
audiovisivi disponibili.
Anche l’utilizzazione degli strumenti di elaborazione (Word ed Excel o programmi di
simulazione), può essere inserita in momenti opportuni nell’attività didattica.
Attività di laboratorio
L’attività sperimentale effettuata nel laboratorio di Fisica è di fondamentale importanza
in quanto consentirà agli allievi di acquisire una conoscenza sempre più consapevole
della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborano in maniera
critica ogni esperimento eseguito. Lo studente potrà così fare esperienza, in forma
elementare nel primo biennio, ma comunque rigorosa, del metodo di indagine
specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici.
Le attività di laboratorio indicate nelle varie Unità di Apprendimento rappresentano
delle proposte didattiche che ogni docente può adattare al livello e agli obiettivi delle
proprie classi, tenendo anche conto dei differenti indirizzi presenti nel Liceo (corsi di
Ordinamento, opzione Scienze applicate e PNI).
Per quanto riguarda le esperienze (sia di tipo illustrativo, che di gruppo), si ritiene
opportuno effettuarne almeno una mensilmente, nei locali del Laboratorio di Fisica, a
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 116
scelta tra quelle proposte nella programmazione generale. I docenti potranno, inoltre,
utilizzare anche le risorse multimediali presenti nella piattaforma del libro in adozione.
Durante le riunioni dipartimentali sono state concordate delle esperienze di laboratorio
reputate di fondamentale importanza per l’apprendimento dei ragazzi. Nell’ambito della
libertà individuale di insegnamento, poi, ogni docente può integrare tali esperienze con
altre che si ritengano proficue per la classe di riferimento.
Verifica e valutazione
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento verranno utilizzate sia prove non
strutturate, quali esercizi, problemi, relazioni di laboratorio, sia prove semistrutturate e
strutturate. Le verifiche scritte saranno per ogni quadrimestre in numero non inferiore a
due per allievo. Le verifiche orali, individuali, saranno impostate non solo su un
congruo numero di interrogazioni sotto forma di colloquio, ma anche su interventi che
si inseriranno opportunamente nell’attività didattica. Ogni docente predisporrà le prove
in base alle linee della sua programmazione, ai contenuti, alle abilità e competenze da
verificare e alla fisionomia della classe. La valutazione analizzerà, oltre alle conoscenze,
anche le competenze e le capacità degli studenti. I criteri di valutazione sono alla base
di una griglia, articolata su più livelli, che consente la formulazione di un giudizio il più
possibile oggettivo, espresso sinteticamente in un voto in decimi.
Attività extracurriculari

EUSO

Olimpiadi di Fisica

Olimpiadi di Astronomia

Eventuale partecipazione ad altri giochi o gare individuali o di classe di specifico
interesse.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 117
Risultati generali di apprendimento (area scientifica, matematica e tecnologica)
SECONDO BIENNIO

Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre
ricerche ed approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi
superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali e di potersi aggiornare lungo l’intero arco
della propria vita.

Aver acquisito l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e ad
individuare possibili soluzioni.

Comprendere il linguaggio formale specifico della fisica, saper utilizzare le procedure
tipiche del pensiero scientifico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione fisica della realtà.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche padroneggiandone le procedure
ed i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

Essere in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di
approfondimento.
B – LIVELLO 2 (INTERMEDIO)
A - LIVELLO 1 (AVANZATO)
C – LIVELLO 3
(BASE)
Applica in modo critico le
Applica
conoscenze
in
scientifiche in situazioni di vita
conoscenze
situazioni di vita complesse. Sa
non complesse. Sa raccogliere,
situazioni
raccogliere,
elaborare
complesse.
scientifiche
elaborare
collegare
dati,
tabelle,
costruire
ricavare
leggi,
e
organizzare
grafici,
utilizzando
le
e
conoscenze
collegare
dati,
Applica,
se
guidato,
le
scientifiche
in
di
vita
non
organizzare tabelle, costruire
Sa raccogliere e collegare dati,
grafici,
organizzare tabelle e costruire
ricavare
utilizzando
anche
leggi,
strumenti
grafici, solo se guidato.
anche strumenti informatici. Sa
informatici. Sa convertire dati e
Sa stabilire rapporti di causa –
convertire dati e problemi da
problemi
effetto in una esperienza di
linguaggio
naturale a linguaggi formali.
naturale
a
da
linguaggio
linguaggi formali e viceversa o
Sa
da un linguaggio formale ad
un’espressione matematica la
un altro. Sa esprimere con
descrizione linguistica di un
un’espressione matematica la
fenomeno naturale. Identifica
descrizione linguistica di un
relazioni
fenomeno naturale. Identifica
con esperienze quotidiane e sa
relazioni
stabilire rapporti di causa –
tra
fenomeni
fisici
esprimere
tra
fenomeni
laboratorio, solo se guidato.
con
fisici
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 118
con esperienze quotidiane e sa
effetto
stabilire rapporti di causa –
laboratorio.
effetto
nell’ambito
grandezze
coinvolte
in
un’esperienza
di
delle
in
un
fenomeno, osservabile anche
in un’esperienza di laboratorio.
Programmazione Fisica classe terza
Quadro degli obiettivi di competenza
ASSE CULTURALE: SCIENTIFICO TECNOLOGICO (secondo biennio)

Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi complessi, anche di
uso corrente.

Gestire progetti
Riepilogo dei moduli
Num.
Titolo
Tempi
1
Le grandezze scalari e vettoriali
Settembre
2
Raccordo primo biennio – secondo biennio.
Settembre
Moti
3
Principio di composizione dei movimenti
Settembre – Ottobre
4
Dinamica
Ottobre – Novembre
5
Moto circolare e moto armonico
6
Lavoro ed energia
Gennaio
7
La quantità di moto e il momento angolare
Febbraio
8
La gravitazione
9
La teoria microscopica della materia
10
Il primo principio della termodinamica
11
Il secondo principio della termodinamica
Maggio
12
Entropia e disordine
Maggio
Novembre – Dicembre
Febbraio - Marzo
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 119
Aprile
Aprile - Maggio
Modulo 1: Le grandezze scalari e vettoriali
Prerequisiti
Teorema di Pitagora
Competenze
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico.
Confrontare grandezze scalari e vettoriali.
Abilità
Distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali. Eseguire la somma di vettori
con il metodo punto-coda e con il metodo del parallelogramma. Eseguire la
sottrazione tra due vettori, la moltiplicazione di un vettore per un numero, il
prodotto scalare e vettoriale di due vettori. Saper scomporre un vettore nelle
sue componenti cartesiane utilizzando i versori.
Conoscenze
Le caratteristiche di un vettore. La differenza tra grandezze scalari e vettoriali. Le operazioni di
somma, sottrazione moltiplicazione, la scomposizione e la proiezione di un vettore. Il prodotto
scalare e vettoriale, l’espressione in coordinate cartesiane dei vettori e delle operazioni sui
vettori.
Attività di laboratorio
Esperienze sui vettori.
Modulo 2: Raccordo primo biennio – secondo biennio. Moti
Prerequisiti
Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del
metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e
accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un
angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro
unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo
grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I.
Competenze
Interpretare grafici di moto ed effettuare derivazione e integrazione grafica. Utilizzare le leggi
dei moti. Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 120
grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse.
Abilità
Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato.
Saper rappresentare in grafici (spazio -tempo), (velocità - tempo) i diversi tipi di
moto osservati.
Saper interpretare grafici. Saper dedurre da grafici i diversi tipi di moto
osservati. Saper enunciare le leggi relative a spostamento, velocità e tempo
quando l’accelerazione è costante. Saper individuare le grandezze fisiche
necessarie per la descrizione del fenomeno osservato. Saper risolvere semplici
problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato.
Conoscenze
Concetti fondamentali per la descrizione del moto: punto materiale, traiettoria, legge oraria. Il
moto rettilineo uniforme; grafici. Il moto vario; velocità media e istantanea, accelerazione media
e istantanea; grafici. Il moto rettilineo uniformemente vario: la dipendenza velocità-tempo,
spazio- tempo, velocità-spazio; grafici. Moti uniformemente accelerati: moto di caduta di un
grave; moto di caduta di un corpo su un piano inclinato.
Attività di laboratorio
Moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato su rotaia.
Modulo 3: Principio di composizione dei movimenti
Prerequisiti
Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del
metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e
accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un
angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro
unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo
grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I.
Competenze
Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le
grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse.
Abilità
Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato.
Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del
fenomeno osservato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio
algebrico e grafico appropriato.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 121
Conoscenze
Principio di inerzia. Il principio di composizione dei movimenti.
Il moto parabolico.
Trasformazioni galileiane.
Modulo 4: Dinamica
Prerequisiti
Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare
uniforme Il moto parabolico. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di
moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori
sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I.
Competenze
Formulare
utilizzare
ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e
modelli
e
analogie.
Analizzare
fenomeni
fisici
e
applicazioni
tecnologiche, riuscendo a individuare
le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse.
Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il
Sistema Internazionale delle unità di misura.
Abilità
Essere in grado di definire i concetti di forza e di massa e di enunciare i principi
della dinamica. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non
inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Essere
in grado di applicare le proprietà vettoriali delle grandezze fisiche incontrate
allo studio dei fenomeni esaminati e risolvere esercizi e problemi. Essere in
grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le
forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni.
Conoscenze
La prima legge della dinamica. La seconda legge: la relazione fra forza e
accelerazione. Massa e peso di un corpo. Il principio di azione e reazione. La
seconda legge della dinamica e la forze di attrito. Applicazioni della seconda
legge della dinamica. Leggi della dinamica e sistemi di riferimento.
Attività di laboratorio
Verifica dei principi della dinamica su rotaia. Piano inclinato (liscio e scabro).
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 122
Modulo 5: Moto circolare e moto armonico
Prerequisiti
Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare
uniforme. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La
rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali.
Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I.
Competenze
Formulare
utilizzare
ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e
modelli
e
analogie.
Analizzare
fenomeni
fisici
e
applicazioni
tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a
proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il
linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura.
Abilità
Distinguere la forza centripeta e centrifuga apparente. Comprendere le
caratteristiche del moto armonico e del moto del pendolo.
Conoscenze
I moti curvilinei, velocità e accelerazioni. Il moto circolare uniforme: la
cinematica e la dinamica. Facoltativo: Cinematica del moto uniformemente
accelerato. Dinamica del moto uniformemente accelerato. Facoltativo: Moto
armonico. Velocità ed accelerazione nel moto armonico. Dinamica del moto
armonico: la forza elastica. Pendolo semplice. (da proporre in quarta classe)
Attività di laboratorio
Esperienze illustrative sulla forza centrifuga. Pendolo semplice.
Modulo 6: Lavoro ed energia
Prerequisiti
I diversi tipi di moto. Le forze. Scomposizione delle forze. Il momento di una forza e le
condizioni di equilibrio. Le leggi della dinamica e le loro applicazioni. La rappresentazione
vettoriale delle grandezze fisiche.
I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Utilizzare in
modo corretto le unità del S.I. Caduta libera.
Competenze
Calcolare il lavoro svolto o la potenza erogata. Distinguere tra forze conservative
e non conservative. Applicare il teorema dell’energia cinetica a situazioni
semplici. Descrivere trasformazioni di energia da una forma a un’altra. Applicare
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 123
il principio di conservazione dell’energia meccanica.
Abilità
Calcolare il lavoro fatto da una forza costante nei diversi casi di angolo tra
direzione della forza e direzione dello spostamento. Calcolare la potenza
impiegata. Ricavare l’energia cinetica di un corpo in relazione al lavoro svolto.
Determinare il lavoro svolto da forze dissipative. Calcolare la portata di una
conduttura.
Applicare
l’equazione
di
Bernoulli.
Teorema
di
Torricelli.
Comprendere l’effetto Venturi e le sue conseguenze. Calcolare la velocità limite.
Conoscenze
Lavoro. Potenza. Forze conservative e non conservative. Energia potenziale ed
energia conetica. Pendolo elastico. La conservazione dell’energia meccanica in
un pendolo. Caduta di un corpo in un mezzo viscoso.
Modulo 7“ La quantità di moto e il momento angolare
Prerequisiti
Lavoro ed energia cinetica. L’energia potenziale. L’attrito. Moto circolare uniforme. Moto
rotatorio.
Competenze
Distinguere tra forze conservative e non conservative. Utilizzare nell’analisi di un
sistema fisico la conservazione della quantità di moto totale e del momento
angolare totale.
Abilità
Calcolare la quantità di moto di un corpo e l’impulso di una forza. Applicare la
legge di conservazione della quantità di moto. Comprendere la distinzione tra
urti elastici e anelastici. Analizzare casi di urti lungo una retta di urti obliqui.
Individuare la posizione del centro di massa di un sistema fisico. Applicare la
conservazione del momento angolare a un sistema fisico. Determinare il
momento d’inerzia di un corpo rigido e utilizzarlo nello studio dei moti rotatori.
Conoscenze
La relazione tra quantità di moto e impulso di una forza. La legge di
conservazione della quantità di moto per un sistema isolato. Urti elastici e
anelastici su una retta e nel piano. Il centro di massa e le sue proprietà. I
momenti di inerzia per corpi rigidi in rotazione. Il moto di un corpo che rotola.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 124
La conservazione e la variazione del momento angolare, la sua relazione col
momento torcente delle forze esterne. Il momento d’inerzia e la rotazione.
Modulo 8: La gravitazione
Prerequisiti
Equazioni del moto circolare uniforme. Forza centripeta e moto circolare. Principi della dinamica.
Moto parabolico. Principi di conservazione. Definizione di ellisse.
Competenze
Formulare
utilizzare
ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e
modelli
e
analogie.
Analizzare
fenomeni
fisici
e
applicazioni
tecnologiche, riuscendo a individuare
le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse.
Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI
delle unità di misura.
Abilità
Applicare i principi della dinamica e la legge di gravitazione universale allo
studio del moto dei pianeti e dei satelliti nel caso di orbite circolari. Applicare il
principio di conservazione dell’energia.
Conoscenze
Modelli geocentrici ed eliocentrici. La rivoluzione copernicana. Tycho Brahe. Le
leggi di Keplero. La legge di gravitazione universale. Applicazioni della legge di
gravitazione universale. Il campo gravitazionale.
Modulo 9: La teoria microscopica della materia
Prerequisiti
Moduli precedenti. Leggi di conservazione della quantità di moto e dell’energia meccanica.
Energia cinetica di traslazione e di rotazione dei corpi rigidi.
Competenze
Riuscire a stabilire delle connessioni tra il comportamento microscopico dei gas
e le loro proprietà macroscopiche. Determinare la temperatura di un gas nota la
sua velocità quadratica media. Applicare la relazione tra pressione e velocità
quadratica media.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 125
Abilità
Comprendere la spiegazione del moto browniano. Analizzare il comportamento
di un gas dal punto di vista microscopico. Calcolare la pressione di un gas
perfetto. Comprendere la relazione tra temperatura ed energia cinetica delle
molecole di un gas. Calcolare la velocità quadratica media delle molecole e
analizzare la distribuzione delle velocità. Comprendere il significato di energia
interna per un gas. Confrontare gas, liquidi, solidi dal punto di vista dell’energia
interna.
Conoscenze
Il moto browniano. Il modello microscopico del gas perfetto. Pressione e
temperatura di
un
gas dal
punto
di
vista microscopico. Teorema di
equipartizione dell’energia. La velocità delle molecole e la distribuzione di
Maxwell. L’energia interna del gas perfetto. L’energia interna nei solidi, liquidi,
gas.
Modulo 10: Il primo principio della termodinamica
Prerequisiti
Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei
fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo
precedente.
Competenze
Classificare le principali trasformazioni termodinamiche e le relative applicazioni.
Applicare il primo principio all’analisi delle trasformazioni termodinamiche.
Abilità
Comprendere le caratteristiche di un sistema termodinamico. Distinguere le
trasformazioni reali e quelle ideali. Riconoscere i diversi tipi di trasformazione
termodinamica e le loro rappresentazioni grafiche. Calcolare il lavoro svolto in
alcune trasformazioni termodinamiche. Applicare il primo principio della
termodinamica
nelle
trasformazioni
isoterme,
isocore,isobare,adiabatiche,
cicliche. Calcolare il calore specifico di un gas.
Conoscenze
Concetto di sistema termodinamico. L’energia interna di un sistema fisico. Il
principio zero della termodinamica. Le trasformazioni termodinamiche. Il lavoro
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 126
termodinamico.
Enunciato
del
primo
principio
della
termodinamica.
Le
applicazioni del primo principio alle varie trasformazioni termodinamiche. I
calori specifici del gas perfetto. L’equazione delle trasformazioni adiabatiche.
Modulo 11: Il secondo principio della termodinamica
Prerequisiti
Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei
fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo
precedente.
Competenze
Determinare il rendimento di una macchina termica e confrontarlo con il
rendimento di una macchina di Carnot che operi fra le stesse temperature.
Abilità
Comprendere e confrontare i diversi enunciati del secondo principio della termodinamica e
riconoscerne l’equivalenza. Distinguere le trasformazioni reversibili e irreversibili. Comprendere il
funzionamento della macchina di Carnot. Calcolare il rendimento di una macchina termica.
Comprendere il funzionamento di un motore a scoppio. Calcolare le prestazioni delle macchine
frigorifere.
Conoscenze
Il funzionamento delle macchine termiche. Enunciati di lord Kelvin e di Rudolf
Clausius del secondo principio della termodinamica. Il rendimento delle
macchine termiche. Trasformazioni reversibili e irreversibili. Il teorema e il ciclo
di Carnot. La macchina di Carnot ed il suo rendimento. I cicli termodinamici in
un motore di automobile. Il frigorifero come macchina termica.
Attività di laboratorio“ I motori
Modulo 12: Entropia e disordine
Prerequisiti
Concetto di probabilità. Modulo precedente.
Competenze
Determinare la variazione di entropia in particolari trasformazioni.
Abilità
Applicare la disuguaglianza di Clausius nello studio delle macchine termiche.
Calcolare le variazioni di entropia nelle trasformazioni termiche. Comprendere la
relazione tra probabilità ed entropia. Determinare il numero di microstati di un
sistema. Utilizzare l’equazione di Boltzmann per il calcolo dell’entropia.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 127
Conoscenze
La disuguaglianza di Clausius.La definizione di entropia. L’entropia nei sistemi
isolati e non isolati. L’enunciato del secondo principio della termodinamica
tramite
l’entropia.
Interpretazione
microscopica
del
secondo
principio.
L’equazione di Boltzmann per l’entropia. Il terzo principio della termodinamica.
Reggio Calabria, 31 ottobre 2013
Docente Prof.ssa Santa Piccolo
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
Docente: Curatola M.
Modulo 1
Geometria Descrittiva Prospettiva Periodo
odulo aperto tutto l’a
o
PROGRAMMAZIO
NE DIDATTICA
DISEGNO E
STORIA DELL'ARTE
Materiali
Modulo 1
PROGRAMMAZIO Geometria
NE DIDATTICA
Descrittiva
DISEGNO E
Prospettiva
STORIA DELL'ARTE
Modulo 1
PROGRAMMAZIO
NE DIDATTICA
DISEGNO E
Geometria
STORIA DELL'ARTE Descrittiva
Prospettiva
Modulo 1
Verifiche
Ore docenza
Valutazione
Periodo modulo Libro di testo
Elaborati svolti 1
ape to tutto l a o Foglio da disegno in classe
Strumenti tecnici
1
1
Periodo modulo
ape to tutto l a o
Geometria Descrittiva Prospettiva
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 128
Periodo
modulo
aperto tutto
la o
PROGRAMMAZIO
NE DIDATTICA
DISEGNO E
STORIA DELL'ARTE
Modulo 1
Unità
Didattica 3.
Geometria
Descrittiva
Prospettiva
Periodo
modulo
aperto tutto
la o
Geometria
Descrittiva
Prospettiva
Periodo
modulo
aperto tutto
la o
Unità
Didattica
Modulo
1
3
12
24
4
8
PROGRAMMAZIO
NE DIDATTICA
DISEGNO E
STORIA DELL'ARTE
Modulo 1
PROGRAMMAZIO
NE DIDATTICA
DISEGNO E
STORIA DELL'ARTE
Modulo 1 Pe iodo
odulo ape to tutto l a
o
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 129
U. D . 1 Prospettiva Accidentale
Obiettivi
Conoscere le metodiche di rappresentazione grafico spaziale
Contenuti
Elementi necessari per eseguire la prospettiva lineare. Enti geometrici necessari per eseguire la prospettiva lineare
posizio i dell osse vato e, altezze della li ea d o izzo te, e ite i d adotta e. Metodo dei pu ti isu ato i.
U. D. 2 Prospettiva Accidentale di figure Piane
Obiettivi
Co os e e le
etodi he di app ese tazio e t a ite l appli azio e alle figu e pia e
Contenuti
Prospettiva di figure piane: quadrato- Rettangolo- esagono- ottagono- cerchio
Prospettiva di composizione decorative.
U. D. 3 Prospettiva di solidi
Obiettivi
Co os e e le
etodi he di app ese tazio e t a ite l appli azio e ai solidi.
Contenuti
Prospettiva accidentale del cubo, parallelepipedo, piramide quadrangolare, piramide e prisma esagonale,
piramide e prisma ottagonale, cilindro, cono.
Prospettiva di solidi accostati e sovrapposti.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 130
Periodo
Modulo 2 Arte Romanica
Prerequisiti
Obiettivi di
apprendimento
Conoscitivi
Conoscere le
caratteristiche
fondamentali del
periodo
Operativi
Operare
confronti tra
opere di diversa
collocazione
geografica
Comportamentali
Analizzare
u ope a d a te
individuando gli
elementi
costitutivi del
linguaggio visivo.
1 Conoscenza dell a te Paleo istia a e Biza ti a
2 A uisizio e del Be e Cultu ale o e testi o ia za
civiltà
Contenuti
Metodologie
Materiali
Unità didattica 1
Arte Romanica
ell Italia
Settentrionale
Lezione frontale
rappresentazione
grafica di opere
studiate
Visite guidate
Unità didattica 2
Arte Romanica
ell Italia Centrale
Ore docenza
Verifiche
Valutazione
Libro di testo
Interrogazione
2
Materiale fornito orale e/o Prove
dal docente
strutturate
Sussidi audio
visivi
2
Unità didattica 3
Il Romanico
ell Italia
Meridionale
1
Totale ore docenza del modulo
Unità
Unità
Unità
Didattica 1
Didattica 2
Didattica 3.
Lezioni
Laboratori
Lavoro di gruppo
Studio personale
Attività pratiche
Prove/verifiche
ate iale ave te valo e di
2
2
2
1
2
1
1
2
1
1
Totale ore / allievo del Modulo
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 131
Unità
Didattica
5
Modulo
5
6
3
1
15
U.D. 1 Arte Ro a ica ell’Italia “ette trio ale
Obiettivi
Co os e e le te i he ost uttive dell A hitettu a ‘o a i a e i
Settentrionale
o u e ti più i po ta ti dell Italia
Contenuti
Basili a di “a t A
Michele a Pavia.
ogio a Milano, Basilica di San Marco a Venezia, Il Domo di Modena, Basilica di San
U. D. 2 Il Ro a ico ell’Italia Ce trale
Obiettivi
Co os e e le te i he ost uttive dell A hitettu a ‘o a i a e i
Centrale
o u e ti più i po ta ti dell Italia
Contenuti
Battistero di San Giovanni – Firenze, Campo dei Miracoli Pisa.
U. D. 3 Il Ro a ico ell’Italia Meridio ale
Obiettivi
Co os e e le te i he ost uttive dell A hitettu a ‘o a i a e i
Meridionale
o u e ti più i po ta ti dell Italia
Contenuti
Il Duomo di Monreale Palermo La Cattedrale di Gerace, La Cattolica di Stilo, Il Duomo di San Nicola Bari
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 132
Modulo 3 ARTE GOTICA
Prerequisiti
Obiettivi di
apprendimento
Conoscitivi
Conoscere le
caratteristiche
fondamentali del
periodo
Operativi
Operare
confronti tra
opere e artisti di
uguale
collocazione
storica
Comportamentali
Analizzare
u ope a d a te
consolidando i
concetti chiave
attraverso la
lettu a della
stessa opera per
arrivare
all auto e he
l ha eata.
Periodo
1 Co os e za dell A te ‘o a i a
2A uisizio e del Be e Cultu ale
civiltà
Contenuti
Metodologie
Unità didattica 1
La civiltà gotica
o e testimonianza materiale avente valore di
Lezione frontale
rappresentazione
grafica di opere
studiate
Visite guidate
Unità didattica 2
Il Gotico in Italia
Ore docenza
Verifiche
Valutazione
Libro di testo
Questionario
1
Materiale fornito interrogazione
dal docente
orale
Sussidi audio
visivi
1
Materiali
Unità didattica 3
Il Gotico in Francia
1
Unità didattica 4
La pittura del
trecento
1
Totale ore docenza del modulo
Unità
Unità
Unità
Didattica 1
Didattica 2
Didattica 3.
Lezioni
Laboratori
Lavoro di gruppo
Studio personale
Attività pratiche
Prove/verifiche
Unità
Didattica 4
4
Modulo
1
1
1
1
4
1
2
1
1
1
4
2
1
11
1
Totale ore / allievo del Modulo
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 133
U.D. 1 La civiltà Gotica
Obiettivi
“ape e i se i e il fe o e o dell a te goti a el pa o a a sto i o, so iale e eligioso di uel pe iodo.
I dividua e le ovita po tate el siste a ost uttivo goti o e fa e le diffe e ze o il siste a
costruttivo Romanico
Contenuti
Caratteristiche essenziali della pittura, scultura e architettura
U. D. 2 Il Gotico In Italia
Obiettivi
Conoscere le più importanti architetture Gotiche Italiane
Contenuti
Basilica di San. Francesco – Assisi
Basilica di Santa Maria del Fiore Firenze
Il Duomo di Milano, Il Duomo di Orvieto
U. D. 3 Il Gotico in Francia
Obiettivi
Co os e e le p i ipali diffe e ze t a l a hitettu a eligiosa del goti o d olt alpe e uella italia a.
Contenuti
Cattedrale di Notre- Dame Parigi Cattedrale di Amiens
U. D. 4 La pittura del Trecento
Obiettivi
Co os e e l A tista he ha ivoluzio ato la pittu a
Contenuti
Giotto Gli affreschi della Basilica di San Francesco ad Assisi La cappella degli Scrovegni a Padova
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 134
Modulo 4
Periodo
Il Primo Rinascimento
Prerequisiti
1 Conoscere i tratti essenziali della pittura, scultura e architettura gotica.
2 Co os e e i t atti esse ziali dello sviluppo del goti o ell a te italia a del p i o
Quattrocento.
3 A uisizio e del Be e Cultu ale o e testi o ia za ate iale ave te valo e
di civiltà
Ore docenza
Obiettivi di
Contenuti
Metodologie
Materiali
Verifiche
apprendimento
Valutazione
Unità didattica 1 Lezione frontale Libro di testo
Interrogazione
1
Conoscitivi
Il Primo
Visite guidate
Sussidi
Orale e/o
Conoscenza del
Rinascimento
Riproduzione
audiovisivi
prove
periodo storico e delle
grafica di opere
strutturate
relative manifestazioni
d a te
artistiche
Unità didattica 2
1
Operativi
Brunelleschi
Operare confronti tra Donatello
opere e artisti di
Masaccio
uguale collocazione
Unità didattica 3
1
storica
Antonello da
Comportamenti
Messina
A alizza e u ope a
Piero della
d a te i dividua do le Francesca
interconnessioni
Botticelli
Unità didattica 4
1
Pittura
fiamminga
Lezioni
Laboratori
Lavoro di gruppo
Studio personale
Attività pratiche
Prove/Verifica
Unità didattica 5
Alberti
1
Totale ore docenza del modulo
“ti a/valutazio e del a i o totale di lavo o i hiesto all allievo i o e
Unità
Unità
Unità
Unità
Unità
didattica 1
didattica 2
didattica 3
didattica.4
Didattica 5
1
1
1
1
1
5
1
1
1
1
totale ore/allievo del modulo
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 135
1
1
2
Modulo
5
5
2
1
13
U.D. 1 Il Primo Rinascimento
Obiettivi
Conoscere il concetto di Rinascimento e il rapporto tra gli avvenimenti storici che mutano la realtà sociale, la
cultura, la committenza, la politica, e la ricerca artistica nella prima metà del XV secolo
Contenuti
Caratteristiche del periodo.
U.D. 2 Brunelleschi-Donatello-Masaccio
Obiettivi
Conoscenza degli artisti e delle loro opere
Contenuti:
Cupola di Santa Maria del Fiore; Cappella Pazzi.
S.Giorgio; David; Banchetto di Erode.
Trinità; affreschi della Cappella Brancacci
U.D. 3 Antonello da Messina-Piero della Francesca-Botticelli
Obiettivi
Conoscenza degli artisti e delle loro opere:
Contenuti
San Sebastiano
La flagellazione di Cristo
La Primavera
U.D. 4 Pittura fiamminga
Obiettivi
Conoscenza degli artisti e delle loro opere
Contenuti
Jan Van Eyck: I coniugi Arnolfini
U.D. 5 Leon Battista Alberti
Obiettivi
Co os e za dell a tista e delle sue ope e
Contenuti
Santa Maria Novella Firenze, Palazzo Rucellai Firenze, “a t A d ea a Mantova
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 136
Anno Scolastico: 2012 - 2013
Docente: Prof.ssa Maria Serranò
DISCIPLINA :Scienze motorie e sportive
CLASSE : 3^O
Programmazione didattica
La disciplina “scienze motorie e sportive” concorre assieme a tutte le altre, alla “formazione
dell’uomo e del cittadino”, all’inserimento attivo, quindi, del soggetto nella realtà sociale con la
quale dovrà interagire nella piena consapevolezza delle proprie capacità e del proprio ruolo.
Il perseguimento di queste finalità sarà favorito dalle peculiarità del rapporto che si instaura tra
l’insegnante e gli allievi, grazie alla vastissima gamma di sollecitazioni che la stessa disciplina
consente nei confronti di tutte le aree comportamentali (affettiva, cognitiva, sociale e,naturalmente,
psicomotoria).
Per quanto riguarda gli obiettivi generali della disciplina, ci si prefiggerà di perseguire:

in termini di competenze, l’acquisizione di abitudini permanenti di vita civile e partecipata e
di stili di vita miranti alla difesa della salute, alla consuetudine alla lealtà ed al civismo;

in riferimento alle capacità, quelle di saper svolgere compiti motori specifici ed assumere
ruoli diversi nel rispetto di regole e schemi prefissati, finalizzando le proprie azioni al
raggiungimento di uno scopo individuale e/o collettivo

in termini di conoscenze, la promozione di una vasta cultura generale, attraverso
l’approfondimento dei principi e dei contenuti della disciplina sul piano teorico ed applicativo.
Per ciò che concerne la metodologia d’insegnamento, la scelta del metodo avverrà in relazione al
momento didattico, agli allievi ed alla motivazione espressa dal gruppo, ma implicherà, in ogni
caso, il passaggio all’elemento didattico successivo solo dopo che ognuno si sarà impossessato
del precedente, più semplice e propedeutico; si terrà naturalmente conto dei livelli di partenza e
della necessità di perseguire gli “obiettivi minimi”; ove necessario, saranno inoltre predisposti
percorsi variati e metodologie individualizzate.
Nell’arco dell’anno scolastico, la programmazione sarà poi suddivisa per moduli, obiettivi intermedi
e settori di contenuto, come di seguito meglio specificato.
Periodo
Settembreottobrenovembre
Modulo/
Unità didattiche
Obiettivi specifici
Conoscenze-competenze
capacità
Metodologie
e supporti
didattici
Criteri e
strumenti di
valutazione
Pratica sportiva: pallavolo,
tennis-tavolo e pallacanestro
-Acquisire
sempre
maggiore consapevolezza
delle proprie potenzialità
Esercitazioni
polivalenti in
condizioni
spaziotemporali
variate
Osservazioni e
test d’ingresso
Tecnica, tattica e didattica
dei fondamentali individuali e
di squadra della pallavolo
Approfondimento dei
regolamenti federali e
dell’arbitraggio di una delle
specialità sportive praticate
-Promuovere la capacità di
finalizzare le proprie azioni
al raggiungimento di uno
scopo
individuale
e/o
collettivo
-Possedere informazioni sulle
norme
essenziali
di
comportamento ai fini della
prevenzione degli infortuni nel
tempo libero e nella pratica
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 137
Lezione frontale
Piccoli attrezzi
Verbalizzazioni
collettive
Test motori
sportiva
Giochi di squadra sulla
pallavolo ed il basket
DicembreGennaio
FebbraioMarzoAprile
Anatomia,
fisiologia
e
“adattamenti
funzionali”
prodotti
dalla
pratica
sportiva, agonistica e non,
sull’ apparato respiratorio.
-Acquisire sane abitudini per il
mantenimento del benessere
psico-fisico
Pratica sportiva: tennistavolo
Attività
ludico-motorie
individuali e collettive con
particolare riferimento al
calcio a cinque : didattica dei
fondamentali
Pratica sportiva e giochi di
squadra.
MaggioGiugno
-Saper valutare il proprio stato
di efficienza fisica, saperlo
mantenere e migliorare
Attività
ludico-motorie
individuali e collettive con
particolare riferimento al
basket
:
didattica
dei
fondamentali individuali e di
squadra
Esercitazioni
pratiche
Insegnamento
per problemi
Discussione
collettiva
Prove
semistrutturate
Atlante
anatomico
Percorsi misti
-Saper valutare le proprie
capacità neuromuscolari
Esercitazioni
variate
Verbalizzazioni
individuali
-Prendere
coscienza
dei
benefici portati dall’attività
fisica
Problem solving
Prove di
arbitraggio
Sussidi
audiovisivi
Circuiti motori
-Appropriarsi di conoscenze
sugli adattamenti
all'esercizio fisico dell’
apparato respiratorio
- Consolidare abitudini
permanenti di vita civile e
partecipata, grazie all’impegno
nel rispetto e accettazione di
regole ed all’assunzione di
ruoli e compiti all’interno del
gruppo
-Sviluppare
una
socializzazione consapevole e
l’espressione della personalità
Tavole
anatomiche
Lezione pratica
con
metodo
globale-analiticoglobale
-Affinare le capacità logicointuitive
Attrezzi specifici
-Saper concettualizzare
nozioni teoriche
Lezione
interattiva
le
-Favorire la scoperta di
attitudini personali e capacità
di autovalutazione
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 138
Simulazioni di
gare
Verbalizzazioni
collettive e test
IL DOCENTE
Reggio Calabria, ottobre 2013
Maria Serranò
Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE
INDICATORI Voto
DI
(10)
PREPARAZIO
NE
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
2
Conoscenze
Nessuna – Rifiuta la
Abilità
Nessuna – Rifiuta la verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica
Conoscenze gravemente
Non riesce ad analizzare; non
Non riesce ad applicare le
errate e lacunose;
risponde alle richieste
minime conoscenze, anche se
verifica
3
espressione sconnessa
INSUFFICIENTE
4
5
SUFFICIENTE
Competenze
6
guidato
Conoscenze
Compie analisi lacunose e
Applica le conoscenze minime
frammentarie, con errori
sintesi incoerenti
solo se guidato, ma con errori
Conoscenze mediocri ed
Compie qualche errore; analisi
Applica le conoscenze minime,
espressione difficoltosa
e sintesi parziali
ma con errori lievi
Conoscenze di base;
Compie analisi
Applica autonomamente le
esposizione semplice, ma
complessivamente corrette e
conoscenze minime
corretta
riesce a gestire semplici
situazioni
DICRETO
7
BUONA
8
Conoscenze pertinenti;
Sa interpretare il testo e
Applica autonomamente le
esposizione corretta
ridefinire un concetto, gestendo
conoscenze anche a problemi
autonomamente situazioni
più complessi, ma con
nuove
imperfezioni
Conoscenze complete,
Coglie le implicazioni; individua
Applica autonomamente le
con approfondimenti
autonomamente correlazioni;
conoscenze, anche a problemi
autonomi; esposizione
rielabora correttamente e in
più complessi, in modo corretto
corretta con proprietà
modo personale
linguistica
OTTIMA
9
10
Conoscenze complete con Coglie le implicazioni; compie
Applica e mette in relazione le
approfondimenti
correlazioni esatte e analisi
conoscenze in modo autonomo
autonomi; esposizione
approfondite; rielabora
e corretto, anche a problemi
fluida con utilizzo del
correttamente in modo
nuovi e complessi.
linguaggio specifico
completo, autonomo e critico
Conoscenze complete,
Sa rielaborare correttamente e
ampie ed approfondite;
approfondire in modo critico ed modo autonomo e corretto per
esposizione fluida con
originale.
Argomenta le conoscenze in
risolvere problemi nuovi e
utilizzo di un lessico ricco
complessi; trova da solo
ed appropriato
soluzioni originali ed efficaci.
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 139
PROGRAMMAZIONE 3O – Pag. 140
Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE
INDICATORI DI
PREPARAZIONE
Voto
(10)
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
2
Conoscenze
Nessuna – Rifiuta la
Abilità
Nessuna – Rifiuta la verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica
Conoscenze gravemente
Non riesce ad analizzare; non
Non riesce ad applicare le
errate e lacunose;
risponde alle richieste
minime conoscenze, anche se
verifica
3
espressione sconnessa
INSUFFICIENTE
4
5
SUFFICIENTE
Competenze
6
guidato
Conoscenze
Compie analisi lacunose e
Applica le conoscenze minime
frammentarie, con errori
sintesi incoerenti
solo se guidato, ma con errori
Conoscenze mediocri ed
Compie qualche errore; analisi
Applica le conoscenze minime,
espressione difficoltosa
e sintesi parziali
ma con errori lievi
Conoscenze di base;
Compie analisi
Applica autonomamente le
esposizione semplice, ma
complessivamente corrette e
conoscenze minime
corretta
riesce a gestire semplici
situazioni
DICRETO
7
BUONA
8
Conoscenze pertinenti;
Sa interpretare il testo e
Applica autonomamente le
esposizione corretta
ridefinire un concetto, gestendo
conoscenze anche a problemi
autonomamente situazioni
più complessi, ma con
nuove
imperfezioni
Conoscenze complete,
Coglie le implicazioni; individua
Applica autonomamente le
con approfondimenti
autonomamente correlazioni;
conoscenze, anche a problemi
autonomi; esposizione
rielabora correttamente e in
più complessi, in modo corretto
corretta con proprietà
modo personale
linguistica
OTTIMA
9
10
Conoscenze complete con Coglie le implicazioni; compie
Applica e mette in relazione le
approfondimenti
correlazioni esatte e analisi
conoscenze in modo
autonomi; esposizione
approfondite; rielabora
autonomo e corretto, anche a
fluida con utilizzo del
correttamente in modo
problemi nuovi e complessi.
linguaggio specifico
completo, autonomo e critico
Conoscenze complete,
Sa rielaborare correttamente e
ampie ed approfondite;
approfondire in modo critico ed modo autonomo e corretto per
esposizione fluida con
originale.
Argomenta le conoscenze in
risolvere problemi nuovi e
utilizzo di un lessico ricco
complessi; trova da solo
ed appropriato
soluzioni originali ed efficaci.
LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI”
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – ITALIANO
ALUNNO ___________________
Cognome
CONOSCENZE
LINGUISTICHE
Uso della
punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi,
lessico
ABILITÀ
Aderenza
e pertinenza
alla consegna
ABILITÀ
Efficacia
argomentativa
Comprensione,
sviluppo e rispetto
dei vincoli del
genere testuale
Capacità di
sviluppare con
coesione e
coerenza le proprie
argomentazioni
Si esprime
in
modo:
Comprende
e
Sviluppa
in modo
Argomenta
in
modo:
Originalità
e
creatività
Capacità di
elaborare in modo
originale
e creativo
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
Scorretto
(Gravemente
insufficiente)
0,6
Elabora
in
modo:
Impreciso
(Insufficiente)
0,9
1,2
Scorretto
(Gravemente
insufficiente)
Inadeguato
(Insufficiente)
0,4
0,6
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
Scorretto
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
0,2
Anno scolastico 2103 - 2014
CLASSE ____________________________
Inadeguato
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
0,4
COMPETENZE
___________________
Nome
BIENNIO
Corretto
Preciso
Appropriato
(Mediocre)
Sostanzialmente
corretto
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
Appropriato
ed efficace
(Eccellente)
1,5
1,8
2,1
2,4
2,7
3
Esauriente
(Ottimo)
Appropriato
ed efficace
Superficiale
Essenziale
Corretto
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
Pertinente e
corretto
(Buono)
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Poco
coerente
Schematico
Adeguato
Chiaro
Chiaro ed
ordinato
Ricco
Ricco ed
articolato
(Gravemente
insufficiente)
(Insufficiente)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
(Eccellente)
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Critico ed
originale
(Eccellente)
Scorretto
Inadeguato
Parziale
Essenziale
Personale
Valido
Critico
(Gravemente
insufficiente)
(Insufficiente)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
(Eccellente)
Parziale
Sintetico
Corretto
Preciso
Approfondito
Esauriente
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
(Eccellente)
1
COMPETENZE NELLA PRODUZIONE
ANALISI DEL
TESTO
SAGGIO BREVE
ARTICOLO DI
GIORNALE
TESTI D’USO
TEMA GENERALE
Capacità di analisi
e
d’interpretazione
Capacità di
utilizzo dei
documenti con
individuazione dei
nodi concettuali e
rielaborazione
Capacità di
utilizzare le
strutture vincolate
delle tipologie
testuali
FIRMA DEL DOCENTE
Analizza
in
modo:
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
(Scarso)
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Scorretto
Inadeguato
e/o
incompleto
Parziale
Sintetico
Corretto
Preciso
Approfondito
Esauriente
Rielabora
in
modo:
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
(Scarso)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
(Eccellente)
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Scorretto
Inadeguato
e/o
incompleto
Parziale
Sintetico
Corretto
Preciso
Approfondito
Esauriente
Utilizza
in
modo:
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
(Scarso)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
(Eccellente)
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
0,4
Scorretto
(Gravemente
insufficiente)
Inadeguato
e/o
incompleto
(Insufficiente)
(Gravemente
insufficiente)
(Insufficiente)
(Gravemente
insufficiente)
(Insufficiente)
0,6
DATA
0,8
VOTO
Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio:
( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ;
5,9 → 6 )
GS
LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI”
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – ITALIANO
ALUNNO ___________________
Cognome
CONOSCENZE
LINGUISTICHE
Uso della
punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi,
lessico
ABILITÀ
Aderenza
e pertinenza
alla consegna
Comprensione,
sviluppo e rispetto
dei vincoli del
genere testuale
Capacità di
sviluppare con
coesione e
coerenza le
proprie
argomentazioni
ABILITÀ
Efficacia
argomentativa
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
Si esprime
in
modo:
Comprende
e
Sviluppa
in modo
Argomenta
in
modo:
Scorretto
(Gravemente
insufficiente)
Anno scolastico 2103 - 2014
CLASSE ____________________________
Inadeguato
Impreciso
Corretto
Preciso
Appropriato
(Mediocre)
Sostanzialmente
corretto
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
Appropriato
ed efficace
(Eccellente)
(Insufficiente)
1,8
2,1
2,4
2,7
3
Esauriente
(Ottimo)
Appropriato
ed efficace
0,6
0,9
1,2
1,5
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
Scorretto
(Gravemente
insufficiente)
Inadeguato
(Insufficiente)
Superficiale
Essenziale
Corretto
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
Pertinente e
corretto
(Buono)
1,4
1,6
1,8
2
(Eccellente)
0,4
0,6
0,8
1
1,2
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
Scorretto
Poco
coerente
Schematico
Adeguato
Chiaro
Chiaro ed
ordinato
Ricco
Ricco ed
articolato
(Gravemente
insufficiente)
(Insufficiente)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
(Eccellente)
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Critico ed
originale
0,4
COMPETENZE
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
Scorretto
Inadeguato
Parziale
Essenziale
Personale
Valido
Critico
(Gravemente
insufficiente)
(Insufficiente)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
(Eccellente)
Scorretto
Parziale
Sintetico
Corretto
Preciso
Approfondito
Esauriente
Analizza
in
modo:
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
(Scarso)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
(Eccellente)
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Scorretto
Inadeguato
e/o
incompleto
Parziale
Sintetico
Corretto
Preciso
Approfondito
Esauriente
Rielabora
in
modo:
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
(Scarso)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
(Eccellente)
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Scorretto
Inadeguato
e/o
incompleto
Parziale
Sintetico
Corretto
Preciso
Approfondito
Esauriente
Utilizza
in
modo:
Nullo o
totalmente
scorretto/ o
plagio
(Scarso)
(Mediocre)
(Sufficiente)
(Discreto)
(Buono)
(Ottimo)
(Eccellente)
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Elabora
in
modo:
Capacità di
elaborare in modo
originale
e creativo
Originalità
e
creatività
___________________
Nome
TRIENNIO
1
COMPETENZE NELLA PRODUZIONE
ANALISI DEL
TESTO
Capacità di analisi
e
d’interpretazione
Capacità di
utilizzo dei
documenti con
individuazione dei
nodi concettuali e
rielaborazione
SAGGIO BREVE
ARTICOLO DI
GIORNALE
TESTI D’USO
TEMA GENERALE
Capacità di
utilizzare le
strutture vincolate
delle tipologie
testuali
(Gravemente
insufficiente)
Inadeguato
e/o
incompleto
(Insufficiente)
(Gravemente
insufficiente)
(Insufficiente)
(Gravemente
insufficiente)
(Insufficiente)
0,4
0,6
0,8
DATA
FIRMA DEL DOCENTE
VOTO
Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio:
( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ;
5,9 → 6 )
GS
Decimi
Quindicesimi
2
2
2,5
3
3
4
3,5
5
4
6
4,5
7
5
8
5,5
9
6
10
6,5
11
7
12
8
13
9
14
10
15
Liceo Scientifico Statale “Leonardo Da Vinci” – Reggio Calabria - Anno scolastico 2013/2014
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI LATINO
ALUNNO_____________________________
CLASSE __________
DATA _______
INDICATORI
CONOSCENZE
Riconoscere le
strutture
morfosintattiche
CONOSCENZE
Conoscenza
dell’autore indicato
e/o delle sue
caratteristiche
stilistiche
ABILITA’
Capacità di sviluppare
con coerenza le
proprie
argomentazioni
COMPETENZE
Contestualizzazione
e/o
analisi del testo
Punti
Traduzione
quasi completa
e /o
sufficientemente
corretta pur con
lievi
incongruenze
Complessivamente
corretta
Abbastanza
articolata, vicina al
testo originale
Efficace
Accurata scelta
lessicale e
appropriata resa
espressiva
Del tutto
carente e/o
plagio
Parziale
e /o
quasi del
tutto errata
Parziale e
/o scorretta e
disorganica
Traduzione
con
omissioni e
/o
imprecisa e
poco
chiara
0,8
1,2
1,6
2,0
2,4
2,8
3,2
3,6
4
Gravemente
carente e/o
plagio
Frammentaria
e/o errata
Lacunosa
Mediocre
Sufficiente pur
con qualche
imprecisione
Discreta
Buona
Ottima
Sicura e completa
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
Gravemente
carente e/o
plagio
Frammentaria
e/o errata
Lacunosa
Mediocre
Sufficiente pur
con qualche
imprecisione
Discreta
Buona
Ottima
Sicura e completa
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
Gravemente
carente e/o
plagio
Frammentaria
ed errata
Lacunosa
Mediocre
Sufficiente pur
con qualche
imprecisione
Discreta
Corretta
Ottimo
Appropriata
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
Firma del docente
VOTO
1,4
1,6
1,8
Punteggio totale
Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio:
( 5,1 → 5;
5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ;
5,9 → 6 )
2,0
LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI”
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – LATINO
ALUNNO ___________________
Cognome
___________________
Nome
BIENNIO
Anno scolastico 2103 - 2014
CLASSE ____________________________
INDICATORI
CONOSCENZE
Conoscenza
delle strutture
morfosintattiche
ABILITA’
Completezza
della traduzione
e
Comprensione
del brano
COMPETENZE
Traduzione in
lingua italiana
e
Completa
Precisa e
consapevole
3,2
3,6
4
Brano tradotto
interamente, o con
qualche omissione
Brano
tradotto
integralmente
Brano
tradotto
integralmente
Brano
tradotto
integralmente
Comprensione
essenziale
Comprensione
discreta, pur con
qualche incertezza
Comprensione
buona
Comprensione
completa
Comprensione
precisa e
consapevole
2,0
2,4
2,8
3,2
3,6
4
Scorretta e
disorganica
Imprecisa e poco
chiara
Sufficientemente
corretta pur con
lievi incongruenze
Complessivamente
corretta
Abbastanza
articolata,
vicina al testo
originale
Efficace
Accurata scelta
lessicale e
appropriata
resa espressiva
0,8
1
1,2
1,6
1,8
2
Totalmente errata o
limitata a pochi elementi
isolati
Gravemente
lacunosa
Lacunosa
Piuttosto
approssimativa
Essenziale
Discreta, pur con
qualche incertezza
Buona
0,8
1,2
1,6
2,0
2,4
2,8
Brano tradotto interamente
/ non interamente / in
minima parte
Brano tradotto
interamente /
non interamente
/ in minima
parte
Brano tradotto
interamente /
non
interamente
Brano tradotto
interamente / non
interamente
Comprensione
assente o
gravemente carente
Comprensione
frammentaria
ed errata
Brano tradotto
interamente /
non
interamente
Comprende
alcuni passi ma
non il
significato
globale del
testo
Comprensione
parziale e/o
discontinua
Comprensione
superficiale
0,8
1,2
1,6
Quasi del tutto
errata
Del tutto
carente
Inesistente
scelte lessicali
0,4
FIRMA DEL DOCENTE
0,6
DATA
1,4
VOTO
Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio:
( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ;
5,9 → 6 )
GS
LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI”
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – LATINO
ALUNNO ___________________
Cognome
___________________
Nome
TRIENNIO
Anno scolastico 2103 - 2014
CLASSE ____________________________
INDICATORI
CONOSCENZE
Conoscenza
delle strutture
morfosintattiche
ABILITA’
Completezza
della traduzione
e
Comprensione
del brano
COMPETENZE
Traduzione in
lingua italiana
e
Completa
Precisa e
consapevole
3,2
3,6
4
Brano tradotto
interamente, o con
qualche omissione
Brano
tradotto
integralmente
Brano
tradotto
integralmente
Brano
tradotto
integralmente
Comprensione
essenziale
Comprensione
discreta, pur con
qualche incertezza
Comprensione
buona
Comprensione
completa
Comprensione
precisa e
consapevole
2,0
2,4
2,8
3,2
3,6
4
Scorretta e
disorganica
Imprecisa e poco
chiara
Sufficientemente
corretta pur con
lievi incongruenze
Complessivamente
corretta
Abbastanza
articolata,
vicina al testo
originale
Efficace
Accurata scelta
lessicale e
appropriata
resa espressiva
0,8
1
1,2
1,6
1,8
2
Totalmente errata o
limitata a pochi elementi
isolati
Gravemente
lacunosa
Lacunosa
Piuttosto
approssimativa
Essenziale
Discreta, pur con
qualche incertezza
Buona
0,8
1,2
1,6
2,0
2,4
2,8
Brano tradotto interamente
/ non interamente / in
minima parte
Brano tradotto
interamente /
non interamente
/ in minima
parte
Brano tradotto
interamente /
non
interamente
Brano tradotto
interamente / non
interamente
Comprensione
assente o
gravemente carente
Comprensione
frammentaria
ed errata
Brano tradotto
interamente /
non
interamente
Comprende
alcuni passi ma
non il
significato
globale del
testo
Comprensione
parziale e/o
discontinua
Comprensione
superficiale
0,8
1,2
1,6
Quasi del tutto
errata
Del tutto
carente
Inesistente
scelte lessicali
0,4
FIRMA DEL DOCENTE
0,6
DATA
1,4
VOTO
Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio:
( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ;
5,9 → 6 )
GS