n°5, maggio 2014

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Direttore
Massimo Tomasi
Direzione e Redazione
Michele Zacchi
Trento - Via Maccani, 199
Tel. 0461 1730452 - Fax 0461 422259
e-mail: [email protected]
In Redazione:
Ivonne Chistè, Gabriele Dalprà,
Francesca Eccher, Stefano Gasperi,
Sabrina Grillo, Nicola Guella,
Francesca Tonetti, Gianluca Turrina,
Michel Mattivi, Nadia Paronetto
Iscrizione n. 150 del Tribunale di Trento
30 ottobre 1970
A cura di
AGRIVERDE CIA SRL - Trento - Via Maccani 199
5HDOL]]D]LRQHJUDÀFDHVWDPSD
Studio Bi Quattro - Trento
Concessionaria esclusiva per la pubblicità
Publimedia snc - Tel. 0461 238913
SOMMARIO
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30
In montagna sono tutti agricoltori di serie A
´1RQVDUHPRXQDVXFFXUVDOHGL&RQÀQGXVWULDµ
Vendere di più, garantire reddito, coinvolgere i soci
Vi presentiamo PiWi Trentino
´,JLRYDQLDJULFROWRULDOSULPRSRVWRµ
´3LULVRUVHSHULOSULPRSLODVWURµ
La nuova Pac: ecco le novità
´+RXVWRQDEELDPRXQSUREOHPDµ
Caf CIA
Fusione e nuova fatturazione
Fatturazione elettronica
Notizie dal Caf
Il villaggio del fare
Rete degli Ecomusei del Trentino
L’orticoltura e l’orto di famiglia
40 righe di Storia
Notizie dalla Fondazione Edmund Mach
Vendo&Compro
Le nostre sedi
VAL D’ADIGE
VAL DI NON
TRENTO - UFFICIO PROVINCIALE
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Tel. 0461.420969 - 0461.421230 0461.1730440 - Fax 0461.422259 0461.1738860
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e dalle 14.00 alle 17.30, il venerdì dalle
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9LD'DOODÀRU
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Giovedì dalle ore 8.30 alle 9.30 presso
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SANT’ORSOLA TERME
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alle 10.00 presso il Municipio
FIEROZZO
Dalle 10.30 alle 12.30
presso il Municipio
VALLAGARINA
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martedì: 8.30-13.30,
giovedì: 8.30-13.00 e 14.00-16.30,
venerdì: 8.30-12.30
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c/o Confesercenti (3° piano).
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CIA
IN MONTAGNA SONO
TUTTI AGRICOLTORI
DI SERIE A
di Paolo Calovi
C
on l’arrivo della nuova
Pac, anche se in ritardo di un anno si pone
sempre il solito vecchio
problema: chi ha diritto ad avere i
contributi comunitari ?
Qualcuno (come la Coldiretti) sostiene che i fondi europei dovrebbero
essere assegnati solo agli agricoltori
professionali.
Sarebbe, per l’agricoltura di montagna una scelta assolutamente sbagliata, e aggiungiamo, in aperta contraddizione con i principi che proprio
OD QXRYD 3DF XVD D JLXVWLÀFD]LRQH
della sua esistenza per il ruolo che
svolgono come “sentinelle” del territorio.
Cia del Trentino sostiene invece che
bisogna guardare al mondo agricolo
in un altro modo, e lo abbiamo proposto al ministro per politiche agricole, Maurizio Martina in occasione
della sua presenza a Trento agli inizi
di aprile.
Per noi oltre all’operatore agricolo a
titolo principale, il full time per capirci, ci sono migliaia di agricoltori che
ricavano, dal loro lavoro part time in
campagna, un reddito. Solitamente
coltivano quelle aree del nostro territorio che certamente non sarebbero
appetibili per le aziende professionali.
Chi lavora il piccolo appezzamento non è una mosca rara e i numeri
sono davvero chiarissimi: se dovesse
diventare legge il contributo europeo
è solo per gli agricoltori professionali,
VSDULUHEEHUR GDOO·HOHQFR GHL EHQHÀciari moltissime aziende agricole che
nel nostro territorio sono la grande
maggioranza. Davvero il Trentino, dal
punto di vista economico e ambientale, si può permettere questa scelta?
Se gli interventi contributivi venissero quindi preclusi alle aziende non
professionali probabilmente avremo
come inevitabile conseguenza il progressivo abbandono della loro attività, il costo sarebbe davvero molto
pesante. Ricordiamoci infatti che la
cooperazione è il canale principale di
vendita di queste produzioni, cooperazione che è nata a tutela di tutte le
varie tipologie aziendale dalle micro
a quelle più strutturate. La loro chiusura provocherebbe un calo notevole
di produzione conferito nelle strutture
FRRSHUDWLYHPHWWHQGROHLQJUDYHGLIÀcoltà. Il costo quindi sarebbe anche a
carico di quelle aziende professionali
FKH LQYHFH SRWUHEEHUR EHQHÀFLDUH
dei sostegni economici europei.
I costi però non si ridurrebbero solo
a questo: pecchiamo di pessimismo
quando ipotizziamo l’abbandono
delle nostre valli?
Senza sostegno economico comunitario rischiamo che le aziende part
time diventino nella cooperazione
soci di serie B. Queste dovranno sostenere spese crescenti in quanto la
preclusione a queste forme di sostegno dirette ed indiretto provocheranno rincari consistenti per esempio
nelle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, per il sostegno alle
cooperative, per i premi di ambientali
eccetera. Nel caso volessero anche
continuare avrebbero comunque
l’obbligo di rispettare quanto previsto
dalla burocrazia sempre più ossessiva, sarebbero soggetti alla spending
review paradossale (l’eliminazione
delle agevolazioni per l’acquisto dei
fondi rustici per i territori montani chi
danneggia se non i giovani e il territorio?) ed essere in balia di una miriade di nuove norme (dai patentini
alle norme per la sicurezza) pensate più per scoraggiare che per dare
certezza al mondo agricolo.
5
Paolo Calovi,
presidente della CIA del Trentino
Eppure è stato proprio il nostro
comparto, quello agricolo, a dare le
maggiori soddisfazione sia al Trentino che al resto del paese. E se le
vecchie regole (che davano garanzie all’agricoltore part time) hanno
funzionato egregiamente per quale
ragioni una antica organizzazione
come la Coldiretti vuole cancellare con un tratto di penna migliaia
di attività? A vantaggio di chi? Non
crediamo che neanche il turismo ne
la fragilità idrogeologica del nostro
territorio avranno dei risvolti positivi.
Durante l’incontro di una delegazione di Cia con il ministro Martina sono
stati illustrati sia la realtà della nostra
struttura che le preoccupazioni relative all’agricoltura di montagna e soprattutto al tentativo di restringere (e
di molto) la platea dei contadini che
possono accedere ai contributi.
La risposta del ministro è stata rassicurante. Oltre a farci i complimenti
per ciò che abbiamo saputo costruire in questi anni, ci ha detto che si
sta lavorando ad una proposta che
ci pare abbastanza positiva.
Si pensa infatti di trovare una mediazione che individua nella soglia
massima di 5000 Euro il punto di un
precario equilibrio che permetterebbe alle aziende non iscritte all’Inps
$JULFROWXUDGLEHQHÀFLDUHGHLFRQWULbuti della Pac.
Ci pare utile andare in questa direzione e se possibile di ampliarla ulteriormente; ogni altra strada è a nostro
avviso poco praticabile, pena il rapido declino del nostro importantissimo patrimonio agricolo. Riteniamo
che i contributi concessi all’agricoltura, con particolare riferimento a quella di montagna, siano da interpretare
più come un investimento territoriale
che un mero sostegno economico.
Cooperazione
“NON SAREMO
UNA SUCCURSALE
',&21),1'8675,$µ
'LHJR6FKHOÀ
presidente della Federazione
Trentina della Cooperazione
Alcune domande al presidente della Federazione
7UHQWLQDGHOOD&RRSHUD]LRQH'LHJR6FKHOÀ
di Michele Zacchi
I
nizia per il presidente della Federazione Trentina della CoopeUD]LRQH 'LHJR 6FKHOÀ O·XOWLPR
anno di mandato pieno. Un’occasione, dunque, per capire come
imposterà il suo lavoro.
E partiamo dalla questione dell’Alleanza cooperativa. Durante la Assemblea della Cia ha usato parole
molto positive per l’esperienza
di Agrinsieme, ma qui non parte:
FRVDORUHQGHFRVuGLIÀFLOH"
“Dobbiamo tenere conto della storia
del Trentino e delle sue organizzazioni
sociali. In questo contesto la Coldiretti
ha sempre assunto un ruolo importante e fondamentale per lo sviluppo
dell’agricoltura. I suoi dirigenti nazionali con le scelte di questi ultimi anni,
hanno disconosciuto questa storia e
KDQQR FUHDWR OH FRQGL]LRQL DIÀQFKp
anche a Trento i rapporti fra loro e la
Cooperazione diventassero sempre
SL GLIÀFLOL 6H QH DVVXPDQR WXWWH OH
implicazioni conseguenti! Chi, come
me, rappresenta movimenti di pensiero e di imprese ad alta responsabilità
sociale non deve però mai perdere la
speranza che in futuro le cose possano e debbano cambiare. Deve lavorare per questo cambiamento. Quindi
accanto alla convinzione che Agrinsieme vada fatta avanzare speditamente,
va tenuta sempre aperta la porta delle
relazioni positive e della collaborazione con tutti coloro che rappresentano
il movimento contadino. Tanti associati
di Coldiretti sono cooperatori e noi siamo convinti che con il tempo le posizioni sagge prevarranno.”
Il percorso verso l’Alleanza fa
emergere con chiarezza due impostazioni: da un lato chi vuole salvaguardare l’originalità della forma
cooperativa fatta di costante coinvolgimento dei soci e dall’altra chi
chiede modelli più snelli, più tradizionalmente capitalistici. Come
dirimere questo dibattito?
“Direi che chi pensa di trasformare
l’Alleanza delle Cooperative Italiane in
XQDVXFFXUVDOHGHOOD&RQÀQGXVWULDVL
sbaglia di grosso. Che le cooperative
sono imprese che hanno il dovere di
stare sul mercato ce lo hanno detto
i Probi Pionieri di Rochdale nel 1844,
non mi sembra quindi una grande
novità. I padri del movimento cooperativo ci hanno anche detto che le
imprese cooperative sono particolari: sono di persone e non di soldi,
lavorano con gli occhi al futuro, sono
tutt’uno con il loro territorio, operano
per un mercato e per un mondo diversi. A mio parere per dirimere questo
dibattito basta guardarsi intorno. Mai
come in questa fase di inizio millennio i valori fondativi e i princìpi cooperativi hanno dimostrato di essere
fondamentali. Il liberismo sfrenato ha
costruito un mercato drogato dalla
ÀQDQ]D SUHGDWRULD H XQD JOREDOL]]Dzione spaventosamente diseguale
dove, alcune grandi multinazionali,
dominano sottomettendo ai propri
interessi intere popolazioni e i governi
che le rappresentano. Se noi provassimo a seguirli saremmo destinati a
morte certa ed esempi ne abbiamo
già parecchi. Quindi bisogna che il
processo di fusione fra le centrali co6
RSHUDWLYHDYYHQJDFRQÀGXFLDHFRQvinzione della diversità del pensiero
e dell’azione cooperativa. Dobbiamo
diventare forti per rappresentare bene
gli interessi delle cooperative ma contemporaneamente per essere in grado di dimostrare che un altro modo
di fare economia, impresa, mercato è
possibile anzi è indispensabile.”
Presto si comincerà a parlare di
GRSR6FKHOÀFRPHYHUUjFRVWUXLWD
la rosa dei possibili successori?
“Il nostro statuto probabilmente conterrà, dopo la prossima assemblea
di giugno, prescrizioni che abbiamo
condiviso attraverso le assemblee
territoriali e che indicano modalità un
po’ più consone allo scopo rispetto a
quelle attuali. Le strade sono e saranno due anche con il nuovo statuto. La
prima riguarda le candidatura di chi
desidera. La seconda prevede che il
Consiglio di Amministrazione uscente
elabori un percorso per arrivare a una
proposta il più condivisa possibile.”
SISTRI
Esonerate dall’iscrizione e
dall’adesione al Sistri le imprese
ÀQRDGLHFLGLSHQGHQWL
Per coloro che aderiscono ad un
circuito organizzato di raccolta,
l’esonero rigurda tutte le imprese agricole, indipendentemente
GDOQXPHURGLGLSHQGHQWL
Maggiori informazioni sul sito
ZZZFLDWQLW
Agri-industria
VENDERE DI PIÙ,
GARANTIRE REDDITO,
COINVOLGERE I SOCI
Michele Odorizzi,
presidente di Melinda
*OLLPSHJQLGL0HOLQGDSHULO
&HQHSDUODLO3UHVLGHQWH0LFKHOH2GRUL]]L
di Michele Zacchi
È
il momento di fare alcuQH ULÁHVVLRQL VXL PHUcati. Quali sono, per
voi, le prospettive per il
2014, sia sul versante del mercato
nazionale che di quelli esteri?
“Il mercato nazionale già da qualche
anno sta evidenziando un certo calo
anche nei consumi di tutti i principali
tipi di frutta, mele comprese e credo
sia ragionevole pensare il 2014 non
invertirà questa tendenza. La produzione di Melinda è prevista viceversa
in aumento. Come ovvia conseguenza dobbiamo quindi senz’altro impegnarci se possibile ancora di più ed
ancora meglio per difendere e magari
incrementare ulteriormente la nostra
quota sul mercato nazionale dobbiamo ancora di più incrementare
VLJQLÀFDWLYDPHQWH OH QRVWUH HVSRUWDzioni. Dovremo quindi essere estremamente tempestivi nell’individuare
importanti opportunità di crescita in
destinazioni estere che sappiano valorizzare al meglio il nostro prodotto.”
Fino ad ora il reddito degli agricoltori trentini è stato abbastanza
soddisfacente (anche se c’è stata
qualche eccezione). Pensate che
rimarrà tale nei prossimi anni?
“Il primo obiettivo della nostra Missione Aziendale è proprio quello di
generare per i nostri soci un reddito
soddisfacente e sostenibile nel tempo. Certamente riuscire a cogliere
questo obiettivo sta diventando un
HVHUFL]LRVHPSUHSLGLIÀFLOHHLPSHgnativo, ma sono convinto che, grazie alla qualità delle nostre mele, alla
nostra organizzazione ed alla professionalità dei nostri collaboratori, non
sarà una “missione impossibile”.
Sappiamo che la globalizzazione riguarda anche il mondo agricolo: come vi state organizzando per adeguare le vostre reti
commerciali?
“La mela è un frutto la cui coltivazione
è diffusa in tutto il mondo.
La tecnica di coltivazione è piuttosto
complessa però è comunque adeguatamente gestibile da validi agronomi in tutti i Continenti. Pertanto,
a parità di prodotto, è l’organizzazione - in termini di controllo
qualità, gestione del prodotto
in magazzino e
sul Mercato - a
fare la principale differenza.
Melinda è contemporaneamente impegnata sia a
7
potenziare il nostro Reparto Export
sia a ricercare ulteriori destinazioni
dove sviluppare altre sinergie con le
altre O.P. del Trentino - Alto Adige,
analogamente a quanto già realizzato in Russia, India e USA. Anche nel
nostro settore l’unione dovrebbe fare
la forza!”
Siete una grande impresa cooperativa: come verranno coinvolti i soci nelle nuove azioni di
riorganizzazione?
“Tutti processi evolutivi più importanti - quelli che maggiormente inÁXHQ]DQR L ULVXOWDWL GL PHGLROXQJR
termine - sono sempre stati e sempre saranno discussi e condivisi con
tutti i soci agricoltori interessati attraverso lo svolgimento di innumerevoli
incontri ed assemblee a vari livelli.
Si tratta quindi di un lavoro lungo
ed estremamente impegnative, ma
certamente indispensabile ed appagante.
Le scelte di portata minore - che
possono essere, in relazioni alle fattispecie, di competenza esclusiva
del Consorzio oppure delle singole
Cooperative socie - sono invece deÀQLWH FRQ XQ SURFHVVR GHFLVLRQDOH
necessariamente più snello e attraverso il coinvolgimento dei Consigli
di Amministrazione e dei Soci delle
singole entità direttamente coinvolte.
Per facilitare l’ulteriore rapidità e difIXVLRQH GHO ÁXVVR GHOOH LQIRUPD]LRQL
ovviamente disponiamo anche di
una sezione dedicata sul nostro sito
e pubblichiamo periodicamente un
house-organ destinato a tutti i soci.”
PiWi
VI PRESENTIAMO
PIWI TRENTINO
Una chiacchierata con Nicola Del Monte,
referente trentino di questa nuova esperienza,
QDWDLQ*HUPDQLDPDFRQVHGHLQ6YL]]HUD
di Michele Zacchi
I
n un mondo climatico in evoluzione, la ricerca si orienta
sempre di più verso lo sviluppo
di varietà resistenti. In questo
caso parliamo della vite, e parliamo
in particolare di PiWi Trentino, un’associazione nata un paio di mesi fa e
che si occupa della sperimentazione
di nuove qualità resistenti.
Il nostro interlocutore è Nicola Del
Monte, il presidente per la nostra
provincia, e possiamo essere certi
che il progetto è di quelli destinati ad
attirare l’attenzione di molti viticoltori.
“Siamo partiti da poco, e riteniamo
molto importante una collaborazione
con Iasma. Il tema è di grande attualità: in un settore, quello vitivinicolo,
che intende rinunciare all’uso della
chimica, la selezioni di viti resistenti
è decisiva.”
Quanto tempo occorre per arriva-
re ad una selezione che risponda
alle aspettative?
“Ci vuole molto tempo. Chi le usa
attualmente ha dovuto procurarsele, per il 90%, dal centro di ricerca
di Friburgo. Lì è partita questa sperimentazione, anche se oggi la sede
di PiWi si trova in Svizzera.”
Dopo quanti anni si può dire di
aver raggiunto un risultato positivo?
“Occorrono dai quindici ai venti anni
per avere dati certi e crediamo che
con la collaborazione di san Michele
si possa arrivare a vitigni adatti al nostro territorio.”
4XLQGLQRQqVXIÀFLHQWHFDPELDUH
del tutto le vigne.
“No. Chi pensa di eliminare le viti attuali e piantare quelle resistenti fa un
errore gravissimo. Noi invece dobELDPR ODYRUDUH D FUHDUH LQFURFL ÀQR
VAL DI NON, NIENTE SOLDI PER LA NEVE DEL 2013
Nell’ottobre del 2013, dopo i danni provocati dalla abbondante nevicate in Val di
Non ( proprio quando le mele erano già nella fase di raccolta), sui giornali locali
vennero pubblicati diversi articoli che davano per certo il sostegno dell’ente pubbliFRSHUFRSULUHXQDSDUWHGHLGDQQLVXELWL
Solo oggi la Provincia manda a dire che questi eventuali contributi-neve, pur tanto
SXEEOLFL]]DWLQRQVRQRDIIDWWRSUHYLVWL
6LPRQH6DQGULUHVSRQVDELOHGHOO·XIÀFLRGHOOD&LDGL&OHVKDXOWHULRUPHQWHYHULÀFDWR
TXHVWDQRWL]LDHSXUWURSSRqYHUD
“Se non ricordo male, diversi funzionari provinciali fecero più di un sopralluogo
nelle zone colpite e questo andirivieni aveva vieppiù convinto i contadini della
FHUWH]]DGLRWWHQHUHXQDTXDOFKHIRUPDGLULPERUVRSHULGDQQLVXELWL
La cosa curiosa, e un po’ sconcertante, è che tutta questa vicenda si è basata su
GHOOHDVSHWWDWLYHPDLFRQIHUPDWH
Anche adesso la sicurezza che non ci saranno sostegni pubblici non ha un caratWHUH´XIÀFLDOHµSHUHVHPSLRXQDOHWWHUDGHOO·$VVHVVRUDWRDOO·$JULFROWXUDPDYLHQH
semplicemente confermata a voce dopo mesi di richieste, solleciti, e quant’altro
SHUFHUFDUHGLFDSLUHTXDOHIRVVHODSRVL]LRQHGLSLD]]D'DQWHµ
8
ad arrivare a viti autoctone resistenti,
che possono convivere con quelle
che già ora rendono importante la
viticoltura trentina.
Il tipo di vite che vogliamo “costruire”
dovrà servire per coltivare in territori estremi, ad esempio nei pressi di
DUHHDELWDWHRSSXUHLQ]RQHGLGLIÀFLle raggiungibilità.”
In questo modo dappertutto di
può ottenere un vino biologico.
“Io credo che oggi il consumatore di
aspetta dal Trentino un prodotto “pulito”, e noi crediamo che sia possibile
arrivare a questo risultato. Vogliamo
quindi far conoscere agli agricoltori
l’esistenza di queste varietà resistenti
e crediamo che sia importante anche per i consumatori conoscere la
storia delle nostre viti.”
Pensate di mettervi in contatto
anche con Slow Food?
“È un partner importantissimo e sarebbe un ottimo veicolo di pubblicizzazione del nostro lavoro.”
,QÀQHODGRPDQGDFUXFLDOHFRPH
ÀQDQ]LDWHLOYRVWURSURJHWWR"
´,Q TXHVWD IDVH FL DXWRÀQDQ]LDPR
Siamo in quindici fra cantine e vivaisti
e il nostro primo compito è quello di
sensibilizzare il mondo dei viticoltori.
Posso dire che anche le grandi cantine sono attente al nostro lavoro e
credo che alcune di queste aderiranno a PiWi Trentino.”
Assistenza legale
Ricordiamo ai gentili lettori che la
Confederazione Italiana Agricoltori
mette gratuitamente a disposizione
dei propri associati (in regola con il
pagamento delle tessera associativa)
un consulente legale secondo i seguenti orari e previo appuntamento:
TRENTO - Via Maccani, 199
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Avv. Andrea Callegari
CLES9LD'DOODÀRU
LOSULPROXQHGuGHOPHVHGDOOH
DOOHAvv. Piergiorgio Sandri
LOVHFRQGRJLRYHGuGHOPHVHGDOOH
DOOHAvv. Lorenzo Widmann
iPad
inciiaa
Stampa della Provvinc
APP realizzata dall’Ufficio
“Incentivi PAT ” è la nuova
incentivi a
gli
rese
imp
alle
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autonoma di Trento per
ione dai vari settori pub
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a
Provincia autonoma di Trento
3URY%RO]DQR
“I GIOVANI AGRICOLTORI
$/35,0232672µ
Arnold Schuler,
Assessore all’Agricoltura
della Provincia di Bolzano
O
Conversazione con il nuovo assessore all’Agricoltura
GHOOD3URYLQFLDGL%RO]DQR$UQROG6FKXOHU
´3HUODPRQWDJQDO·DJULFROWRUHDWWLYRqDQFKHTXHOORSDUWWLPHµ
ra la nuova Pac è
una realtà. Quali
sono le tematiche
su cui intende lavorare nei prossimi anni?
“Prioritario per la Provincia Autonoma di Bolzano è l’obiettivo di ridurre
l’attuale divario che esiste nel livello
degli aiuti nell’ambito della domanda unica tra la realtà provinciale ed
altre Regioni italiane. Le differenze
nel livello dei premi sono politicamente non accettabili e rischiano di
creare un danno economico ai nostri agricoltori di montagna. Non è
pensabile che agricoltori di regioni
diverse percepiscano premi diversi rispettando le medesime regole
(condizionalità e greening). Questo
processo di armonizzazione del livello dei premi è in corso: si tratta
GLXQSHUFRUVROXQJRHGLIÀFLOHPD
che deve essere seguito per il futuro
dei nostri agricoltori.
Il livello medio dei premi del primo
pilastro deve essere portato ad un
livello tale da permettere agli agricoltori di poter proseguire nella propria attività, soprattutto nelle zone di
montagna, in cui gli agricoltori svolgono non soltanto un’attività economica, ma anche e soprattutto offrono servizi ambientali e paesaggistici
a tutta la società e ad altre attività
economiche come in primo luogo il
turismo.
In quest’ottica anche i piccoli agricoltori rappresentano un elemento
essenziale dell’assetto sociale ed
economico delle zone di montagna
e per questo è un nostro obiettivo
quello di permettere l’accesso agli
di Michele Zacchi
aiuti del primo pilastro anche ai produttori agricoli che nonostante lavorino a part-time svolgono in ogni
modo un meritorio servizio per la
società.
Un altro tema si cui si deve lavorare
è quello della riduzione del carico
burocratico che incombe sugli agricoltori che richiedono gli aiuti della
domanda unica. Deve esistere una
proporzionalità tra premio ricevuto e
obblighi che devono essere rispettati. Ovviamente la nostra scelta
sarebbe quella di aumentare gli impegni ambientali, aumentando però
anche il livello dei premi.”
Per quanto riguarda il Psr, come
state gestendo questa fase di
transizione che riguarda tutto il
2014?
“Tutta la programmazione dello Sviluppo Rurale ha subito un ritardo, a
cominciare dalla pubblicazione dei
Regolamenti dell’Unione Europea.
Di questo si deve prendere atto.
L’Europa ha predisposto delle regole transitorie che permettono di gestire una parte degli aiuti anche nel
corso del 2014, prima che il nuovo
PSR venga approvato. La Provincia
Autonoma di Bolzano intende utilizzare queste regole per permettere di
OLTXLGDUHLSUHPLDVXSHUÀFLHGHOO·Dgroambiente e dell’indennità compensativa. Inoltre, anche le misure
degli investimenti aziendali, degli investimenti nel settore agroindustriale saranno attivate in transizione nel
,QÀQH VDUj DWWLYDWD DQFKH OD
misura dei giovani agricoltori.
Obiettivo di Bolzano è quello di otte-
10
nere l’approvazione del nuovo PSR
entro l’autunno di quest’anno, riaprendo l’accesso a nuove domande
il prima possibile. In tale prospettiva
VLLQTXDGUDDQFKHODYRORQWjGLGHÀnire i criteri di selezione per gli investimenti all’inizio del 2015.”
Come intende operare per favorire le start up giovanili nel settore agricolo?
“I giovani agricoltori saranno fortemente sostenuti attraverso le risorVHÀQDQ]LDULHGHOQXRYR365,IRQdi previsti per la misura dei giovani
agricoltori saranno adeguati alle
necessità e saranno molto consistenti.
Inoltre, sono previsti tassi di aiuto
maggiori per i giovani che devono
effettuare anche un investimento
aziendale nell’allevamento di bestiame da latte.
Per quanto riguarda i criteri di selezione delle domande di investimento, nel PSR è prevista una preferenza per i giovani agricoltori.
,QÀQH VRWWROLQHR FRPH OD PLVXUD
della consulenza aziendale venga
attivata per la prima volta nel PSR
LQ PDQLHUD IRUWH H VLJQLÀFDWLYD
sono soprattutto i giovani che doYUDQQR EHQHÀFLDUH GHO QHFHVVDULR
supporto per poter migliorare la
propria attività.”
Ancora una volta si riparla di
agricoltore attivo? Qual è la deÀQL]LRQHFRUUHWWDGDOVXRSXQWR
di vista?
“Per la Provincia Autonoma di Bolzano si deve considerare agricolto-
Europa
re attivo l’agricoltore che percepisca meno di 5.000 Euro di premio
annuo nell’ambito della domanda
unica. Questa condizione è necessaria per poter garantire un aiuto
anche a tutti gli agricoltori attivi a
part-time, che sono la maggioranza nelle nostre zone di monta-
gna. Si deve tener conto che anche una parte degli aiuti del PSR
sono destinati agli agricoltori attivi:
VH FL IRVVH XQD GHÀQL]LRQH LQLGRnea, avremmo il rischio di escludere molti nostri agricoltori anche
dall’indennità compensativa. Cosa
che noi vogliamo assolutamente
HYLWDUH 'REELDPR LQÀQH UDPPHQtare che la Commissione Europea
non ha introdotto l’agricoltore attivo
per escludere le aziende piccole,
ma piuttosto per limitare l’accesso
agli aiuti comunitari alle aziende
grandissime e grandi, che con l’agricoltura hanno poco a che fare.”
“PIÙ RISORSE
PER IL PRIMO
3,/$6752µ
Parliamo ancora di Pac
con l’eurodeputato Herbert Dorfmann
È
possibile, nei prossimi anni, migliorare la
PAC, che Lei ha coPXQTXHGHÀQLWRSRVLtiva? E se si, come?
“La riforma della politica agricola dell´Unione europea contiene,
per le nostre province, una serie
di novità che considero positive:
anche nel futuro vi sarà un´importante supporto per quanto riguarda
lo sviluppo rurale. Si tratta di uno
strumento fondamentale a favore
dell´agricoltura di montagna ed il
settore lattiero-caseario. Anche
se a livello nazionale la trattativa
non è ancora conclusa ci sarà,
per la nostra regione, un aumento
notevole dei pagamenti diretti del
primo pilastro. A livello nazionale,
infatti, non sarà più possibile continuare con una distribuzione iniTXD GL TXHVWL SDJDPHQWL JLDFFKp
abbiamo costretto gli Stati Membri
a distribuire in maniera più equa
questi contributi.
Per quanto riguarda la frutticoltura si andrà avanti con i programmi
operativi che si sono rivelati molto
HIÀFDFLQHJOLDQQLSDVVDWL
Herbert Dorfmann
Un altro passo fondamentale che
mi soddisfa particolarmente riguarda le assicurazioni antigrandine/multirischio per le quali abbiamo trovato un nuovo sistema
GL ÀQDQ]LDPHQWR 7XWWR VRPPDWR
sono convinto che questa riforma
si rivelerà positiva per i nostri agricoltori.”
Se si vuole che gli agricoltori di
montagna continuino a svolgere
questo compito bisogna destinare
più fondi pubblici alla montagna.
In questi anni ho combattuto in
questa direzione e ho l´impressione che questa riforma sia un
passo importante nella giusta direzione.”
Sembra di vedere, nel progetto appena approvato, una attenzione nuova alla montagna.
Che ruolo avrà il territorio alpino (e non solo) nello sviluppo
agricolo?
“L´obiettivo principale della PAC
deve essere quello di manteneUH LQ SURGX]LRQH WXWWH OH VXSHUÀFL
agricole dell´Unione, non solo le
VXSHUÀFLSLDYYDQWDJJLDWH)LQDG
oggi le zone più produttive godevano di un netto vantaggio nella
distribuzione degli aiuti comunitari. Direi che questa riforma segna
OD ÀQH GL TXHVWD VSHUHTXD]LRQH
L´agricoltura di montagna genera
dei “beni pubblici”, contribuisce
alla gestione delle risorse naturali
e produce prodotti di alta qualità.
Cosa succede in Italia? Ci sembra di vedere qualcosa di antico: le regioni virtuose, quelle
che hanno utilizzato al meglio
i fondi europei non hanno un
HXUR ÀQR DO ( LO SUH]]R
più alto lo pagano i giovani.
Come si può intervenire?
“Ci troviamo in un anno di transizione e in Parlamento abbiamo
adottato anche un Regolamento di
transizione. Nel 2014 non vi sono
meno fondi degli anni precedenti
e entrambi i pilastri su cui poggia
OD3$&VRQRÀQDQ]LDWLDQFKHTXHst´anno. Ad ogni modo le nostre
Province devono deliberare al più
presto il nuovo programma di sviluppo rurale per poter transitare
alla nuova PAC.”
11
Nuova PAC
LA NUOVA PAC: ECCO LE NOVITÀ
'DOSULPRGLJHQQDLRGLTXHVW·DQQRqHQWUDWDLQYLJRUHODQXRYD3DF
Vi proponiamo ampi stralci di un documento della Cia della Liguria
FKHLOOXVWUDLQPDQLHUDHIÀFDFHOHQRYLWjGHOSURYYHGLPHQWR
C
on il primo gennaio 2014, è entrato in vigore un nuovo periodo di programmazione
della Politica Agricola Comune, insieme di
atti, strategie e risorse economiche messe
a disposizione dell’agricoltura e del mondo rurale, dal
bilancio comunitario.
Una spesa rilevante anche per l’Europa che destina quasi la meta del proprio bilancio complessivo alla PAC.
Risorse importanti, che rappresentano, sempre di più,
O·XQLFD IRQWH ÀQDQ]LDULD D VRVWHJQR GHOO·DJULFROWXUD LQ
particolare nel nostro Paese e nella nostra Provincia.
LE RISORSE
Nel periodo 2014-2020 le risorse Ue destinate all’ Italia
dovrebbero ammontare a 37.6 miliardi di Euro, con poco
più di 27 miliardi destinati ai pagamenti diretti e circa
10,5 miliardi di Euro destinati allo sviluppo rurale.
L’ARTICOLAZIONE DELLA PAC
/DSROLWLFDDJULFRODFRPXQHGLEDVDVXGXHJUDQGLÀORQL
GLLQWHUYHQWLFRPXQHPHQWHGHÀQLWLSLODVWUL
Il primo pilastro attiene alle cosiddette misure di mercato, ai premi o meglio pagamenti diretti in questo segmento stanno quelle erogazioni che, abbiamo conosciuto come integrazioni di prezzo e che già da tempo,
non si riferiscono più alla quantità prodotta ma a titoli
SURGXWWLYLGLUHWWDPHQWHFRQQHVVLDOODVXSHUÀFLHFRQGRWta. Questo insieme di interventi rappresenta la parte più
rilevante della spesa agricola come si può desumere dal
JUDÀFRVRSUDULSRUWDWR
La novità ulteriore che la Pac 2014/2020 porta con se, è
che sempre più i pagamenti diretti vengono erogati all’
agricoltore quale compensazione per l’opera svolta in
funzione del mantenimento di beni pubblici ed in particolare l’ambiente.
,O VLVWHPD GHL WLWROL YLHQH FRPSOHWDPHQWH ULYLVWR ÀQDOL]zando la riforma ad una maggiore uniformità dei valori, sia fra Paesi membri, che all’ interno del Paese con
l’obbiettivo di determinare una maggiore redistribuzione
GHOOHULVRUVHRJJLDVVDLGLYHUVLÀFDWHIUDDUHHJHRJUDÀFKH
e singole aziende.
Il nuovo sistema, pur gradualmente, determinerà un valore omogeneo per il singolo titolo senza distinzione di
FROWXUH/R6WDWRPHPEURGHÀQLUjOHPRGDOLWjGLDSSOLcazione di questa norma attraverso la Regionalizzazione e Provincializzazione che consiste nella possibilità
di scegliere come e se suddividere il territorio nazionale
in aree omogenee, secondo criteri che possono esseUHDPPLQLVWUDWLYLLFRQÀQLGHOOHDWWXDOL5HJLRQLDJUR-
AI MAISCOLTORI - CONTROLLI
CONDIZIONALITÀ 2013
IASMA comunica che possono contattare i sottoelencati
tecnici per informazioni relative alle possibili modalità di
LQWHUUX]LRQHGHOODPRQRVXFFHVVLRQHGHOPDLV
‡)UDQFKL5REHUWD9DOVXJDQD9DOGDGLJH
‡*LRYDQHOOL3LHWUR*LXGLFDULH
12
Nuova PAC
nomici o socio economici.
'LVHJXLWRULSRUWLDPRXQDWDEHOODDVRORWLWRORHVHPSOLÀcativo - che testimonia come il valore medio di un titolo
in Trentino, sia assai al di sotto della media nazionale e
FRPHSHUWDQWRWUDUUHPPRWHRULFREHQHÀFLRGDXQDDWWULbuzione di titoli fatta su base nazionale.
COME SI ASSEGNANO I TITOLI
Il secondo pilastro, è quello meglio conosciuto come
sviluppo rurale, e racchiude in se le politiche di sostegno allo sviluppo, imperniate prevalentemente su inYHVWLPHQWL ÀQDOL]]DWL DG DFFUHVFHUH VLD OD FRPSHWLWLYLWj
delle aziende, sia a costruire e mantenere un sistema di
incentivi e compensazioni che favoriscano il perdurare
dell’attività agricola ed il permanere delle popolazioni
nella aree rurali.
La diversa natura del contributo da sostegno al reddito
a pagamento per fornitura di beni pubblici determina
la costruzione di un meccanismo di formazione del
premio, articolata sulla base di diversi parametri che
determineranno un valore modulare in funzione delle tipologie delle azioni per cui il premio sarà costituito da:
‡XQDTXRWDXJXDOHSHUWXWWLpagamento baseÀVVD
ma non superiore del 70% del valore del titolo
‡GDXQDSDUWHYDULDELOHFRPXQTXHQRQPHQRGHO
da ripartire fra diverse opzioni legate alla messa in atto
di pratiche ambientali, alla collocazione dell’azienda
in zone soggette a vincoli naturali, all’essere giovane
ed in funzione della dimensione aziendale.
,QÀQHLOQXRYRUHJRODPHQWRLQVHULVFHDOFXQLFULWHULJHnerali aggiuntivi, che devono comunque essere normati
dallo Stato (Italia) ed in particolare:
%HQHÀFLDUL vanno privilegiati nella concessione dei
premi gli agricoltori attivi OD FXL GHÀQL]LRQH q ODVFLDta allo Stato membro. Per quanto ci riguarda riteniamo
debbano essere destinatari del premio le aziende titolari
di partita iva e iscrizione alla CCIAA ivi comprese chiaramente le aziende che non incorrono in tale obbligo.
Vengono esclusi: Aeroporti, sedi aeroportuali, terreni
sportivi, aree ricreative permanenti
Tetti aziendali:VDUjGHÀQLWRXQSUHOLHYRGHOVXLSUHmi superiori ai 150.000 € da redistribuire per far crescere
LSUHPLÀQRDLSULPL+DGLVXSHUÀFLHDLÀQLGLUHGLVWULbuire le risorse premiando le aziende più piccole.
Soglie minime: DQGUj GHÀQLWD XQD VRJOLD PLQLPD SHU
DFFHGHUHDOVLVWHPDGDPLVXUDUHLQYDORUHRVXSHUÀFLH
in sostanza non potrebbero accedere coloro che non
hanno diritto a premi inferiori a 100.00 € (già in vigore in
Italia) o in alternativa tutti coloro che hanno aziende con
VXSHUÀFLHLQIHULRUHDGXQDVRJOLDVWDELOLWD
(Fine prima parte)
13
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trentino
che si occupa
degli affari
altrui.
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Consumatori
“HOUSTON, ABBIAMO
81352%/(0$µ
di Dario Guidi
Q
uesto mese voglio
condividere con voi le
ULÁHVVLRQL GL XQD QXRva voce che collabora
con la rivista che dirigo. Si tratta di
Patrizio Roversi, personaggio televisivo (ora conduce Linea Verde) che
unisce alla curiosità e alla competenza una fondamentale dose di ironia. In un testo (che potete trovare
integrale sul sito www.consumatori.e-coop.it), Roversi parta da una
“storica” citazione: “Houston, abbiamo un problema!”, la famosa frase che fu pronunciata in occasione
della Missione Spaziale dell’Apollo
13, e potrebbe essere oggi pronunciata in coro da tutti noi. “Gli Americani allora avevano problemi con
la Luna - scrive Roversi -, noi oggi
qui abbiamo problemi con la Terra,
anzi, con la terra-minuscola, cioè
con l’agricoltura”. Il problema è il
seguente: “noi consumatori (perFKpTXHVWRqLOSXQWRGLYLVWDGDFXL
Roversi parte) vogliamo (dobbiamo,
a volte siamo costretti a) pagare la
roba da mangiare il meno possibile. Ma gli agricoltori si lamentano
che non ci stanno dentro, prendono
troppo poco. Girando l’Italia posso
testimoniare che è vero, almeno in
alcuni casi. Gli allevatori sardi, per
esempio, sono costretti a
produrre latte sottocosto. E - in-
credibilmente - anche gli allevatori
di bovini padani. I produttori di cereali si son visti calare il prezzo del
grano, i produttori di uova biologiche a terra si lamentano ecc ecc.
Un dato è certo: se un contadino si
limita a produrre la propria materia
prima e a venderla all’ingrosso, non
ha alcun guadagno, anzi, spesso
ci perde. Di qui la necessità non
solo di trasformare (cioè non puoi
vendere semplicemente l’uva, devi
fare il vino; non puoi solo produrre
latte, devi farti il formaggio ecc ecc),
ma anche di commercializzare direttamente (agricoltori che si organizzano per vendere nei mercatini,
o con i Gruppi di acquisto solidale).
Ed è tutto molto faticoso e incerto. Il
problema è che se si procede inesorabilmente verso una agricoltura
“all’americana” (cioè intensiva, industriale, quantitativa, omologata,
speculativa) rischiamo di mangiare
roba magari perfettamente conforme alle norme sanitarie, ma molto meno buona e soprattutto più
“uguale”. La diversità non è un concetto astratto: fa parte della nostra
cultura, del nostro gusto e soprattutto assicura alla nostra economia
una risorsa essenziale (in Italia
ormai ci rimane solo il turismo e i
sapori).
Roversi, nel suo ragionare, riconosce a Coop di fare molto: “Cerca
di valorizzare e commercializzare
i prodotti locali “tipici” e di accorFLDUH OD ÀOLHUD VWULQJH DFFRUGL
con i contadini garantendo un
prezzo e vigilando sulla legalità, si fa garante dei controlli e
della qualità ecc ecc. Tutto vero.
Ma - in quanto GDO, Grande distribuzione - deve soprattutto
restare fedele alla missione
che gli assegniamo noi
consumatori, e va a con15
Dario Guidi,
direttore del mensile Consumatori
trattare il prezzo più basso possibile, anche perchè deve reggere la
concorrenza con gli altri supermercati. E i risultati comunque sono che
le piccole aziende agricole non ce
la fanno a reggere, e che per soddisfare questa domanda si importa dall’estero o si induce il modo
agricolo ad evolversi (o involversi)
verso un modello industriale. Non
c’è scampo: tocca a noi consumatori risolvere il problema. Dobbiamo
rassegnarci a pagare il cibo un po’
di più. Mica tanto: bastano pochi
centesimi, che non fanno sballare
nessun bilancio familiare, nemmeno
il più magro. Innanzitutto bisogna
cominciare ad informarsi, leggere
le etichette ma conoscere anche
la storia di un prodotto, il come e il
dove, il chi lo produce. Entrare nel
merito, per consumare meglio e in
modo consapevole. Lo slogan “La
COOP sei tu” va bene, ma chi è
questo tu? Secondo me siamo tutti
noi, da chi produce a chi consuma:
qualcuno direbbe “consumatori &
agricoltori uniti nella lotta!”
CONSUMATORI
è la rivista riYROWDDLVRFL&RRSGLGLYHUVHFRRSHrative (Coop Adriatica, Coop Estense,
Coop Consumatori Nordest, Coop
Reno, Coop Liguria, Coop Lombardia
e Nova Coop) presenti in 10 diverse
regioni italiane, dal Piemonte alla Puglia, passando per Liguria, Lombardia,
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia RoPDJQD0DUFKH$EUX]]RH%DVLOLFDWD
Consumatori ha una tiratura media
superiore a 2 milioni e 200 mila copie
ed è disponibile anche on line sul sito
www.consumatori.e-coop
CAF/CIA
16
Fatture
FUSIONE E NUOVA
FATTURAZIONE
di Nicola Guella
D
al primo gennaio 2014
C.I.A e le società controllate sono state oggetto di un’operazione
straordinaria volta a migliorare l’organizzazione e razionalizzare la
JHVWLRQH 1HOOR VSHFLÀFR OD VRFLHWj
Agriverde-Cia srl, che svolge servizi
ÀVFDOLKDLQFRUSRUDWR&LDVVLFXUDVUO
che effettuava servizi assicurativi, e
Trentino Cipa.At Servizi srl (in sigla
TCS srl) che si occupava di C.A.A.
e formazione.
Pertanto ora Agriverde-Cia srl svolge tutti i servizi degli altri due enti
LTXDOLGDOVRQRXIÀFLDOmente estinti e non più operanti.
E
IVERD
A AGR CALI
R
U
T
T
FA
FIS
ERVIZI
PER S
La conseguenza è che la fatturazioQH GHL VHUYL]L FLWDWL ÀVFDOH IRUPDzione e C.A.A.) avverrà tutta in capo
DG$JULYHUGH&LDVUOHTXHVWRXIÀFLR
ha deciso di differenziare le serie di
fatture per meglio chiarire quali servizi vengono fatti pagare. Le fatture
emesse saranno diverse nell’intestazione oltre ad avere una serie di
numerazioni separate.
Si vuole quindi con il presente comunicato portare a conoscenza di
tutti gli utenti che dal 2014 saranno
emesse fatture Agriverde-Cia srl
con un’intestazione diversa a seconda del servizio addebitato. Nello
VSHFLÀFR YLHQH ULSRUWDWD OD GLFLWXUD
FATTURA AG
RIVERDE
PER SERVIZ
I DI C.A.A.
17
in alto a sinistra del servizio che può
essere una delle seguenti:
‡ 6(59,=,),6&$/,
‡ &(1752',$66,67(1=$
AGRICOLA;
‡ 6(59,=,)250$7,9,
Qui di seguito vengono mostrate,
D WLWROR HVHPSOLÀFDWLYR L YDUL WLSL GL
fatture. Si noterà che per i servizi
formativi e di C.A.A. sono stati conservati i loghi presenti sui documenti
HPHVVLÀQRDOORVFRUVRDQQRGD7&6
srl, conformemente alla volontà della
Direzione di salvaguardare i marchi
storici del Gruppo C.I.A.
La fatturazione delle tessere C.I.A.
QRQVXELVFHDOFXQDPRGLÀFD]LRQH
SERVIZ
I FORM
ATIVI
Fatture
FATTURAZIONE
ELETTRONICA
di Nicola Guella
Ora siamo ad una svolta di questo
processo di informatizzazione che
tocca tutti i soggetti economici che
lavorano con lo Stato e gli enti locali.
Entro il 6 giugno 2014 enti di rilevanza nazionale (ministeri, enti di riscossione, enti nazionali di previdenza ed
assistenza, ecc.) non potranno più
ricevere documenti in formato cartaceo o tramite il canale della posta
elettronica ma si dovrà passare ad un
tipo di FATTURAZIONE ELETTRONICA STRUTTURATA. Le imprese
che dovranno fatturare alle amministrazioni pubbliche citate saranno
obbligate dotarsi delle competenze
necessarie per l’invio del documenWRÀVFDOHFKHQRQVDUjSLFRVWLWXLWR
GDXQVHPSOLFHÀOHLQIRUPDWRSGIQp
tanto meno l’invio sarà effettuato per
posta elettronica. La Pubblica Amministrazione sta informatizzando il
suo intero processo organizzativo ed
la fatturazione elettronica non è che
una parte di tale riorganizzazione:
dalle gare d’appalto, agli ordini ed ai
pagamenti sarà tutto gestito tramite
canali informatici.
La fattura elettronica richiesta dalla
P.A. è un un dato alfanumerico (tecQLFDPHQWHVLWUDWWDGLXQÀOH[POFKH
deve essere generato da un appoVLWR VRIWZDUH 7DOH ÀOH SHU HVVHUH
YDOLGR GRYUj LQROWUH HVVHUH ÀUPDWR
digitalmente e dotato di marca temporale, una sorta di timbro elettronico che attesta data ed ora certa. Il
tutto va poi inviato ad un Sistema di
Interscambio (SdI). Quest’ultimo non
è altro che un intermediario che fa da
tramite tra la Pubblica Amministrazione e le imprese.
Sebbene il sistema così descritto
possa sembrare complicato, molti
dei passaggi qui riportati vengono
automaticamente gestiti da programmi informatici e quindi l’operatore non si accorge nemmeno di
essi, è però tuttavia necessario acquisire ed imparare ad usare i diversi
software disponibili.
È importante ribadire che anche
la pubblica amministrazione dialoRINNOVO CASELLE PEC
O
ramai da anni il legislatore tributario permette
la creazione e l’invio di
GRFXPHQWL ÀVFDOL IDWture, ddt, ecc..) aventi pieno valore
giuridico. Inizialmente la fatturazione
elettronica aveva una connotazione
tecnica ristretta e peculiare ed era
considerata tale quella riferita al solo
WUDVIHULPHQWRGLXQÁXVVRGLGDWLQRQ
intelleggibili se non da complessi sistemi informatici.
Da pochi anni il legislatore ha esteso
tale concetto ricomprendendo anche l’invio tramite posta elettronica
QRUPDOH HR FHUWLÀFDWD GL IDWWXUH LQ
formati che dal punto di vista formale
e visivo sono del tutto identici all’originale. Esempio di ciò è l’invio tramiWHPDLOGLXQDIDWWXUDVXÀOHSGIRWLII
La circolazione di questi documenti,
che si può denominare come FATTURAZIONE ELETTRONICA NON
STRUTTURATA, comporta comunque la stampa su carta con i relativi
problemi di registrazione contabile
ed archiviazione.
gherà con le imprese solo tramite
questo canale, comprendendo tutti
quei processi che ora sono ancora
in parte cartacei (gare d’appalto, fatturazioni verso imprese, ordini, ecc..)
Dal 6 giugno 2015 l’obbligo della
fatturazione elettronica strutturata
comprenderà, salvo cambiamenti,
tutti gli enti pubblici, e quindi anche comuni e provincie. La Provincia Autonoma di Trento si è già
mossa dotandosi di un sottosistema
di interscambio che dovrebbe, nelle
intenzioni, favorire le imprese trentine.
Il motivo principale per cui è stato
introdotto tale sistema è dato dai risparmi di costi cui dovrebbe beneÀFLDUHLOVHWWRUHSXEEOLFRLOTXDOHVWD
andando alla ricerca, con la fatturazione elettronica, di un recupero di
HIÀFLHQ]D,QIDWWLODIDWWXUDHOHWWURQLFD
avrà il duplice vantaggio di essere inserita direttamente nel sistema contabile dell P.A. e di non necessitare
della stampa cartacea.
Per le imprese questa scadenza rappresenta un’opportunità per un passaggio a sistemi di conservazione
sostitutiva ma si tratta di una scelta
che è a pannaggio soprattutto di
soggetti economici di una certa dimensione ed è meno appetibile per
piccole e medie imprese ed imprenditori individuali.
Sul sito www.fatturapa.gov.it sono disponibili informazioni più dettagliate
circa il la fattura verso la PA.
Attualmente non è intenzione dello
Stato di procrastinare le scadenze
summenzionate e pertanto il problema per le nostre imprese che lavorano soprattutto con i Comuni (es.:
servizio di sgombero neve) si porrà
l’anno prossimo.
RINNOVO CASELLE PEC
Si avvisa con il presente comunicato che CIA, per mezzo della sua società
di servizi, provvederà al rinnovo automatico delle caselle di posta elettronica
FHUWLÀFDWD GL GRPLQLR FLDOHJDOPDLOLW HV SDRORURVVL#FLDOHJDOPDLOLW
VRWWRVFULWWHQHOFRUVRGHO
Si rammenta altresì che i compensi per il rinnovo verranno addebitati nel
corso dell’anno a seconda del periodo di scadenza, come anche gli importi
relativi alla gestione per quegli utenti chi hanno sottoscritto l’apposito conWUDWWR3HUXOWHULRULLQIRUPD]LRQLVLSUHJDGLULYROJHUVLDJOLDGGHWWLDPPLQLVWUDWLYLGL7UHQWRH&OHV
18
$%& '&
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&,&$
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&"!%
CAF-Agriverde
NOTIZIE DAL CAF
a cura di Nadia Paronetto (responsabile CAF-CIA Agriverde)
CERTIFICATO PENALE
PER CHI LAVORA CON I MINORI
A partire dal 6 aprile 2014 tutti i datori di lavoro che intendono assumere
un dipendente per lo svolgimento di
attività che comportano un contatto
diretto e regolare con i minori (come
nelle fattorie didattiche), hanno l’obEOLJRGLULFKLHGHUHLOFHUWLÀFDWRSHQDle della persona interessata, per veULÀFDUHFKHQRQDEELDDYXWRVDQ]LRQL
interdittive all’esercizio di attività che
comportino contatti diretti e regolari
con minori o condanne per i seguenti reati:
‡SURVWLWX]LRQHPLQRULOH
‡SRUQRJUDÀDPLQRULOH
‡GHWHQ]LRQHGLPDWHULDOHSRUQRJUDÀFR
‡ LQL]LDWLYH WXULVWLFKH YROWH DOOR VIUXWtamento della prostituzione minorile;
‡DGHVFDPHQWRGLPLQRUL
Quest’obbligo non vale per i dipendenti già impiegati alla data del 06
aprile 2014, ma solo per i nuovi assunti, sia nel settore privato che nel
settore pubblico. Ma in caso di nuovo contratto successivo al 06 aprile il
FHUWLÀFDWR SHQDOH YD VHPSUH ULFKLHsto, anche se il lavoratore ha avuto
contratti precedenti presso quello
stesso datore di lavoro.
Il datore di lavoro deve quindi fare apSRVLWDULFKLHVWDGHOFHUWLÀFDWRSHQDOH
prima dell’assunzione e della stipula
del contratto di lavoro del lavoratore
che sarà adibito a mansioni che prevedono contatti con minori. In attesa
dei tempi tecnici necessari per il rilaVFLRGHOFHUWLÀFDWRLOGDWRUHGLODYRUR
potrà procedere all’assunzione facendosi rilasciare dal lavoratore una
dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ma solo dopo aver presentato la
ULFKLHVWDGHOFHUWLÀFDWRSHQDOH
Questo adempimento non è obbligatorio nel caso di assunzioni di
lavoratori domestici (badanti, colf,
baby-sitter).
,O FRVWR GHO FHUWLÀFDWR SHQDOH p GL Ą
16 del bollo, salvo esenzioni, e di €
3,50 per i diritti di rilascio.
Il mancato adempimento prevede
una sanzione amministrativa che va
da €10.000 a €15.000.
MODELLO UNICO 2014
REDDITI 2013
Il 16 giugno prossimo scade il termine per il versamento delle imposte
IRPEF, IRAP, CCIAA risultante dalla
dichiarazione modello UNICO 2014.
Il modello Unico può essere presenWDWRÀQRDOVHWWHPEUHPDLYHUVDmenti effettuati a partire dal 17 giugno subiranno delle maggiorazioni.
Ricordiamo che tutti i soggetti obbligati alla tenuta della contabilità IVA
nell’anno 2013 devono compilare il
modello UNICO composto da: Dichiarazione Iva, Redditi e Irap.
Invitiamo chi deve presentare il moGHOOR8QLFRDFRQWDWWDUHLQRVWULXIÀFL
LQPRGRGDSRWHUÀVVDUHXQDSSXQWDmento e ricordiamo a tutti che il modello non verrà elaborato automaticamente, ma che è indispensabile
PHWWHUVLLQFRQWDWWRFRQLQRVWULXIÀFL
Per gli allevatori inoltre è necessario consegnare i registri di stalla. In
caso di negozio o agritur bisogna
portare le rimanenze.
IL MODELLO 730/2014
SI PUÒ PRESENTARE
FINO AL 31 MAGGIO 2014
20
La documentazione relativa ad
eventuali redditi di lavoro dipendente, alla spese detraibili e a
quelle deducibili è la stessa del
modello 730:
‡ Dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (Modello 730/2013 o
Modello UNICO 2013 ).
‡ Documento d’identità;
‡&RGLFHÀVFDOHGHOGLFKLDUDQWHGHO
coniuge e dei famigliari a carico;
‡ Dati del datore di lavoro che eroga
la retribuzione nei mesi di giugno e
luglio 2014, se diverso da quello che
ha rilasciato il modello Cud 2014 redditi 2013;
‡ NOVITÀ IMPORTANTE: dal 2014
anche chi ha avuto redditi di lavoro dipendendente nel 2013, ma
nei mesi di giugno e luglio 2014
non ha più il sostituto d’imposta,
un datore di lavoro che possa
fare il conguaglio in busta paga,
può presentare il modello 730.
L’eventuale credito IRPEF sarà
rimborsato direttamente dall’Amministrazione Finanziaria;
‡ Modello CUD 2014 redditi 2013 del
FRQLXJHHGHLIDPLOLDULÀVFDOPHQWHD
carico;
‡ Modelli CUD 2014 attestanti i redditi di lavoro dipendente, di pensione
ed redditi assimilati (disoccupazione, mobilità, cassa integrazione, maternità) percepiti nel 2013;
‡&HUWLÀFD]LRQHVRVWLWXWLYDGHO&XGLQ
caso di lavoro domestico;
‡ Documentazione attestante gli importi percepiti nel 2013 per pensioni
estere;
‡&HUWLÀFD]LRQHUHODWLYDDGHYHQWXDOL
altri redditi percepiti nel 2013: assegni del coniuge, compensi per prestazioni occasionali, diritti d’autore,
provvigioni, utili e dividendi azionari;
‡ Visura catastale degli immobili
posseduti o che hanno subito una
variazione o una attribuzione di renGLWD QHO &HUWLÀFDWL FDWDVWDOL R
Atti notarili di eventuali terreni e fabbricati acquistati, ereditati, venduti o
donati nel corso del 2013.
‡ Contratti di locazione registrati in
base alla legge n. 431/98 “convenzionali” e non (anche per immobili di
interesse storico e artistico);
‡ Per coloro che hanno optato per la
“cedolare secca”: contratto di locazione, modello 69 o Siria, raccomandata A/R all’inquilino, F24 di versa-
CAF-Agriverde
mento acconti cedolare;
‡ Deleghe di acconti Irpef versati
autonomamente nel 2013 (Modello
F24);
‡ Bollettini IMU pagati nel 2013;
‡ Ogni altra documentazione attestante la percezione di redditi nel 2013.
Documentazione relativa agli
oneri deducibili e detraibili:
‡'RFXPHQWD]LRQHÀVFDOHUHODWLYDD
spese sanitarie: visite mediche specialistiche, analisi,
spese dentistiche, degenze ospedaOLHUHULODVFLRGLFHUWLÀFDWLPHGLFLDSparecchi acustici, occhiali da vista,
ÀVLRWHUDSLD
‡ Per i medicinali è necessario lo
scontrino parlante della farmacia
VFRQWULQL FRQ FRGLFH ÀVFDOH QDWXUD
e quantità del farmaco);
‡ Retta della casa di riposo: dichiarazione rilasciata dalla casa di riposo dove sia separatamente indicato
l’importo relativo all’assistenza medico-infermieristica rispetto all’importo
relativo al vitto;
‡ 6SHVH GL DVVLVWHQ]D VSHFLÀFD DL
portatori di handicap: fattura rilasciata dall’infermiere o dallo specialista
in riabilitazione o da altro operatore
specializzato riconosciuto;
‡ Spese per l’acquisto di autoveicoli adattati: fattura della concesVLRQDULD H FHUWLÀFD]LRQH UHODWLYD DO
riconoscimento dell’handicap (legge
n.104/92);
‡ Spese mediche effettuate all’estero: la stessa documentazione richiesta per l’analoga spesa effettuata in
Italia oltre ad una traduzione semplice dei documenti se questi sono redatti in inglese, francese, tedesco o
spagnolo, una traduzione giurata se
sono redatti in altre lingue;
‡ Quietanze di versamento degli interessi su mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale. Sono
necessari inoltre: l’atto di acquisto
della casa, l’atto di stipula del mutuo,
fattura del notaio relativa all’atto di
mutuo e oneri accessori;
‡ Quietanze di versamento degli
interessi su mutui ipotecari per la ristrutturazione o la costruzione dell’abitazione principale. Sono necessari
inoltre: l’atto di stipula del mutuo,
fattura del notaio relativa all’atto di
mutuo, fatture dei lavori eseguiti, la
concessione edilizia, comunicazio-
ne di inizio lavori;
‡ Mutui agrari: quietanze di versamento degli interessi;
‡ Premi di assicurazioni vita e infortuni: ricevuta del pagamento del
premio versato, contratto di assicurazione;
‡ Ricevuta di versamento delle tasse
scolastiche per l’iscrizione a Università e scuole superiori;
‡ Spese funebri: fatture per spese
riconducibili al funerale;
‡ Spese per “l’assistenza personale
QHL FDVL GL QRQ DXWRVXIÀFLHQ]Dµ q
richiesto il rilascio, dal soggetto che
SUHVWDDVVLVWHQ]DGLXQDULFHYXWDÀUmata, riportante i propri dati anagraÀFLHFRGLFHÀVFDOHHTXHOOLGHOVRJJHWWRFKHVRVWLHQHODVSHVDQRQFKp
se diverso, del familiare a favore del
TXDOHO·DVVLVWHQ]DqSUHVWDWDHFHUWLÀcazione medica attestante la non auWRVXIÀFLHQ]DGHOODSHUVRQDDVVLVWLWD
‡ Spesa per pratica sportiva ragazzi
(palestra, piscina, ecc.): fattura, ricevuta o quietanza pagamento;
‡ Compenso intermediari immobiliari: fattura attestante la spesa;
‡ Canone di locazione degli studenti
XQLYHUVLWDULIXRULVHGHFRQWUDWWRGLDIÀWto e ricevuta dell’avvenuto pagamento;
‡ Erogazioni liberali a favore di ONLUS e ONG: bollettino postale o versamento bancario;
‡ Fatture relative a spese veterinarie;
‡ Spese per la frequenza di asili
nido: ricevuta di versamento della
retta di frequenza dell’asilo nido;
‡ Contributi previdenziali e assistenziali (ex Scau, fondo Casalinghe, volontari, riscatto): ricevute dei
versamenti contributivi, compreso il
versamento INAIL pagato dalle casalinghe;
‡ CSSN pagato sull’assicurazione
auto: quietanza relativa al premio pagato nel 2013, indipendentemente dal
periodo di copertura assicurativa;
‡ Assegno periodico corrisposto al
coniuge separato: sentenza di seSDUD]LRQH R GLYRU]LR FRGLFH ÀVFDOH
FRQLXJHVHSDUDWRERQLÀFLRULFHYXWH
rilasciate dal soggetto che percepisce la somma. Non è deducibile la
TXRWDYHUVDWDDIDYRUHGHLÀJOL
‡ Contributi versati per le collaboratrici domestiche: ricevuta del bollettino postale, per la quota di competenza del datore di lavoro;
‡ Contributi a favore di istituzioni re21
ligiose: ricevute di versamento agli
Istituti Centrali delle Chiese riconosciute. Non sono deducibili i versamenti effettuati direttamente alle parrocchie;
‡&RQVRU]LGLERQLÀFDULFHYXWDFKH
attesti il versamento effettuato, cartella esattoriale di riferimento;
‡Versamenti a fondi pensione: ricevuta del pagamento effettuato, contratto stipulato;
‡ Adozione di minorenni extracomunitari: quietanze di versamento delle
spese rilasciata dall’ente autorizzato;
‡ Spese per interventi di recupero
edilizio (36/50%): abilitazione edilizia,
dati catastali o eventuale domanda accatastamento, fatture pagate
QHO H UHODWLYL ERQLÀFL EDQFDUL
quietanze del condominio relative a
quanto versato dal singolo condomino e la ripartizione millesimale atti di
trasferimento dell’immobile;
‡ Spese d’acquisto mobili, TV, PC ed
elettrodomestici per l’arredo di immobili ristrutturati dal 06/06/2013: fatture
HUHODWLYLERQLÀFLEDQFDULRSRVWDOL
‡ Spese per interventi di risparmio
HQHUJHWLFRIDWWXUHERQLÀFLULcevuta trasmissione all’ENEA e altra
documentazione secondo la tipologia di spesa. In caso di continuazione dei lavori, copia del modello
di comunicazione all’Agenzia delle
Entrate con relativa ricevuta di trasmissione.
‡ Contratti di locazione per l’abitazione principale, registrati in base alla
legge n. 431/98 “convenzionali” e non.
‡ Rimborsi di oneri detratti o dedotti
negli anni precedenti;
‡ Ogni altra documentazione ritenuta utile quale onere detraibile o deducibile.
PROSSIMA
SCAMPAGNATA
IN FATTORIA
Domenica 8 giugno
SOTO AL CROZ DI CANEPPELE
FULVIO E CORRADI MARISA SAS
)UD]LRQH0DJUqQU/DYDURQH
7HO
(PDLOIXOYLRFDQHSSHOH#DOLFHLW
!"#!$$!
% !"#!$$
Villaggio del Fare
IL VILLAGGIO DEL FARE
0RVWUDPHUFDWRFRQSURGRWWLWLSLFLHDUWLJLDQDOLWHQXWDVLGDJLRYHGu
DGRPHQLFDDSULOHSUHVVRLO086(YLDOH$GULDQR2OLYHWWL
$OEXPIRWRJUDÀFRGHOODSDUWHFLSD]LRQHGL&,$GHO7UHQWLQRLQVLHPHD'RQQHLQ&DPSR7UHQWLQR
in collaborazione con l’Azienda Agricola Savinelli Mario.
SCONTI ABBONAMENTI 2014
La CIA del Trentino, grazie ad un accordo con le "Edizioni L’Informatore Agrario",
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(valide per gli abb. in scadenza da novembre 2013):
L’INFORMATORE AGRARIO (settimanale 50 numeri + supplementi) a € 84,00
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MAD - MACCHINE AGRICOLE DOMANI (mensile) a € 53,00
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alla segreteria della CIA a mano, a mezzo posta o via fax al n. 0461.422259
unitamente alla ricevuta dell’effettuato bonifico alla CIA di Trento
IBAN: IT 48 O 08132 01802 0000 6035 0130 - Causale: "ABBONAMENTO A (nome rivista)”
Cognome ______________________________ Nome ____________________________
Via ___________________________________________________ CAP _____________
Comune ______________________ Tel. _______________________________________
E-mail __________________________________________________________________
Nuovo abbonamento
Rinnovo
23
Informiamo i gentili lettori che la
Confederazione Italiana Agricoltori
mette gratuitamente a disposizione
dei propri associati (in regola con il
pagamento della tessera associativa)
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Ecomusei
Rete degli Ecomusei del Trentino
IL PATRIMONIO RURALE E CULTURALE NEL CUORE E NELLA MENTE
Gli Ecomusei del Trentino raccontano la loro cultura e il loro territorio proponendo escursioni per scoprire
le località più suggestive, laboratori per apprendere i saperi del passato, momenti conviviali per dialogare e
festeggiare con la comunità locale.
Anteprima delle proposte estive degli Ecomusei del Trentino
Ecomuseo del Lagorai - nella giurisdizione di Calstellato
I Trekking dell’Ecomuseo: Dal 15 luglio al 15 agosto, escursioni pomeridiane sui temi delle erbe officinali, delle malghe e della natura alla scoperta dei sentieri tematici dell’Ecomuseo del Lagorai, in compagnia degli accompagnatori di
territorio. Al rientro degustazione di prodotti tipici locali.
Colonia Estiva - Ascolta la Natura L’Associazione Ecomuseo del Lagorai organizza per l’estate 2014 una colonia estiva per bambini: passeggiate ed escursioni in
montagna per conoscere il territorio in modo divertente; giochi e laboratori creativi,
attività tematiche sulle proposte ecomuseali tutto “a misura di bambino”. Informazioni e iscrizioni presso gli uffici comunali di Torcegno, Telve, Telve di Sopra e Carzano.
3HULQIRZZZHFRPXVHRODJRUDLHX‡LQIR#HFRPXVHRODJRUDLHX
Ecomuseo della Val di Peio - Piccolo Mondo Alpino
Ecomuseo alle Fonti sorgenti ed erbe dei nostri monti: martedì 1 luglio
Visite guidate alle terme di Peio, relax fra piante dell’Azienda agricola Olga Casanova, mercatino dedicato alle piante aromatiche e officinali, l’artigianato e hobbysmo.
Ecomuseo in piazza a Cogolo: martedì 22 luglio
Filare il lino è davvero così facile? lo scoprirete seguendo la dimostrazione dal
vivo “Dalla pianta al gomitolo...al tessuto”. Al centro della manifestazione le fibre tessili locali: lana e lino con laboratori per grandi e piccini. Mercatino dei prodotti artigiani locali.
El pan de ‘na volta Casa Grazioli Strombiano: giovedì 31 luglio
Gli antichi forni di Casa Grazioli si accendono per la cottura dei tradizionali “Paneti de segala”. A seguire si potrà
gustare il pane appena sfornato al suono della fisarmonica.
3HULQIRZZZOLQXPSHLRLW‡HFRPXVHRSHLR#JPDLOFRP
Ecomuseo del Vanoi
Albeinmalga - quando l’alpeggio prende vita: sabato 9 agosto, ore 4.15
Malga Fossernica - Caoria di Canal San Bovo. La vera vita in malga quando la
malga vive. Un’esperienza da vivere e raccontare.
www.visittrentino.it/albeinmalga
Andar per malghe - i paesaggi del burro e del formaggio: domenica 20
luglio e domenica 17 agosto
Malga Fossernica di Fuori - Caoria di Canal San Bovo
Salita in malga con bus navetta, alla scoperta degli alpeggi estivi, incontro con
gli allevatori e dimostrazione di produzione del botìro di Primiero di malga. A
seguire pranzo tipico.
3HULQIRZZZHFRPXVHRYDQRLLW‡HFRPXVHR#YDQRLLW
Ecomuseo Argentario
Il Cucchiaio dell’Argentario: 8
giugno
V° edizione della manifestazione
enogastronomica e culturale “Il
Cucchiaio dell’Argentario”, una giornata all’aria aperta tra boschi, prati e
laghi nei territori di Civezzano, Fornace ed Albiano.
3HULQIRLOFXFFKLDLRGHOODUJHQWDULR#JPDLOFRP‡LQIR#HFRDUJHQHWHVXOODSDJLQD)DFHERRNGHGLFDWD
Prova pratica per la costruzione di un muro a secco: sabato 17 e 31 maggio a Meano c/o L’Orto in Villa.
,VFUL]LRQHREEOLJDWRULDSURORFRFDFRPXQD#JPDLOFRP
24
Ecomusei
Ecomuseo della Judicaria - dalle Dolomiti al Brenta
I Viaggi dell’Emozione: dal 2 luglio al 10 settembre, ogni mercoledì pomeriggio
Itinerari a ritroso nel tempo per conoscere personaggi e tradizioni del territorio.
Quest’anno i Viaggi dell’Emozione sono dedicati ad una delle opere più conosciute di Giovanni Prati, l’ “Edmenegarda”. Tale viaggio si alternerà a “Uomini e
Montagne della Val d’Ambiez” dedicato alle Dolomiti di Brenta.
St’Art. Itinerari Artistici nei Borghi
Ogni giovedì sera di luglio e agosto, un appuntamento con spettacoli ambientati in luoghi non convenzionali ma caratteristici dell’Ecomuseo, come piazze,
androni, castelli, borghi. Gli appuntamenti della rassegna coprono tutti comuni
dell’Ecomuseo.
3HULQIRHFRPXVHR#FRPXQHFRPDQRWHUPHWQLW‡ZZZYLVLWDFRPDQRLW
Ecomuseo della Valle del Chiese Porta del Trentino
Dal 07 al 29 giugno quattro imperdibili
weekend per assaporare la tradizione e
VFRSULUHLOPRQGRGHOO·RXWGRRU Laboratori in antiche dimore, ricette erboristiche, sport in riva al lago sono solo alcune delle tante proposte per conoscere
la Valle del Chiese.
Scopri di più su www.vistchiese.it
Ecomuseo del Tesino Terra di Viaggiatori Tesino
Visite guidate all’Arboreto del Tesino e al Museo del Moléta: luglio e agosto
Laboratori di stampa: luglio - agosto. Un’occasione per scoprire e provare le
tecniche di stampa più comuni con la guida di un insegnante esperto.
3HULQIRSLHYHWHVLQR#ELEOLRLQIRWQLW‡
Ecomuseo della Valsugana - dalle sorgenti di Rava al Brenta
)DWWLPDQGDUHGDOODPDPPDDSUHQGHUHLOODWWH
Mostra fotografica sulle botteghe scomparse. La mostra itinerante toccherà tutti
i paesi dell’Ecomuseo da giugno a dicembre.
3HULQIRSRVWD#HFRYDOVXJDQDQHW‡ZZZHFRYDOVXJDQDQHW
Il 25 maggio 2014, dalle 14.30 alle 18 presso il Museo delle Scienze - MUSE a Trento,
gli Ecomusei si presenteranno e proporranno un’anteprima delle proposte che animeranno
gli appuntamenti dedicati alla Giornata del Paesaggio 2014 in programma da giugno a
settembre nei territori degli ecomusei.
Ecomuseo del Vanoi
www.ecomuseo.vanoi.it
ecomuseo@vanoi
Ecomuseo dell’Argentario
www.ecoarge.net
[email protected]
Ecomuseo della Judicaria
´'DOOH'RORPLWLDO*DUGDµ
www.dolomiti-garda.it
[email protected]
Ecomuseo del Lagorai
www.ecomuseolagorai.eu
[email protected]
Ecomuseo Valle del Chiese
´3RUWDGHO7UHQWLQRµ
www.ecomuseovalledelchiese.it
[email protected]
Ecomuseo della Valsugana
´'DOODVRUJHWHGL5DYDDO%UHQWDµ
[email protected]
www.ecovalsugana.net
Ecomuseo Val di Peio
´3LFFROR0RQGR$OSLQRµ
www.linumpeio.it
[email protected]
Ecomuseo del Tesino
´7HUUDGLYLDJJLDWRULµ
[email protected]
www.ecomuseo.tesino.it
25
Terre coltivate
L’ORTICOLTURA
E L’ORTO DI FAMIGLIA
di Alessandro de Bertolini
L’
orto familiare è caratteristico della tradizionale
economia contadina del
Trentino, basata anche
sullo scambio di merci tra famiglie.
Si trova normalmente in prossimità
GHOOH DELWD]LRQL ÀQDOL]]DWR DOOD SURduzione di ortaggi frammisti a pianWHDURPDWLFKHDOEHULGDIUXWWRHÀRUL
recisi coltivati in armonia con la stagione.
L’orticoltura trentina ha rappresentato
una risposta alle esigenze di autoconsumo. A partire dagli anni ’70 del
’900 la nascita di una cooperativa ortofrutticola in Comune di Ronzo Chienis in Val di Gresta segna una tappa
importante nella storia dell’orticoltura
del nostro territorio. Tale iniziativa imprenditoriale cambia il volto della Val
di Gresta e dà inizio alla produzione
di una grande varietà di ortaggi: sedano-rapa, radicchio, cicoria pan di
zucchero, insalata riccia e scarola,
fagiolini, fagioli da sgranare, zucchina, zucca, pomodoro, cipolla, porro,
verza, cetriolo, rapa rossa, spinacio,
bietola di costa, indivia, carota, ca-
YROR YHU]D FDYROÀRUH SUH]]HPROR
barbabietola. La Val di Gresta diventa così l’orto biologico del Trentino.
Le coltivazioni di ortaggi si trovano
disposte lungo curve di livello disegnate da ampi terrazzamenti sostenuti da muri a secco che, poco al di
sotto di Passo Bordala, seguono il
bacino imbrifero del Rio Gresta, tributario del Rio Càmeras, a valle del
Lago di Loppio. Si tratta di un interessante e riuscito esempio di nuova
colonizzazione rurale che ci autorizza
a parlare di vero e proprio paesaggio
orticolo. A nord di Trento, sulla destra
RURJUDÀFDGHOÀXPH$GLJHXQ·DOWUDLQteressante pratica orticola di rilevanza
paesaggistica è rappresentata dal
territorio di Zambana, ai piedi della
Paganella. La particolare disponibilità
di terreni sabbiosi, generati dal limo
GHOJUDQGHÀXPHDWHVLQRKDFUHDWROH
condizioni favorevoli alla coltivazione
dell’asparago bianco, particolarmente apprezzato in cucina. Già a partire
dal secolo XIX inizia questo tipo di
coltivazione. Con l’avvento degli anni
’60 e ’70, la diffusione del prodotto
26
LQWHUHVVD VXSHUÀFL SL DPSLH RJJL
attorno ai 20 ettari, arricchendo ulteriormente il paesaggio orticolo. Paesaggisticamente rilevanti sono anche
le coltivazioni di patata del Lomaso,
nelle Giudicarie Esteriori.
Sul comparto orticolo della Val di Gresta grava oggi il problema tecnico-economico dell’abbandono dei terreni.
Un problema anche paesaggistico.
$GRJJLVLVWLPDXQGLVXSHUÀFLH
coltivabile in stato di abbandono.
Storicamente, tra le varietà di ortaggi
che maggiormente rilevano in Trentino non va dimenticata la patata, in
modo particolare la patata di montagna. La coltivazione di patata si
diffonde in Trentino nella seconda
PHWjGHOO·$OODÀQHGHJOLDQQL·
del ’900 la patata da consumo freVFR RFFXSDYD XQD VXSHUÀFLH GL FLUca 10.000 ettari con una produzione
annuale di 1 milione di quintali. Era
diffusa in quasi tutte le valli. Insieme
alla polenta rappresentava uno degli
alimenti principali. Oggi la produzione
trentina non supera i 100.000 quintali
ed è limitata a quattro zone in partico-
Terre coltivate
lare: Val di Gresta, Giudicarie Esteriori
(Lomaso), Valle di Cavedine e Media
Valle di Non (Romeno, Sfruz, Smarano). La qualità della patata del Trentino deriva dal fatto di essere coltivata
in zone di montagna. Da un confronto
effettuato fra 5 varietà di patata coltivate nel bolognese e nel Trentino, è
risultato che quelle coltivate in provincia di Trento (nelle zone della Val di
Gresta e nel Lomaso) sono più ricche
di acido ascorbico (vitamina C), sono
meno soggette all’imbrunimento della polpa e si conservano più a lungo.
Non richiedono pertanto trattamenti
chimici volti a impedire il germogliamento anticipato dei tuberi. Fino a
qualche decennio fa rivestiva una
certa importanza economica in Trentino anche la coltivazione della patate
da seme.
´7(55(&2/7,9$7(µ,//,%52
È in uscita per le edizioni della Fondazione Museo storico del Trentino
il volume “Terre coltivate. Storia dei
paesaggi agrari del Trentino”. Il libro 228 pagine, 15 euro - rappresenta un
contributo allo studio del paesaggio
agrario del Trentino e propone una
miscellanea di saggi sul tema del
paesaggio. L’antropologo ed esperWRGLWHUULWRULDOSLQL$QQLEDOH6DOVDÀUma un contributo sulle unità paesaggistiche del Trentino. Lo studioso di
storia economica Andrea Leonardi si
occupa della rilevanza dell’agricoltura nell’economia del nostro territorio.
Il paesaggista Bruno Zanon si soffer-
ma sulla costruzione del paesaggio
agrario e sullo strumento dei piani urbanistici provinciali. L’economista e
studioso di politiche agrarie Geremia
Gios tratta il tema dei territori di montagna e delle attività agrosilvopastorali. Il direttore della Fondazione Edmund Mach Mauro Fezzi fa il punto
sui 140 anni dell’Istituto agrario di
San Michele all’Adige. L’agronomo
e giornalista Sergio Ferrari racconta
L FHQWR DQQL GL GLIHVD ÀWRVDQLWDULD LQ
Trentino. Monica Ronchini, studiosa
di paesaggi, si occupa delle testimonianze dei viaggiatori. Alessandro de
Bertolini, Fondazione Museo storico
del Trentino, spiega quali fonti e strumenti della storia sono stati utilizzati
per la ricostruzione dei paesaggi
agrari del Trentino alla mostra delle
Gallerie di Piedicastello. La prefazione del volume è a cura di Giuseppe
Ferrandi, direttore della Fondazione
Museo storico del Trentino.
Il volume riporta inoltre i materiali
presenti alla mostra “Terre coltivate”
esposta alle Gallerie di Piedicastello
con la descrizione di tutte le unità paesaggistiche del territorio e una ricca
time-line con le 120 date della storia
dei paesaggi agrari del Trentino.
È presente inoltre un ricco appaUDWR IRWRJUDÀFR WUDWWR GDJOL DUFKLYL
della Fondazione Museo storico del
Trentino, della Fondazione Edmund
Mach, della Biblioteca comunale di
Mori “Luigi Dal Rì” e del fondo foWRJUDÀFRLQHGLWRGHOODIDPLJOLD´$OGR
Lunelli”.
27
“ TERRE COLTIVATE.
STORIA DEI PAESAGGI
$*5$5,,175(17,12µ
qYLVLWDELOHÀQRDOO·JLXJQR
WXWWLLJLRUQLGDOOHDOOH
HVFOXVRLOOXQHGu
Per informazioni, prenotazioni,
per conoscere il calendario di
iniziative con i produttori e i
percorsi di degustazione guidata:
ZZZPXVHRVWRULFRLW
$ SDUWLUH GDOO· PDJJLR q YLVLWDELOHQHOOD*DOOHULD%LDQFDXQD
QXRYDVH]LRQHFRQOHIRWRJUDÀH
GHO FRQFRUVR IRWRJUDÀFR SURmosso dal Museo storico del
Trentino in collaborazione con
il quotidiano Trentino sul tema
GHLSDHVDJJLDJUDUL
La nostra storia
40 righe di Storia
0216*,$&2025(*(16%85*(5
G
iacomo Regensburger
nasce a Predazzo il 13
dicembre 1864 da Giuseppe, calzolaio originario di Schwaz (Austria), e da Bona
Bosin, sarta.
Compie gli studi teologici presso il
seminario di Trento e viene ordinato sacerdote il 28 dicembre 1889. E’
curato, nel settembre 1893 a Marco
di Rovereto, dove collabora con don
G.B. Panizza, e assieme fondano
la Cassa Rurale di Lizzana. Dopo il
Congresso di Mori entra a far parte
del Consiglio della Federazione dei
Consorzi Cooperativi, membro di
Giunta della sezione della Casse Rurali fino al 1922, e consegna la carica
di commissario fascista nel 1926.
Don Regensburger rappresenta uno
dei cardini del movimento cooperativo confessionale ed è convinto assertore dell’istruzione cooperativa, di cui
si occupa organizzando conferenze in tutto il Trentino.
Nel 1899 aiuta la Società operaia
Cattolica di Sacco a fondare una Famiglia Cooperativa, e dopo aver aiutato a soffocare la nascita del Banco
di S. Vigilio, favorisce la nascita della
Banca Cattolica Trentina (ad indirizzo
confessionale).
Nel 1901 è nominato parroco a Storo, attuando le direttive dell’enciclica
Rerum Novarum di Leone XIII, collaborando al buon andamento della
Famiglia Cooperativa e fondando la
Cassa Rurale Cattolica di Prestito e
Risparmio di Storo. Costituisce inoltre il Consorzio Elettrico di Storo, del
quale è il primo presidente. Dopo la
Prima Guerra Mondiale, mons. Regensburger è presidente della Federazione dei Consorzi Cooperativi e
non smette un solo istante, attraverso
“La Cooperazione Trentina” di promuovere e attuare una profonda opera moralizzatrice fra i cooperatori. Nel
28
1926 è costretto ad abbandonare la presidenza della
Federazione, “occupato”dal
Partito Nazionale Fascista, e
nel primo dopo guerra, a Federazione ricostituita, mons.
Regensburger torna ad essere la guida morale della
cooperazione
regionale
ed è nominato presidente
onorario dell’ente revisionale. Nel 1946, a seguito
di un forte attacco d’asma, si ritira a Canale di
Pergine dove muore l’8
luglio 1948.
L’avvocato Tullio Odorizzi, presidente
della Regione Trentino Alto Adige, in
una relazione commemorativa del
novembre 1950, così ricorda mons.
Regensburger: “veramente nobile
nel suo apostolato sacerdotale, egli
IXSUHVLGHQWHGLDOWRSUHVWLJLRSHUFKp
si inseriva nella grande tradizione di
Don Guetti e Don Panizza per quella
sostanziale concezione umana di solidarietà, di fraterna sollecitudine per i
meno provveduti, di libertà e dignità
che egli poneva come base e insieme come ispirazione del movimento.
L’economia sentita come come virtù
domestica e sociale, la cooperazione
come equilibrio raggiunto con l’ordine, lo spirito d’iniziativa, la tenacia, il
coraggio, la fedeltà, soprattutto la fedeltà dei cooperatori”.
Il cooperativismo, scriveva mons.
Regensburger, non è bottega, ma è
opera reciproca al bene reciproco. O
si vuole intenderlo così, e allora si va
alla famiglia, o non si vuole intenderlo
così e allora sì, si va alla bottega.
Edmund Mach
VINO SANTO TRENTINO,
IDENTIFICATA UNA DIFESA
NATURALE DALLA BOTRITE
Il Vino santo trentino potrà diventare
un prodotto ancora più sostenibile
grazie al risultato di una sperimentazione condotta dalla Fondazione
Edmund Mach, pubblicata proprio
questi giorni sulla rivista scientifica
“European Food Research and Technology”, che ha valutato la potenziale applicazione di microrganismi
isolati da uve di Nosiola, poste in
appassimento per la produzione
di Vino santo trentino, come agenti
naturali di biocontrollo per fronteg-
Tecnologico in collaborazione con
Elena Franciosi del Centro di Ricerca e Innovazione.
nei mesi scorsi la Fondazione ed
approfondire la conoscenza di
questo complesso settore produttivo nazionale.
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE
ALIMENTARE, LA CINA CHIAMA
FEM
FEM 140, BOOM ALLE PORTE
APERTE. IN MIGLIAIA TRA
STAND E LABORATORI
La Fondazione Edmund Mach di
San Michele ha rappresentato l’Italia, a Pechino, alla tavola rotonda
organizzata recentemente nell’ambito di EU-China Trade Project per
discutere dei temi della tracciabilità, della sicurezza alimentare e dei
Si chiudono con un bilancio decisamente positivo le celebrazioni dei
140 anni della Fondazione Edmund
Mach. Sabato 12 aprile la cerimonia
inaugurale con le autorità e lo spettacolo mapping 3d al monastero,
domenica 13 aprile le porte aperte
con sette ore ininterrotte di attività e
percorsi guidati che hanno registrato
diverse migliaia di visitatori. Stand e
laboratori presi letteralmente d’assalto, grande partecipazione alle visite
guidate, parcheggi da tutto esaurito,
maneggio e spazio animali per la gioia dei più piccoli con laboratori creativi, intrattenimenti vari e gastronomia.
Il presidente della Provincia autonoma
di Trento ha inaugurato la nuova opera
d’arte che completa il Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, un vecchio
melo di Renetta Canada realizzato in
ferro battuto dall’artista Luciano Zanoni e l’arcivescovo, monsignor Luigi
Bressan, ha benedetto la sede del
Centro Trasferimento Tecnologico.
Grande soddisfazione anche dei vertici dell’ente per la riuscita di questa
manifestazione. Per mettere a punto
l’evento ha operato da diversi mesi
una squadra composta da 450 persone della Fondazione Mach, tra
ricercatori, docenti e studenti. Trecento, in particolare, gli alunni che si
sono occupati degli allestimenti, dei
decori floreali e della distribuzione dei
volantini.
NOTIZIE
DALLA FONDAZIONE
EDMUND MACH
DI SAN MICHELE ALL’ADIGE
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giare alcune avversità dell’uva, comela Botrite. Secondo gli esperti di
San Michele l’applicazione di questi
ceppi in fruttaio o in vigna, soprattutto nelle ultime fasi della maturazione, potrebbe contribuire a ridurre l’incidenza dei danni da Botrite
quando i comuni trattamenti anticrittogamici non sono più praticabili. La sperimentazione è stata condotta da Raffaele Guzzon e Roberto
Larcher del Centro di Trasferimento
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possibili vincoli normativi alla libera
commercializzazione del vino e dei
distillati tra Unione Europea e Cina.
L’Istituto di San Michele vanta, infatti, una riconosciuta eccellenza a
livello internazionale nello sviluppo
e validazione di procedure per la
caratterizzazione compositiva e la
tracciabilità dell’origine botanica e
geografica di molti prodotti alimentari, tra cui appunto vino e distillati.
Ai partner asiatici offrirà supporto
nell’attività di repressione della contraffazione locale delle merci importate, riducendo in questo modo
ogni rischio di future limitazioni all’esportazione e libera commercializzazione dei nostri prodotti autentici.
Il progetto ha rappresentato inoltre
un’utile piattaforma per permettere
ad esperti tecnici cinesi di visitare
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