!"# $$$%%%& '()*+, Direttore Massimo Tomasi Direzione e Redazione Michele Zacchi Trento - Via Maccani, 199 Tel. 0461 1730452 - Fax 0461 422259 e-mail: [email protected] In Redazione: Ivonne Chistè, Gabriele Dalprà, Francesca Eccher, Stefano Gasperi, Sabrina Grillo, Nicola Guella, Francesca Tonetti, Gianluca Turrina, Michel Mattivi, Nadia Paronetto Iscrizione n. 150 del Tribunale di Trento 30 ottobre 1970 A cura di AGRIVERDE CIA SRL - Trento - Via Maccani 199 5HDOL]]D]LRQHJUDÀFDHVWDPSD Studio Bi Quattro - Trento Concessionaria esclusiva per la pubblicità Publimedia snc - Tel. 0461 238913 SOMMARIO 5 6 7 8 10 11 12 15 16 17 18 20 23 24 26 28 29 30 In montagna sono tutti agricoltori di serie A ´1RQVDUHPRXQDVXFFXUVDOHGL&RQÀQGXVWULDµ Vendere di più, garantire reddito, coinvolgere i soci Vi presentiamo PiWi Trentino ´,JLRYDQLDJULFROWRULDOSULPRSRVWRµ ´3LULVRUVHSHULOSULPRSLODVWURµ La nuova Pac: ecco le novità ´+RXVWRQDEELDPRXQSUREOHPDµ Caf CIA Fusione e nuova fatturazione Fatturazione elettronica Notizie dal Caf Il villaggio del fare Rete degli Ecomusei del Trentino L’orticoltura e l’orto di famiglia 40 righe di Storia Notizie dalla Fondazione Edmund Mach Vendo&Compro Le nostre sedi VAL D’ADIGE VAL DI NON TRENTO - UFFICIO PROVINCIALE Via Maccani 199 Tel. 0461.420969 - 0461.421230 0461.1730440 - Fax 0461.422259 0461.1738860 Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.45 e dalle 14.00 alle 17.30, il venerdì dalle 8.00 alle 13.00 E-mail: [email protected] CLES - UFFICIO DI ZONA 9LD'DOODÀRU Tel. 0463.422140 - Fax 0463.423205 Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.15 e dalle 14.00 alle 18.00, il venerdì dalle 8.00 alle 12.15 E-mail: [email protected] ALDENO Mercoledì dalle 8.15 alle 10.00 c/o Studio Maistri - via Giacometti 9/2 Tel. 0461.842636 MEZZOLOMBARDO Via Degasperi 41/b c/o Studio Degasperi Martinelli giovedì dalle 8.30 alle 10.30 Tel. 0461.211451 VERLA DI GIOVO Venerdì dalle 8.30 alle10.00 c/o Cassa Rurale di Giovo VAL DI SOLE MALÈ Giovedì dalle ore 8.30 alle 9.30 presso il Municipio SANT’ORSOLA TERME Il 1° e il 3° martedì del mese dalle 8.00 alle 10.00 presso il Municipio FIEROZZO Dalle 10.30 alle 12.30 presso il Municipio VALLAGARINA ROVERETO martedì: 8.30-13.30, giovedì: 8.30-13.00 e 14.00-16.30, venerdì: 8.30-12.30 piazza Achille Leoni, 33 (Follone) c/o Confesercenti (3° piano). Tel. 0464.424931 - Fax 0464.400457 E-mail: [email protected] VALSUGANA ALTO GARDA E GIUDICARIE BORGO VALSUGANA Lunedì dalle 8.00 alle 12.45 e il pomeriggio su appuntamento Mercoledì dalle 8.00 alle 12.45 e il pomeriggio dalle 14.00 alle 17.30 Venerdì dalle 8.00 alle 13.00 via Gozzer, 6 Tel. 0461.757417 E-mail: [email protected] ARCO martedì dalle 14.30 alle 16.00, via Galas, 13 TIONE lunedì dalle 9.00 alle 12.00 su appuntamento mercoledì dalle 9.00 alle 12.00, via Roma, 53 Tel. 0465.765003 E-mail: [email protected] Tieniti aggiornato sugli adempimenti e le scadenze consultando il nostro sito internet www.cia.tn.it PROMOZIONE VALIDA DAL 01/05/2014 AL 31/08/2014 Il viaggio verso un’estate perfetta, parte ora con Telepass. Con Telepass viaggi comodo in autostrada ed anche in città, grazie al servizio per pagare la sosta nei parcheggi convenzionati. In più, se abbini la tessera Premium, approfitti di agevolazioni anche per il tempo libero. 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Sarebbe, per l’agricoltura di montagna una scelta assolutamente sbagliata, e aggiungiamo, in aperta contraddizione con i principi che proprio OD QXRYD 3DF XVD D JLXVWLÀFD]LRQH della sua esistenza per il ruolo che svolgono come “sentinelle” del territorio. Cia del Trentino sostiene invece che bisogna guardare al mondo agricolo in un altro modo, e lo abbiamo proposto al ministro per politiche agricole, Maurizio Martina in occasione della sua presenza a Trento agli inizi di aprile. Per noi oltre all’operatore agricolo a titolo principale, il full time per capirci, ci sono migliaia di agricoltori che ricavano, dal loro lavoro part time in campagna, un reddito. Solitamente coltivano quelle aree del nostro territorio che certamente non sarebbero appetibili per le aziende professionali. Chi lavora il piccolo appezzamento non è una mosca rara e i numeri sono davvero chiarissimi: se dovesse diventare legge il contributo europeo è solo per gli agricoltori professionali, VSDULUHEEHUR GDOO·HOHQFR GHL EHQHÀciari moltissime aziende agricole che nel nostro territorio sono la grande maggioranza. Davvero il Trentino, dal punto di vista economico e ambientale, si può permettere questa scelta? Se gli interventi contributivi venissero quindi preclusi alle aziende non professionali probabilmente avremo come inevitabile conseguenza il progressivo abbandono della loro attività, il costo sarebbe davvero molto pesante. Ricordiamoci infatti che la cooperazione è il canale principale di vendita di queste produzioni, cooperazione che è nata a tutela di tutte le varie tipologie aziendale dalle micro a quelle più strutturate. La loro chiusura provocherebbe un calo notevole di produzione conferito nelle strutture FRRSHUDWLYHPHWWHQGROHLQJUDYHGLIÀcoltà. Il costo quindi sarebbe anche a carico di quelle aziende professionali FKH LQYHFH SRWUHEEHUR EHQHÀFLDUH dei sostegni economici europei. I costi però non si ridurrebbero solo a questo: pecchiamo di pessimismo quando ipotizziamo l’abbandono delle nostre valli? Senza sostegno economico comunitario rischiamo che le aziende part time diventino nella cooperazione soci di serie B. Queste dovranno sostenere spese crescenti in quanto la preclusione a queste forme di sostegno dirette ed indiretto provocheranno rincari consistenti per esempio nelle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, per il sostegno alle cooperative, per i premi di ambientali eccetera. Nel caso volessero anche continuare avrebbero comunque l’obbligo di rispettare quanto previsto dalla burocrazia sempre più ossessiva, sarebbero soggetti alla spending review paradossale (l’eliminazione delle agevolazioni per l’acquisto dei fondi rustici per i territori montani chi danneggia se non i giovani e il territorio?) ed essere in balia di una miriade di nuove norme (dai patentini alle norme per la sicurezza) pensate più per scoraggiare che per dare certezza al mondo agricolo. 5 Paolo Calovi, presidente della CIA del Trentino Eppure è stato proprio il nostro comparto, quello agricolo, a dare le maggiori soddisfazione sia al Trentino che al resto del paese. E se le vecchie regole (che davano garanzie all’agricoltore part time) hanno funzionato egregiamente per quale ragioni una antica organizzazione come la Coldiretti vuole cancellare con un tratto di penna migliaia di attività? A vantaggio di chi? Non crediamo che neanche il turismo ne la fragilità idrogeologica del nostro territorio avranno dei risvolti positivi. Durante l’incontro di una delegazione di Cia con il ministro Martina sono stati illustrati sia la realtà della nostra struttura che le preoccupazioni relative all’agricoltura di montagna e soprattutto al tentativo di restringere (e di molto) la platea dei contadini che possono accedere ai contributi. La risposta del ministro è stata rassicurante. Oltre a farci i complimenti per ciò che abbiamo saputo costruire in questi anni, ci ha detto che si sta lavorando ad una proposta che ci pare abbastanza positiva. Si pensa infatti di trovare una mediazione che individua nella soglia massima di 5000 Euro il punto di un precario equilibrio che permetterebbe alle aziende non iscritte all’Inps $JULFROWXUDGLEHQHÀFLDUHGHLFRQWULbuti della Pac. Ci pare utile andare in questa direzione e se possibile di ampliarla ulteriormente; ogni altra strada è a nostro avviso poco praticabile, pena il rapido declino del nostro importantissimo patrimonio agricolo. Riteniamo che i contributi concessi all’agricoltura, con particolare riferimento a quella di montagna, siano da interpretare più come un investimento territoriale che un mero sostegno economico. Cooperazione “NON SAREMO UNA SUCCURSALE ',&21),1'8675,$µ 'LHJR6FKHOÀ presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Alcune domande al presidente della Federazione 7UHQWLQDGHOOD&RRSHUD]LRQH'LHJR6FKHOÀ di Michele Zacchi I nizia per il presidente della Federazione Trentina della CoopeUD]LRQH 'LHJR 6FKHOÀ O·XOWLPR anno di mandato pieno. Un’occasione, dunque, per capire come imposterà il suo lavoro. E partiamo dalla questione dell’Alleanza cooperativa. Durante la Assemblea della Cia ha usato parole molto positive per l’esperienza di Agrinsieme, ma qui non parte: FRVDORUHQGHFRVuGLIÀFLOH" “Dobbiamo tenere conto della storia del Trentino e delle sue organizzazioni sociali. In questo contesto la Coldiretti ha sempre assunto un ruolo importante e fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura. I suoi dirigenti nazionali con le scelte di questi ultimi anni, hanno disconosciuto questa storia e KDQQR FUHDWR OH FRQGL]LRQL DIÀQFKp anche a Trento i rapporti fra loro e la Cooperazione diventassero sempre SL GLIÀFLOL 6H QH DVVXPDQR WXWWH OH implicazioni conseguenti! Chi, come me, rappresenta movimenti di pensiero e di imprese ad alta responsabilità sociale non deve però mai perdere la speranza che in futuro le cose possano e debbano cambiare. Deve lavorare per questo cambiamento. Quindi accanto alla convinzione che Agrinsieme vada fatta avanzare speditamente, va tenuta sempre aperta la porta delle relazioni positive e della collaborazione con tutti coloro che rappresentano il movimento contadino. Tanti associati di Coldiretti sono cooperatori e noi siamo convinti che con il tempo le posizioni sagge prevarranno.” Il percorso verso l’Alleanza fa emergere con chiarezza due impostazioni: da un lato chi vuole salvaguardare l’originalità della forma cooperativa fatta di costante coinvolgimento dei soci e dall’altra chi chiede modelli più snelli, più tradizionalmente capitalistici. Come dirimere questo dibattito? “Direi che chi pensa di trasformare l’Alleanza delle Cooperative Italiane in XQDVXFFXUVDOHGHOOD&RQÀQGXVWULDVL sbaglia di grosso. Che le cooperative sono imprese che hanno il dovere di stare sul mercato ce lo hanno detto i Probi Pionieri di Rochdale nel 1844, non mi sembra quindi una grande novità. I padri del movimento cooperativo ci hanno anche detto che le imprese cooperative sono particolari: sono di persone e non di soldi, lavorano con gli occhi al futuro, sono tutt’uno con il loro territorio, operano per un mercato e per un mondo diversi. A mio parere per dirimere questo dibattito basta guardarsi intorno. Mai come in questa fase di inizio millennio i valori fondativi e i princìpi cooperativi hanno dimostrato di essere fondamentali. Il liberismo sfrenato ha costruito un mercato drogato dalla ÀQDQ]D SUHGDWRULD H XQD JOREDOL]]Dzione spaventosamente diseguale dove, alcune grandi multinazionali, dominano sottomettendo ai propri interessi intere popolazioni e i governi che le rappresentano. Se noi provassimo a seguirli saremmo destinati a morte certa ed esempi ne abbiamo già parecchi. Quindi bisogna che il processo di fusione fra le centrali co6 RSHUDWLYHDYYHQJDFRQÀGXFLDHFRQvinzione della diversità del pensiero e dell’azione cooperativa. Dobbiamo diventare forti per rappresentare bene gli interessi delle cooperative ma contemporaneamente per essere in grado di dimostrare che un altro modo di fare economia, impresa, mercato è possibile anzi è indispensabile.” Presto si comincerà a parlare di GRSR6FKHOÀFRPHYHUUjFRVWUXLWD la rosa dei possibili successori? “Il nostro statuto probabilmente conterrà, dopo la prossima assemblea di giugno, prescrizioni che abbiamo condiviso attraverso le assemblee territoriali e che indicano modalità un po’ più consone allo scopo rispetto a quelle attuali. Le strade sono e saranno due anche con il nuovo statuto. La prima riguarda le candidatura di chi desidera. La seconda prevede che il Consiglio di Amministrazione uscente elabori un percorso per arrivare a una proposta il più condivisa possibile.” SISTRI Esonerate dall’iscrizione e dall’adesione al Sistri le imprese ÀQRDGLHFLGLSHQGHQWL Per coloro che aderiscono ad un circuito organizzato di raccolta, l’esonero rigurda tutte le imprese agricole, indipendentemente GDOQXPHURGLGLSHQGHQWL Maggiori informazioni sul sito ZZZFLDWQLW Agri-industria VENDERE DI PIÙ, GARANTIRE REDDITO, COINVOLGERE I SOCI Michele Odorizzi, presidente di Melinda *OLLPSHJQLGL0HOLQGDSHULO &HQHSDUODLO3UHVLGHQWH0LFKHOH2GRUL]]L di Michele Zacchi È il momento di fare alcuQH ULÁHVVLRQL VXL PHUcati. Quali sono, per voi, le prospettive per il 2014, sia sul versante del mercato nazionale che di quelli esteri? “Il mercato nazionale già da qualche anno sta evidenziando un certo calo anche nei consumi di tutti i principali tipi di frutta, mele comprese e credo sia ragionevole pensare il 2014 non invertirà questa tendenza. La produzione di Melinda è prevista viceversa in aumento. Come ovvia conseguenza dobbiamo quindi senz’altro impegnarci se possibile ancora di più ed ancora meglio per difendere e magari incrementare ulteriormente la nostra quota sul mercato nazionale dobbiamo ancora di più incrementare VLJQLÀFDWLYDPHQWH OH QRVWUH HVSRUWDzioni. Dovremo quindi essere estremamente tempestivi nell’individuare importanti opportunità di crescita in destinazioni estere che sappiano valorizzare al meglio il nostro prodotto.” Fino ad ora il reddito degli agricoltori trentini è stato abbastanza soddisfacente (anche se c’è stata qualche eccezione). Pensate che rimarrà tale nei prossimi anni? “Il primo obiettivo della nostra Missione Aziendale è proprio quello di generare per i nostri soci un reddito soddisfacente e sostenibile nel tempo. Certamente riuscire a cogliere questo obiettivo sta diventando un HVHUFL]LRVHPSUHSLGLIÀFLOHHLPSHgnativo, ma sono convinto che, grazie alla qualità delle nostre mele, alla nostra organizzazione ed alla professionalità dei nostri collaboratori, non sarà una “missione impossibile”. Sappiamo che la globalizzazione riguarda anche il mondo agricolo: come vi state organizzando per adeguare le vostre reti commerciali? “La mela è un frutto la cui coltivazione è diffusa in tutto il mondo. La tecnica di coltivazione è piuttosto complessa però è comunque adeguatamente gestibile da validi agronomi in tutti i Continenti. Pertanto, a parità di prodotto, è l’organizzazione - in termini di controllo qualità, gestione del prodotto in magazzino e sul Mercato - a fare la principale differenza. Melinda è contemporaneamente impegnata sia a 7 potenziare il nostro Reparto Export sia a ricercare ulteriori destinazioni dove sviluppare altre sinergie con le altre O.P. del Trentino - Alto Adige, analogamente a quanto già realizzato in Russia, India e USA. Anche nel nostro settore l’unione dovrebbe fare la forza!” Siete una grande impresa cooperativa: come verranno coinvolti i soci nelle nuove azioni di riorganizzazione? “Tutti processi evolutivi più importanti - quelli che maggiormente inÁXHQ]DQR L ULVXOWDWL GL PHGLROXQJR termine - sono sempre stati e sempre saranno discussi e condivisi con tutti i soci agricoltori interessati attraverso lo svolgimento di innumerevoli incontri ed assemblee a vari livelli. Si tratta quindi di un lavoro lungo ed estremamente impegnative, ma certamente indispensabile ed appagante. Le scelte di portata minore - che possono essere, in relazioni alle fattispecie, di competenza esclusiva del Consorzio oppure delle singole Cooperative socie - sono invece deÀQLWH FRQ XQ SURFHVVR GHFLVLRQDOH necessariamente più snello e attraverso il coinvolgimento dei Consigli di Amministrazione e dei Soci delle singole entità direttamente coinvolte. Per facilitare l’ulteriore rapidità e difIXVLRQH GHO ÁXVVR GHOOH LQIRUPD]LRQL ovviamente disponiamo anche di una sezione dedicata sul nostro sito e pubblichiamo periodicamente un house-organ destinato a tutti i soci.” PiWi VI PRESENTIAMO PIWI TRENTINO Una chiacchierata con Nicola Del Monte, referente trentino di questa nuova esperienza, QDWDLQ*HUPDQLDPDFRQVHGHLQ6YL]]HUD di Michele Zacchi I n un mondo climatico in evoluzione, la ricerca si orienta sempre di più verso lo sviluppo di varietà resistenti. In questo caso parliamo della vite, e parliamo in particolare di PiWi Trentino, un’associazione nata un paio di mesi fa e che si occupa della sperimentazione di nuove qualità resistenti. Il nostro interlocutore è Nicola Del Monte, il presidente per la nostra provincia, e possiamo essere certi che il progetto è di quelli destinati ad attirare l’attenzione di molti viticoltori. “Siamo partiti da poco, e riteniamo molto importante una collaborazione con Iasma. Il tema è di grande attualità: in un settore, quello vitivinicolo, che intende rinunciare all’uso della chimica, la selezioni di viti resistenti è decisiva.” Quanto tempo occorre per arriva- re ad una selezione che risponda alle aspettative? “Ci vuole molto tempo. Chi le usa attualmente ha dovuto procurarsele, per il 90%, dal centro di ricerca di Friburgo. Lì è partita questa sperimentazione, anche se oggi la sede di PiWi si trova in Svizzera.” Dopo quanti anni si può dire di aver raggiunto un risultato positivo? “Occorrono dai quindici ai venti anni per avere dati certi e crediamo che con la collaborazione di san Michele si possa arrivare a vitigni adatti al nostro territorio.” 4XLQGLQRQqVXIÀFLHQWHFDPELDUH del tutto le vigne. “No. Chi pensa di eliminare le viti attuali e piantare quelle resistenti fa un errore gravissimo. Noi invece dobELDPR ODYRUDUH D FUHDUH LQFURFL ÀQR VAL DI NON, NIENTE SOLDI PER LA NEVE DEL 2013 Nell’ottobre del 2013, dopo i danni provocati dalla abbondante nevicate in Val di Non ( proprio quando le mele erano già nella fase di raccolta), sui giornali locali vennero pubblicati diversi articoli che davano per certo il sostegno dell’ente pubbliFRSHUFRSULUHXQDSDUWHGHLGDQQLVXELWL Solo oggi la Provincia manda a dire che questi eventuali contributi-neve, pur tanto SXEEOLFL]]DWLQRQVRQRDIIDWWRSUHYLVWL 6LPRQH6DQGULUHVSRQVDELOHGHOO·XIÀFLRGHOOD&LDGL&OHVKDXOWHULRUPHQWHYHULÀFDWR TXHVWDQRWL]LDHSXUWURSSRqYHUD “Se non ricordo male, diversi funzionari provinciali fecero più di un sopralluogo nelle zone colpite e questo andirivieni aveva vieppiù convinto i contadini della FHUWH]]DGLRWWHQHUHXQDTXDOFKHIRUPDGLULPERUVRSHULGDQQLVXELWL La cosa curiosa, e un po’ sconcertante, è che tutta questa vicenda si è basata su GHOOHDVSHWWDWLYHPDLFRQIHUPDWH Anche adesso la sicurezza che non ci saranno sostegni pubblici non ha un caratWHUH´XIÀFLDOHµSHUHVHPSLRXQDOHWWHUDGHOO·$VVHVVRUDWRDOO·$JULFROWXUDPDYLHQH semplicemente confermata a voce dopo mesi di richieste, solleciti, e quant’altro SHUFHUFDUHGLFDSLUHTXDOHIRVVHODSRVL]LRQHGLSLD]]D'DQWHµ 8 ad arrivare a viti autoctone resistenti, che possono convivere con quelle che già ora rendono importante la viticoltura trentina. Il tipo di vite che vogliamo “costruire” dovrà servire per coltivare in territori estremi, ad esempio nei pressi di DUHHDELWDWHRSSXUHLQ]RQHGLGLIÀFLle raggiungibilità.” In questo modo dappertutto di può ottenere un vino biologico. “Io credo che oggi il consumatore di aspetta dal Trentino un prodotto “pulito”, e noi crediamo che sia possibile arrivare a questo risultato. Vogliamo quindi far conoscere agli agricoltori l’esistenza di queste varietà resistenti e crediamo che sia importante anche per i consumatori conoscere la storia delle nostre viti.” Pensate di mettervi in contatto anche con Slow Food? “È un partner importantissimo e sarebbe un ottimo veicolo di pubblicizzazione del nostro lavoro.” ,QÀQHODGRPDQGDFUXFLDOHFRPH ÀQDQ]LDWHLOYRVWURSURJHWWR" ´,Q TXHVWD IDVH FL DXWRÀQDQ]LDPR Siamo in quindici fra cantine e vivaisti e il nostro primo compito è quello di sensibilizzare il mondo dei viticoltori. Posso dire che anche le grandi cantine sono attente al nostro lavoro e credo che alcune di queste aderiranno a PiWi Trentino.” Assistenza legale Ricordiamo ai gentili lettori che la Confederazione Italiana Agricoltori mette gratuitamente a disposizione dei propri associati (in regola con il pagamento delle tessera associativa) un consulente legale secondo i seguenti orari e previo appuntamento: TRENTO - Via Maccani, 199 WXWWLLJLRYHGuGDOOHDOOH Avv. Andrea Callegari CLES9LD'DOODÀRU LOSULPROXQHGuGHOPHVHGDOOH DOOHAvv. Piergiorgio Sandri LOVHFRQGRJLRYHGuGHOPHVHGDOOH DOOHAvv. Lorenzo Widmann iPad inciiaa Stampa della Provvinc APP realizzata dall’Ufficio “Incentivi PAT ” è la nuova incentivi a gli rese imp alle e dini far conoscere ai citta blici bb autonoma di Trento per ione dai vari settori pub nomiche messi a disposiz eco ità attiv e dell o sostegn o tutte llee luog o unic un in are PAT ” ti darà modo di trov tivii ntiv della Provincia. “Incentivi . Sono moltissimi gli ince e sistema di navigazione plic sem un con i informazion a logi tipo alla rivolti e divisi in base a chi sono raccolti, catalogati e sud Navigazione llo più adatto a te! Buona que are trov che a rest d’intervento… Non ENTRA Scarica l’APP per iPad, iPad mini e tablet Android. Potrai così accedere e visualizzare gli incentivi più adatti a te! oll y- Fo to li a Provincia autonoma di Trento 3URY%RO]DQR “I GIOVANI AGRICOLTORI $/35,0232672µ Arnold Schuler, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Bolzano O Conversazione con il nuovo assessore all’Agricoltura GHOOD3URYLQFLDGL%RO]DQR$UQROG6FKXOHU ´3HUODPRQWDJQDO·DJULFROWRUHDWWLYRqDQFKHTXHOORSDUWWLPHµ ra la nuova Pac è una realtà. Quali sono le tematiche su cui intende lavorare nei prossimi anni? “Prioritario per la Provincia Autonoma di Bolzano è l’obiettivo di ridurre l’attuale divario che esiste nel livello degli aiuti nell’ambito della domanda unica tra la realtà provinciale ed altre Regioni italiane. Le differenze nel livello dei premi sono politicamente non accettabili e rischiano di creare un danno economico ai nostri agricoltori di montagna. Non è pensabile che agricoltori di regioni diverse percepiscano premi diversi rispettando le medesime regole (condizionalità e greening). Questo processo di armonizzazione del livello dei premi è in corso: si tratta GLXQSHUFRUVROXQJRHGLIÀFLOHPD che deve essere seguito per il futuro dei nostri agricoltori. Il livello medio dei premi del primo pilastro deve essere portato ad un livello tale da permettere agli agricoltori di poter proseguire nella propria attività, soprattutto nelle zone di montagna, in cui gli agricoltori svolgono non soltanto un’attività economica, ma anche e soprattutto offrono servizi ambientali e paesaggistici a tutta la società e ad altre attività economiche come in primo luogo il turismo. In quest’ottica anche i piccoli agricoltori rappresentano un elemento essenziale dell’assetto sociale ed economico delle zone di montagna e per questo è un nostro obiettivo quello di permettere l’accesso agli di Michele Zacchi aiuti del primo pilastro anche ai produttori agricoli che nonostante lavorino a part-time svolgono in ogni modo un meritorio servizio per la società. Un altro tema si cui si deve lavorare è quello della riduzione del carico burocratico che incombe sugli agricoltori che richiedono gli aiuti della domanda unica. Deve esistere una proporzionalità tra premio ricevuto e obblighi che devono essere rispettati. Ovviamente la nostra scelta sarebbe quella di aumentare gli impegni ambientali, aumentando però anche il livello dei premi.” Per quanto riguarda il Psr, come state gestendo questa fase di transizione che riguarda tutto il 2014? “Tutta la programmazione dello Sviluppo Rurale ha subito un ritardo, a cominciare dalla pubblicazione dei Regolamenti dell’Unione Europea. Di questo si deve prendere atto. L’Europa ha predisposto delle regole transitorie che permettono di gestire una parte degli aiuti anche nel corso del 2014, prima che il nuovo PSR venga approvato. La Provincia Autonoma di Bolzano intende utilizzare queste regole per permettere di OLTXLGDUHLSUHPLDVXSHUÀFLHGHOO·Dgroambiente e dell’indennità compensativa. Inoltre, anche le misure degli investimenti aziendali, degli investimenti nel settore agroindustriale saranno attivate in transizione nel ,QÀQH VDUj DWWLYDWD DQFKH OD misura dei giovani agricoltori. Obiettivo di Bolzano è quello di otte- 10 nere l’approvazione del nuovo PSR entro l’autunno di quest’anno, riaprendo l’accesso a nuove domande il prima possibile. In tale prospettiva VLLQTXDGUDDQFKHODYRORQWjGLGHÀnire i criteri di selezione per gli investimenti all’inizio del 2015.” Come intende operare per favorire le start up giovanili nel settore agricolo? “I giovani agricoltori saranno fortemente sostenuti attraverso le risorVHÀQDQ]LDULHGHOQXRYR365,IRQdi previsti per la misura dei giovani agricoltori saranno adeguati alle necessità e saranno molto consistenti. Inoltre, sono previsti tassi di aiuto maggiori per i giovani che devono effettuare anche un investimento aziendale nell’allevamento di bestiame da latte. Per quanto riguarda i criteri di selezione delle domande di investimento, nel PSR è prevista una preferenza per i giovani agricoltori. ,QÀQH VRWWROLQHR FRPH OD PLVXUD della consulenza aziendale venga attivata per la prima volta nel PSR LQ PDQLHUD IRUWH H VLJQLÀFDWLYD sono soprattutto i giovani che doYUDQQR EHQHÀFLDUH GHO QHFHVVDULR supporto per poter migliorare la propria attività.” Ancora una volta si riparla di agricoltore attivo? Qual è la deÀQL]LRQHFRUUHWWDGDOVXRSXQWR di vista? “Per la Provincia Autonoma di Bolzano si deve considerare agricolto- Europa re attivo l’agricoltore che percepisca meno di 5.000 Euro di premio annuo nell’ambito della domanda unica. Questa condizione è necessaria per poter garantire un aiuto anche a tutti gli agricoltori attivi a part-time, che sono la maggioranza nelle nostre zone di monta- gna. Si deve tener conto che anche una parte degli aiuti del PSR sono destinati agli agricoltori attivi: VH FL IRVVH XQD GHÀQL]LRQH LQLGRnea, avremmo il rischio di escludere molti nostri agricoltori anche dall’indennità compensativa. Cosa che noi vogliamo assolutamente HYLWDUH 'REELDPR LQÀQH UDPPHQtare che la Commissione Europea non ha introdotto l’agricoltore attivo per escludere le aziende piccole, ma piuttosto per limitare l’accesso agli aiuti comunitari alle aziende grandissime e grandi, che con l’agricoltura hanno poco a che fare.” “PIÙ RISORSE PER IL PRIMO 3,/$6752µ Parliamo ancora di Pac con l’eurodeputato Herbert Dorfmann È possibile, nei prossimi anni, migliorare la PAC, che Lei ha coPXQTXHGHÀQLWRSRVLtiva? E se si, come? “La riforma della politica agricola dell´Unione europea contiene, per le nostre province, una serie di novità che considero positive: anche nel futuro vi sarà un´importante supporto per quanto riguarda lo sviluppo rurale. Si tratta di uno strumento fondamentale a favore dell´agricoltura di montagna ed il settore lattiero-caseario. Anche se a livello nazionale la trattativa non è ancora conclusa ci sarà, per la nostra regione, un aumento notevole dei pagamenti diretti del primo pilastro. A livello nazionale, infatti, non sarà più possibile continuare con una distribuzione iniTXD GL TXHVWL SDJDPHQWL JLDFFKp abbiamo costretto gli Stati Membri a distribuire in maniera più equa questi contributi. Per quanto riguarda la frutticoltura si andrà avanti con i programmi operativi che si sono rivelati molto HIÀFDFLQHJOLDQQLSDVVDWL Herbert Dorfmann Un altro passo fondamentale che mi soddisfa particolarmente riguarda le assicurazioni antigrandine/multirischio per le quali abbiamo trovato un nuovo sistema GL ÀQDQ]LDPHQWR 7XWWR VRPPDWR sono convinto che questa riforma si rivelerà positiva per i nostri agricoltori.” Se si vuole che gli agricoltori di montagna continuino a svolgere questo compito bisogna destinare più fondi pubblici alla montagna. In questi anni ho combattuto in questa direzione e ho l´impressione che questa riforma sia un passo importante nella giusta direzione.” Sembra di vedere, nel progetto appena approvato, una attenzione nuova alla montagna. Che ruolo avrà il territorio alpino (e non solo) nello sviluppo agricolo? “L´obiettivo principale della PAC deve essere quello di manteneUH LQ SURGX]LRQH WXWWH OH VXSHUÀFL agricole dell´Unione, non solo le VXSHUÀFLSLDYYDQWDJJLDWH)LQDG oggi le zone più produttive godevano di un netto vantaggio nella distribuzione degli aiuti comunitari. Direi che questa riforma segna OD ÀQH GL TXHVWD VSHUHTXD]LRQH L´agricoltura di montagna genera dei “beni pubblici”, contribuisce alla gestione delle risorse naturali e produce prodotti di alta qualità. Cosa succede in Italia? Ci sembra di vedere qualcosa di antico: le regioni virtuose, quelle che hanno utilizzato al meglio i fondi europei non hanno un HXUR ÀQR DO ( LO SUH]]R più alto lo pagano i giovani. Come si può intervenire? “Ci troviamo in un anno di transizione e in Parlamento abbiamo adottato anche un Regolamento di transizione. Nel 2014 non vi sono meno fondi degli anni precedenti e entrambi i pilastri su cui poggia OD3$&VRQRÀQDQ]LDWLDQFKHTXHst´anno. Ad ogni modo le nostre Province devono deliberare al più presto il nuovo programma di sviluppo rurale per poter transitare alla nuova PAC.” 11 Nuova PAC LA NUOVA PAC: ECCO LE NOVITÀ 'DOSULPRGLJHQQDLRGLTXHVW·DQQRqHQWUDWDLQYLJRUHODQXRYD3DF Vi proponiamo ampi stralci di un documento della Cia della Liguria FKHLOOXVWUDLQPDQLHUDHIÀFDFHOHQRYLWjGHOSURYYHGLPHQWR C on il primo gennaio 2014, è entrato in vigore un nuovo periodo di programmazione della Politica Agricola Comune, insieme di atti, strategie e risorse economiche messe a disposizione dell’agricoltura e del mondo rurale, dal bilancio comunitario. Una spesa rilevante anche per l’Europa che destina quasi la meta del proprio bilancio complessivo alla PAC. Risorse importanti, che rappresentano, sempre di più, O·XQLFD IRQWH ÀQDQ]LDULD D VRVWHJQR GHOO·DJULFROWXUD LQ particolare nel nostro Paese e nella nostra Provincia. LE RISORSE Nel periodo 2014-2020 le risorse Ue destinate all’ Italia dovrebbero ammontare a 37.6 miliardi di Euro, con poco più di 27 miliardi destinati ai pagamenti diretti e circa 10,5 miliardi di Euro destinati allo sviluppo rurale. L’ARTICOLAZIONE DELLA PAC /DSROLWLFDDJULFRODFRPXQHGLEDVDVXGXHJUDQGLÀORQL GLLQWHUYHQWLFRPXQHPHQWHGHÀQLWLSLODVWUL Il primo pilastro attiene alle cosiddette misure di mercato, ai premi o meglio pagamenti diretti in questo segmento stanno quelle erogazioni che, abbiamo conosciuto come integrazioni di prezzo e che già da tempo, non si riferiscono più alla quantità prodotta ma a titoli SURGXWWLYLGLUHWWDPHQWHFRQQHVVLDOODVXSHUÀFLHFRQGRWta. Questo insieme di interventi rappresenta la parte più rilevante della spesa agricola come si può desumere dal JUDÀFRVRSUDULSRUWDWR La novità ulteriore che la Pac 2014/2020 porta con se, è che sempre più i pagamenti diretti vengono erogati all’ agricoltore quale compensazione per l’opera svolta in funzione del mantenimento di beni pubblici ed in particolare l’ambiente. ,O VLVWHPD GHL WLWROL YLHQH FRPSOHWDPHQWH ULYLVWR ÀQDOL]zando la riforma ad una maggiore uniformità dei valori, sia fra Paesi membri, che all’ interno del Paese con l’obbiettivo di determinare una maggiore redistribuzione GHOOHULVRUVHRJJLDVVDLGLYHUVLÀFDWHIUDDUHHJHRJUDÀFKH e singole aziende. Il nuovo sistema, pur gradualmente, determinerà un valore omogeneo per il singolo titolo senza distinzione di FROWXUH/R6WDWRPHPEURGHÀQLUjOHPRGDOLWjGLDSSOLcazione di questa norma attraverso la Regionalizzazione e Provincializzazione che consiste nella possibilità di scegliere come e se suddividere il territorio nazionale in aree omogenee, secondo criteri che possono esseUHDPPLQLVWUDWLYLLFRQÀQLGHOOHDWWXDOL5HJLRQLDJUR- AI MAISCOLTORI - CONTROLLI CONDIZIONALITÀ 2013 IASMA comunica che possono contattare i sottoelencati tecnici per informazioni relative alle possibili modalità di LQWHUUX]LRQHGHOODPRQRVXFFHVVLRQHGHOPDLV )UDQFKL5REHUWD9DOVXJDQD9DOGDGLJH *LRYDQHOOL3LHWUR*LXGLFDULH 12 Nuova PAC nomici o socio economici. 'LVHJXLWRULSRUWLDPRXQDWDEHOODDVRORWLWRORHVHPSOLÀcativo - che testimonia come il valore medio di un titolo in Trentino, sia assai al di sotto della media nazionale e FRPHSHUWDQWRWUDUUHPPRWHRULFREHQHÀFLRGDXQDDWWULbuzione di titoli fatta su base nazionale. COME SI ASSEGNANO I TITOLI Il secondo pilastro, è quello meglio conosciuto come sviluppo rurale, e racchiude in se le politiche di sostegno allo sviluppo, imperniate prevalentemente su inYHVWLPHQWL ÀQDOL]]DWL DG DFFUHVFHUH VLD OD FRPSHWLWLYLWj delle aziende, sia a costruire e mantenere un sistema di incentivi e compensazioni che favoriscano il perdurare dell’attività agricola ed il permanere delle popolazioni nella aree rurali. La diversa natura del contributo da sostegno al reddito a pagamento per fornitura di beni pubblici determina la costruzione di un meccanismo di formazione del premio, articolata sulla base di diversi parametri che determineranno un valore modulare in funzione delle tipologie delle azioni per cui il premio sarà costituito da: XQDTXRWDXJXDOHSHUWXWWLpagamento baseÀVVD ma non superiore del 70% del valore del titolo GDXQDSDUWHYDULDELOHFRPXQTXHQRQPHQRGHO da ripartire fra diverse opzioni legate alla messa in atto di pratiche ambientali, alla collocazione dell’azienda in zone soggette a vincoli naturali, all’essere giovane ed in funzione della dimensione aziendale. ,QÀQHLOQXRYRUHJRODPHQWRLQVHULVFHDOFXQLFULWHULJHnerali aggiuntivi, che devono comunque essere normati dallo Stato (Italia) ed in particolare: %HQHÀFLDUL vanno privilegiati nella concessione dei premi gli agricoltori attivi OD FXL GHÀQL]LRQH q ODVFLDta allo Stato membro. Per quanto ci riguarda riteniamo debbano essere destinatari del premio le aziende titolari di partita iva e iscrizione alla CCIAA ivi comprese chiaramente le aziende che non incorrono in tale obbligo. Vengono esclusi: Aeroporti, sedi aeroportuali, terreni sportivi, aree ricreative permanenti Tetti aziendali:VDUjGHÀQLWRXQSUHOLHYRGHOVXLSUHmi superiori ai 150.000 € da redistribuire per far crescere LSUHPLÀQRDLSULPL+DGLVXSHUÀFLHDLÀQLGLUHGLVWULbuire le risorse premiando le aziende più piccole. Soglie minime: DQGUj GHÀQLWD XQD VRJOLD PLQLPD SHU DFFHGHUHDOVLVWHPDGDPLVXUDUHLQYDORUHRVXSHUÀFLH in sostanza non potrebbero accedere coloro che non hanno diritto a premi inferiori a 100.00 € (già in vigore in Italia) o in alternativa tutti coloro che hanno aziende con VXSHUÀFLHLQIHULRUHDGXQDVRJOLDVWDELOLWD (Fine prima parte) 13 L’unico trentino che si occupa degli affari altrui. Settimanale di annunci gratuiti Da oltre trent’anni ti aiutiamo a vendere, comprare e scambiare. Consumatori “HOUSTON, ABBIAMO 81352%/(0$µ di Dario Guidi Q uesto mese voglio condividere con voi le ULÁHVVLRQL GL XQD QXRva voce che collabora con la rivista che dirigo. Si tratta di Patrizio Roversi, personaggio televisivo (ora conduce Linea Verde) che unisce alla curiosità e alla competenza una fondamentale dose di ironia. In un testo (che potete trovare integrale sul sito www.consumatori.e-coop.it), Roversi parta da una “storica” citazione: “Houston, abbiamo un problema!”, la famosa frase che fu pronunciata in occasione della Missione Spaziale dell’Apollo 13, e potrebbe essere oggi pronunciata in coro da tutti noi. “Gli Americani allora avevano problemi con la Luna - scrive Roversi -, noi oggi qui abbiamo problemi con la Terra, anzi, con la terra-minuscola, cioè con l’agricoltura”. Il problema è il seguente: “noi consumatori (perFKpTXHVWRqLOSXQWRGLYLVWDGDFXL Roversi parte) vogliamo (dobbiamo, a volte siamo costretti a) pagare la roba da mangiare il meno possibile. Ma gli agricoltori si lamentano che non ci stanno dentro, prendono troppo poco. Girando l’Italia posso testimoniare che è vero, almeno in alcuni casi. Gli allevatori sardi, per esempio, sono costretti a produrre latte sottocosto. E - in- credibilmente - anche gli allevatori di bovini padani. I produttori di cereali si son visti calare il prezzo del grano, i produttori di uova biologiche a terra si lamentano ecc ecc. Un dato è certo: se un contadino si limita a produrre la propria materia prima e a venderla all’ingrosso, non ha alcun guadagno, anzi, spesso ci perde. Di qui la necessità non solo di trasformare (cioè non puoi vendere semplicemente l’uva, devi fare il vino; non puoi solo produrre latte, devi farti il formaggio ecc ecc), ma anche di commercializzare direttamente (agricoltori che si organizzano per vendere nei mercatini, o con i Gruppi di acquisto solidale). Ed è tutto molto faticoso e incerto. Il problema è che se si procede inesorabilmente verso una agricoltura “all’americana” (cioè intensiva, industriale, quantitativa, omologata, speculativa) rischiamo di mangiare roba magari perfettamente conforme alle norme sanitarie, ma molto meno buona e soprattutto più “uguale”. La diversità non è un concetto astratto: fa parte della nostra cultura, del nostro gusto e soprattutto assicura alla nostra economia una risorsa essenziale (in Italia ormai ci rimane solo il turismo e i sapori). Roversi, nel suo ragionare, riconosce a Coop di fare molto: “Cerca di valorizzare e commercializzare i prodotti locali “tipici” e di accorFLDUH OD ÀOLHUD VWULQJH DFFRUGL con i contadini garantendo un prezzo e vigilando sulla legalità, si fa garante dei controlli e della qualità ecc ecc. Tutto vero. Ma - in quanto GDO, Grande distribuzione - deve soprattutto restare fedele alla missione che gli assegniamo noi consumatori, e va a con15 Dario Guidi, direttore del mensile Consumatori trattare il prezzo più basso possibile, anche perchè deve reggere la concorrenza con gli altri supermercati. E i risultati comunque sono che le piccole aziende agricole non ce la fanno a reggere, e che per soddisfare questa domanda si importa dall’estero o si induce il modo agricolo ad evolversi (o involversi) verso un modello industriale. Non c’è scampo: tocca a noi consumatori risolvere il problema. Dobbiamo rassegnarci a pagare il cibo un po’ di più. Mica tanto: bastano pochi centesimi, che non fanno sballare nessun bilancio familiare, nemmeno il più magro. Innanzitutto bisogna cominciare ad informarsi, leggere le etichette ma conoscere anche la storia di un prodotto, il come e il dove, il chi lo produce. Entrare nel merito, per consumare meglio e in modo consapevole. Lo slogan “La COOP sei tu” va bene, ma chi è questo tu? Secondo me siamo tutti noi, da chi produce a chi consuma: qualcuno direbbe “consumatori & agricoltori uniti nella lotta!” CONSUMATORI è la rivista riYROWDDLVRFL&RRSGLGLYHUVHFRRSHrative (Coop Adriatica, Coop Estense, Coop Consumatori Nordest, Coop Reno, Coop Liguria, Coop Lombardia e Nova Coop) presenti in 10 diverse regioni italiane, dal Piemonte alla Puglia, passando per Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia RoPDJQD0DUFKH$EUX]]RH%DVLOLFDWD Consumatori ha una tiratura media superiore a 2 milioni e 200 mila copie ed è disponibile anche on line sul sito www.consumatori.e-coop CAF/CIA 16 Fatture FUSIONE E NUOVA FATTURAZIONE di Nicola Guella D al primo gennaio 2014 C.I.A e le società controllate sono state oggetto di un’operazione straordinaria volta a migliorare l’organizzazione e razionalizzare la JHVWLRQH 1HOOR VSHFLÀFR OD VRFLHWj Agriverde-Cia srl, che svolge servizi ÀVFDOLKDLQFRUSRUDWR&LDVVLFXUDVUO che effettuava servizi assicurativi, e Trentino Cipa.At Servizi srl (in sigla TCS srl) che si occupava di C.A.A. e formazione. Pertanto ora Agriverde-Cia srl svolge tutti i servizi degli altri due enti LTXDOLGDOVRQRXIÀFLDOmente estinti e non più operanti. E IVERD A AGR CALI R U T T FA FIS ERVIZI PER S La conseguenza è che la fatturazioQH GHL VHUYL]L FLWDWL ÀVFDOH IRUPDzione e C.A.A.) avverrà tutta in capo DG$JULYHUGH&LDVUOHTXHVWRXIÀFLR ha deciso di differenziare le serie di fatture per meglio chiarire quali servizi vengono fatti pagare. Le fatture emesse saranno diverse nell’intestazione oltre ad avere una serie di numerazioni separate. Si vuole quindi con il presente comunicato portare a conoscenza di tutti gli utenti che dal 2014 saranno emesse fatture Agriverde-Cia srl con un’intestazione diversa a seconda del servizio addebitato. Nello VSHFLÀFR YLHQH ULSRUWDWD OD GLFLWXUD FATTURA AG RIVERDE PER SERVIZ I DI C.A.A. 17 in alto a sinistra del servizio che può essere una delle seguenti: 6(59,=,),6&$/, &(1752',$66,67(1=$ AGRICOLA; 6(59,=,)250$7,9, Qui di seguito vengono mostrate, D WLWROR HVHPSOLÀFDWLYR L YDUL WLSL GL fatture. Si noterà che per i servizi formativi e di C.A.A. sono stati conservati i loghi presenti sui documenti HPHVVLÀQRDOORVFRUVRDQQRGD7&6 srl, conformemente alla volontà della Direzione di salvaguardare i marchi storici del Gruppo C.I.A. La fatturazione delle tessere C.I.A. QRQVXELVFHDOFXQDPRGLÀFD]LRQH SERVIZ I FORM ATIVI Fatture FATTURAZIONE ELETTRONICA di Nicola Guella Ora siamo ad una svolta di questo processo di informatizzazione che tocca tutti i soggetti economici che lavorano con lo Stato e gli enti locali. Entro il 6 giugno 2014 enti di rilevanza nazionale (ministeri, enti di riscossione, enti nazionali di previdenza ed assistenza, ecc.) non potranno più ricevere documenti in formato cartaceo o tramite il canale della posta elettronica ma si dovrà passare ad un tipo di FATTURAZIONE ELETTRONICA STRUTTURATA. Le imprese che dovranno fatturare alle amministrazioni pubbliche citate saranno obbligate dotarsi delle competenze necessarie per l’invio del documenWRÀVFDOHFKHQRQVDUjSLFRVWLWXLWR GDXQVHPSOLFHÀOHLQIRUPDWRSGIQp tanto meno l’invio sarà effettuato per posta elettronica. La Pubblica Amministrazione sta informatizzando il suo intero processo organizzativo ed la fatturazione elettronica non è che una parte di tale riorganizzazione: dalle gare d’appalto, agli ordini ed ai pagamenti sarà tutto gestito tramite canali informatici. La fattura elettronica richiesta dalla P.A. è un un dato alfanumerico (tecQLFDPHQWHVLWUDWWDGLXQÀOH[POFKH deve essere generato da un appoVLWR VRIWZDUH 7DOH ÀOH SHU HVVHUH YDOLGR GRYUj LQROWUH HVVHUH ÀUPDWR digitalmente e dotato di marca temporale, una sorta di timbro elettronico che attesta data ed ora certa. Il tutto va poi inviato ad un Sistema di Interscambio (SdI). Quest’ultimo non è altro che un intermediario che fa da tramite tra la Pubblica Amministrazione e le imprese. Sebbene il sistema così descritto possa sembrare complicato, molti dei passaggi qui riportati vengono automaticamente gestiti da programmi informatici e quindi l’operatore non si accorge nemmeno di essi, è però tuttavia necessario acquisire ed imparare ad usare i diversi software disponibili. È importante ribadire che anche la pubblica amministrazione dialoRINNOVO CASELLE PEC O ramai da anni il legislatore tributario permette la creazione e l’invio di GRFXPHQWL ÀVFDOL IDWture, ddt, ecc..) aventi pieno valore giuridico. Inizialmente la fatturazione elettronica aveva una connotazione tecnica ristretta e peculiare ed era considerata tale quella riferita al solo WUDVIHULPHQWRGLXQÁXVVRGLGDWLQRQ intelleggibili se non da complessi sistemi informatici. Da pochi anni il legislatore ha esteso tale concetto ricomprendendo anche l’invio tramite posta elettronica QRUPDOH HR FHUWLÀFDWD GL IDWWXUH LQ formati che dal punto di vista formale e visivo sono del tutto identici all’originale. Esempio di ciò è l’invio tramiWHPDLOGLXQDIDWWXUDVXÀOHSGIRWLII La circolazione di questi documenti, che si può denominare come FATTURAZIONE ELETTRONICA NON STRUTTURATA, comporta comunque la stampa su carta con i relativi problemi di registrazione contabile ed archiviazione. gherà con le imprese solo tramite questo canale, comprendendo tutti quei processi che ora sono ancora in parte cartacei (gare d’appalto, fatturazioni verso imprese, ordini, ecc..) Dal 6 giugno 2015 l’obbligo della fatturazione elettronica strutturata comprenderà, salvo cambiamenti, tutti gli enti pubblici, e quindi anche comuni e provincie. La Provincia Autonoma di Trento si è già mossa dotandosi di un sottosistema di interscambio che dovrebbe, nelle intenzioni, favorire le imprese trentine. Il motivo principale per cui è stato introdotto tale sistema è dato dai risparmi di costi cui dovrebbe beneÀFLDUHLOVHWWRUHSXEEOLFRLOTXDOHVWD andando alla ricerca, con la fatturazione elettronica, di un recupero di HIÀFLHQ]D,QIDWWLODIDWWXUDHOHWWURQLFD avrà il duplice vantaggio di essere inserita direttamente nel sistema contabile dell P.A. e di non necessitare della stampa cartacea. Per le imprese questa scadenza rappresenta un’opportunità per un passaggio a sistemi di conservazione sostitutiva ma si tratta di una scelta che è a pannaggio soprattutto di soggetti economici di una certa dimensione ed è meno appetibile per piccole e medie imprese ed imprenditori individuali. Sul sito www.fatturapa.gov.it sono disponibili informazioni più dettagliate circa il la fattura verso la PA. Attualmente non è intenzione dello Stato di procrastinare le scadenze summenzionate e pertanto il problema per le nostre imprese che lavorano soprattutto con i Comuni (es.: servizio di sgombero neve) si porrà l’anno prossimo. RINNOVO CASELLE PEC Si avvisa con il presente comunicato che CIA, per mezzo della sua società di servizi, provvederà al rinnovo automatico delle caselle di posta elettronica FHUWLÀFDWD GL GRPLQLR FLDOHJDOPDLOLW HV SDRORURVVL#FLDOHJDOPDLOLW VRWWRVFULWWHQHOFRUVRGHO Si rammenta altresì che i compensi per il rinnovo verranno addebitati nel corso dell’anno a seconda del periodo di scadenza, come anche gli importi relativi alla gestione per quegli utenti chi hanno sottoscritto l’apposito conWUDWWR3HUXOWHULRULLQIRUPD]LRQLVLSUHJDGLULYROJHUVLDJOLDGGHWWLDPPLQLVWUDWLYLGL7UHQWRH&OHV 18 $%& '& ,$%. !"!# ( & % $%&)*( +$%'' $''+%&& $' ''%&,' &,&$ $(*-- ###'%'%& &"!% CAF-Agriverde NOTIZIE DAL CAF a cura di Nadia Paronetto (responsabile CAF-CIA Agriverde) CERTIFICATO PENALE PER CHI LAVORA CON I MINORI A partire dal 6 aprile 2014 tutti i datori di lavoro che intendono assumere un dipendente per lo svolgimento di attività che comportano un contatto diretto e regolare con i minori (come nelle fattorie didattiche), hanno l’obEOLJRGLULFKLHGHUHLOFHUWLÀFDWRSHQDle della persona interessata, per veULÀFDUHFKHQRQDEELDDYXWRVDQ]LRQL interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori o condanne per i seguenti reati: SURVWLWX]LRQHPLQRULOH SRUQRJUDÀDPLQRULOH GHWHQ]LRQHGLPDWHULDOHSRUQRJUDÀFR LQL]LDWLYH WXULVWLFKH YROWH DOOR VIUXWtamento della prostituzione minorile; DGHVFDPHQWRGLPLQRUL Quest’obbligo non vale per i dipendenti già impiegati alla data del 06 aprile 2014, ma solo per i nuovi assunti, sia nel settore privato che nel settore pubblico. Ma in caso di nuovo contratto successivo al 06 aprile il FHUWLÀFDWR SHQDOH YD VHPSUH ULFKLHsto, anche se il lavoratore ha avuto contratti precedenti presso quello stesso datore di lavoro. Il datore di lavoro deve quindi fare apSRVLWDULFKLHVWDGHOFHUWLÀFDWRSHQDOH prima dell’assunzione e della stipula del contratto di lavoro del lavoratore che sarà adibito a mansioni che prevedono contatti con minori. In attesa dei tempi tecnici necessari per il rilaVFLRGHOFHUWLÀFDWRLOGDWRUHGLODYRUR potrà procedere all’assunzione facendosi rilasciare dal lavoratore una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ma solo dopo aver presentato la ULFKLHVWDGHOFHUWLÀFDWRSHQDOH Questo adempimento non è obbligatorio nel caso di assunzioni di lavoratori domestici (badanti, colf, baby-sitter). ,O FRVWR GHO FHUWLÀFDWR SHQDOH p GL Ą 16 del bollo, salvo esenzioni, e di € 3,50 per i diritti di rilascio. Il mancato adempimento prevede una sanzione amministrativa che va da €10.000 a €15.000. MODELLO UNICO 2014 REDDITI 2013 Il 16 giugno prossimo scade il termine per il versamento delle imposte IRPEF, IRAP, CCIAA risultante dalla dichiarazione modello UNICO 2014. Il modello Unico può essere presenWDWRÀQRDOVHWWHPEUHPDLYHUVDmenti effettuati a partire dal 17 giugno subiranno delle maggiorazioni. Ricordiamo che tutti i soggetti obbligati alla tenuta della contabilità IVA nell’anno 2013 devono compilare il modello UNICO composto da: Dichiarazione Iva, Redditi e Irap. Invitiamo chi deve presentare il moGHOOR8QLFRDFRQWDWWDUHLQRVWULXIÀFL LQPRGRGDSRWHUÀVVDUHXQDSSXQWDmento e ricordiamo a tutti che il modello non verrà elaborato automaticamente, ma che è indispensabile PHWWHUVLLQFRQWDWWRFRQLQRVWULXIÀFL Per gli allevatori inoltre è necessario consegnare i registri di stalla. In caso di negozio o agritur bisogna portare le rimanenze. IL MODELLO 730/2014 SI PUÒ PRESENTARE FINO AL 31 MAGGIO 2014 20 La documentazione relativa ad eventuali redditi di lavoro dipendente, alla spese detraibili e a quelle deducibili è la stessa del modello 730: Dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (Modello 730/2013 o Modello UNICO 2013 ). Documento d’identità; &RGLFHÀVFDOHGHOGLFKLDUDQWHGHO coniuge e dei famigliari a carico; Dati del datore di lavoro che eroga la retribuzione nei mesi di giugno e luglio 2014, se diverso da quello che ha rilasciato il modello Cud 2014 redditi 2013; NOVITÀ IMPORTANTE: dal 2014 anche chi ha avuto redditi di lavoro dipendendente nel 2013, ma nei mesi di giugno e luglio 2014 non ha più il sostituto d’imposta, un datore di lavoro che possa fare il conguaglio in busta paga, può presentare il modello 730. L’eventuale credito IRPEF sarà rimborsato direttamente dall’Amministrazione Finanziaria; Modello CUD 2014 redditi 2013 del FRQLXJHHGHLIDPLOLDULÀVFDOPHQWHD carico; Modelli CUD 2014 attestanti i redditi di lavoro dipendente, di pensione ed redditi assimilati (disoccupazione, mobilità, cassa integrazione, maternità) percepiti nel 2013; &HUWLÀFD]LRQHVRVWLWXWLYDGHO&XGLQ caso di lavoro domestico; Documentazione attestante gli importi percepiti nel 2013 per pensioni estere; &HUWLÀFD]LRQHUHODWLYDDGHYHQWXDOL altri redditi percepiti nel 2013: assegni del coniuge, compensi per prestazioni occasionali, diritti d’autore, provvigioni, utili e dividendi azionari; Visura catastale degli immobili posseduti o che hanno subito una variazione o una attribuzione di renGLWD QHO &HUWLÀFDWL FDWDVWDOL R Atti notarili di eventuali terreni e fabbricati acquistati, ereditati, venduti o donati nel corso del 2013. Contratti di locazione registrati in base alla legge n. 431/98 “convenzionali” e non (anche per immobili di interesse storico e artistico); Per coloro che hanno optato per la “cedolare secca”: contratto di locazione, modello 69 o Siria, raccomandata A/R all’inquilino, F24 di versa- CAF-Agriverde mento acconti cedolare; Deleghe di acconti Irpef versati autonomamente nel 2013 (Modello F24); Bollettini IMU pagati nel 2013; Ogni altra documentazione attestante la percezione di redditi nel 2013. Documentazione relativa agli oneri deducibili e detraibili: 'RFXPHQWD]LRQHÀVFDOHUHODWLYDD spese sanitarie: visite mediche specialistiche, analisi, spese dentistiche, degenze ospedaOLHUHULODVFLRGLFHUWLÀFDWLPHGLFLDSparecchi acustici, occhiali da vista, ÀVLRWHUDSLD Per i medicinali è necessario lo scontrino parlante della farmacia VFRQWULQL FRQ FRGLFH ÀVFDOH QDWXUD e quantità del farmaco); Retta della casa di riposo: dichiarazione rilasciata dalla casa di riposo dove sia separatamente indicato l’importo relativo all’assistenza medico-infermieristica rispetto all’importo relativo al vitto; 6SHVH GL DVVLVWHQ]D VSHFLÀFD DL portatori di handicap: fattura rilasciata dall’infermiere o dallo specialista in riabilitazione o da altro operatore specializzato riconosciuto; Spese per l’acquisto di autoveicoli adattati: fattura della concesVLRQDULD H FHUWLÀFD]LRQH UHODWLYD DO riconoscimento dell’handicap (legge n.104/92); Spese mediche effettuate all’estero: la stessa documentazione richiesta per l’analoga spesa effettuata in Italia oltre ad una traduzione semplice dei documenti se questi sono redatti in inglese, francese, tedesco o spagnolo, una traduzione giurata se sono redatti in altre lingue; Quietanze di versamento degli interessi su mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale. Sono necessari inoltre: l’atto di acquisto della casa, l’atto di stipula del mutuo, fattura del notaio relativa all’atto di mutuo e oneri accessori; Quietanze di versamento degli interessi su mutui ipotecari per la ristrutturazione o la costruzione dell’abitazione principale. Sono necessari inoltre: l’atto di stipula del mutuo, fattura del notaio relativa all’atto di mutuo, fatture dei lavori eseguiti, la concessione edilizia, comunicazio- ne di inizio lavori; Mutui agrari: quietanze di versamento degli interessi; Premi di assicurazioni vita e infortuni: ricevuta del pagamento del premio versato, contratto di assicurazione; Ricevuta di versamento delle tasse scolastiche per l’iscrizione a Università e scuole superiori; Spese funebri: fatture per spese riconducibili al funerale; Spese per “l’assistenza personale QHL FDVL GL QRQ DXWRVXIÀFLHQ]Dµ q richiesto il rilascio, dal soggetto che SUHVWDDVVLVWHQ]DGLXQDULFHYXWDÀUmata, riportante i propri dati anagraÀFLHFRGLFHÀVFDOHHTXHOOLGHOVRJJHWWRFKHVRVWLHQHODVSHVDQRQFKp se diverso, del familiare a favore del TXDOHO·DVVLVWHQ]DqSUHVWDWDHFHUWLÀcazione medica attestante la non auWRVXIÀFLHQ]DGHOODSHUVRQDDVVLVWLWD Spesa per pratica sportiva ragazzi (palestra, piscina, ecc.): fattura, ricevuta o quietanza pagamento; Compenso intermediari immobiliari: fattura attestante la spesa; Canone di locazione degli studenti XQLYHUVLWDULIXRULVHGHFRQWUDWWRGLDIÀWto e ricevuta dell’avvenuto pagamento; Erogazioni liberali a favore di ONLUS e ONG: bollettino postale o versamento bancario; Fatture relative a spese veterinarie; Spese per la frequenza di asili nido: ricevuta di versamento della retta di frequenza dell’asilo nido; Contributi previdenziali e assistenziali (ex Scau, fondo Casalinghe, volontari, riscatto): ricevute dei versamenti contributivi, compreso il versamento INAIL pagato dalle casalinghe; CSSN pagato sull’assicurazione auto: quietanza relativa al premio pagato nel 2013, indipendentemente dal periodo di copertura assicurativa; Assegno periodico corrisposto al coniuge separato: sentenza di seSDUD]LRQH R GLYRU]LR FRGLFH ÀVFDOH FRQLXJHVHSDUDWRERQLÀFLRULFHYXWH rilasciate dal soggetto che percepisce la somma. Non è deducibile la TXRWDYHUVDWDDIDYRUHGHLÀJOL Contributi versati per le collaboratrici domestiche: ricevuta del bollettino postale, per la quota di competenza del datore di lavoro; Contributi a favore di istituzioni re21 ligiose: ricevute di versamento agli Istituti Centrali delle Chiese riconosciute. Non sono deducibili i versamenti effettuati direttamente alle parrocchie; &RQVRU]LGLERQLÀFDULFHYXWDFKH attesti il versamento effettuato, cartella esattoriale di riferimento; Versamenti a fondi pensione: ricevuta del pagamento effettuato, contratto stipulato; Adozione di minorenni extracomunitari: quietanze di versamento delle spese rilasciata dall’ente autorizzato; Spese per interventi di recupero edilizio (36/50%): abilitazione edilizia, dati catastali o eventuale domanda accatastamento, fatture pagate QHO H UHODWLYL ERQLÀFL EDQFDUL quietanze del condominio relative a quanto versato dal singolo condomino e la ripartizione millesimale atti di trasferimento dell’immobile; Spese d’acquisto mobili, TV, PC ed elettrodomestici per l’arredo di immobili ristrutturati dal 06/06/2013: fatture HUHODWLYLERQLÀFLEDQFDULRSRVWDOL Spese per interventi di risparmio HQHUJHWLFRIDWWXUHERQLÀFLULcevuta trasmissione all’ENEA e altra documentazione secondo la tipologia di spesa. In caso di continuazione dei lavori, copia del modello di comunicazione all’Agenzia delle Entrate con relativa ricevuta di trasmissione. Contratti di locazione per l’abitazione principale, registrati in base alla legge n. 431/98 “convenzionali” e non. Rimborsi di oneri detratti o dedotti negli anni precedenti; Ogni altra documentazione ritenuta utile quale onere detraibile o deducibile. PROSSIMA SCAMPAGNATA IN FATTORIA Domenica 8 giugno SOTO AL CROZ DI CANEPPELE FULVIO E CORRADI MARISA SAS )UD]LRQH0DJUqQU/DYDURQH 7HO (PDLOIXOYLRFDQHSSHOH#DOLFHLW !"#!$$! % !"#!$$ Villaggio del Fare IL VILLAGGIO DEL FARE 0RVWUDPHUFDWRFRQSURGRWWLWLSLFLHDUWLJLDQDOLWHQXWDVLGDJLRYHGu DGRPHQLFDDSULOHSUHVVRLO086(YLDOH$GULDQR2OLYHWWL $OEXPIRWRJUDÀFRGHOODSDUWHFLSD]LRQHGL&,$GHO7UHQWLQRLQVLHPHD'RQQHLQ&DPSR7UHQWLQR in collaborazione con l’Azienda Agricola Savinelli Mario. SCONTI ABBONAMENTI 2014 La CIA del Trentino, grazie ad un accordo con le "Edizioni L’Informatore Agrario", Assistenza notarile RISERVA AI PROPRI SOCI quote scontate particolari per l’abbonamento annuo alle riviste (valide per gli abb. in scadenza da novembre 2013): L’INFORMATORE AGRARIO (settimanale 50 numeri + supplementi) a € 84,00 VITA IN CAMPAGNA (mensile 11 numeri + 11 supplementi) a € 44,00 VITA IN CAMPAGNA (mensile 11 numeri + 11 supplementi) + VIVERE LA CASA IN CAMPAGNA (trimestrale) a € 52,00 MAD - MACCHINE AGRICOLE DOMANI (mensile) a € 53,00 Per la sottoscrizione degli abbonamenti è necessario far pervenire il presente coupon alla segreteria della CIA a mano, a mezzo posta o via fax al n. 0461.422259 unitamente alla ricevuta dell’effettuato bonifico alla CIA di Trento IBAN: IT 48 O 08132 01802 0000 6035 0130 - Causale: "ABBONAMENTO A (nome rivista)” Cognome ______________________________ Nome ____________________________ Via ___________________________________________________ CAP _____________ Comune ______________________ Tel. _______________________________________ E-mail __________________________________________________________________ Nuovo abbonamento Rinnovo 23 Informiamo i gentili lettori che la Confederazione Italiana Agricoltori mette gratuitamente a disposizione dei propri associati (in regola con il pagamento della tessera associativa) un consulente notarile per atti immobiliari, successioni, testamenti, HFF TRENTO - Via Maccani 199 su appuntamento 'RWW$UFDGLR9DQJHOLVWL Ecomusei Rete degli Ecomusei del Trentino IL PATRIMONIO RURALE E CULTURALE NEL CUORE E NELLA MENTE Gli Ecomusei del Trentino raccontano la loro cultura e il loro territorio proponendo escursioni per scoprire le località più suggestive, laboratori per apprendere i saperi del passato, momenti conviviali per dialogare e festeggiare con la comunità locale. Anteprima delle proposte estive degli Ecomusei del Trentino Ecomuseo del Lagorai - nella giurisdizione di Calstellato I Trekking dell’Ecomuseo: Dal 15 luglio al 15 agosto, escursioni pomeridiane sui temi delle erbe officinali, delle malghe e della natura alla scoperta dei sentieri tematici dell’Ecomuseo del Lagorai, in compagnia degli accompagnatori di territorio. Al rientro degustazione di prodotti tipici locali. Colonia Estiva - Ascolta la Natura L’Associazione Ecomuseo del Lagorai organizza per l’estate 2014 una colonia estiva per bambini: passeggiate ed escursioni in montagna per conoscere il territorio in modo divertente; giochi e laboratori creativi, attività tematiche sulle proposte ecomuseali tutto “a misura di bambino”. Informazioni e iscrizioni presso gli uffici comunali di Torcegno, Telve, Telve di Sopra e Carzano. 3HULQIRZZZHFRPXVHRODJRUDLHXLQIR#HFRPXVHRODJRUDLHX Ecomuseo della Val di Peio - Piccolo Mondo Alpino Ecomuseo alle Fonti sorgenti ed erbe dei nostri monti: martedì 1 luglio Visite guidate alle terme di Peio, relax fra piante dell’Azienda agricola Olga Casanova, mercatino dedicato alle piante aromatiche e officinali, l’artigianato e hobbysmo. Ecomuseo in piazza a Cogolo: martedì 22 luglio Filare il lino è davvero così facile? lo scoprirete seguendo la dimostrazione dal vivo “Dalla pianta al gomitolo...al tessuto”. Al centro della manifestazione le fibre tessili locali: lana e lino con laboratori per grandi e piccini. Mercatino dei prodotti artigiani locali. El pan de ‘na volta Casa Grazioli Strombiano: giovedì 31 luglio Gli antichi forni di Casa Grazioli si accendono per la cottura dei tradizionali “Paneti de segala”. A seguire si potrà gustare il pane appena sfornato al suono della fisarmonica. 3HULQIRZZZOLQXPSHLRLWHFRPXVHRSHLR#JPDLOFRP Ecomuseo del Vanoi Albeinmalga - quando l’alpeggio prende vita: sabato 9 agosto, ore 4.15 Malga Fossernica - Caoria di Canal San Bovo. La vera vita in malga quando la malga vive. Un’esperienza da vivere e raccontare. www.visittrentino.it/albeinmalga Andar per malghe - i paesaggi del burro e del formaggio: domenica 20 luglio e domenica 17 agosto Malga Fossernica di Fuori - Caoria di Canal San Bovo Salita in malga con bus navetta, alla scoperta degli alpeggi estivi, incontro con gli allevatori e dimostrazione di produzione del botìro di Primiero di malga. A seguire pranzo tipico. 3HULQIRZZZHFRPXVHRYDQRLLWHFRPXVHR#YDQRLLW Ecomuseo Argentario Il Cucchiaio dell’Argentario: 8 giugno V° edizione della manifestazione enogastronomica e culturale “Il Cucchiaio dell’Argentario”, una giornata all’aria aperta tra boschi, prati e laghi nei territori di Civezzano, Fornace ed Albiano. 3HULQIRLOFXFFKLDLRGHOODUJHQWDULR#JPDLOFRPLQIR#HFRDUJHQHWHVXOODSDJLQD)DFHERRNGHGLFDWD Prova pratica per la costruzione di un muro a secco: sabato 17 e 31 maggio a Meano c/o L’Orto in Villa. ,VFUL]LRQHREEOLJDWRULDSURORFRFDFRPXQD#JPDLOFRP 24 Ecomusei Ecomuseo della Judicaria - dalle Dolomiti al Brenta I Viaggi dell’Emozione: dal 2 luglio al 10 settembre, ogni mercoledì pomeriggio Itinerari a ritroso nel tempo per conoscere personaggi e tradizioni del territorio. Quest’anno i Viaggi dell’Emozione sono dedicati ad una delle opere più conosciute di Giovanni Prati, l’ “Edmenegarda”. Tale viaggio si alternerà a “Uomini e Montagne della Val d’Ambiez” dedicato alle Dolomiti di Brenta. St’Art. Itinerari Artistici nei Borghi Ogni giovedì sera di luglio e agosto, un appuntamento con spettacoli ambientati in luoghi non convenzionali ma caratteristici dell’Ecomuseo, come piazze, androni, castelli, borghi. Gli appuntamenti della rassegna coprono tutti comuni dell’Ecomuseo. 3HULQIRHFRPXVHR#FRPXQHFRPDQRWHUPHWQLWZZZYLVLWDFRPDQRLW Ecomuseo della Valle del Chiese Porta del Trentino Dal 07 al 29 giugno quattro imperdibili weekend per assaporare la tradizione e VFRSULUHLOPRQGRGHOO·RXWGRRU Laboratori in antiche dimore, ricette erboristiche, sport in riva al lago sono solo alcune delle tante proposte per conoscere la Valle del Chiese. Scopri di più su www.vistchiese.it Ecomuseo del Tesino Terra di Viaggiatori Tesino Visite guidate all’Arboreto del Tesino e al Museo del Moléta: luglio e agosto Laboratori di stampa: luglio - agosto. Un’occasione per scoprire e provare le tecniche di stampa più comuni con la guida di un insegnante esperto. 3HULQIRSLHYHWHVLQR#ELEOLRLQIRWQLW Ecomuseo della Valsugana - dalle sorgenti di Rava al Brenta )DWWLPDQGDUHGDOODPDPPDDSUHQGHUHLOODWWH Mostra fotografica sulle botteghe scomparse. La mostra itinerante toccherà tutti i paesi dell’Ecomuseo da giugno a dicembre. 3HULQIRSRVWD#HFRYDOVXJDQDQHWZZZHFRYDOVXJDQDQHW Il 25 maggio 2014, dalle 14.30 alle 18 presso il Museo delle Scienze - MUSE a Trento, gli Ecomusei si presenteranno e proporranno un’anteprima delle proposte che animeranno gli appuntamenti dedicati alla Giornata del Paesaggio 2014 in programma da giugno a settembre nei territori degli ecomusei. Ecomuseo del Vanoi www.ecomuseo.vanoi.it ecomuseo@vanoi Ecomuseo dell’Argentario www.ecoarge.net [email protected] Ecomuseo della Judicaria ´'DOOH'RORPLWLDO*DUGDµ www.dolomiti-garda.it [email protected] Ecomuseo del Lagorai www.ecomuseolagorai.eu [email protected] Ecomuseo Valle del Chiese ´3RUWDGHO7UHQWLQRµ www.ecomuseovalledelchiese.it [email protected] Ecomuseo della Valsugana ´'DOODVRUJHWHGL5DYDDO%UHQWDµ [email protected] www.ecovalsugana.net Ecomuseo Val di Peio ´3LFFROR0RQGR$OSLQRµ www.linumpeio.it [email protected] Ecomuseo del Tesino ´7HUUDGLYLDJJLDWRULµ [email protected] www.ecomuseo.tesino.it 25 Terre coltivate L’ORTICOLTURA E L’ORTO DI FAMIGLIA di Alessandro de Bertolini L’ orto familiare è caratteristico della tradizionale economia contadina del Trentino, basata anche sullo scambio di merci tra famiglie. Si trova normalmente in prossimità GHOOH DELWD]LRQL ÀQDOL]]DWR DOOD SURduzione di ortaggi frammisti a pianWHDURPDWLFKHDOEHULGDIUXWWRHÀRUL recisi coltivati in armonia con la stagione. L’orticoltura trentina ha rappresentato una risposta alle esigenze di autoconsumo. A partire dagli anni ’70 del ’900 la nascita di una cooperativa ortofrutticola in Comune di Ronzo Chienis in Val di Gresta segna una tappa importante nella storia dell’orticoltura del nostro territorio. Tale iniziativa imprenditoriale cambia il volto della Val di Gresta e dà inizio alla produzione di una grande varietà di ortaggi: sedano-rapa, radicchio, cicoria pan di zucchero, insalata riccia e scarola, fagiolini, fagioli da sgranare, zucchina, zucca, pomodoro, cipolla, porro, verza, cetriolo, rapa rossa, spinacio, bietola di costa, indivia, carota, ca- YROR YHU]D FDYROÀRUH SUH]]HPROR barbabietola. La Val di Gresta diventa così l’orto biologico del Trentino. Le coltivazioni di ortaggi si trovano disposte lungo curve di livello disegnate da ampi terrazzamenti sostenuti da muri a secco che, poco al di sotto di Passo Bordala, seguono il bacino imbrifero del Rio Gresta, tributario del Rio Càmeras, a valle del Lago di Loppio. Si tratta di un interessante e riuscito esempio di nuova colonizzazione rurale che ci autorizza a parlare di vero e proprio paesaggio orticolo. A nord di Trento, sulla destra RURJUDÀFDGHOÀXPH$GLJHXQ·DOWUDLQteressante pratica orticola di rilevanza paesaggistica è rappresentata dal territorio di Zambana, ai piedi della Paganella. La particolare disponibilità di terreni sabbiosi, generati dal limo GHOJUDQGHÀXPHDWHVLQRKDFUHDWROH condizioni favorevoli alla coltivazione dell’asparago bianco, particolarmente apprezzato in cucina. Già a partire dal secolo XIX inizia questo tipo di coltivazione. Con l’avvento degli anni ’60 e ’70, la diffusione del prodotto 26 LQWHUHVVD VXSHUÀFL SL DPSLH RJJL attorno ai 20 ettari, arricchendo ulteriormente il paesaggio orticolo. Paesaggisticamente rilevanti sono anche le coltivazioni di patata del Lomaso, nelle Giudicarie Esteriori. Sul comparto orticolo della Val di Gresta grava oggi il problema tecnico-economico dell’abbandono dei terreni. Un problema anche paesaggistico. $GRJJLVLVWLPDXQGLVXSHUÀFLH coltivabile in stato di abbandono. Storicamente, tra le varietà di ortaggi che maggiormente rilevano in Trentino non va dimenticata la patata, in modo particolare la patata di montagna. La coltivazione di patata si diffonde in Trentino nella seconda PHWjGHOO·$OODÀQHGHJOLDQQL· del ’900 la patata da consumo freVFR RFFXSDYD XQD VXSHUÀFLH GL FLUca 10.000 ettari con una produzione annuale di 1 milione di quintali. Era diffusa in quasi tutte le valli. Insieme alla polenta rappresentava uno degli alimenti principali. Oggi la produzione trentina non supera i 100.000 quintali ed è limitata a quattro zone in partico- Terre coltivate lare: Val di Gresta, Giudicarie Esteriori (Lomaso), Valle di Cavedine e Media Valle di Non (Romeno, Sfruz, Smarano). La qualità della patata del Trentino deriva dal fatto di essere coltivata in zone di montagna. Da un confronto effettuato fra 5 varietà di patata coltivate nel bolognese e nel Trentino, è risultato che quelle coltivate in provincia di Trento (nelle zone della Val di Gresta e nel Lomaso) sono più ricche di acido ascorbico (vitamina C), sono meno soggette all’imbrunimento della polpa e si conservano più a lungo. Non richiedono pertanto trattamenti chimici volti a impedire il germogliamento anticipato dei tuberi. Fino a qualche decennio fa rivestiva una certa importanza economica in Trentino anche la coltivazione della patate da seme. ´7(55(&2/7,9$7(µ,//,%52 È in uscita per le edizioni della Fondazione Museo storico del Trentino il volume “Terre coltivate. Storia dei paesaggi agrari del Trentino”. Il libro 228 pagine, 15 euro - rappresenta un contributo allo studio del paesaggio agrario del Trentino e propone una miscellanea di saggi sul tema del paesaggio. L’antropologo ed esperWRGLWHUULWRULDOSLQL$QQLEDOH6DOVDÀUma un contributo sulle unità paesaggistiche del Trentino. Lo studioso di storia economica Andrea Leonardi si occupa della rilevanza dell’agricoltura nell’economia del nostro territorio. Il paesaggista Bruno Zanon si soffer- ma sulla costruzione del paesaggio agrario e sullo strumento dei piani urbanistici provinciali. L’economista e studioso di politiche agrarie Geremia Gios tratta il tema dei territori di montagna e delle attività agrosilvopastorali. Il direttore della Fondazione Edmund Mach Mauro Fezzi fa il punto sui 140 anni dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige. L’agronomo e giornalista Sergio Ferrari racconta L FHQWR DQQL GL GLIHVD ÀWRVDQLWDULD LQ Trentino. Monica Ronchini, studiosa di paesaggi, si occupa delle testimonianze dei viaggiatori. Alessandro de Bertolini, Fondazione Museo storico del Trentino, spiega quali fonti e strumenti della storia sono stati utilizzati per la ricostruzione dei paesaggi agrari del Trentino alla mostra delle Gallerie di Piedicastello. La prefazione del volume è a cura di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. Il volume riporta inoltre i materiali presenti alla mostra “Terre coltivate” esposta alle Gallerie di Piedicastello con la descrizione di tutte le unità paesaggistiche del territorio e una ricca time-line con le 120 date della storia dei paesaggi agrari del Trentino. È presente inoltre un ricco appaUDWR IRWRJUDÀFR WUDWWR GDJOL DUFKLYL della Fondazione Museo storico del Trentino, della Fondazione Edmund Mach, della Biblioteca comunale di Mori “Luigi Dal Rì” e del fondo foWRJUDÀFRLQHGLWRGHOODIDPLJOLD´$OGR Lunelli”. 27 “ TERRE COLTIVATE. STORIA DEI PAESAGGI $*5$5,,175(17,12µ qYLVLWDELOHÀQRDOO·JLXJQR WXWWLLJLRUQLGDOOHDOOH HVFOXVRLOOXQHGu Per informazioni, prenotazioni, per conoscere il calendario di iniziative con i produttori e i percorsi di degustazione guidata: ZZZPXVHRVWRULFRLW $ SDUWLUH GDOO· PDJJLR q YLVLWDELOHQHOOD*DOOHULD%LDQFDXQD QXRYDVH]LRQHFRQOHIRWRJUDÀH GHO FRQFRUVR IRWRJUDÀFR SURmosso dal Museo storico del Trentino in collaborazione con il quotidiano Trentino sul tema GHLSDHVDJJLDJUDUL La nostra storia 40 righe di Storia 0216*,$&2025(*(16%85*(5 G iacomo Regensburger nasce a Predazzo il 13 dicembre 1864 da Giuseppe, calzolaio originario di Schwaz (Austria), e da Bona Bosin, sarta. Compie gli studi teologici presso il seminario di Trento e viene ordinato sacerdote il 28 dicembre 1889. E’ curato, nel settembre 1893 a Marco di Rovereto, dove collabora con don G.B. Panizza, e assieme fondano la Cassa Rurale di Lizzana. Dopo il Congresso di Mori entra a far parte del Consiglio della Federazione dei Consorzi Cooperativi, membro di Giunta della sezione della Casse Rurali fino al 1922, e consegna la carica di commissario fascista nel 1926. Don Regensburger rappresenta uno dei cardini del movimento cooperativo confessionale ed è convinto assertore dell’istruzione cooperativa, di cui si occupa organizzando conferenze in tutto il Trentino. Nel 1899 aiuta la Società operaia Cattolica di Sacco a fondare una Famiglia Cooperativa, e dopo aver aiutato a soffocare la nascita del Banco di S. Vigilio, favorisce la nascita della Banca Cattolica Trentina (ad indirizzo confessionale). Nel 1901 è nominato parroco a Storo, attuando le direttive dell’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, collaborando al buon andamento della Famiglia Cooperativa e fondando la Cassa Rurale Cattolica di Prestito e Risparmio di Storo. Costituisce inoltre il Consorzio Elettrico di Storo, del quale è il primo presidente. Dopo la Prima Guerra Mondiale, mons. Regensburger è presidente della Federazione dei Consorzi Cooperativi e non smette un solo istante, attraverso “La Cooperazione Trentina” di promuovere e attuare una profonda opera moralizzatrice fra i cooperatori. Nel 28 1926 è costretto ad abbandonare la presidenza della Federazione, “occupato”dal Partito Nazionale Fascista, e nel primo dopo guerra, a Federazione ricostituita, mons. Regensburger torna ad essere la guida morale della cooperazione regionale ed è nominato presidente onorario dell’ente revisionale. Nel 1946, a seguito di un forte attacco d’asma, si ritira a Canale di Pergine dove muore l’8 luglio 1948. L’avvocato Tullio Odorizzi, presidente della Regione Trentino Alto Adige, in una relazione commemorativa del novembre 1950, così ricorda mons. Regensburger: “veramente nobile nel suo apostolato sacerdotale, egli IXSUHVLGHQWHGLDOWRSUHVWLJLRSHUFKp si inseriva nella grande tradizione di Don Guetti e Don Panizza per quella sostanziale concezione umana di solidarietà, di fraterna sollecitudine per i meno provveduti, di libertà e dignità che egli poneva come base e insieme come ispirazione del movimento. L’economia sentita come come virtù domestica e sociale, la cooperazione come equilibrio raggiunto con l’ordine, lo spirito d’iniziativa, la tenacia, il coraggio, la fedeltà, soprattutto la fedeltà dei cooperatori”. Il cooperativismo, scriveva mons. Regensburger, non è bottega, ma è opera reciproca al bene reciproco. O si vuole intenderlo così, e allora si va alla famiglia, o non si vuole intenderlo così e allora sì, si va alla bottega. Edmund Mach VINO SANTO TRENTINO, IDENTIFICATA UNA DIFESA NATURALE DALLA BOTRITE Il Vino santo trentino potrà diventare un prodotto ancora più sostenibile grazie al risultato di una sperimentazione condotta dalla Fondazione Edmund Mach, pubblicata proprio questi giorni sulla rivista scientifica “European Food Research and Technology”, che ha valutato la potenziale applicazione di microrganismi isolati da uve di Nosiola, poste in appassimento per la produzione di Vino santo trentino, come agenti naturali di biocontrollo per fronteg- Tecnologico in collaborazione con Elena Franciosi del Centro di Ricerca e Innovazione. nei mesi scorsi la Fondazione ed approfondire la conoscenza di questo complesso settore produttivo nazionale. LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE ALIMENTARE, LA CINA CHIAMA FEM FEM 140, BOOM ALLE PORTE APERTE. IN MIGLIAIA TRA STAND E LABORATORI La Fondazione Edmund Mach di San Michele ha rappresentato l’Italia, a Pechino, alla tavola rotonda organizzata recentemente nell’ambito di EU-China Trade Project per discutere dei temi della tracciabilità, della sicurezza alimentare e dei Si chiudono con un bilancio decisamente positivo le celebrazioni dei 140 anni della Fondazione Edmund Mach. Sabato 12 aprile la cerimonia inaugurale con le autorità e lo spettacolo mapping 3d al monastero, domenica 13 aprile le porte aperte con sette ore ininterrotte di attività e percorsi guidati che hanno registrato diverse migliaia di visitatori. Stand e laboratori presi letteralmente d’assalto, grande partecipazione alle visite guidate, parcheggi da tutto esaurito, maneggio e spazio animali per la gioia dei più piccoli con laboratori creativi, intrattenimenti vari e gastronomia. Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha inaugurato la nuova opera d’arte che completa il Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, un vecchio melo di Renetta Canada realizzato in ferro battuto dall’artista Luciano Zanoni e l’arcivescovo, monsignor Luigi Bressan, ha benedetto la sede del Centro Trasferimento Tecnologico. Grande soddisfazione anche dei vertici dell’ente per la riuscita di questa manifestazione. Per mettere a punto l’evento ha operato da diversi mesi una squadra composta da 450 persone della Fondazione Mach, tra ricercatori, docenti e studenti. Trecento, in particolare, gli alunni che si sono occupati degli allestimenti, dei decori floreali e della distribuzione dei volantini. NOTIZIE DALLA FONDAZIONE EDMUND MACH DI SAN MICHELE ALL’ADIGE DFXUDGL6LOYLD&HVFKLQL8IÀFLR6WDPSD)RQGD]LRQH(GPXQG0DFK giare alcune avversità dell’uva, comela Botrite. Secondo gli esperti di San Michele l’applicazione di questi ceppi in fruttaio o in vigna, soprattutto nelle ultime fasi della maturazione, potrebbe contribuire a ridurre l’incidenza dei danni da Botrite quando i comuni trattamenti anticrittogamici non sono più praticabili. La sperimentazione è stata condotta da Raffaele Guzzon e Roberto Larcher del Centro di Trasferimento Seguici su fmach.it e sui nostri social media! possibili vincoli normativi alla libera commercializzazione del vino e dei distillati tra Unione Europea e Cina. L’Istituto di San Michele vanta, infatti, una riconosciuta eccellenza a livello internazionale nello sviluppo e validazione di procedure per la caratterizzazione compositiva e la tracciabilità dell’origine botanica e geografica di molti prodotti alimentari, tra cui appunto vino e distillati. Ai partner asiatici offrirà supporto nell’attività di repressione della contraffazione locale delle merci importate, riducendo in questo modo ogni rischio di future limitazioni all’esportazione e libera commercializzazione dei nostri prodotti autentici. Il progetto ha rappresentato inoltre un’utile piattaforma per permettere ad esperti tecnici cinesi di visitare Facebook Twitter Youtube Pinterest Linkedin Google+ www.facebook.com/ fondazionemach www.twitter.com/ fondazione_mach www.youtube.com/ fondazionemach www.pinterest.com/ fondazionemach www.linkedin.com/company/ fondazione-edmund-mach http://bit.ly/100AuHx 29 T.04.1 CERCO TERRENO DI CIRCA 1000 MQ DA COLTIVARE AD ORTAGGI. ZONA PERGINE E DINTORNI. TEL. 338/9591987 - TEL. 338.1839595 MACCHINE AGRICOLE M.01.1 VENDO ATOMIZZATORE MODELLO PAOLI DA 15 HL A EURO 500.00 ZONA VAL DI NON. TEL. 347/5982304 M.01.2 VENDO RETROESCAVATORE DALLA BONA PER TRATTORE 70/80 CV. 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